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La fine della bolla

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2015 09:29
07/07/2014 15:40
 
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Potremmo metterlo in black list dell'informazione
Come potete voi stessi verificare ci sono stati altri 4 trimestri di ripresa.
Due nel 2011 e due nel 2010. Il primo trim del 2010 (+3,3%) e' stato piu' alto sia in termini percentuali che di volume complessivo di quello del 2014 (+2,2%).

PierPaolo sei un bugiardo.


[Modificato da pax2you 07/07/2014 15:45]
08/07/2014 00:21
 
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se l'offerta supera la domanda il prezzo scende ?!?


case all'asta: aumentano gli immobili, diminuiscono i prezzi, ma nessuno le compra !!!

www.idealista.it/news/etiquetas/case-allasta

idealista.it

[SM=g1747522] [SM=g1748861] [SM=g1747522] [SM=g1748861] [SM=g1747522]
[Modificato da pax2you 07/01/2015 17:15]


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niente sale fino al cielo...
18/07/2014 21:49
 
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scenari immobiliari: il mattone europeo fuori dalla crisi, migliore performance all'italia (Fonte: idealista.it - 17/07/2014)

il mercato immobiliare europeo lascia alle spalle la recessione, e chiude il primo trimestre del 2014 con un incremento del fatturato del 3%. miglior performance all'italia con un aumento del 4%, rispetto a un 2013 particolarmente negativo. è questo il dato che emerge da uno studio di scenari immobiliari, che ha analizzato il trend di quotazioni e fatturato nei cinque maggiori paesi europei

in occasione della presentazione del 22esimo forum di santa margherita ligure, scenari immobiliari ha segnalato che per la prima volta dopo diversi anni la tendenza in crescita dei volumi ha coinvolto tutti i paesi, la tendenza in crescita dei volumi coinvolge tutti i paesi, compresa la spagna.il secondo semestre del 2014 dovrebbe chiudersi con una crescita inferiore rispetto all'andamento della prima parte dell'anno, si parla dell'1,5% nei cinque principali paesi, con un dato positivo in italia, francia e spagna

quotazione residenziale
il settore residenziale ha conosciuto una generalizzata stabilizzazione dei prezzi, con una crescita dei valori nominali di circa l'1% a livello europeo negli ultimi sei mesi, a crescere sorpattutto germania e inghilterra. il nostro paese è ancora in territorio negativo (-1,6% per cento in un anno). anche nel secondo semestre 2014 qualche lieve aggiustamento verso il basso sarà ancora possibile nei paesi dell'europa del sud con riferimetno agli immobili secondati, mentre nei paesi caratterizzati da una ripresa economica più decisa, come la germania e i paesi del nord europa, i valori sono destinati a crescere




[Modificato da marco--- 18/07/2014 21:51]
19/07/2014 12:11
 
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balle...

Scusate ma quello che ho visto sembra la Festa dell'Unità dei costruttori europei, magario in versione un po' piu chic.

Mi sembra pari chiaro che si cerca di intraprendere una vasta operazione di disinformazione moderata ma vasta e compatta, per cercare di ri-spingere il mercato verso l'alto.

[SM=g1780131] [SM=g1780131] [SM=g1780131] [SM=g1750147]
22/07/2014 12:28
 
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ECCESSO DI OFFERTA DI NUOVE COSTRUZIONI SUL MERCATO...


paxsweet1.wix.com/bolla-immobiliare#!il-progetto/ceu8


"Giace Immobile", video molto interessante tratto dal sito "La bolla Immobiliare". paxsweet1.wix.com/bolla-immobiliare


un altro documento su cui riflettere e da cui trarre argomentazioni contrarie ad una presunta "Fine della Bolla".


In Italia serve una nuova e maggiore consapevolezza nell'investimento immobiliare, anche se sinceramente non credo che l'Italiano medio sia pronto, troppe le false verità sulla sicurezza dell'acquisto in immobili sedimentate nel tempo...

[SM=g9058] [SM=g7628] [SM=g9058]


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niente sale fino al cielo...
26/07/2014 17:49
 
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Boom dei mutui casa UniCredit: in Lombardia +154% in un anno, a Cremona +199%
Dopo quattro anni di contrazione, il mercato mostra segnali di ripresa

welfarenetwork


Da settembre previsto riaggiustamenento dei prezzi al rialzo zona metro C.
E' prevista infatti la fatidica apertura della Metro C, almeno per la prima tratta Pantano-Centocelle dove è prevista l'inaugurazione della nuova Metro per l'11 ottobre 2014. A distanza di 2-3 mesi dovrebbe poi aprire la tratta fino a stazione Pigneto-Lodi.
Si prevede da ora all'inaugurazione un apprezzamento sugli immobili nell'ordine del 20-30% almeno. Consiglio dunque ai venditori di attendere questi ulteriori mesi per un apprezzamento che ovviamente potrebbe essere anche più consistente. Si pregustano finalmente dolci momenti dopo anni di calvario.
Io stesso aumenterò il prezzo richiesto su una mia vendita personale di almeno 50k.
Ricordo a tutti ovviamente che il costruttore Ansaldi, Metro C scpa anche se con anni di ritardo è quasi pronto per la consegna dell'opera per le stazioni citate sopra, che il collaudo affidato ad ATAC è oramai attivo da tempo e che il Comune di Roma Capitale è pronto all'inaugurazione anche se fuori tempo massimo. I possessori di immobili sulla tratta iniziano a leccarsi i baffi.
[Modificato da pax2you 07/01/2015 17:16]
26/07/2014 19:17
 
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Sono anni e anni che c'è il cantiere della metro e sono mesi e mesi che l'entrata in esercizio è prevista con data certa, finiti i lavori e le procedure di collaudo, ovvero un periodo in cui oltre ai potenziali acquirenti che necessitano della metro ci sono quelli che intravedono l'ipotetico investimento e cercano di mettere le mani sulle case prima dell'entrata in funzione.

Ma gli uni o gli altri si sono fatti vivi ? No.

Se non l'hai venduta fino adesso a 50k in meno aumenta pure, fai un po' te...
27/07/2014 06:37
 
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Nomisma: mercato immobiliare, inizia la risalita
È quanto emerge dall’ultimo Rapporto Nomisma sul settore, un’indagine che pone il focus su 13 grandi città, da Roma a Milano, da Venezia a Palermo: il mercato immobiliare ha toccato il fondo nel 2013, ma dopo otto anni di scambi in picchiata vive un’inversione di tendenza.




Il mercato immobiliare ha toccato il fondo nel 2013, ma dopo otto anni di scambi in picchiata vive un’inversione di tendenza: nel settore residenziale le compravendite aumentano infatti del +4,1% nel primo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo dell‘anno precedente.

È quanto emerge dall’ultimo Rapporto Nomisma sul settore, un’indagine che pone il focus su 13 grandi città, da Roma a Milano, da Venezia a Palermo. La nota positiva arriva dopo uno tzunami che travolge il mattone a partire dal 2006. In questo periodo, ricorda Nomisma, le quantità scambiate scendono del 56,5% nell’abitativo e del 63,5% nel commerciale e nel terziario. La strada della ripresa resta lunga e tortuosa, soprattutto se è vero che le famiglie in cerca di abitazione sono sempre meno, addirittura “324 mila contro le quasi 730 mila di un anno fa”, mentre quelle potenzialmente interessate ad attivarsi “sono 1,6 milioni a fronte dei quasi 2 milioni nel 2013”.

Il dato oggettivo però non va trascurato; nel primo trimestre 2014 gli scambi ritrovano finalmente il segno più e la percentuale risulta ancora ancora più significativa rispetto alla media nazionale nelle 13 città esaminate: +7,4% il segmento abitativo; +14,9% quello commerciale. Purtroppo la tendenza resta negativa nel settore direzionale (-2,6%). Sul fronte prezzi invece la discesa non si ferma: -4,2% la variazione tendenziale annua per abitazioni nelle 13 grandi città; -18,9% a partire dal 2008.

Anche gli altri indicatori del mercato restano improntati alla debolezza: lo sconto medio praticato nel residenziale è del 16,5%, mentre quello su immobili da impresa supera il 17%. I canoni registrano tendenze analoghe, benché l’affitto sia oggi l’ovvia alternativa all’acquisto: “Nel complesso - si legge nel rapporto - il mercato delle locazioni residenziali ha nel 2014 una minore dispersione dei valori e un innalzamento del canone mediano”.

Sul fronte creditizio, osserva il centro studi, le cose stanno migliorando ma la guarigione è ancora lontana: “non vi sono dubbi sul superamento degli eccessi restrittivi che hanno caratterizzato la fase più acuta della crisi, ma pare altrettanto evidente che il ritorno alla normalità allocativa sia un processo appena avviato e, per il momento, limitato al sostegno delle famiglie”.

Concludendo: “il punto più basso dell’attività transattiva è ormai alle spalle, ma la strada da fare pare tutt’altro che breve, ed è forse venuto il tempo di accelerare il passo”.


firstonline.info
[Modificato da pax2you 07/01/2015 17:16]
27/07/2014 17:00
 
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Questo topic potrebbe forse titolarsi la ripresa della bolla, anziché la fine della bolla, perché da quello che ho visto c'è stato si un calo dei prezzi, ma dell'ordine del 20/25% che rappresenta ben poca cosa rispetto agli aumenti del 100-150% registrati nel periodo 2000-2007.
Di fine della bolla si potrebbe parlare quando i prezzi raggiungeranno almeno il 50% dai massimi.

In una crisi recessiva senza precedenti nella storia italiana, con una disoccupazione galoppante, forse qualcuno con qualche risparmio da parte disposto a investirlo nell'immobiliare c'è.

Ma a chi sogna una ripresa con aumenti del 20-30%, c'è da chiedere ma quanti saranno questi risparmiatori sopravvissuti alla grande crisi che si butteranno a capofitto nell'acquisto di un immobile con la spada di damocle di un accertamento fiscale sulla testa e pronti a far fronte ad una battaglia con la santa inquisizione dell'AdE ??!!
27/07/2014 19:05
 
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Ero straconvinto che avessi deciso di mettere fine a sta trollata. Sei l'unico a cui rispondere almeno così nei forumazzi dove farai crosslinking per lo meno si legge anche qualcosa di diverso.

Il primo reply in cui parli del 20 / 30% per le case nella tratta C fa sorridere. Sicuro quelle case sono state deprezzate (o meglio rese invendibili) da un cantiere senza fine (come ogni romano sapeva già da 15 anni fa, ma tu da grande affarista avrai comprato la tua proprieta, che ora aumenti di 50k, rimettendoci chissà quanti soldi [SM=g1747543] ). Però anche se potrebbero beneficiare del fatto di liberarsi di quegli inguardabili cantieri infiniti parliamo davvero di 20 / 30% a piazza lodi per la tratta di metro c??? Really?? Dopotutto sta solo a 10 minuti da ben 3 fermate di metro A vuoi che la tratta verso centocelle non le riprezzi del 30% o anche più???.

Poi visto che le percentuali ti piacciono tanto parliamo di una ripresa pari 4% applicata sul periodo di minor vendita degli ultimi 40 anni? Quindi si è venduto il 4% in più di un periodo che ha perso più del 50% rispetto a 5 anni fa -.-. Wow.
Senza contare che questo coincide con vantaggi fiscali partiti dall'inizio del 2014.

[SM=g9058]

Volendo uscire un po' dalla presa per il culo (e la simpatia) che le tue parole richiamano (facendo un po' di flame, visto che sei romano sembri lotito che parla della roma...fossi mica...) mi permetto un commento un po' più amaro.
Forse lontano lontano mi piacerebbe che davvero possa succedere ancora un evento antieconomico e antisociale come quello da te descritto da questo thread insensato. Così verrà davvero un giorno in cui tutti i trafficoni, amiconi e ladruncoli che si attaccano a privilegi e diritti di nascita antichi, che pensano sempre che gli altri scendano dalle montagne del sapone, che rubano futuro a nuove generazioni, che fanno cartello in qualsiasi settore, che pensano di poter decidere prezzi, tasse, posizioni senza tener conto di nulla del tessuto sociale che li circonda, si troveranno in una nazione in cui la popolazione che da un punto di vista economico è il target come etnia, istruzione ed età avrà fatto i bagagli verso nuovi lidi.
Ma stai tranquillo, senza economia, senza industrie, senza produttività e senza la classe sociale a cui le case sono destinate, queste potranno valere ogni singolo giorno anche il 100% in più del giorno prima. Avrete una nuova classe sociale proveniente da tutto il nordafrica, l'africa subsahariana, il medio oriente e l'europa dell'est, che avrete scambiato con quella a cui avete pagato gli studi per poi cacciarla, che potrà sicuramente venire incontro alle vostre pretese basate su una economia immaginaria.
O magari prenderanno i fucili e vi faranno qualcosa di diverso.
Sarebbe da vedere comunque.
[Modificato da Frank_Drebin 27/07/2014 23:54]
27/07/2014 19:33
 
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Quelli del 4,1% sono semplicemente quelli che hanno atteso le nuove aliquote d'imposta. Questo anche dicono quasi tutti gli operatori del settore, solo che pochi lo scrivono. Per il resto la disoccupazione non smette di aumentare, con percentuali "da ripresa", solo che va nella direzione diametralmente opposta. [SM=g1752717]
29/07/2014 14:35
 
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Il Bonus casa? Vale il 2% del Pil e potrebbe far uscire l'edilizia dalla crisi



I lavori in casa incentivati dai bonus fiscali Irpef del 65% e del 50% valgono ormai il due per cento del Pil e potrebbero trascinare il settore edile fuori della crisi nel 2014: la stima che fa il Cresme nell'aggiornamento di un rapporto per il servizio studi della Camera dei deputati - su dati dell'Agenzia delle entrate - è infatti di 33 miliardi di investimenti agevolati da parte delle famiglie per il 2014, dopo aver raggiunto il record assoluto di 27,5 miliardi di euro di spesa nel 2013 (+40% sul 2012). Questa cifra è composta per 23.535 milioni dagli investimenti in ristrutturazioni semplici (con sgravio al 50%) e per 4.042 milioni da investimenti per la riqualificazione energetica.

Negli ultimi due anni, quindi, la crescita è stata clamorosa, confermata dal numero di domande 2013 che ha superato la barriera del milione e 600mila. Erano state poco meno di un milione e 150mila nel 2012. Per l'anno scorso, queste cifre ammontano a uno sgravio complessivo di 14 miliardi: spalmato in dieci anni significa un importo annuo di benefici fiscali ai cittadini di 1,4 miliardi, mentre l'introito Iva per le casse dello Stato è stato complessivamente di 2,6 miliardi di euro. Un "affare" che ancora conviene allo Stato e che renderebbe problematico invece per il Tesoro mettere fine a questo meccanismo nell'anno corrente.

L'utilizzo dei bonus è ormai un fenomeno di massa, trainato dai livelli delle agevolazioni, mai così alti grazie al «decreto del fare» (Dl 63/2013) e alla legge di stabilità 2014: due provvedimenti del governo Letta che hanno messo il turbo agli investimenti delle famiglie e hanno pure allargato gli sgravi 50% all'acquisto di mobili ed elettrodomestici e quelli 65% alla prevenzione antisismica. Una politica della crescita che contribuisce all'innalzamento del prodotto interno lordo come forse nessuna altra misura di politica economica varata negli ultimi anni. Tutto questo finirà il 1° gennaio, quando le due agevolazioni saranno ridotte dal 65 al 50% e dal 50 al 40%.

Il profilo di lungo periodo dà conto di questa accelerazione recente, ma anche di una storia di successo. Le domande presentate dai cittadini dal 1998 - anno in cui lo strumento fiscale entrò in vigore, inventato dal governo Prodi 1 con Vincenzo Visco alle Finanze - al 2013 sono 9.400.489. Già superata quindi anche la barriera dei 10 milioni di richieste.
Nei numeri del rapporto Camera dei deputati-Cresme c'è anche un capitolo dedicato all'occupazione diretta e indiretta generata dagli incentivi che però si ferma al 2011. Secondo il Cresme nel 2011 sono stati generati 176mila occupati diretti e 264mila occupati totali, mentre dal 1998 al 2011 i posti di lavoro diretti stimati dal Cresme ammontano a un milione e 73mila.

Un'altra lettura del Rapporto riguarda la spinta data dagli sgravi al mercato del recupero abitativo che è l'unico che va a gonfie vele nella grande crisi (pubblica e privata) del settore edile. La quota degli investimenti agevolati sul totale del mercato del recupero abitativo ha oscillato fra il 10 e il 20% fino al 2006 per poi superare la barriera del 20% con la creazione del bonus sul risparmio energetico, più incentivante di quello semplice. Ma il vero salto si è fatto negli ultimi tre anni: nel 2010 si è superata la quota del 30%, nel 2011 ci si è avvicinati al 40%, nel 2013 ci si è attestati intorno al 60% (27 miliardi incentivati su un totale di recupero residenziale stimato dal Cresme a 46,3 miliardi).

La leva fiscale sta trainando l'unico mercato davvero brillante dell'edilizia. E potrebbe portare il settore fuori della crisi dopo sette anni di segno negativo: nell'ultima edizione del Rapporto il Cresme aggiorna le proprie previsioni per l'intero settore, trasformando il segno negativo (-0,6%) attribuito all'anno 2014 nel novembre 2013 in un segno positivo (+0,1%). Proprio gli incentivi al recupero sono la leva per l'uscita dalla crisi: gli investimenti in rinnovo residenziale crescono del 6,5%, quelli complessivi del rinnovo edilizio del 3,9%.
ilsole24ore.com
[Modificato da pax2you 07/01/2015 17:17]
04/08/2014 13:01
 
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Disoccupazione giovanile sale a 43,7%,a top dal '77
Per inciso, e questa sarebbe la generazione che dovrebbe comprare casa ?
[SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]


Isat, sono 3,15 milioni i disoccupati, ma dati in lieve calo rispetto al mese precendente: a giugno 12,3%, -0,3% su maggio. Crescita di 0,6 punti su mese e di 4,3 punti su anno.
Non è mai stata così alta la disoccupazione giovanile. A giugno ha toccato il 43,7%, secondo i dati provvisori dell'Istat, il livello più alto raggiunto dall'inizio delle serie storiche nel 1977. I ragazzi tra i 15 e i 24 anni sembrano rimanere sempre più indietro in un mercato del lavoro che, secondo l'istituto di statistica, ''ha registrato i primi segnali di miglioramento''. Si è ridotto infatti il tasso di disoccupazione generale al 12,3% (dal 12,6% di maggio) e sono aumentati gli occupati di 50 mila unità in un mese. I ricercatori Istat osservano che ''ormai da qualche mese si è fermata l'emorragia di occupazione'' anche se ''le attese di breve periodo non segnalano ancora una chiara inversione di tendenza''. Su base annuale c'è infatti un nuovo aumento del tasso di disoccupazione di 0,1 punti, le persone in cerca di lavoro sono più degli abitanti di Roma (3 milioni e 153 mila) e sono aumentate di 26 mila unità rispetto al 2013. Tra i disoccupati, oltre uno su cinque ha meno di 25 anni. I ragazzi in cerca di occupazione sono 701 mila, l'11,7% dei loro coetanei. A loro si aggiungono 4 milioni e 376 mila inattivi, che hanno un peso sempre maggiore tra i giovani (fino al 73,2%). A livello generale, invece, l'inattività è in calo e riguarda 14 milioni 311 mila persone, lo 0,9% in meno rispetto al 2013. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, interpreta l'aumento dell'occupazione degli ultimi mesi come ''una possibile tendenza ad un consolidamento di una leggera ripresa occupazionale'' anche se segnala la gravità della situazione giovanile e un'accentuazione del divario territoriale. La nuova occupazione, infatti, si concentra nelle regioni del Centro-Nord. Anche il sottosegretario Teresa Bellanova segnala ''qualche elemento di speranza'' a partire dall'aumento dell'occupazione femminile, che è ''ancora troppo bassa'' (al 46,5%) e si impegna a rilanciarla con misure come il voucher per il nido o la baby sitter che il governo sta rivedendo ''in senso più favorevole alle neomamme'' portando l'assegno mensile dal 300 a 600 euro, ampliando i tempi e criteri per fare domanda e estendendo la misura anche alle dipendenti pubbliche. Le risposte del governo Renzi sul lavoro vengono bocciate come ''inadeguate'', dal segretario confederale della Cgil Serena Sorrentino, visto che continuano ''sulla strada fallimentare di sottrarre diritti a chi ce li ha senza darne a chi ne e' privo''. Per la Uil, il segretario confederale Guglielmo Loy, contesta ''l'idea che il lavoro si crea 'solo' con altre regole nuove e non con l'unica idea utile e necessaria: uno straccio di progetto di politiche produttive e industriali e una radicale riduzione della pressione fiscale''. ''Siamo ancora nel pieno dell'emergenza economica ed occupazionale, - conclude il segretario generale del Cisl, Raffaele Bonanni - Il paese è fermo. Abbiamo superato la soglia dei tre milioni di disoccupati e almeno 140 mila persone rischiano di essere espulse dal ciclo produttivo nel 2014 secondo le nostre stime''.
06/01/2015 21:56
 
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Non sono un immobiliarista, ne' tantomeno uno studioso di settore, ma da semplice consumatore mi domando come si possa pensare ad un inversione cosi' netta dei prezzi di mercato. A parte le operazioni speculative che ad oggi seppur in aumento rappresentano una parte non troppo significativa delle compravendire, il mercato e' fatto in larga parte da quella larga fetta di acquirenti che una volta rappresentavano la classe media italiana ( medio alta o medio bassa fate voi ).
Con degli scenari macroenomici cosi' difficili, e parlo di economia reale, salari bassi, disoccupazione alta e investimenti privati in sensibile diminuzione ( parlo di piccole e medie imprese non dei grandi investitori ), mi sembra davvero poco realistico uno scenario con i prezzi a 20k mq nel 2020; se poi consideriamo una contrazione del credito che perdurera' almeno per buona parte del 2015 ( sia a livello di finanziamenti a privati che ad aziende ), credo che per tutto quest'anno il e per il prossimo il trend dei prezzi sara' ancora ribassista.
22/01/2015 15:43
 
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I prezzi sono ancora lungi dall'essere calati come dovranno

Sono stato ad un convegno tenuto da esperti di estimo, valutazione e valorizzazione dell'investimento immobiliare, oltre che da esperti di investimento e e gestione di relativi patrimoni immobiliari

Ebbene, per dirla in poche parole, sono stati ben concordi con il fatto che i prezzi sono lungi dall'essere calati come dovrebbero, e che di conseguenza in tali condizioni c'è poco spazio, dal punto di vista della conenienza economico finanziaria, per interventi di valorizzazione dell'investimento immobiliare.

Queste sono le informazioni e i pareri che contano, non certo le pagine di giornale con articoli ad hoc fatti a pagamento o qualche imbecille che dice nelle radio locali che i prezzi andranno alle stelle.

22/05/2015 09:29
 
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