Riprendo commentando l'articolo dell'Espresso.
--------
Ecco le frasi da incorniciare
Una tendenza s'è consolidata rispetto allo scorso anno. Non è del resto possibile che una crisi mondiale non colpisca in qualche modo anche l'Italia.
Questa è la parte spiacevole, ma avrà i suoi effetti sul mercato, eccome.
E intanto l'orlo del baratro si avvicina per le famiglie impegnate nel pagamento della propria casa.
Qualcuno (credo lap) lo diceva tanto tempo fa:
E poco importa se il tasso di indebitamento in Italia è al 50% contro il 74.3% della Francia, il 100% della Germania e il 169% della Gran Bretagna. Ma il problema in Italia è ormai diventato esplosivo. Non bastano più neanche gli ammortizzatori sociali forniti dalla famiglia alla quale ci si rivolge per un prestito. Si gratta il fondo del barile, come dimostra l'emorragia dei riscatti dei fondi d'investimento, classici salvadanai rotti nel momento di difficoltà.
E allora cosa succederà in futuro? A breve la situazione peggiorerà ancora, visto che i pignoramenti arrivano in tribunale dopo uno o due anni dall'effettiva sospensione dei pagamenti delle rate. E dato che la crescita del Paese è ormai negativa, non pare proprio che la disponibilità economica delle famiglie italiane possa aumentare a breve.