Ecco l'esempio in soldoni, semplice semplice
Ragazzi io ancora stò sudando per il pericolo scampato, mi sono tolto un bel mutuo che mi stava usurpando circa 1000 euro ogni mese. Il mutuo era partito da 650 euro con i tassi al minimo, la sua durata era di 30 anni per una cifra di 155.000 Euro.
E' proprio questa cifra che mi ha fatto ragionare un pò sulle dinamiche beffarde della concessione di prestiti. Supponiamo che per trent'anni i tassi fossero rimasti stabili e la mia cifra mensile fosse rimasta sempre intorno ai 1000 euro.
Facendo un rapido calcolo è possibile vedere che la cifra totale che in trent'anni avrei restituito alla banca sarebbe stata di 360.000 euro a fronte di un prestito di 155.000. E fino qui ci potrei anche stare. Ma supponiamo ora che invece di prendere quel mutuo avessi messo quei soldi in un deposito al 3% netto, mese dopo mese, anno dopo anno.
Beh, sapete quanto mi ritroverei in banca allo scoccare del trentesimo anno, vecchio e decrepito si intende, ben
582.736 euro
Questo è un semplice discorso, molti di voi mi prenderanno per scemo, ovvio. Però ragionando terra terra questo ci fa capire
cosa significa partire nella vita già con un tetto sopra la testa, quanto nella vita è importante la casa come bene primario.
Chi paga il mutuo con il sangue non è e non sarà mai un bravo consumatore, l'economia non girerà mai grazie a lui, sarà uno schiavo a vita. In quest'epoca di crisi economica è bene che i governi sappiano quanto il mercato immobiliare sia colpevole del calo dei consumi.
Sono fondamentalmente un liberale e credo fortemente nel capitalismo ma mi sono reso conto che la prima casa deve essere un bene garantito a tutti. Penso che il capitalismo possa funzionare stabilmente solo cosi.