Il fisco greco resta senza i vertici
27 maggio 2010
Vittorio Da Rold
ATENE
Tempo di tagliare le spese e recuperare imposte ad Atene. Così ieri in Grecia è scattata
l'operazione "trasparenza fiscale" per contrastare un'evasione stimata dal governo in 30 miliardi di euro all'anno. Il ministro delle Finanze George Papaconstantinou ha annunciato
un'epurazione in seno all'amministrazione fiscale che ha rimosso 20 alti funzionari e indagini patrimoniali di decine di dipendenti per presunta corruzione, attività economiche illegali ed evasione.
Inaugurata anche una linea
telefonica speciale (1517) per segnalare fenomeni di evasione da parte dei cittadini e «instaurare un clima di reciproca fiducia». In uno sforzo per ridurre il debito pubblico arrivato a 300 miliardi di euro e «ripristinare la reputazione dell'amministrazione fiscale», il ministero delle Finanze greco ha annunciato un
controllo incrociato sui redditi di tutti i suoi dipendenti parte dei quali sono proprietari di beni incompatibili con le loro possibilità economiche.
Il ministero ha precisato che venti dirigenti sono stati sostituiti per non aver raggiunto gli obiettivi di incassi prefissati. Inoltre settanta dipendenti sono indagati dopo che è stato appurato che
con un reddito annuale di poco superiore ai 50mila euro sono proprietari di beni immobili del valore fra 800mila e 3 milioni di euro. Saranno inoltre investigati presunti casi di corruzione, contrabbando e altre attività illegali, falsificazione di documenti e negligenza in relazione a 50 denunce anonime e contro dipendenti di 31 uffici delle imposte, dieci agenzie doganali e altri uffici. Come se non bastasse, 234 dipendenti sono sotto inchiesta per non aver presentato alcuna dichiarazione dei redditi relativa al periodo 2007-2008.
Questo dopo che nei giorni scorsi il governo ha iniziato a pubblicare i nomi di evasori trovati tra i professionisti, in particolare una sessantina tra medici o titolari di cliniche private. Atene studia nuovi mezzi per combattere questo fenomeno, tra cui le immagini satellitari di Google Earth per scovare piscine non dichiarate, un indicatore di possibile evasioni fiscali.
L'evasione fiscale costa all'erario greco 30 miliardi di euro l'anno e si calcola che un quarto delle tasse non vengano pagate a causa della corruzione dei funzionari delle imposte.
Il parlamento di Atene ha approvato nelle scorse settimane una legge anti-corruzione che prevede le manette a chi evade e multe fino a un milione per gli evasori fiscali. Inoltre saranno allontanati dai loro incaricati e confiscati i beni di ministri, deputati, amministratori locali e funzionari dello stato colpevoli di corruzione o malversazione.
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[Modificato da (sylvestro) 27/05/2010 10:09]