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Liguria - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2015 09:48
08/07/2014 08:42
 
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Chiavari: in 5 anni box auto svalutati del 20%
La crisi riduce il valore dei box a Chiavari prezzi in calo del 20% (Fonte: Corriere Mercantile - 08/07/2014)

Un click per ingrandire
[Modificato da marco--- 08/07/2014 08:45]
13/07/2014 10:25
 
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Genova: dal 2006 prezzi diminuiti del 20%
Case, aumentano le vendite ma non i prezzi (Fonte: genova.repubblica.it - di Raffaele Niri - 13/07/2014)

Finalmente le indagini smettono di parlare dei soliti, ridicoli smottamenti dei prezzi delle case: meno 1,5%, meno 2, magari meno 3, mentre i cartelli e gli annunci delle agenzie parlano di meno 10, meno 15, meno 18 per cento. Una volta tanto lo studio è serio e si avvicina alla situazione reale: a Genova i prezzi delle case sono calati - da quando è iniziata la corsa alla diminuzione dei prezzi, e quindi parliamo del 2006 - del venti per cento. E il numero delle compra-vendite si è, semplicemente, dimezzato.

A tirar fuori i numeri veri è fonte altamente qualificata, cioè l'Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma, con uno studio datato "luglio 2014". Il mercato residenziale genovese - sentenzia Nomisma - non mostra alcun miglioramento nella prima parte del 2014. La contrazione della domanda per acquisto prosegue senza discontinuità, a fronte di un'offerta in costante crescita. Ciononostante, nel corso del primo trimestre del 2014 è stato rilevato un aumento delle transazioni del 25,3% rispetto al medesimo trimestre del 2013. Nonostante questo esiguo recupero, la distanza tra domanda e offerta permane e continua a influenzare negativamente i prezzi, diminuiti in media del - 2,6% semestrale.

Rimangono su livelli record per il capoluogo ligure i tempi medi di vendita delle abitazioni usate (8 mesi). Le abitazioni che non trovano sbocco all'interno del mercato della compravendita vengono sempre più spesso proposte in locazione; diminuiscono i tempi medi di locazione e si attestano poco al di sopra dei 4 mesi. I canoni continuano a flettere, ansalutavamo che se in misura minore rispetto agli altri comparti ( - 1,6%).

Poi il centro studi bolognese centra la sua attenzione sul comparto degli immobili direzionali che "non ha dato segnali di miglioramento rispetto alla fase recessiva degli ultimi anni. Piccoli segnali di un possibile rallentamento della crisi emergono dai tempi medi necessari all'acquisto o alla locazione che, rispetto a fine 2013, si sono ridotti fino a raggiungere i 9,5 e i 6,5 mesi. Tali miglioramenti tuttavia si accompagnano a una persistente difficoltà da parte della domanda, che non riesce a ridurre l'eccesso di uffici presenti sul mercato.

L'ulteriore flessione semestrale dei prezzi ( - 2,6%) e dei canoni ( - 2,5%) non sembra fornire lo stimolo necessario alla ripresa. Nel comparto commerciale la perdurante difficoltà della domanda non sembra trovare alcuna soluzione e ciò si traduce in una costante flessione del numero di compravendite. Le tempistiche medie necessarie a concludere una transazione si sono stabilizzate attorno ai 9 mesi e mezzo, mentre i tempi medi di locazione si attestano sui 6,5 mesi".

Non è solo un discorso genovese, è ovvio, ma secondo l'importante Centro Studi "la strada della ripresa del mercato immobiliare si conferma lunga e tortuosa. La perdurante debolezza economica rappresenta un elemento di indiscutibile penalizzazione della possibilità di acquisto di beni durevoli. Non deve stupire se oggi le famiglie alla ricerca di un'abitazione siano poco più di 324 mila contro le quasi 730 mila di un anno fa, mentre quelle potenzialmente interessate ad attivarsi sono 1,6 milioni a fronte dei quasi 2 milioni registrati nel 2013" spiega la ricerca effettuata in 13 grandi città (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia).

A consuntivo dell'anno 2013, le compravendite immobiliari nelle 13 grandi città si sono ulteriormente ridotte, seppure con un'intensità in progressiva attenuazione. La congiuntura negativa del settore ha prodotto un ridimensionamento significativo del mercato, con quantità dimezzate nel segmento abitativo e cali nell'ordine del 56,5% e del 63,5%, rispettivamente, in quello commerciale e terziario.
02/10/2014 08:54
 
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Mercato immobiliare, primi segni di ripresa dopo anni di stagnazione (Fonte: lastampa.it - di Elena Romanato - 01/10/2014)

Mostra segni di ripresa, seppur deboli, il mercato immobiliare di Savona città e della provincia. Dai dati illustrati ieri dall’Osservatorio di Tecnocasa Immobiliare e relativi al primo semestre dell’anno a Savona sono state fatte 263 compravendite (-0,4% rispetto allo stesso periodo 2013) mentre la provincia chiude il semestre con 1.426 compravendite (+3,7%). Complice il calo dei prezzi, in caduta dal 2008; in provincia negli ultimi due anni sono scesi del 12,2% ma nel primo semestre dell’anno hanno avuto crescita zero mentre nelle località turistiche sono andati in picchiata, registrando un -7,7%. Le compravendite sono cosi aumentate notevolmente in località come Varazze che nel primo semestre ha avuto un calo del 23,2% dei prezzi degli immobili seguendo un andamento già iniziato nel 2012. Infatti tra il 2012 e il 2013 a Varazze la compravendita di case è cresciuta del 32,8%.

Controtendenza, invece, sia a livello nazionale che regionale , l’andamento dei mutui che dopo una fase di crescita che il picco nel terzo trimestre 2013, nel primo trimestre dell’anno ha registrato un -19,5%. Sempre nei primi tre mesi dell’anno in provincia di Savona sono stati erogati mutui per 24,5 milioni di euro.
03/11/2014 13:46
 
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Crolla il mercato immobiliare nel Savonese (Fonte: rsvn.it - 02/11/2014)

Savona. Con la crisi che stringe nella morta l'Italia, il valore degli immobili è sempre più in basso. Secondo l’Istat, nel II trimestre 2014 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie italiane, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente. Secondo i dati dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare residenziale italiano condotto da Immobiliare.it, nel secondo trimestre 2014 in Liguria il prezzo medio di vendita degli immobili in regione è crollato segnando un -0,7%, dato inferiore alla media nazionale che è stata del -1,1%: a giugno 2014 la cifra media a metro quadro del residenziale in vendita in Liguria ammontava a 2.443 euro. In provincia di Savona la situazione non è meno rosea e conferma il trend regionale, nel periodo tra marzo e giugno, si è registrato un calo notevole pari a -1,9%.
15/12/2014 21:04
 
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Interessante, a parte la sciocchezza sul finale che prevede incrementi di valori immobiliari del 50-70% in 2/3 anni, che non è improbabile, ma letteralmente impossibile. [SM=g6963]
Genova: le abitazioni al Lagaccio costano meno delle cantine (Fonte: genova.ogginotizie.it - 15/12/2014)

Genova- Il mercato immobiliare ha mostrato un’ulteriore diminuzione dei prezzi con riscontri oggettivi di minori transazioni di compravendita, ma ciononostante la stessa Agenzia delle Entrate ha riscontrato ad una lenta ripresa del mercato immobiliare.
La reale presenza di questi primi segnali di ottimismo a livello locale, la possiamo percepire nelle compravendite di immobili il cui valore commerciale fino al 2011 poteva essere maggiorato del 40 - 60% rispetto all'attuale prezzo di mercato.
Per effettuare un vero affare immobiliare oggi, non e' strettamente necessario un acquisto tramite asta giudiziaria ma, basta guardarsi intorno per scoprire proposte pubblicitarie molto vantaggiose.
Un consistente numero di alloggi pignorati è presente nei portafogli di banche alle quali si sommano una percentuale di alloggi appartenenti a promotori o costruttori falliti.
Accade sempre più spesso che i cartelli di informativa immobiliare non corrispondano al prodotto visionato ma, talvolta, i "piccoli risparmi di una vita" trovano la giusta collocazione con l'acquisto di un immobile comprato nel 2005 a € 120.000 e immesso oggi sul mercato immobiliare a € 60.000 !!. Colpa della crisi immobiliare e della poca liquidità economica delle famiglie che, sempre piu' spesso, sono costrette nello spogliarsi dei beni immobiliari.
Con la lenta ripresa del mercato immobiliare certe realtà d'investimento si trasformano in un vero e proprio salvadanaio, che nemmeno il più bravo broker d'investimenti ti può offrire.
Senza pensare che il trading immobiliare, se effettuato con un'agenzia immobiliare seria e di provata esperienza, rappresenta una validissima alternativa per raggiungere veri obbiettivi per investimenti duraturi e concreti nel tempo.
E' stato confermato da autorevoli immobiliaristi che, in diverse zone di Genova, le abitazioni hanno subito degli abbassamenti di quotazione, vedi ad esempio Via del Lagaccio, con la certezza di una implementazione di valore del bene immobiliare del 50-70%, nell'arco di 2/3 anni.
Nessun investimento, oggi, risulterebbe tanto redditizio.
15/03/2015 09:16
 
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Prezzi: -40% in sei anni
Case e box sul mercato a Genova, ecco le quotazioni (Fonte: ilsecoloxix.it - di Alessandro Palmesino e Glauco Bisso - 14/03/2015)

Genova - A Genova una ripresa delle compravendite del 15%? Sì, è indubbio: è un dato ufficiale, emerso dalle rilevazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare che si basa sui dati notarili. E di cui pubblichiamo in queste pagine tutti i numeri relativi al capoluogo.

Ma non è tutt’oro quello che luccica. Ne è sicuro Fabrizio Segalerba, presidente genovese della Fiaip, la massima associazione degli agenti immobiliari italiani. «Un fatto che bisogna tenere ben presente è che dal 2013 al 2014 le imposte per le registrazioni degli atti di compravendita sono calate, e molti hanno rinviato l’acquisto per approfittarne», spiega. «Gli stessi dati dell’Omi parlano di 417 mila compravendite dalle 403 mila dell’anno prima. Una differenza minima. Il mercato è ancora in sofferenza, i prezzi continuano a scendere, ma il problema è che la domanda non riparte». Una situazione che la Fiaip illustrerà a giorni, il 24 marzo, con la nuova edizione di “Guida valore casa”, l’elaborazione dei dati immobiliari regionali a cura degli agenti.

Paura del futuro, mancanza di soldi, timore per le tasse: questi i fattori che frenano le compravendite. «È vero che ora le banche hanno più liquidità, ma non per questo i mutui vengono erogati con facilità - continua Segalerba - il problema è l’erosione della classe media, che non è più in grado di cambiare casa con serenità e spendere 3-400mila euro». Per contro, la discesa dei valori, fino al 40% in sei anni, rende possibile a un genovese di comprare un appartamento a 40 mila euro, e senza andare chissà dove. Mentre l’appartamento tipo ante crisi era di 70 metri, ora diventa di 80-90, perché tanto costa uguale. Qualche segnale c’è, ma non basta. E a preoccupare Segalerba è la situazione dei moltissimi locali commerciali che ormai non si vendono, né si affittano. «Occorre che le istituzioni intervengano: come con la cedolare secca al 10% nei contratti di affitto concordati. Ora le locazioni abitative, sotto queste condizioni, riprendono». Mentre i negozi, specie nelle periferie, chiudono e non aprono più. «Sarebbe vitale un’iniezione di fiducia a un mercato su cui si regge buona parte dell’economia nazionale», conclude Segalerba.
[Modificato da marco--- 15/03/2015 09:18]
25/10/2015 09:48
 
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Chiavari, dove i prezzi delle case non scendono più (Fonte: ilsecoloxix.it - 25/10/2015)

Chiavari - Ci vogliono in media 350mila euro, oggi, per acquistare un cento metri quadrati in pieno centro storico, a Chiavari. Alla Franca, un appartamento dalla metratura analoga si “porta via” con 270 mila euro. I prezzi tornano a salire nella prima fascia collinare, dove si viaggia intorno ai 300 mila euro. Differenze con lo stesso periodo dell’anno scorso? Nessuna, e questa è una novità piuttosto rilevante. Il punto di caduta, al termine dei sei anni che hanno letteralmente sgonfiato l’ormai “mitica” bolla speculativa degli immobili, sembra essere finalmente arrivato.

I prezzi delle case non scendono più
, e a dirlo è la più autorevole delle fonti: l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Un buon motivo per vendere o piuttosto per trattenere il bene in famiglia? Le valutazioni, come sempre, non possono che essere soggettive. Quello che si può dire, è che il valore del mattone non diminuirà ancora, elemento che potrebbe invitare chi non l’ha ancora fatto - sperando in ulteriori sconti - a rompere gli indugi acquistando la casa adocchiata da qualche tempo.

Quel che è certo, secondo Paolo Pellistri, agente immobiliare, consulente dell’Associazione della Proprietà Edilizia e punto di riferimento del settore a Chiavari, è che «oggi più che mai, a fare il prezzo non è più chi vende, bensì chi compra».

Il potere d’acquisto delle famiglie, però, è tutt’altro che in risalita. Anche se qualche pallido segnale di movimento s’intravede. «Nel 2013 abbiamo assistito a un disastro totale delle compravendite di immobili - spiega Pellistri - nel 2014 è andata un po’ meglio, il 2015 sta andando ancora un pochino meglio. I prezzi sono bassi, e anche i mutui sono ai minimi storici.L’incrocio tra i fattori fa sì che a comandare non sia più chi vende, come succedeva una volta, ma l’acquirente. Questa è la prima cosa da capire. Detto questo, se si decide di vendere a un prezzo giusto, frutto di una comparazione con altre case sul mercato, gli immobili si vendono eccome». Non che sia facile, sia chiaro. «Il mercato è ancora molto incatenato. Acquisto solo se prima sono riuscito a vendere, mentre in precedenza c’era una maggiore elasticità».
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