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IMU - Informazioni e approfondimenti

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2015 17:16
16/05/2012 11:34
 
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Pillole sull'imu: come si calcola la nuova imposta (Fonte: idealista.it - 16/05/2012)

Con l'avvicinarsi della scadenza di giugno, aumenta la fibrillazione dei contribuenti per chiarire i mille interrogativi che ancora circondano la temutissima imu. il ministero dell'economia sta lavorando ad una circolare omnibus sull'imu di cui è pronta una prima bozza. per dare una mano ai nostri lettori, noi di idealista cercheremo di chiarire alcuni dubbi. oggi cercheremo di capire come si calcola l'imu

1)la base di partenza per il calcolo dell'imu è la rendita catastale, indicata nell'atto di compravendita dell'immobile e reperibile presso la sede locale dell'agenzia del territorio. per la maggior parte dei comuni la rendita catastale è ancora quella definita nel 1992: in questo caso i valori della rendita dovranno naturalmente essere trasformati in euro. la rendita catastale indica quanto renderebbe teoricamente l'immobile se fosse dato in affitto

2) la rendita catastale deve essere rivalutata del 5% ottenendo appunto la rendita catastale rivalutata

3) sulla base della classificazione dell'immobile si deve individuare il relativo moltiplicatore:

160, se si tratta di fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;

140, se si tratta di fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;

80, se si tratta di fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D/5;

60, se si tratta di fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5; tale moltiplicatore è elevato a 65 a decorrere dal 1° gennaio 2013;

55, se si tratta di fabbricati classificati nella categoria catastale C/1

4) il valore così ottenuto rappresenta il valore catastale dell'immobile ed è la base imponibile per il calcolo dell'imu. a questo punto bisogna applicare l'aliquota decisa dal governo ovvero (0,4% per l'abitazione principale, 0,76% per gli altri immobili, 0,2% per i fabbricati rurali ad uso strumentale). le aliquote potranno variare a seconda delle decisioni prese dai comuni e dallo stesso governo

Vedi anche: Calcolo IMU online e stampa modello F24 IMU compatibile
[Modificato da marco--- 08/06/2012 10:44]
16/05/2012 11:35
 
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Pillole sull'imu: cosa si intende per abitazione principale (Fonte: idealista.it - 14/05/2012)

Con l'avvicinarsi della scadenza di giugno, aumenta la fibrillazione dei contribuenti per chiarire i mille interrogativi che ancora circondano la temutissima imu. il ministero dell'economia sta lavorando ad una circolare omnibus sull'imu di cui è pronta una prima bozza. per dare una mano ai nostri lettori, noi di idealista cercheremo di chiarire alcuni dubbi. oggi cercheremo di capire cosa si intende per abitazione principale

innanzitutto bisogna chiarire che l'abitazione principale non è coincide esattamente con quella che noi chiamiamo comunemente "prima casa". si può infatti acquistare un immobile come prima casa, usufruendo di agevolazioni fiscali (sull'imposta di registro o sull'iva) senza per questo sceglierla come abitazione principale

la norma sull'imu definisce per abitazione principale "l'immobile iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente". dalla norma è possibile dedurre 1) che l'imposta è dovuta indipendentemente dall'accatastamento; 2) che qualora vi siano più immobili accatastati o accatastabili separatamente solo uno potrà essere considerato abitazione principale 3) per usufruire delle agevolazioni previste per l'abitazione principale è necessario quindi che il possessore via abbia preso la residenza anagrafica e vi abiti effettivamente. la norma prevede inoltre che " nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e l residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile". da ciò si deduce che se due coniugi hanno dimora abituale in due immobili ubicati in comuni distinti, entrambi possono godere delle agevolazioni per l'abitazione principale

le agevolazioni sull'imu si estendono anche alle pertinenze. per pertinenze dell'abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali c/2 (magazzini, locali di deposito, cantine, soffitte), c/6 (garage, rimesse) e c/7 (tettoie, chiuse o aperte). le agevolazioni si applicano solamente su una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie indicate
[Modificato da marco--- 16/05/2012 11:50]
16/05/2012 11:37
 
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ISEE - guida alla individuazione dei componenti il nucleo familiare (Fonte: indebitati.it - di Carla Benvenuto - 05/03/2009)

Criteri per l’individuazione del nucleo familiare

1 art. 1 co. 1 del DPCM 4 aprile 2001 n. 242.
“Fanno parte del nucleo familiare i soggetti componenti la famiglia anagrafica ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223 , salvo quanto stabilito nei commi seguenti.”

2 art. 2 co. 2 D.L.vo 3 maggio 2000, n. 130
“Fanno parte del nucleo familiare i soggetti componenti la famiglia anagrafica. Soggetti a carico ai fini I.R.P.E.F. fanno parte del nucleo familiare della persona di cui sono a carico. I coniugi che hanno la stessa residenza anagrafica, anche se risultano a carico ai fini I.R.P.E.F. di altre persone , fanno parte dello stesso nucleo familiare. Il figlio minore di 18 anni, anche se risulta a carico ai fini I.R.P.E.F. di altre persone, fa parte del nucleo familiare del genitore con il quale convive.

Salvo casi particolari, il nucleo familiare si identifica con la famiglia anagrafica:

art. 4 del DPR. 30 maggio 1989, n. 223: Agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune, legate da:

- Vincoli di matrimonio
- Parentela
- Affinità
- Adozione
- Tutela
- Vincoli affettivi


[Modificato da marco--- 16/05/2012 12:04]
16/05/2012 12:11
 
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Pillole sull'imu: le agevolazioni sull'abitazione principale (Fonte: idealista.it - 15/05/2012)

Con l'avvicinarsi della scadenza di giugno, aumenta la fibrillazione dei contribuenti per chiarire i mille interrogativi che ancora circondano la temutissima imu. il ministero dell'economia sta lavorando ad una circolare omnibus sull'imu di cui è pronta una prima bozza. per dare una mano ai nostri lettori, noi di idealista cercheremo di chiarire alcuni dubbi. oggi parleremo delle agevolazioni per l'imu sul'abitazione principale

1) sull'abitazione principale si applica un'aliquota ridotta dello 0,4% (che può essere aumentata o diminuita dello 0,2% a seconda delle decisioni dei comuni)

2) è prevista una detrazione di 200 euro che risponde alle seguenti caratteristiche a) la detrazione spetta fino alla concorrenza dell'ammontare dell'imposta: se l'imposta dovuta è uguale o minore a 200 euro non si dovrà corrispondere niente, ma non è previsto nessun rimborso; b) la detrazione è rapportata al periodo dell'anno durante il quale si protrae la destinazione: la detrazione si applica solo ai mesi durante i quali l'immobile è stato effettivamente destinato ad abitazione principale 3) in presenza di più soggetti passivi, la detrazione spetta proporzionalmente alla quota per la quale si verifica la destinazione: se due coniugi hanno diverse quote di possesso di un immobile, la detrazione si applica nella misura del 50% ad entrambi i coniugi perché ciò che conta è la comune destinazione ad abitazione principale

3) per gli anni 2012 e 2013 è prevista una maggiorazione di 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni residente anagraficamente e con dimora abituale nell'abitazione. la maggiorazione della detrazione è fino a un massimo di 400 euro, ovvero, fino ad un massimo di 8 figli. non ha niente a che vedere con il concetto di figli a carico, perché la detrazione si applica anche se il figlio lavora ed ha quindi un reddito proprio
17/05/2012 11:31
 
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Una sola detrazione Imu per nucleo familiare (Fonte: Italia Oggi - di Norberto Villa - 17/05/2012)

19/05/2012 10:36
 
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Seconda casa se la presenza è saltuaria (Fonte: ilsole24ore.com - 19/05/2012)

Per tutte le case che non siano considerabili in termini di abitazione principale si deve applicare la tassazione ordinaria.
Dal concetto di abitazione principale fuoriesce anzitutto la casa nella quale il possessore e il suo nucleo familiare non dimorino abitualmente o non risiedano anagraficamente. Ad esempio si tratta:
- dell'unità immobiliare nella quale il possessore risieda anagraficamente ma non vi dimori (e quindi si tratti di una residenza "fittizia", in quanto, ai sensi dell'articolo 43, comma 2 del Codice civile, "La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale");
- dell'unità immobiliare nella quale il possessore dimori (cioè abiti, identificandosi con il termine "abitazione" il luogo dove di regola si svolgono le funzioni umane fondamentali, e cioè il sonno, la nutrizione, la vita domestica) ma non risieda anagraficamente.
Da quanto precede discende, ad esempio, che non può essere considerato quale abitazione principale l'appartamento di titolarità di Tizio, da questi concesso in comodato al figlio Caio, nel quale Tizio non dimori e non risieda. Nemmeno può essere considerato quale abitazione principale l'appartamento di titolarità di Tizio (nel quale Tizio non dimori e non risieda), da questi concesso in locazione a un soggetto che vi dimori e vi risieda.
Inoltre, dato che il concetto di abitazione principale si concretizza se il contribuente vi "dimori" e vi "risieda", a prescindere dalla dimora e dalla residenza nell'abitazione, di altri soggetti, nell'abitazione principale di proprietà di Tizio può essere Tizio il solo dimorante e il solo residente, ma vi può anche essere una pluralità di altri dimoranti e di altri residenti (in primis, ovviamente, i suoi familiari).
Non vale invece il contrario: se nella casa di proprietà di Tizio dimorino e/o risiedano suoi stretti familiari (ad esempio Caio, figlio di Tizio, cui Tizio abbia concesso l'utilizzo dell'abitazione) e Tizio invece dimori e risieda in altra abitazione (non rileva se quest'ultima sia o meno di sua proprietà o se egli ne sia, ad esempio, il conduttore), la casa abitata da Caio non può essere (più) considerata come l'abitazione principale di Tizio, in quanto, appunto, Tizio non vi dimora e non vi risiede.
Quanto ai contribuenti residenti all'estero, è opportuno ricordare che, in vigenza dell'Ici, l'articolo 1, comma 4-ter, Dl 16/1993, ai fini dell'applicazione dell'aliquota ridotta e della detrazione disposte per l'abitazione principale, sanciva che per i cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, si considerava direttamente adibita ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risultasse locata.
Si tratta di norma che la disciplina Imu ripropone solo parzialmente in quanto applicabile unicamente se recepita nella regolamentazione comunale.
22/05/2012 08:59
 
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pillole sull'imu: coniugi che risiedono in due immobili diversi (Fonte: idealista.it - 21/05/2012)

Con l'avvicinarsi della scadenza di giugno, aumenta la fibrillazione dei contribuenti per chiarire i mille interrogativi che ancora circondano la temutissima imu. il ministero dell'economia ha appena pubblicato una circolare omnibus sull'imu. per dare una mano ai nostri lettori, anche noi di idealista cercheremo di chiarire alcuni dubbi. oggi parleremo del caso di due coniugi che riesiedono in due immobili diversi

se due coniugi risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente in due immobili diversi si profilano due casi distinti

1) se gli immobili sono situati nello stesso comune, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile

2) se gli immobili sono situati in comuni diversi, entrambi i coniugi possono usufruire dell'aliquota ridotta e della detrazione prevista per l'abitazione principale

inoltre nel caso in cui la coppia abbia dei figli di età non superiore ai 26 anni, la maggiorazione sulla detrazione (pari a 50 euro per figlio) spetta al coniuge per l'immobile in cui i figli dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.
[Modificato da marco--- 22/05/2012 09:00]
22/05/2012 12:09
 
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Pillole sull'imu: cos'è e come si ottiene la rendita catastale (Fonte: idealista.it - 22/05/2012)

Con l'avvicinarsi della scadenza di giugno, aumenta la fibrillazione dei contribuenti per chiarire i mille interrogativi che ancora circondano la temutissima imu. il ministero dell'economia ha appena pubblicato una circolare omnibus sull'imu. per dare una mano ai nostri lettori, anche noi di idealista cercheremo di chiarire alcuni dubbi. oggi parliamo della rendita catastale per capire cos'è e come è possibile ottenerla

cos'è la rendita catastale-la rendita catastale è la base per determinare il valore catastale di un immobile ai fini del calcolo imu. la rendita catastale viene definita sulla base di due elementi:
dimensione dell'immobile: misurata sulla base del numero dei van, la superficie e la volumetria
estimo: la tariffa di estimo è relativa alla zona censuaria in cui è situato l'immobile e alla sua tipologia. le tariffe d'estimo sono determinate dal comune sulla base della destinazione d'uso prevista per l'immobile
al termine della costruzione dell'immobile, quando viene dichiarato agibile, il proprietario ha trenta giorni per proporre una rendita catastale all'agenzia del territorio in base alla destinazione d'uso dell'immobile. l'agenzia del territorio a sua volta può accettare la rendita proposta o attribuirne una nuova. la moltiplicazione della rendita catastale per il moltiplicatore relativo alla sua destinazione d'uso determina il valore catastale dell'immobile in questione

come si ottiene la rendita catastale di un immobile- per conoscere la rendita catastale di un immobile è necessario essere in possesso dei dati catastali. i dati catastale necessari per conoscere la rendita sono: comune, sezione, foglio, mappale (particella), sub (subalterni, che possono anche essere vari per ogni immobile)
è possibile ricavare i dati catastali dall'atto di compravendita dell'immobile (rogito) o chiedendo una visura catastale gratuita per indirizzo o per nominativo presso il catasto o la più vicina agenzia del territorio
una volta ottenuti i dati, per ottenere la rendita catastale
1) collegarsi al link agenzia del territorio visura dati catastali
2) inserire il codice fiscale
3) inserire il codice di sicurezza
4) cliccare sul pulsante accedi
5) scegliere la provincia dove è situato l'immobile
6) scegliere il comune
7) digitare il numero del foglio, della particella (mappale) e del sub (subalterno)
8) cliccare sul pulsante ricerca
ripetere l'operazione con altri subalterni qualora esistento
in questo modo sarà possibile visualizzare tanto la categoria di appartenenza che la rendita catastale
[Modificato da marco--- 22/05/2012 12:10]
20/11/2012 09:38
 
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IMU: Firenze, Bologna, Torino e altre città.Calcolo seconda rata saldo prima, seconda casa, aziende (Fonte: webmasterpoint.org - di Andrea Galassi - 20/11/2012)

Meno di un mese alla scadenza del termine ultimo per il pagamento del saldo IMU 2012. C’è tempo infatti fino a lunedì 17 dicembre per calcolare l’importo dovuto e versare il saldo attraverso i canali dedicati.

IMU, si ricorda, sta per Imposta Municipale Propria e consiste in un tributo che sarebbe dovuto entrare in vigore a partire dal 2014, stando alle norme sul federalismo fiscale. Il Governo presieduto da Mario Monti ne ha anticipato l’introduzione al 1° gennaio 2012 attraverso l’approvazione del cosiddetto Decreto Salva Italia. La IMU sostituisce la ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), abolita dal Governo Berlusconi nel 2008. La IMU accorpa e sostituisce, per la componente immobiliare, anche la IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e le relative addizionali dovute sui redditi fondiari degli immobili non locati.

Sono chiamati a versare il saldo IMU 2012 tutti i proprietari di immobili. A ogni tipologia di immobile, ovvero, per esempio, alla prima casa e alla seconda casa e ai negozi, è associata una determina aliquota. Ciascun Comune ha potuto deliberare sulle aliquote IMU da applicare per il calcolo del saldo. I cittadini proprietari di immobili localizzati in territori comunali ove le aliquote per il saldo IMU 2012 non sono state deliberate devono fare riferimento a quelle standard: 0,4% per l’abitazione principale e le relative pertinenze; 0,2% per i fabbricati rurali a uso strumentale; 0,76% per gli altri immobili. Per pertinenze dell’abitazione principale si intendono quelle classificate nelle categorie catastali C/2 (cantine), C/6 (box, garage e posti auto), e C/7 (tettoie).

Per conoscere le aliquote da applicare in fase di calcolo del saldo IMU è possibile fare riferimento ai siti web istituzionali dei Comuni italiani. Anche per calcolare il saldo IMU 2012 sono a disposizione dei cittadini strumenti veicolati attraverso Internet. I Comuni di Firenze, Bologna e Torino non hanno mancato di predisporre servizi online ad hoc. Altre utili risorse web sono state rese disponibili da Il Sole 24 Ore e da EdilTecnico, mentre Advanced Systems offre uno strumento per il calcolo online del saldo IMU 2012. Per calcolare quest’ultimo si deve in ogni caso moltiplicare la rendita catastale rivalutata del 5% per il coefficiente di moltiplicazione, applicando l’aliquota di riferimento. Dal totale si devono sottrarre le detrazioni forfettarie. Il saldo IMU da versare risulterà dalla differenza di quanto calcolato e quanto già pagato nelle prime due o tre rate.

Link diretti per il calcolo IMU:
Calcolo IMU online e stampa modello F24 IMU compatibile
IMU calcolo - Riscotel
[Modificato da marco--- 20/11/2012 10:15]
29/11/2012 08:54
 
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Come pagare il saldo imu con il bollettino postale
Come pagare il saldo imu con il bollettino postale (Fonte: idealista.it - 28/11/2012)

Dal primo dicembre 2012 sarà possibile effettuare il pagamento del saldo dell'imu anche tramite bollettino postale. Con decreto firmato dal ministero dell'economia e delle finanze è stato così introdotta una comoda alternativa al modello f24. Il versamento può essere effettuato anche online.

Noi di idealista ti aiutiamo a effettuare il calcolo seconda rata imu

Istruzioni di compilazione:

Importo: deve essere arrotondato all'euro. Fino a 49 centesimi si arrotonda per difetto, oltre per eccesso.

Codice catastale. Si riferisce al comune in cui si trova l'immobile ed è composto di 4 caratteri. es. comune di roma h501.

Saldo. Bisogna marcare questa casella se il pagamento si riferisce al conguaglio.

Ravv. Bisogna marcare questa casella se il pagamento si riferisce al ravvedimento, ossia se non si è pagata la rata precedente ed ora ci si mette in regola.

Acconto. Bisogna marcare questa casella se il pagamento si riferisce all'acconto (il bollettino servirà anche per i futuri pagamenti).

Numero immobili. Indicarne il numero.

Numero di conto corrente: 1008857615, valido indistintamente per tutti i comuni del territorio nazionale.

Intestato a "pagamento imu". i bollettini saranno disponibili gratuitamento presso gli uffici postali.

Bollettini prestampati. Il comune può richiedere a poste italiane l'integrazione dei bollettini di conto corrente postale prestampando l'eventuale importo del tributo predeterminato negli spazi appositamente previsti, sia nel corpo del bollettino che nella zona di lettura ottica, aggiungendo anche i dati identificativi del versante.

Ottieni in un click il tuo calcolo imu: inserisci la tua rendita catastale e l'aliquota corrispondente.


26/05/2013 09:31
 
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Giugno 2013: come si calcola l'IMU
Istruzioni per il calcolo IMU (Fonte: idealista.it - 24/05/2013)

La base di partenza per il calcolo dell'imu è la rendita catastale, indicata nell'atto di compravendita dell'immobile e reperibile presso la sede locale dell'agenzia del territorio. Per la maggior parte dei comuni la rendita catastale è ancora quella definita nel 1992: in questo caso i valori della rendita dovranno naturalmente essere trasformati in euro. La rendita catastale indica quanto renderebbe teoricamente l'immobile se fosse dato in affitto.

1) La rendita catastale deve essere rivalutata del 5% ottenendo appunto la rendita catastale rivalutata

2) Sulla base della classificazione dell'immobile si deve individuare il relativo moltiplicatore:

160, se si tratta di fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;

140, se si tratta di fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;

80, se si tratta di fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D/5;

60, se si tratta di fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5; tale moltiplicatore è elevato a 65 a decorrere dal 1° gennaio 2013;

55, se si tratta di fabbricati classificati nella categoria catastale C/1

3) Il valore così ottenuto rappresenta il valore catastale dell'immobile ed è la base imponibile per il calcolo dell'imu. A questo punto bisogna applicare l'aliquota decisa dal governo ovvero (0,4% per l'abitazione principale, 0,76% per gli altri immobili, 0,2% per i fabbricati rurali ad uso strumentale). Le aliquote potranno variare a seconda delle decisioni prese dai comuni.

Idealista.it mette a tua disposizione lo strumento per il calcolo IMU
[Modificato da marco--- 26/05/2013 09:32]
10/06/2015 17:15
 
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Le tasse sugli immobili
Ricordo che oltre all'imu si devono pagare le ulteriori imposte:
irpef(inglobata nell'IMU)
addizionale regionale
addizionale comunale
(l'irpef sugli immobili da qualche anno non è più utilizzabile per scaricare crediti e agevolazioni)
e tasse:
TARI rifiuti(non sulla prima casa)
[Modificato da pax2you 10/06/2015 17:16]
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