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Toscana - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2016 22:24
07/03/2009 21:31
 
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Fonte: noitv.it - 07/03/2009

Mercato immobiliare, prezzi in calo

LUCCA - Le quotazioni delle case hanno tenuto meglio in centro che in periferia ma il mercato immobiliare lucchese annaspa e anche nel secondo semestre del 2008 i prezzi hanno registrato un calo del 10%. Il dato e' stato diffuso da Gabetti.

Secondo Gabetti, negli ultimi tre anni a Lucca si e' costruito troppo, circa 5000 appartamenti di piccolo taglio collocati prevalentemente in palazzine di 3-4 piani, in stile moderno. I clienti lucchesi, che peraltro prediligono stanze piu' grandi e lo stile rustico-toscano, sono quindi disorientati dall'eccesso di proposte e valutano con calma le alternative, allungando i tempi di vendita, attestati sui sette mesi che diventano 12 per le ville. I prezzi piu' alti si raggiungono in alcune zone del centro storico, come via Fillungo e le piazze principali dove comunque il valore di un'abitazione signorile ristrutturata non supera i 5000 euro a metro quadro. Ancora buona la richiesta di abitazioni a S.Anna, dove un appartamento da ristrutturare costa 1800 euro a metro quadro, e a S.Concordio, dove il prezzo di un alloggio gia' restaurato e' intorno ai 2000 euro a metro quadro. La zona meno richiesta e' S.Vito. Soprattutto per il centro storico e le colline, la componente di acquirenti stranieri e' elevata. Si tratta per lo piu' di olandesi e anglosassoni che contribuiscono in modo determinante alla tenuta dei valori nel centro storico.
23/05/2009 14:22
 
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Fonte: Il Tirreno - di Rosa Serrano - 11/06/2000

Il mercato delle case fa un bel balzo all'insù
Documento originale: link

Toscana mercato immobiliare prezzi giugno 2000

[Modificato da marco--- 16/11/2010 19:56]
21/04/2010 17:10
 
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"L'edilizia è agonizzante, occorre rilanciarla"
Il settore edile in Toscana, solo nel 2009, ha perso un miliardo di euro

`Un mercato fermo, assolutamente fermo perché saturo e colpito dalla crisi' è l'analisi di Giuseppe Fabozzi, Presidente dei costruttori edili aretini di Confindustria, che conferma lo stato di difficoltà del settore.

confindustria.toscana.waypress.eu/RassegnaStampa/LetturaNL.aspx?dest=bargigli@assindar.it&cod=212010SIL3...
[Modificato da stelafe 21/04/2010 17:12]
21/04/2010 19:49
 
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Re:
stelafe, 23/05/2009 14.22:

Fonte: Il Tirreno - di Rosa Serrano - 11/06/2000

Il mercato delle case fa un bel balzo all'insù
Documento originale: link

Toscana mercato immobiliare prezzi giugno 2000





Guardando questi dati pero'...si avvalora la tesi dell'immobile sale sempre [SM=g7840] ...ma come....non c'e' stata la bolla in toscana?? [SM=g7600]
======================================

Vojo vede na righina nera discendente.

18/06/2010 13:37
 
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Ringraziando stelafe per la segnalazione di questo documento.

Crolla il mercato immobiliare Compravendite calate in Provincia dal 15 al 60% in pochi anni (Fonte: provincia.grosseto.it - di Gabriele Baldanzi - 18/06/2010)

GROSSETO. Cifre impressionanti emergono dalle tabelle dell’Ufficio del Territorio sull’evoluzione del mercato immobiliare della provincia dal 2001 al 2009. Negli ultimi 5 anni il numero delle trattative concluse davanti ad un notaio è sceso in percentuali comprese tra il 15 e il 60%. Con l’eccezione di Scarlino.
L’esperto. L’analisi dei dati questa volta è stata compiuta dall’Immobiliare Coldwell Banker. L’autore dello studio è un professionista maremmano, Cassiano Sabatini, che opera nel comprensorio della costa d’Argento. “Per una volta non parliamo dei prezzi delle case, che difficilmente scenderanno sotto gli attuali livelli, ma dell’evoluzione della domanda immobiliare Se guardiamo il territorio grossetano nel suo insieme vediamo che i rogiti su immobili sono passati da 3.664 (nel 2008) a 3.491 (nel 2009), solo un -4,7%, che è il miglior risultato in Toscana. Se però il confronto si allarga agli anni precedenti, dal 2002 al 2006, e l’attenzione si focalizza in particolare su alcuni comuni allora si scoprono negatività in doppia cifra, con punte record a Monte Argentario: nel 2009 solo 153 rogiti (a fronte di 11.913 unità abitative) quando nel 2002 le compravendite furono 328 (con 11.174 case disponibili). In pratica una flessione del 54%”.
Crisi nera. Monte Argentario, in questa graduatoria della scarsa appetibilità, è secondo soltanto ad alcuni centri dell’entroterra montano: Montieri, per esempio, dove nel 2002 cambiavano padrone ben 87 immobili e oggi non si arriva a 20: - 78%! Oppure Scansano: 130 rogiti nel 2004, 49 l’anno scorso (-62%); Decrementi analoghi a quelli di Monte Argentatio si registrano, paradossalmente, a Semproniano: 38 trattative normalizzate nel 2004, 16 nel 2009 (-55%). Poco meglio fa Monterotondo Marittimo: 35 compravendite nel 2003, oggi solo 16 (-54%); Isola del Giglio si attesta su un -58% nel confronto tra il 2003 (53) e il 2009 (22). Performances molto negative anche sull’Amiata. Castaldelpiano lascia sul terreno un -50% nel confronto tra il 2004 (135 rogiti) e il 2009 (solo 67) a fronte di un numero di case lievitato di oltre 150 unità. Fa peggio Castell’Azzara (-68% negli ultimi 5 anni).
Il capoluogo. A partire dall’estate del 2009 ad oggi si è registrato, invece, un cambio di tendenza a Grosseto, con un aumento della domanda abitativa e delle trattative concluse. Se prendiamo i numeri dell’anno scorso (1.304 passaggi di proprietà) e li confrontiamo con il 2008 (1.164 - il peggior dato degli ultimi 15 anni) si nota una ripresina (+12%), speriamo non isolata; siamo però ancora lontanissimi (-26%) dai numeri dell’anno d’oro 2006, quando nel comune capoluogo cambiarono padrone 1.774 immobili.
La costa. Iniziando da nord vediamo che Follonica, come numero di “affari fatti” è sui livelli di fine millennio. Nel 2001 nel Golfo si vendevano 356 case, nel 2009 ci si ferma a quota 299. Il boom più clamoroso lo registra Scarlino, dove si sposano qualità, prezzo, vicinanza ai servizi e al lavoro. Qui le compravendite sono decuplicate (incide il Porto). Se nel 2001 le ‘case in movimento’ risultavano essere 42, nel 2008 si è toccato il picco di 179 (un atto di compravendita ogni 2 giorni) con un incremento del 426%. Castiglione tiene rispetto al passato, con scostamenti minimi negli anni a prescindere dagli umori del mercato. Nel 2009 torna il segno +. Di segno opposto, come già accennato, la situazione a sud della provincia, con Orbetello che soffre ma non precipita (211 le case piazzate nel 2009, il record di 301 era del 2006), Monte Argentario, come già detto, è in netta difficoltà, Capalbio in crisi nera: solo 56 rogiti nel 2009, il 53% in meno rispetto al 2008, quando erano stati 121. Eppure in nessun altro Comune della Provincia, se si esclude la città, si è costruito così tanto come a Capalbio: + 1200 unità abitative in 9 anni. Un record.
E nel 2010? Le previsioni per l’anno in corso non indicano cambiamenti sostanziali. Secondo gli esperti il numero delle compravendite dovrebbe rimanere stabile, mentre sul versante dei prezzi, in Maremma, ci sarà una ulteriore diminuzione (tra 5 e 2%), più contenuta rispetto al passato.

Crollo delle compravendite e prezzi che non fletteranno, il miracolo italiano! [SM=g6963]

Marco
[Modificato da marco--- 18/06/2010 13:38]
21/07/2010 12:02
 
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Mercato in crisi: case, prezzi in caduta libera

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[Modificato da (sylvestro) 21/07/2010 12:02]
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(segue) Mercato in crisi: case, prezzi in caduta libera

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Siena - cambia la musica nel ballo del mattone (Fonte: lanazione.it - di Paola Tomassoni - 16/11/2010)

..."La domanda tipica del cliente era, dopo il prezzo dell’immobile, quanto ne avrebbe potuto guadagnare rivendendola", dice, rendendo il meccanismo, Gianpaolo Rabazzi. Arriva poi la crisi, il 2008, con la ‘profezia (il mercato si fermerà) che si autoavvera’ e lo scenario muta radicalmente: "Oltre al prezzo dell’immobile, il cliente inizia a chiedere a quale ribasso andrà incontro in caso di vendita...
08/02/2011 12:26
 
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CASE, PREZZI ANCORA FERMI MENO ARRIVI DA PRATO (Fonte: la nazione ed.prato/scandicci/bagno - 08/02/2011)

15/03/2011 15:06
 
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Case, sui prezzi sconti fino al 15% (Fonte: Il Tirreno Lucca - di Alessandro Pertini - 15/03/2011)

15/03/2011 20:43
 
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Ma è il momento migliore per chi vuole comprare (Fonte: Il Tirreno - 15/03/2011)

21/10/2011 17:03
 
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Una domanda si acquisto ogni 10 offerte (Fonte: Il Tirreno - 21/10/2011)

22/03/2012 20:55
 
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Casa cara casa Il dossier dell'ufficio studi Gabetti (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Mauro Zucchelli - 27/04/2012)

LIVORNO. Non sorride il mattone livornese, neanche un po': ma proprio per questo, al contrario, sembra aumentare la possibilità di mettere a segno qualche buon colpo, visto che ormai se ci si accontenta di piccoli appartamenti in zone poco appetibili e in condizioni così così possono bastare anche 100mila euro, cioè non molto di più di quel che in un passato mica poi remoto era indispensabile per un buon garage.

Sta di fatto però che le compravendite sono in diminuzione secca: a Livorno città, a giudicare dai dati dell'Agenzia del Territorio, quelle per abitazioni sono state 910 nella seconda metà dello scorso anno: in tutto 1.812 compravendite nell'arco dei dodici mesi del 2011. Da tradurre come uno scossone in negativo: giù del 13,8% a paragone di quel che è avvenuto l'anno precedente.

A dar retta a quanto viene riferito da chi lavora nel settore, a frenare gli affari c'è sì la crisi economica che terremota i bilanci e le aspettative di tante famiglie. Ma quest'ingranaggio principale ha anche altre due "zeppe" che gli impediscono di girare anche per chi comunque conserva una certa disponibilità economica: 1) c'è un giro di vite che stringe i cordoni della borsa da parte delle banche nell'erogazione del credito; 2) in buona parte dei casi una famiglia vende la propria abitazione per acquistarne un'altra più bella o anche solo più grande perché magari sono nati i figli. Ma siccome è difficile vendere, cresce il timore di trovarsi sulla schiena il peso della nuova casa senza esser riusciti a vendere quella in cui si è abitato finora…

Stavolta è l'ufficio studi di Gabetti, uno dei principali operatori del settore, a fare la radiografia della situazione. Lo fa mettendo l'accento su tre parametri-chiave che misurano la "febbre" del mattone nella nostra città. Il primo, le quotazioni immobiliari: sono «in flessione del 5% nel secondo semestre del 2011». Il secondo, la differenza media fra prezzo che il venditore vorrebbe ricavare e quello effettivo di vendita: adesso qui da noi è nell'ordine «del 10%». Il terzo, il tempo di attesa per vendere una proprietà immobiliare: in media «sono di circa 4-6 mesi», secondo l'équipe di Gabetti.

«Le compravendite realizzate nella seconda metà dello scorso anno – sottolinea Andrea Poggianti, area manager di Professionecasa Toscana – hanno riguardato prevalentemente prime abitazioni, con budget tra i 180 e i 200mila euro. Le zone più richieste? Quelle della parte sud, poi Coteto, La Rosa e Ospedale».

Basta prendere il borsino che lo stesso ufficio studi Gabetti aveva messo nero su bianco nella seconda metà di agosto per accorgersi cos’è cambiato in dettaglio nella quotazione quartiere per quartiere fra il primo e il secondo semestre dello scorso anno.

Tanto per non tirarla in lungo, il primo elemento che salta agli occhi è il fatto che su 87 indicazioni di prezzo di riferimento non ce n’è nemmeno una che porti il segno “più”. Nell’opinione del report firmato Gabetti non esiste tipologia che abbia visto aumentare la propria quotazione.

Al tempo stesso, se i prezzi scendono non lo fanno dappertutto nella misura analoga e con la stessa velocità. Per dirne una: nessuno dei sei indicatori relativi a Antignano si è mosso all’ingiù, idem a Banditella. Così come nella fascia denominata “Livorno mare” che è identificabile come Ardenza Mare. È sul lungomare che i prezzi «arrivano fino a 7.000 euro al metro quadro per particolari soluzioni come le villette con vista mare».

Invece in un’altra zona di pregio com’è Montenero, con quotazioni che raggiungono anche i 3.600 euro al metro quadro, il borsino arretra su tutta la linea di 100 euro al metro quadro (con l’unica eccezione degli immobili più economici da ristrutturare, la cui quotazione va giù di 200 euro al metro quadro).

A veder scivolare verso il basso le quotazioni sono soprattutto le abitazioni della fascia media o medio-bassa: giù di 300-400 euro al metro quadro nella fascia della periferia storica fra Ospedale e Coteto (eppure a Colline i prezzi mantengono lo stesso identico standard del semestre precedente). A La Rosa l’andamento è quasi double face: giù di appena 100 euro al metro quadro le quotazioni per gli appartmenti di tipo medio, mentre è ben più elevata (fra 200 e 400 euro) la diminuzione per gli immobili più economici.

Vale la pena di ricordare però che il calo più rilevante è su tutt’altro fronte: riguarda le realtà più chic in zona stadio che da un semestre all’altro vedono scendere anch di 800-900 euro al metro quadro le cifre medie fornite dall’ufficio studi Gabetti.

Nelle zone del Centro storico (Garibaldi, Magenta, via Grande e la zona Mercato), con «prezzi vanno da 1.700 a 2.600 euro al mq» sono in crescita gli acquisti di immobili da parte di stranieri.

«Stabile»: questo l’aggettivo utilizzato per definire l’andamento degli affitti: per un bilocale in zona centrale – dice il report – si spendono 550 euro al mese, 750 per i trilocali. È una soluzione che trova un aumento di richieste: soprattutto da parte di «giovani e giovani coppie, che non riescono ad accedere al credito».

Per le giovani coppie che invece vogliono ad ogni costo farcela ad avere una casa propria, la scelta casca sempre più spesso su «zone più periferiche, come Sorgenti, Colline, Scopaia e Fabbricotti (prezzo medio 2.100 euro al mq)», ma bisogna avere alle spalle i genitori in grado di reggere il colpo.
07/05/2012 16:17
 
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La crisi travolge anche il mattone (Fonte: iltirreno.it - di Andrea Rocchi - 22/05/2012)
Link alternativo: La crisi travolge anche il mattone

In tre anni prezzi ridotti del 30%, incognita Imu sui contratti Mercato pazzo: lo stesso trilocale da 165 e 200mila euro

CECINA. Che il mercato immobiliare, a Cecina come altrove, viva una situazione di sostanziale schizofrenia lo conferma la voce diretta degli operatori. C'è chi lamenta, soprattutto con l'avvento del governo tecnico e l'impennata dei carichi fiscali, una diminuzione degli affari, anche del 50%. C'è chi parla di “situazione altalenante“: reggono le compravendite sopra i 300mila euro e tanta richiesta (ma poche compromessi interessanti) tra 200 e 300mila. E poi i prezzi. «Negli ultimi 3 anni - spiega Pietro Campanelli, titolare dell'Immobiliare La Riviera - si sono abbassati anche del 30%». Adesso c'è un momento di quiete ma i prezzi restano ballerini. «Oggi - dice Francesco Musotto, alla guida dell'agenzia Athene e consigliere comunale - il listino è invariato, Cecina resta un territorio di fascia alta. Semmai, con la crisi, aumentano i margini di trattativa». E ciò spiega come, a Marina di Cecina, puoi trovare un trilocale sopra i 200mila euro ma anche a 165mila euro a seconda del venditore. Effetto della crisi, delle tasse, di portafogli contratti, di banche che centellinano i mutui e di famiglie che - necessitando di liquidità - sono pronte a vendere a ribasso. Fenomeno reale anche se - come ribadisce Patrizia Pedri di Gabetti - «questo non è il trend di mercato. I clienti si attendono una diminuzione dei prezzi, ma ciò è accaduto sei mesi fa. Il mercato tende se non ad un blocco anche ad apprezzarsi in alcune situazioni».

Il mattone di pregio - stando alle quotazioni immobiliari dell'Agenzia del Territorio - lo si trova soprattutto alla Ladronaia e a Marina, dove un appartamento di 100 metri quadrati si può acquistare a poco meno di 400mila euro (a Marina si scende a 380mila). Più a buon mercato restano San Pietro in Palazzi e Palazzaccio dove, sempre per 100 metri, si oscilla tra 220 e 290mila euro. Poi c'è il capitolo Città Giardino e Paratino, le nuove edificazioni. Trattandosi di nuovo i prezzi salgono. E il cliente è attento e, siccome qui si trovano anche appartamenti in condominio di 130 mq venduti a 485mila euro, con la stessa cifra si punta ad una bifamiliare o a una quadrifamiliare sempre in zona.

Per Pietro Campanelli, alla base della crisi attuale che non risparmia neppure il mattone, ci sono gli errori dei primi anni 2000 quando «è stato concesso credito a dismisura che ha fatto gonfiare i prezzi». Poi col debito pubblico e familiare a livello record e l'aumentata imposizione fiscale si sono generati meccanismi per cui - dice Campanelli - il compratore «sta alla finestra, cerca di capire, non sa ancora quali saranno le aliquote dell'Imu». Per il titolare dell'agenzia Riviera anche il mercato del nuovo stenta. «Uno dei motivi - spiega - riguarda la scarsa sostanza della legge 11 del luglio 2005 per la quale ogni preliminare o atto di compravendita dovrebbe essere accompagnato da fideiussione bancaria o assicurativa a tutela dei pagamenti fatti dall'acquirente al costruttore. Legge importante ma con profonde lacune e per questo inapplicata».

«Oggi la richiesta sul mercato - afferma Pedri - viene più per una seconda casa che per la prima. I mutui sono bloccati, le giovani coppie hanno difficoltà di accesso al credito. C'è un movimento di acquirenti dal Nord, soprattutto Piemonte e Lombardia». Certo, la crisi è innegabile che c'è. E si sente, come aggiunge Musotto. «Ma la situazione non è così tragica. Il buon oggetto ad un prezzo congruo si vende bene. Ripeto, caso mai aumentano i margini di trattativa proprio perché diminuiscono le richieste». La ripresa? Molto - dicono gli operatori cecinesi - è legato a quel che succede a livello nazionale. Imu e stretta fiscale, certo non aiutano.
[Modificato da marco--- 23/05/2012 21:06]
15/06/2012 14:48
 
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Viareggio
Case in vendita a meno di 200mila euro

Per la prima volta dopo anni, alcuni appartamenti tornano sotto la soglia. Ma i prezzi diminuiscono un po’ per tutti

14/06/2012
di Matteo Tuccini



VIAREGGIO. Camera matrimoniale, ingresso, soggiorno con angolo cottura, bagno. Quarantacinque metri quadri in tutto, zona Campo d’Aviazione. «Due anni fa - spiega il titolare di un’agenzia immobiliare - il proprietario chiedeva 250mila euro per vendere questo appartamento. Oggi chiudiamo a 185mila».

La crisi del mercato immobiliare, si sa, è arrivata anche a Viareggio. Meno prevedibili erano effetti così duri sui prezzi. Perché per alcuni “tagli” più piccoli - come si dice in gergo, nel senso di metrature delle abitazioni - si scende sotto quota 200mila euro. Una soglia che sembrava mai più avvicinabile, dopo anni e anni di boom del settore. E che invece, complice anche l’assoluta impossibilità per molte persone a ottenere mutui o a raggranellare tesoretti di un certo importo, si ripresenta in questo 2012 da tregenda.

La villetta invenduta. I prezzi, però, calano per tutti. Prendiamo ad esempio una villetta a schiera in un quartiere di pregio come il Marco Polo. Costava fino a poco tempo fa 350mila euro, ma solo perché aveva bisogno di un forte restyling, altrimenti si sarebbe andati sui 400 e forse più. Oggi, invece, l’agenzia ha fissato il prezzo a 300mila. E nessuno si fa vivo.

Ancora, un appartamento al quarto piano, 3 camere e doppi servizi, sempre al Campo d’Aviazione. Anche in questo caso c’è da fare qualche lavoretto (una condizione difficile da evitare a Viareggio). Si chiedevano 260mila euro, si è scesi a 197mila. Ma anche in questo caso, nisba.

Altri tempi, quelli in cui - come racconta una professionista che ha comprato casa di recente - «ci chiesero 500mila euro per acquistare un bell’appartamento in piazza Dante. E appena tentennammo lo vendettero subito a un’altra famiglia. Senza sconti».

«Calo del 10%». Come spiega il presidente degli agenti immobiliari di Confcommercio Alessandro Gabriele, per quanto riguarda i prezzi delle case si registra un calo medio del 10% rispetto al passato.

«È inevitabile - dice - di fronte a una crisi del genere, e a uno stallo così evidente, persino Viareggio e la Versilia devono farsi due conti».
È chiaro, insomma, che qualcosa è cambiato, come recitava il titolo di un film con Jack Nicholson. Ma forse è più di qualcosa. Anche perché qualcuno comincia a sentire il fiato sul collo. E così tutti i mediatori che abbiamo interpellato, e che chiedono di restare anonimi, raccontano di telefonate fatte a clienti mai più sentiti per anni. Perché il costruttore, dietro, preme. E se non si fanno sconti, dice, la baracca va a fondo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
[Modificato da marco--- 07/09/2012 11:56]
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Massa
Novemila case in vendita
ma nessuno le compra


Prezzi alti (del 19% sopra alla media regionale) e credito difficile, il settore è in crisi
Gli addetti ai lavori: è una bolla, però i valori stanno adesso scendendo
[Modificato da marco--- 07/09/2012 11:56]
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06/09/2012 10:02
 
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Pistoia
Oltre settemila case in vendita o in affitto

Tanti annunci ma pochi affari e i prezzi restano stabili o calano leggermente. Negli ultimi mesi impennata (+12%) solo dei fondi commerciali

di Francesco Albonetti

Secondo le stime freschissime del sito internet del MI, l’osservatorio del mercato immobiliare italiano, in totale alla data del 5 settembre sono presenti a Pistoia 7.006 annunci immobiliari, di cui 5.512 in vendita e 1494 in affitto. L’indice è di 78 annunci per mille abitanti. Un numero importante, quanto meno di compravendite, se si pensa che nella provincia diPistoia circa il 30% di tutte le transazioni immobiliari della provincia avvengono nella città capoluogo. Se allarghiamo l’orizzonte dalla città a tutta la provincia, attualmente sono in vendita 19.301 immobili e ne sono in affitto 4.243, con un indice di 80 annunci per mille abitanti. Una vivacità di mercato che, tuttavia, non corrisponde ad una rapidità di soluzione del problema casa. Le compravendite vanno a rilento anche qui, nonostante i prezzi leggermente inferiori alla media regionale e moltissimi appartamenti restano invenduti e presenti sugli annunci anche per due anni di seguito. Insomma, le case in vendita in città sono oltre 7.000 e in provincia più di 19mila ma non trovano facilmente nuovi proprietari.

Duemila case vuote. Si aggiunga che, secondo un allarme lanciato dal Sunia prima dell’estate, a Pistoia ci sono circa 2000 case sfitte. Il calcolo era stato fatto sottraendo il numero delle famiglie: in provincia 119.586 famiglie contro 136.699 abitazioni (dati dell’ultimo censimento). A Pistoia, 39.197 famiglie contro 41.256 case. La proporzione è simile: in entrambi i casi ci sono più case che famiglie, anche se la proporzione nel 2011 è migliorata rispetto al 2001, quando le case non occupate erano oltre 5.300.
Prezzi inferiori alla media. Se la sensazione generale è che le case, soprattutto nel centro storico, costano sempre troppo, in realtà Pistoia con la sua media di 2.200 euro al metro quadro, mostra un prezzo del 28% inferiore alla quotazione media regionale, pari a 3.050 euro, mentre è dell’1% superiore alla quotazione media provinciale, che è di 2.150 euro al metro quadro.

Alle Grazie le case più economiche. Le quotazioni immobiliari più economiche per gli appartamenti sono relative alla frazione de Le Grazie con 1.550 euro al metro quadrato. Le quotazioni più elevate spettano alla zona Stadio con 2.2.50 euro al metro quadrato. Anche in centro il prezzo medio è di 2.250 euro, ma l’analisi del sito MI sembra non tener conto delle differenze di quotazione fra il generico centro e la zona del centro storico (Sala e dintorni), dove, secondo le stime dell’Agenzia del territorio, i prezzi sono molto più alti.

Prezzi delle case in calo. I prezzi medi delle case negli ultimi giorni sono sostanzialmente invariati rispetto agli ultimi 90 giorni (- 1,59%) ma sono scesi del - 3,74% rispetto agli ultimi sei mesi. La tipologia che ha registrato il maggior apprezzamento è costiuita dai locali commerciali: le quotazioni mostrano un incremento del 12% negli ultimi tre mesi. La tipologia che ha, invece, registrato il maggior deprezzamento percentuale è costituita dai pentavani (5 stanze):le quotazioni hanno accusato una flessione di circa il 14% negli ultimi tre mesi. In generale più vani ha un appartamento e maggiore è la flessione del prezzo.

Tra le zone di Pistoia, è il centro città a mostrare il maggior afflusso di annunci immobiliari: 973 nell’ultima settimana, tra affitto e vendita, pari al 13% del totale. Segue a grande distanza la zona dello Stadio col 3%, mentre a Bottegone e del 2%.
Sambuca e Abetone: i due estremi. In provincia il comune con le quotazioni immobiliari più convenienti è Sambuca (1.150 euro al metro quadrato), quello con le quotazioni più elevate è Abetone (2.950 euro). Abetone è anche il comune più attivo, cioé col maggior numero di transazioni in termini relativi alla popolazione (338 annunci per mille abitanti).
[Modificato da marco--- 07/09/2012 11:55]
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07/09/2012 11:52
 
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Boom di case in vendita
Oltre 50mila in provincia
[Modificato da marco--- 07/09/2012 11:55]
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30/10/2012 13:50
 
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Mercato immobiliare, nei primi sei mesi del 2012 le quotazioni sono in ribasso. Siena in cima con -8,7% (Fonte: gonews.it - 30/10/2012)

Nei primi sei mesi del 2012 le quotazioni dei capoluoghi di provincia della Toscana sono in ribasso. Siena ha avuto la contrazione dei valori più forte (-8,7%), seguita da Pistoia (-6,6%) e Prato (-4,5%). Firenze ha messo a segno una riduzione dei prezzi immobiliari del 4,2%. Lucca ha registrato -3,5%, Livorno -2,9% e Arezzo -1,6%.

FIRENZE

Nei primi sei mesi del 2012 le quotazioni delle abitazioni di Firenze hanno registrato una contrazione del 4,2%. L’analisi della domanda mette in evidenza nel primo semestre del 2012 un aumento della concentrazione delle richieste per quanto riguarda i bilocali (+1,7%) ed i cinque locali (+1,0%). In diminuzione la percentuale di trilocali (-1,3%) e di quattro locali (-1,5%). L’analisi dell’offerta evidenzia da gennaio a luglio un aumento della concentrazione di monolocali (+0,5%) e trilocali (+6,6%)In diminuzione la distribuzione dell’offerta su tutte le altre tipologie.

Fonte: Tecnocasa
[Modificato da marco--- 30/10/2012 13:51]
18/12/2012 15:57
 
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Scesi del 20% rispetto al 2007 i prezzi degli appartamenti di notevoli dimensioni
Imu, tutti in fila ma la casa è un lusso (Fonte: La Nazione Firenze - di Laura Tabegna - 18/12/2012)

Il crollo del mattone

[Modificato da marco--- 18/12/2012 16:00]
19/01/2013 10:44
 
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Con la crisi raddoppiano le case in vendita: giù i prezzi, tiene solo la costa (Fonte: ilgiunco.net - di Daniele Reali - 18/01/2013)

GROSSETO – Che il 2012 sia stato un anno difficile per l’economia ormai è un dato assodato, ma ci sono settori che più di altri hanno risentito degli effetti della crisi. Tra questi c’è quello del mercato immobiliare. Con la crisi infatti molte delle famiglie che si sono trovate in difficoltà hanno messo la loro casa in vendita.

Un fenomeno che anche a Grosseto è stato piuttosto presente: le case sul mercato sono raddoppiate per effetto di questa corsa alla liquidità di famiglie e piccoli imprenditori. C’è bisogno di soldi e allora si mette in vendita l’unico bene dal quale si pensa di ricavare qualcosa. Ma all’aumento degli immobili sul mercato non corrisponde una ripresa delle vendite: le trattative si allungano sempre più e il lavoro degli agenti immobiliari si fa più complesso. Se prima si concludevano in pochi mesi, tra i 4 e i 6, adesso ne servono tra gli 8 e i 10.

E i prezzi? Il rallentamento del mercato ha influito anche sui prezzi che sono scesi in modo sensibile «soprattutto – fanno sapere dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip) – in fase di trattativa. Un immobile del di 200 mila euro, per esempio, prima si poteva vendere anche a 230 mila; adesso bisogna scendere sotto il suo valore naturale e si può arrivare anche fino a 180 mila euro».


Tra tante ombre poi, per fortuna, c’è anche qualche luce. Il mercato delle case continua a tenere infatti sulla costa: da Follonica a Castiglione della Pescaia e anche a Marina di Grosseto si continua ad investire. Situazione difficile invece in città: a Grosseto una serie di fattori ha letteralmente bloccato le vendite che sono in diminuzione costante negli ultimi mesi rispetto ai dati del passato.
[Modificato da marco--- 19/01/2013 11:17]
28/02/2013 10:54
 
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Case, prezzi in calo del 10% (Fonte: iltirreno.gelocal.it - 28/02/2013)

È una stima dell’Ufficio studi Gabetti: la crisi deprime le quotazioni, mentre si allungano i tempi di vendita. Se non c’è un buon rapporto tra qualità e prezzo si può aspettare anche un anno.

Le quotazioni degli immobili a Pisa sono in flessione del 10%
, con tempi di vendita di due o tre mesi se c’è un buon rapporto tra qualità e prezzo (altrimenti si può aspettare anche un anno). Questo il quadro che emerge dal report semestrale dell’Ufficio studi Gabetti, su dati delle agenzie cittadine di Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, relativo al periodo luglio-dicembre 2012. Per quanto riguarda le varie zone da rilevare una maggiore flessione di prezzi a Calambrone, dove ormai l’offerta supera abbondantemente la domanda; stabili gli affitti, con maggiori difficoltà per locare immobili di buon livello. Le quotazioni tengono conto dei risultati delle compravendite. Sul giornale in edicola tutte le quotazioni quartiere per quartiere. Nella foto: un veduta dall’alto di un quartiere del centro con Piazza dei Miracoli sullo sfondo.
[Modificato da marco--- 28/02/2013 11:04]
07/03/2013 09:30
 
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Prato: prezzi -10% in un anno
A Prato prezzi giù del 10% in un anno (Fonte: Casa 24 Il Sole 24 Ore - di Cristina Giua - 07/03/2013)

10/04/2013 10:35
 
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Mercato della casa paralizzato Vendite crollate, canoni in calo (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Sara Landi - 09/04/2013)

GROSSETO. I prezzi degli affitti calano ma il mercato immobiliare continua a piangere. Grosseto non fa eccezione rispetto a un quadro nazionale in cui alla crisi economica si aggiunge l’incertezza legata alla situazione politico-istituzionale attuale.

Partendo da una ricognizione dei dati disponibili consultando l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate (il confronto dei prezzi degli immobili, sia in vendita sia in affitto, pubblicato nella tabella qui a fianco) abbiamo sentito le associazioni di categoria dei mediatori immobiliari per tastare il polso della situazione tra il capoluogo e le frazioni. E il lamento è corale. «L’analisi è quantomai semplice nella sua difficoltà – esordisce Luciano Bianchi, presidente provinciale della Fimaa (Federazione Italiana Mediatori e Agenti d’affari) di Confcommercio – a cominciare dal ben noto problema della stretta del credito. Sul settore mutui siamo fermi anche se ci sono segnali dal territorio che potrebbero ridare impulso al mercato. La crisi ha determinato un abbassamento forte della tipologia di richieste per cui regge solo la fascia di acquirenti che cerca abitazioni piccole come due o tre vani. In generale c’è poca gente in circolazione, anche se ogni tanto qualche affaretto si riesce pur sempre a farlo». Bianchi rileva nel mercato un atteggiamento per così dire “attendista” e Grosseto non fa differenza.

«È come se la gente stesse alla finestra aspettandosi a breve che i prezzi crollino».
E nella crisi generale ci sono zone del Comune in cui la performance è perfino peggiore. «Sicuramente – osserva Bianchi - Marina è in sofferenza, per non parlare di Principina che è praticamente morta anche a livello di mercato immobiliare. Soffre anche il centro storico rispetto ai suoi tempi d’oro. Sicuramente abbandono, degrado e scarsi investimenti da parte del Comune rendono meno appetibili gli affari in queste zone». La scelta “di quartiere” tende comunque ad avere meno peso rispetto alla tipologia dell’immobile che fa la differenza, soprattutto se ben accessoriato. Sul fronte delle locazioni Bianchi registra “la compressione verso il basso dei prezzi degli affitti. È in atto una tendenza ribassista che vede i proprietari di casa più disponibili a trattare e abbassare il prezzo laddove possano contare su un conduttore serio e affidabile». In pratica il mercato anche in città sembra andare incontro alla minor capacità di spesa dei potenziali inquilini. Il segno negativo scandisce anche l’analisi fatta da Luca Vitale, vicepresidente provinciale e presidente regionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). «Stiamo parlando di un mercato immobiliare che è di fatto tornato indietro di trent’anni – spiega Luca Vitale – Basta dire che per trovare un dato peggiore nel volume di compravendite nel settore residenziale dobbiamo risalire fino al 1985. Rispetto al 2011 il calo è stato del 27 per cento e addirittura del - 31 per cento nell’ultimo quadrimestre del 2012, segno di un ulteriore aggravamento della situazione».

Tanti i fattori in gioco per Vitale, «dall’insicurezza legata alla situazione politica attuale fino all’altissima imposizione fiscale al crollo del settore mutui». Una recessione che ha trascinato giù, secondo il responsabile regionale della Fiaip, anche settori particolari come la compravendita della nuda proprietà dell’immobile e degli appartamenti comprati per investimento e per essere messi a reddito affittandoli sul mercato. E sono proprio gli affitti a tenere un po’ in movimento il mercato. Anche Luca Vitale conferma la tendenza in atto al ritocco dei canoni di affitto «stimabile intorno a un 8% in meno». A Vitale il compito di segnalare se malgrado tutto ci sono zone residenziali che reggono meglio la crisi. «Indubbiamente – spiega – reggono Barbanella, Stadio, Regioni e Pizzetti». Infine un ulteriore segno di crisi. «Se prima per vendere un immobile ci volevano dai 3 ai 6 mesi – chiosa Vitale – adesso i tempi si sono allungati a una media di 9-14 mesi».
15/04/2013 07:13
 
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La crisi si mangia trenta case al mese (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Giovanna Mezzana - 14/04/2013)

VIAREGGIO. Tra martedì e il 4 giugno finiranno all’asta 60 case in tutta la Versilia – appartamenti, villette a schiera, bifamiliari, terrattetto, persino ville con piscina – di cui circa la metà (31 su 60) nella sola Viareggio...
17/04/2013 21:18
 
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Calano i prezzi delle case: -6,3% (Fonte: lanazione.it - 17/04/2013)

Prato, 17 aprile 2013 - Sono in diminuzione del 6,3% le quotazioni delle abitazioni a Prato nella seconda parte del 2012. Un dato che emerge dall'analisi fatta da Tecnocasa e presentata durante una conferenza stampa.

In particolare, si contraggono i valori immobiliari delle abitazioni nel quartiere di Mezzana – La Querce interessato soprattutto da abitazioni inserite in stabili senza ascensore e da ristrutturare. Ad acquistare sono state famiglie alla ricerca del trilocale e del quattro locali che hanno apprezzato la presenza del iscaldamento autonomo e dell’ascensore. Il quartiere di Mezzana è racchiuso tra viale Montegrappa, via Leonardo da Vinci e viale della Repubblica. Offre prevalentemente condomini costruiti negli anni ’70 ed alcuni terra tetti.
Non lontano, su viale Marconi, sorgono prevalentemente strutture direzionali. Mercato simile anche su viale della Repubblica dove però molte strutture direzionali sono rimaste vuote a causa del trasferimento delle attività di ufficio nella provincia di Firenze...
[Modificato da marco--- 17/04/2013 21:18]
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