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Mutui: andamento della domanda

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2016 14:33
20/11/2011 18:55
 
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2007-2008 -4% / 2008-2009 +7% / 2009-2010 +1% / 2010-2011 -19% / 2011-2012 -42% / 2012-2013 -3,6%...
amato.blogautore.repubblica.it/2011/11/16/mutui-la-domanda-crolla...


La domanda di mutui non è tra i principali indicatori economici, eppure la tabella compilata dal sistema Crif di informazioni creditizie può dare abbastanza l’idea di come nel giro di pochi mesi l’Italia sia piombata dalla speranza di una vaga ripresa alle prospettive più nere. A febbraio la domanda di mutui era in aumento del 2% sullo stesso mese dell’anno precedente, a marzo è calata del 7%, ad aprile del 15%, a maggio del 10%, fino ad arrivare al -23% di settembre e al -33% di ottobre, ultimo dato rilevato.

“Siamo di fronte all’avvitamento della domanda – spiega Enrico Lodi, direttore generale Credit Bureau services di Crif – per le ormai purtroppo consolidate aspettative negative delle famiglie italiane, cui inizia ad aggiungersi una forma di autocensura preventiva: perché chiedere un mutuo quando è evidente che le probabilità di ottenerlo hanno iniziato a contrarsi, causa la scarsa disponibilità di di impieghi disponibili presso gli intermediari finanziari?”.

Il problema è (come risulta anche dall’ultimo indice di Immobiliare.it) che non si compra e non si vende nei momenti in cui l’economia va male: se a luglio quasi il 54% degli italiani si dichiarava convinto che fosse un buon momento per comprare casa, ad ottobre la percentuale era arrivata al 45,3%. Dallo stesso sondaggio emerge che il 66% degli italiani si dice convinto che quello attuale non sia un buon momento per vendere.

Il mattone è da sempre stato considerato l’investimento per eccellenza dagli italiani. Se si perde persino la fiducia nel mattone, vuol dire che va davvero male.

Tag:Crif, mercato immobiliare, Mutui

Scritto mercoledì, 16 novembre 2011 alle 23:11

[Modificato da marco--- 25/01/2012 09:23]
22/11/2011 15:46
 
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Crollano i mutui, mercato immobiliare in caduta libera (Fonte: ottopagine.net - di Marco Grasso - 22/11/2011)

Avellino- Si dimezzano le richieste di mutuo, ripresa ancora lontana nel mercato immobiliare. Più ombre che luci dall’ultimo rapporto della Fiaip di Avellino, oggi pomeriggio al centro di un confronto in Confindustria. «La verità - precisa il presidente provinciale Salvatore Mirabile in conferenza stampa - è che l’offerta non è tarata sulle effettive esigenze del mercato. C’è una notevole disponibilità di appartamenti e locali di medio-grandi dimensioni a fronte di una richiesta decisamente orientata sui monolocali». Sullo sfondo il possibile ritorno dell’Ici.

«Non è sicuramente una buona notizia, perchè la reintroduzione della tassa comunale è destinata ad incidere negativamente sul mercato. E’ comunque un onere in più», precisa Mirabile. Nell’ultimo anno si registra una diminuzione dei prezzi del 7.3 per cento. Una tendenza al ribasso che si confermerà anche nel 2012. «Il mercato sta lentamente tornando ai livelli precedenti la bolla speculativa, anche se le transazioni continuano a diminuire».

Lo studio, che si concentra sui 19 comuni più rappresentativi della provincia, evidenzia anche un aumento del 13 per cento degli immobili offerti al mercato, ma una diminuzione (-14 per cento) della domanda. Sostanzialmente fermo il mercato delle locazioni. Diminuiscono le transazioni nel residenziale (-13.5 per cento). Performance decisamente peggiori per negozi e locali commerciali (-21 per cento) e uffici (-24 per cento). Ad Avellino gli immobili offerti in vendita sono aumentati del 10 per cento ed i prezzi ridotti del 6 per cento ma il numero delle transizioni continua a diminuire (-12 per cento). Al palo il mercato delle locazioni con canoni medi annui che, su 90 metriquadri, vanno dai 4.200 euro del centro fino ai 3.900 del semicentro e i 3.300 della periferia.

Per gli uffici si va invece da un minimo di 2.800 euro a metro quadrato per il centro fino ad un massimo di 2000 euro in periferia. Ad Ariano il mercato immobiliare si riduce invece del 7 per cento. In linea il trend di uffici e negozi. Il canone medio annuo di locazione va, su 90 mq, dai 3.500 euro del centro fino ai 2.500 della periferia. Performance peggiori ad Atripalda, dove le compravendite calano del 20 per cento e le locazioni del 15 per cento. A Cesinali il mercato della compravendita immobiliare è in calo del 15 per cento. Crollano (-20 per cento) le transazioni relative ai negozi ed agli uffici. Il canone medio annuo di locazione va, su 90 mq, dai 3.800 euro del centro fino ai 2.200 della periferia. Performance appena migliore a Lioni, dove il mercato della compravendita immobiliare è in calo dell’8 per cento.

In calo (-15 per cento) le transazioni relative ai negozi ed agli uffici (-10 per cento). Il canone medio annuo di locazione va, su 90 mq, dai 3.500 euro del centro fino ai 3.000 della periferia. A Mercogliano il mercato della compravendita immobiliare è in calo del 15 per cento. Crollano (-20 per cento) le transazioni relative a negozi e uffici. Il canone medio annuo di locazione va, su 90 mq, dai 4.800 euro del centro fino ai 3.600 della periferia. Stesso trend Monteforte (-15 per cento). Meno 25 per cento per negozi e uffici (-30 per cento). Il canone medio annuo di locazione va, su 90 mq, dai 4.800 euro del centro fino ai 3.600 della periferia. A Mirabella il mercato cala del 10 per cento. A Montella il mercato della compravendita immobiliare è in calo del 10 per cento.

Meno 7 per cento per gli uffici. Il canone medio annuo di locazione va, su 90 mq, dai 3.800 euro del centro fino ai 3.100 della periferia. Compravendite in calo del 12 per cento a Serino e Montoro Inferiore. La performance peggiore si registra a Solofra (-30 per cento). Crollano (-50 per cento) le transazioni relative a negozi e uffici (-30 per cento). Il canone medio annuo di locazione va, su 90 mq, dai 3.800 euro del centro fino ai 3.000 della periferia.
03/12/2011 10:43
 
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Crollati dell’8,1% i mutui casa tra aprile e giugno (Fonte: la Repubblica - 03/12/2011)

MILANO — Crollano le richieste di mutuo immobiliare: tra aprile e giugno il ricorso a un finanziamento per comprare casa è diminuito dell’8,1 %. Per l’Istat si tratta di una brusca inversione di tendenza rispetto al primo trimestre, che invece era in crescita rispetto ai 2010. Nel secondo trimestre 2011 sono stati stipulati 193.474 mutui, di cui 118.834 (il 61,4%) con costituzione di un’ipoteca immobiliare e 74.640 (38,6%) senza. I mutui ipotecari mostrano una diminuzione del 5,3%, inferiore, quindi, a quella registrata per i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare (-12,3%). A livello territoriale tutti segni meno, ad eccezione delle Isole, dove si è registrata una crescita del 23,3%.
Vedi anche: Il mercato immobiliare subisce i colpi della crisi: meno vendite di case, a picco le richieste di mutui (Fonte: direttanews.it - 02/12/2011)
[Modificato da marco--- 03/12/2011 10:54]
10/01/2012 10:34
 
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Crif, richieste mutui ancora in forte calo: -46% a novembre (a/a) (Fonte: simplybiz.net - 02/01/2012)

I dati rilasciati da Crif negli ultimi giorni del 2011 non lasciano ben sperare per quanto riguarda la ripresa del mercato dei mutui in questo nuovo anno. Infatti, secondo quanto traspare dal confronto delle richieste di mutuo tra il mese di novembre 2011 e 2010, l’indagine di Crif riporta un -46% (a/a) che si accompagna però anche a un -17%, sempre a proposito delle richieste di mutuo, relativo ai primi 11 mesi del 2011 in rapporto allo stesso periodo del 2010.

Anche il confronto con gli anni precedenti mostra una significativa contrazione dei volumi delle richieste, con un numero di richieste inferiore del -12% rispetto al 2008, quando ancora la crisi economica doveva manifestare i suoi effetti.



Questo il quadro che emerge dall’analisi sull’andamento complessivo della domanda di mutui rilevata su EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni percentuali mensili sono indicate nella tabella seguente sia in valori assoluti sia ponderate, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.



Il grafico riepilogativo della domanda di mutui a partire da gennaio 2009 rende più evidente il trend in atto.



Analizzando la distribuzione per fasce di durata, si mantiene la crescita della quota parte di domanda di mutui nelle classi comprese tra i 20 e i 30 anni, che nei primi 11 mesi del 2011 rappresentano oltre il 51% della domanda complessiva.
Rimane comunque la classe di durata compresa tra i 25 e i 30 anni quella maggiormente preferita dalle famiglie italiane (31% del totale) oltre ad essere quella che evidenzia il maggior aumento (+1,9%) rispetto al 2010.



Relativamente alla distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell’importo, invece, continua la crescita della quota di domanda nelle fasce più basse. Novembre 2011 registra un leggero calo dell’importo medio mensile. Anche l’importo medio calcolato sulla totalità dei primi undici mesi dell’anno continua ad essere inferiore a quello del 2010, rispettivamente 136.949 euro contro i 138.993 euro del pari periodo 2010.



Analizzando, infine, la domanda in base all’età dei soggetti richiedenti mutui ipotecari, la classe compresa tra i 35 e i 44 anni continua ad essere la più numerosa, con una quota pari a quasi del 35% sul totale.

Vedi anche: Crollo delle richieste di mutui nel 2011: -19% (Fonte: internews.biz)
[Modificato da marco--- 19/01/2012 21:13]
25/01/2012 09:12
 
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Report CRIF di fine 2011
L’immobiliare: mutui, il 2011 chiude in bellezza, -19% anno su anno, -41 mese su mese! (Fonte: it.paperblog.com - 24/01/2012)

Puntuale come un orologio svizzero, CRIF ha reso noti i dati relativi all’ultimo mese dell’anno appena trascorso e il consuntivo dell’intero 2011.

Iniziamo con la tabella mese per mese aggiornata con i dati di dicembre:



Il dato rilevato a dicembre mostra un -41% (ponderato sui giorni lavorativi, i quali sono 3 in meno del 2010), in linea con il collasso della domanda registrato a partire dalla fine del terzo trimestre (anche prima non andava meglio).

Di seguito lo stesso dato, raggruppato per trimestri in forma grafica:



Il dato riepilogativo anno su anno è il seguente:



-19%! Considerando che le variazioni anno su anno sono in media +/- 3% si comprende immediatamente la gravità di questo dato.

Vediamo l’importo richiesto come è variato:



Sempre ai minimi degli ultimi tre anni. Insomma, per i venditori, inclini a ipervalutare la propria casa, non vedo molte speranze. Mi viene in mente una parola: “REPRICING”.

Sono ansioso di conoscere, alla luce di questi numeri, il dato sulle compravendite del 4° trimestre (stimo un totale 2011 di circa 570.000 NTN). Vi terrò informati.

Il report di CRIF lo trovate QUI
14/02/2012 20:22
 
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2012: deflagrazione immobiliare...
Mutui, a gennaio precipita la domanda del 44% (tabelle) (Fonte: idealista.it - 13/02/2012)

E' ancora pesantemente negativo il momento per la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane. lo dice eurisc, il sitema di informazioni creditizie di crif: a gennaio 2012 un 44% meno ha chiesto il mutuo rispetto allo stesso mese del 2011, confermando il calo già iniziato l'anno scorso. ma non solo, mentre aumentano le richieste per prestiti fino a 75mila euro, quasi si azzerano quelle oltre i 300mila euro



nella tabella del crif anche gli andamenti complessivi della domanda dal 2008 al 2012. le variazioni percentuali, raccolte sui dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie, evidenzia che nel primo mese del 2012 la domanda segna una tendenza negativa molto più pesante rispetto al -6% del gennaio del 2011. incredibile è anche il decremento registrato rispetto a tutti gli anni precedenti



analizzando la distribuzione per fasce di durata del prestito, la distribuzione rimane sostanzialmente stabile e lo spostamento più evidente lo si rivela per le classi dai 150 ai 20 anni e dai 25 ai 30 anni. la classe che registra il maggior incremento è quello tra i 20 e i 25 anni mentre è quella di durata compresa tra i 25 e i 30 anni a essere maggiormente richiesta dalle famiglie italiane, con una quota del 30%

inoltre è avvenuto uno spostamento rispetto al 2011: le fasce di domanda che aumentano di più sono quelle fino ai 100mila euro a scapito delle altre

[Modificato da marco--- 14/02/2012 20:26]
15/03/2012 09:43
 
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Istat: nel 2011 crollo verticale dei mutui (Fonte: soldiblog.it - 14/03/2012)

La frenata è davvero significativa, superiore persino alle stime più pessimistiche. L’anno 2011 è stato caratterizzato da un netto calo dei mutui concessi rispetto al 2010. L’Istituto Nazionale di Statistica ha elaborato i dati del quarto trimestre 2011 rivelando un calo del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2010: nel dettaglio in totale i mutui concessi sono stati 140.665 con un -6,7% di quelli con costituzione di ipoteca immobiliare (95.099) e un -34,6% di quelli senza questa caratteristica (45.566).

La frenata è particolarmente significativa e evidenzia un clima di sostanziale paralisi vissuto dal sistema creditizio nell’ultima parte del 2011, particolarmente accentuata rispetto anche ai primi 9 mesi dell’anno, già negativi da questo punto di vista anche se in misura più contenuta. Da gennaio a settembre 2011, rispetto al 2010, il calo era stato del 7,9% per mutui in totale, del 4,2% per quelli garantiti da ipoteca e del 13,4% per quelli senza costituzione di ipoteca immobiliare.

Non c’è nessuna zona d’Italia a “salvarsi”, le rilevazioni sono negative prendendo in esame tutte le 4 macro zone in cui è diviso convenzionalmente il territorio nazionale. Per quanto riguarda i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare il calo meno vistoso è quello delle due Isole maggiori (-19,3%) mentre i mutui garantiti da ipoteca immobiliare diminuiscono in misura minore al Centro (-3,9%). Nelle grandi città i dati sono in linea con quelli nazionali (-31,0% per i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare e -5,2% per quelli garantiti da ipoteca), ma si tratta comunque di numeri meno pesanti di quelli fatti registrare nelle altre città (rispettivamente, -37,0% e -7,7%).
15/03/2012 12:27
 
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Re:
marco---, 15/03/2012 09.43:

Istat: nel 2011 crollo verticale dei mutui (Fonte: soldiblog.it - 14/03/2012)

La frenata è davvero significativa, superiore persino alle stime più pessimistiche. L’anno 2011 è stato caratterizzato da un netto calo dei mutui concessi rispetto al 2010. L’Istituto Nazionale di Statistica ha elaborato i dati del quarto trimestre 2011 rivelando un calo del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2010: nel dettaglio in totale i mutui concessi sono stati 140.665 con un -6,7% di quelli con costituzione di ipoteca immobiliare (95.099) e un -34,6% di quelli senza questa caratteristica (45.566).

La frenata è particolarmente significativa e evidenzia un clima di sostanziale paralisi vissuto dal sistema creditizio nell’ultima parte del 2011, particolarmente accentuata rispetto anche ai primi 9 mesi dell’anno, già negativi da questo punto di vista anche se in misura più contenuta. Da gennaio a settembre 2011, rispetto al 2010, il calo era stato del 7,9% per mutui in totale, del 4,2% per quelli garantiti da ipoteca e del 13,4% per quelli senza costituzione di ipoteca immobiliare.

Non c’è nessuna zona d’Italia a “salvarsi”, le rilevazioni sono negative prendendo in esame tutte le 4 macro zone in cui è diviso convenzionalmente il territorio nazionale. Per quanto riguarda i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare il calo meno vistoso è quello delle due Isole maggiori (-19,3%) mentre i mutui garantiti da ipoteca immobiliare diminuiscono in misura minore al Centro (-3,9%). Nelle grandi città i dati sono in linea con quelli nazionali (-31,0% per i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare e -5,2% per quelli garantiti da ipoteca), ma si tratta comunque di numeri meno pesanti di quelli fatti registrare nelle altre città (rispettivamente, -37,0% e -7,7%).




sarebbero utili un po' di grafici che contengano sia l'andamento delle richieste che quello delle effettive erogazioni...

sia in termini di numeri, che di importi, che di LTV...

[SM=g2594223]
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Re: Re:
laplace77, 15/03/2012 12.27:




sarebbero utili un po' di grafici che contengano sia l'andamento delle richieste che quello delle effettive erogazioni...

sia in termini di numeri, che di importi, che di LTV...

[SM=g2594223]



graficone a pag 14 del IV rapporto trimestrale 2011 AdT.

www.agenziaterritorio.it/?id=6348


[Modificato da pax2you 19/03/2012 16:34]
23/03/2012 10:44
 
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Si prosegue, richiesta di mutui in picchiata, accelera ulteriormente la discesa
I mutui spaventano le famiglie: a febbraio crollano le richieste (grafico) (Fonte: idealista.it - 23/03/2012)

Gli spread applicati ai tassi di interesse e le garanzie sempre maggiori richieste dalle banche rendono estremamente complicato ottenere un mutuo. tanto che le famiglie italiane ormai non ci provano nemmeno. a febbraio la richiesta di mutui da parte degli italiani è caduta in picchiata: una contrazione del 48% rispetto al 2011. a dirlo è l'analisi mensile di eurisc, il sistema di informazioni creditizie di crif. un dato che non stupisce più di tanto se si analizza l'andamento della domanda dai primi mesi del 2009, quando la crisi aveva appena fatto sentire i suoi effetti, fino ad oggi. a preoccupare è invece la contrazione costante registrata nel 2011: il segno negativo è una costante degli ultimi 14 mesi e ha fatto registrare proprio a febbraio il suo picco peggiore



anche le famiglie più coraggiose che decidono di rischiare e richiedere un'ipoteca sono estremamente cautelose per quanto riguarda l'importo del mutuo. a febbraio 2012 l'importo medio richiesto è stato di 130.700 euro, il valore più basso degli ultimi 5 anni (grafico). per quanto riguarda la durata, la categoria più richiesta -da quasi un terzo degli italiani- è quella tra 25 e 30 anni

[Modificato da marco--- 23/03/2012 10:46]
23/03/2012 17:21
 
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Re: Si prosegue, richiesta di mutui in picchiata, accelera ulteriormente la discesa
marco---, 23/03/2012 10.44:




Ma sentiteli:
«I mutui spaventano le famiglie...»
«Le famiglie italiane non ci provano nemmeno...»
«Le famiglie più coraggiose che decidono di rischiare sono estramente cautelose...» (mi sa che è spagnolo).

Oh, questi non si arrendono...
Del resto sembra incredibile anche a noi: l'epoca del POLLO FACILE, perfettamente posizionato per la spiumatura, soddisfatto e sorridente, è FI-NI-TA.
Per questo ciclo.
[Modificato da FourCorners 23/03/2012 17:28]
23/03/2012 18:17
 
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Re: Re: Si prosegue, richiesta di mutui in picchiata, accelera ulteriormente la discesa
FourCorners, 23/03/2012 17.21:



Ma sentiteli:
«I mutui spaventano le famiglie...»
«Le famiglie italiane non ci provano nemmeno...»
«Le famiglie più coraggiose che decidono di rischiare sono estramente cautelose...» (mi sa che è spagnolo).

Oh, questi non si arrendono...
Del resto sembra incredibile anche a noi: l'epoca del POLLO FACILE, perfettamente posizionato per la spiumatura, soddisfatto e sorridente, è FI-NI-TA.
Per questo ciclo.




la "pazzia" e' finita sia lato domanda (famiglie "spaventate") che lato offerta (banche "generose") e non credo che si tornera' per diversi anni (se mai ci si tornera') ai tempi d'oro dei mutui a gogo'...

ma questo dovrebbero capirlo gli AI e i costruttori/edili/indotto, che ancora si illudono in merito (vedere i continui riferimenti al "rubinetto del credito")...

[SM=g1750163] [SM=g2564972] [SM=g1747522]


non dico altro ma il discorso potrebbe allungarsi di parecchio...

[SM=g1746735]

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23/03/2012 18:40
 
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Re: Re: Re: Si prosegue, richiesta di mutui in picchiata, accelera ulteriormente la discesa
laplace77, 23/03/2012 18.17:




la "pazzia" e' finita sia lato domanda (famiglie "spaventate") che lato offerta (banche "generose") e non credo che si tornera' per diversi anni (se mai ci si tornera') ai tempi d'oro dei mutui a gogo'...

ma questo dovrebbero capirlo gli AI e i costruttori/edili/indotto, che ancora si illudono in merito (vedere i continui riferimenti al "rubinetto del credito")...

[SM=g1750163] [SM=g2564972] [SM=g1747522]


non dico altro ma il discorso potrebbe allungarsi di parecchio...

[SM=g1746735]




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Re: Re: Si prosegue, richiesta di mutui in picchiata, accelera ulteriormente la discesa
FourCorners, 3/23/2012 5:21 PM:

Ma sentiteli:
«I mutui spaventano le famiglie...»
«Le famiglie italiane non ci provano nemmeno...»
«Le famiglie più coraggiose che decidono di rischiare sono estramente cautelose...» (mi sa che è spagnolo).

Oh, questi non si arrendono...
Del resto sembra incredibile anche a noi: l'epoca del POLLO FACILE, perfettamente posizionato per la spiumatura, soddisfatto e sorridente, è FI-NI-TA.
Per questo ciclo.

In questi anni scrissi più volte che non ci è dato di sapere se e quando i massimi del 2006, in termini di prezzi, saranno replicabili, penso che nuovi polli da spennare col "sistema immobiliare", se mai in futuro esisteranno, compariranno quando tutti noi saremo molto più vecchi di oggi.
E' vero che oggi abbiamo altri problemi per via della crisi, ma almeno l'era del mattone è definitivamente tramontata, per di poter fare questa affermazione con sicurezza.

Marco
12/04/2012 12:06
 
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Mercato immobiliare fermo (Fonte: mutuonews.it - di Alberto Cefalo - 12/04/2012)

Mercato immobiliare fermo, la diminuzione della richiesta dei mutui si sta ripercuotendo anche sul mercato immobiliare, sempre meno le persone disposte a comprare un immobile.
La richiesta dei mutui è diminuita del 48 % mentre l’acquisto delle case vede un inflessione del 10%, dati sconfortanti che testimoniano come questo 2012 stia ricalcando quanto già successo nel 2011.
E’ preoccupante la caduta libera della richiesta dei mutui, specialmente in un periodo dove i tassi di interesse non sono particolarmente alti
, ma per chi ha problemi ad arrivare alla fine del mese, la sola parola mutuo diviene un oggetto inaccessibile.
Crisi nera per il mercato immobiliare che determina un altro fatto importante: il mercato immobiliare è fermo, le compravendite diminuiscono e l’economia resta ferma al palo.
Non sono bastati gli interventi della Bce di contenere il costo del denaro, ne quelli di finanziare le banche, né le tante misure di mutui agevolati predisposte o dallo Stato o dagli Enti locali, la crisi economica è talmente seria che queste misure tampone non riescono ad essere incisive.
[Modificato da marco--- 12/04/2012 12:07]
01/05/2012 23:35
 
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Un aggiornamento sull'andamento della domanda di mutuo ipotecario, ringraziando supervice per questa segnalazione.

17/05/2012 07:51
 
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Re:
marco---, 01/05/2012 23.35:

Un aggiornamento sull'andamento della domanda di mutuo ipotecario, ringraziando supervice per questa segnalazione.





Vorrei fare un'osservazione ulteriore sull'erogazione dei muti.

Il grafico mostra il numero di mutui concessi per anno e per mese,
da tenere in considerazione anche che oltre al calo in numero si accompagna un calo dell'erogato di circa un 40% 50%.
Per cui la stretta creditizia è veramente PESANTE.


[Modificato da MARCHE66 17/05/2012 07:52]
____________________________________________________
Chi di speculazione ferisce di speculazione perisce.
17/05/2012 09:15
 
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Re: Re:
MARCHE66, 5/17/2012 7:51 AM:

Vorrei fare un'osservazione ulteriore sull'erogazione dei muti.

Il grafico mostra il numero di mutui concessi per anno e per mese,
da tenere in considerazione anche che oltre al calo in numero si accompagna un calo dell'erogato di circa un 40% 50%.
Per cui la stretta creditizia è veramente PESANTE.

Vero, valida osservazione, occorre infatti considerare anche il calo dell'erogato, è per questo motivo che il mercato immobiliare sta letteralmente collassando.
Aggiungo una ormai classica osservazione, il grafico esprime variazioni, quindi dovesse la curva anche risalire non indicherebbe un aumento dei mutui ma una diminuzione della discesa rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, una ripresa della domanda si avrà solo nel momento in cui la curva supererà lo zero.
Dovesse la curva risalire fino allo zero e stabilizzarsi proseguendo sullo zero indicherebbe unicamente la stabilizzazione, il consolidamento della situazione di criticità creatasi nel corso del 2011.
21/05/2012 16:10
 
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Nel primo quadrimestre 2012 a picco le richieste di mutui: -46%
Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF – mostrano come, alla luce di un quadro congiunturale che ancora non mostra concreti segnali di ripresa, anche il mercato del credito alle famiglie risulti in affanno, condizionato sia da un’offerta debole sia da una domanda nel segno della prudenza. Nello specifico, il primo quadrimestre 2012 conferma la sostanziale debolezza della domanda, influenzata negativamente da una fiducia ai livelli minimi degli ultimi anni nonché da un mercato del lavoro ancora in grande difficoltà, con il tasso di disoccupazione giovanile che tocca picchi superiori al 30%.


​Per quanto riguarda i mutui ipotecari, il singolo mese di aprile ha fatto registrare un -45% ma analizzando l’andamento della domanda aggregata registrata su EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie – nel primo quadrimestre dell’anno in corso emerge una contrazione complessiva pari a -46% rispetto al corrispondente periodo del 2011.
Si evidenzia invece una dinamica sostanzialmente differente nel confronto tra gli anni precedenti, che avevano fatto segnare andamenti poco distanti dallo zero, rispettivamente -4% per il 2011, 0% per il 2010 e +2% per il 2009.



Confrontando il trend delle richieste di mutui nei primi quattro mesi del 2012 con il corrispondente periodo degli anni precedenti la contrazione del numero delle richieste risulta, nella sua pesante dimensione negativa, fondamentalmente costante.




Il grafico riepilogativo della domanda di mutui a partire da gennaio 2009, quando la crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi effetti, rende più evidente la dinamica in atto, con la vertiginosa discesa iniziata a partire dal mese di luglio 2011 in coincidenza con la recrudescenza della crisi derivante dalle tensioni sui debiti sovrani e dal declassamento del rating dell’Italia.




Nell’analizzare le richieste di mutui bisogna anche considerare che, come emerso dalle ultime elaborazione prodotte da CRIF Real Estate Services, mutui di sostituzione e surroghe nel I quadrimestre 2012 hanno rappresentato una quota di poco superiore al 2,0% del totale (nel solo mese di aprile la percentuale è scesa ulteriormente, attestandosi ad un ancor più contenuto 1,6%), ben distante rispetto al 9,7% registrato nel I quadrimestre 2011. Del resto i mutui per surroga e sostituzione sono giunti ad una fase di maggiore maturità, non essendo più presenti le condizioni di estremo favore che si erano verificate in passato.

La cautela che sta caratterizzando l’atteggiamento degli italiani nel richiedere nuovi finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione trova riscontro anche nello spostamento verso le classi di durata più lunghe e verso importi medi più contenuti rispetto al recente passato.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i mutui nel primo quadrimestre 2012 la classe di durata preferita è risultata essere quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con una quota pari al 31% del totale, mentre le fasce di importo che aumentano sono proprio quelle fino ai 100.000 euro a scapito di quelle di entità superiore.

Inoltre, a fine aprile 2012 l’importo medio dei mutui richiesti è ulteriormente sceso, assestandosi a 131.803 Euro.

Fonte: Nel primo quadrimestre 2012 a picco le richieste di mutui: -46%

30/05/2012 10:47
 
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Crolla il mercato dei mutui immobiliari (Fonte: iltempo.it - 30/05/2012)

Negli ultimi tre mesi del 2011 le stipule si sono ridotte del 31,3% a confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, come non era mai accaduto dal 1998, ovvero dall'inizio delle serie storiche dell'Istat...
19/06/2012 16:24
 
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A maggio rallenta il calo delle richieste di mutui: -38%

Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF - mostrano come a maggio si registri il miglior dato mensile da inizio anno; ma il dato aggregato relativo ai primi 5 mesi del 2012 conferma un pesante -45%.

Alla luce di un quadro congiunturale che ancora non mostra concreti segnali di ripresa anche il mercato del credito alle famiglie si conferma in affanno, condizionato sia da un’offerta debole sia da una domanda nel segno della prudenza. La debolezza della domanda nei primi 5 mesi dell’anno in corso è frutto di una fiducia ai livelli minimi degli ultimi anni nonché da un mercato del lavoro ancora in grande difficoltà, con il tasso di disoccupazione ulteriormente in crescita e quella giovanile che tocca picchi ben superiori al 30%. Pur tuttavia, le ultime rilevazioni mensili mostrano una lieve inversione di tendenza rispetto al profondo calo dei mesi precedenti.

Per quanto riguarda i mutui ipotecari, il singolo mese di maggio ha fatto registrare un -38%, che per quanto ancora pesantemente negativo rappresenta il dato migliore registrato da inizio anno. Analizzando l’andamento della domanda aggregata registrata su EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie – nei primi cinque mesi dell’anno in corso emerge una contrazione complessiva pari a -45% rispetto al corrispondente periodo del 2011.


Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie


Confrontando il trend delle richieste di mutui nei primi cinque mesi del 2012 con il corrispondente periodo degli anni precedenti la contrazione del numero delle richieste risulta, nella sua pesante dimensione negativa, fondamentalmente costante.


Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie


Il grafico riepilogativo della domanda di mutui a partire da gennaio 2009, quando la crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi effetti, rende più evidente la dinamica in atto, con la vertiginosa discesa iniziata a partire dal mese di luglio 2011 in coincidenza con la recrudescenza della crisi derivante dalle tensioni sui debiti sovrani e dal declassamento del rating dell’Italia.


Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie


L’atteggiamento prudente che sta caratterizzando gli italiani nel richiedere nuovi finanziamenti emerge anche dall’analisi delle richieste di mutui per l’acquisto dell’abitazione, che mettono in evidenza uno spostamento verso le classi di durata più lunghe e verso importi medi più contenuti rispetto al recente passato.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i mutui nei primi 5 mesi 2012 la classe di durata preferita è risultata essere quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con una quota pari al 30% del totale, confermando sostanzialmente la medesima distribuzione rilevata nel corrispondente periodo 2011.

Relativamente alle fasce di importo dei mutui richiesti, quelle che aumentano sono proprio quelle fino ai 100.000 euro (che complessivamente rappresentano quasi il 45% del totale) a scapito di quelle di entità maggiore.


Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie



Infine, a fine maggio 2012 l’importo medio dei mutui richiesti è ulteriormente sceso, assestandosi a 131.397 Euro.

******************************

Fonte: http://www.crif.it/Barometro/Mutui/Pages/Barometro-CRIF-della-domanda-di-mutui-06-2012.aspx


[Modificato da supervice 19/06/2012 16:25]
19/06/2012 18:24
 
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Grazie supervice, ottimo post, molto chiaro e ben fatto! [SM=g1750826] [SM=g1750483]
[Modificato da marco--- 19/06/2012 18:25]
14/09/2012 09:32
 
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Gabetti: -44% domanda mutui 1* sem in Italia (Fonte: borsaitaliana.it - 13/09/2012)

MILANO (MF-DJ)--Il mercato immobiliare residenziale nel primo semestre del 2012 ha risentito in modo rilevante del contesto macroeconomico generale. La domanda aggregata di mutui ipotecari ha subito infatti un sensibile calo, con una flessione del 44% rispetto ai primi 6 mesi del 2011...
16/10/2012 16:52
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Compravendite immobiliari e mutui I trimestre 2012 (Fonte: Istat - Compravendite immobiliari e mutui)

[Modificato da marco--- 16/10/2012 16:55]
26/10/2012 13:55
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Bussola Mutui CRIF (Fonte: monitorimmobiliare.it - 24/10/2012)





22/11/2012 16:54
 
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Lombardia mutui: -54% di erogato nel II trim 2012 (Fonte: traderlink.it - 21/11/2012)

Nel secondo trimestre 2012 le famiglie in Lombardia hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 1673,28 milioni di euro, -54,42% rispetto allo stesso trimestre 2011 per un controvalore di -1.997,91 mln di euro. Il dato emerge dalla rilevazione dell'Ufficio studi del gruppo Tecnocasa con focus provincia per provincia sulla situazione mutui.

Scarica allegato: MutuiLOMBARDIAIItrim2012.doc

12/12/2012 16:24
 
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Crolla il mercato della casa (Fonte: tg3.rai.it - 12/12/2012)

ECONOMIA - Come facilmente prevedibile la crisi ha investito anche il mercato immobiliare che ha subito un vero e proprio crollo. Segnano un tonfo anche i mutui, che con finanziamenti e ipoteche scivolano del 41,2%...
[Modificato da marco--- 12/12/2012 16:26]
15/01/2013 09:20
 
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Euribor risalito allo 0,199%, il massimo da ottobre 2012
I mutui casa dimezzati ma i tassi ora risalgono (Fonte: Corriere delle Sera - di Gabriele Dossena - 15/01/2013)

03/02/2013 01:11
 
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Bussola Mutui CRIF - MutuiSupermarket.it - IV Trimestre 2012
Ringraziando pax2you per questa segnalazione.

Bussola Mutui CRIF - MutuiSupermarket.it - IV Trimestre 2012





29/03/2013 14:47
 
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Mutui, mercato in via d'estinzione (Fonte: Avvenire - di Pietro Saccò - 29/03/2013)

Racconta Stefano Rossini, amministratore delegato della piattaforma online MutuiSupermarket, che alla fine dei 2012 diverse banche erano pronte a lanciare «strategie di pricing dei mutui più aggressive con l’inizio dei nuovo anno. Le banche avevano in mente un taglio degli spread sui nuovi prestiti immobiliari. Potevano permetterselo, perché il loro accesso alla liquidità era tornato a buoni livelli e i soldi per fare credito ormai c’erano. Però sono passati tre mesi e questi mutui nuovi e più economici non li ha visti nessuno. «Il problema - spiega ora Rossini è che l’esito delle elezioni ha aumentato l’incertezza. A gennaio c’era molto entusiasmo, la crisi dell’euro faceva meno paura e sembrava clic l’Italia presto avrebbe avuto un nuovo governo finalmente pronto a lanciare piani per la crescita. Invece il governo non c’è ed è tornato il pessimismo, tra le banche ma anche tra la gente: il problema, in questo momento, non è l’assenza del credito per comprare casa, il problema è che manca la domanda». i dati rilevati dal Crif - il centro di riferimento per le informazioni creditizie — dicono che pochissimi italiani oggi hanno il coraggio di chiedere un mutuo. Nel 2012 la domanda di prestiti per comprare casa è precipitata, a livello nazionale, del 42%. Dopo una caduta del genere il rimbalzo sarebbe fisiologico. Invece nei primi due mesi del 2013 le richieste di mutuo sono diminuite ancora: -14% a gennaio e - 10% a febbraio. A marzo, in attesa del dati definitivi, la tendenza non è cambiata. «Rispetto ai livelli del 2011 ormai siamo sotto dei 50% dice Maurizio Liuti dei Crif. La crisi dei mutui, ricorda Liuti, è iniziata nell’autunno del 2010: «Nei primi anni della crisi finanziaria le famiglie pensavano alla casa come bene rifugio davanti al crollo delle Borse. Sono stati anche anni di forte riduzione dei tassi e quindi c’è stata una forte domanda di mutui di surroga e di sostituzione. Poi tutto si è fermato. Adesso domina l’incertezza sull’economia, molti temono di per dare potere d’acquisto se non addirittura il posto di lavoro. Gli immigrati, che hanno sostenuto il mercato negli anni passati, sono più in difficoltà degli altri, mentre i aumento delle tasse sulla casa fa il resto. Non è il momento di fare impegni economici a lungo termine». Certo, i costi alti non aiutano. Nelle proposte degli istituii sui mutui a tasso fisso — secondo le rilevazione del Crif riferite al terzo trimestre dei 2012 — si applica in media un tasso del 5,4%, su quelli variabili un 4,1%. Considerato che l’Euribor a 3 mesi è ai minimi storici, allo 0,2%, il credito potrebbe essere un po’ più a buon mercato. Come è successo al mercato immobiliare, anche quello dei Inutili era cresciuto troppo e ora si sta sgonfiando. Non tornerà agli eccessi di qualche anno fa. Se ancora nel 2007 c’erano banche che finanziavano con il prestito anche il 120% del valore della casa, oggi poche arrivano a coprire ii 70%. Nessuno propone più rate che vanno oltre ii 30-40% del reddito familiare. Nei conti degli istituti le esagerazioni dei primi anni Duemila hanno lasciato come eredità una quota di insolvenze elevata, all’1,9%, e difficoltà a trovare nuove strategie. Difatti le erogazioni non solo hanno rallentato (-50% lo scorso anno) ma hanno iniziato a non compensare più la chiusura dei mutui estinti: l’ammontare totale dei prestiti immobiliari a gennaio si è ridotto a 3 63,9 miliardi, 700 milioni in meno rispetto a dicembre e 2,7 miliardi in meno da gennaio. Al momento nulla fa vedere una ripresa del mercato. «Serve una svolta nella salute della nostra economia — dice Liuti — finché la gente non sente di potere guardare al futuro con un po’ di fiducia i mutui non possono ripartire» Rossini, con più ottimismo, spera che a settembre qualcosa possa muoversi: «In questi mesi ho visto migliaia di clienti solidi, quelli che piacciono alle banche, arrivare al punto di chiedere un mutuo e poi prendere tempo. Sono i richiedenti più affidabili, e vogliono riflettere perché, dato il momento, hanno dei dubbi. Se, come dicono alcuni indicatori, con l’estate la situazione politica ed economica migliorerà, allora questa clientela potrebbe smettere di tentennare e dare un po’ di slancio al mercato».
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