Io non reggo certa gente

Sappiamo che a breve dovrà affrontare un processo per una querela che gli è stata presentata relativamente al suo operato durante il periodo in cui ricopriva il ruolo di consigliere comunale di Cesena. Di che vicenda stiamo parlando e a quale periodo è riferita?

Beh, innanzitutto salve a tutti. Sono ben contento di dare un minimo di informazioni dettagliate su questo processo che inizierà a Cesena il 13 di gennaio in Tribunale che mi vede coinvolto come imputato per il reato di diffamazione a mezzo stampa. E’ un processo intentato da un forte e potente costruttore di Cesena, Venanzio Leoni, della ditta CEL Leoni di Cesena che, nel luglio del 2006 querelò il sottoscritto, consigliere comunale a Cesena per i Verdi, per aver fortemente criticato l’operato dell’Amministrazione Comunale e non il legittimo proponente dell’intervento edificatorio, Leoni Venanzio, Amministrazione Comunale che aveva rilasciato un permesso di costruire per la realizzazione di un importante condominio in un area di tutela fluviale, in un’area vincolata dalla legge Galasso, in un’area di esondazione del fiume.

La mia critica quindi era rivolta ad un certo modo di fare urbanistica estremamente sbagliato a Cesena, e cioè quello di costruire sulla base di spinte speculative, sulla base di volontà di fare rendita fondiaria e non sulla base degli effettivi fabbisogni. I Verdi non hanno mai criticato la legittimità di un proprietario costruttore di realizzare interventi edificatori. La nostra critica forte, con toni anche aspri, era rivolta all’Amministrazione Comunale che, in palese violazione dei principi urbanistici, della buona urbanistica, andava a trasformare un’area verde in un’area edificabile a rischi di esondazione.

A Cesena, quando parla del potere del cemento, a cosa si riferisce e che entità ha il fenomeno?

“Il Potere del Cemento” è anche il titolo di un libro che abbiamo scritto, che fa riferimento in maniera esplicita, ad un intricato sistema di potere tutto volto a realizzare interventi edificatori, a prescindere dagli effettivi fabbisogni, sia residenziali che produttivi. Parliamo di un sistema di potere composto da diversi soggetti: politici, dirigenti comunali e privati, agenzie immobiliari, costruttori, tutti soggetti intenti a realizzare un obiettivo ben preciso, che è quello di costruire a prescindere degli effettivi fabbisogni, a costruire sulla base di spinte speculative molti forti, ben presenti nella nostra città. Questo perché costruire porta danaro, costruire da la possibilità di acquisire anche voti, in termini elettorali. Noi Verdi invece siamo dell’idea che l’edilizia non dovrebbe essere condizionata dalle spinte speculativa, l’edilizia dovrebbe essere un’edilizia al servizio della collettività, un’urbanistica attenta a questi temi dovrebbe realizzare interventi edificatori per far vivere bene i cittadini, per realizzare interventi edificatori al servizio delle famiglie.

I numeri sono questi: nell’ultimo Piano Regolatore si è data la possibilità di realizzare tremila nuovi appartamenti….e pensare che a Cesena ci sono 3.500 appartamenti sfitti. Si è dato la possibilità di realizzare 262 nuovi ettari di terreno polifunzionale per realizzare capannoni industriali ed artigianali….e pensare che a Cesena ci sono decine e decine di capannoni vuoti. Pensate che si andranno a realizzare due nuovi quartieri in deroga rispetto agli indici di edificabilità del PRG, il Quartiere di Via Piave, e il Quartiere Novello, all’ex mercato ortofrutticolo, in deroga rispetto ai dati del PRG, costruendo quindi due nuovi quartieri e altri nuovi 1.200 appartamenti, che saranno immessi sul mercato speculativo e non saranno appartamenti sociali per le fasce più popolari della popolazione.

Quali sono gli effetti di una querela, su un consigliere comunale o su un cittadino?

Allora, per me è molto facile rispondere perché è già la sesta querela che mi arriva durante le mie funzioni di consigliere comunale. Rispondo come ex-consigliere comunale che per tanti anni ha svolto un’attività al servizio della collettività. Rispondo molto facilmente perché mi sono sentito spesso e volentieri condizionato pesantemente nella mia serenità di valutazione da questi tentativi di intimidazione da parte di chi vuole cercare appunto di condizionare le scelte e i comportamenti di un amministratore pubblico. Spesso e volentieri le querele si fanno proprio per cercare di inquinare quella serenità che dovrebbe essere lo spirito giusto per realizzare un’attività di volontariato all’interno del Consiglio Comunale.

Quale pensa sarà la partecipazione della città e della cittadinanza alla sua vicenda personale, e fino a che punto ritiene che debba essere considerata personale o pubblica?

E’ bene chiarire che io fin da subito ho deciso che questa vicenda venisse affrontata da me e dai Verdi non come una vicenda privata, ma come una vicenda, come un processo pubblico. Ci troviamo in Tribunale perché probabilmente le nostre campagne di informazione su questa vicenda hanno portato il proprietario delle aree ad una situazione tale per cui ha ritenuto di utilizzare lo strumento ahimè infernale della querela. Ci difenderemo, attaccheremo in Tribunale perché vogliamo fare chiarezza su questa vicenda; speriamo fortemente che ci possa essere una partecipazione, un coinvolgimento dei cittadini, perché questa vicenda in questo momento coinvolge me, ma potrebbe coinvolgere tutti quelli che, alzando la testa, raccontano la verità e cercano di dimostrare come lo strapotere del danaro e del soldo, in questo caso del cemento, possa e voglia condizionare le scelte politiche della città.

E’ stato presentato dai Verdi e dagli amici ecologisti un appello in solidarietà alla posizione del sottoscritto. Questo appello ha già ricevuto oltre 240 firme, anche molto importanti. Sono arrivate le firme: del “Movimento nazionale per lo stop al consumo del territorio”, Roberto Mercadini – l’attore che assieme a me in questi ultimi mesi ha portato a teatro “Il potere del cemento”, Angelo Bonelli – presidente nazionale dei Verdi, Gianfranco Bettin – consigliere regionale del Veneto, Domenico Finiguerra, che ha mandato proprio ieri una lettera di solidarietà al sottoscritto, è il sindaco di Cassinetta di Lugagnano, il primo e unico comune in Italia che ha predisposto un piano regolatore a crescita zero: non si realizzano nuove espansioni edilizie, ma si costruisce solo ed unicamente per l’effettivo fabbisogno, cercando di restaurare e ristrutturare l’esistente.

Vito Totire, Luigi Reciputi, quindi non solamente Verdi, ma associazioni come il WWF, l’associazione Senso Civico, il Movimento Impatto Zero, Italia Nostra, ProNatura. Tutto questo è una cosa molto importante, perché significa che la città, le persone più sensibili, dimostrano attenzione ad un tema ahimè troppo trascurato, che è quello della cementificazione del suolo, che è quello del consumo del territorio, a prescindere dagli effettivi fabbisogni. Trovate comunque tutto su www.verdicesena.it


--------------------------

NB lo scrivente non è intenzionato a far pubblicità ai Verdi visto che appartiene al gruppone da qualche mese espulso da tale partito.Ma nonostante ciò no può che appoggiare un uomo così.