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Bolla immobiliare - 45° Parte

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2018 13:40
06/07/2016 08:39
 
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I Paesi dell’Eurozona dovranno far fronte a bolle immobiliari croniche (Fonte: idealista.it - 05/07/2016)

La politica monetaria della Banca centrale europea (Bce) è la ragione principale per cui i grandi Paesi dell’Eurozona si trovano ad affrontare bolle immobiliari sistematiche. A sostenerlo un rapporto della società di investimento Natixis: “La politica comune può spingere uno dei Paesi verso una politica eccessivamente espansiva”. Finora, la Francia e l’Italia hanno avuto la loro particolare bolla dei prezzi delle abitazioni tra il 2002 e il 2006, la Spagna nel 2007 e ora è la volta della Germania, dal 2014.

Gli esperti di Natixis affermano che se la politica monetaria di tutta la Ue rimane in mano alla Bce, i Paesi che per anni registrano una crescita economica superiore alla media dovranno far fronte a bolle immobiliari in modo sistematico.

La società di invetimento ha spiegato: “Ci sarà sempre qualche Stato che soffrirà per una politica monetaria eccessivamente espansiva mentre si mantiene una politica monetaria comune per i diversi Paesi”.

Come esempio sono stati menzionati i casi di Francia e Italia, che hanno avuto la loro particolare bolla dei prezzi delle abitazioni tra il 2002 e il 2006, e della Spagna dove la bolla immobiliare è scoppiata nel 2007. Ora è la volta della Germania, che dal 2014 sta soffrendo un aumento dei prezzi delle abitazioni.

Il rapporto ha sottolineato: “C’è solo una soluzione per evitare questa generazione cronica delle bolle: dare libertà d’azione ai Paesi e una maggiore flessibilità nelle politiche monetarie”. Un esempio è il controllo del bilancio delle banche, dei requisiti di capitale e delle riserve relative ai mutui o norme in materia di prestiti ipotecari.
16/07/2016 07:32
 
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I 7 consigli per negoziare il prezzo di una casa (Fonte: idealista.it - 14/07/2016)

Negoziare il prezzo di una casa è possibile. Basta esporre le giuste motivazioni. La società spagnola “Indivisa Personal Shopper Inmobiliario” illustra in che modo si può avviare una fruttuosa trattativa e ottenere uno sconto rispetto al costo iniziale.

- Non visitare l’immobile più di due volte. Se è vero che è bene conoscere al meglio l’immobile che si intende acquistare, è vero anche che mostrare un eccessivo interesse avvantaggia il venditore.

- Fare un'offerta ragionevole. Per fare un’offerta adeguata è necessario conoscere a fondo il mercato. Prima di presentare la proposta è bene sapere il tipo di “sconto” che si può chiedere in relazione allo specifico immobile.

- Avere sempre un’altra opzione. Bisogna mostrarsi interessati, ma non disperati. E soprattutto, quando si decide di intavolare una trattativa, bisogna sempre avere un piano B.

- Porre un termine per l’accettazione dell’offerta. E’ bene dare un limite di tempo per l’accettazione dell’offerta. Un periodo che può andare dai 3 ai 5 giorni. In genere, le trattative più veloci sono quelle che vanno di più a buon fine.

- Prendere il maggior numero di informazioni possibili sul venditore. Avere il maggior numero di informazioni sul venditore e sul perché ha deciso di mettere l’immobile sul mercato permette di avere più elementi per condurre una trattativa di successo e ottenere uno sconto maggiore.

- Mostrare flessibilità con i termini del contratto. Per molti proprietari raggiungere un accordo sulla consegna dell’immobile o sulla firma del contratto può avere un’importanza maggiore rispetto al chiudere l’operazione a un prezzo leggermente superiore o inferiore. E’ bene, dunque, prestare attenzione alle esigenze del venditore per poter così chiudere un accordo più vantaggioso.

- Spiegare al venditore perché l’opzione presentata è la migliore. Il fattore psicologico gioca un ruolo chiave nella vendita di una casa. Per molti venditori è importante sapere che l’acquirente ha la possibilità di pagare quanto richiesto o che ha un mutuo già apprivato dalla banca. Si tratta di elementi che permettono all’operazione di andare a buon fine.
26/07/2016 08:44
 
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La casa torna ad essere il grande amore degli italiani (Fonte: idealista.it - 25/07/2016)

Quello tra gli italiani e il mattone sembra proprio essere un grande amore, nonostante la crisi degli ultimi anni. Secondo quanto emerso dall’Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2016 elaborata da Intesa Sanpaolo e dal Centro studi Einaudi, con i tassi di interesse a zero comprare casa o tenere i soldi sul conto corrente sono le scelte prevalenti dei risparmiatori italiani.
La scelta della liquidità

L’indagine ha evidenziato che la scelta della liquidità riguarda il 32% delle persone che hanno partecipato al sondaggio, soggetti che “sarebbero mossi dall’intenzione di non perdere né guadagnare denaro con investimenti più rischiosi e dall’aspettativa che i tassi a zero prima o poi finiranno e quello sarà il momento giusto per riprendere a investire”.
L’investimento immobiliare

Ci sono poi i risparmiatori che sono tornati a guardare il mattone. L’investimento immobiliare torna in auge. In particolare, il 29% considererebbe l’acquisto di una casa per sé, il 20% per darla in affitto. La casa è anche l’asset su cui gli italiani si sentono più competenti: il 46% dichiara di informarsi regolarmente sui prezzi (33% il mercato obbligazionario, 24% la Borsa).

Ma non solo. Quello immobiliare è ancora considerato un investimento che conserva il suo valore nel tempo (25%) e questo appare il momento per approfittare dei prezzi bassi (17%). Ne consegue che, secondo lo studio, i potenziali acquirenti di una nuova casa nei prossimi tre anni sono fra l’11 e il 19%: il 43% vorrebbe una casa migliore, il 29% ha bisogno di un’abitazione più grande. Sul fronte delle seconde case: il 9% ha intenzione di acquistarla nei prossimi tre anni “pur consapevole che non si tratti di un buon investimento”.

Beppe Russo del Centro Einaudi ha spiegato: “Tra il 2014 e il 2015 abbiamo rilevato una crescita delle transazioni immobiliari superiore al 10%. I risparmiatori si informano sui prezzi delle case, molto più di prima. E nei prossimi due anni, due persone su dieci pensano di cambiare casa”.
03/08/2016 08:47
 
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Immobiliare: investimenti in crescita del 20% a inizio anno (Fonte: wallstreetitalia.com - di Alessandra Caparello - 02/08/2016)

ROMA (WSI) –Buone notizie per il mercato del mattone. Crescono gli investimenti immobiliari in Italia e tra gennaio e giugno del 2016 il volume degli stessi è cresciuto del 20% attestandosi a 3,4 miliardi di euro, secondo i dati raccolti da BNP Paribas Real Estate.

I due mercati principali, Milano e Roma, hanno rappresentato il 68% del volume delle transazioni in Italia. Nei primi sei mesi del 2016 il mercato degli investimenti a Roma in particolare ha fatto registrare un volume transato pari a 706 milioni di euro, in forte crescita (+69%) rispetto allo stesso periodo del 2015.
11/08/2016 14:39
 
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Già finito il rimbalzino (delle compravendite NON dei prezzi):

Articolo completo qui: aiutomutuo.finanza.com/2016/08/11/mercato-immobiliare-la-retromarcia-della-...

Mercato immobiliare: la retromarcia della ripresa

Scritto il 11 agosto 2016 alle 10:47 da tanduri@finanzaonline
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Il torpore del mercato immobiliare

Nel secondo trimestre del 2016 appena trascorso il mercato immobiliare ha accusato una recessione su tutti i fronti. Il barlume di una sia pur minima ripresa intercettata negli primi tre trimestri si smorza per lo scarso interesse all’acquisto che le famiglie stanno dimostrando.

Secondo l’ultimo Sondaggio Congiunturale sul Mercato delle Abitazioni pubblicato ieri da Bankitalia, la percentuale delle agenzie immobiliari che hanno venduto almeno un’abitazione è diminuita al 73% contro il circa 80% del trimestre precedente.

Il sondaggio analizza le risposte di 1129 agenzie sparse in tutto il territorio nazionale interrogate attraverso un questionario trimestrale che analizza e tasta il polso della situazione a stretto contatto con il processo di compravendita.

Le notizie dal fronte non lasciano ben sperare infatti diminuiscono il numero dei nuovi incarichi a vendere acquisiti dalle agenzie che nel trimestre appena trascorso lamentano una diminuzione storica. Solo il 25% di agenzie interrogate nel sondaggio riporta un aumento degli incarichi a vendere acquisiti dalla clientela. Il dato sottolinea un diffuso atteggiamento di attesa di tempi migliori, da riferirsi ad un sempre più cospicuo numero di venditori, che probabilmente ritengono troppo bassi i prezzi di vendita attuali.

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Anche il diminuito interesse all’acquisto sconta l’entusiasmo registrato negli ultimi tre trimestri: il saldo tra la quota di agenti che nel sondaggio riportano un aumento e quella di coloro che segnalano una diminuzione del numero dei potenziali acquirenti in quest’ultimo trimestre è crollato dai 18 ai 2 punti percentuali. La percentuale di agenzie che riportano un aumento dei potenziali acquirenti (che hanno visitato almeno uno degli immobili intermediati dall’agenzia interrogata) è di nuovo diminuita dal circa 30% degli ultimi tre trimestri, al 22% del trimestre aprile-giugno 2016. E’ il segno che qualcosa nel mercato non si muove più come si sperava; il trend e la speranza di una minima ripresa del mercato immobiliare naviga nel diffuso disinteresse sia dei venditori che degli acquirenti.

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La quota di chi segnala un calo dei prezzi di vendita si è leggermente ridotta (dal 59% del primo trimestre 2015 al 44% di quest’ultimo trimestre) e, sulla base delle attese rilevate dall’indagine, continuerebbe a contrarsi anche nel secondo trimestre dell’anno; se preso sul serio, il dato, dovrebbe essere un segnale dell’inizio di una stabilizzazione dei prezzi.

Aumenta il diffuso pessimismo sul mercato immobiliare dei prossimi due anni: solo il 45% delle agenzie si sono espresse per una visione ottimistica sul prossimo futuro contro il 56% del trimestre precedente.
16/08/2016 22:26
 
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Crescita zero

E' notizia di questi giorni
E abbiamo detto tutto.
09/09/2016 07:42
 
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Ecco i Paesi dove i prezzi delle case sono cresciuti di più e dove hanno registrato il calo maggiore (Fonte: idealista.it - 08/09/2016)

Secondo il consueto Global price index di Knight Frank i prezzi delle case nel mondo sono cresciuti del 4% nel primo semestre dell'anno. Ma l'andamento è diverso da Paese a Paese. Nella top ten troviamo la Turchia, dove i valori hanno registrato un incremento del 13,9%, seguita dalla Nuova Zelanda (11,2%) e dal Canada (10%). L'Italia si piazza invece nella classifica dei maggiori cali, con una flessione dell'1,2%.
Top 10 dei maggiori incrementi

Turchia 13.9%
Nuova Zelanda 11.2%
Canada 10.0%
Cile 9.4%
Svezia 8.9%
Malta 8.8%
Austria 8.1%
Islanda 8.1%
Messico 8.0%
Germania 7.9%

Top 10 delle maggiori flessioni

Taiwan -9.4%
Ucraina -9.2%
Hong Kong -8.1%
Marocco -3.6%
Grecia -2.9%
Singapore -2.4%
Cipro -1.6%
Italia -1.2%
Brasile -0.7%
Giappone -0.3%

E' la Turchia a guidare la classifica degli incrementi maggiori, ma i valori sono valutati al lordo dell'inflazione. Al netto dell'inflazione, a guidare la hit sarebbe la Nuova Zelanda con un +11% annuo netto di crescita, mentre la Turchia sarebbe in tredicesima posizione con +7%. Ai posti più bassi della classifica troviamo i paesi asiatici che stanno scontando gli effetti di correzione dove i forti incrementi degli anni passati.

Le recenti Olimpiadi non sono state un input sufficiente a far crescere i prezzi in Brasile, mentre l'Italia resta fanalino di coda con una flessione dell'1,2%. Secondo Knight Frank i risultati del I semestre 2016 non sono molto dissimili da quelli riscontrati negli ultimi due anni. Si può quindi dire che stiamo assistendo ad un proseguimento del trend in corso.


[Modificato da marco--- 09/09/2016 07:43]
17/09/2016 08:05
 
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Stessa cifra, case diverse: ecco quanti mq si possono acquistare con 200mila euro nelle grandi città italiane (Fonte: idealista.it - 16/09/2016)

Se l’immobile più piccolo si acquista a Roma, quello più grande si può comprare a Palermo. E’ quanto emerge da un’indagine Tecnocasa che ha analizzato quanti mq si possono acquistare con un budget di 200mila euro nelle grandi città italiane.

L’indagine ha preso in considerazione un valore medio per ogni città (sono quindi esclusi i top prices), riferito alla tipologia “medio usato”.

In base a quanto emerso, la città dove si compra l’appartamento più piccolo è Roma, dove i prezzi sono più elevati (63 mq in media). Se poi si volesse vivere nel centro della città eterna bisognerebbe accontentarsi di un 37 mq, o addirittura di un immobile ancora più piccolo per il centro storico.

A seguire Milano, che offre la possibilità di acquistare spazi in più (73 mq); ma anche qui se si sceglie il centro occorre accontentarsi di un 37 mq, ne vanno tolti altri 10 mq se si mira all’ambitissima Brera.

Terzo posto tra le città più costose spetta a Firenze dove si acquista in media un immobile di 78 mq, che diventano poco più di 60 mq in centro.

Se poi si desiderasse a Napoli una casa nel quartiere chic di Posillipo-Petrarca occorrerebbe accontentarsi di 33 mq, contro una media della città di 94 mq.

Più economica in assoluto, quindi con la possibilità di acquistare un immobile più spazioso, è la città di Palermo che avendo un prezzo medio di 1191 euro al mq permette di acquistare ben oltre 150 mq.

Non male neanche Verona dove si riescono a comprare 148 mq, che in centro diventano poco più di 100 mq.


[Modificato da marco--- 17/09/2016 08:06]
22/09/2016 22:20
 
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Prezzi previsti in continua discesa

Aiuto! Mi si svaluta la casa

21/09/2016

I prezzi delle case continuano a scendere, non lo dice solo l'Istat ma anche l'ultimo rapporto realizzato dall'advisor internazionale Knight Frank.

L'Istituto di statistica nazionale aveva rilevato nell'ultimo rapporto sui prezzi delle abitazioni, che nel primo trimestre 2016 l'indice dei prezzi delle case acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, era diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,2% su anno (-1,7% nel trimestre precedente).

La riduzione della flessione tendenziale riguarda sia i prezzi delle abitazioni esistenti (-1,4% da -1,8% del quarto trimestre 2015) sia quelli delle abitazioni nuove (-0,7% da -1,4%). Analogamente, il ribasso congiunturale è dovuto, in uguale misura, sia ai prezzi delle abitazioni nuove sia ai prezzi di quelle esistenti (-0,4% in entrambi i casi).

Rispetto al 2010, nel primo trimestre 2016 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 14,9% (-2,3% le abitazioni nuove, -20% le esistenti).

Il report di Knight Frank conferma in pieno i numeri dell'Istat, segnalando però che il calo dei prezzi delle case è una cosa che sta accadendo in pochissimi stati e non solo europei. In Francia, Gran Bretagna, Germania e Portogallo le abitazioni si stanno via via apprezzando mentre solo in Italia, Grecia, Ucraina, Marocco, Hong Kong e Taiwan si stanno deprezzando, 5 paesi sui 55 osservati.

In Turchia, recentemente colpita dagli attentati e caratterizzata da un clima politico piuttosto instabile, i prezzi volano del 3,8% negli ultimi tre mesi a giugno, del 6,3% negli ultimi sei mesi.

Cosa c'è allora che non va nel nostro Paese? Sono in molti a credere che, oltre alla crisi, a frenare la richiesta di abitazioni siano le tasse. "In Italia la patrimoniale c'è già - ha dichiarato il Presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa - vale circa 22 miliardi di euro all'anno e colpisce una sola categoria di contribuenti, i proprietari di immobili. Ha due nomi, IMU e TASI, e riguarda, oltre a circa 75.000 prime case, tante tipologie di immobili: quelli locati (abitazioni, negozi, uffici, sia che gli inquilini paghino o che siano morosi), quelli che non si riescono neppure ad affittare, le case di villeggiatura, quelle ereditate dai nonni nei paesi d'origine e lasciate deperire. E' una patrimoniale che sta impoverendo gli italiani, comprimendo i consumi, deprimendo il Pil, uccidendo il commercio. Ma nessuno se ne cura".
29/09/2016 07:58
 
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Direttore Omise: "Un mercato immobiliare che si attesti intorno alle 500-600 mila compravendite è il più idoneo a un Paese come l'Italia" (Fonte: idealista.it - 28/09/2016)

Il 2016 è un anno di svolta per il mercato residenziale che registra anche nell'ultimo trimestre crescite a due cifre delle compravendite. E anche se difficilmente si raggiungeranno i livelli del 2006, con 800mila transazioni, "un livello di 500-600mila compravendite è il più idoneo a un Paese come l'Italia", dove a cambiare è la domanda abitativa. E dove, però, "il patrimonio immobiliare non è idoneo a rispondere alle mutate esigenze". A dirlo è Gianni Guerrieri, direttore centrale dell'Osservatorio sul Mercato Immobilare dell'Agenzia delle Entrate (Omise), intervistato da idealista news.

"Il mercato residenziale è cresciuto di circa il 23%, ma tutto il mercato immobiliare ha visto un + 21,8%. Il dato è importante perché segnala che c'è stato un salto, perché siamo arrivati a una crescita a due cifre. Il picco delle compravendite di 800mila unità del 2006 difficilmente sarà raggiunto, perché sono diversi i contesti e forse non c'è neanche bisogno"

"Ma un livello di mercato che si attesti intorno alle 500-600mila compravendite, questo è un mercato idoneo per un Paese come l'Italia. Ciò sia perché c'è una fascia di popolazione che ha ancora bisogno di un'abitazione principale, sia per il naturale ricambio che ci può essere nel corso di una vita."
Il mercato capace di rispondere alla domanda abitativa?

"Sulla domanda abitativa influiscono sia i fabbisogni derivanti dall'allungamento della vita (molti anziani rimangano in due o da soli) sia dal fatto che ci sono molte famiglie mononucleari e questo spinge a un fabbisogno abitativo transeunte. Non è più la famiglia che si forma e rimane insieme per trent'anni, ma è transitoria. Le abitazioni non sono idonee alle attuali esigenze abitative, sia per gli anziani, ma anche per le giovani coppie che utilizzano gli spazi in maniera diversa da quanto facevano le famiglie tradizionali".
A che punto è la riforma del catasto?

"La riforma del catasto era contenuta nella delega fiscale complessiva ormai scaduta e quindi a questo punto dovrebbe essere veicolata da uno strumento diverso. Ma una riforma oggi è più che necessaria per l'esistenza di una forte sprerequazione fiscale".


29/09/2016 19:27
 
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Mercato immobiliare addio

di Achille Colombo Clerici, presidente Assoedilizia 24 Settembre 2016

In una intervista rilasciata qualche giorno addietro al Forum Ambrosetti di Cernobbio, a proposito dell'andamento del mercato immobiliare ho affermato che oggi da noi non c'e' piu' un mercato immobiliare. Nel senso che non c'è più, per chi abbia risparmi investiti in immobili, nemmeno una relativa certezza di poter all'occorrenza realizzare il valore patrimoniale, attraverso la cessione del bene.

I dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate permettono di confermare questa asserzione. Parlano di un aumento delle compravendite immobiliari in Italia – nel secondo trimestre 2016 più 22,9% rispetto allo stesso trimestre del 2015, a Milano più 29,7% .

Ma al tempo stesso confermano che i valori delle case continuano a calare (-0,9%), mentre i titoli abilitativi per nuove costruzioni nel secondo semestre 2015 sono diminuiti del 14,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Come si fa dunque a parlare ancora di mercato quando siamo in presenza di una domanda che aumenta, di una offerta che diminuisce e di prezzi che calano?

Il mercato immobiliare in Italia, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è determinato dal sentiment di 25 milioni di famiglie e non dall’attività di un centinaio di operatori finanziario-immobiliari (intermediari nella gestione del risparmio privato) ai quali lo Stato riserva un trattamento fiscale privilegiato.

Da noi è scomparsa la categoria del nuovo investitore nel residenziale a reddito a causa, sia della pressione fiscale in generale, sia del disfavore fiscale che penalizza chi costruisce per offrire in locazione: per il nostro fisco, gli alloggi in locazione vengono considerati quali “seconde case”alla stregua di quelle per villeggiatura.

Come se ciò non bastasse, pende come spada di Damocle sul capo dell'investimento immobiliare una riforma catastale, oggi in sonno, che una volta risvegliata potrebbe generare profondi squilibri economici e gravi danni al risparmiatore.
E non cessa di esser riproposta da alcune parti politiche e sociali la patrimoniale anche per gli immobili. Come se già non esistesse una “patrimoniale” di 22 miliardi annui su uffici, negozi, abitazioni, anche su quelli che non si riescono ad affittare o dai quali per morosità degli inquilini non si ricava un reddito.

Di fronte a tali prospettive quale fiducia nel futuro della casa possono avere sia gli investitori istituzionali, sia le famiglie che ancora riescono a risparmiare, le quali per gli investimenti dei propri risparmi cercano stabilità e certezza fiscale?

Dev'esser dunque fuori di dubbio che, per avviare una ripresa strutturale del settore immobiliare, cardine dell’economia del Paese, occorre che i nostri decisori diano segnali chiari in tal senso.

www.monitorimmobiliare.it/mercato-immobiliare-addio_20169241039#.V-awkRYTckY....
03/10/2016 08:55
 
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Aste immobiliari raddoppiate in 5 anni. Due su tre riguardano case, boom in Lombardia
Prosegue il trend di crescita delle aste immobiliari, soprattutto sul fronte del residenziale. Nei primi nove mesi del 2016 i tentativi di vendita giudiziaria hanno superato quota 98mila ed in quasi due casi su tre hanno riguardato case. Il 45% delle procedure si è svolto nel Nord Italia, con un boom in Lombardia e Piemonte. A dirlo è il rapporto “Sofferenze bancarie e aste immobiliari”, appena realizzato da Oid, l’Osservatorio immobiliare digitale nato lo scorso luglio che, oltre a fornire servizi e assistenza a professionisti e imprese associate, si propone di elaborare analisi periodiche sul settore del real estate.

ottobre 2016
sole24ore
26/10/2016 11:34
 
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Quotazioni immobiliari Omi primo semestre 2016: scopri se il prezzo della tua casa è in linea con il mercato (Fonte: idealista.it - 18/10/2016)

Sono consultabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle quotazioni immobiliari del primo semestre 2016, che forniscono un’indicazione dei prezzi al metro quadro per diverse tipologie di immobili: residenziale, commerciale, terziaria o produttiva.

Le quotazioni immobiliari dell’Osservatorio consentono di avere un’indicazione di massima del valore di mercato degli immobili nel settore residenziale, commerciale, terziario e produttivo.

Cittadini, istituzioni e operatori del settore possono consultare i valori tramite ricerca testuale oppure tramite il servizio di navigazione territoriale GEOPOI®, il framework cartografico realizzato da Sogei, che permette una navigazione interattiva su mappa.

Per chi naviga con smartphone o tablet è disponibile l’applicazione Omi Mobile. Le quotazioni possono essere anche scaricate, accedendo alla banca dati tramite i servizi online dell’Agenzia, Entratel e Fisconline.
[Modificato da marco--- 26/10/2016 11:35]
02/11/2016 23:48
 
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Italy House Price Index 2010-2016
Housing Index in Italy decreased to 84.88 Index Points in the second quarter of 2016 from 85.20 Index Points in the first quarter of 2016. Housing Index in Italy averaged 93.50 Index Points from 2010 until 2016, reaching an all time high of 101.20 Index Points in the third quarter of 2011 and a record low of 84.88 Index Points in the second quarter of 2016. Housing Index in Italy is reported by the Eurostat.

www.tradingeconomics.com/italy/housing-index
03/11/2016 00:04
 
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Italy Inflation Rate 1962-2016
Inflation Rate in Italy averaged 6.22 percent from 1962 until 2016, reaching an all time high of 25.64 percent in November of 1974 and a record low of -0.60 percent in January of 2015.

www.tradingeconomics.com/italy/inflation-cpi
04/11/2016 16:34
 
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Ringraziamenti e considerazioni
Carissimi,

mi ricollego dopo molti mesi anche per motivi logistici (web bloccato dove lavoro).
Per anni (se non sbaglio dal 2009) ho letto tutti i santi giorni questo forum.
Grazie alla mole immensa di dati e alla "contrarian view" ho imparato tantissimo sul mercato immobiliare, oltre a temi economici vari.
Erano anni in cui il 99% delle persone non credeva al calo del prezzo degli immobili ed io in voi ho trovato una sponda a quella che era un misto di intuizione ed di speranza di poter comprare una casa decente.

Sembra folle agli occhi di oggi ma mi piace ricordare alcuni episodi:
- mi era capitato di svegliarmi di notte pensando che non sarei mai stato in grado di comprare un "buco" dove metter su famiglia;
- in tutta la mia città (Udine) non c'era nemmeno un annuncio sotto i 100 mila euro. Neanche per un monolocale di 40 anni. Ricordo di esser andato a visitare con la mia futura moglie l'unico immobile che veniva "svenduto" a 95mila. 65 mq degli anni 60 al piano terra, in zona famigerata, unico affaccio con tutto da rifare. Non si salvava neanche il portachiavi.

La faccio breve. Mi avete fatto risparmiare decine (se non più) di migliaia di euro e decine di anni di mutuo. [SM=g8079]

Ad oggi abbiamo un casa vicina a quella dei ns sogni comprata a prezzo super ragionevole con indebitamento ridicolo. I ns due figli hanno spazio a volontà.

Oltre a questo mi sono addirittura potuto permettere un piccolo immobile comprato a prezzo molto vantaggioso e messo in affitto.

Le centinaia di ore che ho passato a leggervi e, sporadicamente, a commentare sono state ripagate con tariffe orarie da professionisti. Per ogni ora "investita" leggendovi ho NON perso molti soldi.

Ho consigliato la vs lettura anche ad amici che hanno anch'essi tratto vantaggi.

Grazie. [SM=g1750826] E alla prox bolla che purtroppo o per fortuna ci sarà...
04/11/2016 16:42
 
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E ancora...
Cliccando sul mio profilo ho visto che mi sono iscritto a Ottobre 2008. Wow! All'inizio della crisi!
Sono passati così tanti anni...e quanto è cambiato!
Per l'Italia purtroppo in peggio.

Incredibile.

P.S. Non avrei mai detto di avere scritto 138 post.

Testimonianza finale del mercato mia zona.
Immobili di basso livello -60% rispetto ai picchi con molto invenduto.
Livello medio -35%
Livello alto -20% a prezzi costanti...
07/11/2016 08:47
 
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L’Istat certifica la ripresa dell’immobiliare: nel II trim 2016 +20,6% per le compravendite e + 24,5 % per i mutui (Fonte: idealista.it - 04/11/2016)

Buone notizie per il settore immobiliare. Crescono le compravendite e i mutui. L’Istat certifica la ripresa rilevando che nel secondo trimestre del 2016 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari (194.620) accelerano la crescita, segnando un +20,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un risultato che riguarda tutti i comparti immobiliari e l’intero territorio. Bene anche i finanziamenti, che segnano un +24,5%...

16/11/2016 22:36
 
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Sondaggio congiunturale abitazioni, Banca d'Italia: “Prezzi stabili e meno margine di sconto” (Fonte: idealista.it - 15/11/2016)

Prezzi stabili per le case e meno margine di sconto. Questo è il dato principale che emerge dal “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia” relativo all’ultimo trimestre 2016 e condotto congiuntamente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate. L’indagine riguarda l’andamento recente e le prospettive a breve termine del mercato degli immobili residenziali...

16/11/2016 22:44
 
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Re: Ringraziamenti e considerazioni
fenryronmark, 04/11/2016 16:34:

Carissimi,

mi ricollego dopo molti mesi anche per motivi logistici (web bloccato dove lavoro).
Per anni (se non sbaglio dal 2009) ho letto tutti i santi giorni questo forum.
Grazie alla mole immensa di dati e alla "contrarian view" ho imparato tantissimo sul mercato immobiliare, oltre a temi economici vari.
Erano anni in cui il 99% delle persone non credeva al calo del prezzo degli immobili ed io in voi ho trovato una sponda a quella che era un misto di intuizione ed di speranza di poter comprare una casa decente.

Sembra folle agli occhi di oggi ma mi piace ricordare alcuni episodi:
- mi era capitato di svegliarmi di notte pensando che non sarei mai stato in grado di comprare un "buco" dove metter su famiglia;
- in tutta la mia città (Udine) non c'era nemmeno un annuncio sotto i 100 mila euro. Neanche per un monolocale di 40 anni. Ricordo di esser andato a visitare con la mia futura moglie l'unico immobile che veniva "svenduto" a 95mila. 65 mq degli anni 60 al piano terra, in zona famigerata, unico affaccio con tutto da rifare. Non si salvava neanche il portachiavi.

La faccio breve. Mi avete fatto risparmiare decine (se non più) di migliaia di euro e decine di anni di mutuo. [SM=g8079]

Ad oggi abbiamo un casa vicina a quella dei ns sogni comprata a prezzo super ragionevole con indebitamento ridicolo. I ns due figli hanno spazio a volontà.

Oltre a questo mi sono addirittura potuto permettere un piccolo immobile comprato a prezzo molto vantaggioso e messo in affitto.

Le centinaia di ore che ho passato a leggervi e, sporadicamente, a commentare sono state ripagate con tariffe orarie da professionisti. Per ogni ora "investita" leggendovi ho NON perso molti soldi.

Ho consigliato la vs lettura anche ad amici che hanno anch'essi tratto vantaggi.

Grazie. [SM=g1750826] E alla prox bolla che purtroppo o per fortuna ci sarà...

Ben ritrovato fenryronmark, e grazie tante per la testimonianza! [SM=g1750826]
Abbiamo trascorso insieme a tanti altri un periodo veramente bellissimo, tutti hanno collaborato, tutti hanno messo il proprio tassello, mettendo a disposizione di questa community gratuitamente tempo e proprie risorse nel tentativo di capire cosa stava succedendo al mercato immobiliare.

Un grazie di cuore a tutti [SM=g1750483] [SM=g1747536]
04/12/2016 21:27
 
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Ciao ragazzi vi ricordo con molto affetto, buona vita a tutti.





.
[Modificato da grella 04/12/2016 21:29]
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04/12/2016 21:33
 
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Grazie per il saluto grella, questo forum per me è stata un'esperienza indimenticabile... buon tutto! [SM=g6963] [SM=g1750826]
[Modificato da marco--- 04/12/2016 21:34]
04/12/2016 21:56
 
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Re:
marco---, 04/12/2016 21.33:

Grazie per il saluto grella, questo forum per me è stata un'esperienza indimenticabile... buon tutto! [SM=g6963] [SM=g1750826]




Te l'ho detto più volte, gran parte del merito è tuo che sei riuscito a gestirlo benissimo e per molto tempo. Saluti anche a MAC, ricordo il post tra me e lui su un forum esterno che poi accese la miccia per questa lunga esperienza sulle ceneri di quello vecchio.



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04/12/2016 23:29
 
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Re: Re:
grella, 04/12/2016 21:56:

Te l'ho detto più volte, gran parte del merito è tuo che sei riuscito a gestirlo benissimo e per molto tempo. Saluti anche a MAC, ricordo il post tra me e lui su un forum esterno che poi accese la miccia per questa lunga esperienza sulle ceneri di quello vecchio.

E' stato proprio così: Chi siamo
Purtroppo sono anni che non lo sento, spero sia ok, grande Max! [SM=g1750826] [SM=g1747536]
02/01/2017 09:11
 
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Case, mercato a due velocità nel 2016: su le compravendite, ma prezzi calano del 3,9% (Fonte: idealista.it - 29/12/2016)

Il 2016 è stato ancora un anno all’insegna della contrazione dei valori delle case di seconda mano in Italia, dove i prezzi sono calati del 3,9%, attestandosi a 1.896 euro/m², dopo l’ulteriore riduzione dell’1,2% registrata nell’ultimo trimestre.

In un anno segnato dal dinamismo delle compravendite, con la domanda di nuovi mutui a livelli pre-crisi, si può parlare di una ripresa zoppa, perchè i prezzi non sono ripartiti, anzi sono andati peggio delle attese.

Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi di idealista: “il 2017 nasce all’insegna di un forte interesse da parte degli acquirenti, ma le condizioni selettive di accesso ai mutui e la precarizzazione del mercato del lavoro potrebbero dirottare un numero sempre maggiore di potenziali compratori sull’affitto. Per questo ci aspettiamo una moderata risalita dei prezzi in un anno che potrebbe rappresentare una sorta di ribaltamento del mercato caratterizzato da un nuovo dinamismo in cui il protagonista è l’affitto”.
15/01/2017 18:38
 
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Vedi le definizioni di "accumulo e "distribuzione".





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[Modificato da grella 15/01/2017 18:39]
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26/01/2017 08:45
 
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Eurostat: salgono i prezzi delle case nell'Ue, ma l'Italia va controcorrente (Fonte: idealista.it - 20/01/2017)

Continuano a crescere prezzi delle case in Europa, dove nel terzo trimestre del 2016 si è registrato un aumento del 3,4% nella zona euro e del 4,3% nella Ue. I'Italia è invece in controtendenza: dopo il calo dello 0,8% del secondo trimestre, si attestano ora a -0,9%....

09/03/2017 10:25
 
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Fitch: “Nel 2017 proseguirà la crescita dei prezzi delle case, ma a ritmo più lento. In Italia attesa una stabilizzazione” (Fonte: idealista.it - 06/03/2016)

Cosa attendersi dal mercato immobiliare nei prossimi mesi? A fare una previsione è il “Global Housing and Mortgage Outlook – 2017” di Fitch. A livello globale per il 2017 si prevede una crescita dei prezzi delle case, ma a ritmo più lento. Proseguiranno, poi, gli sforzi dei governi volti a smorzare un’impennata verso l’alto. Per quanto riguarda l’Italia, dopo anni di ribassi, ci si attende una stabilizzazione...
21/03/2017 09:37
 
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