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Mercato immobiliare italiano: andamento delle compravendite

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2017 08:44
01/09/2012 20:19
 
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Mercato immobiliare ancora giù: -20% (Fonte: lastampa.it - 01/09/2012)

La stima del Centro studi di Confindustriasi riferisce al primo trimestre 2012. Atteso un calo dei prezzi del 7% entro il 2013

In Italia i prezzi delle case, seppur diminuiti negli ultimi quattro anni, restano ancora troppo alti. Ma le bolle immobiliari sono ormai quasi ovunque scoppiate e ci si può attendere un calo almeno del 7% entro il 2013. La discesa potrebbe però essere «più prolungata e profonda». Lo dice il Centro studi di Confindustria che analizza la situazione italiana e lo scenario internazionale. «Le bolle immobiliari sono ormai quasi ovunque scoppiate e i prezzi delle case sono scesi e continuano a scendere rapidamente, soprattutto in termini reali. Solo negli Usa ci sono chiari segnali si stabilizzazione», si legge nella nota del Csc. In Italia i prezzi sono diminuiti (-10,4% tra inizio 2008 e inizio 2012, -16,2% in termini reali), ma «il rapporto tra prezzi e reddito disponibile procapite, che è un indicatore della capacità di spesa delle famiglie, è rimasto nettamente superiore (+9,2% nel primo trimestre 2012) rispetto alla media di lungo periodo».

Per tornare sui valori di lungo periodo entro la fine del 2013 (in tempi simili a quelli della bolla americana) e scontando un aumento del reddito disponibile del 2,6% cumulato nel 2012-13 (previsioni Ref), la Confindustria sostiene che «i prezzi nominali dovrebbero ancora scendere del 7%. L'aggiustamento potrebbe essere però - aggiunge - più prolungato e più profondo, dato che nel 2000 il rapporto tra quotazioni e reddito disponibile procapite era del 14,9% sotto la media di lungo periodo e nel 1997 del 30%».

Questo scenario, secondo il Csc, è reso più possibile dalla persistenza della crisi che obbliga le famiglie a rivedere i piani di spesa e sta imprimendo un'accelerazione alla caduta dei prezzi: nel primo trimestre di quest'anno - ricorda l'analisi - le compravendite sono crollate del 19,6% su base annua, sono cresciute le agenzie immobiliari che segnano un calo dei prezzi. Oltre che in Italia l'aggiustamento dei prezzi delle case è molto lontano dall'essersi concluso anche in altri paesi dell'Eurozona: i prezzi restano infatti elevati rispetto al reddito disponibile anche in Spagna (+25,4%) e soprattutto nei Paesi Bassi (+36,6%) e in Francia (+34,3%), dove si attende quindi un calo consistente dei prezzi.

Confindustria osserva infine che l'implosione dei prezzi delle case, coniugata con famiglie molto indebitate, «ha già dimostrato di essere una potente causa recessiva in Usa, Irlanda e Spagna e gravera' sulle prospettive di crescita dell'area euro, tolta la Germania: ciò è tanto più vero in Italia, dove il reddito disponibile e le possibilità di risparmio delle famiglie sono da tempo penalizzate dalla bassa crescita e dall'aumento della pressione fiscale».
[Modificato da marco--- 01/09/2012 20:19]
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