E perchè si faranno molto male insieme a chi li ha finanziati
Riflettevo. I costruttori operano coi soldi delle banche, ipotecando gli immobili in costruzione. Ma questo vale anche per le società immob. in generale.
Le banche registrano il valore dell'ipoteca a un certo prezzo, probabilmente - visto quanto accade - sopravvalutato.
Se i costruttori abbassano i prezzi portandoli a livello di mercato attuale (cioè a livello di voler vendere sul serio), c'è il rischio che il valore dell'ipoteca venga intaccato. Con due risultati:
1) le banche dovrebbero svalutare il valore dell'ipoteca, aggiornandolo continuamente al ribasso. Ciò minerebbe la "bellezza" dei bilanci deprimendo ulteriormente la loro situazione già critica.
2) I costruttori dovrebbero immediatamente integrare, cash, la perdita di valore dei beni dati in garanzia (ipoteche), col risultato di deprimere la loro situazione finanziare e anche rischiare il botto (i più piccoli o più esposti).
Insomma entrambi hanno convenienza a fare finta di niente, fino a quando "improvvisamente" si ritroveranno con le braghe calate. Proprio per questo si faranno molto male.
E' giusto quello che penso? O ho sbagliato qualcosa? Che ne pensate?