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Friuli Venezia Giulia - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 25/12/2015 09:05
23/12/2012 10:32
 
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Mercato immobiliare, affari crollati del 35% (Fonte: messaggeroveneto.gelocal.it - 23/12/2012)

UDINE. Il mercato immobiliare torna ai livelli del 2000. Nell'anno in corso non si raggiungeranno in provincia di Udine le 4000 transazioni (3802 per l'esattezza il dato previsionale) con un crollo degli affari rispetto al 2011 del 35% mentre la media nazionale è del 23% in meno. Il quadro è stato tracciato nel corso dell'assemblea di fine anno della Fiaip, la federazione italiana degli agenti immobiliari professionisti. «Il dato – afferma il presidente provinciale Leonardo Piccoli (foto) – rispecchia la mancanza totale di fiducia della gente nei confronti di un'occupazione sempre più precaria e di un credito che tende sempre più a restringere i cordoni della borsa (mutui al -42%, ndr). Nel nostro Paese non c'è più la voglia di scommettere».

Scorrendo le cifre, nel Comune di Udine sono poco di 1000 le transazioni (-28%). «E per il 2013 non prevediamo miglioramenti – continua Piccoli -. In soldoni ogni agenzia rischia di veder dimezzati il prossimo anno i propri fatturati rispetto al 2011. Il futuro si chiama locazioni, in aumento del 18%. E' questo il futuro della nostra professione come lo sono i consorzi, le reti d'imprese. Sono l'unico modo perchè anche le nostre agenzie possano ridurre le spese».

«Ma dobbiamo anche saper vendere meglio la nostra scienza e conoscenza – è l'appello del presidente agli associati –. Non ci sarà la tanto attesa discesa dei prezzi e noi questo lo sappiamo, ma non riusciamo a comunicarlo sapientemente ai clienti e al mercato. [SM=g7576] Dobbiamo saper intercettare il mercato flessibile. E per questo usare il più possibile internet».

Ed ecco l'esempio: Cercacasa, il portale immobiliare della Fiaip, è poco utilizzato dagli associati. Solo il 40% lo usa. E in provincia di Udine sono solo 2000 gli annunci presenti sul sito. «Dobbiamo saper eliminare portali che si spacciano come vangelo del mercato immobiliare ma non lo sono - aggiunge Piccoli -. Per questo dobbiamo essere bravi a comunicare utilizzando i nuovi social media».

Infine il tema dell'Imu: «E' stato devastante sulle seconde case e sugli immobili commerciali e industriali. Per questo sono certo che molto presto chi avrà la responsabilità di guidare questo Paese non potrà non intervenire decisamente su tale tema». Nel frattempo i delegati regionali Fiaip, in particolare Piccoli e De Paolo, stanno preparando un documento per il rilancio immobiliare con novità eclatanti che verrà presentato alla convention nazionale il 24 gennaio a Roma.
08/05/2013 08:42
 
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Case, compravendite calate del 25% a Gorizia (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - di Francesco Fain - 07/05/2013)

Sarà pure l’investimento preferito in Friuli Venezia Giulia ma il mattone segna il passo (purtroppo) anche nella nostra provincia. I mesi passati sono stati indiscutibilmente i peggiori. E non si tratta soltanto di sensazioni: a confermarlo sono i numeri dell’Agenzia del territorio che punta, periodicamente, la lente d’ingrandimento sul numero di transazioni effettuate in campo immobiliare. Gli ultimi dati a disposizione sono quelli del primo semestre 2012 riassunti nella tabella a fianco: confrontandoli con quelli dell’analogo periodo del 2011 emerge che le “transazioni normalizzate” (Ntn) o compravendite che dir si voglia in provincia di Gorizia hanno subito un calo del 25,8%. Sono state complessivamente 560. Se allarghiamo l’analisi al resto delle province, si scopre che il decremento è stato del 30% a Udine, del 27,4% a Pordenone e del 13% a Trieste che è la provincia della nostra regione che ha fronteggiato meglio la crisi. Se, invece, guardiamo soltanto a Gorizia-città il decremento è stato più lieve (-23,2%) con un numero di transazioni pari a 131. Anche in questo caso Trieste limita i danni più degli altri capoluoghi con un “-10,2%”.

Ma Pierluigi Sardelli, presidente della Fiaip, la federazione delle agenzie immobiliari più rappresentativa, invita a guardare con fiducia al futuro. «Il peggio è passato - esordisce -. Paradossalmente, il calo è stato ancora contenuto se consideriamo che le richieste di mutui hanno registrato una discesa del 40%. Significa che ci sono stati degli acquisti di abitazioni senza dover ricorrere ai prestiti». Sardelli evidenzia che, comunque, la situazione si è stabilizzata. «Il decremento c’è stato: è inutile negarlo perché i dati sono oggettivi. Ma non ci saranno più cali».

Del resto, la stessa Fiaip in tempi non sospetti aveva evidenziato come le prospettive portassero, comunque, ad essere ottimisti. «Analizziamo ora la domanda: la prossima realizzazione dell’innovativa industria aeronautica della Pipistrel a Gorizia, il forte sviluppo della Finacntieri a Monfalcone, il parco commerciale in realizzazione a Villesse potranno senz’altro segnare un incremento della stessa - evidenziò lo stesso Sardelli nell’introduzione al borsino 2012 -. Ad ogni modo, sarà bene che il legislatore tenga conto che il settore immobiliare è degno senz’altro di importante attenzione e questo non solo per chi ci è direttamente coinvolto ma per tutto l’immenso indotto da esso generato. Ricordo infatti che l’andamento del mercato immobiliare è considerato un indicatore dello stato di salute dell’economia nel suo complesso».
[Modificato da marco--- 08/05/2013 08:42]
24/05/2013 09:16
 
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Trieste: prezzi nuovo e usato scesi del 10-15% in un anno
A Trieste trattative più veloci (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Cristina Giua - 23/05/2013)

Trattative un po' più rapide, necessità di almeno un 30% di liquidità da parte, e soprattutto quotazioni, sia sul residenziale nuovo sia su quello usato, ridimensionate del 10-15% rispetto all'anno scorso. «Ma sull'usato – fa notare Antonio De Paolo, presidente provinciale Fiaip – facilmente si toccano ribassi del 30-35%, se il confronto lo si fa con gli anni del boom ante 2007.

Questo il mix per comprare casa su un mercato come quello triestino, dove la fascia di immobili di medio-basso pregio si vende e si affitta a fatica, a fronte di una fascia medio-alta che sembra riprendere fiato. «Dopo un 2012 depresso e dopo i primi mesi di quest'anno con un andamento a singhiozzo – racconta Andrea Oliva, presidente provinciale Fimaa – da marzo in poi abbiamo visto ripartire le visite di clienti intenzionati a chiudere».
Una fetta delle richieste arriva da fuori città, soprattutto da Austria e Baviera, a cui si aggiunge qualche compratore da Veneto e Friuli: «La clientela di lingua tedesca – riprende Oliva – cerca appartamenti anche di piccolo-medio taglio ma con vista mare sia per viverci sia per investimento». Le zone più gettonate sono il centro storico e le Rive. In alternativa – con prezzi che però lievitano fino a 5-7mila euro al mq – scelgono ville intere o appartamenti in ville frazionate che si affacciano sul tratto di costa che va dal castello di Miramare al castello di Duino.

Un po' di risveglio lo si sta vedendo anche sul fronte degli investitori classici, che cercano piccole pezzature intorno ai 100mila euro da affittare a un serbatoio di inquilini composto da ricercatori e studenti universitari fuori sede. Visti i cali generalizzati dei canoni di locazione, i rendimenti si assottigliano: «Per gli appartamenti più economici – fa il punto Cristina Mantovani, agente Solo Affitti – i ribassi dei canoni sono attorno al 10% annuo, mentre per quelli di fascia media la riduzione ha toccato anche picchi del 20-30 per cento. Stabili invece gli appartamenti affittati sopra i mille euro al mese».


Consulta i grafici
[Modificato da marco--- 24/05/2013 10:03]
27/05/2013 08:54
 
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Mutui-casa in caduta libera: -40% a Gorizia (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - di Francesco Fain - 26/05/2013)

Mutui-casa in caduta libera. Anche a Gorizia. Le famiglie, alle prese con bilanci sempre più ristretti, centellinano per forza di cose il ricorso ai mutui per costruire o acquistare una casa: ci pensano su non una ma dieci, cento, mille volte prima di fare il “grande passo” e impegnarsi per i prossimi venti o trent’anni con rate che rischiano di diventare sempre più pesanti.

A evidenziare queste dinamiche di mercato sono sia gli Istituti bancari con sede in città che le agenzie immobiliari, oltre all’Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia che fornisce un quadro più generale.

L’andamento dei prestiti

Non più tardi di qualche giorno fa Pierluigi Sardelli, presidente provinciale della Fiaip (la federazione degli immobiliaristi più rappresentativa), ha parlato di un calo dei mutui pari al 40 per cento. Sì, il 2012 è stato un anno di grande difficoltà anche se il peggio dovrebbe essere passato. «Va tenuto conto - fa eco Fabio Faragona nell’introduzione all’Osservatorio 2012 del mercato immobiliare redatto dalla Fimaa-Confcommercio - che i vari istituti bancari non erogano più alcun mutuo per libera scelta, dato che possono investire il denaro in titoli di stato, meno rischiosi, dicono loro, di un finanziamento immobiliare, e più redditizi. O ci si rivolge ad un target alto e di nicchia del mercato che obiettivamente non conosce crisi o ci si rivolge alla crescente domanda di residenze più o meno recenti se non nuove, ma di tipo economico».

Il barometro Crif–Prometeia

Su questi dati si innestano quelli dell’ultima indagine diffusa dal barometro Crif, elaborato sulla base delle istruttorie avviate con la richiesta di finanziamento. Già la fotografia dei primi sei mesi e dei primi otto mesi del 2012 aveva parlato di una frenata di questa entità. Oggi si conferma che in dodici mesi il calo, su scala nazionale, è stato del 47%: in pratica, si sono dimezzate le richieste di mutuo.

Quanto all’importo medio richiesto per i prestiti, nei primi dieci mesi del 2012 ha fatto registrare un ulteriore calo attestandosi a 131.616 euro, contro i 136.976 del 2011. La durata delle richieste resta invece sostanzialmente stabile: viene sempre scelta soprattutto la classe tra i 25 e i 30 anni di durata, che supera il 30% delle richieste totali.

Transazioni in calo

Nei giorni scorsi, “Il Piccolo” ha dedicato un approfondito servizio sul calo (consistente) delle compravendite immobiliari. A confermarlo i numeri dell’Agenzia del territorio che punta, periodicamente, la lente d’ingrandimento sul numero di transazioni effettuate in campo immobiliare.

Gli ultimi dati a disposizione, come si ricorderà, erano e sono quelli del primo semestre 2012: confrontandoli con quelli dell’analogo periodo del 2011 era emerso che le “transazioni normalizzate” (Ntn) o compravendite che dir si voglia in provincia di Gorizia hanno subìto un calo del 25,8%. Sono state complessivamente 560. Se allarghiamo l’analisi al resto delle province, si scopre che il decremento è stato del 30% a Udine, del 27,4% a Pordenone e del 13% a Trieste che è la provincia della nostra regione che ha fronteggiato meglio la crisi. Se, invece, guardiamo soltanto a Gorizia-città il decremento è stato più lieve (-23,2%) con un numero di transazioni pari a 131. Anche in questo caso Trieste ha limitato i danni più degli altri capoluoghi con un “-10,2%”. Ma Pierluigi Sardelli, presidente della Fiaip, è convinto che bisogna guardare con fiducia al futuro. Ormai il punto più basso dovrebbe essere stato toccato. Anche a Gorizia.
[Modificato da marco--- 27/05/2013 08:55]
01/07/2013 21:20
 
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CASA, IL MERCATO CROLLA



TRIESTE - Crolla il mercato immobiliare e le relative quotazioni in Friuli Venezia Giulia. Nel 2012 si registra un -27% rispetto al 2011, dato in linea con la tendenza nazionale e del Nord Est. Decremento inferiore solo in provincia di Trieste con il 12%. E dal capoluogo vine lanciata una proposta innovativa, la cosiddette "rottamazione edilizia".
- Intervistati: ANTONIO DE PAOLO (Presidente FIAIP Friuli Venezia Giulia ) - Servizio di Silvia Domanini, riprese di Enzo Iannaccone, montaggio di Enzo Iannaccone
[Modificato da marco--- 01/07/2013 21:21]
04/10/2013 09:20
 
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Trieste: prezzi case I° sem. 2013 -7,5%
«Mercato immobiliare prezzi ancora in discesa» (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - 03/10/2013)

A Trieste il prezzo del mattone, cioè delle abitazioni, è in calo, verrebbe da dire in caduta libera secondo l’analisi del mercato residenziale realizzata da Gruppo Immobiliare.it (www.immobiliare.it) e riferita al primo semestre 2013. A fronte di un valore medio nazionale di vendita calato dello 0,6%, in città lo stesso sarebbe diminuito di ben il 7,5%.

Mentre se si prendono in esame i prezzi medi richiesti, si potrebbe arguire che, forse, i proprietari d’immobilili in vendita triestini forse sono più realisti nel formulare la richiesta monetaria per alienare il bene: siamo al calo maggiore nella regione con un -6,9%, a fronte di un lieve incremento a Udine (0,8%) e a contrazioni a Gorizia (-5,6%) e Pordenone (-4,8).

Dallo studio del Gruppo Immobiliare.it, il Friuli Venezia Giulia risulta spaccato a metà dal prezzo del mattone, in salita nelle province di Gorizia e Udine in discesa in quelle di Pordenone e, appunto, Trieste. «Confrontando le performance delle singole città del Friuli Venezia Giulia con la media nazionale - riporta un comunicato della società immobiliare - è ancora più evidente la profonda differenza tra le diverse aree urbane: se in Italia, nell’ultimo semestre, il valore medio di vendita delle case è calato dello 0,6%, a Pordenone e Trieste la riduzione è stata ben maggiore (rispettivamente -10,1% e -7,5%), mentre nelle città di Gorizia e Udine il trend è in netta controtendenza (rispettivamente +4% e +1,6%)».

«Gorizia e Udine evidenziano un trend di crescita – dichiara Guido Lodigiani, direttore Corporate e Ufficio studi del Gruppo -. In linea rispetto alla media del Paese, invece, l’indicatore relativo all’offerta degli immobili in vendita. Segna un aumento del numero complessivo di abitazioni disponibili sul mercato nella regione». Interessante notare come quasi tre case in vendita su cinque (57%) si trovino in provincia di Trieste, segue la provincia di Udine, dove si concentra il 29% degli immobili. Gorizia e Pordenone coprono insieme solo il 14% dell’offerta complessiva (7% ciascuno).
15/12/2013 15:06
 
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Trieste: prezzi diminuiti in media del 20% rispetto al 2010
Crisi nera per il mattone in Fvg: compravendite in picchiata (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - di Giovanni Tomasin - 13/12/2013)

TRIESTE. Il mercato immobiliare è in crisi profonda in tutto il Friuli Venezia Giulia, con la provincia di Pordenone che sembra resistere un po’ meglio al tracollo mentre quella di Gorizia registra le performance peggiori. È un panorama piuttosto desolante quello che emerge dalla sesta edizione dell’Osservatorio Fvg redatto dalla Fimaa Confcommercio. Il lavoro è stato presentato ieri a Trieste dal presidente regionale dell'associazione, Andrea Oliva, assieme ai presidenti delle sigle provinciali. I dati non confortano: i volumi sono in calo del 37% nella media regionale rispetto al 2010, mentre nello stesso periodo i prezzi sono scesi del 20%. Un altro fenomeno rilevato dalla Fimaa è l'afflusso di acquirenti stranieri, che si orientano alla ricerca di seconde case valorizzando le località turistiche e non solo di mare, la stessa città di Trieste e il Collio goriziano.

Collasso goriziano

«I dati che emergono dall'Osservatorio dei prezzi immobiliari - ha spiegato Oliva assieme ai presidenti provinciali - sono di netta diminuzione dei valori, anche se con numeri differenti tra aree geografiche e tipologie immobiliari». Mettendo poi sotto la lente i dati parziali per provincia, ha proseguito il presidente regionale Fimaa, «osserviamo che sono in linea con la diminuzione regionale sia Trieste (-37% ) che Udine (-36%), mentre contiene appena meglio il passivo la provincia di Pordenone (-30%). La vera “catastrofe” si riscontra nell’Isontino, che segna un pesantissimo -49%».

Prezzi in picchiata

La conseguenza, segnala ancora Oliva, è la diminuzione dei prezzi, «mediamente del 20%
, con il dato positivo che, a fronte di un prezzo ribassato ovvero adeguato al mercato attuale, i tempi di assorbimento si accorciano notevolmente. Questo perché il mercato, seppur ridotto, è comunque alla ricerca di immobili, ma si orienta immediatamente tra le offerte con valori adeguati trascurando completamente le altre offerte che stagnano anche per anni»...
[Modificato da marco--- 15/12/2013 15:06]
26/03/2014 21:30
 
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Trieste: prezzi case nel 2013 scesi tra il -4% e il -4,4% secondo Nomisma
Trieste: scende domanda di acquisto immobili, -4,4% (Fonte: a-realestate.it - 26/03/2014)

TRIESTE, 26 MAR - Il mercato residenziale a Trieste nel 2013 è stato caratterizzato da un calo della domanda di acquisto accentuato (-4,4% per il nuovo, -4,6% per l'usato) di fronte a una disponibilità di immobili in vendita in crescita. Il dato emerge dall'Osservatorio sul Mercato Immobiliare, marzo 2014 curato da Nomisma. L'indagine evidenzia inoltre che si allungano i tempi medi di vendita, arrivati a nove mesi. Anche il mercato degli affitti mostra qualche segnale di ripiegamento. È peggiorata nel corso del 2013 la situazione del settore direzionale, in cui la domanda si è ulteriormente ridotta, contribuendo a un accumulo di stock disponibile sul mercato. Si allungano i tempi medi di vendita e raggiungono i 12,5 mesi. Neppure lo sconto medio praticato sul prezzo (19%) ha rivitalizzato il mercato. Il mercato commerciale cittadino continua a evidenziare difficoltà di assorbimento dello stock esistente. La scarsità della domanda ha portato a un'ulteriore riduzione dei prezzi di compravendita, con variazioni annuali tra il -4 e il -4,4%. (ANSA).
20/06/2014 15:18
 
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Fvg: nel 2/o semestre 2013 calo compravendite case (Fonte: a-realestate.it - 20/06/2014)

UDINE, 20 GIU - Ancora in flessione le compravendite di abitazioni nel secondo semestre del 2013 in Friuli Venezia Giulia, con 4.880 transazioni (2,42% del mercato residenziale nazionale). E' quanto emerge da uno studio dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, effettuato in collaborazione con l'Ufficio Provinciale di Udine. Il calo delle transazioni più accentuato riguarda la provincia di Trieste (-11,70%) seguita da Pordenone (-1,4) e Udine (-1,1%). In controtendenza il mercato residenziale di Gorizia che vede l'indice attestarsi su valori positivi (+1,2%). Il maggior numero di transazioni si registra nella provincia di Udine (1.991) seguita da Trieste (1.230), Pordenone (1.051) e Gorizia (608).
28/06/2014 20:50
 
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Il valore degli immobili usati mai così bassi. I dati dei primi mesi dell'anno (Fonte: udinetoday.it - 27/06/2014)

Lo stato di salute del settore immobiliare „Analisi sul mercato immobiliare nel Friuli Venezia Giulia nei primi tre mesi dell'anno. Case in vendita a prezzi mai così bassi. La svalutazione dell'usato va dal 5 al 10% rispetto allo scorso anno, il nuovo invece si stabilizza. Il mutuo medio è di circa 147mila euro con una rata di 612 euro al mese e un tasso di 4,11.“

Lo stato di salute del settore immobiliare

Il mercato immobiliare in Friuli Venezia Giulia fa segnare nei primi tre mesi dell’anno un + 1,6%. Il numero delle transazioni immobiliari si è sostanzialmente dimezzato dal 2008 ad oggi, e, a parte il biennio 2009 – 2010 in cui c'è stato un timido incremento sul numero totale delle compravendite, il dato di questo primo trimestre del 2014 è indice di una maggiore fiducia nell'investimento immobiliare.

I valori delle case in euro/metri quadri inoltre non sono mai stati così bassi. L’usato ha perso infatti più di 14 anni di rivalutazioni costanti. La svalutazione dell’usato ha raggiunto percentuali dal 5 al 10% rispetto allo scorso anno a seconda delle dimensioni dell’appartamento e ai costi di gestione. Questo significa che ci sono all’orizzonte dei buoni, anzi ottimi affari per chi è intenzionato ad acquistare casa sfruttando anche le detrazioni fiscali concesse per le ristrutturazioni e le riqualificazioni.

Viceversa si assiste a una stabilità dei prezzi del nuovo. I valori di tali immobili (classe energetica A+, A e B) non scendono perché i costi di costruzione sono stati importanti.

Alcuni dati: per un appartamento nuovo o ristrutturato nel centro storico di Udine si spende dai 2.400 ai 3.700 euro per metro quadro, in periferia zona sud/est dai 1350 ai 1650. Il processo di vendita di un’immobile si allunga. Si è passati da una media di due/tre mesi ad addirittura un anno. Per chi invece non ha la possibilità di acquistare, ritorna l’affitto. Molte sono le offerte di immobili in locazione con canoni in leggera diminuzione

In dieci anni è raddoppiato in questa regione il numero dei separati e dei divorziati, i nuclei familiari sono sempre più piccoli e siamo passati dal 3,3 del 1971 al 2,2 del 2011. Il segno più è ormai dato solamente dagli stranieri che oramai sono circa 97.000 (8% della popolazione regionale) residenti in regione. A conti fatti siamo la penultima Regione in Italia per l’età media dei propri residenti 46 anni. Peggio di noi solo la Liguria con 48 anni. Siamo la regione record in Italia per mq. per occupante: ben 45 mq. a testa

Altri numeri: rappresentiamo il 2,1% del mercato immobiliare nazionale, con un flusso annuo pari a 1,4 mld di euro (67 mld il dato nazionale). Le unità immobiliari complessive in Friuli Venezia Giulia sono circa 715.600. Di queste 554.000 sono occupate da nuclei familiari. Il differenziale è quindi di 161.500 unità disponibili: parte di queste sono seconde case turistiche circa 50.000, altre affittate a non residenti, ma circa 100.000 “sono in cerca” di famiglia. Ci sono tante case in Friuli Venezia Giulia per soddisfare la richiesta di 220.000 persone. Infine i mutui: quelli erogati in FVG per l’acquisto di un’abitazione su base annua sono stati 286.000.000, il mutuo medio contratto è di circa 147.000, il tasso 4,11 e la rata di euro 612.

Da questi dati partono le considerazioni per un rilancio del settore. “Il recupero dell’esistente con politiche economiche di sostegno – dice il Presidente regionale della Fiaip, Leonardo Piccoli - deve essere la visione per almeno i prossimi 10 anni. Vi è poi il tema delle locazioni, che alla federazione sta a cuore: siamo per la riforma complessiva del mercato locativo. L’aumento della base imponibile catastale pari al 60% ha innescato una serie di disequità: solamente una riforma complessiva del catasto potrà armonizzare queste diseguaglianze”.

Infine il tema della fiscalità immobiliare che è tutt’oggi incomprensibile. La Fiaip lancia quindi 10 idee per il rilancio dell’immobiliare e del Paese: Riduzione della pressione fiscale sugli immobili, semplificazione fiscale ed eliminazione Enti inutili; Tassare i redditi derivanti dal patrimonio e non il patrimonio; Meno debito con le dismissioni del patrimonio immobiliare dello Stato; Eliminazione della tassa sulla prima casa Famiglie; Revisione della Legge sulle locazioni; No al consumo del suolo, sì al recupero dell'esistente; Facilitare l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa; Sostegno alla natalità; Le fabbriche ridiventino luoghi di lavoro e non di tassazione immobiliare; Una pianificazione territoriale di area vasta.“
17/07/2014 10:08
 
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Trieste prezzi usato -30% rispetto al 2007-2008 prezzi nuovo -12%
Trieste, valori giù anche in classe A (Fonte: Il Sole 24 Ore - di Cristina Giua - 17/07/2014)

Come sta accadendo per la maggior parte delle città italiane di medie dimensioni, anche per il residenziale di Trieste si è aperta la fase di assestamento dei mercato, partita grosso modo con l’inizio di quest’anno. «La stabilità riguarda i volumi di compravendite - puntualizza Stefano Nursi, presidente provinciale Fiaip - aspettiamo i dati ufficiali, ma l’impressione è che le unità vendute tra Trieste e provincia nel primo semestre di quest’anno non saranno lontane dalle vendute nello stesso periodo dell’anno scorso. Magro bilancio rispetto alle 1354 compravendite della prima metà del 2011, ma il primo passo è frenare la caduta. Non sì può ancora parlare di stabilità, invece, sul fronte prezzi, dove c'è spazio per altri ribassi (che inevitabilmente andranno a sommarsi allo tsunami negli ultimi anni: oltre il 30% in meno rispetto al picchi ante 2007-2008, soprattutto nel caso dello stock abitativo distribuito nelle zone semiperiferiche e periferiche, In stabili prevalentemente costruiti negli anni 70). A soffrire sono anche le quotazioni dei residenziale nuovo di qualità (quindi classe energetica A o B): «Nell’arco degli ultimi mesi abbiamo visto che il listino dei costruttori è sceso nella fascia valori massimi dai 3.300 euro ai mq agli attuali 2.900 euro», dice Nursi, facendo riferimento ai valori raccolti dal Borsino sul Friuli-Venezia Giulia appena pubblicato dalla federazione di categoria.
[Modificato da marco--- 17/07/2014 10:11]
30/09/2014 08:29
 
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Dal 2007 i prezzi sono diminuiti del 18%
Case, il crollo dei prezzi fa lievitare le vendite (Fonte: messaggeroveneto.gelocal.it - di Michela Zanutto - 27/09/2014)

UDINE. Meno fiscalità e più credito. Ecco le regole auree secondo la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali (Fiaip) del Friuli Venezia Giulia. Perché il mercato dà segnali di ripresa, segnali che però devono essere seguiti da vicino. E perché no, anche “coccolati”. Il settore edilizio attraversa tuttora una fase di forte crisi, ma la diminuzione dei prezzi delle case (meno 18% dal 2007 a oggi) stuzzica gli investitori. Se la salute del mercato immobiliare si misura anche con le proiezioni, il centro studi Fiaip vede positivo. Sulla base dell’elaborazione dei dati dell’Agenzia delle entrate – Osservatorio mercato immobiliare – relativi al secondo trimestre 2014, la Fiaip ha presentato, ieri nella sede di Confindustria Udine, le proprie previsioni che fanno segnare il più 2% di vendite in regione per il 2014. A rallentare la ripresa sono le destinazioni commerciali e del terziario (uffici). La sorpresa arriva invece dalle destinazioni produttive (capannoni) le cui transazioni dovrebbero chiudere il 2014 con un segno positivo. «È evidente che c’è un riequilibrio naturale dei valori – spiega il presidente della Fiaip Fvg, Leonardo Piccoli –. Riassetto dovuto principalmente a un mercato della domanda che si è di colpo arrestato per “paura”. In effetti in un qualsiasi mercato immobiliare non strutturato e maturo sarebbe scoppiata la bolla immobiliare. Se non è successo in Friuli Venezia Giulia, c’è un motivo».
[Modificato da marco--- 30/09/2014 08:30]
17/03/2015 08:50
 
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In cinque anni prezzi delle case giù del 35% (Fonte: Il Piccolo - di Luca Saviano - 17/03/2015)

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[Modificato da marco--- 17/03/2015 08:51]
25/03/2015 07:02
 
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Nel 2014 calo prezzi immobili a Trieste e a Udine (Fonte: a-realestate.it - 24/03/2015)

TRIESTE, 24 MAR - L'Ufficio Studi del gruppo di intermediazioni immobiliari Tecnocasa, sulla base dei dati forniti dall'Agenzia delle Entrate, ha analizzato l'andamento delle compravendite di abitazioni nelle Regioni italiane nel 2014. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, tra 2013 e 2014 a Trieste si è registrato un calo dell'11,1% nei prezzi degli immobili. A Udine, dove le compravendite sono aumentate anno su anno del 7,5%, la diminuzione dei prezzi è stata del -9,1%. Non disponibile la variazione percentuale delle compravendite per Trieste. A livello nazionale le compravendite residenziali nel 2014 sono state 417.524, con un aumento del 3,6% rispetto al 2013. (ANSA).
26/03/2015 07:03
 
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Gorizia: dal 2008 al 2014 prezzi case -40%
Case, i prezzi più bassi del centro-nord (-40%) (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - di Francesco Fain - 25/03/2015)

Quotazioni a picco dal 2008 al 2014. Il presidente della Fiaip Sardelli: «Siamo in sofferenza, sia per il nuovo che per l’usato. Meglio le locazioni con gli universitari»

«Gorizia è il capoluogo di provincia con i prezzi delle case più bassi del centro-nord Italia».

A rivelarlo Pierluigi Sardelli, presidente provinciale della Fiaip, la federazione di agenzie immobiliari più rappresentativa in città e in provincia. «Dal 2008 al 2013 le quotazioni - argomenta - hanno conosciuto un calo, anno dopo anno, dal 30 al 40%. Nel 2014 e anche in questo primo scorcio di 2015 i prezzi sono rimasti, invece, inalterati».

Tuttavia, il mercato immobiliare a Gorizia città stenta ad ingranare. «È sofferente», analizza Sardelli. Che aggiunge: «Il mercato del nuovo e dell’usato nel capoluogo di provincia incontra ancora difficoltà. Funzionano bene, invece, le locazioni e mi riferisco soprattutto agli studenti universitari che alloggiano in città. I rapporti con i locatari sono buoni e non si registrano dissidi o contrapposizioni fra proprietari degli appartamenti e studenti».
[Modificato da marco--- 26/03/2015 07:10]
04/07/2015 13:52
 
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Mercato immobiliare: Udine in ripresa „Mercato immobiliare in crescita: Udine è l'unica della regione con segno positivo (Fonte: udinetoday.it - 03/04/2015)

Mercato immobiliare: Udine in ripresa

La città di Udine, come emerso di un convegno tenutosi alla Sala Valduga della Camera di Commercio, ha registrato nel 2014 un incremento dell'8% delle compravendite di immobili rispetto al 2013, e il trend è stato positivo in tutta la provincia, con un aumento di circa il 4% anno su anno. A rendere noti i dati oggi nel capoluogo friulano è stato il presidente provinciale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) di Udine, Claudio Bernardis, presentando il borsino immobiliare. «L'aumento, che fa ben sperare anche per il 2015 - ha proseguito Bernardis - ha interessato anche le concessioni dei mutui grazie all'erogazione del contributo regionale sull'acquisto della prima casa e anche il mercato delle locazioni è in costante crescita».

UDINE UNICA POSITIVA. Bernardis ha fatto sapere che quella di Udine è l'unica provincia in regione che registra un trend positivo, «forse perché è un territorio più vasto ma anche per ragioni di attrattività». La tendenza favorevole, che indica una ripresa del mercato immobiliare, «è dovuta sicuramente anche al calo del prezzo degli immobili, che è stato del 25% rispetto ai valori del 2007, ma anche alla nuova riapertura da parte delle banche a dare credito».

LE RICHIESTE. Alla Regione, il settore immobiliare chiede «politiche per favorire l'occupazione, una nuova legge regionale sulla casa, che al momento è in cantiere, e sicuramente una fiscalità che diventi maggiormente sostenibile da parte delle famiglie». La Fiaip Udine ha rilevato che l'aumento della domanda per l'acquisto nella provincia friulana è costituita prevalentemente dalla seconda casa, con un'ampia offerta di mercato con prezzi ridotti rispetto ad anni fa. Per quanto riguarda le locazioni a Udine, un terzo interessa cittadini stranieri, che incidono per il 14,5% sul complesso della popolazione residente.
02/10/2015 08:51
 
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Quasi 650 case invendute ma si continua a costruire (Fonte: Il Gazzettino Udine - di Camilla De Mori - 02/10/2015)

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[Modificato da marco--- 02/10/2015 08:51]
03/12/2015 09:09
 
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Casa: il mercato riparte, solo udine e' ancora ferma (Fonte: messaggeroveneto.gelocal.it - 02/12/2015)

UDINE. I friulani guardano di nuovo con interesse al mattone. Lo dicono i dati dell’Agenzia delle Entrate rielaborati dall’Ufficio studi confartigianato imprese Udine e lo conferma anche il presidente udinese della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip), Claudio Bernardis: «Si respira nuova fiducia nell’investimento immobiliare – sottolinea – se poi la tassazione sulla proprietà dovesse realmente diminuire, nel 2016 potrebbe esserci un’ulteriore crescita del comparto edilizio».

Stando alle rilevazioni dell’Agenzia delle Entrate, il primo semestre del 2015 centra il +9,2 per cento di compravendite in provincia di Udine rispetto al medesimo periodo del 2014. Buon risultato anche a Pordenone, con un +5,3 per cento. In provincia di Udine il volume di compravendite nei primi sei mesi del 2015 supera quota duemila transazioni, contro le 1.836 nello stesso periodo del 2014.

Il solo comune di Udine, che l’anno scorso nei primi sei mesi aveva fatto segnare un più 0,8 per cento, quest’anno resta al palo con una variazione nulla. La performance del mercato residenziale nei comuni minori della provincia di Udine (escluso il capoluogo) tocca invece addirittura il 12,5 per cento. Nel dettaglio, nell’intera provincia di Udine il primo semestre 2014 registra 1.836 compravendite di immobili, 486 nel solo capoluogo. Dato che nel 2015 schizza complessivamente a 2.005 abitazioni, sempre 486 in città.

Pordenone passa dalle 985 compravendite del primo semestre 2014, alle 1.037 dell’anno successivo (rispettivamente 204 e 229 nel capoluogo). Anche la provincia di Pordenone fa dunque segnare una crescita, ma più contenuta rispetto alla sinistra Tagliamento con un più 5,3 per cento. La situazione si rovescia nel confronto tra capoluogo e resto della provincia: a Pordenone è il capoluogo a trascinare il mercato residenziale con un più 12,6 per cento contro il 3,4 dei comuni minori.

D’accordo soltanto in parte con i dati dell’Agenzia delle Entrate, Claudio Bernardis numero uno della Fiaip udinese: «I numeri di Udine sono sbagliati – sostiene – . Teniamo conto dei dati del primo semestre 2015 confrontati con quelli del primo semestre 2014: la variazione dei volumi nella provincia di Udine è del 4,3 per cento e non del 9,2.

A livello provinciale il dato è di 2.143 compravendite di cui 486 nel solo comune di Udine, qui sì la variazione è nulla, e 1.657 negli altri comuni della provincia di Udine con una variazione 2015 su 2014 del 5,6 per cento». Numeri a parte, il dato principale è la ventata di ripresa che si respira nel campo immobiliare dopo gli anni neri della crisi.

«Si nota una nuova fiducia nell'investimento immobiliare – conferma Bernardis – : il calo dei prezzi e i tassi dei mutui molto bassi rendono questa forma di investimento molto appetibile sia per chi acquista la prima casa, sia per chi effettua un puro investimento immobiliare. Attendiamo una conferma di questi dati anche per il secondo semestre». Positività che guarda con un occhio alla politica e più direttamente al primo
ministro Matteo Renzi: «Se dovesse diminuire realmente la tassazione sulla proprietà immobiliare, o almeno sulla prima casa, nel 2016 potrebbe esserci un'ulteriore crescita del comparto edilizio con prospettive positive per tutti i componenti della filiera».
[Modificato da marco--- 03/12/2015 09:10]
25/12/2015 09:05
 
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Case in saldo a Gorizia ma non quelle di lusso (Fonte: ilpiccolo.gelocal.it - 24/12/2015)

La nostra città è al nono posto in Italia per le quotazioni più economiche assieme ad altre otto realtà del Sud. Nessuna flessione sulle residenze di pregio.

Gorizia è la città del Centro-Nord Italia dove le abitazioni costano di meno. Sino a ieri, era un’affermazione delle agenzie immobiliari, non corroborata però da dati ufficiali. Oggi c’è anche il rilievo statistico. Il Sole 24 Ore, rielaborando i dati di “Scenari immobiliari”, piazza Gorizia al nono posto in Italia nella classifica della convenienza.

Una casa in semicentro costa 1.100 euro al metro quadrato. Meglio fanno Caltanissetta (900 euro), Carbonia-Iglesias (950), Ogliastra, Oristano, Vibo Valentia (mille euro), Avellino, Brindisi e Medio Campidano (1.050 euro). Udine si piazza al 49mo posto (1.600 euro al mq), Pordenone al 52mo (1.650 euro), Trieste al 62mo (1.900). Insomma, in regione non c’è partita. Qui, le case sono in... saldo.

«Gorizia non ha mai registrato nè picchi nè eccessi. Il mercato è costante e non ci sono grandi oscillazioni - la sottolineatura degli immobiliaristi -. Semmai, ciò che preoccupa di più è il mancato sviluppo economico della città e il calo demografico». E forse sono proprio questi gli elementi che fanno tenere basse (molto basse) le quotazioni immobiliari.

Il mercato

del lusso? Tiene

«Il mercato immobiliare “del lusso” non ha avuto, nella nostra città, lo stesso andamento registrato in altre Provincie, ad esempio Trieste».

È la premessa di Pierluigi Sardelli, presidente provinciale della Fiaip. «Innanzitutto, bisogna fare presente che in questo periodo di importante crisi che ha colpito tutti i settori indistintamente, il luxury è stato quello che ha registrato la minore flessione, anzi in alcuni settori i volumi di vendita ed i livelli di prezzo sono decisamente aumentati: questo perché le quantità immesse sul mercato sono talmente esigue, a volte addirittura limitate e non affidate alla grande distribuzione; quindi la moda, il mercato dell’auto di lusso, l’alimentazione di “prima categoria” non hanno pagato come la produzione di più basso livello».

«Nel settore immobiliare - argomenta Sardelli - il mercato di “qualità”, che può significare l’attico, l’appartamento o villa centralissima o d’epoca, l’immobile che per qualsiasi sua peculiarità presenta caratteristiche di esclusività ha registrato in minor maniera la flessione dei prezzi, rispetto ad un immobile alternativo privo di tali caratteristiche che lo rendono unico. Per meglio spiegarmi, domanda alta ed offerta bassa comportano... un mantenimento dei valori. Per analizzare al meglio il nostro territorio, essendo caratterizzato da realizzazioni immobiliari soprattutto anni ’60/’70, ormai a centinaia in vendita con caratteristiche costruttive, abitative, energetiche e di gestione oggi totalmente superate ed obsolete, è evidente che si siano registrati importanti deprezzamenti».

Altro discorso riguarda le belle ville d’epoca del Corso Italia e sue laterali, le case del centro storico o le importanti ville delle periferie: queste mantengono caratteristiche di quasi unicità.

Una decina

di offerte immobiliari

Il focus della Fiaip permette di affermare che «nel mercato delle offerte immobiliari, le case di lusso in vendita saranno poco più di una decina: quindi chi cerca un’immobile con tali caratteristiche deve adeguarsi alle richieste delle proprietà. Questo non significa che non si siano registrate flessioni nei prezzi pure di tali immobili, ma sicuramente non abbiamo rilevato in questi i crolli dei valori registrati in altre tipologie abitative. I venditori di tali immobili - rammenta ancora Sardelli - devono tenere certamente conto del momento di mercato che stiamo attraversando».

Infine bisogna ormai considerare il mercato parallelo delle Aste immobiliari: «settore nel quale personalmente mi occupo in questi ultimi tempi. Anche in questo caso le offerte di ville o palazzi d’epoca sono molto rare, quindi anche in questo caso il mercato
non è stato deprezzato in maniera significativa come registrato in altre Province. Per concludere, il mercato del lusso tiene a tutti i livelli. I deprezzamenti, le svalutazioni ci sono ma più contenute», la sottolineatura finale del presidente provinciale Fiaip.
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