È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | « 3 4 5 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

La fine della bolla

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2015 09:29
29/07/2014 14:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 62
Città: ROMA
Età: 54
Sesso: Maschile
Utente semplice
Sottoscala
OFFLINE
Il Bonus casa? Vale il 2% del Pil e potrebbe far uscire l'edilizia dalla crisi



I lavori in casa incentivati dai bonus fiscali Irpef del 65% e del 50% valgono ormai il due per cento del Pil e potrebbero trascinare il settore edile fuori della crisi nel 2014: la stima che fa il Cresme nell'aggiornamento di un rapporto per il servizio studi della Camera dei deputati - su dati dell'Agenzia delle entrate - è infatti di 33 miliardi di investimenti agevolati da parte delle famiglie per il 2014, dopo aver raggiunto il record assoluto di 27,5 miliardi di euro di spesa nel 2013 (+40% sul 2012). Questa cifra è composta per 23.535 milioni dagli investimenti in ristrutturazioni semplici (con sgravio al 50%) e per 4.042 milioni da investimenti per la riqualificazione energetica.

Negli ultimi due anni, quindi, la crescita è stata clamorosa, confermata dal numero di domande 2013 che ha superato la barriera del milione e 600mila. Erano state poco meno di un milione e 150mila nel 2012. Per l'anno scorso, queste cifre ammontano a uno sgravio complessivo di 14 miliardi: spalmato in dieci anni significa un importo annuo di benefici fiscali ai cittadini di 1,4 miliardi, mentre l'introito Iva per le casse dello Stato è stato complessivamente di 2,6 miliardi di euro. Un "affare" che ancora conviene allo Stato e che renderebbe problematico invece per il Tesoro mettere fine a questo meccanismo nell'anno corrente.

L'utilizzo dei bonus è ormai un fenomeno di massa, trainato dai livelli delle agevolazioni, mai così alti grazie al «decreto del fare» (Dl 63/2013) e alla legge di stabilità 2014: due provvedimenti del governo Letta che hanno messo il turbo agli investimenti delle famiglie e hanno pure allargato gli sgravi 50% all'acquisto di mobili ed elettrodomestici e quelli 65% alla prevenzione antisismica. Una politica della crescita che contribuisce all'innalzamento del prodotto interno lordo come forse nessuna altra misura di politica economica varata negli ultimi anni. Tutto questo finirà il 1° gennaio, quando le due agevolazioni saranno ridotte dal 65 al 50% e dal 50 al 40%.

Il profilo di lungo periodo dà conto di questa accelerazione recente, ma anche di una storia di successo. Le domande presentate dai cittadini dal 1998 - anno in cui lo strumento fiscale entrò in vigore, inventato dal governo Prodi 1 con Vincenzo Visco alle Finanze - al 2013 sono 9.400.489. Già superata quindi anche la barriera dei 10 milioni di richieste.
Nei numeri del rapporto Camera dei deputati-Cresme c'è anche un capitolo dedicato all'occupazione diretta e indiretta generata dagli incentivi che però si ferma al 2011. Secondo il Cresme nel 2011 sono stati generati 176mila occupati diretti e 264mila occupati totali, mentre dal 1998 al 2011 i posti di lavoro diretti stimati dal Cresme ammontano a un milione e 73mila.

Un'altra lettura del Rapporto riguarda la spinta data dagli sgravi al mercato del recupero abitativo che è l'unico che va a gonfie vele nella grande crisi (pubblica e privata) del settore edile. La quota degli investimenti agevolati sul totale del mercato del recupero abitativo ha oscillato fra il 10 e il 20% fino al 2006 per poi superare la barriera del 20% con la creazione del bonus sul risparmio energetico, più incentivante di quello semplice. Ma il vero salto si è fatto negli ultimi tre anni: nel 2010 si è superata la quota del 30%, nel 2011 ci si è avvicinati al 40%, nel 2013 ci si è attestati intorno al 60% (27 miliardi incentivati su un totale di recupero residenziale stimato dal Cresme a 46,3 miliardi).

La leva fiscale sta trainando l'unico mercato davvero brillante dell'edilizia. E potrebbe portare il settore fuori della crisi dopo sette anni di segno negativo: nell'ultima edizione del Rapporto il Cresme aggiorna le proprie previsioni per l'intero settore, trasformando il segno negativo (-0,6%) attribuito all'anno 2014 nel novembre 2013 in un segno positivo (+0,1%). Proprio gli incentivi al recupero sono la leva per l'uscita dalla crisi: gli investimenti in rinnovo residenziale crescono del 6,5%, quelli complessivi del rinnovo edilizio del 3,9%.
ilsole24ore.com
[Modificato da pax2you 07/01/2015 17:17]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | « 3 4 5 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:43. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats