Il mercato della casa
precipita in picchiata
Crisi e stretta creditizia all’orgine del crollo: in tre mesi 21,1%. Affitti in lieve ribasso: 1,4%. E si prevede una perdurante flessione
di ROSA SERRANO
Crolla il mercato della casa di Firenze. Dopo un 2011 che aveva fatto registrare una significativa ripresa delle compravendite di case, con un 6% in più rispetto al 2010, il primo trimestre di quest’anno ha visto un brusco ridimensionamento del mercato immobiliare residenziale fiorentino, con il 21,1% di vendite in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il trend negativo è continuato anche nel successivo trimestre che ci ha consegnato un ulteriore pesante flessione nell’ordine del 21,5%.I dati sfornati dall’Agenzia del Territorio testimoniano la fase negativa del mercato della casa anche nel resto della provincia fiorentina con un – 21,6% delle compravendite nel primo trimestre 2012 ed un più pesante calo nel secondo trimestre di quest’anno (25,6%). La forte contrazione delle compravendite è strettamente collegata alla congiuntura economica fortemente negativa che ha convinto molte famiglie fiorentine a rinviare l’acquisto o la sostituzione dell’abitazione. Ulteriore fattore negativo: la stretta creditizia che ha notevolmente ridotto il supporto del finanziamento immobiliare in generale e ha precluso l’accesso al credito a potenziali mutuatari quali giovani coppie o immigrati. «A ciò si deve aggiungere – spiega Luca Dondi, responsabile settore immobiliare di Nomisma – l’indisponibilità di molti proprietari immobiliari a rivedere le loro richieste che, sovente, non sono in linea con il reale valore della casa. Da non sottovalutare poi il fatto che molti potenziali acquirenti hanno adottato una politica attendista puntando sulla riduzione delle quotazioni immobiliari». La flessione dei prezzi, sia delle nuove abitazioni (5,9% su base annuale) che di quelle usate(6% annuale), testimonia il grave stallo del mercato residenziale del capoluogo toscano.
A livello di zona, le riduzioni di prezzo più consistenti su base annuale sono state registrate da Nomisma in centro: per le abitazioni nuove, con un – 7,4% e per quelle usate con un più consistente – 7,6%. Sostenute le riduzioni dei valori anche in semicentro rispettivamente con un – 6,3% e un – 6,6%. La scarsa dinamicità del mercato residenziale fiorentino è dimostrata anche dal lieve, ma costante aumento del tempi medi di vendita in tutte le zone cittadine, che ha raggiunto un livello record per il capoluogo toscano (6,9 mesi per le abitazioni usate). Anche per quanto riguarda la locazione, ad un aumento dell’offerta corrisponde una domanda piuttosto attenuata, senza particolari attese sul numero dei contratti stipulati. Gli affitti sono in lieve ribasso (1,4% semestrale). Le previsioni degli operatori sembrano intravedere per la restante parte del 2012 una perdurante flessione dei prezzi ed un calo delle compravendite, mentre il mercato della locazione dovrebbe rimanere stabile con affitti in leggera flessione. Il mercato degli spazi destinati a box e garage del capoluogo toscano presenta segnali negativi in termini di domanda, con conseguente contrazione delle compravendite stipulate, nonostante la stazionarietà dell’offerta. Su base annua i prezzi sono calati del 2%. Si allungano i tempi medi di vendita, che subiscono un’impennata dai 3,3 mesi del 2011 ai 4,8 mesi di quest’anno, con punte di 5,2 mesi in periferia. Aumenta leggermente il divario tra prezzo richiesto ed effettivo (6,6%) con diversi scostamenti tra le diverse zone del capoluogo toscano. Gli sconti praticati in periferia sono doppi rispetto a quelli del centro (rispettivamente 8,8% e 4,3%).
(15 ottobre 2012)