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L'età del Cemento

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2013 09:36
14/02/2013 10:02
 
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Ambiente: l'Italia perde 8 metri quadri di suolo al secondo (Fonte: net1news.org - 08/02/2013)

La galoppante e continua cementificazione del territorio nazionale ha provocato, negli ultimi 5 anni, un consumo di circa 8 metri quadri di suolo al secondo.

Lo rivela un'indagine dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Negli ultimi 50 anni la cementificazione non ha conosciuto sosta, causando così, in media (tra il 1956 e il 2010), un consumo di suolo di circa 7 metri quadri al secondo. Il tasso di consumo è passato quindi dal 2,8% del 1956 al 6,9% del 2010. Il picco è stato raggiunto negli anni 90 (circa 10 metri quadri). Negli anni 2000 il tasso è diminuito ma la situazione resta comunque molto grave, negli ultimi 5 anni infatti, la media di consumo si è attestata intorno agli 8 metri quadri al secondo.

L'Ispra ha esaminato i dati riguardanti la parte di terreno consumata, includendo tutte le zone impermeabilizzate, le coperture artificiali del suolo, le aree edificate ed escludendo le aree cittadine non impermeabilizzate e non coperte da cemento. Proprio le impermeabilizzazioni, attraverso la riduzione d'assorbimento d'acqua, producono sia effetti indiretti sul microclima che effetti diretti sul ciclo idrologico, traducendo questi in un aumento del rischio di'inondazioni. Tornando sui dati, per rendere più chiara la portata del problema, occorre ricordare che il nostro paese è passato da un consumo di suolo di 8000 km quadrati (1956) a quello di ben 20500 del 2010.

Ogni anno si cementifica una parte di superficie pari alla somma di quelle delle città di Firenze e Milano. Buona parte delle regioni italiane hanno un livello di suolo consumato maggiore del 5%, la Lombardia si posiziona prima in classifica con un preoccupante 10%. La classe dirigente dovrebbe fare un'accurata analisi politica, il nostro paese vive un paradosso inaccettabile, la presenza di numerose persone senza una casa e di case (rimaste invendute o sfitte) senza persone. Non solo, a tutto ciò vanno aggiunti Pgt (Piani di Governo del Territorio) che puntano su continue nuove costruzioni che andranno a peggiorare una situazione ormai critica.

La questione è sentita anche nel resto d'Europa, secondo i dati del 2006 ogni cittadino dell'Unione Europea consuma 390 metri quadrati, 200 dei quali sono impermeabilizzati, con un tasso di suolo consumato del 2,3%, superato di 0,5 punti percentuali dall'Italia (2,8%). Gli effetti si fanno sentire anche sull'agricoltura, 19 paesi membri dell'UE hanno perso complessivamente una capacità di produzione agricola di frumento di 6,1 milioni di tonnellate.
[Modificato da marco--- 14/02/2013 10:02]
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