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Prezzi immobiliari - dati e previsioni

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2017 22:45
10/01/2014 15:41
 
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Re: Quando comprare?
s77937, 1/10/2014 11:32 AM:

Secondo voi si può pensare di comprare in questo momento?

La mia personale opinione sui prezzi è che la discesa proseguirà, ma l'acquisto è una scelta personale, soprattutto funzione dei prezzi della zona in questione e della disponibilità economica.
[Modificato da marco--- 10/01/2014 15:42]
17/01/2014 08:52
 
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Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa: previsioni variazione prezzi 2014
Il mercato immobiliare 2014? Non molto diverso dal 2013 (Fonte: edilone.it - di Olimpia Ogliari - 15/01/2014)

Nel 2013 il mercato immobiliare ha dato ancora segnali di contrazione sia a livello di prezzi sia a livello di compravendite anche se, a partire dal secondo trimestre dell’anno, gli operatori hanno iniziato a riscontrare i primi segnali di ripresa della volontà di acquisto.

Il 2014 potrebbe non essere molto diverso da quello che si è appena concluso, soprattutto se non ci saranno cambiamenti sul fronte dell’erogazione del credito e sul fronte dell’occupazione, i due elementi che più di tutti hanno inciso in questi anni sull’andamento del mercato immobiliare.

È quanto emerge dall’ultima indagine condotta dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa che ha elaborato delle previsioni sull’andamento del mercato immobiliare nel 2014 nelle grandi città e nei capoluoghi di provincia.


Nelle grandi città per il 2014 è prevista una contrazione dei valori compresa tra -4% e -2%. In queste realtà gli operatori notano un maggior dinamismo che si è tradotto in un ritorno di interesse all’acquisto sia da parte delle famiglie sia da parte degli investitori, in particolare in città come Milano e Roma.

Più complessa la situazione nell’hinterland delle grandi città e nei capoluoghi di provincia, dove la difficoltà di accesso al credito si sente maggiormente e dove sono presenti nuove costruzioni invendute, per le quali la riduzione dei prezzi sembra essere necessaria. L

La conseguenza è che anche le tipologie usate subiranno una contrazione dei valori, soprattutto se necessitano di importanti lavori di ristrutturazione. Per queste realtà territoriali Tecnocasa prevede, rispettivamente, una diminuzione dei prezzi compresa tra -5% e -3% e tra -4% e -2%, con diversi capoluoghi di provincia dove il ribasso potrebbe essere più accentuato.

Le tipologie abitative in buono stato potrebbero avere performance migliori rispetto a quelle che necessitano di interventi di ristrutturazione che, infatti, saranno vendute solo se messe sul mercato a prezzi decisamente vantaggiosi. Quindi anche per il prossimo anno la qualità abitativa sarà premiante.

Il mercato delle locazioni continuerà ad assorbire la domanda di coloro che non riescono ad acquistare e le richieste saranno in aumento. I canoni di locazione non dovrebbero però registrare incrementi.

Previsioni immobiliari 2014 andamento prezzi - Grandi città



Previsioni immobiliari 2014 andamento prezzi - Capoluoghi



Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
[Modificato da marco--- 17/01/2014 08:58]
19/01/2014 23:12
 
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I Prezzi reali delle Case tornano ai livelli del 2001: -20% sul picco del 2007
I Prezzi reali delle Case tornano ai livelli del 2001: -20% sul picco del 2007 (Fonte: scenarieconomici.it - 19/01/2014)

I valori a prezzi costanti (depurati dall’inflazione) tornano nel 2013 ai livelli della fine del 2001 e sono quasi del 20% inferiori rispetto al picco del 2007.

I valori a prezzi correnti tornano nel 2013 ai livelli della fine del 2005/2006 e sono di oltre il 10% inferiori rispetto al picco del 2008.

Le compravendite di abitazioni sono nel 2012/2013 del 50% inferiori a quelle registrate nel 2006/2007.

I grafici sono autoesplicativi: visto che le compravendite non riprendono, che le concessioni di prestiti (mutui) e’ ancora in calo, e che i cicli dell’immobiliare storicamente non hanno andamenti con mutamenti repentini, e’ prevedibile che i prezzi delle abitazioni continuera’ a flettere anche nel 2014.
[Modificato da marco--- 19/01/2014 23:12]
23/01/2014 21:46
 
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05/02/2014 08:47
 
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Abbiamo toccato il fondo? Lo dice Fimaa... verificheremo anche questa affermazione, per intanto godiamoci i ribassi che arriveranno nel 2014! [SM=g6957]

Case, i prezzi sono ai minimi Il traino Expo per la ripresa (Fonte: milano.corriere.it - 05/02/2014)

...«Gli sconti in periferia arrivano al 30% rispetto a cinque anni fa, e appena fuori dal centro sfiorano il 20%: ancora è possibile una correzione dell’1-5% ma niente di più, abbiamo toccato il fondo. Siamo ad una finestra ottima per acquistare», rincara Vincenzo Albanese presidente di Fimaa Milano Monza e Brianza...
[Modificato da marco--- 05/02/2014 08:48]
06/02/2014 12:30
 
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Sulla ipotetica "ripresa" ne riparleremo più avanti... :-)
Immobiliare.it: nel 2013 – 6,6% dei prezzi, ma il mercato si riprenderà nel 2014 (Fonte: helpconsumatori.it - 06/02/2014)

Nel 2013 il prezzo delle case è sceso in media del 6,6%: forte la contrazione registrata nella seconda parte dell’anno (-3,8%). Il prezzo medio ponderato degli appartamenti si è assestato intorno ai 2.270 euro per metro quadro. Ma nel 2014 si prevede una ripresa del mercato immobiliare residenziale: è quanto emerge dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale italiano condotto da Immobiliare.it su tutto il 2013.

A risentire maggiormente del calo sono state le città con più di 250.000 abitanti e gli appartamenti in vendita nel Sud. Nel Mezzogiorno, infatti, il calo dei prezzi è arrivato al 7,2% contro il -6,1% del Nord. È il secondo semestre a pesare di più, visto che da giugno a dicembre i prezzi medi richiesti per metro quadro nelle regioni del sud si contraggono del 4,1%.

A dicembre 2013 per l’acquisto di un appartamento al Nord sono stati chiesti in media 2.273€/mq, al Centro 2.718€/mq, al Sud 1.941€/mq.

Nelle città più grandi (con oltre 250.000 abitanti) c’è stata una contrazione maggiore dei prezzi: -7,6%, toccando i 2.965 euro per metro quadrato. Meno accentuato il calo dei prezzi nei capoluoghi di provincia con meno di 250.000 abitanti: in un anno si è perso il 5,6%, cosa che ha portato i prezzi medi di vendita a 1.910 euro per metro quadro.

Affitti e Compravendite. Mentre i prezzi del mattone scendono sale l’offerta, tanto di appartamenti in locazione quanto di immobili messi in vendita: nel corso del 2013 gli indici relativi a vendita e locazione sono cresciuti rispettivamente del 4,2% e del 3%. Permane, tuttavia, la differenza di disponibilità sul mercato di appartamenti in locazione, meno numerosi di quelli in vendita.

Pur con prezzi in calo, le città più care per l’acquisto di una casa sono Roma, con 3.894€/mq (-8,2% nell’anno, -3,4% nel secondo semestre), Firenze, che si ferma a 3.683€ al metro quadro (-5,8% nell’anno, -2,9% nei sei mesi) e Milano che, registrando una flessione dei prezzi del 3,8% nell’anno e del 2,5% nel secondo semestre del 2013, arriva a 3.574€/mq.

Si confermano i capoluoghi meno costosi le città di Catanzaro (1.316€ al mq, in flessione del 9% nel 2013, ma in leggera crescita nel secondo semestre, con un +1.5%) e Perugia (1.635€/mq, con prezzi in calo del 5,7% nel corso dell’anno, del 2,6% solo nel secondo semestre).

La città che segna, nell’ultimo anno, la crescita maggiore dei prezzi richiesti per gli appartamenti è L’Aquila (+11,3%); quella che ha subito la contrazione maggiore, invece, è Venezia (-15,1%), trainata dalla forte diminuzione dei prezzi di Mestre.

Nel 2014? “L’aumento dell’offerta, insieme agli incoraggianti dati del Crif che rivelano, a partire da luglio 2013, un trend positivo della domanda di mutuo rispetto allo scorso anno – afferma Guido Lodigiani, Direttore Corporate e Ufficio Studi di Gruppo Immobiliare.it – ci portano a individuare tiepidi segnali di ottimismo per il 2014, anno in cui si prevede una ulteriore riduzione dei prezzi tra il 2 e il 4% ed una crescita della domanda, soprattutto per quel che riguarda gli immobili più “appetibili” per il mercato residenziale: bilocali e piccoli trilocali, in zone semicentrali delle città più grandi”.
19/02/2014 09:05
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

trend_febbraio14.pdf (Fonte: CRIF-RES - ottobre 2013)

Link alternativo: Crif res trend febbraio 2014.pdf
[Modificato da marco--- 19/02/2014 09:09]
21/02/2014 17:17
 
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Tecnocasa: previsioni sulle variazioni dei prezzi nel 2014
Tecnocasa: previsioni sulle variazioni dei prezzi nel 2014

Le città minori nel link indicato.

[Modificato da marco--- 21/02/2014 17:18]
27/02/2014 14:20
 
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Fiaip: nel 2013 prezzi delle case giù del 12,5%
Fiap: ripresa nella seconda parte dell'anno, tasse permettendo. Nel 2013 prezzi delle case giù del 12,5% (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Paola Dezza - 27/02/2014)

È un report che certifica l'andamento negativo del mattone quello che Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari, ha presentato oggi a Roma. Ancora una volta con una grave accusa: il quadro generale secondo Fiaip «conferma un'inequivocabile regia occulta che ha come obiettivo di disincentivare il mercato immobiliare, prendendo spunto dall'attuale stato d'incertezza della politica fiscale sugli immobili, per distrarre capitale a favore del mercato mobiliare, sebbene il mattone abbia sinora garantito una "tenuta" superiore rispetto ad altre forme di investimento».

Anche secondo Fiaip il 2013 si è chiuso con un mercato in recessione: -12,49% è il calo dei prezzi registrato in media per le abitazioni rispetto al 2012...
[Modificato da marco--- 27/02/2014 14:20]
01/03/2014 10:54
 
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I prezzi calano, ma il crollo si è fermato (Fonte: Il Giornale - di Massimiliano Sciullo - 01/03/2014)

16/03/2014 14:30
 
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Crolla il valore delle case (Fonte: Corriere di Viterbo - 16/03/2014)
[Modificato da marco--- 16/03/2014 14:37]
17/03/2014 08:31
 
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2012: i prezzi degli immobili secondo Tecnocasa hanno subito ribassi a due cifre
Mercato immobiliare, previsioni in chiaroscuro (Fonte: lastampa.it - di M. Campodonico - 15/03/2014)

Se il 2012 non e' stato un bagno di sangue per il mercato immobiliare italiano, poco ci e' mancato. I prezzi degli immobili, secondo le rilevazioni effettuate da Tecnocasa, hanno subito ribassi a due cifre. La flessione e' stata particolarmente evidente nei capoluoghi di provincia e nelle citta' dell'hinterland. Nelle previsioni degli addetti ai lavori, per la prima meta' dell'anno in corso non sono attese novita' sostanziali, mentre la seconda parte del 2013 potrebbe vedere qualche timido miglioramento.

Le grandi citta' resistono

Le rilevazioni svolte da Tecnocasa sul mercato immobiliare segnalano, relativamente al 2012, un fatto mai verificatosi: per la prima volta, i prezzi delle abitazioni hanno evidenziato un ribasso a due cifre. Solo nella seconda parte dell'anno, la contrazione dei prezzi ha toccato tassi vicini al 5-6%.

Il trend negativo e' stato avvertito particolarmente nelle citta' capoluoghi di provincia e nell'hinterland dei grandi centri abitati, mentre le grandi citta' hanno saputo difendersi, con riduzioni dei prezzi piu' contenute i termini percentuali.

Tempi di vendita e compravendite andate a buon fine

Se si decide di mettere una casa in vendita, oggi in Italia bisogna rassegnarsi ad aspettare a lungo perche' l'affare vada in porto. In media, infatti, gli immobili trovano un nuovo padrone in un periodo compreso tra i 183 e i 209 giorni.

Eppure c'e' ancora chi la casa vuole comprarla, anche se sempre piu' spesso i potenziali acquirenti devono scontrarsi il difficile momento economico e con la difficolta' - sempre piu' marcata - a ottenere il credito dagli istituti bancari. I dati raccolti di Tecnocasa - in base alle compravendite realizzate dalle agenzie del gruppo - evidenziano come nella seconda parte del 2012, il 76,2% delle transazioni abbia interessato l'acquisto della prima casa, il 17,5% la casa a uso investimento e il 6,3% la casa vacanza.

A comprare casa, nonostante tutto, sono state soprattutto le persone di eta' compresa tra i 18 e i 44 anni (che rappresentano il 66% del campione totale). Mediamente, chi ha comprato casa lo ha fatto sfruttando disponibilita' economiche comprese tra i 120-169mila euro nelle piccole citta' e 170-249 mila euro nelle grandi citta'.

A essere venduti, nonostante tutto, sono stati i trilocali (35,6%) e a seguire il bilocale (30,2%).

Previsioni

Riguardo al 2013, gli operatori del settore non nutrono grandi speranze. Analizzando i dati Tecnocasa, gli esperti del gruppo stimano per l'anno in corso un'ulteriore discesa dei prezzi tra il 6 e il 4%. Queste le parole che arrivano da Tecnocasa a commento dell'indagine: "Riteniamo che la prima parte dell'anno possa essere ancora caratterizzata da incertezze e timori che rallenteranno le dinamiche di mercato mentre nella seconda parte del 2013 potrebbero esserci dei segnali di miglioramento soprattutto se l'economia italiana dara' segnali positivi e se i venditori, soprattutto coloro che sono ancorati a una visione di mercato che non e' piu' quella attuale, inizieranno a ribassare i prezzi".
[Modificato da marco--- 17/03/2014 08:32]
24/03/2014 13:51
 
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Mercato immobiliare italiano 2012 (Fonte: tecnocasa.it)

24/03/2014 13:51
 
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Il lento risveglio del mercato immobiliare (Fonte: tecnocasa.it - 10/03/2014)

Analisi dei prezzi – II semestre 2013
Nelle grandi città la diminuzione dei valori nel secondo semestre del 2013 è stata del 4,2%, nei capoluoghi di provincia del 5%, nell’hinterland delle grandi città del 4,6%. Ad eccezione dei capoluoghi di provincia, nelle altre due realtà c’è un risultato migliorativo rispetto al I semestre del 2013, soprattutto nelle grandi città dove i segnali positivi di cui sopra sono percepiti in maniera più marcata. Tra le grandi città Firenze è quella in cui gli immobili hanno perso meno (-2%) , seguita da Verona (-2,8%), Milano e Palermo (entrambe con -3,4%). L’hinterland delle grandi città e i capoluoghi di provincia soffrono maggiormente laddove ci sono problematiche legate al mondo del lavoro e difficoltà di collocamento delle nuove costruzioni. Quest’ultimo aspetto è fortemente avvertito nelle cinture metropolitane delle grandi città dove, negli anni scorsi, si era costruito molto.
L’analisi per aree geografiche vede una diminuzione dei prezzi del 5,1% nel Nord Italia, del 5% nel Sud Italia e del 4,7% nel Centro...

Previsioni
Il 2014 potrebbe essere un anno diverso da quello che si è appena concluso, soprattutto se ci saranno cambiamenti sul fronte dell’erogazione del credito, dell’occupazione e della stabilità economica, gli elementi che più di tutti hanno inciso in questi anni sull’andamento del mercato immobiliare. Nelle grandi città per il 2014 prevediamo una contrazione dei valori compresa tra - 4% e - 2%. Più complessa la situazione nell’hinterland delle grandi città e nei capoluoghi di provincia, dove la difficoltà di accesso al credito si sente maggiormente e dove le nuove costruzioni in parte sono invendute ; per queste ultime potrebbe prevedersi una diminuzione dei valori. Di conseguenza anche le tipologie usate subiranno un ribasso dei prezzi, soprattutto se necessitano di importanti lavori di ristrutturazione. Per queste realtà territoriali ci aspettiamo una diminuzione dei prezzi compresa tra - 5% e - 3%. Anche per il prossimo anno la qualità abitativa sarà premiante. Tuttavia in questo scenario si aprono delle opportunità di acquisto: i l ribasso dei prezzi degli ultimi anni potrà consentire a coloro che hanno il capitale o che potranno ottenere un mutuo di acquistare a prezzi difficilmente immaginabili alcuni anni fa.
26/03/2014 08:38
 
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Gabetti: nel 2013 prezzi grandi città -8% compravendite -9,2%
Nel 2013 i prezzi delle case nelle grandi città sono scesi dell'8% (Fonte: idealista.it - 25/03/2014)

Se nel 2014 si spera in una - seppur lieve - ripresa del mattone, il 2013 è stato un anno difficile. Rispetto al 2012, i prezzi delle case nelle grandi città italiane sono diminuiti dell'8% e le compravendite sono scese del 9,2%, per un totale di 403.124 transazioni. A dirlo l'ufficio studi di gabetti, secondo il quale l'anno in corso potrebbe segnare un cambiamento di rotta. A rendere più fiduciosi ci sarebbe il consolidamento della ripresa della domanda di mutui da parte delle famiglie, a partire dal secondo semestre del 2013, e il riallineamento dei prezzi. Entrambi fattori nodali per uscire dalla crisi che in questi anni ha duramente colpito il settore immobiliare.
07/04/2014 21:31
 
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indice prezzi case idealista 1t2014, continua il trend ribassista in più dell'80% dei mercati (tabelle città) (Fonte: idealista.it - 07/04/2014)

il nuovo anno del mattone è iniziato com’era finito il precedente, all’insegna dei ribassi nella maggior parte dei centri italiani monitorati dall’ufficio studi idealista.it. le contrazioni interessano l’81% delle città campione, con una lieve ripresa rispetto ai dati di dicembre (84%)

dall'ultimo rilevamento il numero di centri per i quali è stato possibile seguire l’andamento delle quotazioni passa da 50 a 69, per un totale di 111.908 annunci di immobili inseriti sul portale nel periodo gennaio-marzo

i grandi mercati continuano a evidenziare un trend prevalentemente ribassista a eccezione di napoli (3.356 euro/m²; 2%), dove i proprietari non hanno fatto marcia indietro, i cali vanno dallo 0,6% di bologna al 4,4% di genova. in questo range si collocano tutte le principali piazze immobiliari italiane da roma (-0,8%), che sembra andare verso una lenta stabilizzazione, a venezia (-4%), la città più cara d'italia con i suoi oltre 4.343 euro di media per una casa con vista sul canal grande. si segnalano in costante calo anche firenze (-2,4%), torino (-2,1%), palermo (-2,1%), bari (-2,1%) e milano (-1,2%)

le città che sono partite peggio nel 2014 sono modena (-10%), lucca (-9,2%) e verona (-7,9%), che devono fare i conti con il calo dell’offerta di lavoro in città dove storicamente la gente andava per cercarlo e questo ha causato un eccesso di immobili che il mercato non è in grado di assorbire, complice anche il sovrapprezzo degli anni del boom

12 i centri in controtendenza
dopo l'annus orribilis delle città medie lombarde, brescia (1,2%) e bergamo (5,8%) tornano in terreno positivo, con il capoluogo orobico che segna il maggior rimbalzo del periodo a livello nazionale, a braccetto con imperia. altri nove centri chiudono in terreno positivo il trimestre, racchiusi si tra lo 0,1% di vercelli e il 4,9% di treviso

timidi segnali di disgelo, perchè se si osserva l’andamento delle quotazioni su base annuale, i ribassi accumulati delle alcune città lombarde segnano ancora ribassi a doppia cifra, a lodi (-16,4%), como (13,5%), pavia (-11%) e nella stessa brescia (-10,4%)

secondo vincenzo de tommaso, ufficio studi idealista.it: “il 2014 si è aperto nel segno della continuità con il precedente esercizio caratterizzato dallo scarso dinamismo della domanda - mancano all’appello gli acquirenti nella fascia medio-bassa di prezzo -, e compravendite lente. sul fronte dei prezzi, timidi segnali di attenuazione dei ribassi nei grandi mercati, mentre il repricing prosegue in maniera sostenuta nelle città medie e i centri più piccoli...

Il problema non è solo la distanza tra venditori e acquirenti, ma soprattutto il quadro d’incertezza generale per cui prevediamo vendite più o meno ai livelli dell’anno scorso, i prezzi giù in tempi piuttosto lunghi”




[Modificato da marco--- 07/04/2014 21:33]
08/04/2014 08:34
 
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ISTAT prezzi abitazioni: nuove -2,4% nel 2013 esistenti -7,1% nel 2013 -4,9 nel 2012
Crolla il prezzo delle case nel 2013 e aumenta la domanda di mutui (Fonte: bassitassi.com - 07/04/2014)
17/04/2014 21:07
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

House price trends in the Euro area (Fonte: Nordea Markets - 14/10/2013)

Un click qui per ingrandire
[Modificato da marco--- 17/04/2014 21:09]
17/04/2014 21:11
 
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Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

Italy House Price Index (Fonte: tradingeconomics.com)

Un click qui per ingrandire
[Modificato da marco--- 17/04/2014 21:12]
02/05/2014 09:11
 
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Prezzi degli immobili nei capoluoghi d’Italia (Fonte: infobuild.it - 02/05/2014)

Dagli ultimi dati riportati dal portale immobiliare idealista.it, le abitazioni, nel primo trimestre dell’anno hanno subito ribassi per più dell’80%.
Nel mercato immobiliare italiano regna l’incertezza: compravendite al palo, prezzi giù, ripresa lontana.
Il nuovo anno del mattone è iniziato com’era finito il precedente, all’insegna dei ribassi nella maggior parte dei centri italiani monitorati dall’ufficio studi idealista.it. Le contrazioni interessano l’81% delle città campione, con una lieve ripresa rispetto ai dati di dicembre (84%).


Dall’ultimo rilevamento il numero di centri per i quali è stato possibile seguire l’andamento delle quotazioni passa da 50 a 69, per un totale di 111.908 annunci di immobili inseriti sul portale nel periodo gennaio-marzo.
I grandi mercati continuano a evidenziare un trend prevalentemente ribassista 
a eccezione di Napoli (3.356 euro/m²; 2%), dove i proprietari non hanno fatto marcia indietro, i cali vanno dallo 0,6% di Bologna al 4,4% di Genova. in questo range si collocano tutte le
principali piazze immobiliari italiane da Roma (-0,8%), che sembra andare verso una lenta stabilizzazione, a Venezia (-4%), la città più cara d’Italia con i suoi oltre 4.343 euro di media per una casa con vista sul canal grande. si segnalano in costante calo anche Firenze (-2,4%), Torino (-2,1%), Palermo (-2,1%), Bari (-2,1%) e Milano (-1,2%).
Le città che sono partite peggio nel 2014 sono Modena (-10%), Lucca (-9,2%) e Verona (-7,9%) che devono fare i conti con il calo dell’offerta di lavoro in città dove storicamente la gente andava per cercarlo e questo ha causato un eccesso di immobili che il mercato non è in grado di
assorbire, complice anche il sovrapprezzo degli anni del boom.


Timidi segnali di disgelo, perchè se si osserva l’andamento delle quotazioni su base annuale, i ribassi accumulati delle alcune città lombarde segnano ancora ribassi a doppia cifra, a Lodi (-16,4%), Como (13,5%), Pavia (-11%) e nella stessa Brescia (-10,4%).
Secondo Vincenzo De Tommaso, Ufficio Studi idealista.it: “il 2014 si è aperto nel segno della continuità con il precedente esercizio caratterizzato dallo scarso dinamismo della domanda – mancano all’appello gli acquirenti nella fascia medio-bassa di prezzo -, e compravendite lente.
06/05/2014 08:49
 
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I dati di Nuroa
Il mercato immobiliare in Italia sempre più in crisi (Fonte: milanopost.info - 08/05/2014)

Milano 8 Maggio – L’analisi dei dati sull’andamento del mercato immobiliare italiano mostra un calo dei prezzi di vendita degli immobili nelle principali città italiane, sia sul lungo che sul breve periodo. Per fare un esempio, a Roma il valore medio di un immobile nel maggio del 2011, in piena crisi economica dell’Italia, era di 4796 euro al metro quadrato, sceso a 3945 euro al metro quadrato nel dicembre 2013 (calo di oltre il 20%), e ancora più giù nel primo trimestre di quest’anno (a gennaio 3794 euro, a febbraio 3770 euro, a marzo 3758 euro). Secondo Nuroa, anche a Napoli si è passati dai 3752 euro al metro quadrato di maggio 2011 (valore equivalente a quello attuale della capitale d’Italia) ai 3205 di dicembre 2013 (-15%), volendo considerare un periodo lungo di due anni e mezzo, e ancora più giù nel primo trimestre di quest’anno: 3205 euro al metro quadrato confermati a gennaio, ma poi 3203 e 3190 rispettivamente a febbraio e marzo. Confermato il trend anche a Milano, dove tra maggio 2011 (3731 euro) e dicembre 2013 (3371 euro) il calo è stato dell’11%, incrementato ulteriormente dai valori dell’ultimo trimestre: 3312 euro a gennaio, 3309 euro a febbraio, con lieve risalita solo a marzo (3334 euro al metro crisi-mercato-immobiliarequadrato). A Bologna il valore di 3328 euro al metro quadrato di maggio 2011 si è attestato a 2783 euro nel dicembre 2013 (-18%), scendendo fino ai livelli più bassi toccati dal capoluogo emiliano negli ultimi anni: 2719 euro a gennaio e 2709 euro a febbraio, confermati a marzo. Torino è la grande città del nord con i prezzi più bassi degli immobili. Si è passati dai 2302 euro di maggio 2011 ai 2116 di dicembre (in calo di circa il 10%), per poi precipitare vicino alla soglia dei 2000 euro nel primo trimestre dell’anno: 2048, 2036 e 2024 rispettivamente a gennaio, febbraio e marzo. Il crollo del valore degli immobili si è fatto sentire anche a Venezia. Nella città lagunare il calo è vicino al 50% in due anni e mezzo, dai 5439 euro di maggio 2011 ai 2992 di dicembre 2013. Lieve risalita, in controtendenza rispetto ad altre città, nel primo trimestre del 2014: 3118 euro a gennaio, 3135 a febbraio, 3173 a marzo. Genova è la città che ha risentito meno della crisi immobiliare negli ultimi due anni e mezzo: eppure un calo c’è stato, dai 2762 di maggio del 2011, in piena instabilità politica ed economica per l’Italia, ai 2623 di dicembre 2013 (-7%), continuando però la discesa tra gennaio (2593 euro) e soprattutto febbraio (2497 euro), con lieve ripresa a marzo (2509 euro). Infine Palermo non è rimasta indenne dall’andamento in discesa dei prezzi di vendita degli immobili: i 2238 euro di maggio 2011 sono diventati 1954 euro a dicembre 2013 e addirittura 1912 a gennaio 2014, 1905 a febbraio e 1889 euro a marzo. Nuroa.it ha realizzato questo studio sui prezzi sulla base dei dati del suo strumento di ricerca sull’evoluzione del mercato, un servizio che permette a tutti gli utenti di conoscere online le principali tendenze del mercato immobiliare, le variazioni dei prezzi (per anno e per mese) per diversi tipi di immobili (case, appartamenti, garage, locali commerciali, uffici, terreni) o per città e quartiere, così come il prezzo al metro quadrato per ogni zona. Anche chi vuole scoprire quali sono i quartieri più convenienti ed economici delle diverse città, perché magari ha intenzione di comprare una casa, può fare tutto con un semplicissimo clic di mouse, standosene comodamente seduto davanti al computer.
14/05/2014 08:58
 
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Venezia (Fonte: nuovavenezia.gelocal.it - di Gianluca Codognato - 13/05/2014)

Roma (Fonte: La Repubblica Roma - di Salvatore Giuffrida - 14/05/2014)
[Modificato da marco--- 14/05/2014 08:59]
18/05/2014 14:59
 
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Rapporto immobiliare 2014 (Fonte: agenziaentrate.gov.it - 13/05/2014)

[Modificato da marco--- 18/05/2014 15:06]
27/05/2014 08:54
 
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Rivalutazione degli immobili, +53,1% a livello nazionale negli ultimi 15 anni (Fonte: casaeclima.com - 26/05/2014)

1998-2013. Limitando l’esame alle grandi città italiane, si nota che quella che si è rivalutata maggiormente è stata Napoli con il 93,8% ed è proprio il capoluogo partenopeo quello che, nel corso del tempo, ha avuto rivalutazioni record: +202% dal 1998 al secondo semestre del 2006. A seguire nella classifica troviamo Roma con l'83,1% e Milano con il 68,4%.

2007-2013. Analizzando la fase discendente del mercato, quella che è iniziata nel 2007, a livello nazionale si registra una diminuzione del 31,6%. La città dove gli immobili hanno perso maggiormente valore è stata Bologna con -40,8%, seguita da Bari con -39,2%. Gli immobili hanno ceduto meno a Milano (-22,3%) e Roma (-27,4%).

Capoluoghi di provincia

Dal 1998 la rivalutazione delle abitazioni nei capoluoghi di provincia e nell’hinterland delle grandi città è stata rispettivamente del 19,4% e del 29,9%, quindi, meno forte di quella che si è avuta nelle grandi città.

In queste realtà sull’onda del boom immobiliare dalla fine degli anni ’90 agli inizi del 2000 molte nuove costruzioni sono state messe in cantiere (più difficile che ciò si realizzasse nelle grandi città) e questo ha contribuito a calmierare i prezzi di mercato.

1998-2013. L’analisi delle rivalutazioni di tutti i capoluoghi di provincia per realtà geografiche vede un maggior incremento di valore nei capoluoghi del Sud (+39,7%), del Centro (+21,4%) e del Nord (+9,8%).

I picchi di rivalutazione sono stati rispettivamente del 113,1% al Sud Italia, dell’83,5% al Centro e del 63% al Nord Italia.

2007-2013. Dal secondo semestre del 2007 ad oggi la perdita di valore nelle diverse realtà territoriali è stata abbastanza vicina: -31,6% per le grandi città, -33,5% per i capoluoghi di provincia e -32,8% per l’hinterland.

La diminuzione di valore dal secondo semestre del 2007 è stata più forte per le località del Sud Italia (-34,2%), seguite dal Centro (-33,8%) e dal Nord (-32,6%).
Il ribasso al Sud è iniziato un semestre dopo, e cioè nel primo semestre del 2008, per cui la perdita di valore è stata più repentina a causa soprattutto della forte difficoltà di accesso al credito acuita da problematiche di disoccupazione.


Vedi anche: Vuoi comprare casa in una grande città? ti costerà il 50% in più del 1998, ma il 30% in meno del 2007 (Fonte: idealista.it - 27/05/2014)

[Modificato da marco--- 28/05/2014 09:10]
06/06/2014 08:46
 
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Fitch: in Italia i prezzi delle case caleranno ancora. Ma l'economia inizia a risalire (Fonte: italiaoggi.it - 06/06/2014)

Non è ancora finita la discesa dei prezzi delle case in Italia. Secondo Fitch, infatti, essi caleranno ancora, fino a una flessione complessiva del 20% nel 2014-2015.
L’agenzia di rating spiega che "la correzione dei prezzi in Italia ha iniziato a rallentare. Ci aspettiamo che i prezzi delle case calino ancora, anche del 7%, per un calo complessivo del 20%, un po' ridotto rispetto alla stima precedente del 22%". Secondo Fitch, tuttavia, il mercato italiano, così come quello greco, è "in calo ma l'economia sta iniziando a risalire e il mercato immobiliare probabilmente farà altrettanto".
14/06/2014 22:00
 
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Ringraziando Sylvestro per questo video.

Crolla il mercato immobiliare (Fonte: TG2 ore 20:30 del 13/06/2014)



Trascrizione del video:

I prezzi delle case continuano a scendere, il mercato immobiliare non si muove. Con la crisi del 2008 acquistare una casa è diventato quasi un miraggio soprattutto per i giovani, il peso delle tasse delle imposte come IMU, TASI, TARI hanno allontanato gli italiani da quel bene che hanno sempre considerato intoccabile. L'acquisto di una casa una volta per le famiglie era non solo un modo per assicurarsi un tetto sulla testa, ma anche una forma di investimento per i figli, per affittare. Da circa 6 anni la situazione è cambiata totalmente, abbiamo assistito a un crollo vertiginoso delle compravendite immobiliari, troppe tasse troppe difficoltà per accedere a un credito. Un mercato immobiliare installo, non conviene più avere una casa pensano gli italiani, il carico fiscale è troppo alto dice un sondaggio della federazione degli agenti. Le case seppur i prezzi continuano a scendere ancora del 7%, prevedeva agenzia di rating Fitch, non si vendono e non si acquistano. Considerando nel complesso appartamenti locali commerciali terreni uffici e garage, nel primo trimestre 2014 gli immobili hanno toccato il valore più basso degli ultimi anni. Per fare un esempio a Roma il valore medio di un immobile nel maggio del 2011, in piena crisi economica dell'Italia, era di circa 4800 euro al metro quadrato sceso a 3945 al metro quadrato nel dicembre 2013, un calo di oltre il 20% è ancora più giù nel primo trimestre di quest'anno a gennaio 3794 euro, a febbraio 3770, a marzo ancora più giù 3758 euro. Per il momento quindi, sebbene qualche timido, timidissimo segnale di ripresa ci sia stata nel primo trimestre di quest'anno e le banche abbiano migliorato l'accesso al credito per le famiglie italiane, le compravendite sono continuate a scendere nel 2013 hanno registrato -9,2% rispetto al 2012.
[Modificato da marco--- 14/06/2014 22:18]
19/06/2014 09:07
 
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Genova
Genova: prezzi delle case -4% nel 2013
[Modificato da marco--- 19/06/2014 09:13]
21/06/2014 10:21
 
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La opinione di un agente immobiliare
Perché i prezzi delle case continueranno a scendere per i prossimi tre anni (minimo)! (Fonte: stefanoboscarato.com - di Stefano Boscarato - 12/06/2014)

Moltissime persone mi chiedono se e quando i prezzi delle case torneranno a salire.

Quando parlo con le persone che stanno "cercando" di vendere casa percepisco che sperano in una ripresa dei prezzi a brevissimo ("ho sentito dire che il prossimo anno ...", "si vedono i segnali di una ripresa": ma dove?!?), ma dentro di loro sanno benissimo che non ci sarà.

E quello che mi stupisce di più è che anche la maggior parte degli "agenti immobiliari" con cui parlo spera in una ripresa del mercato, e nel frattempo sta passiva ad aspettare che le case si vendano da sole o con i soliti due annunci come si faceva 3/4 anni fa
: ma come fanno questi ad aiutare le persone a vendere casa se loro per primi aspettano la "ripresa del mercato" per vendere?

Il problema è che nella maggior parte dei casi ne i proprietari di casa né gli "agenti immobiliari" sanno il perché non ci sarà una ripresa a breve, e non sanno nemmeno quanto durerà questa decrescita dei valori immobiliari.

Se invece a te interessa sapere quale sarà il futuro prossimo nel mercato immobiliare residenziale, continua a leggere questo articolo.

Non ho la sfera di cristallo e non uso formule magiche. Non prevedo il futuro e non ho la verità in tasca.


Però me la cavo discretamente nell’analizzare i dati del mercato immobiliare in cui opero da 24 anni, sicuramente molto meglio di chi fa previsioni e non ha mai venduto una casa in vita sua, e non sa nemmeno da lontano cosa è un’Analisi Specifica di Mercato (ci metto dentro anche istituti prestigiosi, e grossi nomi politici) ;-)

Ecco perché i prezzi delle case scendono e continueranno a scendere per i prossimi tre anni (minino).

Come tutti sanno il mercato è fatto da domanda e offerta e quindi ti chiedo: come stanno andando domanda e offerta?

La "domanda" (cioè i potenziali acquirenti) è influenzata dai seguenti indicatori:

- disponibilità di accesso al credito, cioè possibilità di accedere ad un mutuo/finanziamento per l’acquisto: come ti sembra stia andando questo indicatore? Positivo o negativo? ... Sicuramente saprai della difficoltà ad ottenere un mutuo, dei criteri sempre più rigidi adottati dalle banche, della necessità di avere una importante percentuale del prezzo in contanti, della scarsa liquidità e quindi della indisponibilità ad erogare della maggior parte degli istituti di credito;

- andamento dell’economia nazionale: sappiamo benissimo come sta andando l’economia, e quindi ti chiedo direttamente: è possibile che un potenziale acquirente aspetti ad acquistare casa dovendo affrontare magari 25/30 anni di mutuo, e non avendo nemmeno la sicurezza che l’azienda per cui lavora esisterà ancora nei prossimi 4/5 anni?

- potere d’acquisto: anche qui è noto come il potere d’acquisto in base agli stipendi medi stia diminuendo ("c’è chi fatica ad arrivare a fine mese")

L’ "offerta" (e quindi il prezzo degli immobili) è influenzata da diversi fattori, ed il più importante è il numero delle case in vendita: più aumenta l’offerta (il numero di case in vendita appunto) più diminuiscono i prezzi.

Ora ti chiedo: il numero delle case in vendita (e invendute) è destinato a crescere o a diminuire?

La risposta è: ad aumentare in maniera esponenziale!


Primo: perché a tutte le case che ad oggi non si sono vendute si stanno aggiungendo tutte quelle che vengono messe in vendita da chi vuole cambiar casa o semplicemente vuole sbarazzarsene (vedi il caso di tutte le seconde case e degli immobili acquistati anni addietro e messi a reddito, che vengono messi in vendita perché per i proprietari sono diventati un onere passivo).

Secondo: ci sono tutte le case che andranno all’asta nei prossimi mesi ed anni a seguito di fallimenti ed esecuzioni (e queste andranno a prezzi stracciati).

Terzo: ci sono tutti gli immobili che verranno venduti da Enti, Casse Previdenza dei Professionisti, Aziende, ecc., che per creare liquidità dovranno vendere velocemente il loro patrimonio immobiliare.

Questi sopra sono tutti fattori che, assieme ad altri, influenzano in maniera pesante i prezzi delle case, e come vedi sono tutti indicatori negativi.

A questo punto la domanda che ti pongo è: chi parla di ripresa su cosa si basa? Su che segnali?!?

In realtà non c’è nessun segnale in questo senso: è solo una speranza, non è una cosa razionale, è semplice emotività, e negli affari l’emotività ti frega.

Ti aggiungo il grafico qui sotto per farti capire meglio perché i prezzi continueranno a scendere per almeno 3 anni minimo.




È molto semplificato e riguarda un periodo limitato di tempo, ma rende bene l’idea: osserva la linea del numero di Compravendite (violetta) e nota che il numero massimo di vendite residenziali in Italia c’è stato nel 2006; ora guarda l’andamento dei Prezzi medi (blu scuro) e vedrai che sono continuati a crescere fino al 2008, cioè per 2 anni dopo che il numero di vendite aveva già iniziato a scendere.

Avrai quindi notato che mentre in un mercato molto veloce i prezzi reagirebbero quasi istantaneamente ad una variazione importante del numero delle vendite, in quello immobiliare la reazione avviene mediamente con un paio di anni di ritardo.

Di conseguenza, visto che nel 2013 il numero delle vendite residenziali in Italia è ancora calato e anche per il 2014 è probabile che si continui il trend negativo, se in ottica positiva il 2015 fosse l’anno della ripresa come numero di vendite, i prezzi smetteranno di scendere non prima del 2017.

Come ho precisato, questo in ottica positiva, cioè presumendo che questo ciclo ripeta quello degli ultimi anni, e quindi il ritardo di reazione dei prezzi sia di un paio di anni, ma dobbiamo tener conto anche di altri fattori che invece possono portare all’allungamento di questo periodo di reazione dei prezzi:


1)è molto probabile che non torneremo più ai mutui al 110%, che sono quelli che hanno influenzato la crescita del numero di vendite (e quindi dei prezzi);

2)quando il mercato riprenderà i costruttori partiranno con nuove operazioni immobiliari e di conseguenza gli immobili usati che si troveranno invenduti in quel momento entreranno in concorrenza con nuovi immobili costruiti con tecnologie all’avanguardia, e quindi: chi vorrà comperare immobili usati e onerosi dal punto di vista del risparmio energetico se non glieli vendi ad un prezzo ultra scontato rispetto ai nuovi?

3) le persone sono rimaste scottate dal calo dei prezzi, cosa praticamente mai vista prima in Italia, e di conseguenza saranno molto prudenti prima di ributtarsi a capofitto nell’investimento immobiliare.

Vogliamo comunque essere positivi e immaginare che i prezzi continueranno a scendere solo fino al 2016? E che riprenderanno a salire dal 2017? Ti chiedo: se tu sei una di quelle persone che vuole vendere la propria casa a 200.000 euro, mentre da un’Analisi Specifica di Mercato risulta che il prezzo effettivamente realizzabile per quella casa oggi sia 150.000, e visto che il prezzo reale (ossia 150.000) scenderà per i prossimi 3 anni (2014-2016), e da lì immaginiamo che risalga e quindi ci vorranno minimo altri 3 anni per ritornare ai reali valori attuali (ossia sempre 150.000), quanti anni ancora dopo il 2016 ci vorranno per arrivare ai 200.000 che tu chiedi?

E poi chi ci dice che la ripresa dei prezzi valga anche per gli immobili usati? Ha senso giocare d’azzardo il valore di casa tua aspettando 6/7 anni per venderla sperando che tutto migliori da solo visti tutti gli indicatori negativi?

O ha più senso realizzare il massimo prezzo possibile in questo momento prima che il mercato cali ancora, e tagli ulteriore valore alla tua casa?


Se vuoi sapere come e a quale prezzo si può vendere la tua casa prima che i prezzi scendano ancora CLICCA QUI.

Buone vendite!!!

Stefano Boscarato (Agente Immobiliare Treviso)
[Modificato da marco--- 21/06/2014 10:26]
23/06/2014 09:23
 
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Nomisma
La ripresa dei prezzi rinviata al 2016 ma Milano e Roma hanno già acceso i motori (Fonte: Corriere Economia - 13/06/2014)

L'immobiliare riscalda i motori per l'ennesima volta, ma intanto per il 2014 sono previsti prezzi in calo tra il 4% e il 5% stimato per le principali città italiane nel 2014, personalmente penso che siamo ancora piuttosto lontani da una effettiva ripresa.
[Modificato da marco--- 23/06/2014 09:24]
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