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Osservatorio mutui e cartolarizzazioni

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2012 15:46
13/06/2008 12:11
 
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Ho messo insieme i dati dello stock di debito delle famiglie con i dati delle cartolarizzazioni, calcolando i dati per semestre e facendo alcune stime e approssimazioni. Il risultato è quello qui sotto:



indirizzo immagine: img444.imageshack.us/img444/4905/screenshot038oi2.png

Incremento stock di debito / Cartolarizzazioni
I SEM 2006 15335.00 / 7750.00
II SEM 2006 11765.00 / 7350.00
I SEM 2007 9933.00 / 10400.00
II SEM 2007 10968.00 / 2800.00
I SEM 2008 -9844.00 / 2800.00

Nel II semestre 2007 c'è stata una forte riduzione delle cartolarizzazioni, mentre lo stock di debito famiglie v.s banche continuava ad aumentare a ritmi sostenuti. Nel I semestre 2008, mentre le cartolarizzazioni dovrebbero continuare a tenersi sui livelli del II semestre 2007, lo stock di debito è in rapida diminuzione. Il che significa che le erogazioni di nuovi mutui (e quindi le compravendite) sono andate a picco da inizio 2008.

Questo dato torna perfettamente con l'allarme lanciato a settembre dal TG2, visto che tra il compromesso e l'erogazione del mutuo passa qualche mesetto:



Per la conferma definitiva dobbiamo aspettare i dati OMI del I semestre 2008 (pubblicazione prevista a ottobre 2008)

13/06/2008 14:52
 
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Fogli EXCEL con i dati e i grafici (clicca su "Allegato: Download")
.

*** Fonte dati cartolarizzazioni:

www.europeansecuritisation.com/

European Securitisation Issuance Lower in Fourth Quarter and Second Half on Diminished Liquidity and Global Credit Market Turbulence; Issuance Rises by 9.6 Percent to €496.7 Billion for Full-Year 2007 on Strong First Half

European Securitisation Forum Forecasts Issuance to Fall to €272 Billion in 2008; Market Liquidity Expected to Begin to Recover During the Year

*** Fonte dati mutui:

BANKITALIA
bip.bancaditalia.it/4972unix/homebipentry.htm?dadove=corr&...
(cerca tabella TDME0070, colonna 7: CONSISTENZA MUTUI FONDIARI - SETTORE: FAMIGLIE RESIDENTI NELL'AREA EURO (COMPRESA ITALIA) - DURATA: OLTRE 5 ANNI)

.
[Modificato da guido.zip 13/06/2008 14:56]
29/09/2008 14:16
 
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Aggiornamento
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www.europeansecuritisation.com/dynamic.aspx?id=194

Cartolarizzazioni Italia RMBS 1° sem 2008 = 15.2 miliardi di euro
Variazione consistenza mutui = -9.2 miliardi di euro

Variazione indebitamento nel 1° sem 2008 = (15.2-9.2) = 5.9 miliardi di euro

Incremento stock di debito + Cartolarizzazioni = nuovo indebitamento
I SEM 2006 15.335 + 7.750 = 23.1 miliardi
II SEM 2006 11.765 + 7.350 = 19.0 miliardi
I SEM 2007 9.933 + 10.400 = 20.3 miliardi
II SEM 2007 10.968 + 2.800 = 13.7 miliardi
I SEM 2008 -9.300 + 15.200 = 5.9 miliardi

Differenza 1° sem 2008 - 1° sem 2007 = -14.4 miliardi

Che sarebbero per esempio 100 mila mutui da 144 mila euro (che mi pare sia più o meno l'importo medio del mutuo) in meno.

Siccome le compravendite nel 1° sem 2007 erano intorno alle 400 mila, si avrebbe un -25% di compravendite tra 1°sem 2007 e 1° sem 2008.

A giorni dovrebbe uscire il rapporto dell'agenzia del territorio, vediamo se ci ho preso.

.
29/09/2010 09:20
 
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Ing Direct smobilizza 4,5 mdl di mutui italiani
[Modificato da (sylvestro) 29/09/2010 09:22]
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30/09/2010 01:56
 
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Building Site Hunter con le palle
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Re:
(sylvestro), 29/09/2010 9.20:





scappano tutti (in ritardo), poi dice che "non ci sono piu' le cause-effetto di una volta"...

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Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
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Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
06/05/2011 08:22
 
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27/07/2011 17:07
 
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Banca Etruria: cartolarizzati mutui per 465 mln

27/07/2011

Banca Etruria annuncia il perfezionamento dell'operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali in bonis realizzata attraverso Mecenate srl, società veicolo del Gruppo Banca Etruria, finalizzata all'emissione di titoli RMBS (Residential Mortgage Backed Securities).

Nel giugno scorso Banca Etruria ha ceduto pro soluto alla società Mecenate s.r.l. un portafoglio di crediti derivanti da contratti di mutuo residenziali casa in bonis per un controvalore di Euro 465,8 milioni e relativi a n. 3.877 contratti.

L'emissione di titoli obbligazionari RMBS (Residential Mortgage Backed Securities) per complessivi euro 465,8 milioni, allo stato attuale interamente acquistata da Banca Etruria, è caratterizzata da tre Classi dotate di Rating Moody's (Aaa sf) e Fitch Ratings (AAAsf) suddivise in Classe A1 per euro 160 milioni (3MEuribor+1,90%-3,80%); Classe A2 per euro 90 milioni (3MEuribor+2,25%-4,45%) e Classe A3 per euro 99,4 milioni (3MEuribor+0,35%); è prevista anche una classe Junior non dotata di rating di euro 116,4 mln. Per tutte le classi di notes la scadenza legale è aprile 2060.

Per la Classe A1 e la Classe A2 è prevista una step-up and call ad Ottobre 2016.

UBS Investment Bank è stata Arranger dell'operazione, mentre Credit Suisse International è la controparte swap.

Gli Studi Legali Gallavotti Honorati De Marco & Partners di Roma, lo Studio Legale associato a Linklaters LLP di Milano, Maisto e Associati di Milano e lo Studio Legale associato ad Ashurst LLP di Milano hanno assistito le varie controparti nel perfezionamento dell'operazione.

Con Mecenate 2011, Banca Etruria realizza la quarta operazione nel settore dei mutui residenziali in bonis e rafforza la posizione di liquidità e della propria struttura patrimoniale.

Il perfezionamento dell'operazione di cartolarizzazione va ad aggiungersi al collocamento del prestito obbligazionario convertibile per circa 100 mln di euro e nell'offerta pubblica di scambio sul titolo "BPEL subordinato Lower Tier II tasso variabile callable 14/07/2006-2016".
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27/04/2012 17:01
 
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11/05/2012 07:48
 
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Oh oh! [SM=j7569]

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31/05/2012 12:25
 
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Mutui prima casa: aprile 2012, finanziamenti scesi al 49% del valore dell'immobile

31/05/2012



Le percentuali di rifiuto di finanziamento da parte delle banche scendono, perché sono gli Italiani che si arrendono prima.

Da ottobre ad oggi si è ridotto di 11 punti percentuali il divario tra quanto richiesto al momento del preventivo e quanto effettivamente erogato dalle banche.

Analizzando le richieste di preventivo di mutuo registrate ad ottobre 2011 e confrontandole con quelle di aprile 2012 si nota come la differenza fra il finanziamento che i mutuatari vorrebbero e quello che le banche concedono sia passata da 17 punti percentuali a solo 6 punti.

I dati mergono da uno studio condotto da Mutui.it sul mercato dei mutui nell’ultimo semestre.

“Gli italiani che richiedono un mutuo – spiega Lorenzo Bacca, responsabile business unit di Mutui.it – sembrano essere sempre più concreti o, forse, consapevoli della situazione economica.

Il prestito viene concesso per importi contenuti (l’ultima rilevazione indica 121.000 euro come cifra media erogata a fronte di una richiesta media che si attesta sui 125.000 euro) e volti a finanziare una percentuale di valore dell’immobile che resta attorno al 50%”.

Se ci si concentra sulle sole erogazioni di mutui prima casa, lo scenario è più cupo.

Se questa tipologia di finanziamento continua a rappresentare la motivazione principale di tutte le domande di mutuo, arrivando ad aprile al 72% del totale (era al 62% sei mesi prima), nello stesso arco temporale scende leggermente la somma richiesta (-3%): era di 143.000 euro a ottobre 2011, mentre è di 139.000 euro ad aprile 2012.

Di contro, cala notevolmente la cifra media erogata, che passa da 127.000 a 112.000 euro (-13%).

Il rapporto tra la somma erogata e il valore della prima casa che si acquista, di fronte ad un prezzo medio degli immobili che resta costante o si contrae solo in lieve misura, scende quindi ancora, portandoci al preoccupante dato del 49%.

“Siamo, anche per quel che riguarda l’acquisto della prima casa, sotto la soglia psicologica del 50% – continua Bacca – e questo ci dice che oggi, chi vuol comprare la sua prima casa deve aver risparmi per oltre la metà del suo valore.

È un dato preoccupante che ci impone di sperare in una veloce inversione di tendenza”.
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13/07/2012 07:40
 
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La crisi e le famiglie italiane: un’analisi microeconomica
dei contratti di mutuo
[Modificato da (sylvestro) 13/07/2012 07:41]
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13/07/2012 10:33
 
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Re:
(sylvestro), 13/07/2012 07.40:




Questo documento vale tanto oro quanto pesa...

[SM=g1750826]


13/07/2012 10:44
 
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Re: Re:
Loziodigekko, 13/07/2012 10.33:



Questo documento vale tanto oro quanto pesa...

[SM=g1750826]





Prova a stralciare e commentare qualche passo o grafico [SM=g6957]
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13/07/2012 11:01
 
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Re: Re: Re:
(sylvestro), 13/07/2012 10.44:



Prova a stralciare e commentare qualche passo o grafico [SM=g6957]



Ci avevo pensato...
Appena ho un momento vedo di fare qualcosa.

13/07/2012 15:46
 
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Re: Re:
Loziodigekko, 7/13/2012 10:33 AM:



Questo documento vale tanto oro quanto pesa...

[SM=g1750826]






Quoto.... ho scaricato il documento sul desktop... appena posso posto anche io le mie considerazioni [SM=g1750826]
13/07/2012 19:30
 
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Re: Re: Re:
dgambera, 7/13/2012 3:46 PM:




Quoto.... ho scaricato il documento sul desktop... appena posso posto anche io le mie considerazioni [SM=g1750826]




Alcune cose:
- il campione dovrebbe essere significativo, 2M di mutui;
- dal 2008 al 2011 l'ammontare dei nuovi mutui è fortemente diminuito: in seguito vedremo i numeri;
- il calo ha interessato i giovani e gli extracomunitari, ovvero quelle categorie che avrebbero dovuto sorreggere il mercato immobiliare e che sono state praticamente mollate dalle banche.

Vediamo cosa è successo (pag. 7)


Nel 2008, la crisi finanziaria ha interrotto una lunga fase di espansione dei prestiti per acquisto di abitazioni. La rapida crescita era stata favorita da una pluralità di fattori: i tassi di interesse storicamente bassi, il ciclo immobiliare favorevole, l’aumento della concorrenza dal lato dell’offerta che aveva portato a un sostanziale ampliamento della tipologia dei contratti. In particolare, l’offerta di mutui con durata oltre i trenta anni, con loan to value elevato e l’ampliamento del rapporto fra la rata iniziale di rimborso e il reddito avevano favorito l’accesso al credito da parte di fasce di clientela precedentemente escluse dal mercato



Cioè:
- la crescita era stata favorita dai tassi estremamente bassi ---> noto a chicchessia;
- scendendo più in dettaglio, l'offerta dei mutui si era ampliata grazie a molte erogazioni oltre i 30 anni con LTV elevato (vedremo poi se specificano quanto) e rapporto tra rata iniziale e reddito elevato ---> sembra si stia parlando di para-subprime, con buona pace dei negazionisti che dicono che ciò in Italia non è successo (ovviamente ciò non è successo in Italia finchè non diranno che è successo, come al solito).

Vediamo i primi numeri per adesso


Dal 2008 al 2011 il numero dei nuovi mutui concessi si è ridotto mediamente del 9,1 per cento ogni anno, a fronte di un aumento medio dell’8,5 per cento nei tre anni precedenti.



In sintesi:
- dal 2004 al 2007 si passa da 100 a 108,5
- dal 2008 al 2011 si passa da 108,5 a 98,63

[Modificato da dgambera 13/07/2012 19:32]
13/07/2012 19:41
 
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Come dicevamo prima....


Il lavoro mette a confronto le caratteristiche dei mutuatari e dei contratti di circa 1,9 milioni di mutui concessi nei due quadrienni 2004-2007 e 2008-2011 con l’obiettivo di analizzarne i cambiamenti e valutare quale siano stati gli effetti della crisi finanziaria su questo segmento del mercato del credito I risultati dell’analisi mostrano che fra i due periodi il calo delle erogazioni ha interessato soprattutto i mutuatari più giovani e quelli originari di paesi non appartenenti all’Unione Europea,



ma entriamo più nei dettagli....


che hanno risentito in misura maggiore del peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro e dell’adozione di politiche di affidamento più selettive da parte delle banche nei confronti della clientela caratterizzata da una più elevata rischiosità.



Ed ecco venir fuori la verità, ovvero che i mutui li prende chi ha i soldi ed una situazione solida.... ma noi immaginiamo anche che a chiudere le trattative siano soggetti con caratteristiche simili, se non proprio gli stessi che hanno pure le caratteristiche per essere considerati "erogabili" dal punto di vista del mutuo.

E andando avanti viene fuori altro....


La crescita dell’importo dei mutui a loro concessi è stata inoltre assai più contenuta rispetto alla media, a seguito di misure di inasprimento dell’offerta quali la riduzione dell’incidenza massima tra la rata del mutuo e il reddito e l’abbassamento del loan-to-value.



... ovvero che man mano che la crisi ha costretto i newcomers (coloro i quali si affacciano al mercato per la prima volta) a richiedere mutui più elevati, questi sono stati sempre più estromessi dal mercato da vari aspetti:
- riduzione del rapporto rata iniziale/reddito;
- riduzione del LTV.
13/07/2012 19:58
 
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Dal 2004 al 2007 il numero medio annuo di contratti stipulati è stato pari a circa 266.000; nel periodo successivo è diminuito del 22 per cento, a 208.000



Quindi, il numero di erogazioni è calato del 22% nel secondo quadriennio. E per quanto riguarda gli importi....


Anche l’importo complessivo delle nuove erogazioni ha avuto un andamento analogo, sebbene abbia registrato un ritmo di crescita più elevato negli anni di espansione, grazie anche all’andamento crescente delle quotazioni immobiliari



..... ovvero si sono avute diminuzioni dell'ordine del 22%
13/07/2012 20:11
 
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In linea con la fase recessiva del ciclo economico, nel periodo 2008-2011, anche l’indice della richiesta di nuovi mutui è rimasto quasi sempre su valori negativi.

....

il rialzo del costo del mutui avviatosi alla fine del 2010 e la nuova flessione segnata dall’attività economica ha contribuito all’abbattimento delle richieste.



A questo si aggiunga che ...


L’importo concesso in rapporto a quello richiesto risulta, negli anni della crisi, circa 30 punti percentuali più basso rispetto a quello medio del periodo precedente. Tra il 2004 e il 2007 l’ammontare domandato è aumentato a un tasso medio dell’8,5 per cento; nei quattro anni successivi la crescita media annua è stata pari all’1,3 per cento; al netto delle operazioni di surroga e sostituzione, che nel 2009 e nel 2010 hanno registrato incidenze elevate sulle erogazioni di mutui, la crescita sarebbe stata più debole.



Io l'ultimo passo lo rettificherei dicendo che non è escluso che al netto di surroghe e sostituzioni la crescita potrebbe anche essere stata negativa: peccato che un istituto come Bankitalia non riesca a fornire nemmeno un drill-down a questi livelli. Evidentemente in Italia "non ci meritiamo" report seri e dettagliati.

Aggiungiamo comunque il grafico sull'andamento di quanto esposto nell'ultimo quote.... il calo è davvero drastico



Chiudiamo l'analisi di questi aspetti con questi commenti ....


Tra il biennio 2004-2006 e quello 2008-2010 è aumentata in misura considerevole la quota di nuclei familiari che non hanno ottenuto, in tutto o in parte, il credito richiesto, passata dal 13 al 25 per cento.

....

Per contro, la percentuale di coloro che hanno domandato un prestito è diminuita di poco meno di un punto percentuale, dal 5,0 al 4,3 per cento



Ovvero.... praticamente la percentuale di coloro che ha chiesto un mutuo è diminuita di poco, mentre il numero di mutui rifiutati è raddoppiato.
13/07/2012 20:26
 
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Ed ecco ora la prova lampante di ciò per cui sono stato sbeffeggiato miriadi di volte quando ho detto la cosa



Ovvero


i mutui erogati negli anni 2006-2008 risultano essere stati i più rischiosi: le curve di mortalità aumentano infatti più rapidamente e arrivano ai livelli più elevati. Ciò è una conseguenza, oltre che del consistente aumento dei tassi sulle nuove erogazioni verificatosi in quel biennio, delle politiche di concessione del credito, che fino al 2007 avevano registrato un ampio allargamento della platea di mutuatari.



Tradotto: chi ha comprato vicino ai picchi di mercato stipulando un mutuo ha più probabilità di finire in sofferenza.
13/07/2012 20:46
 
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Ed ora qualche dato "anagrafico" sui mutuatari


il contributo alla crescita complessiva del numero dei mutui concessi tra il 2004 e il 2007 da parte della clientela con meno di 44 anni di età era stato di circa tre quarti. A partire dal 2008, la tendenza si è invertita: nel quadriennio 2008-2011 il numero totale di contratti stipulati dagli individui con meno di 35 anni è diminuito di oltre il 30 per cento rispetto al quadriennio 2004-2007





Anche il famoso mito degli extracomunitari che avrebbero sorretto il mercato perchè avrebbero colmato il calo demografico.... eccovelo ....


Considerazioni analoghe possono spiegare la forte riduzione del numero dei mutui concessi a clienti originari di paesi extracomunitari. Nel periodo 2004-2007 essi rappresentavano l’8,2 per cento del totale dei mutui erogati; negli anni 2008-2011 la quota è scesa al 4,5 per cento, nonostante un progressivo aumento della quota di popolazione extracomunitaria sul totale dei residenti in Italia.


13/07/2012 20:51
 
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Bravo Dg
Hai fatto davvero una bella sintesi [SM=g1750826]
C'e' da sottolineare che, per chi ha seguito il forum/la reale situazione, tutti questi dati e grafici non sono una grande novita' [SM=g7628]
======================================

Vojo vede na righina nera discendente.

13/07/2012 20:55
 
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Vediamo cosa è successo agli importi erogati


Dal 2004 al 2011 l’importo medio dei mutui concessi è aumentato del 20 per cento in valori nominali, del 5 per cento in termini reali; l’incremento è stato molto più contenuto rispetto a quello registrato nello stesso periodo dalle quotazioni immobiliari (fig. 10).



Inoltre ....


L’irrigidimento dell’offerta si è riflesso sugli importi dei mutui anche attraverso la diminuzione del rapporto tra il valore del mutuo e dell’immobile (loan-to-value), che è calato di quasi 8 punti percentuali tra il 2006 e il 2010 (dal 68,7 al 61,1 per cento)



Ovvero... più si è andati avanti e più è stato l'anticipo cash che chi doveva comprare doveva avere a disposizione.

Ritengo notevole anche quest'altro passo


I fattori di domanda che hanno contribuito all’aumento dell’importo medio sono riconducibili in particolare all’incremento delle quotazioni degli immobili. Considerando la crescita verificatasi nel quadriennio 2004-2007 nei capoluoghi di provincia, si può osservare come la variazione dei prezzi delle abitazioni e quello dell’importo medio dei mutui fossero significativamente correlati (Fig. 11a). La relazione tra i due indicatori tende a indebolirsi a partire dal 2008 (Fig. 11b), quando hanno prevalso altri fattori.



Ovvero, finchè il mercato tirava le quotazioni e l'importo delle erogazioni crescevano grazie al fatto che l'una alimentava l'altro. Quando il cash per entrare nel mercato ha superato una certa soglia e quando la crisi del credito ha cominciato a farsi sentire, la correlazione tra i due ha cominciato a saltare.
13/07/2012 21:05
 
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Adesso parliamo un pò di tassi



Notare l'incidenza dei mutui TV in tutto il periodo sotto osservazione, ad eccezione di un ristretto periodo di circa 2 anni che viene spiegato da questo commento, sacrosanto


la scelta della tipologia di tasso da parte dei mutuatari sembra dipendere principalmente dall’ammontare iniziale delle rate, che è tanto più elevato per i mutui a tasso fisso rispetto a quelli a tasso variabile quanto più è alto il differenziale fra i due tassi al momento della stipula del contratto.
Quando il divario ha toccato il punto minimo di 2 decimi di punto nel secondo semestre del 2008, la quota dei nuovi mutui a tasso fisso ha raggiunto il 67 per cento del totale. Successivamente, a seguito del marcato calo dei tassi a breve e il conseguente aumento del differenziale, l’incidenza dei mutui a tasso fisso si è nuovamente ridotta



Cosa vuol dire quanto sopra? Semplicemente che chi ha comprato casa nel periodo di osservazione ha scelto la tipologia di mutuo in base della disponibilità che ha avuto al momento della stipula. E' anche molto probabile che l'importo della rata iniziale sia stato il massimo sopportabile "in proiezione" per l'intero periodo e siccome la tipologia che è andata per la maggiore è quella a TV, il rischio che molti di questi mutuatari si ritrovino in sofferenza è veramente elevato.


14/07/2012 16:11
 
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Banca d'Italia: sempre meno mutui a giovani e immigrati, per le banche sono categorie a rischio

tra il 2008 e il 2011 per i ragazzi flessione del 30% rispetto al quadriennio precedente

I prestiti per acquistare casa sono in forte flessione per tutti: ma va peggio ad extracomunitari ed under 35


È ufficiale. Essere giovani vuol dire appartenere ad una categoria a rischio: almeno per le banche. Crolla il numero di mutui concessi alle famiglie in tempi di crisi (e questo si sapeva) ma stavolta sui certifica che a farne le spese sono soprattutto gli under 35 e i cittadini extracomunitari, più colpiti dalla disoccupazione e quindi considerati dalle banche soggetti più a rischio. È la fotografia di una delle facce della crisi scattata dalla Banca d'Italia in uno dei suoi cosiddetti «occasional papers».

MENO CONTRATTI - Tra il 2008 e il 2011 il numero di mutui concessi dalle banche per l'acquisto della casa è diminuito di oltre il 20% rispetto al quadriennio 2004-2007 e nello stesso periodo il numero totale di contratti stipulati dagli individui con meno di 35 anni è sceso di oltre il 30% rispetto ai quattro anni precedenti. La quota di mutui che fa capo a questa classe di debitori si è ridotta di 5,3 punti percentuali, al 36,4%, e l'età media dei mutuatari è aumentata di un anno, da 37,8 a 38,8 anni.

SELEZIONE - Le banche hanno adottato criteri più selettivi nei confronti della clientela più giovane, considerata più a rischio. L'incidenza delle sofferenze sui mutui erogati dal 2004 al 2007 a mutuatari con meno di 35 anni alla fine del periodo era pari allo 0,54%, a fronte di una media dello 0,49%; per i mutui concessi tra il 2008 e il 2011, è aumentata allo 0,87% (0,71% in media). Dal lato della domanda, spiega la Banca d'Italia, «la richiesta di mutui per l'acquisto di abitazioni da parte dei giovani con meno di 35 anni ha risentito degli effetti della crisi sul mercato del lavoro. La difficile congiuntura economica ha inciso in misura più forte su questa categoria di individui per i quali il tasso di disoccupazione è aumentato di 4,5 punti percentuali dal 2007 al 2010 (a fronte di un aumento di 2,3 punti percentuali per il complesso della popolazione). Tali difficoltà hanno reso i giovani maggiormente dipendenti dal punto di vista finanziario e hanno rafforzato la tendenza, già in atto da tempo, a ritardare l'uscita dalla famiglia di origine per costituirne una propria». Altro elemento che può aver depresso la loro richiesta di mutui, secondo l'istituto di Via Nazionale, è l'effetto «scoraggiamento»: si è registrato infatti «un sensibile incremento del numero dei giovani che non hanno domandato un prestito perchè certi che la loro richiesta non sarebbe stata accolta».

IMMIGRATI - Lo stesso discorso fatto per i giovani si applica, secondo Bankitalia, anche ai clienti originari di Paesi extracomunitari. Nel periodo 2004-2007, questi ultimi rappresentavano l'8,2% del totale dei mutui erogati; negli anni 2008-2011 la quota è scesa al 4,5%, nonostante un progressivo aumento di extracomunitari sul totale dei residenti in Italia. La riduzione ha riguardato in particolare i mutui erogati a clienti provenienti dal Nord Africa. Dal 2004 al 2011 l'importo medio dei mutui concessi è aumentato del 20% in valori nominali, del 5% in termini reali: l'incremento è stato molto più contenuto rispetto a quello registrato nello stesso periodo dalle quotazioni immobiliari. Fra gli anni 2004-2007 e 2008-2011 esso è passato da 134 a 145 mila euro. La crescita media annua nei due periodi ha registrato una decelerazione dal 3,6 all'1,9%. All'aumento dell'importo medio hanno contribuito in particolare i contratti di ammontare più elevato. A fronte di una riduzione del 22% del numero complessivo dei mutui concessi fra i due periodi, quelli di importo maggiore a 150 mila euro sono aumentati del 2%. Per i mutuatari più giovani e quelli provenienti da Paesi non appartenenti all'Unione Europea, si è registrata non solo una più elevata contrazione del numero di mutui concessi, ma anche una crescita assai più contenuta delle quantità offerte. Per gli under 35 l'importo medio fra il 2008 e il 2011 supera di 8 mila euro quello dei contratti stipulati nel periodo precedente, mentre per la restante clientela la crescita è stata di 12 mila euro. Assai più pronunciato è il divario fra la clientela proveniente da paesi extra-comunitari e i mutuatari dell'Unione Europea, per i quali l'aumento è stato rispettivamente di 3 mila e 12 mila euro.

Redazione Online14 luglio 2012 | 16:10© RIPRODUZIONE RISERVATA

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dgambera, 14/07/2012 16.11:

Banca d'Italia: sempre meno mutui a giovani e immigrati, per le banche sono categorie a rischio

tra il 2008 e il 2011 per i ragazzi flessione del 30% rispetto al quadriennio precedente

I prestiti per acquistare casa sono in forte flessione per tutti: ma va peggio ad extracomunitari ed under 35

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Crollano le concessioni di mutui casa. Secondo Bankitalia giovani e immigrati i più penalizzati. Intanto dall'Imu oltre nove miliardi e mezzo di entrate.
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15/07/2012 12:21
 
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Avvenire - Giovani: mutui amari, In tre anni giù del 30%
La Gazzetta dello Sport - Non c'è mutuo per i giovani, Giù del 30% in soli 4 anni
Il Gazzettino - Crollano i mutui, soprattutto ai giovani
Il Messagero - Crollo dei mutui per i giovani negli ultimi 4 anni -30%
Il Sole 24 Ore - Mutui in calo del 20% e per i giovani del 30%
La Stampa - Banche, crollano i mutui
La Stampa - Per i mutui casa un crollo del 20%
[Modificato da (sylvestro) 15/07/2012 12:35]
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(sylvestro), 7/15/2012 12:21 PM:





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dgambera, 15/07/2012 12.31:




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