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Agenzie immobiliari in chiusura: è crisi nera

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2015 13:08
12/04/2007 08:47
 
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Da: il Giornale.it - di Redazione - giovedì 18 gennaio 2007, 07:00

Agenti immobiliari «in crisi»: il 30% chiuderà entro l'anno

Come poter raddoppiare il capitale investito? Semplice, basta acquistare una nuda proprietà. Questo particolare «trend», in crescita a Milano e nell'hinterland, si configura come l'unica scappatoia a quella spada di Damocle che è il mutuo.
Se da un lato non tutti si possono permettere un esborso pari al 50-70 per cento del valore dell'immobile, dall'altra figli e nipoti ne possono trarre beneficio. Infatti le persone più anziane tendono a cedere sempre più spesso la nuda proprietà, il più delle volte ai parenti diretti, soprattutto ai nipoti. Non ha dubbi a tal proposito Emanuele Barbera, presidente della Sarpi Spa, gruppo immobiliare che opera nel capoluogo lombardo: «Registriamo ormai circa il 6% delle transazioni totali, in tal senso, mentre solo nel 2005 erano circa la metà. La tipologia immobiliare è medio-alta, ovvero, parliamo di solito di appartamenti di 4 locali ben posizionati; il valore medio delle transazioni - aggiunge Barbera - è dell'ordine dei 200mila euro. Da notare che, in questo modo, le persone della terza e quarta età trovano una liquidità che li rende più tranquilli per il resto della loro vita. Dall'altra parte - sottolinea il presidente della Sarpi - chi acquista risparmia dal 30 al 50 per cento sui prezzi medi di mercato».
Se Milano registra una certa vivacità nel mercato immobiliare odierno, non tutte le fasce di appartamento vanno per la maggiore: sono quelle situate alle estremità che scatenano la compravendita, ovvero nelle zone di minor pregio e in quelle esclusive. Altro dato interessante emerso da una ricerca condotta dal Centro sviluppo franchising di Sarpi immobiliare riguarda la sorte che attenderebbe agli agenti immobiliari: in base a una intervista su un campione di 5mila agenzie, il Centro registra che circa il 30% di queste hanno dichiarato di non sapere se continueranno l'attività nel 2007, con possibilità di chiusura entro la fine dell'anno.
«Il mercato immobiliare - osserva in proposito Barbera - è in una fase di riflessione contrattiva dove le crescite registrate a partire dal 2000 sono solo un ricordo e oggi si paga anche lo scotto dell'euro, nel senso che, a suo tempo, ciò che valeva un milione di lire al metro quadrato lo si è posto in vendita a mille euro. Queste operazioni commerciali, andate a buon fine in un periodo favorevole, hanno prodotto ampie distorsioni nelle valutazioni di mercato, che conosceranno riduzioni anche nell'ordine del 15-20 per cento proprio a causa di stime approssimate e generalizzate, che non hanno tenuto conto delle specifiche caratteristiche intrinseche ed estrinseche degli immobili. In questo contesto le agenzie meno professionali, che hanno acquisito immobili cari, rischiano di non vendere per sei o dodici mesi, con la conseguente chiusura di un'attività in perdita».
Vedi anche:
La crisi delle agenzie immobiliari brucia 300 posti di lavoro
Lo stop della casa gela le agenzie
Ma la festa è davvero finita?
RISCHIO CHIUSURA PER LE AGENZIE IMMOBILIARI?
L'edilizia rischia il collasso: parola dei costruttori
[Modificato da marco--- 27/04/2008 11:26]
12/04/2007 08:54
 
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Fonte: Quotidianocasa.it - di redazione - 07/10/2006

Rischio chiusura per le agenzie immobiliari?

Discutendo di franchising immobiliare in un convegno a Milano il Dr. Emanuele Barbera, Presidente Sarpi Franchising Group S.p.A., si dichiara preoccupato per le sorti delle agenzie immobiliari

A Milano i prezzi di alcune case e zone sono destinati a calare anche del 15%. Inoltre, entro giugno 2007, il 30% degli agenti immobiliari sono circa 40mila in Italia rischia di chiudere la propria attività.

Nello stesso tempo, proprio a Milano si aprono opportunità di crescita caratterizzate da una certa unicità, in ambito immobiliare.

Emanuele Barbera, presidente di Presidente Sarpi Franchising Group S.p.A., società che in questi giorni celebra cinquant´anni di attività non ha dubbi sul futuro del mercato immobiliare del capoluogo lombardo.

Santa Giulia, la ex Bovisa, l´area della vecchia Fiera, la Falck: ci sono milioni di metri cubi da recuperare e proporre al mercato, una grande opportunità per chi vuole comprare, anche se a prezzi molto alti, un pezzo di città destinato ad essere il centro della modernità e della moda italiana.

In una città sottolinea Barbera che nel 2001 contava un milione 186mila abitanti (dati del censimento), ma che lo scorso anno era già arrivata a un milione 306mila, ci sono 160mila extra comunitari in più (dati del Comune, a novembre 2005), tutti in regola, e potenziali acquirenti di case; a condizione che il prezzo sia accessibile e gli venga concesso un mutuo.

Sempre secondo Barbera il rischio di una crisi settoriale senza precedenti è sotto gli occhi di tutti: i prezzi sono cresciuti in modo eccessivo e senza una razionalizzazione, standardizzando i valori indipendentemente dalla valutazione intrinseca ed estrinseca dell´immobile.

Ovviamente, in questo contesto di mercato, il ruolo dell´agente immobiliare deve essere altamente professionale.

Evitando il rischio di acquisire immobili che poi non si venderanno perché fuori stima.

Professionalità e competenza che si acquisiscono con maggiore facilità aggregandosi a dei network in grado di creare sinergie, anche grazie alla visione privilegiata d´insieme del mercato, con possibilità di comparazione dei prezzi e di confronto con altri colleghi.

Di fatto con la crisi (per altro ciclica del settore) l´unione sinergica dà più forza e offre più opportunità di affari.

Aggregazione, fra l´altro, significa valorizzare le individualità integrandole in un gruppo sostiene con forza Barbera -. Questo è un concetto che deve entrare nella cultura dell´agente immobiliare moderno, il quale deve operare in un mercato dove le capacità di rivalutazione del bene e della stessa professione dipendono da molteplici interazioni culturali.
Vedi anche:
La crisi delle agenzie immobiliari brucia 300 posti di lavoro
Lo stop della casa gela le agenzie
Ma la festa è davvero finita?
Agenti immobiliari «in crisi»: il 30% chiuderà entro l’anno
L'edilizia rischia il collasso: parola dei costruttori
[Modificato da marco--- 29/06/2009 13:39]
05/08/2008 14:41
 
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Fonte: La Tribuna di Treviso - 15/07/2008 - di Enrico Lorenzo Tidona

Ecatombe di agenzie: 88 hanno chiuso

Si punta il dito contro l'avanzata improvvisa degli intermediari del mattone cresciuti a tal punto da drogare il mercato.


Ricapitolando, nella zona di Treviso le variazioni (non percentuali) del numero di agenti immobiliari sono state le seguenti:

2004 +50
2005 +11
2006 +21

2007 -88


Da notare che il decremento del 2007 ha completamente eroso i precedenti tre incrementi.
Certo, qui si parla di una situazione locale, quella della zona di Treviso, tuttavia i dati dovrebbero fare riflettere.
Interessante anche l'affermazione sugli intermediari del mattone, sicuramente la colpa non è tutta loro ma dovrebbe fare riflettere.

Vedi anche: Il mercato immobiliare è drogato da alcune agenzie (Fonte: la Repubblica.it - 03/01/2003 - di Franca Selvatici)

Marco
[Modificato da marco--- 02/11/2008 21:26]
29/05/2009 09:38
 
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La rete vendita è meglio in franchising (Fonte: Il Mondo - 05/06/2009)

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[Modificato da marco--- 29/05/2009 10:50]
12/02/2010 10:38
 
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VA IN BARCA MA SCARICA SPESE SU FISCO, SCOPERTO PAGA 301MILA EURO

12:48 28 GIU 2010

(AGI) - Bologna, 28 giu. - Agente immobiliare se ne va in barca ma scarica le spese sul fisco, viene scoperto e paga 301mila euro. L'uomo pizzicato dagli agenti delle tasse aveva infatti una barca,e l'aveva intestata alla societa' di cui era unico socio e legale rappresentante; la usava invece per le proprie vacanze e comunque ne scaricava le spese ai danni dell'erario. I funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Parma, a seguito di un controllo, hanno scoperto l'infedele contribuente ed hanno fatto rientrare nelle casse dello Stato oltre 300mila euro.
E' andata cosi': la societa' emiliana, che operava principalmente nel settore della mediazione immobiliare, aveva dichiarato tra i suoi rami di attivita' anche quella di noleggio di mezzi di trasporto marittimo e aveva acquistato, a questo scopo, tra il 2004 e il 2006, due yacht attraverso un contratto di leasing. I funzionari della Direzione Provinciale di Parma, dall'esame delle fatture emesse per l'attivita' di noleggio barche, hanno scoperto che l'unico cliente era proprio il legale rappresentante della societa'; l'imbarcazione, pertanto, era stata usata esclusivamente a fini privati e non commerciali. Questa tesi e' stata avvalorata dalla puntuale analisi dei bilanci della societa', dai quali e' emerso che gli ambiti di attivita' erano soltanto la locazione di immobili propri e l'intermediazione nella compravendita di immobili altrui. Secondo i controlli degli ispettori del fisco, la societa', attraverso il 'finto' noleggio a costi decisamente inferiori rispetto a quelli di mercato e mediante la deduzione delle spese sostenute per le imbarcazioni (es. la retribuzione dello skipper), ha evaso un imponibile complessivo, ai fini dell'Iva e delle imposte dirette, di 1 milione e 400mila euro.
A fronte dei rilievi dell'Agenzia delle Entrate, il contribuente ha saldato il proprio debito con l'erario, usufruendo dell'istituto dell'accertamento con adesione, e ha versato in un'unica soluzione l'importo di 301mila euro. (AGI) Mir



Se sono alla canna del gas ... e per fare il pieno allo yacht
[SM=g7605]
[Modificato da (sylvestro) 28/06/2010 13:51]
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09/09/2010 01:11
 
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In un anno chiuse 10 agenzie immobiliari
la Gazzetta di Modena — 07 settembre 2010

Basti pensare che lo scorso anno hanno chiuso i battenti una decina di agenzie immobiliari a Carpi. Eravano un’ottantina e ora siamo circa 65».

ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/gazzettadimodena/2010/09/07/DP1PO_DP...
22/09/2010 09:30
 
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mercato immobiliare, per gli agenti le cose non vanno poi così male





Martedì, 21 settembre, 2010 - 08:33 / pubblicato per Ritratto di teamteam@idealista

nel secondo trimeste 2010 la crisi immobiliare rallenta così come diminuisce la tendenza al ribasso dei prezzi e si riprendono le compravendite. a dirlo le agenzie immobiliari secondo il sondaggio condotto periodicamente dalla banca d'italia. le cifre sono incoraggianti

leggendo il bollettino, infatti, viene fuori che il saldo negativo fra le percentuali di chi indica prezzi in aumento e chi in diminuzione si è ridotto al 37,9% dal 42,6% del trimestre precedente. sono appena l'1,5%, invece le indicazioni di rialzo, ma sono aumentati i giudizi che riferiscono di una stabilità di prezzi, passati dal 55,8% al 60,6%

il saldo negativo fra gli agenti che hanno registrato un aumento dei prezzi e quelli che parlano di un calo è più marcato nel sud e nelle isole, dove i giudizi di aumento sono stati del 4%, a differenza del primo trimestre quando erano pressochè nulli

ancora in calo le compravendite, ma nel secondo trimestre è aumentata il 3% rispetto al 2009, la percentuale degli agenti immobiliari che ha concluso almeno una compravendita, e il numero di case vendute è aumentato del 2%

quali sono le prospettive? secondo il bollettino statistico della banca d'italia, "pur in lieve peggioramento rispetto alla rilevazione precedente, mostrano un pessimismo assai più contenuto rispetto a quanto riscontrato nell'estate dell'anno scorso"

www.idealista.it/news/archivio/2010/09/20/012339-mercato-immobiliare-agenti-cose-non-vanno-poi-c...
[Modificato da ccc56 22/09/2010 09:32]
ccc56
05/10/2010 12:30
 
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Immobili: Fiaip, attese chiusure agenzie in Emilia Romagna dopo direttiva Ue

Bologna, 5 ott. - (Adnkronos)

@La direttiva Ue sul credito al consumo, recepita pochi giorni fa, si rivelera' una mazzata per le piccole imprese di intermediazione immobiliare. Ci attendiamo chiusure anche in Emilia Romagna". La denuncia arriva da Luciano Passuti, presidente nazionale onorario della Federazione italiana agenti immobiliari professionali, e dal numero uno dell'Emilia Romagna Libero Calamosca, che osservano: "piu' lunghi i tempi di vendita delle case e aggravio di costi per chi acquista". "A rimetterci, pero', saranno - fanno presente Passuti e Calamosca - tanti piccoli agenti immobiliari in quanto per continuare a svolgere l'attivita' di mediazione creditizia dovranno costituire societa' con almeno 120 mila euro di capitale, cosa pressoche' impossibile perche' i costi di gestione sarebbero proibitivi". "Agli agenti immobiliari - spiegano - viene impedito di segnalare al cliente la banca che offre un prodotto adatto alle sue esigenze. O meglio, per farlo devono costituire una societa' di capitali con un patrimonio minimo di 120 mila euro. Da sottolineare che la stessa norma permette ai commessi della grande distribuzione (senza obbligo di formazione) di far indebitare le famiglie italiane con il credito al consumo. Una disparita' di trattamento assolutamente ingiustificabile". (segue)
(05 ottobre 2010 ore 12.02)
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03/01/2011 20:57
 
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Re:
stelafe, 29/05/2009 9.38:

La rete vendita è meglio in franchising (Fonte: Il Mondo - 05/06/2009)

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Da "La Stampa" di sabato 18/12/2010:

Agenzie immobiliari È guerra in famiglia
Grimaldi contro i soci Professionecasa e Gabetti

MOTIVI Di SCONTRO «Botti onori l'impegno per l'acquisto della quota del 49%»
«SCUSA PAPÀ» Lettera di dieci pagine del figlio al fondatore di Grimaldi: ho sbagliato

«Caro padre, mi vedo costretto a scrivere questa mia breve memoria, poiché gli ultimi accadimenti stanno purtroppo turbando la rete Grimaldi e chi vi opera, la società, i soci, ma più in generale stanno ledendo l'immagine di tutti i soggetti coinvolti. Ciò si è reso più evidente dalle mie repentine e forse inaspettate dimissioni, cui sono seguite varie spiegazioni, che lasciano intravedere alcune divergenze in seno ai soci della Grimaldi Franchising».

Comincia così la lunga lettera (10 pagine) scritta il 10 dicembre da Jacopo Grimaldi che racconta una dynasty immobiliare che si conclude con le sue dimissioni dalla presidenza del gruppo immobiliare, fondato a Torino nel 1965. La missiva è indirizzata al padre Augusto e ai familiari, direttori e titolari della rete Grimaldi e ai soci, tra cui Elio Gabetti, presidente del gruppo quotato a Piazza Affari al suo ad Ugo Giordano e a Umberto Botti, a capo della società Ubh e fondatore dell'agenzia immobiliare Professionecasa. Grimaldi si sfoga contro Botti, socio dal 2007, che ha preso il suo posto da presidente nella Grimaldi Franchising, e la sua società Ubh, che ha tra i suoi azionisti il Banco Popolare. Grimaldi chiede a Botti «di onorare il suo impegno d'acquisto del 49% della Grimaldi Franchising», con un pagamento, pattuito in 3,2 milioni di euro e doveva essere effettuato il 31 luglio 2008.

Tre giorni dopo, il 13 dicembbre, arriva sempre per lettera la replica di Botti: «Mi riservo di tutelare la mia persona e l'immagine delle aziende coinvolte, che mi onoro di rappresentare, nelle sedi più opportune». Lo scontro rischia di finire in un'aula di Tribunale. Una grana che arriva in un momento delicato per uno dei soci, Gabetti, che a fine novembre ha deliberato un aumento di capitale da 25 milioni. E tra gli azionisti di Gabetti c'è anche Botti, a marzo sceso all'1,871% dal 4,54%.

Nella lettera Grimaldi spiega di aver concesso a Botti una proroga del pagamento dal 31 luglio al 30 settembre 2008, per effettuare la cessione non a Ubh ma a Tree-Re, la società al 51% di Gabetti e al 49% di Ubh, in cui sono confluite le attività di franchising di Grimaldi, Gabetti e Professionecasa. «Botti si rifiutò di firmare e chiese la nostra fiducia» con una stretta di mano, scrive Grimaldi. Per metà ottobre l'atto viene annullato.

Il 3 dicembre il Cda di Tree-Re comunica, tramite Ubh, la loro migliore offerta per il 49%: 1,7 milioni, la metà di quanto concordato. I Grimaldi rifiutano, per mesi si cerca una soluzione, ma «Botti, Ubh, TreeRe e Gabetti non ricevono una sola lettera» di un legale dei Grimaldi. Poi con l'estate 2009 a causa degli investimenti eccessivi, il patrimonio della Grimaldi Franchising è in crisi. Così sotto indicazioni di TreeRe, che ha il 51%, si dimetttono i consiglieri e lo stesso Grimaldi. TreeRe lancia una ciambella di salvataggio a Hmg, holding dei Grimaldi: un prestito di 400 mila euro per l'aumento di capitale necessario alla società. Hmg si impegna a restituirlo a fine settembre 2011. Poi si arriva a un nuovo accordo per l'acquisto del 49%. «Ma qualcosa ormai si era incrinato» conclude Grimaldi chiedendo scusa al padre per i possibili sbagli: «Ammetto che non era così che avessi immaginato la fine di questo film, di cui tu sei stato uno dei principali protagonisti, in quanto sei il padre del frachising immobiliare in Italia».»
11/07/2011 18:40
 
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Franchising immobiliare: gli affiliati pagano a singhiozzo le royality

"
Tira aria di crisi anche per le reti di agenzie immobiliari in franchising. Crisi di numeri perché nel giro di un anno le agenzie a marchio sono calate del 2,3 per cento. Crisi di identità, perché la formula di affiliazione, come l'abbiamo conosciuta finora, va rivista e rimodulata su esigenze e condizioni di mercato nuove. Il tutto a fronte di una categoria come quella degli agenti – indipendenti o sotto marchio, giovani o di lungo corso – mediamente poco propensa all'innovazione

...

Ogni affiliato si trova a sostenere una voce mensile di royalty tra i 700 e i 1.700 euro (fino a 20mila euro l'anno). A cui va aggiunta una tariffa (fee) di ingresso, spalmata in genere su 5 anni di contratto, tra i 5mila e i 15mila euro, rinegoziabili al ribasso a ogni scadenza di contratto. «Il vero problema oggi sono i conti che non tornano – sostiene Gerardo Paterna, fondatore di Immofranchising.net –. Alcuni affiliati non pagano o pagano a singhiozzo le royalty. Inoltre non c'è più servizio in pancia a un network – aggiunge Paterna – che non possa essere reperito sul mercato, spesso anche a prezzi inferiori, da ogni agente indipendente».

...
"
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02/10/2012 13:49
 
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Una cura dimagrante in agenzia immobiliare
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13/10/2012 14:23
 
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C'è crisi: anche gli agenti immobiliari restano senza casa
«Undici famiglie occupano uno stabile della regione nel centro di Roma: "Siamo il ceto medio che non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese"»
di Ylenia Sina
10/10/2012



«ROMA - Può un agente immobiliare rimanere senza casa? Sembra paradossale ma la crisi ha reso possibile anche questo. "Ho venduto appartamenti per anni ma con la contrazione delle compravendite il mutuo di casa non me lo posso più permettere nemmeno io". In tempo crisi, quella di Roberto è diventata una storia normale. Affitti alle stelle, mutui insolvibili, stipendi che un tempo garantivano una certa stabilità economica e che ora non bastano più per arrivare alla fine del mese. Una storia normale con un finale però meno frequente: l'occupazione.

Un'occupazione "spontanea" nata il 17 settembre scorso e organizzata grazie a un passaparola tra amici accomunati da sfratti e morosità. Infatti, Roberto non è solo. Con lui ci sono le famiglie di altri due agenti immobiliari, impiegati pubblici, agenti finanziari, odontotecnici, piccoli imprenditori. In tutto 30 persone, 11 nuclei familiari complessivi, tra cui 14 minorenni con età variabili dai 3 mesi ai 14 anni. Lo stabile in questione è di proprietà del Lazio Adisu, l'Ente per il diritto allo studio nel Lazio, in via del Macao 8, nel centro di Roma a pochi passi dal ministero dell'Economia e della Finanze, destinato agli studenti universitari fino al giugno scorso.

LA STORIA DELL'OCCUPAZIONE - "Solo un anno fa non avremmo mai pensato di occupare per poter avere un tetto sopra la testa. Ma siamo stati obbligati a farlo. L'unica alternativa era la strada". Lo raccontano quasi all'unisono mentre, intorno a un tavolo, mangiano un piatto di pasta preparato da Roberto. "Siamo entrati qui il 17 settembre e il 20 abbiamo avanzato richiesta di residenza che ci è stata accordata. Poi venerdì scorso siamo andati all'Adisu e abbiamo comunicato la nostra occupazione". Così è arrivata la polizia prima per un controllo, poi per notificare l'ordinanza di sgombero. Nel frattempo la voce si è sparsa. L'associazione inquilini e assegnatari dell'Unione sindacale di base, Asia Usb, si è mobilitata per sostenerli. "Ora stiamo aspettando che si apra un tavolo di confronto con le parti in causa per trovare una soluzione. Noi siamo decisi a restare, almeno finché non si trova una soluzione alla nostra situazione. Se ci sgomberano, resisteremo passivamente".

GLI OCCUPANTI - "Ora vi raccontiamo le nostre storie ma non c'è da stupirsi: siamo lo spaccato di quello che era il ceto medio e che adesso non ce la fa più a mantenere nemmeno la casa" esordisce Roberto. E infatti, in tutte le storie, è la casa, "che assorbe quasi tutto lo stipendio" a essere il problema: "abbiamo quasi tutti una sentenza di sfratto e chi non ce l'ha è perché sono solo due o tre mesi che non riesce più a pagare il mutuo". Fabio faceva l'agente finanziario in proprio. Un incidente gli ha tolto un braccio e, a lungo andare, anche il lavoro. Natascia è una dipendente statale e ha cinque figli. "Prendo 1200 euro al mese e pagavo 950 di affitto più cento di condominio. Sono sola a far crescere i miei figli. Quando sono stata sfrattata da casa, l'unica cosa che mi è stata proposta è mettermi nella lista della Caritas". Su trenta persone, sono quasi tutti italiani. Solo quattro ragazzi "single" sono stranieri. Seluan viene dallo Sri Lanka e abita in Italia da tanti anni: "l'ultimo lavoro che mi è capitato è stato per i due mesi estivi. Ho vissuto con questa famiglia romana giorno e notte per 500 euro al mese". Gentian è albanese. "Ho lavorato per anni con un'azienda che monta mobili per uffici. Poi è arrivata la crisi e mi hanno licenziato".

LA PROPRIETA' - Lo stabile, di proprietà del Lazio Adisu, l'Ente regionale per il diritto allo studio, che fa capo alla regione Lazio, è rimasto aperto fino al giugno 2012 come residenza per studenti universitari. Ma a settembre quei "mini-appartamenti", una decina in tutto, non sono stati assegnati. "La palazzina è stata temporaneamente chiusa per lavori di adeguamento alla normativa vigente come per esempio l'impianto antincendio" spiega Antonio De Michele, direttore amministrativo di LazioAdisu che conferma come a settembre, al momento dell'occupazione, i lavori di ristrutturazione non erano ancora iniziati. "Non ci sono piani che ne cambieranno la destinazione d'uso - assicura - avevamo in progetto di riaprire la struttura per il prossimo bando di concorso a novembre".Roma, agenti immobiliari occupano stabile Lazio Adisu in via del Macao

UN INCONTRO - Intanto gli occupanti, sostenuti dal sindacato Asia Usb, stanno lavorando alla possibilità di aprire un tavolo di trattativa con l'Adisu, e con gli assessori regionali competenti (Lavoro e Istruzione, Mariella Zezza, e Demanio e Patrimonio, Fabio Armeni) per trovare "possibili soluzioni". Anche il consigliere regionale della Federazione della sinistra, Fabio Nobile, si è recato presso lo stabile: "Farò in modo che l'incontro si possa a aprire al più presto". (da RomaToday



Al minuto 4:10 c'è una testimonianza di Roberto sul mercato immobiliare attuale.

fabio
14/12/2012 13:37
 
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Chiudono le agenzie immobiliari (Fonte: ilsecoloxix.it - di Tommaso Dotta - 13/12/2012)

Savona - Alla fine degli anni ‘70 a Savona erano attivi sei agenti immobiliari. Trent’anni dopo il loro numero si era decuplicato, sfiorando quota 70. Nel 2012, per la prima volta, si è assistito a una fuga da questo settore una volta florido. Sono almeno cinque le agenzie immobiliari che hanno chiuso o convertito la loro attività durante l’anno. Il caso esemplare, che tutti prendono ad esempio, è quello di Ferdinando Buschetti, che ha trasformato il suo studio immobiliare di via Vegerio in una “Svapoteca”, un punto vendita per le sigarette elettroniche. Ma come lui ci sono molti altri che hanno deciso di cambiare vita, dicendo addio a un settore in contrazione e scegliendo altre strade.

La sezione provinciale della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionisti, conferma che i dati nel savonese ricalcano la situazione fotografata dall’Istat su base nazionale: nel secondo trimestre del 2012 le compravendite immobiliari edilizie sono diminuite del 25%, la variazione tendenziale peggiore dal 2008. A crollare sono state sia le compravendite nel loro complesso, sia nello specifico quelle che riguardano gli immobili ad uso abitazione, le seconde case e gli alloggi a uso economico (anche se non ci sono ancora dati che possano dire con chiarezza quanto la compravendita di seconde case sia diminuita rispetto a quella di prime abitazioni).

Parallelamente segnano un tonfo anche i mutui che, considerati assieme a finanziamenti e ipoteche, scivolano in basso nello stesso periodo del 41,2%. Gli esperti del settore sottolineano come questi due dati siano strettamente collegati tra loro. Ci si chiede se sia la diminuzione della domanda di case ad aver trainato verso il basso la domanda di mutui o, piuttosto, il contrario: meno mutui a disposizione dei savonesi e quindi meno compravendita di alloggi. È ormai lampante come le banche siano sempre meno disposte a garantire denaro contante se chi lo richiede non può fornire solide garanzie. E le domande di mutuo vengono rifiutate sempre più spesso. E negli studi notarili savonesi sono sempre di più i clienti che si presentano chiedendo di stracciare il preliminare di vendita.
[Modificato da marco--- 14/12/2012 13:47]
18/12/2012 09:24
 
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La crisi delle agenzie immobiliari: Come fare per sopravvivere? (Fonte: nuvola.corriere.it - di Giulia Cimpanelli - 18/12/2012)

Le agenzie immobiliari in Italia sono circa 30mila e la sorte per molte di queste è quella di chiudere: “Molti uffici abbasseranno la saracinesca alla fine di quest’anno – dice Righi, immobiliarista e presidente della Fiaip (federazione italiana agenti immobiliari professionali) – alcuni per cessata attività, altri per cambiare assetto societario e unirsi in consorzi o cooperative”.

Il crollo delle compravendite, infatti, sta mettendo in ginocchio il mercato e la professione di agente immobiliare. Il mercato è in frenata ormai da anni e una leggerissima ripresa è prevista solo a partire dal 2014. I prezzi si sono sì abbassati, ma non abbastanza per soddisfare potenziali acquirenti.

“Con l’avvento dell’Imu i proprietari tendono a locare a prezzi più alti per recuperare le spese – aggiunge Righi – ma lo stato sociale attuale impedisce alle persone di permettersi tali canoni, quindi aumentano gli inquilini che non pagano”. Un circolo vizioso.

Così la tendenza è l’integrazione dei servizi: “Aggregarsi tra “piccoli” per abbattere le spese e massimizzare la qualità e la completezza delle prestazioni offerte. Esistono anche dei gruppi che fanno network, si fanno pagare una fee fissa molto più bassa di quella dei franchising e condividono i servizi”.

E se agenzie private e network soffrono lo stato di crisi lo fanno ancora di più le aziende di franchising: “Alcune stanno licenziando dipendenti – continua – altre hanno abbassato l’importo delle parcelle richieste ai franchisee”. In più le agenzie non solo fanno network tra loro, ma anche con studi e professionisti di diverso genere: amministratori condominiali, geometri o architetti, al fine di fornire al cliente un’offerta a tutto tondo.

La situazione sta cambiando radicalmente anche la figura dell’agente immobiliare o ciò che quest’ultima dovrebbe diventare per non “affogare” nelle cattive acque del settore. Molte di più le competenze richieste: “Oggi un agente deve essere molto preparato a livello giuridico e fiscale e deve avere ottime basi di inglese settoriale, soprattutto se opera in città d’arte o zone turistiche”.

E qui emerge il vero buco del sistema immobiliare, quello che, oltre la crisi, ha portato il settore professionale a perdere o non acquisire mai la dovuta rispettabilità: “Il problema reale è che l’agente immobiliare è una delle poche professioni a non avere un percorso di studi superiori dedicato. Il corso obbligatorio di 220 ore alla Camera di commercio non basta per fornire una preparazione adeguata. Da anni ormai, noi associazioni, stiamo chiedendo al governo un istituto specializzato”.
19/01/2013 10:37
 
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Mercato immobiliare in picchiata: agenzie a rischio chiusura (Fonte: ilgiunco.net - di Daniele Reali - 18/01/2013)

GROSSETO – Il 2012 è stato l’anno più difficile per il mercato immobiliare. Le compravendite delle case sono crollate e anche in provincia di Grosseto questa flessione, dopo gli anni del boom, è stata pesante e molto evidente. «Dal 2006 – dice Luca Vitale presidente regionale Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) – ad oggi le case vendute si sono dimezzata. In Toscana si è passati da 55 mila vendite del 2006 a 38 mila nel 2011 e nei primi sei mesi del 2012 in tutta la regione sono state meno di 15 mila» (nella foto da sinistra: Luca Vitale presidente regionale Fiaip, Filippo Asta, presidente provinciale Fiaip).

I numeri sono preoccupanti per un settore che anche in provincia di Grosseto rappresenta una parte significativa dell’economia senza considerare gli effetti che si producono sull’indotto. «Una flessione del mercato che è dovuta – osserva Filippo Asta, presidente provinciale Fiaip – a due fattori principali: la politica fiscale sulla casa con l’introduzione dell’Imu; il minore accesso al credito da parte dei possibili acquirenti». In altre parole da una parte le tasse e dall’altra la minore disponibilità delle banche a concedere mutui hanno avuto un effetto recessivo sul mercato immobiliare che si aggiunge alla crisi economico. Un cocktail “mortale” che rischia di produrre danni anche a lungo termine. «La ripresa non ci sarà – dice ancora Asta – nè nel 2013 e né nel 2014 se non ci saranno interventi».

La Fiap, che solo in provincia di Grosseto conta più di 110 agenzie immobiliari, ha organizzato per il 24 di gennaio una manifestazione a Roma proprio per chiedere alla politica di abolire l’Imu e favorire l’accesso al credito per chi vuole comprare la casa. «Con questi numeri nel 2013 – ha concluso Asta – diverse agenzie, anche in provincia di Grosseto, potrebbero chiudere con una perdita di opportunità e posti di lavoro».
[Modificato da marco--- 19/01/2013 11:17]
19/01/2013 19:35
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Agenti immobiliari e proprietari di casa bocciano l'Agenda Monti (Fonte: ilghirlandaio.com - di Marco Scotti)

[...] Veniamo alle poche righe contenute nel programma di Monti che riguardano il settore. “La semplificazione del rapporto tra la pubblica amministrazione e i cittadini e le imprese è stata al centro dell’azione di questi mesi: via adempimenti inutili per infrastrutture ed edilizia”. È questo l’unico paragrafo in cui si parla del settore immobiliare nell’agenda di governo proposta dal professore. Eppure il 21% del Pil (una cifra superiore persino a quella dell’automotive) è prodotto proprio dal comparto dell’edilizia. Un settore che però, in questo momento, sta vivendo una crisi sistemica gravissima: 350.000 posti di lavoro persi nell’edilizia, cui si sommano i 100.000 andati in fumo nell’intermediazione. Per far sentire la propria voce, quindi, l’intero comparto ha deciso di darsi appuntamento a Roma, il 24 gennaio prossimo, per gli “Stati generali dell’immobiliare” [...]
[Modificato da marco--- 19/01/2013 19:58]
14/05/2013 11:00
 
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Ringraziando pax2you per questa segnalazione.

Crisi immobiliare, perse 200 agenzie (Fonte: dailymotion.com - 16/04/2013)
29/05/2013 08:48
 
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In 4 anni spariti 500 mila posti nell'immobiliare a causa del crollo delle compravendite
Agenti immobiliari, persi 500 mila posti di lavoro (Fonte: lettera43.it - 28/05/2013)

Negli ultimi quattro anni il comparto immobiliare ha perso 500 mila posti di lavoro. Tra le cause ci sono le «politiche depressive recentemente applicate al settore», a partire dall'Imu, e le «difficoltà di erogazione del credito». È il calcolo fatto della Fiaip, Federazione agenti immobiliari, ascoltata in audizione al Senato il 28 maggio.
COLPA DELL'IMU. Secondo gli agenti immobiliari, il collegamento tra «lo straordinario inasprimento tributario immobiliare» ed il crollo delle compravendite (-25,7% secondo i dati dell'ultimo rapporto Agenzia delle Entrate-Abi) appare scontato, visto che la prima forte contrazione del mercato si è registrata proprio nel primo trimestre del 2012, ossia in concomitanza dell'introduzione dell'Imu con il decreto Salva Italia.
La Fiaip, in commissione Finanze nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla tassazione immobiliare, ha spiegato che «se all'Imu si aggiunge una legislazione in materia di locazione ormai desueta, si comprende il motivo per cui in Italia vi sia stato un vero e proprio tracollo dell'investimento immobiliare».
[Modificato da marco--- 29/05/2013 08:50]
30/12/2013 11:02
 
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Agente immobiliare: un morto che cammina
31 luglio 2013

Sinceramente sono veramente stanco di sentir parlare di scenari futuri improponibili, modelli di business vecchi e improduttivi, sistemi informatici come il famigerato MLS che oggi dopo 10 anni di fallimento sul campo viene spacciato ancora come fonte di innovazione, reddito e poco chiara collaborazione.

Basta e ancora basta a tante, tantissime parole inutili, false speranze, discorsi politicizzati e finti rappresentanti interessati solamente alla vecchia e redditizia poltrona di pelle… sì pelle di Agente Immobiliare! Nessuno rappresenta nessuno!

L’agente immobiliare è morto e girovaga sul mercato come uno zombie in attesa del proprio funerale che mai arriverà e purtroppo questa è la verità e che nessuno vuole ammettere. Perché?

Il resto qui:
regold.it
20/11/2014 09:04
 
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Agenzie immobiliari: peggiora l'emorragia del franchising (Fonte: monitorimmobiliare.it - di Cristina Giua - 17/11/2014)

La torta è di quelle sempre più piccole: dagli anni del boom (che coincide a spanne con il triennio 2003-2006) quando di compravendite di case in Italia se ne chiudevano anche 800mila l'anno (di cui almeno la metà passava per l'intermediazione delle agenzie immobiliari), allo scenario di oggi dove gli acquisti di case sono circa la metà (415-420mila transazioni è la stima di Nomisma per l'intero 2014, dove la buona notizia è che il risultato sarà allineato - con anche un lieve rimbalzo in avanti - rispetto al bilancio 2013).

Con questi chiari di luna non c'è da meravigliarsi se la crisi è stata in grado di travolgere anche – e soprattutto - i marchi di agenzie che gestiscono la rete di intermediazione (vendita e affitti) in franchising.

Come ogni anno, a prendersi la briga di fare i conti sul comprato è Gerardo Paterna che a Monitorimmobiliare ha dato l'anteprima (il report completo sarà scaricabile a partire da domani mattina, 18 novembre, su www.gerardopaterna.com).

Intanto vediamo i numeri più importanti emersi dal monitoraggio: il 2014 si prepara a lasciare sul terreno 575 agenzie affiliate (-14,25% del totale franchising totalizzato a fine 2013), a conferma – si legge nel dossier - di un trend costantemente in calo, registrato a partire dal 2010. In pratica si è passati dalle 4.610 agenzie a marchio dello scorso anno alle attuali 4.035...
15/12/2014 12:44
 
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Fiaip: no a ingresso banche in intermediazione immobiliare
ROMA, 09 DIC - Il Consiglio Nazionale Fiaip, che si è riunito a Roma nel fine settimana, ha stigmatizzato la decisione di alcuni istituti di credito di scendere in campo direttamente nel mondo immobiliare. Lo spiega l'associazione in una nota. Contestata in particolare l'iniziativa di Unicredit e di altri istituti di credito di far concorrenza alle agenzie immobiliari. "Diciamo no, nettamente, alla decisione di alcuni istituti di credito che hanno deciso di entrare nel mondo dell'intermediazione immobiliare. E' incomprensibile - dichiara il presidente Paolo Righi - come uno dei più grandi gruppi bancari italiani decida di far concorrenza alle imprese e alle agenzie immobiliari, ossia le stesse realtà imprenditoriali verso le quali, svolgendo una funzione sociale, eroga il credito". (ANSA).

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Un portale innovativo ed agenti dedicati per accompagnarti nella visita e nella scelta delle unità immobiliari in vendita/locazione presenti sul territorio nazionale

La compravendita avviene direttamente tra l'acquirente e il proprietario degli immobili (ovvero Società del Gruppo UniCredit), senza costi di intermediazione, compensi o provvigioni

Il prezzo di vendita/canone di locazione delle unità immobiliari offerte da Arianna è definito partendo da perizie redatte da soggetti terzi ed indipendenti, per offrire ai potenziali acquirenti soluzioni di sicuro interesse
unicredit

ps
viva la concorrenza! [SM=j7569]
[Modificato da pax2you 15/12/2014 12:44]
18/10/2015 12:33
 
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A Sud il tasso di mortalità più alto per le agenzie immobiliari
l quadro emerge da una elaborazioni sui dati del Registro delle imprese effettuata dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, a cui Monitorimmobiliare ha chiesto di estrarre i dati alla voce servizi immobiliari (nella maggior parte dei casi si tratta di agenzie immobiliari che operano in forma di società). Questa la prima indicazione: dall'inizio del 2014 ad oggi hanno chiuso i battenti 7.020 imprese, pari al 17% del totale iscritto nel 2010.

www.monitorimmobiliare.it/a-sud-il-tasso-di-mortalita-piu-alto-per-le-agenzie-immobiliari_2014...
18/10/2015 13:08
 
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