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Abruzzo e Molise - situazione mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2016 08:28
06/03/2012 21:18
 
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Crolla il prezzo del mattone (Fonte: la Gazzetta del Molise - 06/03/2012)

[Modificato da marco--- 22/04/2016 08:28]
17/03/2012 09:35
 
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Case I venti di crisi soffiano sul mattone Calano i prezzi (Fonte: Il Tempo Abruzzo e Molise - 17/03/2012)

[Modificato da marco--- 22/04/2016 08:27]
01/07/2012 10:11
 
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Abruzzo, la grande crisi blocca il mercato delle case
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I prezzi e le compravendite sono in calo in tutto la regione. La costa teramana in controtendenza con i vertici di Giulianova e Roseto




PESCARA. Continua la fase di stallo del mercato immobiliare. Mentre le vendite sono in calo in tutto la regione, la richiesta di affitti quasi dappertutto hanno subito un’impennata. La crisi spinge le famiglie abruzzesi a rinunciare all’acquisto dell’appartamento, preferendo soluzioni alternative e a costi ridotti.


Provincia di Pescara. A Pescara fino al 2009/2010 regina della compravendita in tutta la regione, si registra una netta inversione di tendenza rispetto al passato. «Non si muove una foglia», ammettono dall’agenzia Immobiliare Costantini, «il mercato è cambiato c’è tanta offerta e poca richiesta. Perché anche volendo investire le banche non concedono mutui. Quanto agli affitti si è passati da una media di 800 euro per appartamento agli attuali 600 o al massimo 650 per una casa con due camere». Il rallentamento interessa sia il centro che la periferia. «Una vendita al mese riusciamo a mantenerla», dice l’agente immobiliare Simone Cannarozzo che si occupa dell’area dei Colli, «i prezzi delle case però sono rimasti invariati dal 2009. Gli affitti invece vanno molto bene dappertutto».


Provincia di Chieti. L’immobilismo è confermato in tutto l’Abruzzo, a Teramo, a Chieti alta e in parte dell’Aquilano, dove però a condizionare l’andamento della compravendita sono gli effetti del sisma del 2009. «I prezzi delle locazioni sono raddoppiati rispetto al 2008», sottolineano dall’agenzia Tecnocasa del capoluogo abruzzese, «c’è molta richiesta di nuove costruzioni e le vendite scorrono in maniera regolare, stabili a circa due case vendute al mese. Quelle che non riusciamo a vendere sono le ristrutturazioni dei vecchi appartamenti. Chi compra vuole immobili nuovi e sicuri, che rispettano tutte le normative antisismiche». A Chieti Scalo gli investimenti tengono, trainati dal popolo degli universitari che decidono di acquistare casa o vivere stabilmente in Abruzzo. Come rendono noto da Tecnocasa la media è di tre vendite al mese. In città, gli appartamenti più economici si trovano nella zona Madonna degli Angeli (1550 €/mq) mentre raggiunge le quotazioni più elevate Chieti Scalo (1850 €/mq). I prezzi degli appartamenti, secondo l'osservatorio immobiliare,hanno subìto negli ultimi trenta giorni una flessione dello 0,63% (1.700 euro al mq)mentre si registra un incremento per gli attici (+ 2,35% 1850 euro mq) le leillette a schiera (+5,1%, 1.450 euro mq). I prezzi delle case sono molto alti a Lanciano città. L'approvazione definitiva risale invece al 2011. Le abitazioni più richieste sono in centro o nelle zone immediatamente fuori: il costo al metro quadro oscilla tra i 2mila e i 2.200 euro per vie centralissime come corso Trento e Trieste, via Dalmazia, via Ferro di Cavallo, via De Crecchio e corso Bandiera e sui 1.800 euro per quelle a pochi chilometri dal nucleo cittadino. In periferia, come ad esempio nel rione Santa Rita, uno dei più popolosi e tra i quartieri che hanno assistito ad un vero e proprio boom di nuove costruzioni, gli appartamenti si pagano tra i mille e i 1.200 euro al metro quadro. I prezzi per la zona antica della città sono attorno ai mille euro al metro quadro. Molto appetibile dal punto di vista del mercato immobiliare è invece l'immediata periferia come ad esempio via Del Mare dove gli appartamente di recente costruzione valgono 1.900 euro al metro quadro.


Provincia di Teramo. «Una volta nei week end c'era la fila di chi voleva comprare casa al mare. Adesso è tutto fermo». La crisi del mercato immobiliare si fa sentire lungo la costa teramana. Senza eccezioni, da Martinsicuro a Silvi Marina, la vendita di abitazioni qui è praticamente ferma al palo. I prezzi scendono ma solo in alcune località, dove l'offerta di abitazioni disponibili eccede la domanda e tante case nuove sono destinate a rimanere vuote. Altrove i prezzi - vedi Giulianova e Roseto - arrivano anche alle 3.500 o 4.000 euro al metro quadro. Ma a poter comprare sono sempre in meno. Il calo maggiore dei prezzi, che oscilla tra il 10 e il 15%, si registra tra Tortoreto e Alba Adriatica dove negli ultimi anni si sono moltiplicate le nuove unità immobiliari. Qui il prezzo al metro quadro delle abitazioni più vicine al mare oscilla dalle 2.000 alle 3.000 euro al metro quadro. «Se l'anno scorso un bilocale ad Alba Adriatica costava sulle 95mila euro, quest'anno la cifra si è abbassata ad 80mila euro», racconta Fiorindo Nepa di Abruzzo Immobiliare, «ma qui la flessione dei prezzi è iniziata già negli anni scorsi, la crisi è iniziata nel 2008 ma il 2011 e il 2012 sono finora gli anni peggiori». Diversa la situazione del mercato a Giulianova e Roseto dove si registrano i prezzi più alti di tutta la costa. A Roseto i prezzi oscillano tra i picchi di 3.500 euro al metro quadro per il centro fino alle 2.500 nella zona più a sud della costa, mentre a Giulianova sul lato mare si può arrivare a pagare anche fino a 4.000 euro al metro quadro. I prezzi più bassi li troviamo a Silvi, dove è possibile acquistare con 2.000 euro al metro quadro. (cr.re.)


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25/07/2012 10:14
 
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ADDIO ALLA PROVINCIA PER I COSTRUTTORI CON L'ACCORPAMENTO DELL'ENTE LA CITTÀ NON SARÀ PIÙ APPETIBILE

Il mercato immobiliare rischia il crollo

L'allarme del presidente della Cciaa Brasiello: «Inevitabile la svalutazione delle case»

Antonio Leone
I costruttori non hanno dubbi: ad avere le conseguenze peggiori per l'accorpamento della Provincia sarà il mercato immobiliare.

Con l'abolizione dell'ente ci sarà un'inevitabile flessione delle compravendite. Dopo un 2011 nero ed un inizio 2012 in cui in Molise c'è stata una leggera ripresa, in regione si prevede un nuovo periodo difficile per il settore edilizio. Nel capoluogo di provincia pentro sono ancora tante le abitazioni realizzate ma che ancora non sono state vendute o affidate. Problematica che riguarda soprattutto località Nunziatella, in cui in questi ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio boom del mattone, dovuto al via libera al nuovo piano regolatore. Tempi in cui, di certo, nessuno poteva immaginarsi la crisi che dal 2008 interessa i mercati finanziari e, soprattutto, il decreto legge sulla spending review che prevede l'accorpamento delle province più piccole. Cosa ne sarà ora di quelle case? È quello che tutti si chiedono e soprattutto i costruttori pentri che non sanno più come "piazzare" le case ultimate da qualche mese. Secondo una stima sarebbero più di duecento gli appartamenti vuoti solo in località Nunziatella. Senza contare i palazzi nella zona centrale di Isernia, sempre più vuoti e la progressiva «desertificazione» del borgo antico, diventato ormai una sorta di ghetto. A lanciare l'allarme il presidente della Camera di Commercio di Isernia, Luigi Brasiello. Oltre allo spopolamento, i costruttori sono certi che si assisterà ad un progressivo abbassamento del costo delle abitazioni, considerato che con l'abolizione dell'ente Isernia perderà quel ruolo di comune capofila dell'intero territorio pentro. Prezzo che, secondo la stima di Mercato Immobiliare, centro di ricerca leader relativo al settore delle case, nei primi mesi di quest'anno è arrivato ad una cifra che si aggira intorno ai 1.150 euro al metroquadrato. Dato in forte discesa considerato che cinque anni fa ad Isernia per acquistare un'abitazione di circa 100 mq occorrevano non meno di 150mila euro. Con l'abolizione della Provincia e la conseguente diminuzione delle richieste, a detta del presidente Brasiello, intervenuto in una delle conferenze stampa del comitato sorto per salvare l'ente di via Berta, si assisterà ad una vera e propria svalutazione del settore immobiliare. Le case costeranno sempre meno. Previsioni non incoraggianti per gli imprenditori edili ma anche per gli stessi cittadini che si troveranno tra le mani ville ed appartamenti con un valore commerciale nettamente inferiore rispetto a quanto sono state pagate poco tempo fa. Ad Isernia, insomma, investire sul mattone sembra sempre meno conveniente.


25/07/2012
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25/09/2012 10:41
 
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Tra l’Imu e la crisi, il mercato del mattone soffre: crollano i prezzi delle case

Perfino Termoli, da sempre protagonista del mondo delle vendite per i suoi prezzi astronomici, tira il freno. Gli esperti locali del settore confermano: «In pochi mesi i costi sono crollati fino al 20 per cento». Dinamiche che cambiano da un quartiere all’altro. Ma, ad eccezione del centro, dove meno evidente è il calo del costo del mattone, in periferia la frenata è più lampante. La colpa? «Sicuramente l’Imu per le seconde case e la difficoltà di accesso al credito per le prime abitazioni da acquistare»:

Termoli. Crollano vertiginosamente i prezzi delle abitazioni, tanto che la frenata che in pochi mesi ha contagiato l’intera Penisola è arrivata a toccare anche la costa molisana. Perfino Termoli, nota protagonista del mercato immobiliare per le cifre da capogiro, sembra essersi adeguata al trend nazionale. Lo confermano gli agenti immobiliari esperti del settore che, interpellati da Primonumero, hanno spiegato che il calo in alcuni casi ha raggiunto addirittura il venti per cento.

La situazione interesserebbe così, salvo poche eccezioni, l’intero abitato, estendendosi a macchia di leopardo dalla periferia al cuore della città. Ribassi omogeneamente diffusi, salvo pochissime eccezioni che nella maggior parte dei casi si identificano con il lungomare nord e il centro. «Diciamo che è la zona delle seconde case – spiega un agente immobiliare – rispetto agli altri quartieri cittadini qui i prezzi continuano a tenere, ma altrove c’è stato un vero e proprio crollo. Dieci, quindici e in alcuni casi anche superiore al 20 per cento».

Inutile evidenziare che il colpo di grazia, quello che ha spinto i venditori a scendere di parecchio o a cedere alle offerte degli acquirenti, è stato dato dall’Imu, la tassa destinata ad aumentare per quanto riuarda le seconde case su decisione dell’amministrazione comunale, portando l’aliquota da 8,5 per mille a 9,3. E se da una parte a contribuire al trend ribassista ci ha pensato l’Imposta municipale unica, dall’altra c’è il problema di difficoltà ad accedere al credito da parte delle famiglie o dei giovani lavoratori.
«Banche meno flessibili, pochi mutui… questo e non solo ha contribuito sicuramente al calo dei prezzi», spiegano ancora gli esperti del mercato immobiliare.

Direzione obbligatoria, quella imboccata dal mercato di casa nostra, sulla quale si cela lo sfondo della crisi. Mutui inaccessibili per i più giovani, che spesso hanno da fare i conti con contratti di lavoro a tempo, troppo insicuri per poter chiedere un prestito alle banche. Tasse troppo alte da pagare. Nei casi delle seconde case, spesso ereditate nei paesi dell’hinterland dai cittadini, molti si sono trovati costretti a dover mettere in vendita gli immobili a causa delle tasse troppo alte previste per la seconda abitazione. (RT)

(Pubblicato il 25/09/2012)
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09/10/2012 21:17
 
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Il mercato immobiliare a Campobasso (Fonte: gruppotecnocasa.it - I semestre 2012)

Nella prima parte del 2012 le quotazioni delle abitazioni di Campobasso hanno registrato un ribasso dell’8,9%. Nelle zone centrali la diminuzione dei valori ha interessato sia le abitazioni di nuova costruzione sia quelle usate, in particolare le abitazioni sorte prima degli anni ’80. Infatti i potenziali acquirenti hanno dimostrato interesse soprattutto per le abitazioni di recente costruzione e per quelle nuove edificate con criteri antisismici. In questa prima parte dell’anno si registra una diminuzione del potere d’acquisto da parte dei potenziali acquirenti e di conseguenza il budget a disposizione si è contratto. Nel centro storico si trovano case indipendenti costruite tra la fine del 1600 ed inizi del 1700. Una delle vie più richieste del centro di Campobasso è via Mazzini arteria principale che collega il centro con la zona nord della città. Nel quartiere di San Giovanni che è sorto negli anni ’70-’80 le quotazioni sono diminuite in misura maggiore rispetto al 2011. Chi desiderasse delle soluzioni indipendenti le cui richieste sono in diminuzione dal momento che richiedono un impegno di capitale notevole può orientarsi verso le abitazioni situate nella zona di Colle dell’Orso. Le quotazioni delle abitazioni nel quartiere che si sviluppa intorno a via XXIV Maggio hanno registrato un ribasso che ha interessato in particolare i quartieri più popolari. Nuove costruzioni sono in corso in piazza Molise: si tratta di abitazioni in edilizia convenzionata che si scambiano a prezzi medi di 1400-1600 al mq. Una diminuzione dei prezzi ha interessato anche il mercato di via XXIV Maggio dove ci sono abitazioni costruite negli anni ’70 che spesso necessitano di interventi di ristrutturazione. Via Gramsci e via Scarano identificano l’area più popolare della città dove i prezzi sono più contenuti (700 € al mq) e dove comprano prevalentemente le persone che abitano nel quartiere. Da segnalare delle nuove costruzioni, in via IV Novembre e in via Campania, che hanno valori medi di 1800 € al mq. Sul mercato delle locazioni si registra la domanda da parte di famiglie che non riescono ad acquistare e che cercano tipologie arredate (per un trilocale si spendono 350-400 € al mese). Ci sono anche richieste sporadiche di lavoratori fuori sede. IL MERCATO IMMOBILIARE A ISERNIA Stabili le quotazioni delle abitazioni di Isernia nella prima parte del 2012, ma si iniziano a sentire i primi segnali di ribasso. Ad acquistare sono state prevalentemente persone alla ricerca della prima casa e che hanno fatto ricorso a mutui di importo contenuto. Numerose le famiglie monoreddito dal momento che nella provincia di Isernia si registrano perdite di posto di lavoro. Le compravendite sono rallentate soprattutto sulle soluzioni indipendenti che richiedono un livello di investimento superiore. Le zone più centrali sono quelle preferite dai potenziali acquirenti (corso Garibaldi, via Giovanni XXIII, corso Risorgimento). Nel centro storico si registrano acquisti di importo intorno a 40-50 mila € se parliamo di piccoli tagli all’interno di palazzi dei primi anni del 1900 che si sviluppano su più livelli, mentre per le abitazioni che si sviluppano su un unico piano e in buono stato si possono raggiungere anche 800- 900 € al mq. Isernia negli ultimi anni è stata interessata da un notevole sviluppo edilizio e questo ha comportato la presenza di un’offerta abitativa maggiore sul mercato. Nella zona di San Lazzaro si registra un rallentamento delle compravendite a causa della distanza tra domanda ed offerta soprattutto nella zona nuova dove ci sono piccoli contesti condominiali. Sul mercato delle locazioni si registra una diminuzione dei canoni di locazione a causa della diminuita disponibilità di spesa dei potenziali inquilini. Per un trilocale si chiedono intorno a 350 € al mese.
18/11/2012 21:59
 
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Comprare casa Pescara 2012 (Fonte: iocomprocasa.com - 18/11/2012)

Il mercato immobiliare di Pescara continua a peggiorare. A rivelarlo sono gli ultimi dati e le più recenti stime su quanto accade quando occorre comprare o vendere casa nella città abruzzese, sempre più alle prese con una crisi dalla quale sembra esser difficile cercare di uscire nel breve termine. Credito immobiliare sempre più difficile, gap evidente tra le richieste e le offerte, aggravi fiscali determinanti – non solo – dall’avvento dell’imposta municipale unica e una complessiva incertezza sul futuro, sembrano condizionare pesantemente le determinanti di successo del real estate pescarese.

Uno studio del Gruppo Tecnocasa, i cui risultati sono stati riportai sul magazine abruzzo.tv, fotografa l’attuale situazione immobiliare a Pescara dove, nel primo semestre del 2012, i valori delle abitazioni hanno segnalato un ribasso del 7,2%. “Nell’area centrale” – segnala abruzzo.tv. – “le quotazioni immobiliari sono in diminuzione. A partire da novembre 2011 si è assistito ad una diffusa indecisione dovuta alla generale incertezza, anche se da marzo ci sono stati i primi segnali di ripresa. Il mercato residenziale è alimentato da famiglie che investono tra 150 e 250 mila € per soluzioni di 2-3 locali, preferibilmente situate in una zona da cui sia comodo raggiungere i principali servizi. Alcune di loro decidono di mettere l’appartamento a reddito, concedendolo in locazione. La domanda abitativa abbraccia tutta l’area centrale, senza particolari preferenze verso una via o un quartiere. La zona di Pescara Porta Nuova è richiesta anche a scopo investimento”.

Di sicura rivalutazione commerciale l’area tra via Mazzini, via Cesare Battisti e via Firenze, oggetto di un processo di pedonalizzazione che, tuttavia, ha influenzato poco le valutazioni residenziali. “Le aree settentrionali di Pescara” – aggiunge ancora il magazine – “hanno segnalato un ribasso medio del 7,2%, più accentuato per le tipologie economiche e medie; sostanzialmente invariate, invece, le quotazioni delle tipologie più signorili”. Un trend che sembra essere trainato dalle evidenti difficoltà di accesso al credito, che ha ridotto la disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti.
12/01/2013 11:50
 
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[Modificato da marco--- 12/01/2013 14:47]
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Campobasso: prezzi -28%
Mercato immobiliare in caduta libera: prezzi giù del 28% (Fonte: iltempo.it - di Aldo Ciaramella - 30/03/2013)

CAMPOBASSO È stato un anno difficile, il 2012, per il mercato immobiliare molisano e per le condizioni generali delle famiglie, sempre più impoverite, e alle prese con erogazioni sempre più restrittive per l’acquisto della prima casa. L'interesse alla casa ha registrato, tuttavia, un lievissimo risveglio nei primi mesi del 2013, condizionato, però, dall'incertezza della situazione finanziaria locale, dalle difficoltà di mantenimento del posto di lavoro, dai problemi per l'accesso al credito e dalla reticenza dei venditori ad abbassare il prezzo delle abitazioni. Un check up sulla situazione locale è stato formulato dal gruppo Tecnocasa, ieri, a Campobasso dove si è tenuto un incontro con gli addetti ai lavori e alcuni responsabili nazionali del gruppo immobiliare. In Molise nel secondo semestre 2012 i valori immobiliari sono calati del 3,7%. La variazione percentuale dei prezzi nel capoluogo di regione, che è quella che fa riferimento nella scala di valutazione dell'intero settore, ha raggiunto un meno 28%. Crollo anche nelle compravendite. A Campobasso, dove un appartamento mediamente si vende a 1200-1300 euro al metro quadrato, i dati della compravendita del settore residenziale hanno registrato nel 2012 un meno 37,2%, con 361 atti notarili, mentre nella provincia, secondo i dati Tecnocasa, le compravendite sono state 1426 con una flessione del 25,5% rispetto all'anno precedente.

«Continua vertiginosamente la perdita di valore della casa - ha spiegato Antonello Bisceglie consulente Tecnocasa - per quelle abitazioni le cui caratteristiche non soddisfano le esigenze espresse oggi dai potenziali acquirenti. Questo perchè la maggiore offerta presente sul mercato, anche di abitazioni di nuova costruzione, penalizza maggiormente le abitazioni usate più vetuste , vendute solo dopo importanti ribassi di prezzi».

Nel corso del secondo trimestre in alcune strade vicine al centro, a Campobasso, si sono registrate contrazioni di oltre l'11%. Il mercato immobiliare, qui, è stato animato da quelle poche famiglie che hanno voluto migliorare la qualità dell'abitazione comprando appartamenti trilocali a 110-120 euro al metro quadrato. Sul fronte delle locazioni sono rimaste stabili quelle nelle vicinanze delle sedi universitarie a Campobasso, Termoli e Isernia, utilizzate da studenti e lavoratori, mentre altrove la richiesta è stata sostenuta da famiglie e giovani coppie che non sono riuscite a comprare a prezzi congrui con le proprie entrate e disponibilità. Qui i prezzi non sono andati oltre i 350 euro ad appartamento, con un costo standard a stanza pari a 150-200 euro. L'arretramento delle locazioni ha superato il 25%.
30/05/2013 09:34
 
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Campobasso: in un anno e mezzo prezzi dell'usato in calo del 30% e oltre
A Campobasso tiene solo il pregio (Fonte: Il Sole 24 Ore - di Cristina Giua - 30/05/2013)

Mercato diviso in due: l’usato di fascia bassa ha perso oltre un terzo dei suo valore in 2 anni Bilanclo pesante quello di Campobasso in questi primi cinque mesi dei 2013, dove solo alcune nicchie dl immobili, con caratteristi che specifiche e circoscritte, riescono a mantenere a galla il mercato. «Nel giro di un anno, un anno e mezzo — racconta Elena Tirabassi, agente Grimaldi — le quotazioni delle case di fascia usata da ristrutturare sono arrivate a perdere nei casi peggiori anche oltre il 30%». In generale I prezzi di richiesta avanzati dai proprietari sono spesso molto lontani dai nuovi valori: per questo la forbice di sconto per chiudere le trattative si è dilatata man mano fino a toccare una media del 17 per cento. Si tratta in gran parte dl quella fetta di clientela — oggi in difficoltà - che punta su appartamenti da 70-90 mq di superficie per budget non oltre i 180mila euro. «La situazione mutui è ancora molto faticosa — ricorda Tirabassi — le banche non finanziano oltre il 65% e per puntare all’acquisto è indispensabile un trampolino di lancio di almeno 20mila euro dl liquidità». «In questo quadro - interviene Antonello Bisceglie, agente Tecnocasa - resiste un vecchio quartiere popolare come viale XXIV maggio, in grado di offrire un compromesso tra prezzi accessibili e servizi. Continuano però poi a vendersi a prezzi solo leggermente ridotti immobili di pregio che vanno dagli appartamenti nelle principali arterie dei centro storico alle ville in contrade a vocazione residenziale come Cesa». Negli ultimi mesi gli operatori hanno visto spuntare qualche speculatore e qualche piccolo investitore in più, a caccia dell’occasione da mettere a reddito. Pur con canoni in calo, infatti, resta abbastanza vivace la domanda sul versante degli affitti (a Campobasso sostenuta in gran parte degli universitari fuori sede). "C’è anche una fetta di clientela — segnala Dina d’Onofrio, presidente provinciale Fimaa — che cerca e acquista Immobili residenziali affittati, occupati quindi, ma già con un rendimento".
[Modificato da marco--- 30/05/2013 09:34]
04/10/2013 14:46
 
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Chieti: prezzi case I° sem. 2013 -5% in trattativa sconti del 10-15%
Case, quotazioni in calo si investe in zona ateneo (Fonte: Il Messaggero Abruzzo - 04/10/2013)

[Modificato da marco--- 04/10/2013 14:46]
27/02/2014 14:13
 
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Crollo del mercato immobiliare in Provincia di Teramo (Fonte: ilcorrieredabruzzo.it - di Cristiana Di Giovanni - 27/02/2014)

TERAMO - la Fimaa Confcommercio: «no a nuove tasse sugli immobili, serve equita’ fiscale». Uno scenario devastante. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati del settore immobiliare, sia in provincia, che a Teramo città.

Il raffronto tra il primo semestre del 2013 con quello dell’anno precedente indica una flessione delle contrattazioni del 18% per quanto riguarda la provincia, con un picco di -39,1% per i Comuni collinari.

Il 18% in meno, su una base già ridotta (ossia 1.011 vendite effettuate), indica di fatto quasi un azzeramento delle attività. Il grido d’allarme arriva dalla Fimaa Federazione Mediatori Agenti d’Affari, aderente alla Confcommercio, di cui è Presidente Provinciale Angelo Puglia.

«Le statistiche immobiliari del mercato residenziale – afferma Puglia – indicano che anche a Teramo c’è stata una flessione del 18,4% tra il primo semestre del 2012 e quello del 2013. L’unico Comune con il segno positivo è Roseto, con 9,2% in più». Gli altri Comuni costieri hanno il segno meno: Pineto (-38%), Silvi (-22,7%), Tortoreto (-24,3%), Martinsicuro (-15,7%), Alba Adriatica (-18%), Giulianova (-3,85).

«La crisi del settore – spiega Puglia – nasce dal problema dell’accesso al credito, che è sempre più difficile per le famiglie. La nostra categoria dice no all’introduzione di nuove tasse, questo è quello che suggeriamo anche in vista della riforma catastale che non dovrà inserire un’ulteriore pressione fiscale sugli immobili, ma andare verso un’equità fiscale basata sulle effettive caratteristiche dell’immobile».
[Modificato da marco--- 27/02/2014 14:14]
12/07/2014 09:28
 
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2013: prezzi crollati del 30%
Il crollo dei prezzi fa aumentare la domanda di case a Campobasso (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Cristina Giua - 11/07/2014)

Arriva qualche segnale di dinamismo dal mercato delle case di Campobasso, dopo un 2013 drammatico sul fronte prezzi (fino a crolli del 30% nel giro di 12 mesi o poco più) e un inizio di quest'anno che si è aperto, invece, all'insegna di una maggiore stabilità delle quotazioni.

Per ora la (timida) ripresa la si vede soprattutto da alcuni indizi. Prima di tutto dalle richieste in aumento su alcune pezzature di appartamenti. «Sono un po' più semplici da vendere le piccole soluzioni da 50-60 mq, oppure i tagli grandi dai 150 mq in su – spiega Dina d'Onofrio, presidente provinciale Fimaa (Federazione nazionale agenti mediatori d'affari) –. Ancora tutto molto faticoso, al contrario, per la fascia intermedia, quella dagli 80 ai 120 mq, per budget non oltre i 180mila euro».

Difficile la situazione mutui, anche se qualche istituto sta tornando ad aprire i rubinetti del credito, ma con erogazioni sempre più basse: non oltre il 50-60 % del pezzo dell'immobile.
I tempi di medi di vendita si allungano (siamo ad una media di 9 mesi di attesa per trovare un acquirente), con margini di scontistica sul prezzo di base del 18% circa.

A provare a ripartire è il centro storico (comunque il meno colpito anche nelle fasi più acute della crisi immobiliare, tra il 2011 e il 2013, sia a livello di prezzi sia a livello di volumi di compravendite). Quasi altrettanto gettonate due zone semi-centrali, come la Contrada Vazzieri e il quartiere che si sviluppa intorno a viale XXIV maggio, entrambe in grado di offrire un buon compromesso tra prezzo e qualità dell'abitato.

Ad avere una marcia in più è il segmento degli affitti. «Funzionano però solo i tagli piccoli massimo 50-60 mq - specifica Elena Tirabassi, agente Grimaldi – arredati e collocati nelle zone centrali: in questo segmento la domanda supera di molto la disponibilità».
[Modificato da marco--- 12/07/2014 09:28]
14/07/2014 13:45
 
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Teramo: prezzi crollati del 30% in 3 anni
Calano i prezzi, è boom nell'acquisto di immobili (Fonte: Il Messaggero - di Maurizio Di Biagio - 14/07/2014)

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[Modificato da marco--- 14/07/2014 13:46]
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Ringraziando sylvestro per questa segnalazione.

Teramo - Crolla il mercato immobiliare (Pubblicato il 28/02/2014)

30/07/2015 08:36
 
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Vuoi comprare casa? Calo record dei prezzi al mare in Abruzzo (Fonte: Il Centro - di Lorenzo Dolce - 30/07/2015)

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[Modificato da marco--- 30/07/2015 08:37]
20/11/2015 08:51
 
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Pescara: immobiliare in ripresa grazie al ribasso dei prezzi (Fonte: trend-online.com - 19/11/2015)

Secondo Tecnocasa, le quotazioni immobiliari di Pescara sono diminuite del 5,1% nei primi sei mesi del 2015.

Sono sostanzialmente stabili le quotazioni immobiliari in Centro, la domanda è sempre buona e proviene anche da chi abita in provincia e, ora che i prezzi sono scesi, desidera tornare in città. Ad acquistare ci sono soprattutto famiglie con figli, che ricercano abitazioni di almeno 3-4 locali e dotati di 2 bagni, su cui impiegare cifre che oscillano tra 200 e 300 mila €. Sempre molto richiesti box e posti auto, anche in affitto: il prezzo si attesta rispettivamente a 60 mila € e 15-20 mila €, l’affitto oscilla intorno a 100 € al mese.

Molto richiesta l’area di via Nicola Fabrizi e delle sue traverse, che si trova nelle immediate vicinanze del lungomare ed è composta da palazzine costruite negli anni ’60 caratterizzate da appartamenti di ampia metratura, valutati tra 2000 e 2800 € al mq. Ben servita l’area di piazza dello Spirito Santo, che piace perché dotata di numerosi parcheggi, sebbene più distante dal mare - spiega Tecnocasa -. Oltrepassando il fiume Pescara si incontra la zona di Porta Nuova dove sorgono l’Università di Pescara e lo Stadio Adriatico, composta prevalentemente da palazzi anni ’70, dove l’usato si compravende a 1300-1500 € al mq.Via delle Caserme è una delle arterie principali del Centro storico e ospita edifici storici di 2 o 3 piani, spesso non dotati di ascensore e di balconi: qui è possibile acquistare appartamenti in buone condizioni o ristrutturati ad un prezzo compreso tra 2000 e 2200 € al mq.
22/04/2016 08:24
 
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Anche in Molise il calo dei prezzi degli immobili è notevole (Fonte: molisenews24.it - 21/04/2016)

È il momento migliore per acquistare immobili. Il lungo ristagno delle abitazioni dovuto alla crisi, infatti, ha fatto calare drasticamente i prezzi. Il prezzo degli immobili, dopo un calo del 4,4% nel 2014, ha assistito ad un ulteriore flessione lo scorso anno, con una diminuzione del 2,4%.

Nel complesso, dal 2010 i prezzi delle case si sono abbassati quasi del 14%
, comprensivo del crollo del 19% per i prezzi delle case esistenti, e della diminuzione del 1,2% per i prezzi di quelle nuove.
Il calo dei prezzi degli immobili coinvolge tutta Italia, ma è particolarmente favorevole in alcune regioni, come il Molise, dove il prezzo al metro quadro è calato annualmente di oltre il 4,7%, arrivando a toccare i livelli più bassi degli ultimi due anni.

I prezzi bassi giocano a favore di tutti gli investitori e acquirenti alla ricerca di una casa di residenza o di un affare, permettendo di acquistare soluzioni a prezzi impensabili fino a pochi anni fa. Per questo il numero di richieste abitative sta aumentando vertiginosamente negli ultimi mesi, riscontrando un aumento nella compravendita del 6,5% in tutta Italia. Questo è il momento più propizio per acquistare, approfittando del delicato equilibrio di aumento nella domanda immobiliare che però non ha ancora determinato una risalita nei prezzi.

Prima che la ripresa del mercato immobiliare determini anche una risalita nei prezzi, è consigliabile investire subito in un immobile senza attendere. Sarà ancora più facile da fare prendendo un mutuo. Il momento è particolarmente positivo anche per stringere un mutuo, infatti tantissime banche ed istituti di credito mettono a disposizione offerte personalizzate in base ad ogni esigenza a tassi vantaggiosi da ripagare con calma.

Anche Internet ci viene in soccorso, offrendoci un ottimo strumento che facilita la ricerca e l’individuazione del mutuo più conveniente per le nostre necessità. Si tratta di un’applicazione che permette di calcolare la rata del mutuo, così da stabilire la quota periodica da versare alla banca in modo consapevole prima di richiedere il prestito per l’acquisto della casa.

Hello bank! Ad esempio offre sul proprio sito questo strumento per il calcolo della rata del mutuo gratuitamente: previo inserimento di alcuni parametri quali la finalità del prestito, l’età del contraente, il valore dell’abitazione che si desidera comprare, l’entità del prestito e le tempistiche del mutuo, fornisce tre possibilità di finanziamento, ad interesse fisso, variabile o con cap. In questo modo scegliere il mutuo giusto sarà facilissimo.

Fra le aree in cui è più conveniente acquistare, la regione Molise spicca sulle altre. Negli scorsi mesi, i prezzi per metro quadro di immobili residenziali in vendita sono arrivati a toccare la cifra più passa degli ultimi anni, ovvero 1.282 euro, quasi 100 euro in meno rispetto all’anno precedente. Questo è il valore più basso raggiunto da agosto 2014, e il segnale che è il momento più propizio per acquistare immobili di qualità a prezzi vantaggiosi.
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