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Prezzi immobiliari - dati e previsioni

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2017 22:45
22/10/2008 22:52
 
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Fonte: Il Giorno - 22/10/2008 - di F.Lomb.
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Prezzi in calo del 25 per cento



LA BOLLA immobiliare ha cominciato a sgonfiarsi. Se i prezzi, secondo le rilevazioni dell'ufficio studi Gabetti, sono calati del 10-15 per cento nel primo semestre dell'anno, il futuro non lascia prevedere un'inversione di tendenza. Da qui al 2011 la società immobiliare prevede un ridimensionamento delle quotazioni dell'ordine del 25 per cento...
Vedi anche:
Andamento dei prezzi di richiesta per immobili in Italia a partire dal 2011 (Immobiliare.it)
Andamento dei prezzi immobiliare.it (Dati nazionali, per città e per provincia)
Immobiliare.it - le nostre elaborazioni dati sui prezzi
Focus Città: consulta e confronta i dati del mercato immobiliare (Fonte: casa24.ilsole24ore.com)
[Modificato da marco--- 08/01/2015 14:57]
23/10/2008 08:50
 
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Re:
marco---, 22/10/2008 22.52:

Fonte: Il Giorno - 22/10/2008 - di F.Lomb.
Ringraziando Pegasus@ per la segnalazione

Prezzi in calo del 25 per cento

LA BOLLA immobiliare ha cominciato a sgonfiarsi. Se i prezzi, secondo le rilevazioni dell'ufficio studi Gabetti, sono calati del 10-15 per cento nel primo semestre dell'anno, il futuro non lascia prevedere un'inversione di tendenza. Da qui al 2011 la società immobiliare prevede un ridimensionamento delle quotazioni dell'ordine del 25 per cento...




...ma se non sbaglio 15%+25%=40% consideriamo che si sono tenuti bassi ed hanno arrotondato per difetto ecco che si arriva al mitico:

50%

[SM=g7576]
03/03/2011 08:57
 
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1999-2010: i prezzi delle case su dell'80% (tabella) (Fonte: idealista.it - 01/03/2011)

rincari dal 30 all'80%. questa la fotografia dei prezzi degli immobili in italia dal 1999 al 2010 scattata dall'ufficio studi gabetti sui primi dieci capoluoghi italiani. roma batte milano, ma a napoli e palermo non è andata meglio

la capitale ha fatto scintille, a quanto pare, negli ultimi dieci anni. nel 1999, infatti, il prezzo medio al metro quadro per aquistare casa si attestava intorno ai 2.462 euro, mentre nel 2010 viaggiava sui 4.262: un aumento del 73%

milano segue con un aumento del 62%, passando dai 2.455 euro al mq del 1999 ai 3.977 del 2010

il motivo, secondo l'ufficio studi gabetti starebbe nel buon andamento del reddito pro-capite per abitante oggi è più alto di dieci anni fa e ci sono più attrattive per gli investitori. inoltre entrambe le città hanno beneficiato di importanti progetti residenziali anche di medio livello



altri capoluoghi che hanno segnato un incremento sono napoli e palermo. nel primo caso si è passati dai 1532 euro per mq del '99 ai 2755 euro del 2010: un rincaro dell'80%, il più alto d'italia

mentre a palermo con un differenziale di costo del 74% si è andati dai 1194 euro di dieci anni fa ai più di 2.000 euro dell'anno scorso

secondo gabetti il motivo in questo caso è da attribuire al basso prezzo di partenza che - con l'aumento degli uffici e quindi dei dipendenti, insieme alla riqualificazione del centro storico - ha lasciato impennare i prezzi negli ultimi dieci anni

bologna aumenta meno, ma grazie all'aumento dell'attrattività da parte degli investitori, si è visto comunque un aumento dei prezzi delle case pari al 31% in particolare negli ultimi tempi

Da notare il massimo dei prezzi secondo Gabetti, il 2007. Forse sarebbe interessante produrre un grafico a partire da questi dati.

Marco
[Modificato da marco--- 17/03/2012 09:59]
03/12/2012 11:19
 
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Immobiliare, case: prepararsi a un calo storico dei prezzi (Fonte: Orlando Masiero - wallstreetitalia.com - 03/12/2012)

Questo articolo e' arrivato a Wall Street Italia tramite la casella di posta WSILEAKS - "Diteci qualcosa che non sappiamo". Ringraziando l'autore, approfittiamo per chiedere a chiunque abbia qualcosa da rendere pubblico - analisi, opinioni, documenti, dossier su temi di economia, politica, societa' civile - di contribuire inviandoci via email il materiale per la pubblicazione. Circa 500.000 visitatori unici al mese sono ormai un gruppo importante di italiani, per cominciare a veicolare al grande pubblico informazioni non manipolate che siano utili ai cittadini senza essere al servizio dei poteri forti. Grazie.

Il mercato immobiliare italiano denota un’anomalia incomprensibile: un prolungato ed accentuato calo delle compravendite non accompagnato da un’ altrettanta diminuzione dei prezzi delle case. Dare delle spiegazioni a questo fenomeno è abbastanza difficile.

Il settore è abbastanza vischioso, fenomeno di una ricchezza delle famiglie che consente di aspettare tempi migliori per la vendita (o incapacità, vista l’offerta, di realizzare nel momento in cui comincia una lunga caduta dei prezzi). I prezzi hanno mantenuto un livello straordinariamente più alto della media di lungo periodo in contrasto con l’andamento dello stesso settore in altri paesi e, contro ogni buon senso, in contrapposizione al diminuito potere d’acquisto della gente comune.

Adesso che è caduto anche il tabù del calo dei prezzi delle case (difficile dimostrare che esiste un solo posto in Italia con prezzi superiori o uguali a quelli del 2007) diventa interessante poter capire dove le quotazioni in termini di quantità e durata declineranno.

Dato per scontato un mercato delle case di ultimo grido che verranno vendute a prezzi altissimi, per le altre cosa succederà. Una violenta svalutazione nell’arco di pochi anni, con dei prezzi pre-euro (entro il 2018), o una una lenta e prolungata discesa dei prezzi (almeno per il prossimo decennio).

Probabilmente per la peculiarità del nostro mercato e la lentezza nelle trasformazioni, lo scenario del calo dei prezzi sarà il secondo.
Una discesa che darà dei prezzi di qui al 2014 più bassi del costo di costruzione. Dovuto ai tantissimi fallimenti di imprese edili ed immobiliari, i cui fabbricati stanno arrivando in asta e a soggetti che debbono vendere quanto prima per realizzare quella liquidità che il mondo bancario nega.


Salvo clamorose novità nel contesto politico-economico mondiale, ovviamente.

Oggigiorno in pochissimi riescono a risparmiare e a quei pochi consigliare il mattone come investimento sicuro per eccellenza sarebbe come consigliare i bond argentina che hanno subito un taglio del 75% in conto capitale. Per il mattone questo taglio non sarà così immediato e profondo. Ma in un decennio la perdita potrebbe rasentare il 50%.

Economicamente i proprietari di case avveduti dovrebbero vendere ed andare in affitto traendone sicuri vantaggi monetari, ma qui intervengono abitudini radicate degli italiani ed ogni ragionamento non vale.

Per l’Acri.Ipsos che ha effettuato recenti indagini di mercato ha rilevato un dimezzamento dei soggetti che ritiene utile e vantaggioso un investimento in immobili (35%). L’eccedenza e la bassa qualità stanno creando le condizioni di illiquidità del settore.

L’investimento dovrebbe seguire il recupero dell’esistente con messa a norma degli edifici dal punto di vista statico, di efficienza energetica, qualitativa, evitando quelle storpiature architettoniche che ci sono state imposte con relativo spreco di territorio e di paesaggio e che hanno contribuito ad alterare la sicurezza idraulica.

Si sono congelati 6000 miliardi di euro nel mattone, di cui 1500 conto formula risparmio (inutilizzabili per carenza di popolazione atta ad abitarli). Forse vi è la necessita di un salto di qualità ed abbandonare questo nostro atteggiamento girando il denaro per salvare il sistema industriale che arranca per mancanza di liquidità e per le enormi tasse a cui è sottoposto. L’edilizia è stata sempre un settore di enorme traino per il PIL. Oggi questa valenza non può più esserle riconosciuta.

Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Vedi anche: Mercato Immobiliare: il lungo autunno (Fonte: aiutomutuo.finanza.com - di sylvestro - 17/11/2012 - ringraziamenti )
[Modificato da marco--- 24/12/2012 10:44]
29/12/2012 13:56
 
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Prezzi case
Una interessante raccolta di articoli relativa alla questione "prezzi case" in Italia e nel mondo a partire dal 2009, fonte: iocomprocasa.com

Prezzi case
[Modificato da marco--- 29/12/2012 14:49]
30/12/2012 09:46
 
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La prova del repricing: di quanto sono scesi i prezzi delle case? (Fonte: idealista.it - 28/12/2012)

Nel 2012 gli italiani hanno dovuto fare i conti con un'evidenza: i prezzi delle abitazioni stanno scendendo. Il movimento verso il basso è cominciato in sordina, ma negli ultimi mesi si è accelerato in modo notevole. Rotto il tabú e avviato il processo, la domanda è: quando toccheranno terra e quale sarà la differenza rispetto agli anni del boom?

In realtà i prezzi delle abitazioni in italia non stavano aumentando già dal 2008, che è un modo come un altro, calcolando l'inflazione, per dire che stavano scendendo di un 3% l'anno. Ma a vedere i listini fermi, la sensazione generale era di calma e tutt'al più si poteva puntare su una trattativa discreta e serrata.

Nel mese di febbraio noi di idealista abbiamo avvertito il primo forte movimento, con un record di sconti tra gli immobili messi vendita sul nostro portale. Il sintomo era chiaro: chi voleva concludere in fratta la transazione, doveva rivedere il prezzo. L'arrivo dell'imu e la voglia di vendere, prima di esporsi a una lenta erosione dei prezzi, ha spinto i proprietari più disposti a farlo a puntare tutto sulla carta del prezzo.

Chi doveva vendere in fretta ha fatto bene ad anticiparsi sugli altri, perché una volta capito l'importo dell'imu e la gravità della crisi, il panorama era tristemente chiaro: pochi mutui, tempi di attesa eterni per vendere, spese e tasse in abbondanza.

Ecco dunque che con l'estate il numero di sconti si è andato ingrossando di mese in mese, con importi sempre più decisi. Non tutti i proprietari hanno seguito questa strada, naturalmente, perché non tutti hanno fretta di vendere, ma soprattutto perché il mercato si sta dividendo tra immobili facilmente vendibili e immobili che, per un eccesso di offerta nella zona o per una qualità medio-bassa non trovano compratori ai prezzi richiesti.

Una cosa è certa: le case con un prezzo realistico, rispetto alle variabili in atto (mutui, stipendi, zona/qualità) si vendono, le altre restano al palo. In questo quadro molto frammentato stabilire di quando sono scesi effettivamente i prezzi non è facile. Alcune statistiche parlano di cali con punte fino al 25%, a seconda delle città. nei capoluoghi di regione è plausibile che le diminuzioni si attestino attorno al 5-10%.
03/01/2013 16:25
 
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Ringraziando pax2you per questa segnalazione.

Rapporto annuale dei prezzi delle case: caduta libera in tutta italia (prezzi città) (Fonte: idealista.it - 03/01/2013)

I prezzi di richiesta delle case esistenti nelle città capoluogo italiane hanno registrato un calo medio nell’ordine del 5% nel corso del 2012, secondo i dati del portale immobiliare idealista.it. il calo medio è nell’ordine del 5% su base nazionale e nel quarto trimestre i ribassi riguardano il 70% delle città capoluogo analizzate. i cali maggiori a padova (-16,4%), bari (-7,1%) e roma (-6,6%)

nell’ultima rilevazione dell’anno appena trascorso, su un campione di 44.189 annunci del portale solo 4 dei 39 capoluoghi italiani - quelli per cui è stato possibile monitorare l’andamento dei prezzi nell’arco degli ultimi 12 mesi - chiudono l’anno in terreno positivo; per la prima volta nelle rilevazioni del portale il repricing si allarga a tutti i grandi mercati; su base trimestrale aumentate le città in segno negativo rispetto alla passata rilevazione (il 70% contro il 61% del terzo trimestre). ciò significa che la rincorsa verso il basso è cominciata a fine 2012

scopri le previsioni immobiliari per il 2013

in un anno segnato da compravendite a picco, recessione e tassazione alle stelle il repricing si è accentuato solo a partire dalla seconda parte dell’anno appena trascorso, approdando ai grandi mercati, in special modo quello della capitale, che sconta un “taglio” del 6,6%, sensibilmente sopra la media nazionale, mentre napoli (-1,9%) e milano (-1,0%) oscillano tra alti e bassi , ma mostrano una sostanziale tenuta rispetto al contesto generale

tra le città maggiori, a padova (-16,4%) è sboom da bolla, proprietari in fase di profondo ravvedimento anche a bari (-7,1%), bologna (-5.5%), catania (-5,4% ) e firenze (-5,3%)
tra le altre città capoluogo, modena (11,1%), parma (-9,8%) e bergamo (-8,7%) sono quelle che scontano maggiormente gli eccessi degli anni addietro;
9 centri accomunati da cali sopra la soglia del cinque per cento da nord a sud italia; 16 le città che registrano ribassi sotto la media, dal 4,9% di torino e genova a scendere fino al meno 0,8% di la spezia

secondo vincenzo de tommaso, ufficio studi idealista.it: “è stato un anno difficile per chi ha cercato di vendere casa, come testimonia la brusca frenata delle compravendite che ha prodotto la prima decisa contrazione prezzi degli immobili. quello dei mutui resta un nodo difficilmente districabile a breve termine, e se il meccanismo si inceppa sullo scoglio del rapporto rata/reddito significa che i redditi sono troppo bassi e che i prezzi di mercato sono ancora disallineati. in un contesto che non lascia intravedere prospettive di rilancio occupazionale e dei redditi, almeno per il 2013, la pressione ricadrà sui proprietari. quei proprietari che fino a oggi non hanno avuto fretta di vendere, adesso potrebbero essere indotti a farlo dal momento che il loro patrimonio immobiliare richiede un continuo sforzo economico per essere mantenuto dopo l’imu e con la prospettiva di nuovi aumenti dovuti alla riclassificazione degli estimi catastali. ma è certo che sul fronte dei prezzi il margine di trattativa sarà molto ampio, così per chi ha dei risparmi e potrà accedere al credito potrebbe essere l’anno giusto per acquistare a prezzi vantaggiosi”




nota metodologica

per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 44.189 annunci immobiliari pubblicati su idealista.it tra il 1° ottobre e il 30 dicembre del 2012. per assicurare l’esattezza dei dati, sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato e le case con giardino, perché provocherebbero una distorsione nella rilevazione dei prezzi di una determinata zona. per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati inoltre vengono scartati quei comuni che presentano un numero inferiore a 100 immobili. l’indice immobiliare di idealista è elaborato con i prezzi di offerta sui metri quadrati costruiti (a corpo)

l’indice immobiliare di idealista è stato elaborato sui prezzi di offerta, non sul prezzo di vendita; vale a dire , che tutti i valori dell’analisi non coincidono con il prezzo finale dell’operazione di compravendita che può essere più basso di quello inizialmente proposto dal venditore
08/01/2013 16:37
 
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Ringraziando grella per questa segnalazione.

Fitch, timori sostanziali per il settore immobiliare in Italia (Fonte: milanofinanza.it - 08/01/2013)

L'outlook globale per il settore immobiliare nel 2013 è contrastato e presenta grandi differenze in Europa, Stati Uniti e Australia. Lo afferma l'agenzia di rating Fitch in un report in cui sottolinea il permanere di timori sostanziali per il real estate dei Paesi periferici europei, come Italia, Spagna, Grecia e Irlanda.

Secondo l'agenzia di rating il 2013 sarà un anno di depressione per il mercato dei prestiti per mutui immobiliari e vedrà una continua diminuzione dei prezzi delle case nei Paesi periferici dell'Unione europea, a causa della poca disponibilità di credito, della disoccupazione, del problema della crescita economica e della fiducia dei consumatori.

Nello specifico, secondo Fitch, nel 2013 i prezzi delle case in Italia dovrebbero diminuire di un ulteriore 13%, mentre in Grecia e Spagna diminuiranno del 15% e in Irlanda del 20%. L'outlook degli altri mercati come quello tedesco e australiano, "è generalmente più stabile", osserva Fitch, mentre il real estate degli Stati Uniti nel 2013 "dovrebbe finalmente girare l'angolo".
[Modificato da marco--- 08/01/2013 16:37]
09/01/2013 15:33
 
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Tre anni di guai e prezzi giù del 13%
Previsioni di fitch per il mattone italiano: tre anni di guai e prezzi giù del 13% (grafici) (Fonte: idealista.it - 09/01/2013)

Il prezzo delle case non ha ancora toccato fondo e per il mattone italiano si attendono due o tre anni di guai. E' questa la previsione dell'agenzia di rating Fitch, che ha analizzato il settore dei principali paesi a livello mondiale, relegando impietosamente l'Italia nel gruppo dei paesi più in crisi. Perché se per l'europa in generale non ci sono buone notizie, per noi in particolare le previsioni sono pessime.

Un click per ingrandire


Meno 13% da qui al 2015 nei valori delle abitazioni, che si sommerà al meno 15% già accumulato rispetto al picco di fine 2008 (di cui un meno 5% solo nel 2012, ossia una cifra molto vicina a quella indicata da idealista nel proprio rapporto sui prezzi). E' l'aspettativa dell'agenzia di rating, che si basa sull'analisi incrociato di diversi fattori:

- PIL pro capite stagnante
- crisi dei mutui
- crescita economica assente
- rischio del debito sovrano
- disoccupazione e mercato del lavoro

Secondo Fitch tutti questi fattori rendono inevitabile un ulteriore crollo del mercato immobiliare, con cadute nei prezzi per almeno due anni, più un terzo anno di stagnazione. con le attuali condizioni dei salari, della disoccupazione e l'assenza di mutui, secondo l'agenzia di rating "solo una drastica riduzione dei prezzi determinerà il riavvio delle compravendite"

L'indice di affordability, che misura l'accessibilità alla casa (data dalla combinazione di redditi e mutui) calerà infatti nel breve periodo. Sebbene l'indice Euribor resterà basso, gli spread applicati dalle banche e le forti garanzie richieste non miglioreranno la situazione.

L'Italia entra dunque nel novero dei paesi con il mattone in forte crisi, insieme a Spagna, Irlanda e Portogallo. Vediamo infatti nel grafico in basso come sia le prospettive sui prezzi, sia la futura erogazione di mutui ci collocano nel settore più grigio dell'Europa. Tranne la Germania e l'Australia, tuttavia, diminuzioni sui prezzi si dovrebbero avere un po' ovunque, dal meno 20% dell'Irlanda al meno 9% della Francia.


Vedi anche: Caduta dell'Immobiliare Italiano: vabbè...io sono 4 anni che ve la preannuncio e mo' arriva Fitch a giochi fatti.. (Fonte: ilgrandebluff.info - 09/01/2013)
[Modificato da marco--- 10/01/2013 08:43]
10/01/2013 09:52
 
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Mercato della casa ko: -50% in 8 anni (Fonte: Il secolo XIX - di Giorgio Bracco - 10/01/2013)

[...] Se i proprietari non capiscono che c’è un disallineamento dei prezzi rispetto all’economia reale, il mercato non si sbloccherà». Il problema è convincere questi signori a scendere di prezzo. "Non è facile - conclude Mari - ma chi è “cocciuto” ci rimette: sa quanti alloggi sono stati venduti, due anni dopo, a cifre ben più basse di quelle che erano state offerte, e puntualmente rifiutate, in precedenza? [...]
[Modificato da marco--- 10/01/2013 09:53]
19/01/2013 19:49
 
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Albenga, la crisi edilizia ha ridotto i prezzi del 40% (Fonte: edizioni.lastampa.it - di Angelo Fresia - 02/01/2013)

[...] Parallelamente al calo delle vendite c'è il crollo delle quotazioni. Nelle ultime settimane, alcune operazioni di mercato hanno messo in evidenza una contrazione dei prezzi superiore al 40% rispetto al 2007 [...]
21/01/2013 09:37
 
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Previsioni Standard & Poor's - i prezzi delle case in Italia torneranno a crescere nel 2014
Deduco che abbiano scelto di mettere tra parentesi le variazioni negative (il segno meno è tabù??? [SM=g1750865] ) prendiamo nota di questa ottimistica previsione e poi, al solito, verificheremo tra un po' di tempo... [SM=g6957]
Standard & Poor's: i prezzi delle case in Italia torneranno a crescere nel 2014 (tabella) (Fonte: idealista.it - 21/01/2013)

Secondo l'agenzia di rating standard & poor's il mattone italiano vivrà un anno di crisi per tutto il 2013, come de resto avverrà praticamente in tutta Europa. A differenza di molti paesi vicini, tuttavia, la correzione dei prezzi sarà inferiore e già dal 2014 si potrebbe verificare un'inversione di tendenza positiva.

Nel suo ultimo studio sul real estate nei principali paesi europei, standard & poor's indica che nel 2013 solo Germania e Belgio vedranno un segno più nei loro valori immobiliari. I prezzi delle case in Italia dovrebbero invece scendere dell'1,6%, dopo il -4% del 2012. Spagna, Olanda e Francia saranno gli stati con le peggiori performance.

Il 2014 dovrebbe però essere l'anno dell'inversione di tendenza, dopo praticamente un lustro di diminuzione dei prezzi degli immobili. Con un +0,5% l'Italia figura tra i paesi che torneranno in terreno positivo. La Francia invece potrebbe collezionare un altro tonfo, regolando così gli eccessi dei prezzi vissuti negli ultimi anni. Stessa cosa per Spagna e Olanda

Le variazioni indicate si riferiscono ai prezzi nominali, al netto cioè dell'inflazione



Vedi anche: Le prospettive del mercato immobiliare europeo ed italiano secondo Standard & Poor’s (Fonte: linkiesta.it - 21/01/2013)
26/01/2013 11:25
 
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Immobiliare, nel 2012 i prezzi calano del 5% Nell'anno in corso compravendite ai minimi (Fonte: tgcom24.mediaset.it - 10/01/2013)

I cali maggiori a Padova, Bari e Roma. Nel quarto trimestre ribassi nel 70% delle città analizzate

Nel 2012 calano i prezzi degli immobili in quasi tutte le città capoluogo italiane. Secondo le rilevazioni dell'ufficio studi di Idealista.it il calo medio è dell'ordine del 5%. Nel quarto trimestre i ribassi riguardano il 70% delle città prese in esame. A Padova (-16,4%), Bari (-7,1%) e Roma (-6,6%) i cali maggiori. E le previsioni per il 2013 non sono incoraggianti: le compravendite toccheranno un nuovo minimo storico.

La crisi occupazionale e dei redditi, insieme alla tassazione alle stelle sono le ragioni principali della brusca frenata delle compravendite che ha innescato il repricing. Il taglio dei prezzi si è accentuato a partire dalla seconda parte dell'anno con sfumature che variano da città a città. Se nella capitale il taglio (-6,8%) è sensibilmente sopra la media nazionale, i dati di Milano (-1,0%) e Napoli (-1,9%) evidenziano una sostanziale tenuta.

Nel complesso il taglio dei prezzi hanno riguardato il 70% delle città analizzate. Tra quelle maggiori spiccano per i ribassi Padova (-16,4%), Bari (-7,1%), Bologna (-5,5%), Catania (-5,4%) e Firenze (-5,3%). A risentire maggiormente gli eccessi degli anni scorsi, tra le altre città capoluogo, ci sono invece Modena (-11,1%), Parma (-9,8%) e Bergamo (-8,7%).

Non andrà meglio nell'anno in corso, in cui si registrerà il minimo storico delle compravendite. Più difficile prevedere come si comporteranno i proprietari, anche se la prospettiva dei nuovi estimi catastali e di una patrimoniale renderà estremamente ampio il margine di trattativa sui prezzi.

In un trend che potrebbe durare tre anni, insomma, la casa tornerà a essere un un bene destinato essenzialmente all'uso abitativo.
17/02/2013 11:33
 
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2007: massimo dei prezzi immobiliari in Italia
Grazie a stelafe per questa segnalazione, tabelle a partire da pagina 13.

Il fabbisogno abitativo Rinnovata emergenza - Novembre 2008 (Fonte: uil.it)

Link alternativo: Il fabbisogno abitativo Rinnovata emergenza - Novembre 2008
12/03/2013 08:35
 
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Immobili: prosegue discesa dei prezzi, per il 2013 previsti cali del 6-4% (Fonte: lapresse.it - 11/03/2013)

(Finanza.com) Un 2012 difficile per il mercato immobiliare italiano, che ha visto per la prima volta un ribasso dei prezzi a due cifre. Concentrandosi sulla seconda parte del 2012, i prezzi delle abitazioni hanno subito una contrazione intorno al 5-6%, secondo i dati diffusi oggi da Tecnocasa. In particolare, le grandi città hanno evidenziato un risultato migliore con una diminuzione dei prezzi del 5,1%, mentre cadute più forti hanno interessato i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città. Il ribasso dei valori immobiliari è stata rispettivamente del 6,7% e del 6,3%. I tempi di vendita rimangono lunghi con una tempistica di vendita che si aggira tra i 183 e i 209 giorni. Ma in realtà l’interesse per la casa non si è sopito nonostante i potenziali acquirenti si siano dovuti scontrare con l’incertezza della situazione economica del Paese, con le problematiche legate al mantenimento del posto di lavoro, con la difficoltà di accesso al credito, con una diminuzione della capacità di risparmio, con venditori restii ad abbassare i prezzi di richiesta e con l’arrivo dell’Imu. L’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie di Tecnocasa ha rilevato che, nella seconda parte del 2012, il 76,2% delle transazioni ha interessato l’acquisto della prima casa, il 17,5% la casa ad uso investimento e il 6,3% la casa vacanza. Gli acquirenti protagonisti (il 66% del totale) sono stati quelli di età compresa tra 18 e 44 anni con una disponibilità di spesa di 120-169 mila euro, e di 170-249 mila euro nelle grandi città. Mentre per quanto riguarda la tipologia abitativa, le richieste si sono concentrate soprattutto verso i trilocali (35,6%) e a seguire il bilocale (30,2%). Per il 2013, si prevede una discesa dei prezzi tra il 6 e il 4%. "Riteniamo che la prima parte dell’anno possa essere ancora caratterizzata da incertezze e timori che rallenteranno le dinamiche di mercato - sostiene Tecnocasa - mentre nella seconda parte del 2013 potrebbero esserci dei segnali di miglioramento soprattutto se l’economia italiana darà segnali positivi e se i venditori, soprattutto coloro che sono ancorati a una visione di mercato che non è più quella attuale, inizieranno a ribassare i prezzi".
14/03/2013 09:00
 
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Crisi - Mercato immobiliare: regge solo il lusso o nemmeno quello? (Fonte: freenewspos.com - 13/03/2013)

Ormai se ne sono accorti un po' tutti, non solo gli esperti del settore o i diretti interessati: in Italia in forte crisi anche il mercato immobiliare.

Le cifre diffuse da Fiaip per sono davvero sconfortanti: nel nostro Paese nel quinquennio 2007-2012 le vendite di immobili sono calate addirittura del 40%. Nell'ultimo anno inoltre i prezzi delle case hanno fatto registrare una diminuzione del 12% (del 25% se confrontiamo i prezzi medi dello scorso anno con quelli del 2008.).

E' vulgata comune che a tenere a galla il settore ci abbiano pensato in questi ultimi anni i soli immobili di lusso, e questo tanto in Italia quanto a livello internazionale.

Stando a quanto emerso nel recente MEETIN - Meeting immobiliare di Napoli ad esempio, tale assunto sembrerebbe confermato anche nel nostro Meridione.

Se negli ultimi cinque anni le compravendite e la realizzazione di nuove costruzioni hanno subito una contrazione del 40%, la vendita di appartamenti pi grandi e di immobili di lusso nei quartieri pi prestigiosi della citt partenopea (Posillipo, Vomero, Chiaia) ha invece tenuto. Stesso discorso per gli immobili sulla costiera sorrentina, che non hanno registrato nemmeno dei cali nei prezzi di vendita.

Dei primi pareri in controtendenza sembrano invece provenire dal Nord d'Italia, ed in particolare da Milano.

Secondo quanto scrive Giovanna Valsecchi su Immobiliare.it News, sembra che anche la fascia alta del mercato - che finora non era stata minimamente toccata dalla crisi - stia iniziando ad accusare un po' il colpo: le propriet di prestigio del capoluogo lombardo infatti, sarebbero arrivate a costare il 20-25% in meno rispetto a cinque anni fa.

E se non si pu parlare di una vera e propria crisi sembrerebbero comunque evidenti i segnali di una certa frenata del mercato del lusso.

Sembra che in questo momento gli unici che possono permettersi spese di un certo tipo - parliamo di cifre che possono anche superare i 19.000 euro per metro quadrato - siano imprenditori appartenenti ai settori che stanno resistendo di pi alla crisi, come quello della moda o della telefonia ad esempio, o i super ricchi provenienti dalla Russia o dai Paesi arabi.

A confermare il trend, in qualche maniera, ci sono anche i dati diffusi lo scorso 6 marzo dall'Osservatorio Residenze Esclusive, promosso da Tirelli & Partners, e relativi al secondo semestre del 2012 nelle citt di Milano e Roma.

Secondo tali dati gli immobili di lusso faticano a trovare compratori e cos si allungano pure i tempi di vendita.

Secondo Casa24Plus ad esempio, a Milano, per le case aventi un valore superiore ai 7.000 euro al metro quadro, i tempi medi di vendita supererebbero ormai i 16 mesi (nel 2010 erano inferiori all'anno).

Abbiamo voluto approfondire la questione sentendo anche il parere di Dimitri Corti della Lionard Exclusive Real Estate, agenzia immobiliare di Pistoia specializzata nella vendita di immobili di prestigio in Italia.

Secondo D. Corti non c' in realt una reale frenata perch i venditori italiani sono sostanzialmente disponibili a valutare offerte anche molto al ribasso, consentendo comunque di arrivare alla vendita finale.

Ci conferma invece il fatto che gli acquirenti provengono quasi unicamente da Paesi quali Russia, Ucraina, Lituania, Kazakistan.

Ci dice poi che la Toscana resta in assoluto una delle regioni pi ricercate, non solo in Italia ma anche nell'intera Europa.
[Modificato da marco--- 14/03/2013 09:00]
22/03/2013 09:31
 
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Mercato Immobiliare, Nomisma: prezzi della case in contrazione del 5% nel 2013 (Fonte: simplybiz.net - 21/03/2013)

...Il peggioramento delle aspettative relative a reddito delle famiglie, livelli occupazionali, erogazioni degli istituti di credito e transazioni immobiliari, fanno sì che anche per i prezzi risulti accentuato l’andamento deflattivo. L’anno in corso dovrebbe chiudersi in tutti i comparti con una caduta media prossima ai 5 punti percentuali, mentre nel 2014 la flessione si dovrebbe attestare poco al di sotto del 4%.
05/04/2013 09:33
 
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prezzi delle abitazioni: quali sono le prospettive a medio termine del mercato immobiliare? (Fonte: casa.guidone.it -)

Le prospettive di medio periodo del mercato nazionale degli immobili – prossimi due anni – non sono orientate all’ottimismo.

Nelle valutazioni degli agenti prevalgono nettamente le indicazioni di una flessione delle quotazioni di mercato, mentre continua ad ampliarsi il margine di sconto rispetto alle richieste iniziali dei venditori.


Prezzi delle abitazioni – Nel secondo trimestre del 2012 la quota di agenti che ha segnalato una diminuzione dei prezzi rispetto al periodo precedente ha continuato ad aumentare, al 74,4% dal 69,1% della precedente indagine; la tendenza al ribasso è più intensa al Centro (78,4%, contro il 68,6% di aprile).

Compravendite – Nel secondo trimestre del 2012 la quota di agenzie che hanno venduto almeno un immobile ha segnato una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2011 (da 69,3% a 62,7%).

Incarichi a vendere – Nel secondo trimestre del 2012 il saldo tra risposte di aumento e di diminuzione rispetto al periodo precedente delle giacenze di incarichi a vendere ha continuato a crescere, attestandosi al 40,8% ; l’incremento, che ha riguardato tutte le ripartizioni geografiche con l’eccezione del Nord Est, è stato più pronunciato nelle aree urbane. In merito alle cause prevalenti di cessazione degli incarichi, è aumentata la quota di agenzie che segnalano l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi percepiti come troppo elevati e quella di coloro che riportano un tempo troppo lungo trascorso dal conferimento dell’incarico.

Trattative e tempi di venditaNel secondo trimestre del 2012 è ulteriormente salito il margine di sconto dei prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali, al 15,4% dal 14,3% di aprile (era risultato pari a circa il 12% nel secondo trimestre del 2011). L’incremento, che ha riguardato in misura analoga le aree urbane e quelle non urbane, è stato più marcato al Centro, dove la percentuale di sconto ha raggiunto il 16%. Il tempo medio di completamento dell’incarico è aumentato a 8,2 mesi, uno in più rispetto a quanto registrato nello stesso trimestre del 2011.
[Modificato da marco--- 08/04/2013 11:17]
15/04/2013 09:09
 
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Previsioni Nomisma sulle variazioni dei prezzi immobiliari per il 2013 e 2014
Prezzi degli immobili, previsto un ulteriore calo (Fonte: Corriere Economia - 15/04/2013)

18/04/2013 09:06
 
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Mercato in crisi: i prezzi delle case in calo del 25% (Fonte: corrierealpi.gelocal.it - di Paola Dall’Anese - 17/04/2013)

BELLUNO. Crollano del 20-25% i prezzi degli appartamenti in provincia di Belluno; minore , ma sempre sensibile, il decremento degli affitti. Ferme le compravendite, più movimentate invece le locazioni...
22/04/2013 10:15
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Quo vadis casa? Cosa succederà al mercato immobiliare (Fonte: idealista.it - 22/04/2013)

Cosa succederà ai prezzi delle case nel 2013? Ci sarà un crollo o una relativa tenuta? Le banche torneranno a riattivare il credito, tra cui quello alle famiglie, o l'affitto diventerà l'unica via per trovare casa? Sono solo alcune delle domande che ci si pone osservando la profonda crisi che attraversa il mattone. Idealista.it ha riunito alcuni tra i principali esperti del mercato immobiliare per capire dove stiamo andando.

Ecco alcune pillole del Quo Vadis Casa 2013:

Non è in corso nessuna tenuta dei prezzi, né relativa, né assoluta. Le diminuzioni dei valori del 5%, che indicano la maggior parte dei centri studi, è falsa. Chi conosce da vicino il mercato sa che i prezzi sono già scesi del 20-30% rispetto ai picchi del 2008.

Nel 2013 ci sarà un ulteriore calo del 5% nelle principali città e fino al 15% in provincia.


Il mercato è saturo per le troppe case invendute, a cominciare dal nuovo ed è drogato su valori che non corrispondono ai redditi. Deve per forza succedere qualcosa.


Gli input forniti dall'OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare dell'agenzia del territorio) sono politici, non statistici: non rilevare mai grosse perdite sui prezzi delle case, perché altrimenti bisognerebbe abbassare i valori catastali e ci sarebbero meno entrate.


L'offerta è rigida e non vuole cedere, ma in fase di trattativa sempre più potenziali acquirenti offrono il 30% in meno sul prezzo richiesto. Chi non ha fretta di vendere non lo fa, ma tenere una casa vuota oggi costa sempre di più. ci si aspetta un boom di alloggi in affitto.

Le banche hanno problemi con i pagamenti dei mutui e oltre 25 miliardi di crediti ipotecari deteriorati. La cifra è ancora sopportabile, ma in forte crescita e molte sofferenze potrebbero essere state nascoste sotto il tappeto.

Per la prima volta si comincia a parlare della possibilità anche in Italia, sul modello di Irlanda e Spagna, di una Bad Bank per assorbire i crediti deteriorati. Nessuno però la vuole, anche se bisogna trovare una soluzione alternativa, come una riduzione controllata dei prezzi delle case, con l'emersione degli immobili in mano agli istituti bancari e la loro immissione graduale sul mercato.

Le banche hanno interesse a far ripartire il mercato immobiliare: nei prossimi mesi potremmo vedere un miglioramento nelle condizioni dei mutui. Ma c'è il rischio che non basti, perché la banca d'italia sta già chiedendo di provvedere con accantonamenti superiori a coprire i mutui in corso.

Esistono piccole bolle di case nuove invendute, ma il dramma è che si tratta di un "nuovo vecchio": pessime prestazioni, qualità scadenti, tecnologicamente superate. I progetti innovativi le metteranno ancora più in crisi e difficilmente saranno collocate, a meno che non ci si faccia affitti sociali.

I privati cercano nuove forme per creare un reddito con la casa: la compravendita non è l'unica possibilità. Le possibilità dell'affitto con riscatto sono state esagerate dai media, mentre si fa strada l'usufrutto a tempo determinato.

Hanno partecipato: Ezio Bruna (politecnico di Torino), Vincenzo Detommaso (idealista.it), Marco Dettori (OSMI), Paola Dezza (il Sole 24 Ore), Luca Dondi (Nomisma), Andrea Guarise (Linkiesta), Stefano Magnolfi (Crif), Gino Pagliuca (Corriere della Sera), Matteo Pedretti (Osmi), Gianluca Santacatterina (l&t SRL), Roberto Trevisio (Viager)

Conclusioni secondo Ufficio Studi Idealista:
Per il 2013 un calo medio dei prezzi nell'ordine del 5%.
Per il futuro i prezzi scenderanno del 20%, è solo una questione di tempo affinché questo realmente si concretizzi.


[Modificato da marco--- 22/04/2013 10:30]
24/04/2013 10:15
 
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Immobili, il calo dei prezzi: a San Giovanni -12% (Fonte: La Repubblica - di Cristiana Salvagni - 24/04/2013)

24/04/2013 10:25
 
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Re:
marco---, 22/04/2013 10:15:

Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Quo vadis casa? Cosa succederà al mercato immobiliare (Fonte: idealista.it - 22/04/2013)



[SM=g7840] [SM=g7802] [SM=g7576]

eheheh alla faccia di cresme, nomisma, adt e tecnoarredi.
10/05/2013 09:21
 
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Prezzo delle case: una caduta libera? - Il bollettino BCE
Prezzo delle case: una caduta libera? - Il bollettino BCE (Fonte: La Stampa - di Sandra Riccio - 10/05/2013)



Che in passato nei prezzi ci fossero stati solo stalli seguiti da riprese non è del tutto esatto... [SM=g6963]

[Modificato da marco--- 10/05/2013 09:23]
10/05/2013 12:09
 
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Re: Prezzo delle case: una caduta libera? - Il bollettino BCE
marco---, 10/05/2013 09:21:



Che in passato nei prezzi ci fossero stati solo stalli seguiti da riprese non è del tutto esatto... [SM=g6963]




Bellissimo grafico! Peccato si fermi al 2001. Potresti dirmi dove trovarne uno analogo fino (più o meno) ad oggi? Grazie

___________________________________________
To buy or not to buy, this is the question.
10/05/2013 13:49
 
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Re: Re: Prezzo delle case: una caduta libera? - Il bollettino BCE
nobear, 5/10/2013 12:09 PM:

Bellissimo grafico! Peccato si fermi al 2001. Potresti dirmi dove trovarne uno analogo fino (più o meno) ad oggi? Grazie

Concordo, è uno tra i più chiari e fu uno dei primi grafici, se non il primo, che nel 2005/2006 attrasse la nostra attenzione, suggerendoci che il luogo comune secondo il quale il valore degli immobili cresce sempre era sbagliato. Purtroppo non ne ho trovati altri, questo va oltre negli anni ma mi sembra decisamente appiattito in corrispondenza del picco del 2007.

[Modificato da marco--- 10/05/2013 13:49]
13/05/2013 14:42
 
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Mercato Immobiliare: in un anno contrazione del 25,8 per cento (Fonte: abruzzo.tv - 13/05/2013)

Il mercato immobiliare non accenna a riprendersi, qualche speranza forse solo per la seconda metà del 2013.

Scenario generale – Il 2012 non è stato un anno facile per il mercato immobiliare italiano. Potenziali acquirenti e venditori sono stati accomunati da un generale disorientamento causato dai numerosi interventi che si sono susseguiti per stabilizzare l’economia italiana culminati con l’introduzione dell’Imu. Quest’ultima ha impattato di più sul segmento della seconda casa (sia casa vacanza che uso investimento).
Coloro i quali hanno avuto la possibilità di acquistare (perché in condizioni di ottenere un mutuo o perché in possesso di capitali accumulati) hanno considerato l’abitazione una forma di impiego del denaro più sicura, al riparo dalle instabilità degli investimenti finanziari.
Chi ha potuto ha cambiato la propria abitazione facendo un acquisto migliorativo; molti i genitori che hanno aiutato i figli cedendo i propri risparmi, in modo da consentire loro l’acquisto della prima casa.

Compravendite – Dal 2011 al 2012 si registra una contrazione delle compravendite residenziali del 25,8%. L’anno infatti chiude con 444.018 transazioni, ben lontane dai picchi del 2006, ma vicine ai volumi della seconda metà degli anni ’80.
Nelle grandi città c’è stata una contrazione media delle compravendite pari al 22,4% (fonte: Agenzia del Territorio).
L’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenzia che il 76,2% di coloro che hanno acquistato la casa nella seconda parte del 2012 si è indirizzato verso l’abitazione principale,
a seguire l’acquisto ad uso investimento (17,5%) e poi quello della casa vacanza (6,3%).

Criticità sul mercato immobiliare: impatto su prezzi e tempi di vendita - Tutto questo non elimina il fatto che sul mercato immobiliare italiano ci siano ancora delle problematiche che occorre tenere presenti per capirne l’andamento. La distanza tra la capacità di spesa (determinata dalla combinazione di minore capacità di risparmio e riduzione del credito) e le richieste dei venditori, unita alla maggiore offerta di immobili sul mercato hanno determinato una contrazione dei valori immobiliari e un aumento delle tempistiche di vendita. Infatti i prezzi nel 2012 hanno segnato per la prima volta una contrazione a due cifre: -10,5% nelle grandi città, -11,1% nei capoluoghi di provincia e -11,6% nell’hinterland delle grandi città. I tempi di vendita sono ancora lunghi (183 gg nelle grandi città, 207 gg nei capoluoghi di provincia e 209 gg nell’hinterland delle grandi città).

Tipologie immobiliari e preferenze degli acquirenti
La contrazione dei valori ha interessato prevalentemente le tipologie usate e in cattivo stato di manutenzione. Gli acquirenti infatti sono diventati più attenti e soprattutto meno propensi a realizzare importanti lavori di ristrutturazione privilegiando così le abitazioni usate ma in buono stato. Hanno poi preferito la soluzioni con riscaldamento autonomo e quelle in contesti condominiali decorosi al fine di ridurre le spese. Sempre più importante la presenza dell’ascensore. Attenzione anche per la disposizione degli spazi interni soprattutto quando consentono di ricavare una camera aggiuntiva. Il trilocale ed il bilocale concentrano la maggioranza delle richieste, con bilocale in prevalenza a Milano, Roma, Napoli e Torino.

Mercato delle locazioni e domanda per investimento – I canoni di locazione sono leggermente al ribasso (-4,4% per i bilocali e -5,0% per i trilocali) ma il mercato è vivace: presente la domanda di coloro che non riescono ad acquistare ma c’è anche tanta offerta sul territorio alimentata dagli immobili acquistati per investimento. Questo segmento di mercato (17,5% la percentuale di chi ha acquistato per uso investimento nella seconda parte del 2012) è quello che ha risentito maggiormente dell’introduzione dell’Imu. Tra i potenziali investitori alcuni si sono fermati, ma molti hanno voluto approfittare delle nuove condizioni di mercato per fare acquisti a prezzi interessanti. Si comprano soprattutto piccoli tagli. I rendimenti immobiliari sono del 4% annuo lordo, ma non dimentichiamo che chi investe nel mattone punta soprattutto al capital gain. Chi ha comprato quando i prezzi degli immobili hanno iniziato a salire, alla fine del 2012 si è ritrovato comunque con un immobile rivalutato nominalmente del 67,8%.

Previsioni per il 2013 - A livello nazionale si ipotizza per il 2013 sia una discesa dei prezzi compresa tra -6% e -4% che delle compravendite attorno a 410.000.
Nelle grandi metropoli ci si aspetta una tenuta delle aree centrali, mentre è più difficile che questo accada nelle zone con immobili di qualità bassa, come certe zone popolari e periferiche.
Riteniamo che la prima parte del 2013 possa essere ancora caratterizzata da incertezze e timori che rallenteranno le dinamiche di mercato; nella seconda parte del 2013 potrebbero esserci dei segnali di miglioramento soprattutto se l’economia italiana darà segnali positivi e se i venditori, in particolare coloro che sono ancorati ad una visione di mercato che non è più quella attuale, inizieranno a ribassare i prezzi.
Occorre però precisare che in questo scenario si aprono delle opportunità di acquisto: il calo delle quotazioni che si è avuto nel 2012 e quello che ci sarà nel 2013 consentiranno a coloro che hanno il capitale, o che potranno ottenere un mutuo, un acquisto a prezzi molto vantaggiosi. E questo vale sia per chi acquista la prima casa sia per chi dovrà fare un acquisto migliorativo.
(Comunicato stampa Tecnocasa)
20/05/2013 15:16
 
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Mercato della casa sempre più bloccato (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Paola Dezza - 20/05/2013)

Un indicatore che si propone di valutare l'andamento dei prezzi delle abitazioni sul mercato italiano. Utile a chi deve acquistare per capire come formulare la propria proposta e al venditore per avvicinarsi al mercato.
È l'indice Key market price (KMP) elaborato dal Centro Studi di Casa.it, nato per individuare il valore che rappresenta il punto ideale d'incontro fra le richieste di prezzo del potenziale acquirente e il prezzo atteso di realizzo da parte del venditore. Il vero nodo che al momento sta bloccando il mercato degli immobili residenziali. E che, unito alla pesante frenata della concessione dei mutui, spinge al netto ribasso di fatto le compravendite.

Gli ultimi dati dell'agenzia del Territorio hanno registrato, infatti, un crollo delle transazioni residenziali del 25,7% nel 2012 che, in termini di volumi, significa 27 miliardi di euro in meno di scambi.
Il valore KMP di Casa.it, che per semplicità viene espresso in euro al metro quadrato, punta a dare un'indicazione chiara e reale del punto di incontro tra domanda e offerta, che al momento sul mercato non trovano invece il prezzo ideale al quale convergere affinché si possano chiudere le trattative.
Ma come sta andando il mercato in questa prima fase del 2013? Dopo qualche piccolo segnale positivo, registrato fra gennaio e febbraio, il mercato immobiliare residenziale italiano rimane negativo, sia come andamento dei prezzi sia come andamento della domanda di chi cerca casa da acquistare.

La forbice fra i prezzi della domanda e quelli dell'offerta è pari al 18,5%, senza sensibili segnali di riduzione negli ultimi tempi. A fine aprile, secondo l'analisi di Casa.it – portale immobiliare che registra i valori in offerta e non di compravendita - i prezzi di vendita, in media, hanno fatto segnare un nuovo calo dell'1,3%, con variazioni più negative (-1,8% in media) al nord e valori stabili nel centro e nel sud Italia. Nelle principali città italiane il calo medio dei prezzi rispetto ai massimi del 2007 ha toccato i 20 punti percentuali.
Al Sud si registra l'incremento maggiore dell'offerta (+5,1% contro il +4,5% come media nazionale). La domanda, invece, è calata soprattutto al nord (-1,5%).

In media in Italia i prezzi negli ultimi cinque anni sono scesi del 23,3%. Al primo posto Bologna, che rispetto a marzo 2007 ha perso il 24,3% del valore al metro quadro; Roma e Bari sono invece le città che hanno perso meno. Se si guarda al primo trimestre 2013 tra le grandi città spetta a Palermo la maglia nera, con un calo del 4,8%.
Come inserire in questo contesto il nuovo indicatore? Per fare un esempio Casa.it prende il prezzo medio nel Nord Italia richiesto dall'offerta che è vicino ai 2.400 euro al metro quadro. Lo spread fra i prezzi medi richiesti e i prezzi medi proposti dagli acquirenti resta a quota 18,7%. Termini nei quali la compravendita non si conclude se le controparti non scendono a patti con la realtà.

L'indicatore nel trimestre è di circa 2.180 euro al mq, un valore stabile da ottobre 2012 che conferma la difficoltà nel far coincidere le aspettative fra domanda e offerta. Nel centro Italia, il prezzo medio di offerta è sempre sopra i 3.000 euro al metro quadro (valore sul quale pesano le quotazioni di Firenze e Roma). La forbice tra prezzi richiesti e offerti è del 19% e l'indicatore KMP del trimestre è di circa 2.750 euro al mq. Minore il gap al sud, anche se di poco. Qui il prezzo medio è di circa 1.800 euro al metro quadro e lo spread si ferma al 17,8%. Il Casa.it KMP del trimestre è di circa 1.650 euro al mq, vale a dire 9,7 punti percentuali al di sopra della cifra che oggi la domanda propone.

L'implementazione dell'indicatore prevede che a breve si possa trovare il prezzo ideale non solo per le diverse zone ma anche per le singole vie.
21/05/2013 08:41
 
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Immobili, mercato ancora difficile nel 2013, primi mesi deboli (Fonte: borsaitaliana.it.reuters.com - 20/05/2013)

MILANO (Reuters) - Il 2013 sarà un altro anno difficile per il mercato immobiliare italiano, che non dà per ora segnali di inversione di tendenza.

E' la lettura, concorde, dell'ufficio studi Gabetti e di quello di Casa.it che hanno pubblicato due diverse analisi.

Gabetti prevede per quest'anno una "stabilizzazione in termini di volumi scambiati, solo con lievi cali rispetto al 2012" dopo il crollo di compravendite di oltre il 25% registrato lo scorso anno. Sui prezzi, la società si aspetta una lieve flessione per le grandi città e una maggiore variabilità per i capoluoghi secondari dopo che nel secondo semestre del 2012 i valori sono scesi in media del 3,7% nelle città più importanti.

Analizzando i dati sul 2012, Gabetti sottolinea come il calo dei prezzi non sia stato sufficiente per far ripartire le compravendite, complice anche la stretta creditizia che ha colpito le famiglie. Questo ha determinando l'esclusione dal mercato dell'acquisto una fetta consistente di domanda: secondo le stime del Censis - ricorda lo studio - circa 907.000 famiglie hanno espresso l'intenzione di acquistare un immobile nel 2012; considerando le 444.000 compravendite residenziali concluse nell'anno, il tasso di realizzazione si attesta a poco meno del 50%.

Il centro studi di Casa.it ha pubblicato invece la prima nota congiunturale sul mercato residenziale del 2013, dalla quale emerge che dopo qualche piccolo segnale positivo fra gennaio e febbraio, a fine aprile i prezzi di vendita, in media, sono tornati a scendere dell'1,3% rispetto al termine del 2012. Il calo medio in Italia negli ultimi cinque anni è stato del 23,3%.

Casa.it ha elaborato anche un nuovo indicatore, che ha chiamato KMP (Key Market Price), che esprime il punto di incontro ideale tra domanda e offerta. Emerge che la forbice tra i prezzi medi richiesti e prezzi offerti è del 18,5%. L'offerta di immobili in vendita è cresciuta del 4,5%, la domanda è scesa in media, a livello nazionale, dello 0,8%.
[Modificato da marco--- 21/05/2013 08:58]
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