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Dati e previsioni Tecnocasa

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2016 08:57
11/03/2008 13:11
 
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I dati Tecnocasa sono riportati in dettaglio qui.

www.selpress.com/rassegne/borsaimmobiliare/10032008/4E18...

Di buono questi dati hanno che riconoscono l'aumento abnorme dei prezzi negli ultimi 10 anni (Nomisma "stima" un +60% dal 1998 al 2008)

Nel grafico dei prezzi di Roma si nota un'ombreggiatura "artistica" che vorrebbe timidamente suggerire la stabilizzazione dei prezzi dopo un micro-calo del 2%. Veramente patetici.



Mi sembra interessante il confronto tra i grafici dell'articolo e quelli ottenuti con i dati USA aggiornati a dicembre



www2.standardandpoors.com/portal/site/sp/en/us/page.topic/indices_csmahp/0,0,0,0,0,0,0,0,0,1,1,0,0,0,...

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12/03/2008 02:22
 
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Re:
guido.zip, 11/03/2008 13.11:

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I dati Tecnocasa sono riportati in dettaglio qui.

www.selpress.com/rassegne/borsaimmobiliare/10032008/4E18...

Di buono questi dati hanno che riconoscono l'aumento abnorme dei prezzi negli ultimi 10 anni (Nomisma "stima" un +60% dal 1998 al 2008)

Nel grafico dei prezzi di Roma si nota un'ombreggiatura "artistica" che vorrebbe timidamente suggerire la stabilizzazione dei prezzi dopo un micro-calo del 2%. Veramente patetici.



Mi sembra interessante il confronto tra i grafici dell'articolo e quelli ottenuti con i dati USA aggiornati a dicembre



www2.standardandpoors.com/portal/site/sp/en/us/page.topic/indices_csmahp/0,0,0,0,0,0,0,0,0,1,1,0,0,0,...

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grandioso, ottimo guido!!
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28/09/2009 22:54
 
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Mattone, nel 2009 prezzi in caduta libera
Ho trovato un articolo (datato 17 settembre) che (spero non ancora postato) conferma le previsioni dei cali ipotizzate a gennaio in rassegna stampa.
Anzi, tenendo conto che si parla dei primi 6 mesi, i cali sono superiori alle attese.

mattone-nel-2009-prezzi-in-caduta-libera

Riporto alcuni stralci:


In Italia per il mattone i primi sei mesi del 2009 sono stati difficilissimi. Secondo Tecnocasa le quotazioni sono crollate del 7,9%, media dei ribassi registrati dalla rete di franchising immobiliare in circa 80 capoluoghi di provincia.
...
Il valore dell’immobile è sempre più importante e il rapporto qualità-prezzo fa la differenza. Infatti nei quartieri dove l’offerta abitativa è più vecchia si sono registrati i maggiori ribassi.
...
Per Tecnocasa se verranno confermate le previsioni di una ripresa economica nel prossimo anno il mercato immobiliare registrerà una ulteriore flessione ma più contenuta con una tendenza alla stabilizzazione nel 2011.



Saluti

Tony
28/09/2009 22:59
 
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Scusate
Scusate, ho creato una nuova discussione.
Chiedo a Marco se gentilmente può cancellarla, visto che non ho i diritti per farlo

Grazie

Tony
[Modificato da Tony-73 28/09/2009 23:00]
27/09/2010 17:49
 
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CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO TECNOCASA

16 Settembre 2010
Circolo della Stampa, Milano
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27/09/2010 18:04
 
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Re:
(sylvestro), 27/09/2010 17.49:

CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO TECNOCASA

16 Settembre 2010
Circolo della Stampa, Milano



Hihihihihih...........fatemi vedere i loro grafici del 2006 che indicavano ribassi............ora li rappresentano con salita verso 2010..............
Per favore.............. nel 2006/07 eravamo ancora in pieno panic-buying mediatico-creditizio.......... [SM=g7574]




[Modificato da grella 27/09/2010 18:21]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
27/09/2010 18:19
 
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Re: Re:
grella, 27/09/2010 18.04:



Hihihihihih...........fatemi vedere i loro grafici del 2007 che indicavano ribassi............ora li rappresentano con salita verso 2010..............
Per favore.............. nel 2006/07 eravamo ancora in pieno panic-buying mediatico-creditizio.......... [SM=g7574]







news/Forli - 25/09/2006 - 18:00

Per Tecnocasa mercato immobiliare a due velocità, ma a Forlì-Cesena i prezzi continuano a salire


È un rallentamento graduale ma sempre più omogeneo quello che Tecnocasa legge nel mercato immobiliare italiano. Si allungano i tempi di vendita, il mercato delle locazioni è fermo e i rendimenti medi sono in calo. Nelle metropoli la prospettiva di uno stop è già più che tangibile.

Nelle città medio-piccole come Forlì, invece, il trend è ancora interessante. «Per la prima volta da molti anni - dicono gli esperti di Tecnocasa - nel primo semestre del 2006, sono cresciuti maggiormente i valori nei comuni dell’hinterland (+4.12%), rispetto alle grandi città (+3.62%) e ai capoluoghi di provincia (+2.20%). I differenziali, accumulatisi dall’inizio del ciclo immobiliare, fra le quotazioni presenti nelle metropoli e quelle dei capoluoghi di provincia, sono adesso, a vantaggio delle prime, nell’ordine del 21.3%. Rispetto ai comuni dell’hinterland lo scostamento è sceso al 17.8%».

Forlì-Cesena non fa eccezione. I valori nel primo semestre 2006 sono cresciuti del +5,6%, davanti a Parma (+5,5%), Rimini (+4,9%). Ma i prezzi hanno già cominciato a frenare a Ferrara (-2,4%), Modena (-1,4%) e Bologna (+1,3%).

A livello generale nuovo e usato si rivalutano allo stesso modo, ma c'è più richiesta per gli appartamenti economici rispetto a quelli medi e signorili.
La domanda immobiliare nazionale ha visto la flessione delle richieste indirizzate ai monolocali e trilocali, a favore di quelle rivolte ai bilocali.

I prezzi a Forlì-Cesena
A Forlì la zona di maggior pregio è ancora quella di corso della Repubblica, con prezzi per il nuovo che vanno dai 1.800 ai 2.500 euro al metro quadro, a seconda delle categorie. Seguono il centro storico (2.200 - 1.500 euro), Coriano, Vecchiazzano e la zona Piscina (1.700 - 2.100 euro). Più abbordabili la zona di Pieveacquedotto e della Cava, dove un appartamento signorile nuovo costa 1.700 euro al metro quadro.
Cesena si conferma più cara, con prezzi che sfiorano i 3.500 euro al metro per il centro storico.

http://www.casafc.it/showarticle.php?articleID=369




[Modificato da grella 27/09/2010 18:24]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
27/07/2011 20:57
 
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Tecnocasa: previsioni immobiliari 2011 (Fonte: simplybiz.net - 27/07/2011)

L’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa ha aggiornato le previsioni per il 2011 in base ai nuovi elementi raccolti sull’andamento del mercato immobiliare nei primi sei mesi dell’anno in corso. Il quadro si presenta meno positivo rispetto a quello prospettato ad inizio anno: infatti le nuove previsioni ci indicano ancora una lieve contrazione dei prezzi compresa tra -3% e -1%. Gli operatori tuttavia continuano a riscontrare una volontà di acquisto e di investimento nel mattone sempre elevata che si scontra però con una diminuita disponibilità di spesa, legata alle difficoltà di accesso al credito e con l’assenza di un capitale iniziale sufficiente per realizzare l’acquisto.
Ad essere più colpite le città del sud dove al momento, più che altrove, si avverte una maggiore instabilità lavorativa.
Il mercato immobiliare delle grandi metropoli come Roma, Milano e Torino lancia ancora dei segnali positivi, con una ripresa della domanda ed un interesse costante degli investitori. Le incertezze finanziarie degli ultimi giorni potrebbero indurre questi ultimi a cogliere ulteriori opportunità offerte dal mercato immobiliare in questo momento.



Il 10 gennaio 2011, invece, Tecnocasa sosteneva che quest'anno i prezzi nelle grandi città sarebbero aumentati, pazienza, si saranno sbagliati, l'importante è riconoscere i propri errori! [SM=g6963]

Case: Tecnocasa, prezzi tra 0 e +2% (Fonte: ansa.it - 10/01/2011)

(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Saranno stabili i prezzi del mercato immobiliare italiano nel 2011. Lo prevede Tecnocasa, secondo cui le compravendite potrebbero raggiungere quest'anno quota 630 mila. In particolare, i prezzi nelle grandi citta' dovrebbero crescere tra lo 0% e il +2%. I maggiori incrementi sono previsti per Genova, che potrebbe conoscere una crescita dei prezzi tra il +1% e il +3%, mentre sono meno positive le attese per Bari, Firenze e Palermo (con previsioni tra il -1% e il +1%).
[Modificato da marco--- 27/07/2011 22:58]
02/08/2011 18:39
 
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Re:
marco---, 27/07/2011 20.57:

Tecnocasa: previsioni immobiliari 2011 (Fonte: simplybiz.net - 27/07/2011)
...



Previsioni immobiliari 2011
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19/03/2012 16:36
 
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Immobili, Tecnocasa prevede nuova lieve contrazione prezzi in 2012 (Fonte: milanofinanza.it - 19/03/2012)

Il mercato immobiliare in Italia, nel settore residenziale, vedrà nel 2012 una lieve contrazione dei prezzi nelle grandi città tra -2% e 0 dopo il -4,7% registrato nel 2011 (-3,4% nel secondo semestre). Sono le previsioni dell'ufficio studi Tecnocasa che avverte che, anche quest'anno, "le dinamiche immobiliari delle grandi città potrebbero essere migliori rispetto a quelle che si registreranno nelle realtà dell'hinterland, così come quelle del Nord e delCentro Italia rispetto al Sud Italia".

Tra i nodi che ostacolano il dinamismo del mercato messi in luce dallo studio ci sono, ancora una volta, la difficoltà di accesso al credito dei potenziali acquirenti ("pur dimostrando di avere i requisitirichiesti per ottenere un finanziamento i potenziali acquirenti hanno comunque dovuto fare i conti con un aumento delle tempistiche di erogazione e con una diminuzione dell'importo di mutuo"), la distanza tra aspettative della domanda e dell'offerta e naturalmente le incerte prospettive macroeconomiche e occupazionali. In aumento i tempi di vendita, che nelle grandi città si attestano intorno ai 184 giorni contro i 168 giorni registrati a gennaio 2011; nei capoluoghi di provincia hanno una media di 210 da 201 giorni.

Quotazioni immobiliari in ribasso anche nel 2012 (Fonte: notizie2000.it - 19/03/2012)

Un nuovo report targato Gruppo Tecnocasa risalta le problematiche del nostro Paese a riguardo del settore immobiliare residenziale che registra nuovi abbattimenti delle quotazioni di mercato

Contrazione dei prezzi del settore immobiliare per l’anno 2012, secondo il nuovo report firmato Tecnocasa che vede la crisi economica colpevole della corsa ai ribassi per quanto riguarda il ramo residenziale.
Se l’anno 2011, dopo un primo trimestre più tranquillo, ha visto un abbattimento delle valutazioni immobiliari del 4,7%, sceso poi ad un migliore 3,4% nel secondo semestre dello stesso anno, il 2012 invece segna già un –2% per quanto riguarda le quotazioni degli immobili nelle grandi città del nord Italia.

A fare la differenza, secondo quanto esposto dal centro studi di Tecnocasa, è la realtà economica bancaria del nostro Paese che ha nettamente peggiorato l’andazzo del mercato a causa di mutui non concessi e di importanti ritardi nell’erogazione dei fondi destinati alla costruzione o all’acquisto della casa.
I tempi di erogazione dei mutui in particolare si assesterebbero mediamente sui 184 giorni mentre nel 2011 i giorni di attesa per la disponibilità finanziaria dopo la richiesta del finanziamento erano 168 in media. Le cifre lievitano per quanto riguarda i capoluoghi di provincia dove si raggiungono le medie preoccupanti comprese tra i 200 e i 210 giorni. Grave è quindi la situazione del mercato che si vede innanzitutto ostacolato dagli iter bancari, troppo oppressivi e lunghi.
Tecnocasa torna poi a ribadire che la leggera flessione del mercato immobiliare che è stata registrata nel primo semestre del 2012 è relativa unicamente alle grandi città. I prezzi riguardanti le abitazioni dell’hinterland così come delle case del centro-sud invece seguono una tendenza totalmente invertita.
Il consiglio, per chi avesse la possibilità, è ovviamente quello di valutare l’attuale periodo di crisi del settore come una potenziale opportunità di acquisto.
[Modificato da marco--- 19/03/2012 21:49]
19/03/2012 20:23
 
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Re:
marco---, 19/03/2012 16.36:

Immobili, Tecnocasa prevede nuova lieve contrazione prezzi in 2012 (Fonte: milanofinanza.it - 19/03/2012)

Il mercato immobiliare in Italia, nel settore residenziale, vedrà nel 2012 una lieve contrazione dei prezzi nelle grandi città tra -2% e 0 dopo il -4,7% registrato nel 2011 (-3,4% nel secondo semestre). Sono le previsioni dell'ufficio studi Tecnocasa che avverte che, anche quest'anno, "le dinamiche immobiliari delle grandi città potrebbero essere migliori rispetto a quelle che si registreranno nelle realtà dell'hinterland, così come quelle del Nord e delCentro Italia rispetto al Sud Italia".

Tra i nodi che ostacolano il dinamismo del mercato messi in luce dallo studio ci sono, ancora una volta, la difficoltà di accesso al credito dei potenziali acquirenti ("pur dimostrando di avere i requisitirichiesti per ottenere un finanziamento i potenziali acquirenti hanno comunque dovuto fare i conti con un aumento delle tempistiche di erogazione e con una diminuzione dell'importo di mutuo"), la distanza tra aspettative della domanda e dell'offerta e naturalmente le incerte prospettive macroeconomiche e occupazionali. In aumento i tempi di vendita, che nelle grandi città si attestano intorno ai 184 giorni contro i 168 giorni registrati a gennaio 2011; nei capoluoghi di provincia hanno una media di 210 da 201 giorni.




Residenziale: II sem 2011, in Italia prezzi -4,7%

19/03/2012



Il secondo semestre del 2011 per il mercato italiano si chiude con un ulteriore contrazione delle quotazioni immobiliari.

Tuttavia, le famiglie italiane non hanno mai rinunciato al progetto di acquistare casa per la prima volta o di migliorare quella di proprietà, anche se nei prossimi mesi si potrebbero riscontrare ancora difficoltà legate alla certezza di conservare il posto di lavoro e di accesso al credito, elemento quest’ultimo che rappresenta un nodo cruciale per restituire fiducia agli italiani.

Dall’analisi delle quotazioni immobiliari condotta dall’ufficio studi Tecnocasa nel secondo semestre del 2011 si registra una riduzione dei prezzi nelle grandi città del 3,4%, un risultato leggermente peggiorativo rispetto agli ultimi semestri e che determina, per l’intero 2011, una contrazione complessiva dei prezzi del 4,7%.

Tutte le grandi città hanno registrato un ribasso dei valori, che è più significativo nelle metropoli del Sud: Palermo (-6,6%), Bari (-5,2%), Napoli (-3,3%).

Scarica gli allegati con report andamento mercato italiano e quotazioni grandi città.

Mercato immobiliare italiano
II semestre 2011


Variazione prezzi grandi Cctta'

Bari

Bologna

Firenze

Genova

Milano

Napoli

Palermo

Roma

Torino

Verona
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08/05/2012 10:57
 
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"La casa e' mia ed il prezzo lo decido io" (cit.) [SM=g2232945]



Articolo del 08/05/2012

Le previsioni per il 2012 di Tecnocasa

Ma dove andrà ora il mercato immobiliare e quanto durerà ancora questa correzione dei valori? Non è facile capirlo. In base ai nuovi dati raccolti sull’andamento del mercato immobiliare dell’anno 2011 si rivedono ancora al ribasso le previsioni immobiliari per il 2012.
Il contesto macroeconomico incerto rende difficile effettuare delle stime ma riteniamo che i prezzi nelle grandi città nel 2012 potranno avere un’oscillazione compresa tra -2% e 0%. Le dinamiche immobiliari di queste realtà potrebbero essere migliori rispetto a quelle che si registreranno nelle realtà dell’hinterland, così come quelle del Nord e del Centro Italia rispetto al Sud Italia.
Per restituire vitalità al mercato immobiliare diventa sempre più importante un’attenta analisi della capacità di spesa dei potenziali acquirenti e una valutazione in linea con il reale valore dell’immobile, aspetti fondamentali per orientare il potenziale venditore nella determinazione del prezzo della richiesta, così da colmare il gap esistente tra domanda e offerta. Inoltre, secondo gli operatori del Gruppo Tecnocasa nei prossimi mesi si potrebbero riscontrare ancora difficoltà legate al mantenimento del posto di lavoro, alla capacità di risparmio e soprattutto all’accesso al credito, elemento quest’ultimo che rappresenta un nodo cruciale per restituire fiducia alle famiglie italiane che, anche in questi mesi incerti, non hanno mai rinunciato al progetto di acquistare casa per la prima volta o di migliorare quella di proprietà.

Compravendite
Gli ultimi dati sulle compravendite residenziali hanno registrato una contrazione delle transazioni del 2,2% (dal 2010 al 2011) e l’anno si è chiuso con 598.224 scambi , lontani dai picchi del 2006, ma vicini ai volumi della fine degli anni ’90. Nelle grandi città poi si sono avute anche variazioni positive (fonte Agenzia del Territorio).
L’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che il 78% degli acquirenti nella seconda parte del 2011 si è indirizzata verso l’abitazione principale, a seguire quella ad uso investimento (16,8%) e poi la casa vacanza (5,2%).

Mercato delle locazioni e domanda per investimento
I canoni di locazione sono leggermente al ribasso (-1,4% per i bilocali e -1,7% per i trilocali) ma il mercato è vivace: c’è la domanda di coloro che non riescono ad acquistare ma c’è anche tanta offerta sul territorio alimentata dagli immobili acquistati per investimento. Ed è proprio questo un segmento di mercato (16,8% la percentuale di chi ha acquistato per uso investimento nella seconda parte del 2011) cha ha assorbito i capitali di chi ha temuto l’instabilità del mercato finanziario subito dopo l’estate. Alla fine del 2011 questi potenziali acquirenti hanno iniziato a temere l’inasprimento fiscale. Si tratta comunque di persone che difficilmente fanno ricorso a finanziamento e che, in questo momento, grazie alla cospicua offerta presente sul mercato riescono a cogliere delle buone opportunità. Si acquistano soprattutto piccoli tagli. I rendimenti immobiliari sono del 3,9% annuo lordo, ma non dimentichiamo che chi investe nel mattone punta soprattutto al capital gain. Chi ha comprato quando i prezzi degli immobili hanno iniziato a salire, alla fine del 2011 si è ritrovato con un immobile rivalutato nominalmente dell’87%.
[Modificato da (sylvestro) 08/05/2012 10:58]
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08/05/2012 11:40
 
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Re:
(sylvestro), 08/05/2012 10.57:

"La casa e' mia ed il prezzo lo decido io" (cit.) [SM=g2232945]

nei prossimi mesi si potrebbero riscontrare ancora difficoltà legate al mantenimento del posto di lavoro, alla capacità di risparmio e soprattutto all’accesso al credito, elemento quest’ultimo che rappresenta un nodo cruciale per restituire fiducia alle famiglie italiane che, anche in questi mesi incerti, non hanno mai rinunciato al progetto di acquistare casa per la prima volta o di migliorare quella di proprietà.



Questo e' condivisibile.


(sylvestro), 08/05/2012 10.57:



... non dimentichiamo che chi investe nel mattone punta soprattutto al capital gain.
...


Questo no.
[SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164] [SM=g1750164]
Capital gain...
[SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]







[Modificato da Loziodigekko 08/05/2012 11:42]
24/09/2012 09:28
 
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Per il mercato immobiliare prezzi in discesa del 7-9% (Fonte: edilone.it - 24/09/2012)

È la previsione per fine 2012 dell'ufficio studi di Tecnocasa: le compravendite residenziali potrebbero scendere a quota 500mila

“Riteniamo che entro l’anno i prezzi nelle grandi città potranno avere un’oscillazione compresa tra ‐9% e ‐7% e che le compravendite residenziali potrebbero essere circa 500mila”. È questa la conclusione cui giunge l’ufficio studi di Tecnocasa, che ha redatto un report relativo al primo semestre 2012.

Ancora una volta, in questa prima metà dell’anno, il mercato immobiliare è stato caratterizzato da una diminuzione della domanda, un aumento dell’offerta, una persistente distanza tra richieste dei proprietari e disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti, allungamento delle tempistiche di vendita.

Se dovessero permanere le difficoltà legate al mantenimento del posto di lavoro, alla capacità di risparmio e di conseguenza all’accesso al credito sarà dunque difficile ipotizzare una svolta nel breve periodo.

Secondo i dati raccolti dall’ufficio studi, a luglio 2012 i tempi di vendita nelle grandi città sono di 191 giorni, nell’hinterland delle grandi città di 217 e nei capoluoghi di provincia di 219. Sul fronte dei prezzi immobiliari, l’analisi evidenzia che sono state le grandi città e il loro hinterland a evidenziare la diminuzione più sensibile dei valori, rispettivamente con ‐5,4% e ‐5,3%. Seguono i capoluoghi di provincia con ‐4,4%.

I ribassi più accentuati si sono registrati a Bari con ‐8,2% e Bologna con ‐8%. Milano è stata la città dove la diminuzione dei prezzi è stata meno accentuata (-2,8%) mentre le abitazioni di Roma perdono il 5,3%.

L’analisi della domanda evidenzia una maggiore concentrazione delle richieste per i trilocali con il 35,2%. A seguire il bilocale che raccoglie il 30,7% delle preferenze. Rispetto a sei mesi fa si nota una diminuzione dell’attenzione sui piccoli tagli e un aumento su quattro e cinque locali. A Milano, Roma e Napoli la tipologia più richiesta è il bilocale. La disponibilità di spesa si concentra nella fascia compresa tra 170 e 249mila euro.
[Modificato da marco--- 24/09/2012 09:29]
10/01/2013 09:24
 
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Previsioni per il 2013
I prezzi dei palazzi andranno ancora giù (Fonte: Libero - 10/01/2013)

C’è da tremare a scorrere le previsioni di Tecnocasa sul mercato immobiliare. Sono previsti per ii 2013 cali medi del prezzi nazionali tra il -3 e il -5%. L’aspetto che fa tremare mutuatari, venditori, palazzinari e banche (e rallegra i pochi che possono contare sulla liquidità necessaria), è la liste delle previsioni città per città. Si salvano forse i piccoli centri o le città d’arte a forte vocazione turistica (internazionale), ma per il resto è un pianto. Se poi le banche dovessero rimettere mano ai bilanci e stornare i costi di carico dei finanziamenti concessi (ai costruttori), dei mutui inesigibili e delle ipotetiche nuove imposte in arrivo i cali potrebbero viaggiare su percentuali a due cifre. Insomma, per vendere bisognerà applicare forti sconti rispetto ai prezzi sognati e soprattutto aver pazienza, visto che l’intervallo di attesa tra messa in vendita e rogito si allunga. Per chi poi pensa di supplire affittando la casa invenduta c’è da ricordare la tassazione (che scippa quasi il 60% dei reddito da canone).
Previsioni per il 2013: variazioni dei prezzi nelle grandi città:

Bari      Da -7% a -5%
Bologna   Da -6% a -4%
Roma      Da -6% a -4%
Napoli    Da -5% a -3%
Palermo   Da -5% a -3%
Firenze   Da -4% a -2%
Genova    Da -4% a -2%
Milano    Da -4% a -2%
Torino    Da -3% a -1%
Verona    Da -3% a -1%

[Modificato da marco--- 10/01/2013 09:24]
13/02/2013 10:06
 
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Casa Trend 2012

30/05/2013 07:13
 
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Mercato immobiliare 2012-2013 (Fonte: infobuild.it - 30/05/2013)

Il 2012 non è stato un anno facile per il mercato immobiliare italiano.
Potenziali acquirenti e venditori sono stati accomunati da un generale disorientamento causato dai numerosi interventi che si sono susseguiti per stabilizzare l’economia italiana culminati con l’introduzione dell’Imu. Quest’ultima ha impattato di più sul segmento della seconda casa (sia casa vacanza che uso investimento).
Coloro i quali hanno avuto la possibilità di acquistare (perché in condizioni di ottenere un mutuo o perché in possesso di capitali accumulati) hanno considerato l’abitazione una forma di impiego del denaro più sicura, al riparo dalle instabilità degli investimenti finanziari.
Chi ha potuto ha cambiato la propria abitazione facendo un acquisto migliorativo; molti i genitori che hanno aiutato i figli cedendo i propri risparmi, in modo da consentire loro l’acquisto della prima casa.

Compravendite
Dal 2011 al 2012 si registra una contrazione delle compravendite residenziali del 25,8%. L’anno infatti chiude con 444.018 transazioni, ben lontane dai picchi del 2006, ma vicine ai volumi della seconda metà degli anni ’80.
Nelle grandi città c’è stata una contrazione media delle compravendite pari al 22,4% (fonte: Agenzia del Territorio).
L’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che il 76,2% di coloro che hanno acquistato la casa nella seconda parte del 2012 si è indirizzato verso l’abitazione principale, a seguire l’acquisto ad uso investimento (17,5%) e poi quello della casa vacanza (6,3%).

Criticità sul mercato immobiliare: impatto su prezzi e tempi di vendita
Tutto questo non elimina il fatto che sul mercato immobiliare italiano ci siano ancora delle problematiche che occorre tenere presenti per capirne l’andamento. La distanza tra la capacità di spesa (determinata dalla combinazione di minore capacità di risparmio e riduzione del credito) e le richieste dei venditori, unita alla maggiore offerta di immobili sul mercato hanno determinato una contrazione dei valori immobiliari e un aumento delle tempistiche di vendita. Infatti i prezzi nel 2012 hanno segnato per la prima volta una contrazione a due cifre: -10,5% nelle grandi città, -11,1% nei capoluoghi di provincia e -11,6% nell’hinterland delle grandi città. I tempi di vendita sono ancora lunghi (183 gg nelle grandi città, 207 gg nei capoluoghi di provincia e 209 gg nell’hinterland delle grandi città).

Tipologie immobiliari e preferenze degli acquirenti
La contrazione dei valori ha interessato prevalentemente le tipologie usate e in cattivo stato di manutenzione. Gli acquirenti infatti sono diventati più attenti e soprattutto meno propensi a realizzare importanti lavori di ristrutturazione privilegiando così le abitazioni usate ma in buono stato. Hanno poi preferito la soluzioni con riscaldamento autonomo e quelle in contesti condominiali decorosi al fine di ridurre le spese. Sempre più importante la presenza dell’ascensore. Attenzione anche per la disposizione degli spazi interni soprattutto quando consentono di ricavare una camera aggiuntiva. Il trilocale ed il bilocale concentrano la maggioranza delle richieste, con bilocale in prevalenza a Milano, Roma, Napoli e Torino.

Mercato delle locazioni e domanda per investimento
I canoni di locazione sono leggermente al ribasso (-4,4% per i bilocali e -5,0% per i trilocali) ma il mercato è vivace: presente la domanda di coloro che non riescono ad acquistare ma c’è anche tanta offerta sul territorio alimentata dagli immobili acquistati per investimento. Questo segmento di mercato (17,5% la percentuale di chi ha acquistato per uso investimento nella seconda parte del 2012) è quello che ha risentito maggiormente dell’introduzione dell’Imu. Tra i potenziali investitori alcuni si sono fermati, ma molti hanno voluto approfittare delle nuove condizioni di mercato per fare acquisti a prezzi interessanti.
Si comprano soprattutto piccoli tagli. I rendimenti immobiliari sono del 4% annuo lordo, ma non dimentichiamo che chi investe nel mattone punta soprattutto al capital gain. Chi ha comprato quando i prezzi degli immobili hanno iniziato a salire, alla fine del 2012 si è ritrovato comunque con un immobile rivalutato nominalmente del 67,8%.

Previsioni per il 2013
A livello nazionale si ipotizza per il 2013 sia una discesa dei prezzi compresa tra -6% e -4% che delle compravendite attorno a 410.000.
Nelle grandi metropoli ci si aspetta una tenuta delle aree centrali, mentre è più difficile che questo accada nelle zone con immobili di qualità bassa, come certe zone popolari e periferiche.
Riteniamo che la prima parte del 2013 possa essere ancora caratterizzata da incertezze e timori che rallenteranno le dinamiche di mercato; nella seconda parte del 2013 potrebbero esserci dei segnali di miglioramento soprattutto se l’economia italiana darà segnali positivi e se i venditori, in particolare coloro che sono ancorati ad una visione di mercato che non è più quella attuale, inizieranno a ribassare i prezzi.
Occorre però precisare che in questo scenario si aprono delle opportunità di acquisto: il calo delle quotazioni che si è avuto nel 2012 e quello che ci sarà nel 2013 consentiranno a coloro che hanno il capitale, o che potranno ottenere un mutuo, un acquisto a prezzi molto vantaggiosi. E questo vale sia per chi acquista la prima casa sia per chi dovrà fare un acquisto migliorativo.
21/02/2014 17:13
 
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Tecnocasa: previsioni sulle variazioni dei prezzi nel 2014
Ringraziando pax2you per questa segnalazione.

PREVISIONI IMMOBILIARI 2014 (Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa)

...Occorre però precisare che in questo scenario si aprono delle opportunità di acquisto: il ribasso dei prezzi degli ultimi anni potrà consentire a coloro che hanno il capitale o che potranno ottenere un mutuo la possibilità di acquistare a prezzi difficilmente immaginabili alcuni anni fa... [SM=g6963]





[Modificato da marco--- 21/02/2014 17:24]
07/07/2014 13:32
 
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Tecnocasa: dal 2007 prezzi zone periferiche -32%, zone centrali -26,6%
Immobiliare: Tecnocasa, zone centrali perdono meno grazie anche a immobili di qualità (Fonte: ilghirlandaio.com - 07/07/2014)

Nel secondo semestre del 2013 le quotazioni delle abitazioni delle grandi città italiane hanno registrato un ribasso del 4,2%. L’analisi dei prezzi fatta per zone centrali, semicentrali e periferiche in questo periodo ha visto una performance leggermente migliore per le aree semicentrali (-3,7%), seguite da quelle centrali (-4,2%) ed infine da quelle periferiche (-4,7%). A renderlo noto il Gruppo Tecnocasa.

Dal secondo semestre del 2007, anno in cui è iniziata la discesa del mercato immobiliare, sono state le zone periferiche a perdere maggiormente valore (-32,3%), mentre quelle centrali hanno subito una diminuzione del 26,6%. In queste aree infatti si concentrano spesso immobili di qualità, di tipologia signorile che il mercato ha premiato in questi anni di ribasso dei valori immobiliari. Tra le zone centrali delle grandi città il migliore risultato in assoluto spetta al centro di Milano che, dal 2007, ha perso soltanto l’8,8%. Al contrario le zone periferiche spesso ospitano immobili di qualità medio bassa, tipologie che sono state più penalizzate durante il periodo di crisi.

Infatti, negli anni del boom del mercato, queste soluzioni immobiliari erano acquistate da potenziali acquirenti con bassa disponibilità di spesa, spesso immigrati o monoreddito e che ricorrevano a mutui importanti. La restrizione del credito ha di fatto reso difficile l’accesso al mercato immobiliare di queste categorie di compratori, con la conseguenza che la domanda ed i prezzi in queste zone sono diminuiti in modo più sensibile. Nei primi mesi del 2014 sembrano esserci dei timidi segnali di fiducia: i prezzi bassi, uniti ad una maggiore disponibilità ad erogare da parte degli istituti di credito, stanno riavvicinando le persone al mercato immobiliare. E questo segnale si è registrato nelle zone centrali, semicentrali e periferiche, ovunque ci fosse un buon rapporto tra prezzo e qualità dell’immobile.
[Modificato da marco--- 07/07/2014 13:42]
25/09/2014 08:56
 
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Mercato immobiliare: prezzi ancora giu', compravendite in ripresa (Fonte: edilone.it - di Olimpia Ogliari - 25/09/2014)

Martedì 16 settembre 2014, presso il Palazzo Stelline di Milano, si è svolta l’annuale Conferenza nazionale del Gruppo Tecnocasa, nel corso della quale sono stati resi noti in anteprima alcuni dati sul mercato immobiliare italiano: nei primi sei mesi dell’anno si sono registrati prezzi ancora in discesa ma compravendite in lieve ripresa in tutte le realtà territoriali, in particolare sul segmento residenziale.

Il mercato immobiliare ha dunque avviato le prove generali di ripartenza? Dopo anni di ribassi continuativi di prezzi e compravendite è senza dubbio un segnale positivo, ma accogliere comunque con prudenza. Continua la ripresa della domanda immobiliare, incentivata da prezzi più accessibili, in aumento anche la richiesta di mutui che ha incontrato istituti di credito più propensi a erogare. Un contributo positivo è arrivato anche dalla nuova tassazione sulle compravendite e dagli incentivi fiscali sulla ristrutturazione e riqualificazione energetica delle abitazioni. Sembra invece contrarsi la domanda a uso investimento sui cui l’aggravio fiscale, ma soprattutto l’incertezza sul quadro impositivo, si sono fatti sentire.

Prezzi

Nelle grandi città la diminuzione dei valori nel primo semestre del 2014 è stata del 3%, del 3,1% nei capoluoghi di provincia e del 3,4% nell’hinterland delle grandi città. Genova ha segnalato il ribasso più forte delle quotazioni con -5,7%, seguita da Bologna con -4,7%. Bari è la città in cui gli immobili perdono meno valore (-1,4%) seguita da Roma (-1,8%). Milano segna -3%.
Le zone periferiche esprimono una maggiore sofferenza rispetto alle zone centrali e semicentrali. L’hinterland delle grandi città e i capoluoghi di provincia soffrono maggiormente laddove ci sono problematiche legate al mondo del lavoro e difficoltà di collocamento delle nuove costruzioni. Quest’ultimo aspetto è fortemente avvertito nelle cinture metropolitane delle grandi città dove, negli anni scorsi, si era costruito molto. L’analisi per aree geografiche vede una diminuzione dei prezzi del 2,3% nel Nord Italia, del 3,3% nel Sud Italia e del 4,3% nel Centro.
10/12/2014 20:56
 
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Andamento prezzi Nord Centro Sud dal 2008 al I° sem 2014
Ringraziando pax2you per questa segnalazione.

Storico prezzi Nord Centro Sud

Andamento prezzi Nord Centro Sud dal 2008 al Isem14 - Gruppo Tecnocasa.pdf
[Modificato da marco--- 10/12/2014 20:57]
09/04/2015 08:43
 
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perché le famiglie italiane oggi vendono casa? (Fonte: idealista.it - 08/04/2015)

in tempo di crisi la casa si vende non solo per migliorare la propria qualità abitativa o perché si cambia quartiere o città, ma anche per reperire liquidità. a renderlo noto l’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del gruppo tecnocasa, secondo la quale nel secondo semestre del 2014 più di tre acquisti su quattro hanno riguardato l’abitazione principale, il 16,2% la casa ad uso investimento e il 6,6% la casa vacanza

analizzando le compravendite dal lato del venditore, lo studio ha mostrato che nella seconda parte del 2014 il 44,5% delle persone ha venduto per migliorare la qualità abitativa, il 39,9% per reperire liquidità e il 15,6% ha venduto perché si è trasferito da un altro quartiere oppure da un’altra città. la percentuale di coloro che vendono per reperire liquidità cresce all’aumentare dell’età, mentre le percentuali di chi vende per migliorare la qualità abitativa diminuiscono con l’avanzare degli anni.

dati che si discostano da quelli rilevati nel secondo semestre del 2013, in base ai quali la vendita per migliorare la qualità abitativa copriva il 55,1% del totale, mentre era molto più bassa la percentuale di chi aveva venduto per reperire liquidità (26,6)

se, poi, si dà uno sguardo a chi acquista casa, si nota che nel 63,8% dei casi ad acquistare l’abitazione sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni, con percentuali in diminuzione al crescere delle fasce di età. la percentuale di chi acquista l’abitazione principale decresce con l’aumentare dell’età, per poi risalire leggermente dai 65 anni in su; al contrario la percentuale di chi acquista per investimento aumenta al crescere dell’età per poi diminuire dai 65 anni in poi, quest’ultima fascia di età infatti registra la percentuale maggiore di acquisti di case vacanza (14,6%)

nella seconda parte del 2014 chi ha acquistato un’abitazione attraverso le agenzie del gruppo tecnocasa nel 54,4% lo ha fatto avvalendosi dell’ausilio di un mutuo bancario, mentre il 45,6% delle compravendite è stato effettuato in contanti. nello stesso periodo del 2013 le percentuali registrate erano praticamente le medesime (54,7% e 45,3%)
25/05/2015 15:06
 
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Immobili: Tecnocasa, prezzi ancora in discesa (Fonte: globalpress.eu - 25/05/2015)

ROMA (AGG) - Il secondo semestre del 2014 registra prezzi immobiliari ancora in discesa che determinano, per l’intero 2014, una contrazione complessiva dei valori del 7,2%. Lo si evince dai dati di Tecnocasa, che sottolinea come nelle grandi città la diminuzione nella seconda parte dell’anno sia stata del 4,2%. A Bari il picco negativo dei prezzi si è avuto nel 2012 quando i valori sono diminuiti del 13,7%. Il 2011 ed il 2012 sono stati gli anni peggiori per il mercato che però sembra registrare adesso un rallentamento della diminuzione dei valori. Bologna tra le grandi città italiane è quella che ha perso maggiore valore dall`inizio della crisi immobiliare: -44.9% Il 2012 ed il 2013 sono gli anni in cui gli immobili hanno sofferto in modo particolare. Firenze nell`ultimo anno ha registrato la contrazione più contenuta dei prezzi. In generale è tra le città che hanno perso meno valore tra le metropoli italiane. Un mercato dunque che ha resistito meglio alla crisi grazie ad una forte domanda non solo di prima casa ma anche ad uso investimento. Genova è una realtà che a livello immobiliare ha sofferto in modo importante. Gli immobili, dal 2007, hanno perso il 42,3%. Dal 2012 la città ha dato segnali di contrazione significativi con una riduzione accentuata soprattutto nelle zone periferiche e con un`offerta qualitativamente molto bassa. Milano, nonostante tutto, ha resistito bene a questi anni difficili. I prezzi sono diminuiti ma in alcune zone, come quelle centrali, hanno retto. Il capoluogo lombardo chiude il 2014 con una diminuzione dei prezzi del -5,5%, grazie ad una buona tenuta sia del segmento ad uso residenziale e sia di quello ad uso investimento. A Napoli la contrazione dei prezzi nel 2014 è stata dell`11,4%. Nel 2012 si è registrata la diminuzione dei prezzi più importante. Palermo nel 2014 registra una diminuzione dei valori del 4,5%, uno dei risultati migliori degli ultimi anni. Dall`inizio del trend ribassista le quotazioni della città hanno perso quasi il 36%. La Capitale nel 2014 segnala una contrazione dei valori pari al 5,3%. L`anno più difficile è stato sicuramente il 2012, con un calo dei prezzi del 10,1%. A Torino la diminuzione dei valori nel 2014 è stata dell`8,9%. I cali più importanti dei prezzi si sono registrati nel 2012 e nel 2013.
27/05/2015 14:48
 
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Tecnocasa: variazione prezzi immobili 2007-2014
Di quanto sono scesi i prezzi degli immobili dal 2007 ad oggi? (tabelle città) (Fonte: idealista.it - 26/05/2015)

Nella seconda parte del 2014, i prezzi delle case nelle principali città italiane sono scesi del 4,2% rispetto al primo semestre dell'anno, con una caduta complessiva del 7,2% rispetto al 2013. A dirlo è uno studio di Tecnocasa e di Confesercenti che ha analizzato l'andamento del valore degli immobili dal 2007 ad oggi. Andamento nel secondo semestre del 2014. Secondo lo studio realizzato da Tecnocasa e Confesercenti, Genova è la città che nel secondo semestre dell'anno ha segnato uno dei maggiori ribassi (-9,2%), seguita da Napoli (-6,9%). Milano perde il 2,6% del valore, mentre la Capitale il 3,6%. Analizzando i prezzi per aree geografiche, abbiamo una diminuzione del 4,7% nel Nord Italia, del 4,2% nel Sud Italia e del 5,0% nell'Italia Centrale. Il prezzo degli immobili nelle grandi città.

Bari - Il picco negativo dei prezzi si è avuto nel 2012 quando i valori sono diminuiti del 13,7%. Il 2011 e il 2012 sono stati gli anni peggiori per il mercato, che però sembra aver rallentato la diminuzione dei valori bari

Bologna - È la città dove si è riscontrata la maggior perdita dall'inizio della crisi immobiliare: -44,9% , con ribassi accentuati soprattutto nel 2012 e 2013 Bologna

Firenze - Ha registrato la contrazione più contenuta dei prezzi, è la città che ha resistito meglio alla crisi grazie ad una forte domanda non solo di prima casa, ma anche ad uso investimento Firenze

Genova - Dal 2007 gli immobili hanno perso il 42,3%. La riduzione è stata accentuata soprattutto nelle zone periferiche, con un'offerta qualitativamente molto bassa

Milano - La città ha resistito bene all'ondata lunga della crisi, I prezzi sono diminuiti, ma in alcune zone hanno retto. Il capoluogo lombardo chiude il 2014 con una diminuzione dei prezzi del -5,5%, grazie ad una buona tenuta sia del segmento ad uso residenziale, sia di quello ad uso investimento

Napoli - a Napoli la contrazione maggiore si è registrata nel 2012 (-12,7%), mentre nel 2014 la contrazione è stata dell'11,4%

Palermo - Dall'inizio del trend ribassista, Palermo ha perso quasi il 36%, con una diminuzione del 4,5% per quest'anno

Roma - Nel 2014 la Capitale segna una contrazione dei valori pari al 5,3%. L'anno più difficile è stato sicuramente il 2012, con un calo dei prezzi del 10,1%

Torino - La diminuzione dei valori è stata dell'8,9%. I cali più importanti si sono registrati nel 2012 e nel 2013

Verona - Dall'inizio della crisi immobiliare, la contrazione è stata del 35%, nel 2014 del 5,6%


02/03/2016 08:56
 
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Tecnocasa: “Dal 2008 valore case sceso del 37%. Ora il mercato verso aumento transazioni e stabilità prezzi” (Fonte: idealista.it - 01/03/2016)

Da qualche tempo ormai si parla di una ripresa, seppur lieve, del mercato immobiliare. A confermarlo adesso anche un’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, secondo la quale il settore “ha finalmente intrapreso la strada dell’uscita da una crisi molto lunga e si sta avviando verso una fase caratterizzata dalla stabilità dei prezzi e dall’aumento delle transazioni”.

I segnali che arrivano dalle reti Tecnocasa e Tecnorete sono positivi: c’è desiderio di acquistare casa grazie alla fiducia ritrovata e ad un accesso al credito decisamente migliorato negli ultimi mesi e che dovrebbe confermarsi anche per il futuro.
L’andamento dei prezzi

Sul fronte dei prezzi, lo studio ha evidenziato che dal 2008 il trend è stato sempre negativo, nelle grandi città, nell’hinterland delle grandi città e nei capoluoghi di provincia: nelle prime il valore degli immobili è diminuito del 37,1%, nell’hinterland delle stesse del 38,1% e nei capoluoghi di provincia del 39,3%.

L’andamento delle compravendite

Per quanto riguarda le compravendite, nei primi nove mesi del 2015 in Italia è stato registrato un segno positivo (+5,3%) e questo grazie alla presenza dei prezzi più bassi e alla ripresa del mercato dei mutui.

L’andamento dei mutui

A proposito dei mutui, secondo quanto emerge dai dati riportati nel Bollettino Statistico IV-2015 pubblicato dalla Banca d’Italia nel mese di gennaio 2016, le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione di poco più di 28 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2015. Rispetto allo stesso periodo del 2014 si registra un aumento delle erogazioni pari a +64,5% e i volumi hanno già superato quanto erogato nei tre anni precedenti.

La domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita da due anni e mezzo e nel 2015 è aumentata del 53% rispetto all’anno precedente. La Banca Centrale Europea continuerà a sostenere i finanziamenti a famiglie e imprese e l’offerta relativa ai mutui continuerà a migliorare. I principali indici di riferimento dei tassi sono ancora a livelli molto bassi, riducendo in questo modo il costo dei finanziamenti e creando nuove opportunità per il mercato e le famiglie.

Le previsioni per il futuro

Le politiche di erogazione rimarranno prudenziali per tutto il 2016. Lo studio ha evidenziato che per quest’anno ci si attende sul fronte dei prezzi immobiliari una contrazione compresa tra -2% e 0% mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470mila.






[Modificato da marco--- 02/03/2016 08:57]
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