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L'età del Cemento

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2013 09:36
03/10/2012 13:26
 
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La continua cementificazione del territorio nazionale ha provocato, negli ultimi 5 anni, un consumo di circa 8 metri quadri di suolo al secondo...
Consumo di suolo, la Lombardia discute una legge. Per costruire di più (Fonte: ilfattoquotidiano.it - 02/10/2012)

Parte oggi la settimana europea per la "custodia del territorio", ma il Pirellone si prepara ad approvare una norma, la 146bis, che agevola l'edificazione negli svincoli stradali. Legambiente denuncia il rischio di una "rincorsa" tra asfalto e cemento.

A Milano ci sono abbastanza appartamenti vuoti da assorbire la crescita della città per i prossimi vent’anni. Non ci sarebbe bisogno di costruire una sola casa, se li si potesse mettere tutti a disposizione. Parola di Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia. Invece questa regione continua a crescere con ritmi di consumo del territorio che la avvicinano di più a realtà cinesi e giapponesi, piuttosto che europee. Per un totale di 43 mila ettari di suolo pubblico persi in otto anni. Dati che vengono presentati in occasione della Settimana Europea per la Custodia del Territorio, manifestazione che prevede oltre trecento iniziative, sviluppate in 17 Paesi europei, a testimonianza di diverse esperienze di custodia del territorio (qui il programma). A Milano, l’appuntamento principale è previsto per questa sera alle ore 20.30 nella sala del C.A.M. Garibaldi, in Corso Garibaldi 27, dove verrà presentato il documentario di Mario Petitto, “L’Età del Cemento“: un viaggio nella Lombardia delle seconde case, dei cantieri aperti accanto ai palazzi invenduti, e dei paesi dell’hinterland che moltiplicano le concessioni edilizie per incassare gli oneri d’urbanizzazione. Ma anche un viaggio fra gli ultimi agricoltori assediati e coloro che si oppongono alle nuove infrastrutture in costruzione.

TRAILER: L'ETA' DEL CEMENTO



Nella giornata in cui si parla di suolo come bene comune, a poche centinaia di metri di distanza riprende in Commissione Territorio della Regione Lombardia, la discussione sul Progetto di legge 146 bis, ignota ai più. Recita il comunicato stampa che le proposte di modifica della legge 9 del 2001 “perseguono l’obiettivo dello sviluppo infrastrutturale, favorendo … il concessionario di autostrada regionale …- consentendo – che siano considerati parte integrante gli interventi i cui margini operativi di gestione possono contribuire all’abbattimento … dell’esposizione finanziaria …”. In parole molto più semplici significa rendere edificabili i terreni che verranno a trovarsi nei pressi degli svincoli autostradali, per aiutare i costruttori a rientrare del loro investimento. Una pratica che in Italia si è già attuata e che, per altro , è il linea con la Legge Obiettivo nazionale, ma che la Regione Lombardia vuole legittimare per legge.

Costruendo in project financing, solitamente il costruttore di un’opera infrastrutturale ne assume anche la gestione per rientrare del proprio investimento. Questo significa, nel caso di un’autostrada, che il piano di rientro dovrà valutare la domanda di traffico, dal momento che la copertura finanziaria sarà legata, anche se non in via esclusiva, al pagamento del pedaggio. Rendere edificabili le aree limitrofe per rientrare del capitale impiegato significa, invece, scogliere questo nesso, con il rischio di ritrovarci autostrade che portano direttamente a centri commerciali o, al contrario, di costruire infrastrutture ogni volta che si voglia valorizzare in termini immobiliari un territorio.

“Questa legge non è una novità in Lombardia – spiega a ilfattoquotidiano.it Di Simine – Era già stata introdotta per le grandi autostrade previste dalla Legge Obiettivo e fortunatamente ha fatto fiasco, perché i capitali da investire sono ingenti, ma il rischio che si scateni una corsa al consumo di territorio c’è”. Nel dibattito che si sta tenendo in Commissione, la Lega nord è riuscita a far passare il principio per cui auspicabilmente le valorizzazioni immobiliari dovrebbero avvenire su aree dismesse, ma non avendo carattere perentorio, non sembra poter incidere sul risultato finale.

L’introduzione di una rendita finanziaria da valorizzazione immobiliare non è l’unica modifica allo studio. Il progetto di legge prevede anche la fissazione un tetto di massima per le opere di compensazione, che non dovrà essere superiore al 5% (mentre in Europa di solito si assesta intorno all’8) e dovrà essere calcolato in misura inversamente proporzionale all’intero costo dell’opera. Quindi più sarà devastante, da un punto di vista ambientale, meno si dovrà pagare per compensarne l’impatto.
[Modificato da marco--- 03/10/2012 13:59]
14/02/2013 10:02
 
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Ambiente: l'Italia perde 8 metri quadri di suolo al secondo (Fonte: net1news.org - 08/02/2013)

La galoppante e continua cementificazione del territorio nazionale ha provocato, negli ultimi 5 anni, un consumo di circa 8 metri quadri di suolo al secondo.

Lo rivela un'indagine dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Negli ultimi 50 anni la cementificazione non ha conosciuto sosta, causando così, in media (tra il 1956 e il 2010), un consumo di suolo di circa 7 metri quadri al secondo. Il tasso di consumo è passato quindi dal 2,8% del 1956 al 6,9% del 2010. Il picco è stato raggiunto negli anni 90 (circa 10 metri quadri). Negli anni 2000 il tasso è diminuito ma la situazione resta comunque molto grave, negli ultimi 5 anni infatti, la media di consumo si è attestata intorno agli 8 metri quadri al secondo.

L'Ispra ha esaminato i dati riguardanti la parte di terreno consumata, includendo tutte le zone impermeabilizzate, le coperture artificiali del suolo, le aree edificate ed escludendo le aree cittadine non impermeabilizzate e non coperte da cemento. Proprio le impermeabilizzazioni, attraverso la riduzione d'assorbimento d'acqua, producono sia effetti indiretti sul microclima che effetti diretti sul ciclo idrologico, traducendo questi in un aumento del rischio di'inondazioni. Tornando sui dati, per rendere più chiara la portata del problema, occorre ricordare che il nostro paese è passato da un consumo di suolo di 8000 km quadrati (1956) a quello di ben 20500 del 2010.

Ogni anno si cementifica una parte di superficie pari alla somma di quelle delle città di Firenze e Milano. Buona parte delle regioni italiane hanno un livello di suolo consumato maggiore del 5%, la Lombardia si posiziona prima in classifica con un preoccupante 10%. La classe dirigente dovrebbe fare un'accurata analisi politica, il nostro paese vive un paradosso inaccettabile, la presenza di numerose persone senza una casa e di case (rimaste invendute o sfitte) senza persone. Non solo, a tutto ciò vanno aggiunti Pgt (Piani di Governo del Territorio) che puntano su continue nuove costruzioni che andranno a peggiorare una situazione ormai critica.

La questione è sentita anche nel resto d'Europa, secondo i dati del 2006 ogni cittadino dell'Unione Europea consuma 390 metri quadrati, 200 dei quali sono impermeabilizzati, con un tasso di suolo consumato del 2,3%, superato di 0,5 punti percentuali dall'Italia (2,8%). Gli effetti si fanno sentire anche sull'agricoltura, 19 paesi membri dell'UE hanno perso complessivamente una capacità di produzione agricola di frumento di 6,1 milioni di tonnellate.
[Modificato da marco--- 14/02/2013 10:02]
26/09/2013 08:07
 
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Crash- Roma città infinita (Fonte: raistoria.rai.it)

Il piano regolatore di Roma, approvato nel 2008, prevedeva nuove costruzioni per una cubatura totale di 70 milioni di metri cubi. Le associazioni ambientaliste, oggi, lanciano un grido d’allarme e Legambiente parla di un aumento della cubatura fino a 100 milioni di metri cubi. Com’è stato possibile questo incremento? E perché a Roma e provincia si costruisce tanto, nonostante la crisi del settore e nonostante le abitazioni rimangano in molti casi invendute? E quali sono i risultati della politica urbanistica nella capitale degli ultimi vent’anni? Attraverso un viaggio tra quartieri nuovi di zecca, ma privi dei servizi essenziali e l’inferno di traffico e mezzi pubblici insufficienti che ogni mattina i pendolari debbono affrontare, Crash mostrerà il vero volto di una Roma assediata dal cemento mentre soffoca nel traffico.
[Modificato da marco--- 26/09/2013 09:36]
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