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USA property

Ultimo Aggiornamento: 14/08/2016 08:50
08/09/2010 10:19
 
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Nicchie di mercato in controtendenza
Dal sito californiano "LANSNER ON REAL ESTATE" di Jonathan Lansner e Jeff Collins

DOMANDA IN CRESCITA PER LE STATUE DI SAN GIUSEPPE

7 Settembre 2010, 09:30 · 8 Commenti · postato da Jeff Collins



«La popolarità di San Giuseppe è in aumento tra i venditori di case di Orange County, un possibile indicatore di disperazione del mercato immobiliare locale, dice il gestore di un negozio di libri cattolici.

Gaby Koo, proprietario del "St. Joseph Catholic Books and Gifts" di Anaheim, ha detto che di recente ha ampliato il suo piccolo negozio sulla Lincoln Avenue in parte a causa del denaro extra che sta facendo con le vendite di statue di San Giuseppe.

"Noi di solito ne vendevamo almeno tra cinque e 10 (di statue) al giorno in media. Ora stiamo vendendo oltre 10 al giorno," ha detto Koo di recente. "Ogni volta che vengono a cercarle (le statue), so che il mercato immobiliare è molto, molto cattivo, e non sta migliorando perché siamo avendo sempre di più richieste."

Per secoli, i credenti si sono rivolti al santo patrono delle persone in cerca di casa per aiutarli a vendere immobili. La pratica ha avuto un risveglio poco dopo che il boom del mercato immobiliare è fallito cinque anni fa questo autunno.

I professionisti ritengono che San Giuseppe può contribuire a vendere una casa, anche se i metodi di ricerca del suo aiuto variano. Alcuni credono che si dovrebbe seppellire la statua accanto al cartello di vendita. Altri dicono che dovrebbe essere sepolto vicino alla porta affacciato verso l'esterno della casa.

Koo ha detto che la motivazione che i suoi clienti danno per l'acquisto delle statue di San Giuseppe è che vogliono vendere le loro case in fretta.

"Hanno cercato di venderle per 1-2 anni, alcuni di loro," ha detto. "Il novanta per cento di loro è tornato indietro a dire: 'Ha funzionato.' Molti di loro sono disperati nel vendere le case. E li hanno aiutati. Come è successo, non lo so, ma abbiamo i risultati."»


Ave Maria dell'Housing


Sondaggio:
«Hai provato a usare una statua di San Giuseppe per vendere una casa?»

«Sì, e ha funzionato!» 29 voti (32% di tutti i voti)

«Sì - e io non sono cattolico.» 7 voti (8% di tutti i voti)

«Sì, ma non credo che abbia aiutato.» 7 voti (8% di tutti i voti)

«No. Io non ci credo.» 49 voti (53% di tutti i voti)

Totale voti: 92
Iniziato: 4 settembre 2010


Vedere anche: "SAN GIUSEPPE, SUPERAGENTE IMMOBILIARE", di Peter Applebome, dal sito del "New York Times" del 16 settembre 2009.

«... E Cheryl Katz, che è ebrea e lavora con la signora Bonadies, ha detto che la statua l'ha aiutata vendere due case come agente immobiliare. Ora che la sua propria casa è sul mercato, la sta utilizzando per se stessa.

"Si vuole credere in qualcosa," ha detto.»



[SM=g2232945]

fabio
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Re: Nicchie di mercato in controtendenza
fabio_c, 08/09/2010 10.19:

Dal sito californiano "LANSNER ON REAL ESTATE" di Jonathan Lansner e Jeff Collins

DOMANDA IN CRESCITA PER LE STATUE DI SAN GIUSEPPE




[SM=g2232945]

fabio




[SM=g7840] [SM=g7576] [SM=g1750152]
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17/10/2010 21:31
 
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Riecco i mutui subprime (riveduti e corretti). Negli Stati Uniti è di nuovo allarme (Fonte: ilsole24ore.com - 17/10/2010)

"I mutui subprime, cioè quelli spazzatura che hanno portato alla crisi finanziaria e al salvataggio pubblico di Fannie Mae e Freddie Mac, stanno tornando proprio nel tuo quartiere", tuona Edward Pinto, un consulente finanziario ed ex vice presidente proprio di Fannie Mae dal 1987 al 1989. Insomma un'autorità in materia e uno con le mani in pasta che sa quel che dice. L'allarme arriva dopo che nella legge di riforma finanziaria, la Dodd-Frank Bill, firmata da Barack Obama nel luglio 2010, si è scoperto che un emendamento proposto dal senatore Robert Corner, teso a ridurre la possibilità di erogare mutui senza un minimo di affidabilità del debitore è stato bocciato dal Senato a larghissima maggioranza.

Insomma i vecchi vizi dei mutui facili da rivendere poi insaccati in Cdo a inconsapevoli risparmiatori di tutto il mondo è di nuovo all'opera. In silenzio ma con l'accordo tacito di tutti i politici che non vogliono perdere il posto al Congresso in vista delle elezioni del 2 novembre. La stessa Federal Housing Administration non fa mistero di questo ritorno al passato annunciando che il deposito medio della cauzione per avere un mutuo è pari al 4% del valore dell'immobile. Una mossa di rilancio resa necessaria da chi cerca di contrastare il fenomeno opposto, cioè quello dei pignoramenti a raffica e del calo dei prezzi delle case...
13/11/2010 21:58
 
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Vi giro un disperato appello:

«Il mio precedente proprietario Darain Atkinson di US Fidelis ha speso più di 26 milioni di dollari per costruirmi e ha lasciato più di 1,7 milioni di dollari di conti non pagati. Anche se ho raccolto una grande quantità di articoli di stampa in quanto io sono enorme, quello che molte persone non riescono a capire è il fatto che io sono lungi dall'essere compiuta e gran parte del lavoro compiuto su di me è stato fatto in maniera non corretta, o ha bisogno di rifacimento a causa di ritardo del manutenzione o del completo abbandono.

Non vedo l'ora che un nuovo proprietario mi completi - anche se ho sentito che ci vorranno tra i 3 milioni e i 5 milioni di dollari e tutti questi soldi per completarmi deve essere pagati in contanti dalla tasca del mio nuovo proprietario visto che gli istituti di credito non prestiteranno più di 4 milioni di dollari a causa della mia posizione e il fatto che la casa non varrà ciò che avrebbe bisogno di essere investito dal nuovo proprietario (più di 5 milioni di dollari per l'acquisto e almeno 3 milioni di dollari per completare) a causa della posizione nella contea di St. Charles (Missouri).

Molte delle foto scattatemi mostrano i complementi d'arredo sontuosi che Darain e Mia Atkinson, i miei vecchi proprietari mi misero. Purtroppo, quasi tutti questi arredi sono andati via e io dentro sono vuota e solitaria. Mi aspetto che ci vorranno più di un milione di dollari per il mio nuovo proprietario per arredarmi.

Un amico mi dice che una casa di grande qualità (come me) è stata venduta l'ottobre 2010 per 7,9 milioni di dollari e che questa casa era nella posizione rinomata di Ladue a S. Warson dove i valori del territorio sono ben al di sopra quello che si può attendere a Lake Saint Louis.»


La poverina ha ottenuto la prima richiesta di affido per 4,75 milioni di dollari. Se qualcun altro volesse pietosamente adottarla, c'è tempo fino al 6 dicembre per fare un'offerta maggiore.

fabio
17/03/2011 00:05
 
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ennesimo-crollo-per-il-mercato-immobiliare-usa





--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
09/04/2011 12:53
 
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Negli USA immobili in affanno
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Commercial real estate poisoning small banks


By Ken Sweet May 13, 2011: 2:55 PM ET

commercial real estate loans


NEW YORK (CNNMoney) -- The troubled commercial real estate is slowly killing off the nation's small and regional banks, and industry experts fear the worst is yet to come.

The delinquency rate on commercial mortgage-backed securities hit a record 9.62% in April, according to a report by Trepp, a firm that tracks commercial real estate and banking data
.

Analysts expect that to rise above 10% by year end. On the bright side, that forecast marks a slight improvement over prior estimates that called for defaults to top 12%.

The bulk of these rising delinquencies is falling squarely on the shoulders of the nation's already struggling small and regional banks, forcing dozens to close.
The next crisis: Commercial real estate

Thirteen banks failed in April, with nearly all them heavily exposed to commercial real estate. It's a familiar pattern that U.S. regulators say they've been observing for several months.

"Commercial real estate is a common thread among the more recent bank failures," said David Barr, spokesman for the FDIC. "When the [financial] crisis started in 2008, most banks got into trouble because of residential mortgages, but in 2009 we started to see that slowly transition over to commercial real estate."

Small to regional banks -- defined as banks holding less than $100 billion in assets -- have $784 billion in commercial real estate loans on their books, according to the Independent Community Bankers Association of America. That's about 71% of the total market.

The biggest reason these smaller banks commandeer such a large portion of the market is because the bulk of commercial lending is "a local business," said Barr

When the housing bubble popped in 2007, those small and regional banks were left holding billions of dollars worth of risky commercial real estate projects. Those included newly constructed vacant buildings as well as unused land.

"While the whole [downturn] was triggered by residential mortgages, commercial real estate has been source of most of losses for the smaller banks," said Matt Anderson, a managing director with Trepp.

At the height of the bubble, small-to-midsized banks underwrote more than $200 billion in risky land and construction loans, where the collateral on the loan wasn't office space but vacant land or incomplete construction sites.

Among the 13 banks shut down last month, commercial real estate loans made up 79% of their non-performing loans, defined as loans in default or close to default. Non-performing residential real estate loans made up only 15% of those loan portfolios.

For example, Cortez Community Bank in Florida, which was shuttered by the FDIC on April 29, had 76% of its loans in commercial real estate. Another failed bank, Nexity Bank of Alabama, had a loan portfolio that was 87% commercial real estate loans.
Why commerical real estate is still a gamble

Surprisingly, the FDIC has had little difficulty finding buyers for these troubled assets. Many local competitors have jumped at the opportunity to grow market share, even though most of these commercial real estate loans remain largely illiquid.

That may be partially due to how regulators have handled the assets by writing loan-loss sharing agreements with the acquiring institution to make the loans easier to digest.

A typical loan-loss agreement will limit an acquiring bank's losses to a fixed percentage, like 20%, with the FDIC carrying the rest of the burden should the loan continue to deteriorate in value.

All of last month's bank failures used some form of loan-loss provisions.

There will likely be more defaults coming down the pike. The national vacancy rate for commercial properties was 17.5% in the first three months of the year, up from 17.2% in the same period a year ago, according to industry tracking firm Reis.

"It's ugly out there, but we are not going to see commercial real estate melt down the point it will need government stimulus like residential real estate," Clancy said. There are pockets of improvement, but those are mostly isolated to higher quality properties in markets such as New York City and Chicago.

"Small commercial projects, the bread and butter of small and regional banks, needs more time before that turns the corner," said William Wheaton, professor of economics and urban planning with MIT's Center of Real Estate.
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21/05/2011 11:22
 
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Usa: preliminari vendite case -11,6% in aprile

27/05/2011

- Negli Usa le vendite di abitazioni per cui è già stato siglato un contratto preliminare, misurate dal Pending Home Sales Index, sono calate dell'11,6% a 81,9 in aprile, rispetto al dato di marzo, rivisto al ribasso a 92,6.

Lo comunica la Nar (National Association of Realtors), sul suo sito.

Il dato è molto peggiore delle attese.

L'indice è del 26,5% inferiore rispetto al picco ciclico di aprile 2010, a 111,5, favorito dall'imminente scadenza degli incentivi fiscali all'acquisto di abitazioni.
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28/05/2011 10:28
 
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Re:
(sylvestro), 27/05/2011 23.20:

Usa: preliminari vendite case -11,6% in aprile

27/05/2011

- Negli Usa le vendite di abitazioni per cui è già stato siglato un contratto preliminare, misurate dal Pending Home Sales Index, sono calate dell'11,6% a 81,9 in aprile, rispetto al dato di marzo, rivisto al ribasso a 92,6.

Lo comunica la Nar (National Association of Realtors), sul suo sito.

Il dato è molto peggiore delle attese.

L'indice è del 26,5% inferiore rispetto al picco ciclico di aprile 2010, a 111,5, favorito dall'imminente scadenza degli incentivi fiscali all'acquisto di abitazioni.




eh, gia': finiti gli incentivi (da noi lo scudo fiscale) la situazione torna al trend...


16:11 - Usa: -11,6% compromessi per acquisto case aprile, peggio attese (RCO)

Previsto un calo del 2%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 mag - Negli Stati
Uniti i compromessi per le vendite di abitazioni sono calati
dell'11,6% in aprile. Il dato resto noto dall'Associazione
nazionale degli agenti immobiliari e' decisamente peggiore
delle attese degli analisti, che avevano pronosticato una
flessione contenuto al 2%. Su base annua, l'indice e' a un
livello inferiore del 25,6% rispetto ad aprile 2010.


[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
26/01/2012 19:30
 
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Usa, in calo vendite case nuove a dicembre

26/01/2012



In discesa la vendita delle case negli Stati Uniti.

Secondo il dipartimento del commercio, infatti, a dicembre le vendite sono scese del 2,2% a quota 307mila unità contro le 304mila del mese precedente.

Si tratta di un dato inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un rialzo dell’1,9%, ma arriva comunque dopo tre mesi consecutivi di rialzi.

Su base regionale, le vendite sono scese del 10,1% nel Sud e del 3,7% nel Midwest, mentre sono salite del 46,7% nel Nordest e del 9% nel West.
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28/02/2012 10:18
 
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Illusione immobiliare: la depressione continua! (Fonte: icebergfinanza.finanza.com - 28/02/2012)



Nell’ormai lontano 2008 nella prima analisi dedicata ai sostenitori di Icebergfinanza dal titolo ” REALISMO IMMOBILIARE” una analisi fondamentale in tre lunghe parti della terribile depressione immobiliare che avrebbe travolto l’America e molti paesi nel mondo, condivisi con i miei cari compagni di viaggio che prima del 2012 non vi sarebbe stata alcuna ripresa, anzi che i prezzi sarebbero collassati di almeno un 30/40 % e che solo nel 2012 probabilmente le vendite di abitazioni avrebbero trovato una loro stabilizzazione.

Nessuna sfera di cristallo ma notti e notti a studiare le grandi crisi immobiliari e la loro empiricità e a cercare di individuare in America quali esperti meritavano la nostra fiducia, quali di loro non avevano alcun conflitto di interesse nel condividere i loro studi e le loro conoscenze.

Da Robert Shiller a Gary Shilling, passando per l’immenso Bill McBride questi sono stati i miei maestri in questi cinque lunghi anni, anni nei quali da Greenspan a Buffett in molti puntualmente ogni anno chiamavano la fine della depressione immobiliare.

L’economia americana resta uno dei motori mondiali. Un mercato che, volenti o nolenti, non può prescindere dall’immobiliare. Nelle fasi di espansione, tra il 2001 e il 2002, senza la ricchezza “estratta” dal mattone sarebbe stata addirittura recessione. Quindi, la domanda è d’obbligo: il real estate Usa ripartirà? «Sul fronte dei prezzi – risponde Andrea Mazzalai, massimo esperto di immobiliare statunitense e fondatore di Icebergfinanza.com – non abbiamo ancora raggiunto il livello più basso. Guardando agli indici Case-Shiller e Corelogic, stimo per il residenziale un ulteriore downside del 10 per cento. Comunque, siamo nella fase finale della crisi: ci vorrà ancora un anno». SOLE24ORE 18 aprile 2011

Anche nella mia terra dove i prezzi hanno raggiunto livelli insostenibili, costruttori e immobiliaristi e spesso e volentieri anche clienti continuavano a guardarmi in maniera ironica, sostenendo che da noi i prezzi ben difficilmente sarebbero scesi. In realtà anche da noi questo sta accadendo, un meccanismo dinamico ma inesorabile, come la storia alla quale nessuno può sfuggire anche se fortunamente a parte qualche inevitabile eccesso, la situazione non ha mai raggiunto i livello di America, Inghilterra, Irlanda e Spagna.

Ora quando suggerisco di stare molto attenti a quello che sta accadendo soprattutto in Australia e Canada dove i rapporti tra prezzi, redditi disponibili e costo degli affitti mediamente sono molto elevati in molti sorridono e lavorano di fantasia.

A tempo debito parleremo anche della fase embrionale di una nuova illusione immobiliare mondiale!

Tornando a noi come suggerisce Lance Roberts di Streettalklive e come abbiamo visto tramite Twitter in mio canale socialnetwork al quale vi invito ad iscrivervi per avere sempre notizie e informazioni inedite, illudersi che dietro l’angolo vi sia una ripresa del mercato immobiliare americano solo perchè si vendono due case in più o perchè i costruttori sono più fiduciosi della disperazione di qualche mese fa non aiuta a comprendere come in realtà ci vorranno anni per uscire da questa depressione.



Crediti fiscali a non finire, programmi governativi di sostegno immobiliare a gogo, dilazionamento dei pignoramenti, la più imponente dose di manovre monetarie della storia, ZIRP Quantitative Easing 1/2/3 Operation Twist compresa, acquisti di spazzatura strutturata immobiliare da parte della Federal Reserve, unico acquirente di questa illusione, frodi, manipolazioni, settlement, accordi e rimborsi e via dicendo, non sono riusciti in questi lunghi anni a fare il solletico a questa immensa depressione immobiliare!

Fallimento totale, fallimento assoluto e senza immobiliare sognatevi qualsiasi ripresa degna di nota nei prossimi anni. Nei prossimi mesi sempre che l’America sia in grado di evitare una recessione evidente tranne che per le esigenze elettorali, l’unico contributo potrà venire dalle vendite di nuove abitazioni, che supporteranno la crescita in piccola percentuale, ma i prezzi continueranno a scendere e già oggi avremo un’ulteriore conferma.

Qualcuno sta dimenticando centinaia e centinaia di case pignorate e mai immesse sul mercato dalle banche per paura di deprimere i prezzi ulteriormente
, il famigerato “Shadow inventory” sta dimenticando che 12 milioni di americani sono mediamente ”underwater” ovvero con il mutuo residuo da pagare superiore al valore della casa e se i prezzi non scendono queste famiglie difficilmente consumeranno oltre il proprio debito.

La situazione sta lentamente migliorando ma ci vorranno anni, non certo mesi come suggerisce qualche immobiliarista, investitore o politico interessato. Da una depressione, da una voragine una volta toccato il fondo non si può che risalire ma il deleveraging continua.


Qualcuno dimentica che miliardi di dollari di prodotti strutturati finanziari dipendono dai valori delle case, dal loro prezzo e che questa spazzatura nei prossimi mesi e anni sta giungendo a scadenza, spazzatura nascosta dalle banche americane al terzo livello contabile dei loro bilanci o negli oscuri meandri della Federal Reserve.

Ieri era da piegarsi in due dalle risate mentre alcuni media esaltavano la salita del 2 % dell’indice pending home, ovvero l’indice che misura le prospettive e l’intenzione di acquisto delle famiglie sulla base delle disponibilità reddituali future. Le revisione al ribasso di dicembre non conta per questi menestrelli della speranza interessata, una revisione che cancellerebbe tutto l’incremento di gennaio e le aspettative del mercato.

Come scrive Bill McBride nel suo Calculatedrisk anche il buon Buffett non ne ha indovinata una in questi anni. Nel febbraio 2010 disse che un anno o giù di li i problmei del mercato immobiliare erano alle spalle ad eccezione delle zone in cui sono avvenuti i maggiori eccessi e le abitazioni di alto livello. Nel febbraio 2011 disse che un recupero sarebbe iniziato entro la fine del 2011 e noi siamo ancora qua ad attendere ma almeno nella sua ultima lettera ha ammesso di avere torto marcio.

Nessuno sa in realtà quando finirà questo inferno, la mia previsione si basava solo su studi empirici e su dinamiche ampiamente documentate da grandi esperti americani, sono stato fortunato, ma la fortuna aiuta gli audaci.

Se vi capita date un’occhiata a quanto è accaduto in Germania dopo l’Iperinflazione di Weimar e in Giappone nella doppia Lost Decade, senza dimenticare le dinamiche demografiche fondamentali, assolutamente fondamentali!

E’ stata spedita la nuova analisi dal titolo “STRONG BUY ITALIA” un viaggio nell’Italia che verrà, osservando le dinamiche che ci attendono nelle prossime settimane per gettare le basi per i prossimi anni.
08/04/2012 09:58
 
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Goldman Sachs: «Investite sulle case» (Fonte: Libero - 08/04/2012)

Il crollo dei mercato immobiliare statunitense fa da effetto domino in tutto il mondo. I prezzi sono bassi e non è chiaro quando recupereranno, ma ciò non impedisce a Wall Street di continuare a fare affari. Il colosso degli investimenti Goldman Sachs, infatti, sta incoraggiando i grandi investitori su un nuovo fondo che punta sul recupero dei mercato immobiliare. Si sono uniti nell’impresa un certo numero di gestori di hedge fund che hanno ipotizzato un rialzo del mercato. Non è chiaro se la scommessa si risolverà bene, a cinque anni dopo il crollo, il mercato immobiliare statunitense continua a restare basso. Dal momento del picco nel 2006, i prezzi delle case sono scesi di oltre il 30 per cento e anche nel 2011 ha continuato a scendere, con un meno quattro per cento. Anche i proprietari di case sono sotto pressione.
Nel passaggio iniziale forse ci manca un "se"... [SM=g6963]

...non è chiaro quando (e "se") recupereranno...
29/04/2012 10:01
 
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16/08/2012 09:12
 
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Usa: poco repricing, immobiliare ''commercial'' resta al palo
14.08.2012



L'Ipd U.S. Quarterly Property Index, indicatore che misura gli investimenti in immobiliare “commercial” negli Stati Uniti, ha fatto segnare nel secondo trimestre del 2012 un total return del 2,6%, assestandosi a livelli dunque molto simili a quelli fatti segnare nei due trimestri precedenti.

Per gli analisti di Ipd il risultato sarebbe legato ai livelli modesti di repricing degli immobili.
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immagine del giorno: la vendita di case negli stati uniti (Fonte: idealista.it - 24/04/2014)

il grafico mostra l'andamento delle vendite di case nuove negli stati uniti. a marzo, nel paese le vendite di case nuove si sono attestate a 384mila unità, in calo rispetto alle 449mila unità del mese precedente. si tratta del dato peggiore delle attese degli analisti che avevano indicato 450mila unità
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Negli Usa frena il mercato immobiliare, ai minimi storici da 51 anni (Fonte: teleborsa.it - 13/08/2016)

(Teleborsa) - Frena l'economia Usa e frena anche il mercato immobiliare. Negli Stati Uniti sta tramontando il sogno della casa di proprieta': il numero di persone che possiedono l'abitazione in cui vivono è infatti ai minimi storici da 51 anni. Con una quota percentuale del 63%, si è registrato il dato piu' basso da quando e' iniziato il censimento nel 1965. Tra le cause che spingono al ribasso il mercato immobiliare ci sono le difficolta' della classe media dopo il crollo del 2008, che ha innescato la crisi economica mondiale. Ma anche il fatto che tante persone che hanno perso la casa durante la crisi potrebbero non essere piu' in grado di comprarne un'altra, in quanto hanno paura di indebitarsi oppure perche' non sono piu' riuscite ad ottenere un mutuo.

Diverso invece il discorso per i 'Millennials' , che cominciano a lasciare le abitazioni dei genitori per andare in affitto. Per loro la difficolta' a comprare casa è dovuta al fatto che il mercato del lavoro è in contrazione, i salari sono stagnanti e gli altissimi livelli di debito scolastico rendono per molti difficile o impossibile realizzare il sogno di avere un'abitazione di proprietà.
[Modificato da marco--- 14/08/2016 08:50]
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