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Mercato immobiliare italiano: andamento delle compravendite

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2017 08:44
10/05/2012 10:59
 
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[Modificato da (sylvestro) 10/05/2012 11:00]
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il crollo del mercato frena le imprese anche a Napoli e Verona

A Roma 600 provvedimenti che i proprietari non ritirano
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07/06/2012 16:38
 
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La crisi colpisce anche gli uffici e i locali commerciali

07/06/2012

Sono sempre più in tutta Italia gli uffici e gli spazi commerciali che nessuno riesce ad affittare a causa della crisi.

Scende la disponibilità media di domanda e aumentano nelle città i locali sfitti e le vetrine vuote.

Un’indagine condotta da Casa.it svolta nelle principali città italiane sul mercato degli affitti di spazi destinati ad uso commerciale, come uffici e negozi, ha messo in luce che si è ridotta notevolmente la capacità di spesa di imprenditori e lavoratori rispetto a quelli che sono i costi dell’offerta.

La differenza più sostanziale si rileva a Milano, cuore pulsante dell’economia italiana, dove l’offerta di affitto si attesta nelle zone commercialmente più vive, su un canone medio mensile di 2.300 euro a fronte di una domanda disposta a spenderne 1.850, con una differenza del 20%.

A Roma, invece, i costi d’affitto medi nelle zone del centro si attestano sui 3.050 euro al mese per uffici e locali commerciali, superando di circa il 15% la capacità di spesa della domanda: 2.600 euro è infatti il canone mensile richiesto per questa tipologia d’immobili nelle zone considerate.

Anche il mercato fiorentino di uffici e locali commerciali registra un disallineamento anche se più contenuto pari al 9% tra domanda e offerta di affitto che si attestano rispettivamente su un canone medio di 1350 e 1.500 euro al mese.

Un’analisi a parte merita la città di Torino, dove l’Osservatorio sui principali centri economici italiani ha messo in luce un dato interessante legato anche alle vendite di spazi commerciali: “a fronte di un’offerta di affitto in decrescita per le diverse tipologie di soluzioni immobiliari destinate all’attività lavorativa, si rileva una vera e propria impennata nella richiesta d’acquisto per le stesse nella città sabauda. Questo dato risulta in controtendenza rispetto alle altre città prese in analisi”, commenta Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it.

“La crisi economica che sta attraversando il nostro paese sta portando molte attività a chiudere.

Tra saracinesche abbassate definitivamente e locali sfitti, abbiamo però riscontrato che a tenere sono le soluzioni temporanee come gli showroom.

Questi spazi che sono affittabili per periodo di tempo ridotti, in cui vengono concentrate le collezioni migliori e le offerte più vantaggiose per i consumatori, sembrano diventare il futuro delle attività lavorative”, conclude Daniele Mancini.
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11/06/2012 21:32
 
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12/06/2012 13:56
 
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Ciao a tutti. Sono Fabiano e seguo il forum da molto tempo - abbastanza da avermi fatto evitare di fare una grande e grossa "sciocchezza". Vi metto il link di un articolo apparso sul Fatto. Un saluto da Parigi.

www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/crolla-il-mercato-immobiliare-italiano-meno-20-di-compravendite-residenziali...
19/06/2012 13:55
 
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Re:
fabbi69, 6/19/2012 1:35 PM:

Ciao a tutti. Sono Fabiano e seguo il forum da molto tempo - abbastanza da avermi fatto evitare di fare una grande e grossa "sciocchezza". Vi metto il link di un articolo apparso sul Fatto. Un saluto da Parigi.

www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/crolla-il-mercato-immobiliare-italiano-meno-20-di-compravendite-residenziali...



Ciao Fabiano, grazie per il link.
Se sono, come sembra, i dati ufficiali dell'Agenzia del Territorio potrebbero riferirsi a tutte le transazione e non alle compravendite, quindi la contrazione del mercato potrebbe essere effettivamente più consistente ma su questo vorrei sentire l'opinione di chi e più esperto.


19/06/2012 14:01
 
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Crolla il mercato immobiliare italiano, compravendite in calo del 20% (Fonte: ilfattoquotidiano.it - 19/06/2012)
[Modificato da marco--- 22/06/2012 09:47]
19/06/2012 14:02
 
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Grazie tante fabbi69, ottimo articolo del quale qui riporto il testo integralmente... e benvenuto nel forum naturalmente! [SM=g6963]
Crolla il mercato immobiliare italiano, compravendite in calo del 20% (Fonte: ilfattoquotidiano.it - 19/06/2012)

Il dato relativo al primo trimestre 2012, diffuso dall'Agenzia del territorio, è senza precedenti negli anni recenti. Possibili "ulteriori contrazioni" nei prossimi sei mesi. Le città più colpite sono Palermo e Genova,meno 10% di acquisti a Milano e Napoli. Guerrieri, direttore dell'Osservatorio dell'Agenzia: "Colpa della crisi, l'Imu non c'entra".

Crolla il mercato immobiliare italiano nel primo trimestre 2012: meno 19,6% di compravendite nel settore residenziale rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel complesso il calo del mercato è del 17,8%. Lo comunica l’Agenzia del Territorio, spiegando che per le case è la più grave caduta dall’inizio delle rilevazioni trimestrali, che data al 2004.

Il mercato immobiliare “potrebbe registrare un’ulteriore contrazione anche nel secondo e terzo trimestre” del 2012 a causa della crisi economica. Lo afferma il direttore centrale dell’Osservatorio del mercato immobiliare e dei servizi estimativi dell’Agenzia del Territorio Gianni Guerrieri, presentando la nota sull’andamento del mercato nel primo trimestre 2012.

Tra le città più colpite dal crollo si trovano Palermo (-26,5%) e Genova (-21,8%). A Roma e Firenze le transazioni sono diminuite rispettivamente del 20,6 e del 21,1 per cento. Molto elevati i cali anche a Bologna (-18,4%) e Torino (-18,1%). Più contenuta la flessione delle compravendite a Milano (-10,7%) e a Napoli (-9,8%).

Il crollo delle compravendite “trova ampia spiegazione considerando i principali indicatori macroeconomici riferiti” agli ultimi mesi del 2011, periodo nel quale sono stati decisi gli acquisti i cui rogiti sono stati registrati nel primo trimestre di quest’anno, ha spiegato Guerrieri. Dal Pil in calo all’aumento del tasso di disoccupazione, per l’Agenzia è la congiuntura a incidere sulle decisioni delle famiglie italiane. “Non è ravvisabile, invece, una correlazione tra i dati di riduzione del mercato immobiliare del primo trimestre 2012 e l’aumento della tassazione degli immobili”, decisa con il decreto Salva-Italia praticamente alla fine dell’ultimo trimestre 2011. Anche per il calo previsto nei prossimi mesi, secondo l’Agenzia, l’aumento dell’Imu è un fattore molto meno importante rispetto alle condizioni economiche generali del Paese.

Vedi anche: Compravendite immobiliari -20% (TG2 19/06/2012 18:15)
[Modificato da marco--- 22/06/2012 09:59]
19/06/2012 14:09
 
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Re:
fabbi69, 19/06/2012 13.35:

Ciao a tutti. Sono Fabiano e seguo il forum da molto tempo - abbastanza da avermi fatto evitare di fare una grande e grossa "sciocchezza". Vi metto il link di un articolo apparso sul Fatto. Un saluto da Parigi.

www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/crolla-il-mercato-immobiliare-italiano-meno-20-di-compravendite-residenziali...




Bentrovato fabbi69 [SM=g1747536]

Grazie per l'articolo [SM=g1747529]
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19/06/2012 14:14
 
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Non so bene in che sezione inserirla, fate voi :)
ecco i dati

19/06/2012 15:00
 
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Grazie a tutti per il benvenuto! Oltre all'articolo mi sembra interessante il numero ed il contenuto dei commenti che sono stati postati.


19/06/2012 15:04
 
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Re:
_abaco_, 19/06/2012 14.14:

Non so bene in che sezione inserirla, fate voi :)
ecco i dati




L'ho messo qui, grazie [SM=g1747536]

bollaimmobiliare.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8430023&p=5&#idm1...

[Modificato da (sylvestro) 19/06/2012 15:05]
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19/06/2012 21:25
 
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Re:
fabbi69, 19/06/2012 13.35:

Ciao a tutti. Sono Fabiano e seguo il forum da molto tempo - abbastanza da avermi fatto evitare di fare una grande e grossa "sciocchezza". Vi metto il link di un articolo apparso sul Fatto. Un saluto da Parigi.

www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/crolla-il-mercato-immobiliare-italiano-meno-20-di-compravendite-residenziali...



Benvenuto e complimenti: come post d'esordio ti sei gia' distinto. Ottima segnalazione. [SM=g1750826]

Pero' sono curioso. Parigi?





20/06/2012 21:18
 
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Inviato il: 19/6/2012, 21:31

ciaca


Crolla il mercato immobiliare italiano, compravendite in calo del 20%
Il dato relativo al primo trimestre 2012, diffuso dall'Agenzia del territorio, è senza precedenti negli anni recenti. Possibili "ulteriori contrazioni" nei prossimi sei mesi. Le città più colpite sono Palermo e Genova,meno 10% di acquisti a Milano e Napoli. Guerrieri, direttore dell'Osservatorio dell'Agenzia: "Colpa della crisi, l'Imu non c'entra"

www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19...enziali/268242/



Gli agenti immobiliari fenomeni allora sono tutti ad Asti... oggi nelle nostre zone a rialzo giochi solo più a poker...
mi ripeto, se oggi uno vuole comprare, stacca l'assegno e 80 su 100 compra.
Oggi il nostro lavoro è mirato sugli acquirenti (meno sui venditori)... se c'è un cliente che vuole comprare fidati che io dall'agenzia non lo faccio andar via fin quando non gli trovo qualcosa che gli interessa... il venditore oggi è un soggetto passivo... è li che aspetta la proposta...
Il mio lavoro di agente immobiliare è proprio questo, spiegare a chi vende che oggi o c'è il prezzo dell'alloggio o sennò l'immobile sta li a prender polvere... e questo l'acquirente lo sa... non abbassi il prezzo? compro altro... oggi l'acquirente (con buona pace dei venditori) fa una sola proposta, o prendi o lasci...

orologi.forumfree.it/?t=62029816
20/06/2012 21:24
 
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Re:
stelafe, 20/06/2012 21.18:

... il venditore oggi è un soggetto passivo... è li che aspetta la proposta...



BELLISSIMA
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22/06/2012 10:26
 
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Il mattone è in crisi dal 2007: è giunta l'ora del repricing? (Fonte: idealista.it - 22/06/2012)

Salvo piccole sorprese trimestrali è indubbio che le compravendite immobiliari sono in diminuzione dal 2007. come vediamo nel grafico dell'agenzia del territorio non è solo il crollo interannuale del primo trimestre 2012 il dato rilevante, ma una generale discesa dei volumi di scambio che dura ormai cinque anni

se prendiamo come riferimento il 2004, che non fu il più elevato in quanto a numero di scambi, vediamo come il mercato immobiliare ha perso il 41,7% al nord, il 38,3% al centro e il 37,3% al sud. l'andamento è chiaro, eppure in questi anni non si è registrata una correzione dei prezzi come in altri paesi: è giunta l'ora del repricing?

dobbiamo inoltre tener conto che gli ultimi dati, di per sé assai negativi, non scontato ancora l'effetto IMU. l'imposta unica immobiliare è stata infatti introdotta a fine dicembre e, come chiarisce l'agenzia del territorio, i dati dei rogiti del primo trimestre 2012 sono frutto di scelte prese a fine 2011. ciò significa che il secondo trimestre potrebbe anche essere peggiore

Se il trend venisse confermato a fine anno le compravendite di abitazioni sarebbero circa 440mila, ossia meno del 50% rispetto agli anni d'oro. si tratterebbe della più clamorosa caduta da quando esistono le rilevazioni dell'agenzia del territorio.

come sempre il mercato immobiliare è legato ad alcune dinamiche indiscutibili, alcune delle quali di natura macroeconomica:

- il pil nazionale. e siamo in recessione

- il mercato del lavoro. meglio lasciar perdere

- i salari. fermi

- i mutui, scomparsi dalla circolazione

eppure gli italiani le case le comprerebbero, se potessero, sia per il mercato di sostituzione, sia per quello della prima casa, visto che, crisi o no, le famiglie si formano e fanno dei figli, i giovani, seppure con difficoltà, si emancipano dalla casa dei genitori, e gli stranieri spesso comprano anche più degli autoctoni

visto che i fattori macroeconomici prima citati non si riprenderanno ne' quest'anno ne' il prossimo, resta solo una soluzione: che domanda e offerta si incontrino su dei prezzi più bassi. parliamo ovviamente del mercato medio, quello della casa come bene d'uso, perché siamo consapevoli che le nicchie esistono sempre e sono importanti.
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:41]
22/06/2012 10:40
 
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Agenzia del territorio: crolla il mercato della casa, compravendite giù del 20% (tabelle) (Fonte: idealista.it - 20/06/2012)

E' la più brusca caduta tendenziale dal 2004 quella che ha interessato il mercato immobiliare residenziale nel primo trimestre 2012. Rispetto all'analogo periodo del 2011, le compravendite sono scese del 19,6% passando da 136.780 a 110.021. una flessione negativa che potrebbe interessare anche il prossimo semestre, come del resto noi di idealista avevamo previsto ad inizio anno. sono queste le notizie che arrivano dall'osservatorio del settore immobiliare dell'agenzia del territorio che ogni trimestre elabora la nota sull'andamento del mercato

dopo la ripresa registrata nell'ultimo trimestre 2011, il mercato delle case - che rappresenta circa il 45% dell'intero comparto immobiliare- conosce una forte battuta d'arresto. e il crollo non riguarda solo il settore residenziale, ma il mercato immobiliare in generale, dove si registra una flessione del 17,8%. in particolare, il settore terziario perde il 19,6% delle transazioni, il commerciale -17,6%, mentre più ridotta è la perdita nel settore produttivo (-7,9%). in calo del 17,4% anche il settore delle pertinenze (box e cantine), dove le transazioni passano da 140.476 a 88.894

l'inflessione del mercato residenziale interessa tutte le macro aree geografiche. mentre l'area del sud e del centro (dopo due trimestri positivi) perdono rispettivamente il 20,4% e il 20% delle compravendite, il nord registra un'inflessione del 18,9% (confermando il calo già registrato nel iv trimestre del 2011

'inflessione del mercato residenziale registrata a livello nazionale si riscontra anche nelle otto metropoli italiane. complessivamente le grandi città registrano, infatti, un tasso tendenziale pari a -17,9% dopo la tendenza al rialzo dell'ultimo e penultimo trimestre del 2011. tra le città spiccano forti flessioni registrate a Palermo (-26,5%), Genova (-21,8%) Roma e Firenze (-21%)
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:42]
22/06/2012 11:32
 
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Re: Re:
Loziodigekko, 19/06/2012 21.25:


Pero' sono curioso. Parigi?



Beh si, lavoro - precario - all'Università e l'anno scorso ho vinto una borsa qua - prima abitavo ad Ancona e lavoravo a Venezia. Una considerazione sull'esperienza abitativa a Parigi (un pò OT). Con la mia compagna abbiamo sub-affittato un miniappartamento di 27 mq - cucina, bagno, camera e soggiorno nell'11esimo, che è il quartiere alla moda ormai in fase di gentrificazione matura - è il quartiere preferito dai Bobos (bourgeois-bohèmes). Spendiamo 700 Euro al mese tutto compreso (che è comunque un ottimo prezzo per la media del nostro arrondissement). Ad Ancona avevamo un appartamento di 80 metri quadri sempre in un bel quartiere per la stessa cifra. La differenza di metratura è compensata dalla presenza e dalla facilità di accesso agli spazi pubblici - dalla biblioteche ai parchi, che sono manutenuti quotidianamente. Vuoi fare un aperitivo e a casa non hai posto? Tutti al parco - se non piove :-). Ti va di giocare a ping-pong o alla pétanque? Si va sul canale St. Martin, tavoli e campi pubblici a volontà. In più non c'è bisogno di avere l'auto. Con la bici arrivi dappertutto - la maggior parte delle volte prima che con altri mezzi - ed ogni quartiere ha i suoi mercati all'aperto e un numero considerevole di supermercati di prossimità. In pratica, per farla breve, dei buoni livelli di investimento nella cosa pubblica e ed una pianificazione urbana non dico aliena, ma semplicemente sensata fanno si che vivere in 27 metri quadrati non provochi claustrofobia grave!
26/06/2012 09:54
 
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Uffici e locali commerciali:
la crisi colpisce anche qui





Sono sempre più in tutta Italia gli uffici e gli spazi commerciali che nessuno riesce ad affittare a causa della crisi. L'Osservatorio Casa.it spiega cosa si cela dietro a locali sfitti e vetrine vuote che sempre più popolano le vie cittadine: la disponibilità economica media della domanda che continua a scendere, fino al 20% rispetto ai prezzi dell'offerta registrati a Milano.
L'indagine svolta nelle principali città italiane sul mercato degli affitti di spazi destinati ad uso commerciale, come uffici e negozi, ha messo in luce che si è ridotta notevolmente la capacità di spesa di imprenditori e lavoratori rispetto a quelli che sono i costi dell'offerta. La differenza più sostanziale si rileva a Milano, cuore pulsante dell'economia italiana, dove l'offerta di affitto si attesta nelle zone commercialmente più vive, su un canone medio mensile di 2.300 euro a fronte di una domanda disposta a spenderne 1.850, con una differenza del 20%.
A Roma, invece, i costi d'affitto medi nelle zone del centro si attestano sui 3.050 euro al mese per uffici e locali commerciali, superando di circa il 15% la capacità di spesa della domanda: 2.600 euro è infatti il canone mensile richiesto per questa tipologia d'immobili nelle zone considerate.
Anche il mercato fiorentino di uffici e locali commerciali registra un disallineamento anche se più contenuto pari al 9% tra domanda e offerta di affitto che si attestano rispettivamente su un canone medio di 1350 e 1.500 euro al mese.
Un'analisi a parte merita la città di Torino, dove l'Osservatorio di Casa.it sui principali centri economici italiani ha messo in luce un dato interessante legato anche alle vendite di spazi commerciali: «a fronte di un'offerta di affitto in decrescita per le diverse tipologie di soluzioni immobiliari destinate all'attività lavorativa, si rileva una vera e propria impennata nella richiesta d'acquisto per le stesse nella città sabauda. Questo dato risulta in controtendenza rispetto alle altre città prese in analisi», commenta Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it.
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Financial Times: crolla mercato immobili commerciali in Italia e Spagna


13/08/2012

Sarebbe vicino al collasso il mercato degli immobili commerciali in Italia e Spagna a causa della crisi.

Il numero delle transazioni di grandi dimensioni nei due Paesi ha registrato un crollo di oltre il 90% nel secondo trimestre dell'anno, secondo quanto scrive il Financial Times, citando dati di settore compilati dalla società Real Capital Analytics.

In Italia tra aprile e giugno sono state concluse solo due compravendite di immobili commerciali contro le precedenti 56, mentre in Spagna si sono registrate tre vendite contro le 58 del primo trimestre.
[Modificato da (sylvestro) 13/08/2012 11:34]
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Re:
(sylvestro), 13/08/2012 11.31:




Financial Times: crolla mercato immobili commerciali in Italia e Spagna


13/08/2012

Sarebbe vicino al collasso il mercato degli immobili commerciali in Italia e Spagna a causa della crisi.

Il numero delle transazioni di grandi dimensioni nei due Paesi ha registrato un crollo di oltre il 90% nel secondo trimestre dell'anno, secondo quanto scrive il Financial Times, citando dati di settore compilati dalla società Real Capital Analytics.

In Italia tra aprile e giugno sono state concluse solo due compravendite di immobili commerciali contro le precedenti 56, mentre in Spagna si sono registrate tre vendite contro le 58 del primo trimestre.




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Mercato immobiliare ancora giù: -20% (Fonte: lastampa.it - 01/09/2012)

La stima del Centro studi di Confindustriasi riferisce al primo trimestre 2012. Atteso un calo dei prezzi del 7% entro il 2013

In Italia i prezzi delle case, seppur diminuiti negli ultimi quattro anni, restano ancora troppo alti. Ma le bolle immobiliari sono ormai quasi ovunque scoppiate e ci si può attendere un calo almeno del 7% entro il 2013. La discesa potrebbe però essere «più prolungata e profonda». Lo dice il Centro studi di Confindustria che analizza la situazione italiana e lo scenario internazionale. «Le bolle immobiliari sono ormai quasi ovunque scoppiate e i prezzi delle case sono scesi e continuano a scendere rapidamente, soprattutto in termini reali. Solo negli Usa ci sono chiari segnali si stabilizzazione», si legge nella nota del Csc. In Italia i prezzi sono diminuiti (-10,4% tra inizio 2008 e inizio 2012, -16,2% in termini reali), ma «il rapporto tra prezzi e reddito disponibile procapite, che è un indicatore della capacità di spesa delle famiglie, è rimasto nettamente superiore (+9,2% nel primo trimestre 2012) rispetto alla media di lungo periodo».

Per tornare sui valori di lungo periodo entro la fine del 2013 (in tempi simili a quelli della bolla americana) e scontando un aumento del reddito disponibile del 2,6% cumulato nel 2012-13 (previsioni Ref), la Confindustria sostiene che «i prezzi nominali dovrebbero ancora scendere del 7%. L'aggiustamento potrebbe essere però - aggiunge - più prolungato e più profondo, dato che nel 2000 il rapporto tra quotazioni e reddito disponibile procapite era del 14,9% sotto la media di lungo periodo e nel 1997 del 30%».

Questo scenario, secondo il Csc, è reso più possibile dalla persistenza della crisi che obbliga le famiglie a rivedere i piani di spesa e sta imprimendo un'accelerazione alla caduta dei prezzi: nel primo trimestre di quest'anno - ricorda l'analisi - le compravendite sono crollate del 19,6% su base annua, sono cresciute le agenzie immobiliari che segnano un calo dei prezzi. Oltre che in Italia l'aggiustamento dei prezzi delle case è molto lontano dall'essersi concluso anche in altri paesi dell'Eurozona: i prezzi restano infatti elevati rispetto al reddito disponibile anche in Spagna (+25,4%) e soprattutto nei Paesi Bassi (+36,6%) e in Francia (+34,3%), dove si attende quindi un calo consistente dei prezzi.

Confindustria osserva infine che l'implosione dei prezzi delle case, coniugata con famiglie molto indebitate, «ha già dimostrato di essere una potente causa recessiva in Usa, Irlanda e Spagna e gravera' sulle prospettive di crescita dell'area euro, tolta la Germania: ciò è tanto più vero in Italia, dove il reddito disponibile e le possibilità di risparmio delle famiglie sono da tempo penalizzate dalla bassa crescita e dall'aumento della pressione fiscale».
[Modificato da marco--- 01/09/2012 20:19]
27/09/2012 16:17
 
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Aggiornamento - i dati del 2° trimestre 2012
Crolla il mercato delle case, compravendite giù del 25%. Cala soprattutto il residenziale (Fonte: adnkronos.com - 27/09/2012)

E' quanto emerge dall'andamento nel II trimestre del 2012 a cura dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del Territorio

Crolla il mercato delle case. La nota sull'andamento nel II trimestre del 2012, a cura dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del Territorio, registra un forte calo delle compravendite, con un tasso tendenziale annuo pari a -24,9%.

Il dato del II trimestre accentua e peggiora il dato tendenziale del I trimestre 2012 (-17,8%). I dati mostrano tassi tendenziali negativi per tutti i comparti. Il settore residenziale, che con 119.673 transazioni registrate nel II trimestre 2012 rappresenta il 46% circa dell'intero mercato immobiliare, mostra rispetto al II trimestre 2011 un pesante calo degli scambi, pari al -25,3%.

Segno meno anche per il settore delle pertinenze (36,4% del mercato), con una perdita del -24,4%. Trend negativo anche nei settori non residenziali, che registrano ancora una contrazione degli scambi: il segmento del terziario perde il 32,7% delle transazioni, seguito dal commerciale (-28,5%) e dal settore produttivo (-26,4%).

L'elevata flessione delle compravendite di abitazioni, osservata nel II trimestre 2012 a livello nazionale, si evidenzia anche nelle maggiori otto città italiane, un tasso tendenziale pari a -22,0%. Si riducono di circa un quarto i mercati di Palermo (-27,0%), Milano (-26,2%), Bologna (-25,1%) e Genova (-25,0%). Cali elevati, superiori al 20%, si registrano a Firenze (-21,5%) e a Torino (-21,2%). Molto elevata anche la flessione riscontrata a Roma (-19,4%), mentre è di poco inferiore il calo a Napoli (-14,2%).
22/11/2012 09:13
 
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Crolla il mercato immobiliare -25% nel terzo trimestre dell'anno (Fonte: repubblica.it - 21/11/2012)

Di questo passo nel 2012 le compravendite di abitazioni scenderanno sotto quota 500 mila, riportandosi ai livelli di metà anni Ottanta. Secondo Mutui.it negli ultimi sei mesi è cresciuto il divario tra i finanziamenti richiesti e quelli effettivamente erogati. La media di quelli concessi scende a 116mila euro, ma sale a 139mila per chi compra la sua abitazione principale.

MILANO - Il mercato immobiliare nel terzo trimestre registra un nuovo crollo, la caduta più forte dall'inizio delle serie storiche, ovvero dal 2004. Tra luglio e settembre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, le compravendite sono scese del 25,8%; nel settore residenziale il tonfo è del 26,8%. Se il trend nell'ultimo trimestre dell'anno si manterrà come quello degli ultimi tre, "allora nel 2012 le compravendite di abitazioni scenderanno sotto quota 500 mila, riportandosi ai livelli di metà anni Ottanta", tornando indietro di circa trenta anni. E' quanto ha affermato i direttore centrale dell'Osservatorio immobiliare dell'Agenzia del Territorio, Gianni Guerrieri.

Il calo (repentino e violento) delle compravendite di abitazione oltre a risentire di fattori come "l'incremento della tassazione e la difficoltà di accesso al credito" probabilmente è dovuto a "qualcosa di più profondo, che interessa i piani di investimento delle famiglie", spiega Guerrieri. "I consumi delle famiglie si stanno modificando, non si investe più a lungo termine perché c'è un grado più forte di incertezza sul futuro, che comporta un allungamento delle attese e il ritiro da acquisti importanti come quello per le abitazioni", afferma il direttore centrale dell'osservatorio immobiliare, provando a delineare le cause del crollo.

L'altro fattore in gioco è quello del credito perché i mutui sono sempre più piccoli e sempre più difficili da ottenere. Negli ultimi sei mesi l'erogato ha subìto una nuova contrazione, calando del 4% e fermandosi a 116mila euro, contro i 121mila del maggio scorso. Analizzando le richieste di preventivo di mutuo registrate ad aprile scorso, e confrontandole con quelle di ottobre 2012, si registra un nuovo aumento della differenza tra la somma media richiesta e quella effettivamente erogata. Sei mesi fa era di 6 punti percentuali, a ottobre è diventata dell'11%. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall'analisi dell'Ufficio studi di Mutui.it per il semestre maggio-ottobre 2012.

L'importo medio dei mutui concessi continua dunque a scendere, tracciando un trend in negativo che prosegue da almeno 12 mesi. L'analisi evidenzia anche l'accresciuto interesse nei confronti del tasso variabile: se a maggio il variabile era scelto dal 50% dei richiedenti mutuo, a ottobre la percentuale sale al 57%.

Cambiano anche le richieste e le erogazioni di mutui prima casa. Negli ultimi sei mesi la somma richiesta è scesa ancora di tre punti percentuali: era di 139mila euro nella rilevazione di maggio, adesso si ferma a 135mila. Parallelamente torna a salire la cifra media erogata: dopo il crollo registrato sei mesi fa, che aveva visto il mutuo prima casa ai minimi (112mila euro la cifra media concessa dalle banche) con un loan to value (rapporto tra la somma erogata e il valore dell'immobile) calato al 49%, ora l'erogato medio per la prima casa sale a 127mila euro (+12%). Considerando anche il calo del valore degli immobili oggetto d'acquisto (-8%), la percentuale finanziata sale al 61%.

Ancora un biennio di sofferenza per il settore del mattone italiano. A prevederlo è il 'Terzo rapporto sul mercato immobiliare 2012' stilato da Nomisma. Secondo le stime dell'istituto bolognese l'anno in corso dovrebbe chiudersi con un numero di compravendite pari a 466.644
unità, mentre dovrebbero attestarsi a quota 454.353 nel 2013 prima di una risalita a quota 497.713 nel 2014. Numeri comunque ben lontani dalle 600mila compravendite del 2011.
"Le aspettative di timida ripresa per la fine di quest'anno - si legge nel rapporto dell'istituto di ricerca - si sono fragorosamente infrante sui numeri a consuntivo. Quando si pensava di aver ormai raggiunto la soglia di resistenza, dopo un quadriennio di continui arretramenti, si è abbattuto sul settore un nuovo tracollo di impronosticabile durezza. Le quasi 600.000 compravendite residenziali e i circa 4,2 miliardi di investimenti corporate del 2011 rappresentano, infatti, grandezze nemmeno paragonabili rispetto ai livelli su cui si attesta oggi il mercato immobiliare italiano".
24/11/2012 10:43
 
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Il mattone soffre anche nelle grandi città (classifica) (Fonte: idealista.it - 23/11/2012)

Le grandi metropoli italiane non sfuggono alla crisi delle compravendite immobiliari. Se la flessione media nel volume degli scambi nel terzo trimestre dell'anno sfiora il 27% (26,8%), nelle maggiori otto città italiane il calo si attesta al 24,0%. Le perdite maggiori si registrano a Bologna, mentre sono minime a Napoli.

Secondo i dati dell'agenzia del territorio, nel terzo trimestre del 2012 nelle maggiori otto città italiane si conferma il trend discendente dei primi due trimestri dell'anno (rispettivamente -17,9% e -22%), con un numero di compravendite pari a 15.154 unità. A soffrire è soprattutto la città di Bologna, con un -29,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, seguita da Palermo (-28,1%), Roma (-27,5%) e Milano (-27,5%). I cali minori si registrano invece a Torino (-15,7%) e soprattutto nella città di Napoli (-0,4%), dove si verifica un'inversione di tendenza rispetto ai due scorsi trimestri.

Lievemente maggiore è la flessione che si registra nei comuni della provincia delle principali città, pari a -24.8%. Il calo è maggiore nell'hinterland romano, con un -32,6% rispetto al terzo trimestre del 2011. Perdite importanti anche nei comuni minori delle provincie di Genova (-27,2%) e Milano (-26,9%); mentre i cali minori sono nell'hinterland di Napoli (-14,6%) e Palermo (-14,85).
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:24]
05/12/2012 08:59
 
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Immobiliare. Crollano le compravendite a -23,9% (Fonte: professionefinanza.com - 05/12/2012)

Crollo del mercato immobiliare italiano nei primi nove mesi. È quanto risulta dai dati allarmanti in questi giorni, ultimo, in ordine di tempo, il dato rilevato da Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) che evidenzia un grigio -23,9% nelle compravendite delle case.

L’osservatorio congiunturale presentato ieri e disponibile a questo link, spiega come alla base di questo calo vi sia «l’estrema incertezza che scoraggia e rinvia le decisioni di investimento delle famiglie, per le difficili prospettive del mercato del lavoro e per la flessione del reddito disponibile». Escluso, comunque, il fantasma di una bolla immobiliare.

Altri fattori. Tra le cause della contrazione del mercato, l’Ance individua anche il «blocco del circuito finanziario a medio-lungo termine che rende estremamente difficile alle famiglie accedere ai mutui per l'acquisto della casa». Oltre a questo, uno spauracchio per gli italiani è costituito dalla ormai famigerata Imu, che proprio in questi giorni sta gravando sulle tasche degli italiani con l’ultimo inasprimento fiscale.

Vedi anche: ANCE - dati e previsioni
[Modificato da marco--- 05/12/2012 10:34]
24/12/2012 01:05
 
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Le compravendite immobiliari in Italia tornano al 1985 (Fonte: economy2050.it - 23/12/2012)

Prosegue senza soste la flessione delle compravendite di immobili. Assenti i compratori. Solo un calo delle quotazioni sembra poter determinare un cambio di tendenza.

I dati relativi alle transazioni registrate dall’Agenzia del Territorio nel III trimestre 2012 segnalano una ulteriore accentuazione della flessione degli scambi nel mercato immobiliare (post Le prospettive del mercato immobiliare italiano). Il tasso tendenziale annuo del volume di compravendite (variazione percentuale del III trimestre 2012 rispetto al III trimestre 2011) per l’intero settore immobiliare risulta, infatti, pari al -25,8% (-17,8% e –24,9% nei primi due trimestri 2012). Si tratta del numero minimo di transazioni registrate in un terzo trimestre dal 2004, peggiorando il dato del III trimestre 2010 (erano 283.625 NTN).

La Tabella che segue mostra per il III trimestre 2012 tassi tendenziali negativi per tutti i comparti. Il dato più preoccupante, anche per le implicazioni che riguardano la tenuta del valore della ricchezza delle famiglie italiane (post “La ricchezza delle famiglie italiane scende nel 2011 di 63 Miliardi” e “La composizione della ricchezza netta delle famiglie italiane“) è quello del settore residenziale, che con 95.951 transazioni registrate nel III trimestre 2012 rappresenta il 45% circa dell’intero mercato immobiliare e mostra rispetto al III trimestre 2011 un pesante calo degli scambi pari al -26,8% (erano 131.125).

Nel mercato immobiliare italiano attuale appare sempre più assente la figura del compratore: se, come ormai appare probabile, il dato definitivo delle compravendite 2012 sarà impietosamente inferiore a 430mila, vorrà dire che si sarà tornati ai volumi di scambi registrati nel 1985.

Nel grafico viene ipotizzato, in termini di minor compravendite rispetto alla media storica annuale (circa 550.000), un percorso di smaltimento della gobba nelle compravendite maturata nel primo decennio del nuovo millennio. E tanto più i prezzi si ostineranno a non tener conto del diminuito potere di acquisto delle fasce giovani e deboli della popolazione tanto più lungo sarà il periodo di rientro ai valori medi.

A proposito dei prezzi, in attesa di verificare i dati definitivi di fine anno, il sondaggio congiunturale Banca d’Italia del III Trimestre 2012 indica che la quota di agenti che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi rispetto al periodo precedente è pari al 74,8%; la tendenza al ribasso si è accentuata nel Nord Est (79,3%, contro il 72,2 di luglio). Anche le aspettative a breve degli operatori rimangono decisamente orientate al pessimismo, mentre si indeboliscono i flussi di nuovi incarichi a vendere.

Come già evidenziato nel post “Le prospettive del mercato immobiliare italiano” tra aspettative di deprezzamento, selettività dell’offerta di credito e fiscalità meno favorevole il futuro non appare certo roseo. Soprattutto appare palese come i prezzi siano troppo elevati in rapporto all’odierno reddito disponibile medio.



Vedi anche: Mercato Immobiliare: un naufragio prevedibile (Fonte: aiutomutuo.finanza.com - di sylvestro - 22/12/2012 - ringraziamenti )
[Modificato da marco--- 24/07/2015 14:24]
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