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Osservatorio mutui e cartolarizzazioni

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2012 15:46
06/09/2012 15:46
 
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Mutui: domanda in calo del 44% rispetto al 2011

06.09.2012

Il mercato del credito alle famiglie continua a riflettere il quadro congiunturale ancora fragile dell’economia italiana.

A fronte del persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, nei primi 8 mesi dell’anno la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane procede con il freno a mano tirato.

I dati emergono dall’ultima analisi del patrimonio informativo di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif.

Per quanto il dato rilevato nel mese di agosto metta in evidenza una lieve riduzione del calo della domanda dei mutui ipotecari, con un comunque pesante -39% (dato ponderato sui giorni lavorativi) rispetto al corrispondente mese del 2011, il dato aggregato dei primi 2 quadrimestri 2012 si attesta ad un significativo -44%.

Analizzando l’andamento della domanda di mutui nei primi otto mesi degli ultimi anni rispetto ai precedenti, si evidenzia come solo il 2012 abbia fatto registrare un calo così rilevante: gli altri anni, infatti, evidenziano decrementi più contenuti, rispettivamente -10% per il 2011 e -3% per il 2010, mentre il 2009 è l’unico ha segnare un aumento rispetto al precedente, +4%.

“Nell’ultimo anno la dinamica della domanda di mutui residenziali da parte delle famiglie ha evidenziato un consistente rallentamento – commenta Simone Capecchi, direttore Sales & Marketing di Crif - riflettendo il peggioramento sia del clima di fiducia sia delle prospettive sul mercato degli immobili residenziali.

A scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la casa potrebbero aver concorso anche l’aumento dei tassi d’interesse applicati ai nuovi contratti, l’introduzione dell’Imu oltre all’irrigidimento dei criteri di concessione derivanti dalle difficoltà di provvista da parte degli istituti di credito”.

Analizzando le richieste di mutui per fascia di durata, la distribuzione rimane sostanzialmente stabile anche se con andamenti differenti: le classi inferiori ai 20 anni risultano tutte in aumento mentre quelle oltre i 20 anni sono in calo.

È però la classe compresa tra i 25 e i 30 anni a risultare ancora una volta quella maggiormente richiesta dalle famiglie italiane, con una quota superiore al 30%.

Relativamente alla distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell’importo rimane molto marcato il continuo spostamento verso gli importi più bassi rispetto al corrispondente periodo del 2011: nello specifico, le uniche fasce di domanda che aumentano sono quelle fino ai 100.000 euro a scapito delle altre.

“A conferma della cautela adottata dalle famiglie italiane in questa delicata fase – conclude Capecchi - sono proprio la quota di domande di mutuo con piani di rimborso più lunghi e la progressiva diminuzione dell’importo medio richiesto, che ad agosto fa registrare un ulteriore calo, attestandosi al di sotto dei 130mila euro”.

Report CRIF
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