Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

La Legge dell'Attrazione

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2015 21:30
16/03/2010 16:49
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Una delle leggi che governano l'Universo
La Legge dell'Attrazione

La Legge dell'Attrazione è una delle leggi che governano l'Universo.
Una espressione che secondo me ne sintetizza molto efficacemente il significato è "simile attrae simile".
Energia e vibrazioni positive attraggono altra energia dello stesso tipo,e lo stesso accade per quelle negative.
Anche se il più delle volte non ce ne rendiamo conto, siamo come dei magneti che attraggono esperienze in sintonia con l'energia e le vibrazioni che ognuno di noi emana nell'Universo.
Quindi,essere focalizzati sul lato negativo della vita,su ciò che ancora manca nell'esistenza di ognuno,non farà altro che attrarre ancora più negatività e più scarsità;al contrario,pensieri positivi,pieni di gioia e fiducia nell'Universo,attrarranno cose,persone e avvenimenti perfettamente allineate con essi.

Lo scopo di questo sito è quello di mettere a disposizione gratuitamente per tutti i visitatori e-books,articoli,link a siti utili, per conoscere e approfondire l'argomento,in modo che il maggior numero possibile di persone possa cominciare a creare consapevolmente la propria esistenza. Naturalmente suggerimenti,opinioni,critiche sono sempre bene accetti,visto che comunque anch'io mi ritengo ancora una "studentessa" in materia,quindi senza la pretesa di voler insegnare niente a nessuno,ma solo con la voglia di condividere quello che per me è stata una scoperta straordinaria che sta cambiando piano piano in meglio la mia esistenza. Un'ultima cosa prima di lasciarvi alla lettura del sito... molto materiale è in inglese; quello che ho potuto ho tradotto in italiano con il consenso dei rispettivi autori,il resto lo metto a disposizione in lingua originale.

Buona manifestazione a tutti!
Silvia

Cos'è la Legge dell'Attrazione

La legge dell'attrazione,in parole semplici,afferma che " simile attrae simile " . Quello su cui focalizzi maggiormente l'attenzione è quello che sarà attratto in misura maggiore nella tua vita. A prima vista sembrerebbe affermare che visto che tutti noi pensiamo a essere in perfetta salute,ricchi,e ad avere una vita soddisfacente,allora di conseguenza dovremmo tutti vivere felicemente,giusto?
Sbagliato. Anche se è vero che se ci focalizziamo su determinate cose,queste arriveranno a noi in abbondanza,la verità è che la maggior parte delle persone non focalizzano l'attenzione nell'avere quelle cose,ma sul fatto che NON le hanno!
Quindi,se torniamo alla definizione di Legge dell'Attrazione, " simile attrae simile " ,se tutto quello che fai è pensare a quanto desideri essere in salute,a quanto desideri essere ricco,a quanto desideri essere felice,sai cosa ti porterà la Legge dell'Attrazione ?
Hai indovinato, una vita pina del desiderio di avere tutte quelle cose.
L'unico modo di attrarre quello che vuoi nella vita è di permettere a te stesso di capire come sarebbe avere già quello che desideri,permettere a te stesso di credere che lo avrai,che lo meriti,e di focalizzare l'attenzione su queste emozioni e credenze positive.
Sembra troppo semplice per essere vero?E' difficile credere che solo pensando ad avere una macchina nuova ne otterrai una, è difficile afferrare il concetto che solo pensando ad essere promosso sul lavoro questo accadrà .Ti rifiuti di credere che provando emozioni positive a proposito della tua vita,quella vita soddisfacente si manifesterà .
Allora,vediamo se hai prestato attenzione.Se credi che non sia possibile avere quella macchina,quella promozione,o quella vita così soddisfacente,indovina cosa attrai con la Legge dell'Attrazione?Si giusto,non ottenere quelle cose!
Per far funzionare la Legge dell'Attrazione a tuo favore,devi visualizzare le cose che vuoi,sentire dentro di te come sarebbe se le avessi già ottenute,e credere che le otterrai.E' veramente così semplice!
Però,dopo aver passato decenni della nostra vita sentendoci dire che bisogna lavorare duramente per ottenere ciò che vogliamo,non possiamo credere che tutto fuori che il duro lavoro porterà quelle cose nelle nostre vite.
No,non capite male.La Legge dell'Attrazione non è una magia.Non manifesterai beni materiali o successo personale semplicemente pensandoci,ma l'Universo ti fornirà dei modi per ottenere quelle cose e un duro lavoro potrà o non potrà essere parte di questi.
Per questo motivo,è importante ricordare che è necessario essere consapevoli.Quando alleni la tua mente a emettere vibrazioni positive nell'Universo,questo attrarrà ciò che vuoi,l'Universo risponderà sempre.Però se non presti attenzione,non sarai a casa quando l'Opportunità busserà alla tua porta! La Legge dell'Attrazione non è una sorta di rito magico,ma un fatto scientifico.La chiave sta nel sapere come usare questa scienza e le applicazioni di questi principi scientifici.

Articolo di Aaron Potts

E-books:
Come creo la mia realtà
Il meraviglioso mondo del processo creativo
Visualizzazione
La Legge dell'Attrazione
Vedi anche:
Il Segreto - Rhonda Byrne (libro)
La Kabbalah
Meditazione tibetana per curare il cancro. Al via la sperimentazione a Bologna
[Modificato da marco--- 19/01/2013 11:15]
06/04/2010 09:40
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
La potenza del pensiero

"Tu diventerai quello che pensi"
"Il pensiero domina la materia"
"Le malattie hanno la loro prima manifestazione nella mente"

Swami Sivananda Saraswati
Presentazione

Sivananda in questo libro ha voluto esprimere in modo chiaro e intelligibile per tutti, le varie e fondamentali leggi che regolano le forze del pensiero. La mente, asserisce l'Autore, è uno strumento a completa disposizione dell'uomo che deve utilizzarla per il conseguimento dei suoi ideali più alti e più puri. Lo sviluppo della mente e il giusto impiego del pensiero sono le pietre miliari per l'adepto che procede nel sentiero dello spirito. Soltanto con tali mezzi egli può affinare le sue facoltà interiori ed evolversi interamente. Swami Sivananda Sarswati è stato un grande luminare della scienza yogica; un Avatar impegnato in un'intensissima attività nel campo dello spirito. Laureato in medicina, fu filosofo alla diffusione dello Yoga in tutto il mondo. Nacque in Pattamadai, nel sud dell'India, da nobili e ricchi genitori il giorno 8 settembre 1877 alle sei del mattino. Fin dalla sua adolescenza si distinse per la sua viva intelligenza e per il suo fermo carattere. I suoi genitori pensarono di avviarlo agli studi di medicina. Si laureò nell'Università di Tanjore, dove tutti lo apprezzarono e amarono per la sua costanza e dedizione nell'operare. Finiti brillantemente gli studi, nell'anno 1907 iniziò la sua attività pubblicando il periodico "Ambrosia" con l'intento di diffondere l'igiene e la salute. Si prodigò in vari ospedali, riscuotendo la fiducia e l'ammirazione di tutti, pazienti e collaboratori. Curava i malati e istruiva i poveri con grande amore. Divenne membro dell'Istituto Reale per la Salute Pubblica, degli istituti Reali Sanitari e della Società Asiatica Reale. Ma a poco a poco stava avvenendo in Lui un profondo cambiamento interiore. Egli sentiva vivamente la necessità di vivere secondo la verità dello yoga. Le sofferenze umane e la corruzione della società materialistica maturarono in Lui una grande decisione. Abbandonò le ricchezze; abbandonò la posizione sociale e gli alti incarichi che svolgeva presso la società malese, per vivere con i poveri e con gli yogi. Nell'anno 1923 si recò in pellegrinaggio a Benares, Pooma, Nasik, percorrendo a piedi oltre mille chilometri. L'anno dopo entrò a far parte dell'ordine dei Sanyasi a Rishikesh. Inizia in questo momento un lungo periodo di ascetismo e mantiene il capo rasato in segno di rinunzia. Era un uomo attivissimo. scrisse molti libri. Nel 1934 iniziò la fondazione di molte opere filantropiche, tra le quali: "The Divine Life Society" una grande organizzazione per diffondere lo yoga; la "Yoga Vedanta Forest Academy", nata per formare insegnanti specializzati nei vari rami dello yoga; un museo yoga, un lebbrosario, una farmacopea ayurvedica, il Vischvanath Mandir, tempio cosmico per tutte le religioni. Egli passava notti intere in profonda meditazione. Era dotato di vari poteri occulti come la telepatia, la preveggenza, le guarigioni e le apparizioni a distanza; operava materializzazioni, bilocazioni, ecc. Sivananda Sarasvati abbandonò il suo corpo fisico il 18 luglio 1963. Molte sedi della sua "Divine Life Society" si diffusero rapidamente in tutto il mondo. Il maestro Sivananda ha voluto lasciare a tutti in eredità i suoi nobili insegnamenti, che oggi si diffondono sempre più nel mondo.

Giorgio Furlan
Prefazione

Questo libro racchiude in se stesso un tesoro di eccezionale valore, che contribuirà a trasformare la vita del lettore. Chi leggerà quest'opera e ne applicherà gli insegnamenti, svilupperà rapidamente tutte le sue facoltà interiori e avrà mutati la vita e il destino. Il lavoro del Maestro è colmo di giusti consigli che trasformano la nostra personalità in forze irresistibili; rendono la nostra vita più intensa di gioia; ci schiudono verso la verità che portiamo in noi stessi; ci innalziamo verso la più alta perfezione. Questo libro che illumina, ispira, sostiene e guida, contiene molti metodi per sviluppare e usare la forza del pensiero. Esso ci offre la possibilità di penetrare e vivere nel regno della conoscenza e dell'esperienza trascendentali. Sostenuto dal suo infinito amore per l'umanità, Sivananda profuse tutte le sue inesauribili energie al servizio degli uomini. Scrisse libri su una ricca varietà di temi. Questo libro si presenta da se solo e compenserà largamente sia il pubblico profano che la comunità degli iniziati. Sarà di grande utilità anche per quelle persone che non credono in nessun Dio, sono tuttavia desiderose di vivere un'esistenza di potenza nell'ambito della loro attività quotidiana. Sivananda ha cercato implicitamente di presentare in questa opera una dinamica della conoscenza del pensiero sotto tre distinti aspetti:

1 - La parte della più alta psicologia applicata, nella quale vengono trattati i pensieri come forze che modellano il carattere, cambiano il destino e fanno della loro vita un trionfale successo.
2 - La parte della parapsicologia più sottile; dove vengono esposti argomenti della stessa natura che rendono chiaro il concetto che la mente umana è la sede e il centro di poteri e di facoltà ultranormali. Il Maestro Sivananda incita i lettori a conquistare queste facoltà e a renderle operanti in loro stessi.
3 - La parte della realizzazione trascendentale, in cui Sivananda prescrive un metodo per trasmutare il pensiero nel flusso di coscienza divina.

Sivanada è uno psicologo geniale, un fisico e un chimico della fenomenologia del pensiero, un alchimista moderno, uno yogi, un Avatar. Con questo capolavoro il Maestro vuole aiutare i lettori a costruire il loro futuro, a raggiungere il successo nella vita, ad acquisire il dominio del pensiero e da esso ottenere gli straordinari poteri che racchiude. Tutti apprenderanno a disciplinare il pensiero, ad avere ideali nobili, a realizzarsi con l'Assoluto, ad essere felici.
09/04/2010 00:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
mi focalizzo ...

VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO

AUMMMMMMMMMMMM [SM=g6942]
22/04/2010 21:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re:
serafin., 4/9/2010 12:18 AM:

mi focalizzo ...

VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO
VOGLIO FARE 6 AL SUPERENALOTTO

...

AUMMMMMMMMMMMM [SM=g6942]

Non sei riuscito a coinvolgere il subconscio, altrimenti avresti già i soldi, riprova! [SM=g6957]

Marco
22/04/2010 21:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
L'ipotesi della scienza olografica

Tutto è uno (di Michael Talbot)

Presentazione

Nel film Guerre Stellari, l’avventura di Luke Skywalker inizia quando un raggio di luce si sprigiona dal robot R2D2 e proietta un’immagine tridimensionale in miniatura della Principessa Leia. Luke osserva incantato mentre la fantomatica scultura di luce invoca l’aiuto di qualcuno di nome Obi-Wan Kenobi. L’immagine è un ologramma, una raffigurazione tridimensionale creata con l’aiuto di un laser, e la magia tecnologica necessaria per creare simili immagini è notevole. Ma ciò che è ancor più sbalorditivo è che alcuni scienziati stanno iniziando a credere che l’universo stesso sia una sorta di ologramma gigante, un’illusione straordinariamente dettagliata né più né meno reale dell’immagine della Principessa Leia che dà l’avvio alla ricerca di Luke. In altre parole, vi sono prove che suggeriscono che il nostro mondo e tutte le cose in esso contenute — dai fiocchi di neve agli aceri, alle stelle cadenti e agli elettroni in rotazione siano anch’esse immagini spettrali, proiezioni provenienti da un livello di realtà talmente lontano dal nostro, da essere letteralmente al di là dello spazio e del tempo. I principali artefici di questa stupefacente idea sono due fra i più eminenti pensatori del mondo: David Bohm, fisico presso la University of London, un protetto di Einstein ed uno dei fisici quantistici più stimati del mondo; e Karl Pribram, un neurofìsiologo presso la Stanford University e autore del testo di neuropsicologia, ora un classico, Languages of the Brain. E’ interessante il fatto che Bohm e Pribram siano giunti alle proprie conclusioni indipendentemente e partendo da due direzioni molto differenti. Bohm si convinse della natura olografica dell’universo solo dopo anni di insoddisfazione per l’incapacità delle teorie correnti di spiegare tutti i fenomeni che si incontrano nella fisica quantistica. Pribram se ne convinse a causa dell’incapacità delle comuni teorie sul cervello di spiegare vari enigmi neurofisiologici. Dopo essere giunti alle proprie conclusioni, però, Bohm e Pribram si resero velocemente conto che il modello olografico chiariva anche molti altri misteri, inclusa l’incapacità di qualsiasi teoria, a prescindere da quanto inclusiva essa fosse, di giustificare tutti i fenomeni incontrati in natura; la capacità di individui che odono da un solo orecchio di determinare la direzione di provenienza di un suono; e la nostra capacità di riconoscere il viso di qualcuno che non abbiamo visto per molti anni, nonostante quella persona sia cambiata considerevolmente nel frattempo. Ma la cosa più sbalorditiva del modello olografico era che esso dava improvvisamente senso a una vasta gamma di fenomeni talmente elusivi da essere stati categorizzati al di fuori dei confini della comprensione scientifica. Questi includono telepatia, precognizione, sentimenti mistici di unità con l’universo, e perfino la psicocinesi, o la capacità della mente di muovere oggetti materiali senza che nessuno li tocchi. Divenne in effetti rapidamente ovvio per il numero sempre maggiore di scienziati che abbracciavano il modello olografico che esso aiutava a spiegare praticamente tutte le esperienze paranormali e mistiche, e negli ultimi sei anni ha continuato a elettrizzare ricercatori e a far luce su un crescente numero di fenomeni prima inesplicabili. Ad esempio: Nel 1980 il dottor Kenneth Ring, psicologo presso la University of Conneticut, suggerì che le esperienze di pre morte potevano essere spiegate dal modello olografico. Ring, che è il presidente della International Association for Near-Death Studies, ritiene che simili esperienze, come la morte stessa, siano null`altro che lo spostamento della coscienza di una persona da un livello dell’ologramma della realtà ad un altro. Nel 1985 il dottor Stanislav Grof, capo della ricerca psichiatrica presso il Maryland Psychiatric Research Center e assistente professore di psichiatria presso la John Hopkins University School of Medicine, pubblicò un libro nel quale concludeva che i modelli neurolisiologici del cervello esistenti sono inadeguati e che solo un modello olografico è in grado di spiegare cose come esperienze archetipiche, incontri con l’inconscio collettivo, e altri insoliti fenomeni sperimentati durante stati alterati di coscienza. All’incontro annuale dell’Association for the Study of Dreams svoltosi a Washington, D.C., nel 1967, il fisico Fred Alan Wolf tenne un discorso nel quale asseriva che il modello olografico dà una spiegazione ai sogni lucidi (sogni insolitamente realistici in cui il sognatore si rende conto di essere sveglio). Wolf ritiene che questo tipo di sogni siano in effetti visite a realtà parallele, e che il modello olografico ci permetterà infine di sviluppare una «fisica della coscienza» che ci fornirà la possibilità di iniziare ad esplorare più pienamente questi livelli di esistenza appartenenti ad altre dimensioni. Nel suo libro del 1987 intitolato Synchronicity: The Bridge Between Matter and Mind, il dottor F. David Peat, un fisico presso la Queen University, Canada, asserì che le sincronicità (coincidenze talmente insolite e psicologicamente significative da non sembrare il risultato del solo caso) possono essere spiegate dal modello olografico. Peat crede che queste coincidenze siano in effetti «difetti nella struttura della realtà.» Esse rivelano che i nostri processi di pensiero sono connessi molto più intimamente al mondo materiale di quanto non abbiamo finora sospettato. Queste sono solo alcune delle stimolanti idee che verranno esplorare in questo libro. Molte di queste idee sono estremamente controverse. In verità, il modello olografico è esso stesso oggetto di grande controversia e non è affatto accettato dalla maggior parte degli scienziati. Tuttavia, come vedremo, molti importanti e determinanti pensatori lo sostengono e ritengono che sia forse l’immagine della realtà più fedele che abbiamo avuto finora. Il modello olografico ha inoltre ricevuto un rilevante sostegno attraverso esperimenti. Nel campo della neurofisiologia numerosi studi hanno confermato varie previsioni di Pirbram riguardo alla natura olografica di memoria e percezione. In modo analogo, nel 1982, un esperimento che costituisce una pietra miliare, eseguito da un gruppo di ricerca guidato dal fisico Alain Aspect all’istituto di Ottica Teoretica Applicata di Parigi, dimostrò che la trama di particelle subatomiche che compongono il nostro universo materiale - la struttura stessa della nostra realtà - possiede ciò che sembra essere un’irrefutabile proprietà «olografica». Anche queste scoperte verranno trattate in questo libro. Oltre alle prove derivate da esperimenti, parecchie altre cose aggiungono peso all’ipotesi olografica. Forse le più importanti considerazioni sono il carattere e le conquiste dei due uomini che diedero origine all’idea. All’inizio delle loro carriere, e prima che il modello olografico fosse appena un barlume nei loro pensieri, entrambi accumularono conclusioni che avrebbero ispirato la maggior parte dei ricercatori a passare il resto delle proprie vite accademiche a riposarsi sui loro allori. Negli anni Quaranta Pribram eseguì un lavoro pionieristico sul sistema limbico, una regione del cervello coinvolta nelle emozioni e nel comportamento. Anche il lavoro di Bohm nella fisica del plasma negli anni Cinquanta è considerato una pietra miliare. Ma ciò che è ancora più significativo, è che entrambi si sono distinti anche in un altro modo. Si tratta di una strada che anche gli uomini e le donne più realizzati possono raramente definire loro propria, poiché non è misurata in termini di pura intelligenza o perfino di talento, bensì in base al coraggio, l’eccezionale determinazione necessaria ad affermare le proprie convinzioni, perfino di fronte a una schiacciante opposizione. Mentre era uno studente laureato Bohm collaborò come dottore con Robert Oppenheimer. Più tardi, nel 1951, quando Oppenheimer fu sottoposto all’insidioso esame del Comitato per le Attività Anti—Americane del senatore joseph McCarthy, Bohm fu chiamato a deporre contro di lui e rifiutò di farlo. Come risultato perse il suo lavoro a Princeton e non insegnò mai più negli Stati Uniti, trasferendosi dapprima in Brasile e poi a Londra. All’inizio della sua carriera Pribram affrontò un test di coraggio simile. Nel 1935 un neurologo portoghese di nome Egas Moniz escogitò ciò che riteneva fosse la perfetta terapia per le malattie mentali. Egli scoprì che forando il cranio di un individuo per mezzo di un punteruolo chirurgico e separando la corteccia prefrontale dal resto del cervello, poteva rendere docili i pazienti più problematici. Egli definì la procedura una Iobotomia prefrontale, e giunti agli anni Quaranta era divenuta una tecnica medica così diffusa, che Moniz vinse il Premio Nobel. Negli anni Cinquanta la procedura continuò a diffondersi e divenne uno strumento, come le udienze di McCarthy, per reprimere gli intellettuali indesiderabili. Il suo uso a questo scopo era talmente ben accetto che il chirurgo Walter Freeman, il più esplicito sostenitore della procedura negli Stati Uniti, scrisse spudoratamente che le lobotomie «trasformavano in buoni cittadini americani» i disadattati della società, «schizofrenici, omosessuali e radicali». Durante questo periodo Pribram comparve sulla scena medica. Pribram però, a differenza di molti suoi pari, sentì che era errato interferire così sconsideratamente con il cervello altrui. Le sue convinzioni erano talmente profonde che, durante il suo lavoro di neurochirurgo a jacksonville, Florida, si oppose all’opinione medica accettata in quei tempi e rifiutò di permettere l’esecuzione di qualsiasi lobotomia nel reparto da lui diretto. Più tardi a Yale egli mantenne la sua posizione dissenziente, e le sue vedute, allora radicali, gli fecero quasi perdere il lavoro. L’impegno di Bohm e Pribram di sostenere ciò in cui credono, incuranti delle conseguenze, è evidente anche per quanto concerne il modello olografico. Come vedremo, mettere in gioco le proprie non trascurabili reputazioni sostenendo un’idea tanto controversa non è certo la via più facile che ciascuno di loro avrebbe potuto prendere. Sia il loro coraggio che l’intuito che hanno mostrato in passato accrescono ulteriormente l’importanza dell’idea olografica. Un ultimo indizio a favore del modello olografico è il paranormale stesso. Questo non è cosa da poco, poiché nel corso degli ultimi decenni si è accumulata una notevole quantità di prove che suggeriscono che la nostra comprensione della realtà, la solida e confortante immagine materialistica del mondo che abbiamo appreso nelle lezioni di scienza del liceo, è errata. Poiché queste scoperte non possono essere spiegate da nessuno dei nostri normali modelli scientifici, la scienza li ha in linea di massima ignorati. Tuttavia la quantità di prove ha raggiunto il punto in cui questa non è più una situazione sostenibile. Per citare un solo esempio, nel 1987 il fisico Robert G. jahn e la psicologa clinica Brenda j. Dunne, entrambi della Princeton University, annunciarono che, dopo una decade di sperimentazione eseguita dal loro Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory, avevano accumulato prove inequivocabili che la mente può interagire psichicamente con la realtà materiale. Più precisamente, Jahn e la Dunne trovarono che, attraverso la sola concentrazione mentale, gli esseri umani potevano influenzare il funzionamento di certi tipi di macchine. Questa è una scoperta sbalorditiva, che non può essere giustificata nei termini della nostra attuale visione della realtà. Essa può invece essere spiegata dalla visione olografica. Viceversa, poiché gli eventi paranormali non possono essere giustificati dalle attuali conoscenze scientifiche, essi esigono un nuovo modo di vedere l’universo, un nuovo paradigma scientifico. Oltre a mostrare come il modello olografico possa giustificare il paranormale, il libro esaminerà anche come, a loro volta, le crescenti prove a favore del paranormale sembrino necessitare l’esistenza di un modello di questo tipo. Il fatto che il paranormale non possa essere spiegato dalla nostra attuale visione del mondo è soltanto una delle ragioni del perché rimane così controverso. Un’altra è che la funzione paranormale è spesso molto difficile da provare con esattezza, e questo ha fatto sì che molti scienziati siano quindi giunti alla conclusione che non esiste. Anche questo apparente carattere elusivo verrà trattato nel libro. Una ragione ancora più importante è che la scienza, contrariamente a ciò che molti di noi sono giunti a credere, non è libera da pregiudizi. Imparai questo molti anni fa, quando domandai a un noto fisico la sua opinione riguardo a un esperimento parapsicologico. Il fisico (che aveva la reputazione di essere scettico rispetto al paranormale) mi guardò e con grande autorità disse che i risultati non rivelavano «prove di alcuna funzione paranormale». Io non avevo ancora visto i risultati, ma poiché stimavo l’intelligenza e la reputazione del fisico, accettai il suo giudizio senza obiezioni. Più tardi, quando esaminai da me i risultati, fui stupito nello scoprire che l’esperimento aveva prodotto prove davvero sensazionali di abilità paranormale. Mi resi allora conto che perfino scienziati famosi possono avere pregiudizi e punti ciechi. Sfortunatamente questa è una situazione che si verifica spesso nell’indagare il paranormale. In un recente articolo sull’American Psychologist, lo psicologo di Yale Irvin L. Child esaminò come era stata trattata dall’establishment scientifico una ben nota serie di esperimenti di ESP sui sogni condotti al Maimonides Medical Center di Brooklyn, New York. Malgrado le rilevanti prove a sostegno dell’ESP esposte dagli sperimentatori, Child riscontrò che il loro lavoro era stato quasi interamente ignorato dalla comunità scientifica. Ancor più penoso, trovò, nelle poche pubblicazioni scientifiche che si degnarono di commentare gli esperimenti, che la ricerca era stata così «gravemente distorta» che la sua importanza era completamente oscurata. Com’è possibile ciò? Una ragione è che la scienza non è sempre così obiettiva come vorremmo credere. Vediamo gli scienziati con un certo timore reverenziale, e quando ci dicono qualcosa siamo convinti che debba essere vero. Dimentichiamo che sono soltanto esseri umani, soggetti quanto il resto di noi agli stessi pregiudizi religiosi, filosofici e culturali. Ciò è spiacevole, poiché, come questo libro mostrerà, vi sono moltissime prove che l’universo contiene molto più di quanto la nostra attuale visione del mondo non conceda. Ma perché la scienza è tanto resistente al paranormale in particolare? Questo è un quesito più difficile. Nel commentare le resistenze sperimentate verso la sua visione eterodossa della salute, il dottor Bernie S. Siegel, chirurgo di Yale, autore del libro bestseller Love. Medicine and Miracles, asserisce che è perché le persone sono assuefatte alle loro credenze. Siegel dice che questa è la ragione del perché, quando si cerca di cambiare le convinzioni di qualcuno, egli si comporta come un assuefatto. Vi sembra essere una gran dose di verità nell’osservazione di Siegel, che è forse il perché così tanti delle più grandi intuizioni e dei progressi della civiltà sono stati accolti dapprima da un rifiuto tanto intenso. Siamo assuefatti alle nostre credenze e ci comportiamo davvero come tali quando qualcuno tenta di sradicare da noi il potente oppio dei nostri dogma. E poiché la scienza occidentale ha dedicato parecchi secoli a non credere nel paranormale, non abbandonerà facilmente la sua dipendenza. Io sono fortunato. Ho sempre saputo che il mondo era ben più di quanto fosse generalmente accettato. Crebbi in una famiglia di sensitivi, e fin dalla giovane età sperimentai di prima mano molti dei fenomeni di cui si parlerà in questo libro. Occasionalmente, quando sarà rilevante per il soggetto che viene trattato, esporrò alcune delle mie esperienze personali. Nonostante possano essere considerate solo come prove aneddotiche, esse mi hanno fornito la dimostrazione più convincente di tutte che viviamo in un universo che stiamo solo iniziando a sondare, e le includo per via delle intuizioni che offrono. Infine, essendo il concetto olografico ancora molto un’idea in formazione ed essendo un mosaico di molti punti di vista e prove differenti, alcuni hanno arguito che non dovrebbe essere definito come modello o teoria, finché questi punti disparati non vengano integrati in un insieme più unificato. Come risultato, molti si riferiscono a queste idee come al paradigma olografico. Altri preferiscono analogia olografica, metafora olografica, e così via. I questo libro, per il gusto della diversità, ho usato tutte queste espressioni, modello olografico e teoria olografica incluse, ma non intendo affermare che l’idea olografica abbia raggiunto lo stato di un modello o di una teoria nel senso più rigoroso di questi termini. Sullo stesso filone è importante osservare che nonostante Bohm e Pirbram siano i padri dell’idea olografica, non abbracciano tutti i punti di vista e le conclusioni esposte in questo libro. Questo è piuttosto un libro che guarda non solo alle teorie di Bohm e Pribram, ma alle idee e conclusioni di numerosi ricercatori che sono stati influenzati dal modello olografico e che l’hanno interpretato ciascuno nel proprio modo, a volte contrastante. Nel corso di questo libro ho anche trattato varie idee della fisica quantistica, il ramo della fisica che studia le particelle subatomiche (elettroni, protoni, e così via). Poiché ho già precedentemente scritto a proposito di questo soggetto, sono consapevole che alcune persone si sentono intimidire dal termine fisica quantistica e temono di non essere in grado di comprenderne i concetti. La mia esperienza mi ha insegnato che perfino coloro che non hanno alcuna conoscenza della matematica sono capaci di capire i tipi di idee provenienti dalla fisica che vengono sfiorate in questo libro. Non necessitate nemmeno una formazione scientifica. Tutto ciò di cui avete bisogno, se guardando una pagina vedete un termine a voi sconosciuto, è una mente aperta. Ho tenuto simili termini al minimo, e in quelle occasioni nelle quali era necessario farne uso, ho sempre fornito spiegazioni prima di continuare col testo. Quindi, non temete. Una volta superata la vostra «paura dell’acqua», credo che troverete il nuotare fra le strane e affascinanti idee della fisica quantistica molto più facile di quanto non aveste immaginato. Penso che scoprirete inoltre che il considerare alcune di queste idee potrebbe perfino mutare il modo in cui vedete il mondo. E invero la mia speranza che le idee contenute nei prossimi capitoli cambino il modo in cui vedete il mondo. E con questo umile desiderio che offro questo libro.
[Modificato da marco--- 22/04/2010 21:40]
25/04/2010 14:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
L'Universo è un'illusione - L'ipotesi olografica (Fonte: xmx.it)



Le teorie di Aspect, Bohm, Pribram sulla nuova fisica scuotono i principi della scienza tradizionale: dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è parte infinitesimale e totalità di "Tutto"

<< Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del 20º secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. Come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.

Un fenomeno che può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein - che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce - è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.

La maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, ma l'esperimento di Aspect rivoluziona il postulato, provando che il legame tra le particelle subatomiche è effettivamente di tipo non-locale. David Bohm, celebre fisico dell'Università di Londra recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicassero la non-esistenza della realtà oggettiva. Vale a dire che, nonostante la sua apparente solidità, l'Universo è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato...
[Modificato da marco--- 25/04/2010 14:40]
26/04/2010 11:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Come faccio a coinvolgere il subconscio ? [SM=g1749697]


26/04/2010 12:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re:
serafin., 4/26/2010 11:48 AM:

Come faccio a coinvolgere il subconscio ? [SM=g1749697]

Il subconscio è sensibile al sentimento, è l'Amore (quello con la "A" maiuscola) che muove l'Universo interno, dai un'occhiata qui: L’amore incondizionato

La cosa è semplice concettualmente, facile da assimilare perché non vi sono complessi concetti da apprendere, ma piuttosto difficile da mettere in pratica.

Ho tratto il passo che segue dal libro "Tutto è uno", ma non è il solo, vi sono tanti altri casi documentati che mostrano le possibilità latenti che ogni essere umano ha, noi chiamiamo "miracolo" ciò che (per ora) non siamo in grado di spiegare.
Se un domani avrai tempo e voglia ti consiglio questo libro, considera che l'approccio è prevalentemente di tipo scientifico, non ho mai amato la fantascienza e la mia natura, da sempre, è "logico razionale", tuttavia essere mentalmente aperti ritengo che sia l'unica strada per poter navigare "un po' oltre".

Tutto questo con la massima modestia e senza la presunzione d'essere detentore della "verità assoluta", ci mancherebbe altro, si fa per parlare. [SM=g6963]

Marco
A un uomo di sessantuno anni, che chiameremo Frank, fu fatta una diagnosi dalla quale risultava che una forma quasi sempre fatale di cancro della gola e gli venne detto che aveva meno del 5 percento di chance di sopravvivere. Il suo peso era diminuito da 130 a 98 libbre. Era estremamente debole, poteva a malapena deglutire la propria saliva, e respirava a fatica. Infatti, i suoi dottori avevano discusso se sottoporlo o meno alla terapia di radiazioni, poiché vi era una notevole possibilità che il trattamento potesse solo aumentare il suo disagio senza incidere significativamente sulle sue possibilità di sopravvivenza. Decisero di procedere comunque. Poi, per grandissima fortuna di Frank, il Dottor O. Carl Simonton, un oncologo radiologo e direttore medico del Cancer Counceling and Research Center di Dallas, Texas, fu invitato a partecipare al suo trattamento. Simonton suggerì che Frank stesso avrebbe potuto influenzare il corso della sua malattia. Simonton insegnò a Frank varie tecniche di rilassamento e visualizzazione mentale sviluppate da lui e dai suoi colleghi. Da quel momento in poi, tre volte al giorno, Frank immaginò che le radiazioni che riceveva fossero costituite da milioni di minuscoli proiettili di energia che bombardavano le sue cellule. Visualizzò inoltre le sue cellule cancerogene come più deboli e confuse di quelle normali, e perciò incapaci di porre riparo al danno sofferto. Visualizzò poi i globuli bianchi del suo corpo, i soldati del sistema immunitario, che entravano e sciamavano sulle cellule cancerogene morte e morenti, trasportandole verso il fegato e i reni perché fossero eliminate dal corpo. I risultati furono incredibili e superarono di gran lunga ciò che normalmente accadeva in questi casi, quando i pazienti venivano curati mediante le sole radiazioni. I trattamenti a base di radiazioni funzionarono come una magia. Frank non sperimentò quasi alcuno degli effetti collaterali negativi - danni alla cute e alle membrane mucose - che normalmente accompagnano questo tipo di terapia. Riacquistò il peso perduto e le sue forze, e in soli due mesi tutti i segni del suo cancro erano svaniti. Simonton ritiene che la sorprendente guarigione di Frank fosse dovuta in gran parte al suo programma giornaliero di esercizi di visualizzazione. In uno studio successivo, Simonton e i suoi colleghi insegnarono le loro tecniche di visualizzazione mentale a 159 pazienti con tipi di cancro considerati incurabili sotto il profilo medico. Il tempo di sopravvivenza per un simile paziente è di dodici mesi. Quattro anni più tardi 63 dei pazienti erano ancora vivi. Di questi, 14 non mostravano alcun segno di malattia; il loro cancro era in fase regressiva in 12, ed in 17 la malattia era stabile. Il tempo medio di sopravvivenza del gruppo nell`insieme fu di 24,4 mesi, due volte più lungo della norma nazionale. Da allora Simonton ha condotto molti studi simili, tutti con risultati positivi.
[Modificato da marco--- 26/04/2010 12:43]
26/04/2010 13:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Re: Re:
marco---, 26/04/2010 12.42:


...si fa per parlare. [SM=g6963]

...



E contribuire.

E condividere.

E confrontarsi.

E arricchirsi.

E ...

[SM=g1747536] [SM=g1750483] [SM=g1749718]
_____________________________________

30/04/2010 09:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
[SM=g7840]


India: senza cibo e acqua da 74 anni
Per medici è un mistero. L'uomo, di 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale


NEW DELHI - Un asceta indù sopravvive senza mangiare e senza bere da 74 anni. L'uomo, che si chiama Prahlad Jani e ha 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale dello stato settentrionale del Gujarat, secondo quanto riporta Ahmedabad Mirror. Un team di medici del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), un centro di ricerca della difesa, intende scoprire qual è il segreto di questa sua straordinaria capacità di resistenza, dovuta a un'antica tecnica di meditazione yoga. Jani era già stato esaminato nel 2003 da un'altra squadra di medici, che non erano riusciti a spiegare scientificamente il fenomeno. Sembra che lo "yogi", che si trova in perfetta salute, "sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi in base alla sua volontà di rimandarla in circolo" spiega il medico Sudhar Shah. Nato in un povero villaggio del Gujarat, il santone sostiene di aver ricevuto questi suoi poteri speciali da una divinità all'età di otto anni. La tecnica è conosciuta come "breatharianismo" e consiste nel raggiungere con il potere mentale il totale dominio delle proprie funzioni corporee.



[SM=g7840] [SM=g7840] [SM=g7840]



www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/04/29/visualizza_new.html_1767308...
17/10/2010 18:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 3.291
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castelletto sul Ticino
OFFLINE
Re: Re:
marco---, 22/04/2010 21.39:

Non sei riuscito a coinvolgere il subconscio, altrimenti avresti già i soldi, riprova! [SM=g6957]

Marco



"...... mayday mayday lo stiamo perdendo.........." [SM=j7568] [SM=g6963]



--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
17/10/2010 18:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Meccanica quantistica (Fonte: teschio.net)

Una rivoluzione scientifica e filosofica rimasta confinata nel silenzio

La meccanica quantistica e' una branca della fisica che studia le proprietà delle particelle subatomiche. La teoria ha origine nella prima metà del ventesimo secolo e prende il nome dal concetto dei "quanti", cioè piccole unità indivisibili di energia che vengono emesse e assorbite dalla materia.
Possiamo definire la meccanica quantistica come la più grande rivoluzione scientifica di tutti i tempi, eppure e' praticamente sconosciuta al grande pubblico. E questo non perché le sue implicazioni abbiano poco interesse, ma perché sono talmente sconvolgenti da risultare incredibili. Molte persone non accettano di cambiare radicalmente il proprio modo di pensare e questo non ha permesso alla fisica dei "quanti", di ricevere la giusta attenzione da parte delle masse.
Da sempre in bilico tra fisica e metafisica, già dalle sue origine la meccanica quantistica ha messo a dura prova anche le menti più aperte, finendo per essere una scienza "subita", prima che accettata, eppure tutti i suoi paradossi anche i più sconvolgenti hanno avuto conferme sperimentali in laboratorio.

I concetti fondamentali sono:

1) Non esiste una realtà oggettiva, ma una realtà di volta in volta creata dall'osservatore cosciente.
2) Le dinamiche fondamentali del mondo delle particelle, sono caratterizzate dall' acausalità.
3) E’ possibile che in determinate condizioni, la materia possa comunicare a distanza o possa scaturire dal nulla.
4) Lo stato oggettivo della materia, è caratterizzato da una sovrapposizione di più stati.
Per capire meglio, diamo uno sguardo alla struttura che compone un qualsiasi oggetto.



1) Materia
2) Struttura molecolare composta da atomi
3) L' atomo formato da Protoni, Neutroni e Elettroni
4) Elettrone
5) Quark o particelle subatomiche
6) Stringhe

L'atomo un tempo era ritenuto come la parte più piccola della materia, in realtà possiede dei satelliti chiamati elettroni che orbitano intorno ad un nucleo, formato da neutroni e protoni, che a loro volta contengono le particelle subatomiche. Le stringhe o brame sono una teoria della fisica moderna che ipotizza che le particelle al loro interno abbiano delle entità più piccole responsabili della creazione della materia. La teoria ha l'ambizioso intento di unificare tutte le forze fondamentali, ma al momento non esistono conferme sperimentali.

La conclusione più sconvolgente che possiamo ricavare dalla meccanica quantistica, e' che la realtà non sarebbe tale se non ci fosse l'uomo con le sue osservazioni e i suoi esperimenti. La realtà non e' oggettiva, ma una fusione tra l'osservato e l'osservatore cosciente.
Alcuni fisici ritengono che la meccanica quantistica possa spiegare il rapporto che esiste tra mente e materia, ponendo l'atto di volontà della coscienza umana, come fondamentale per il costruirsi della materia stessa.
Questa considerazione scaturisce da esperimenti condotti in laboratorio. E' stato dimostrato come la realtà sia dipendente dall'osservatore, grazie "all'esperimento delle due fessure". Gli scienziati si sono resi conto che il comportamento delle particelle cambia se le osserviamo, comportandosi esattamente come ci aspettiamo che si comportino. E' la nostra osservazione che influenza la materia, che si comporta secondo le nostre aspettative.

Anche se Albert Einstein ha contribuito a far nascere la meccanica quantistica, in seguito e' stato il suo più noto oppositore, ma quello che lui ha intuito e che ha mio modo di vedere e' alla base dei processi che generano la materia, e' racchiuso in questa frase:
"Spazio e tempo non sono condizioni in cui viviamo, bensì modi in cui pensiamo".
La realtà e' creata dalla coscienza dell'uomo e anche lo spazio e il tempo non esistono in modo assoluto, ma sono un nostro modo di pensare. La realtà la dobbiamo considerare tanto vera quanto illusoria, forse e'simile ad un ologramma come e' stato ipotizzato da David Bohm, oppure qualcosa ancora molto lontano dall'essere compreso pienamente.
L' osservatore e' fondamentale ai fini della creazione della realtà e questo paradosso ha permesso ad alcuni ricercatori di concepire teorie nuove e sconvolgenti. Un esempio e' la teoria del Superspin, dove l' universo viene espresso in termini di Spazio, Tempo, Energia e Coscienza.
Le prime tre sarebbero le grandezze illusorie e mutabili, mentre la coscienza sarebbe l'unica cosa reale e immutabile. Quindi sarebbe la coscienza dell' osservatore tramite atti di volontà, a generare lo spazio, il tempo e l'energia, per poter interagire con l'universo modificandone le leggi locali. Da questo possiamo dedurre che la realtà e' simile ad un illusione e quello che possiamo percepire con i nostri sensi e soltanto la proiezione di un sistema più complesso dove tutto coesiste contemporaneamente e i concetti di spazio, tempo ed energia vengono a cadere.

Il probabilismo e la acausalità

All' inizio del ventesimo secolo i fisici ritenevano che l' universo fosse un immenso orologio, perfettamente regolato da leggi deterministiche. Tutto poteva essere calcolato, purché si avessero dati di partenza abbastanza precisi. Questa sicurezza svanì quando i fisici tentarono di applicare le stesse leggi al mondo atomico. A questo livello la natura non funziona più come una macchina, ma come un gioco di probabilità.

Il principio di indeterminazione e le fluttuazioni nel vuoto

Nel 1927 il fisico tedesco Heisenberg scoprì che non e' possibile conoscere l'esatta posizione di una particella. Normalmente ci si aspetta che una particella in movimento, ad esempio un elettrone che ruota attorno al nucleo, abbia un orbita caratterizzata da due parametri, posizione e velocità, ma Heisenberg postulò che a certi livelli questi parametri sarebbero restati sempre indefiniti. Il principio afferma che, più e' l'accuratezza per determinare la posizione di una particella e meno sarà la precisione per accertarne la velocità e viceversa. In pratica se l' osservatore con i suoi strumenti decide di determinare la posizione della particella, la stessa smetterà di esistere nella dimensione velocità e viceversa.
Lo stesso grado di indeterminazione esiste anche tra l'energia e il tempo, comportando che per brevi periodi, la legge di conservazione dell' energia subisce una sospensione. Normalmente la materia e l'energia non si creano e non si distruggono, ma cambiano di stato. Questo e' quello che afferma la prima legge della termodinamica, ma nel mondo subatomico e' stato accurato che un elettrone e il suo compagno di antimateria, il positrone, possono scaturire dal nulla congiungersi e svanire. In realtà il vuoto non e' vuoto ed i fisici chiamano questi eventi "fluttuazione nel vuoto".

Entanglement quantistico

Entanglement o non-località e' un fenomeno quantistico che si verifica tra due o più particelle generate da uno stesso processo o che hanno interagito per un certo periodo. Tali particelle rimango in comunicazione e quello che accade ad una di esse si manifesta istantaneamente alle altre indipendentemente dalla distanza.
Questo principio dimostrato dagli esperimenti in laboratorio, si contrappone ad uno dei postulati più importanti della relatività di Einstein, per la quale nulla può viaggiare oltre la velocità della luce.
Anche questo paradosso ha implicazioni sorprendenti se consideriamo il nostro cervello come un computer quantistico. Fenomeni come la telepatia o la visione a distanza, diventano spiegabili scientificamente, un esempio eclatante sono gli studi dello scienziato americano Dean Radin che e' riuscito a misurare in laboratorio la sincronicità telepatica tra due persone.

Conclusioni

Quello che abbiamo imparato in poco più di cento anni dalla nascita della meccanica quantistica, dobbiamo considerarlo come punto di partenza e non come un punto di arrivo, c'e' ancora molto da capire sulla realtà che viviamo, ma possiamo ugualmente trarre le prime conclusioni. La più importante e' che creato e creatore sono la stessa entità. Tutto nel nostro universo e' pensiero e l' osservatore cosciente, cioè l'uomo, e' l'unico responsabile della realtà che vive. Questo concetto in filosofia viene chiamato "empirismo idealistico", "Esse est percipi" (Esistere significa essere percepito).
Ogni essere vivente o oggetto nell'universo possiede un campo quantico che si estende per tutta la dimensione dell'universo stesso. Osservato e osservatore sono la stessa cosa. Il più grande errore dell'uomo e' stato quello di credere che la realtà fosse scissa in due, con un creatore dislocato non si sa dove ed il creato che coincidesse con l'uomo e la natura. Il dualismo non esiste, ma esiste una visione unitaria della vita. Aver dimostrato che l'osservatore cosciente e' fondamentale ai fini della creazione della realtà, chiude il cerchio, dando le risposte a molte delle domande che da sempre l'umanità si pone.
[Modificato da marco--- 17/10/2010 21:00]
17/10/2010 18:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re: Re: Re:
grella, 17/10/2010 18:11:



"...... mayday mayday lo stiamo perdendo.........." [SM=j7568] [SM=g6963]




Tranquillo, è tutto a posto! ...forse! [SM=g7576]

Marco
17/10/2010 18:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 3.291
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castelletto sul Ticino
OFFLINE
Re:
marco---, 17/10/2010 18.16:

La meccanica quantistica

Una rivoluzione scientifica e filosofica rimasta confinata nel silenzio

Ogni essere vivente o oggetto nell'universo possiede un campo quantico che si estende per tutta la dimensione dell'universo stesso. Osservato e osservatore sono la stessa cosa. Il più grande errore dell'uomo e' stato quello di credere che la realtà fosse scissa in due, con un creatore dislocato non si sa dove ed il creato che coincidesse con l'uomo e la natura. Il dualismo non esiste, ma esiste una visione unitaria della vita. Aver dimostrato che l'osservatore cosciente e' fondamentale ai fini della creazione della realtà, chiude il cerchio, dando le risposte a molte delle domande che da sempre l'umanità si pone.



Questo è molto interessante, in meridione durante la vendemmia le donne cantano canzoni tipiche e sono fermamente convinte che la vite e l'uva abbiano benefici dalla musicalità e dall'affetto che trasmettono all'ambiente...........
Molto bello....... [SM=g1747536]



--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
17/10/2010 18:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re:
serafin., 30/04/2010 09:45:

[SM=g7840]India: senza cibo e acqua da 74 anni
Per medici è un mistero. L'uomo, di 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale


NEW DELHI - Un asceta indù sopravvive senza mangiare e senza bere da 74 anni. L'uomo, che si chiama Prahlad Jani e ha 82 anni, si trova sotto esame in un ospedale dello stato settentrionale del Gujarat, secondo quanto riporta Ahmedabad Mirror. Un team di medici del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), un centro di ricerca della difesa, intende scoprire qual è il segreto di questa sua straordinaria capacità di resistenza, dovuta a un'antica tecnica di meditazione yoga. Jani era già stato esaminato nel 2003 da un'altra squadra di medici, che non erano riusciti a spiegare scientificamente il fenomeno. Sembra che lo "yogi", che si trova in perfetta salute, "sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi in base alla sua volontà di rimandarla in circolo" spiega il medico Sudhar Shah. Nato in un povero villaggio del Gujarat, il santone sostiene di aver ricevuto questi suoi poteri speciali da una divinità all'età di otto anni. La tecnica è conosciuta come "breatharianismo" e consiste nel raggiungere con il potere mentale il totale dominio delle proprie funzioni corporee.



[SM=g7840] [SM=g7840] [SM=g7840]



www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/04/29/visualizza_new.html_1767308...

Lo hanno mostrato a Voyager: L'uomo che non mangia e non beve (In onda mercoledì 13 ottobre 2010 alle 21.00)

Spesso a Voyager fanno vedere sciocchezze, questa però mi è sembrata una cosa seria. Questo tizio è stato tenuto sotto osservazione da ben 35 specialisti, oltre alla presenza di telecamere in funzione 24 ore su 24 per 15 giorni. Questo signore ha permesso all'equipe di medici di compiere qualunque tipo di esame, per ora, se non vi è un inganno, mancano spiegazioni "ufficiali".

Sarebbe bene che i "luminari" iniziassero a proporre il loro sapere cattedratico con meno presunzione! [SM=g6957]

Marco
17/10/2010 18:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Re: Re:
grella, 17/10/2010 18:24:

Questo è molto interessante, in meridione durante la vendemmia le donne cantano canzoni tipiche e sono fermamente convinte che la vite e l'uva abbiano benefici dalla musicalità e dall'affetto che trasmettono all'ambiente...........
Molto bello....... [SM=g1747536]

A volte, la semplicità della "saggezza popolare" racchiude profonde possibili verità! [SM=g6957]

Marco
[Modificato da marco--- 17/10/2010 18:27]
17/10/2010 20:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Massimo Corbucci - medico e fisico nucleare
Massimo Corbucci e il vuoto quanto meccanico (Fonte: bioenergyresearch.com)

..."Gli atomi sono involucri di un baratro senza fondo"

Cercheremo di spiegarla in modo comprensibile a tutti.

Cercate di immaginare un atomo e di paragonare la sua struttura ad un Edificio. Gli appartamenti sono gli elettroni degli shell e gli scantinati sono i barioni del nucleo. L'ATOMO CLASSICO era paragonabile ad un palazzo di 126 appartamenti, ad un'unica scala e gli "inquilini" potevano venirsi a trovare affiancati e sovrapposti in base al numero atomico, secondo una distribuzione che segue la consecutività dei numeri da 1 a 126. A 126 appartamenti venivano "assegnati" 126 scantinati. Che dovesse essere così appariva ovvio. L'atomo del modello CORBUCCI, conformemente all'Ordine di Riempimento dei Livelli Atomici, è un palazzo di 112 appartamenti, di cui 50 sono dislocati nella "scala A" e 62 nella "scala B", conformemente alla dicotomia Chimica degli Elementi A e B. Gli scantinati poi non sono affatto 112, ma conformemente al dato di fatto che alcuni elementi della Tavola Periodica davvero non aumentano di numero barionico, pur aumentando di numero atomico, sono 103 ! (46 sotto alla scala A e 57 sotto alla scala B) Perché mancano 9 scantinati ? Perché il Progettista dell'Universo ha dovuto "requisirli" per "scavarci" un SOTTERRANEO , che mette in comunicazione tra loro tutti gli atomi del Creato.

Come dire che nel cuore dell'Edificio Atomo troviamo un "pozzo senza fondo" (uno spaventoso baratro ) e le particelle del nucleo, contornano questo buco immenso, come le particelle degli shell elettronici contornano 2 buchi del pari smisurati

IMPLICAZIONI PER LA TEORIA SULL'ORIGINE DELLA MATERIA E PER LA GRAVITAZIONE DEI CORPI MATERIALI

La teoria di Higgs, che finora ha spiegato la "massa" della materia viene da Corbucci esemplificata in questo modo: - "E' come se l'atomo fosse paragonabile ad un convitto di frati e riflettendo su come fanno i frati a mangiare, si ipotizzasse l'esistenza di un fraticello speciale, molto caritatevole, che gira per il convitto, portando a ciascun religioso la quantità di cibo giusta, che gli serve per vivere"
La teoria di Corbucci, nella medesima traccia esemplificativa è questa: -"Non c'è nessun fraticello speciale che si aggira nel convitto atomo, bensì ai frati per nutrirsi è dato attingere dal pozzo senza fondo, presente nel sotterraneo del convento…"

La gravitazione universale, lo abbiamo già detto, è stata minata dal dato di fatto che i corpi non cadono a terra con medesima "g", se sono fatti di elementi chimici diversi. ES.: FERRO e ALLUMINIO.
Per la gravitazione universale l'assunto fondamentale è che vi sia la FORZA di GRAVITA', ovvero una CORRENTE DI QUANTITA' DI MOTO, che si sprigiona dal grave attraente al grave attratto, determinando infine l' EFFETTO attrattivo.

Dato che la FORZA di gravità non può che essere "democratica" (uguale per tutti i corpi e non ha pregio che un corpo sia composto di ferro o di alluminio) - dovendo conciliare questo, con il dato di fatto che una palla d'alluminio risulta più accelerata di una di ferro, in caduta libera, per la Fisica cominciano seri guai...

Biografia del dott. Massimo Corbucci (Fonte: bioenergyresearch.com)

...In Fisica che qualcosa possa viaggiare più veloce della luce, è considerato dai Fisici eresia!

La velocità di 299.793 km/sec. è ritenuta la massima velocità raggiungibile nello spazio e dire che si possa andare da A a B in meno tempo di quanto ci mette la luce, è quantomeno azzardato e anti-scientifico.

Com'è noto i pregiudizi non hanno mai permesso alla Scienza di avanzare e agli Scienziati di progredire nelle loro ricerche.

Più di 20 anni fa, tra Roma e Ginevra fu fatto un esperimento, sul quale incredibilmente la Comunità scientifica ha steso un velo di copertura, per mancanza di spiegazioni su come fosse potuto accadere un certo fenomeno: furono presi due elettroni appartenenti allo stesso shell elettronico di un atomo di Elio. Il primo elettrone rimase a Roma e il secondo fu portato a Ginevra. Di ognuno veniva tenuto sotto misurazione lo SPIN. L'osservatore a Roma vide inspiegabilmente invertirsi lo SPIN. Chiese chiarimenti a Ginevra ottenendo la risposta che era stato girato lo SPIN dell'elettrone locale e alla fine gli sperimentatori si accorsero che ogni variazione di SPIN si riproduceva a distanza, in modo immediato. Dover ipotizzare che gli SPIN elettronici erano correlati per effetto di un mediatore, il quale si spostava da Roma a Ginevra e viceversa, ad una velocità superiore a quella della luce, suscitò un tale disappunto, che l'esperimento fu "archiviato" e mai discusso in sede scientifica...

Il Vuoto quantomeccanico

17/10/2010 20:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Alain Aspect - fisico francese, direttore di ricerca al CNRS
Alain Aspect (Fonte: wikipedia)

...Descrizione dell'esperimento sulla correlazione quantistica fra particelle

Alain Aspect nel 1982 realizza una serie di apparecchiature che permettono di risolvere il contenzioso che ormai da mezzo secolo aveva opposto i fisici che si riconoscono nelle posizioni "classiche" (Einstein, ecc.), con i fisici quantistici della "scuola di Copenaghen".
Egli, insieme con Jean Dalibard e Gérard Roger, due ricercatori dell’Istituto di Ottica dell’Università di Parigi, in quell'anno riesce verifica alcune delle ipotesi "non localistiche" della teoria quantistica, tra cui disuguaglianza di Bell.

Al centro delle apparecchiature utilizzate da Aspect e collaboratori nei loro esperimenti viene posto un atomo di Calcio il cui decadimento produce una coppia di fotoni che sono fatti muovere lungo percorsi opposti. Lungo uno di questi percorsi, di tanto in tanto e in maniera del tutto casuale, viene inserito un "filtro" (un Cristallo Birifrangente) il quale, una volta che un fotone interagisce con esso, può, con una probabilità del 50%, deviarlo oppure lasciarlo proseguire indisturbato per la sua strada. Agli estremi di ogni tragitto previsto per ciascun fotone viene posto un rivelatore di fotoni.

Quindi Aspect verifica che nel momento in cui lungo un percorso viene inserito il Cristallo Birifrangente e si produce una deviazione del primo fotone verso il rivelatore fotonico posto alla fine di quel percorso, anche il secondo fotone (cioè il fotone proseguente lungo un altro percorso, quello con il fotone separato e senza "ostacoli" davanti), "spontaneamente" ed istantaneamente, devia verso un altro rivelatore fotonico. Praticamente l’atto di inserire il Cristallo Birifrangente con la conseguente deviazione del primo fotone produce un effetto istantaneo a distanza sul secondo fotone, inducendolo a deviare.

Nonostante tutto ciò possa apparire come inspiegabile in quanto totalmente confliggente con il principio di località, effettivamente esso è un fenomeno che accade durante l'esecuzione di esperimenti su coppie di particelle correlate. Questi "insoliti" comportamenti naturali delle particelle elementari sono tali, secondo i fisici quantistici ortodossi, solo se si ragiona secondo una "logica classica". Se si ragiona nell'ottica che esista un sistema correlato nel quale la distanza spaziale è ininfluente, questi fenomeni risultano comprensibili. Abbandonando l’idea che particelle separate (ma correlate, come verificato) rappresentino enti distinti, scompaiono (dato che si passa da contesti in cui le azioni si sviluppano tra luoghi diversi dello spazio a contesti in cui le azioni avvengono nel "medesimo luogo") buona parte degli ostacoli di concetto (e di fatto) che non permettono istantaneamente un’azione o una comunicazione a distanza...
[Modificato da marco--- 17/10/2010 20:59]
06/05/2011 18:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Bruce Lipton - biologo cellulare statunitense
Liberare il Potere della Consapevolezza, della Materia e dei Miracoli Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula

EPIGENETICA:

conversazione - intervista con Bruce Lipton

Durante il periodo in cui Bruce Lipton lavorava come ricercatore e professore alla scuola di medicina, fece una sorprendente scoperta sui meccanismi biologici attraverso i quali le cellule ricevono ed elaborano le informazioni: infatti, piuttosto che controllarci, i nostri geni sono controllati, sono sotto il controllo di influenze ambientali al di fuori delle cellule, inclusi i pensieri e le nostre credenze. Questo prova che non siamo degli “automi genetici” vittimizzati dalle eredità biologiche dei nostri antenati.

Siamo, invece, i co-creatori della nostra vita e della nostra biologia.

Lipton descrive questa nuova scienza, chiamata epigenetica, nel suo libro “The Biology of Belief: Unleashing the Power of Consciousness, Matter and Miracles” (N.d.T.: Biologia delle Credenze: Liberare il Potere della Consapevolezza, della Materia e dei Miracoli) (2005: Mountain of Love/Elite Books). Pieno di citazioni e riferimenti di altri scienziati che conducono, in tale campo, ricerche all’avanguardia, questo libro potrebbe, letteralmente, cambiare la vostra vita al suo livello più fondamentale.

Fino alla scoperta dell’epigenetica, si credeva che il nucleo di una cellula, contenente il DNA, fosse il “cervello” della cellula stessa, del tutto necessario per il suo funzionamento. Di fatto, come hanno scoperto Lipton ed altri, le cellule possono vivere e funzionare molto bene anche dopo che i loro nuclei siano stati asportati. Il vero “cervello” della cellula è la sua membrana, che reagisce e risponde alle influenze esterne, adattandosi dinamicamente ad un ambiente in perpetuo cambiamento. Che cosa significa questo per noi, quali collezioni di cellule chiamati esseri umani? Man mano che incrociamo le diverse influenze ambientali, siamo noi a suggerire ai nostri geni cosa fare, di solito inconsciamente. I carboidrati ci fanno ingrassare? Sì,se lo crediamo. Saremo amati, avremo successo nel lavoro, saremo ricchi? Se ci crediamo, lo saremo.

Lipton ci mostra anche come Darwin avesse torto. La competizione non è la base dell’evoluzione; non è la sopravvivenza del più forte che ci permette di sopravvivere e prosperare. Al contrario, dice, dovremmo leggere l’opera di Jean-Baptiste de Lamarck, che venne prima di Darwin e dimostrò che la cooperazione e la comunità sono la base della sopravvivenza. Immaginate se ciascuna dei vostri trilioni di cellule decidesse di farcela da sé, di combattere per essere la regina della collina piuttosto che cooperare con le cellule compagne. Per quanto sopravvivereste ?

L'INTERVISTA

Barbara Stahura: La premessa di base della tua ricerca e del tuo libro, The Biology of Belief, è che il DNA non controlla la nostra biologia.

Bruce Lipton: Sì. Ho cominciato a studiare questo verso la fine degli anni ’60. Da allora la scienza di frontiera ha iniziato a rivelare tutte le cose che avevo osservato. I biologi che fanno ricerca d’avanguardia sono a conoscenza di ciò che dico nel libro. Il pubblico, però, non ne ha comprensione alcuna perché, o gli arriva in forma abbreviata, o quello che gli viene venduto è la credenza che siamo controllati dai nostri geni, sebbene ciò non sia sostenuto dalla scienza d’avanguardia. Tutto il mio sforzo si è concentrato nel far giungere al mondo l’informazione d’avanguardia. L’orientamento mentale del pubblico è stato programmato secondo la credenza che siamo degli automi genetici, che i geni controllano la nostra vita, che ne siamo vittime, e via di seguito. Il punto, però, è che la scienza di frontiera – quella di cui parlo – si è stabilizzata da almeno 15 anni. È ora che sia portata nel mondo perché è lì che viene usata.

BS: Questa scienza relativamente nuova sulla quale tu scrivi viene chiamata epigenetica.

Ci spiegheresti di che cosa si tratta?

BL: L’epigenetica è quella scienza che mostra che i geni non si auto-controllano, ma sono controllati dall’ambiente. Si sa da circa 15 anni, e ora fa finalmente fa capolino da dietro l’angolo. Ti faccio un esempio. La Società Americana per il Cancro ha recentemente pubblicato una statistica che afferma che il 60 per cento dei tumori sono evitabili, cambiando stile di vita e dieta. Quest’informazione proviene da un’organizzazione che ha cercato per circa 50 anni i geni del cancro. E ora se ne viene fuori dicendo: è lo stile di vita, non sono i geni. Ci siamo focalizzati sul cancro come se fosse una questione genetica, ma solo il cinque per cento dei cancri ha una connessione genetica. Il novantacinque per cento dei cancri in effetti non ha nessuna connessione coi geni. La ragione (che ci fa dire che c’è una connessione genetica) è che tale spiegazione è fisica, tangibile, perciò preferiamo lavorare su di essa. E il 95 per cento che ha un cancro e non c’è una connessione genetica? Non è facile fare esperimenti su qualcosa sulla quale non puoi focalizzarti fisicamente.

BS: Così il determinismo genetico – l’idea che siamo controllati dai nostri geni – è inevitabilmente incrinata, come dici nel libro.

BL: Sì.

BS: Hai scritto anche di Jean-Baptiste de Lamarck e della sua teoria dell’evoluzione – che sopravviviamo attraverso la cooperazione, piuttosto che la più recente idea darwiniana di competizione e sopravvivenza dei più forti. Che tutti i nostri trilioni di cellule devono cooperare per mantenere il nostro corpo in perfetto funzionamento, in quanto noi esseri umani non possiamo sopravvivere senza grandissime quantità di cooperazione gli uni con gli altri e con il nostro ambiente.

BL: Immediatamente, appena hai detto cooperazione, stavi violando la teoria darwiniana, che è competizione e lotta. Di fatto, si tratta di un’interpretazione erronea. La nuova scienza ci dice che quella credenza è sbagliata. La credenza di cui hai appena parlato, invece - la natura della cooperazione e della comunità - è in effetti il principio basilare dell’evoluzione.

Nel 1809 Lamarck ha scritto che i problemi che tormenteranno l’umanità verranno dal suo separarsi dalla natura, e ciò condurrà alla distruzione della società. Aveva ragione, perché la sua enfasi sull’evoluzione era che un organismo e l’ambiente creano un’interazione cooperante. Se volete capire il destino di un organismo, dovete capire la sua relazione con il suo ambiente. Poi ha affermato che separarci dal nostro ambiente significa assumere la nostra biologia e tagliarci fuori dalla nostra sorgente. Aveva ragione. E quando arrivi a capire la natura dell’epigenetica, la sua teoria ora ha trovato sostanza. Senza alcun meccanismo che, all’inizio, le desse un senso - e specialmente da quando abbiamo comprato il concetto dei biologi neo-darwiniani che affermano che tutto è controllato geneticamente - Lamarck sembrava stupido. Ma sai cosa? Aveva proprio ragione.

BS: La tua dimostrazione che il “cervello” della cellula non è il DNA ma, bensì, la sua membrana è affascinante. Che significato ha questa scoperta riguardo a ciò che pensiamo di noi stessi e della nostra vita, dal momento che siamo proprio una comunità di cellule?

BL: Se due cellule si uniscono e stanno comunicando, useranno i loro “cervelli” per farlo, giusto? E se dieci cellule si uniscono, useranno i loro cervelli affinché la loro comunicazione reciproca abbia un senso. Quando prendi un insieme di un trilione di cellule, come in un cervello umano, queste opereranno ancora secondo il principio del cervello cellulare. Beh, quando abbiamo comprato l’idea che i geni ed il nucleo formano il cervello della cellula - che ci porta fuoristrada - e la applichi come fosse un principio di neurologia o di neuro-scienza, ti sei già incamminato nella direzione sbagliata. Non puoi arrivare da nessuna parte perché quello non è il cervello della cellula. I nostri principi su come funziona l’intelligenza sono stati totalmente sviati. Ecco perché, dopo tanta neuro-scienza, se chiedi a qualcuno: “come funziona, veramente, il cervello?” La risposta sarà: “veramente, non lo sappiamo”.

Il Progetto Genoma Umano dice che quel modello è sbagliato. Pensavamo che ci volessero più di 100.000 geni per far funzionare un essere umano. Il fatto che ce ne siano meno di 25.000 ha messo un bastone tra le ruote dell’intero processo. Come può esserci un tale esiguo numero di geni a formare una cosa così complessa come un essere umano? La risposta è che ci vuole molto di più dei soli geni a farlo funzionare – che è l’apporto dall’ambiente che può alterare la lettura dei geni.

Ci sono 140.000 proteine in un corpo umano, e si credeva che ciascuna richiedesse un gene separato per prodursi. Di colpo, trovi che ci sono 25.000 geni e 140.000 proteine, e non ci siamo con i numeri. L’epigenetica rivela qualcosa di così sorprendente che la scienza stessa ha dei problemi a comprendere la forza di questo nuovo significato, e suona così: con il controllo epigenetico, che significa il controllo mediato dall’ambiente, un singolo gene può essere usato per creare 2000 o più proteine diverse dalla stessa matrice. Il controllo epigenetico è come un lettore che può leggere l’impronta originaria e ristrutturarla per produrne qualcosa di diverso. Ed ecco come un singolo gene può essere usato per creare molti prodotti proteici differenti. Non è stato il gene che ha prodotto ciascuna proteina, è stato il controllo epigenetico che l’ha fatto, e questo è il feedback diretto dall’ambiente. Ci allontana da quel meccanismo che dice che siamo solo macchine.

BS: E ci dice invece che non siamo vittime. Siamo co-creatori.

BL: Assolutamente.

BS: Per tanti l’idea che siano i nostri pensieri a creare la realtà, che è quello su cui si basa la Scienza Religiosa e altre tradizioni metafisiche e spirituali, è un’idea puramente spirituale. Ma la fisica quantistica ha aggiunto all’idea, il fatto scientifico. E ora, il tuo lavoro e quello di altri porta quel concetto a livello delle cellule. Che lo rende in qualche modo più reale, più tangibile.

BL: Se si definisce lo spirito più o meno su questi parametri si potrebbe ottenere una definizione del tipo “una forza motrice invisibile.” Se definisco la natura della meccanica quantistica, è una forza motrice invisibile. Di fatto afferma: “Sì, ci sono forze invisibili che modellano la nostra esistenza”. Poiché la nostra biologia è tradizionalmente basata su un concetto newtoniano e materialistico, la natura di quel sistema è di considerare le forze invisibili come non rilevanti. Però, quello che la meccanica quantistica ha stabilito è che le forze motrici invisibili sono tutto. Perciò, se la nostra scienza non si adatta alla nuova fisica, sta di fatto ostacolando il progresso in evoluzione. Quando si introducono nuove forze, si deve dar loro nuovo credito, e quando lo si fa, i ricercatori spirituali saltano su e dicono: lo sapevo! E i fisici quantistici saltano su e dicono, lo sapevo! Stiamo sempre parlando della stessa cosa. Se lo ammettessimo, l’opportunità di unione diventa così tangibile che è quasi fisica. Sì, possiamo sentirla! Ora possiamo essere tutti d’accordo. Tu la chiami come vuoi, io la chiamo come voglio. Ma siamo tutti governati da queste forze invisibili.

BS: Ho letto una tua intervista nella quale hai affermato, “piuttosto che esser vittime dei nostri geni, lo siamo stati delle nostre percezioni.” Puoi aggiungere qualcosa su ciò che significa essere una vittima delle nostre percezioni?

BL: In un certo senso, sappiamo attraverso lo studio della membrana cellulare, attraverso lo studio dell’epigenetica, che questo è fondamentale. L’epigenetica dice che i segnali ambientali influenzano l’espressione genetica, e questi segnali ambientali talvolta sono diretti, e tal’altra sono interpretazioni, quando per es.le percezioni diventano credenze. Così, ho una credenza su qualcosa, che è una percezione, e aggiusto la mio biologia a quella particolare credenza. Come col cancro terminale, se credo a quello che i medici mi dicono, lo loro diventa una vera e propria predizione. Se dicono che ho il cancro terminale e sono d’accordo, allora essenzialmente morirò quando, a detta loro, accadrà. Quali sono le persone che non lo fanno? I casi di “remissione spontanea.” Almeno una persona, scommetto, non ha “comprato” quella diagnosi. E la sola ragione per la quale ne sono usciti è che avevano un altro sistema di credenze completamente diverso, e quindi sono stati capaci di cambiarlo.

BS: Come possiamo cambiare le nostre percezioni o credenze fino a quel punto?

BL: La prima cosa è acquisire le nuove percezioni

di come funziona la vita. Lasciare andare o riconsiderare le percezioni con le quali ci siamo formati, che, inevitabilmente, sono vittimizzanti: sono fragile, l’ambiente mi può attaccare, lo zucchero fa male. Queste sono credenze acquisite. Ma la questione è, sono veramente vere? Sono vere se questo è ciò che credi, dal momento che la percezione governa la biologia. Se sono programmato dalla percezione che lo zucchero è dannoso alla mia biologia e lo mangio, allora essendone a conoscenza intossico il mio sistema con la credenza, non con lo zucchero. La maggior parte di queste percezioni si manifestano come credenze limitanti o auto-sabotanti su quello che possiamo o non possiamo fare. Come l’auto-guarigione. La tendenza è, no, non ti puoi guarire da solo, devi andare da qualcun altro che ti guarirà. Santo cielo! Dopo parecchi miliardi di anni di evoluzione, il sistema fu progettato per auto-guarirsi. Per quanti milioni di anni gli esseri umani hanno fatto senza medici? Perché abbiamo bisogno di così tanti medici ora? Perché la percezione è che siamo deboli e fragili, ed abbiamo bisogno del loro aiuto. Bene, questa è una percezione. Quando eliminiamo questa percezione ed iniziamo ad immettere nuove percezioni, allora cambiamo la risposta della nostra biologia al mondo che ci circonda.

Man mano che cambiamo le nostre percezioni, cambiamo le nostre risposte. Le percezioni con le quali operi – ti danno sostegno o te lo tolgono? Ti rendono più forte o più debole?

Queste percezioni sono nel subconscio, che controlla il 95 per cento della nostra vita. E, quando lo fa, lo fa senza che noi ce ne accorgiamo. Non vediamo di fatto i programmi che sono automatici. Funzionano perché il conscio è occupato, ed i programmi automatici ne prendono il posto. Quando il conscio è occupato a fare qualcosa, non sta osservando se stesso. Ci sono due fattori che ci aiutano a capire questo. Uno, la mente cosciente opera con un processore da 40 bit, che significa che può interpretare ed elaborare 40 bit di stimoli nervosi – un bit è uno stimolo nervoso – al secondo. Il che significa che entrano 40 stimoli al secondo e la mente cosciente li discerne e li capisce. La mente subconscia in quello stesso secondo sta elaborando 40 milioni di bit. Da rilevare: se confronto l’elaborazione della mente conscia con quella subconscia, la subconscia è un milione di volte più potente nell’elaborare informazioni. Elemento numero due: i neuroscienziati cognitivi dicono che il 5 per cento del nostro comportamento giornaliero è controllato dalla nostra mente cosciente ed il 95 per cento dal programma subconscio. Perciò nella nostra esistenza quotidiana, la mente subconscia è la fonte più potente della nostra biologia. La mente subconscia è un nastro registratore. Non c’è nessuno lì. È praticamente un congegno di stimolo-risposta. Non c’è bisogno di esserne coscienti. Voi ve ne andate in giro per il mondo, e farà quello che deve fare senza che dobbiate pensarci.

Quando la mente cosciente è occupata, non sta osservando il subconscio. Ed il subconscio è composto dai programmi fondamentali che abbiamo ricevuto dagli altri nei primi sei anni. Mentre si vive la vita con le nostre intenzioni e i desideri della mente cosciente, il 95 per cento del comportamento viene dalla mente subconscia, che è stata programmata da altri.

E la maggior parte di tale programmazione è veramente limitante. Non ti puoi guarire da solo, non sei abbastanza intelligente, non ti meriti le cose buone, non sei bravo in disegno o quello che è. Queste affermazioni diventano programmi subconsci, che si attivano quando non faccio attenzione. La mente cosciente nella maggioranza è occupata a pensare al futuro o al passato. E se il conscio è occupato in questo, nel momento presente, si è veramente guidati dal subconscio. Il vostro cosciente è occupato a cercare di pensare: “Mi merito un aumento e di certo dovrei salire di grado in questa ditta.” Mentre lo fate di certo, state operando dal subconscio, e quello ha un programma che afferma che non vi meritate le cose. Qual è allora l’espressione del vostro comportamento? Il comportamento che è coerente con “Non mi merito.” Ciò significa che farete degli errori o altro che renderanno legittimo che non vi meritiate le cose. Non ve ne rendete conto perché non l’avete visto all’opera, e diventate frustrati riguardo la vostra vita perché ci provate così tanto ad avere successo e non andate mai da nessuna parte. E poi, ovviamente, la tendenza è, non sei tu, è il mondo ad ostacolarti. La grande e bizzarra sorpresa è che il mondo vi darà qualsiasi cosa. E’ il vostro stesso sé che è d’intralcio.

BS: Come facciamo a vincere l’opposizione della nostra programmazione subconscia?

BL: Diventane cosciente. Ci sono un paio di modi di farlo. Il modo più antico è quello dell’attenzione Buddhista. Se sei cosciente di essere qui in questo momento, mentre fai questo stupido errore, osservi l’errore, e potresti rimediarlo. La consapevolezza, però, è una cosa molto difficile da addestrare, ed è anche un processore da 40 bit che cerca di far funzionare completamente il processore da 40 milioni di bit. Perciò, per la maggior parte della gente è una procedura molto difficile perché le loro vite sono così indaffarate e sono talmente occupati che non riescono a prendere atto di ciò.

L’altro modo è, puoi ritornarci dentro e riscrivere il programma,

ma ci sono due cose che devi fare:

A) Identificare il programma, e

B) Eseguire una procedura per riscriverlo.

Quello che riflette è qualcosa alla quale la maggior parte della gente non ha fatto attenzione e è da dove vengono la maggior parte dei problemi. Pensano che possono semplicemente parlare alla mente subconscia e che questo la migliorerà. Ma la mente subconscia è un nastro registratore. Mettete un nastro nel vostro mangiacassette, accendetelo, e poi ditegli di riprodurre qualcosa di diverso. Il fatto è, che lì, non c’è nessuno. Non farà niente. Ed il potere del pensiero positivo – la maggior parte della gente dice, il potere del pensiero positivo! Provalo! E quando non funziona si sentono peggio perché non possono neanche fare quello. Perché non funziona? Perché se il programma subconscio non è allineato con la direzione conscia, allora si ha un programma che funziona su un processore di 40 milioni di bit 95 per cento del tempo, che vi tira giù mentre voi impiegate il 5 per cento del vostro tempo nella vostra immaginazione pensando pensieri positivi, mentre il vostro subconscio sta conducendo lo spettacolo e sabotandovi proprio nel bel mezzo dei vostri pensieri positivi.

Il pensiero positivo funziona solo se le credenze nel subconscio sono in linea con esso, o se siete completamente attenti. Se siete totalmente attenti ed usate quel desiderio di essere positivi e far funzionare le cose, allora vi accorgerete quando il vostro subconscio sta facendo andare un nastro e voi potete cancellarlo. Ma se non siete attenti e pensate solo pensieri positivi, allora non state conducendo lo spettacolo. Da qui vengono i conflitti. E, ovviamente, se voi foste così positivi nella vostra mente e pensaste che state conducendo lo spettacolo e pensando che non funzioni, ovviamente il mondo vi è contro. No, il mondo non vi è contro, sono i programmi limitanti ed auto-sabotanti che acquisiamo in gioventù. Qui è dove dobbiamo azzerarci.

Video: Seminario Bruce Lipton 1/16 (fisica quantistica e medicina) La mente è più forte dei geni (gli altri li trovate in successione)
In particolare segnalo: Seminario Bruce Lipton 8/16 (fisica quantistica e medicina)
[Modificato da marco--- 06/05/2011 19:13]
24/06/2011 22:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Il linguaggio della Matrix Divina - Gregg Braden
La Matrix Divina - Seminario di Gregg Braden a Milano (Fonte: disinformazione.it)

Più di mille persone lo scorso mercoledì 30 maggio hanno riempito la sala congressi dell’Hotel Leonardo Da Vinci di Milano, per assistere al seminario di Gregg Braden, organizzato dall’Associazione “Il Colle”. Era la prima volta che lo scienziato statunitense veniva in Italia - nonostante giri il mondo - per cui è doveroso ringraziare l’organizzazione che è riuscita nell’impresa.

Gregg Braden, scienziato, geologo ed ex collaboratore della Nasa, ha reso pubblica una nuova visione della scienza e della religione, riuscendo a fonderle assieme in una teoria veramente strepitosa.
Un nuovo e rivoluzionario paradigma che partendo dalle scoperte scientifiche della fisica classica, quantistica e della visione olografica dell’universo, è arrivato fino alle vette più alte delle conoscenze esoteriche
Una grande Rivoluzione!

“Riconoscete ciò che è visibile, e ciò che vi è nascosto vi diverrà chiaro” ha detto Gregg Braden ricordando il Vangelo perduto di Tommaso (da egli ampiamente citato). Non c’è niente di nuovo da scoprire, ma le informazioni di cui necessitiamo sono davanti ai nostri occhi, la cosa difficile è vederle.
E in tutto questo, il ruolo principale lo gioca la “Matrice Divina”, quella rete di energiche che tutto permea e che tutto connette, costituita da un intreccio di filamenti molto simili a quelli presenti nel nostro cervello.

Abbiamo sempre pensato che il vuoto esista, e che sia materialmente riscontrabile, ma recenti studi sviluppati all’interno dell’Università di Princeton fondati su immagini scattate dalla sonda Chandia messa in orbita dalla Nasa, provano che IL VUOTO NON ESISTE: siamo circondati da un infinito campo energetico e i nostri corpi e tutto ciò che esiste intorno a noi, altro non sono che la materializzazione di questo campo. Il nostro cervello è un antenna sintonizzata alla ricezione di informazioni provenienti dal campo stesso (Akasha, inconscio collettivo, ecc.) ed il linguaggio con cui ci è possibile comunicare con esso, è costituito dalle nostre emozioni.

Albert Einstein sosteneva che noi, come esseri umani, non avessimo alcun impatto sull’universo circostante: fossimo dei semplici osservatori passivi. Questa filosofia è derivata da decenni di scienza darwiniana che è stata alla base di tutte teorie occidentali, anche quelle eugenetiche. Una scienza quasi “meccanicistica” che conferiva solo alla religione, la possibilità di individuare nell’uomo uno spiraglio di potere ed energia spirituali. Ora si scardinano queste convinzioni, perché anche se è vero che siamo costituiti da microscopiche particelle di energia quantistica (immaginiamoci l’atomo non più come piccolo sistema solare con un nucleo fisso al centro ed elettroni che, come satelliti, girano intorno ad esso, bensì come un’onda viva e pulsante), come ci è stato detto per circa 70 anni, oggi finalmente sono state studiate tutte le variabili proprietà di queste particelle ad alto potenziale. Esse, ad esempio, possono stare in più luoghi contemporaneamente rimanendo connesse tra loro: sono presenti nel passato e nel presente mantenendo ugualmente la comunicazione tra loro e se una di esse subisce delle modificazioni, le altre seguiranno lo stesso cambiamento istantaneamente.

Un esperimento menzionato da Gregg Braden per meglio sottolineare questi concetti, risale al 1997 presso l’Università di Ginevra, operato su due fotoni legati tra loro. Entrambi furono inseriti in una macchina speciale che aveva il compito di separali fino ad una distanza di circa 14 miglia . Da questa prova si studiò un fenomeno chiamato “Entanglement” perché ciò che fu riscontrato era che entrambe le particelle, se pur a 14 miglia di distanza, continuavano ad agire come se fossero rimaste collegate, unite. Perché è il campo di energia che le mantiene collegate tra loro. Ora proviamo a pensare che l’universo che noi conosciamo, alle origini (secondo la teoria del Big Bang) era tutto un unico blocco di materia e non solo, un minuscolo granello di materia che sarebbe poi stato soggetto ad un’esplosione. A seguito di tale esplosione ed a vari cambiamenti subiti, che lo hanno separato e modificato fino a renderlo come noi oggi lo vediamo, possiamo affermare che, come per i due fotoni, ogni particella ed ogni essere, rimangono in connessione tra loro, grazie al campo energetico.

E’ quindi possibile dedurre che se tutto è collegato, e se esistono questi canali di ‘comunicazione’ tra tutto ciò che compone la nostra realtà, noi siamo in grado (se riusciamo a sintonizzarsi con la Matrix , Matrice, Campo Energetico o Matrice “Divina”) di conoscere tutto quanto l’esistente, sia che si tratti di realtà materiale o “astratta”, come pensieri ed emozioni, e di comunicare con esso.
Il passo successivo è stato quello di comprendere il tipo di impatto che può avere l’essere umano sulla realtà: rimane un semplice osservatore come sosteneva Einstein, al contrario, diventa partecipe della realtà?

Risponde Gregg Braden con il secondo esperimento citato, ovvero quello effettuato dallo scienziato russo Poponiam. Egli prese un tubo di vetro e creò ciò che potremmo chiamare il vuoto (ma che di fatto sappiamo non essere tale). Successivamente a questa operazione riscontrò che, infatti, l’interno del tubo non era esattamente vuoto ma si poteva verificare la presenza di fotoni disposti in modo casuale. L’idea era quella di inserire il DNA umano all’interno del tubo e di studiarne gli effetti. Ciò che avvenne fu incredibile: i fotoni, disposti in modo disordinato e casuale, si allinearono all’ellisse del DNA in modo speculare! Ma non solo, una volta estratto il DNA dal tubo i fotoni rimasero nella stessa esatta posizione, comportandosi come se il DNA fosse ancora presente.
Da ciò si deduce che l’essere umano è in grado, grazie alla presenza del suo DNA, di modificare la realtà circostante. Tale strepitoso risultato, venne catalogato come “Phantom DNA” (Fantasma DNA).

Ora, abbiamo compreso quanto di seguito:

1) Non esiste il Vuoto nell’Universo

2) Esiste, diversamente, un campo energetico che tiene connessa ogni più piccola parte della realtà (materiale o puramente energetica)

3) L’uomo stesso è composto da particelle di energia comunicante con il campo di energia o Matrice “Divina”

4) La Matrice “Divina” è, inoltre, il contenitore di tutte le informazioni, il ponte o canale di comunicazione attraverso il quale possiamo accedere a tali informazioni e pure uno specchio in grado di riflettere la nostra realtà interiore esteriormente

5) L’uomo possiede un alto potenziale, con il quale è in grado di cambiare la realtà circostante.

Come se non bastasse, nel 1993 uno studio ha reso noto che esiste un campo di energia attorno al nostro cuore che si espande all’esterno.
Forse non tutti sanno che il campo elettrico del Cuore è 100 volte maggiore di quello del cervello, e il campo magnetico oltre 5000 volte superiore!
Si tratta quindi di un organo davvero potente, molto più di quanto possa esserlo il cervello stesso. Lo stesso studio riscontrò che le emozioni sono in grado di apportare dei cambiamenti al DNA dell’individuo che le viveva. Infatti, le emozioni positive di amore e compassione, ad esempio, rilassano l’ellisse del DNA, la paura e la rabbia, al contrario, la contraggono. Ciò che ne risulta è che possediamo un organo potente in grado, attraverso le emozioni, di modificare il proprio corpo, il DNA, che a sua volta modifica la realtà circostante. L’uomo è quindi un essere molto potente.

DNA --> modifica --> la realtà esterna
Emozioni (sentimenti) --> modificano --> il DNA

quindi

Emozioni (sentimenti) --> modificano --> la realtà esterna

Nulla di nuovo all’orizzonte: queste conoscenze provengono anche dalle filosofie e religioni antiche, come quelle orientali che sostengono la forza del pensiero, del “pensiero che crea la realtà”, come pure la nostra stessa religione, quella degli ultimi ritrovamenti come il Vangelo di Tommaso, i testi Esseni ed i famosi Rotoli del Mar Morto. Tutto questo ci è stato nascosto, tutta la parte dell’apprendimento, dell’iniziazione di Cristo (che manca dalla Bibbia che conosciamo), la quale avrebbe svelato questo arcano mistero del valore dell’uomo. Conoscenze cancellate dal Concilio di Nicea dell’imperatore Costantino, nel 325 d.c., dove un gruppo di persone ebbe il potere di rimaneggiare e riscrivere la storia delle radici ed il destino stesso dell’uomo.

La seconda parte del seminario ha toccato l’importanza delle credenze e delle convinzioni.
“Il potere delle convinzioni è infinito” continuava a ripetere Gregg Braden.
Il mondo che noi conosciamo, cioè la realtà esterna, è un’onda stazionaria, un’onda fissa. L’universo invece funziona in maniera quantistica, cioè sotto forma di onde che vanno e vengono (come quelle delle radio per intenderci), tra passato e presente, onde non stazionarie e quindi onde non fisse.

Ricordate che tutto esiste nella Matrice (Akasha, ecc.)?
Bene: le convinzioni producono un’onda stazionaria (fissa) che blocca una possibilità quantistica e creano la realtà.
Come farlo? Semplice: se colleghiamo al CUORE un sentimento puro di Amore, Compassione (accettazione del mondo per quello che è senza giudizio) e soprattutto SENTIAMO IL SENTIMENTO COME SE FOSSE GIA’ AVVENUTO, noi blocchiamo questa possibilità (quantistica) e la materializziamo, la facciamo cioè diventare reale! In pratica ruotiamo la manovella della radio e cambiamo frequenza di sintonizzazione.
Ecco una possibile spiegazione delle cosiddette guarigioni miracolose.

Fantascienza? Può essere, ma siccome non costa nulla, se non sentimento di Amore, perché non provare?
Ringraziamo Gregg Braden per questo spiraglio di luce, nel buio della nostra era della dissacrazione, per aver compreso l’esistenza di qualcosa di più elevato, di un grande potere che noi esseri umani possiamo avere, vivendo in armonia con la realtà che ci circonda, comunicando con essa e facendoci carico anche di una grossa responsabilità. In un film di supereroi molto recente, si sosteneva che “da un enorme potere derivano enormi responsabilità”. Credo sia arrivato il momento di prendere in mano le briglie della nostra vita e di agire sulla nostra realtà. Come anche Gregg Braden sostiene, “non c’è scritto da nessuna parte che quella che noi viviamo debba essere l’unica possibilità realizzabile nell’universo”.

Il linguaggio della Matrix Divina - Gregg Braden

[Modificato da marco--- 22/02/2012 10:44]
24/06/2011 22:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Le emozioni influenzano le cellule (Fonte: nrg4life.info - 24/01/2011)

L’esperimento di Cleve Backster

La ricerca ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che le emozioni esercitano un’influenza diretta sul funzionamento delle cellule del corpo umano.
Nel ‘900 alcuni scienziati che collaboravano con l’esercito U.S.A. svolsero una ricerca per verificare se il potere dei sentimenti continua ad avere un effetto sulle cellule viventi, in particolare sul DNA, anche quando quelle cellule non fanno più parte dell’organismo umano. In altre parole, quando vengono prelevati campioni di tessuto le emozioni, di segno positivo o negativo, influiscono ancora su di essi?
Il sapere convenzionale presumerebbe di no. [...] Seguendo una linea di pensiero tradizionale, i tessuti, la pelle, gli organi o le ossa, una volta rimossi dal corpo umano, non dovrebbero avere più alcun collegamento con esso. Questo esperimento, però, ci dimostra che in realtà accade qualcosa di molto diverso.

In una ricerca pubblicata sul periodico Advances nel 1993, l’esercito americano riferisce di aver condotto esperimenti per stabilire con precisione se il collegamento emozione/DNA permane anche dopo una separazione e, in tal caso, fino a quali distanze. I ricercatori hanno iniziato effettuando un tampone sui tessuti all’interno della bocca di un volontario. Il campione è stato isolato e portato un un’altra stanza dello stesso edificio, dove si è cominciato a studiare un fenomeno che secondo la scienza moderna non dovrebbe esistere. In una cavità appositamente predisposta, sono state effettuate sul DNA delle misurazioni elettriche per verificare se rispondeva alle emozioni della persona da cui proveniva, cioè il donatore che si trovava in un’altra stanza, distante parecchie decine di metri.

Al soggetto, sistemato nella sua stanza, è stata mostrata una serie di filmati videoregistrati. Le immagini erano concepite per creare stati emotivi istintivi nel suo organismo, per mezzo di temi che spaziavano da realistiche riprese fatte in tempo di guerra, fino a immagini erotiche e situazioni comiche. L’idea era di far provare al soggetto una serie di emozioni vere in un breve lasso di tempo. Mentre le provava, in un’altra stanza veniva misurato il tipo di risposta che dava il suo DNA.

Quando le emozioni del soggetto toccavano alti o bassi “picchi” emotivi, le sue cellule e il suo DNA producevano nello stesso momento una forte risposta elettrica. Sebbene il soggetto e i suoi campioni fossero stati collocati a varie decine di metri di distanza fra loro, il DNA si comportava come se si fosse trovato ancora fisicamente in contatto col corpo del soggetto.

Ma non finisce qui.

Dopo quegli esperimenti iniziali, le ricerche continuarono a distanze ancora maggiori. A un certo punto, il soggetto e le sue cellule di DNA erano separati da una distanza di circa cinquecento sessanta chilometri.

Inoltre, la misurazione dei tempi intercorrenti fra l’esperienza emotiva del soggetto e la risposta delle sue cellule era stata fatta per mezzo di un orologio atomico situato in Colorado. In ciascuno degli esperimenti, l’intervallo misurato tra le emozioni e la risposta delle cellule era pari a zero – l’effetto era simultaneo. Sia che le cellule fossero nella stessa stanza o separate da centinaia di chilometri, i risultati erano gli stessi. Quando il soggetto aveva un’esperienza emotiva, il DNA reagiva come se in qualche modo fosse stato ancora unito al suo corpo fisico.

Sebbene a prima vista ciò possa apparire un po’ inquietante, riflettiamo su questo: se esiste un campo quantistico che unisce tutta la materia, allora tutto deve essere — e deve restare — collegato. [...] Non c’è luogo dove un corpo umano finisca o cominci realmente.

Tratto da “La Matrix divina” (pag. 85 e segg.).

Trovo che tutto questo sia estremamente affascinante e le implicazioni di queste “nuove” scoperte, o ammissioni, della scienza gettano le basi per dei cambi di paradigma epocali nella conoscenza e comprensione di noi stessi e del mondo in cui viviamo. L’argomento è ampiamente ed eloquentemente trattato nel libro “La Matrix Divina”.
[Modificato da marco--- 24/06/2011 22:02]
04/05/2012 09:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Manifestazione per mezzo della preghiera (di Neville Goddard - revisione a cura di Shawn Regan, interpretazione di Giorgio Bogoni)

Neville ha sviluppato una metodologia per manifestare attraverso la preghiera e ne ha parlato in tutti i suoi libri. Concettualmente si tratta di sentire il desiderio come realizzato, il testo che segue sviluppa questa idea in tutti i suoi aspetti. “La preghiera è l'esperienza più straordinaria che un essere umano possa fare ma non ha nulla a che vedere con il quotidiano mormorio della maggior parte dell'Umanità, intenta a cercare di attirare l'attenzione di Dio ripetendo vuote litanie. La preghiera è l'estasi di un matrimonio spirituale celebrato nella profonda e silenziosa immobilità della consapevolezza.” (Neville) “La preghiera è quindi riconoscere sé stessi essere ciò che si desidera piuttosto che implorare Dio di realizzare i propri desideri.” (Neville) “Se la preghiera non ottiene risposta si sta sbagliando qualcosa. Solitamente ci si mette troppo sforzo, l'errore più comune è riconoscere la preghiera come un atto di volontà. La regola fondamentale è non fare alcun sforzo, se ci riuscirete vi troverai intuitivamente nel giusto stato d'animo.” (Neville) “Non si attrae ciò che che si vuole ma ciò che si crede essere vero.” (Neville) Il cuore del processo è creare uno stato mentale in cui si sente di aver già ottenuto ciò che si desidera; sia che si tratti di qualcosa di materiale, un tratto caratteriale od il contatto con il divino dentro di voi. La propria immaginazione deve riconoscere ciò che si desidera come già realizzato; nonostante i sensi fisici possano suggerire alla mente il contrario, bisogna vivere in uno stato mentale in cui ciò già esiste. Una volta che questo stato mentale è raggiunto nell'immaginazione, Neville ci spiega che è solo una breve questione di tempo perché il mondo fisico esterno rifletta il nostro mondo interiore.

I 10 ASPETTI DEL CORRETTO MODO DI PREGARE

1. DORMIRE
“Portare l'azione nel sonno concretizza la fantasia in realtà.” (Neville) Neville menziona frequentemente quanto sia potente addormentarsi immaginando realizzato il proprio desiderio. Quando ci si trova sdraiati a letto alla fine della giornata e si perde coscienza, si ha la possibilità di creare con il minor sforzo possibile la scena mentale che vede realizzato il proprio desiderio. Attenzione però a non metterci troppo sforzo, diversamente l'Ego rimarrà presente e non si riuscirà ad addormentarsi. Perché questa tecnica funziona tanto bene? Abraham, canalizzato da Esther Hicks, spiega che se portate un'idea nel sonno avete otto ore di incoscienza in cui non potrete disfare o negare questa manifestazione. Neville dice qualcosa di simile in “Resurrezione”: “Un uomo addormentato non ha libertà di scelta, è dominato dall'ultimo pensiero avuto da cosciente, quindi si dovrebbe sempre assumere una sensazione di realizzazione e soddisfazione prima di addormentarsi.” E' inoltre probabile riuscire a trasformare in un sogno la situazione di appagamento portata nel sonno ed il sogno è un'esperienza sensoriale completa al pari della realtà – quale miglior occasione per sentire il desiderio esaudito che viverlo in un sogno?

2. MEDITARE
“Di fatto difficilmente è possibile veder dirompere le più straordinarie energie della mente se il corpo non è immobile e le porte dei sensi chiuse al mondo esterno.” (Neville) Neville parla del raggiungimento di una sorta di “sogno lucido” nel quale si è in grado di mantenere il sentimento in cui si avverte il desiderio esaudito senza le distrazioni del sensi corporei; privati degli stimoli sensoriali ci si connette in maniera più profonda con la propria capacità di manifestazione. “E' uno stato nel quale si è coscienti e appena in grado di muoversi o aprire gli occhi ma semplicemente non si desidera farlo.” (Neville) “Il dormiveglia facilita il cambiamento perché induce uno stato di attenzione senza sforzo alcuno ma non deve esser spinto fino al sonno perché a quel punto viene perso il controllo. Il modo più efficace per materializzare un desiderio è di sentirlo già realizzato e quindi, in uno stato di rilassato dormiveglia, ripetere poche parole, come una cantilena. Dire “Grazie, grazie, grazie” rivolgendosi ad un Potere Superiore e ringraziandolo per aver esaudito il proprio desiderio.” (Neville) “Si può cambiare il proprio futuro controllando i propri pensieri poco prima di addormentarsi perché in quel momento lo sforzo è ridotto la minimo e l'attenzione rilassata ma controllata dal sentimento, senza sforzo cosciente.” (Neville) “Quando il corpo è immobile bisogna percepirsi agire dall'interno del proprio corpo fisico. Se si vorrà camminare come salire le scale, non bisognerà immaginarsi nell'atto di camminare o salire le scale ma provare le sensazioni che si provano camminando o salendo le scale.” (Neville) “L'altro modo di pregare è semplicemente sentirsi grati. Se desidero qualcosa per me stesso o per qualcun altro, immobilizzo il mio corpo e, spingendomi in uno stato vicino al sonno, provo gioia e gratitudine. Quindi mi addormento con la mente assorbita nella sensazione di aver appagato il mio desiderio.” (Neville)

3. VISUALIZZARE
“Adesso spiegherò cosa intendo per Sensazioni Spirituali. Immaginate di tenere in mano una rosa ed annusarla, ne sentite il profumo? Bene, se di fatto la state solo immaginando cosa state odorando? Attraverso le Sensazioni Spirituali (vista, udito, olfatto, gusto e tatto immaginari) siete in grado di regalare vividità sensoriale a ciò che immaginate. Facendo questo, l'intero Universo cospirerà per aiutarvi e, di riflesso, scoprirete quanto sono sottili le trame che conducono al raggiungimento del vostro obiettivo.” (Neville) Più sensi riusciamo a coinvolgere mentalmente meglio riuscirà il processo di visualizzazione, qualsiasi cosa può aiutarci in questo. Se volete trasferirvi in una nuova città, portate sempre con voi una fotografia di questa città. Durante la giornata ogni tanto fermatevi e date un'occhiata alla fotografia immaginando cosa provereste se viveste lì – guardatevi intorno nelle strade, annusate gli odori nell'aria sentendone temperatura ed umidità, ascoltatene i suoni. “Per mezzo delle Sensazioni Spirituali – vista, udito, olfatto, tatto e gusto immaginari – darete alla vostra fotografia la necessaria vividità sensoriale per riflettere quell'immagine nel mondo fisico fuori di Voi.” (Neville) “Il mondo è uno specchio nel quale ognuno vede riflesso sé stesso. Il mondo fisico riflette le credenze della mente dell'uomo. C'è chi è più portato per le immagini visive, chi per immaginare i suoni, altri ancora per visualizzare i movimenti. Cominciate coltivando la forma di attività mentale che trovate più congeniale per focalizzare tutta la Vostra attenzione in una direzione, finché riuscirete ad utilizzare tutte le Sensazioni Spirituali contemporaneamente.” (Neville)

4. PREGARE IN OGNI MOMENTO
“In ogni istante della Vita, che se ne sia coscienti o meno, si prova un sentimento.” (Neville) Quando si comprende che in ogni istante si assume un determinato stato mentale, si vede immediatamente l'importanza di tenere sotto controllo la propria mente ed i propri pensieri. E' controproducente consentire alla nostra mente di indulgere in pensieri negativi o improduttivi. Neville chiama questa attenzione “investire nei propri pensieri”. Abitualmente la mente rimbalza da un pensiero all'altro sulla base di spunti associativi, “investire nei pensieri” significa tenerli sotto controllo. Riuscire a mantenere a lungo e frequentemente lo stato mentale prefissato è garanzia di una rapida manifestazione del proprio desiderio. “Il desiderio che si realizza ha sempre catalizzato molta attenzione perché un'idea prende forza proporzionatamente al grado di attenzione che gli si rivolge.” (Neville) “Diventiamo ciò che desideriamo ricordandoci costantemente i nostri obiettivi ed identificandoci con questi.” (Neville) “E' necessario definire un preciso obiettivo o diversamente la mente continuerà a vagare e vagando farà proprio ogni suggerimento negativo che troverà sul suo cammino.” (Neville) “Una volta che si prova il sentimento con il quale si riconosce appagato il proprio desiderio, non bisogna considerare l'esperienza terminata ma portarla con sé quasi fosse un fragrante profumo. Anziché dimenticare il lavoro svolto è necessario che rimanga nell'aria a condizionare ogni nostra azione o reazione.” (Neville) “Riempite la vostra mente con una sola sensazione e camminate come se i vostri desideri fossero già realtà.” (Neville) “Se volete pregare con successo, un solo sentimento deve dominare la vostra mente.” (Neville) “Un pensiero ardente e concentrato, focalizzato in un'unica direzione, mette a tacere ogni altra sensazione e la fa scomparire. Dovete solo concentrarvi su ciò che desiderate per vederlo realizzato.” (Neville) “Riconoscendo la potenza del sentimento, dovete sempre porre molta attenzione al vostro stato d'animo ed ai vostri atteggiamenti.” (Neville) “Tutto quanto viene detto e fatto nella propria testa è di gran lunga più importante delle proprie azioni nel mondo fisico, e può essere cambiato. Se non si sono mai osservate in maniera acritica le proprie reazioni agli accadimenti della Vita significa che non si è a conoscenza della loro causa. Ma quando si prende coscienza dei propri pensieri allora li si può cambiare.” (Neville) “La padronanza e l'autocontrollo dei propri pensieri e sentimenti è la massima conquista umana. Tuttavia, fintanto che non si raggiunge un autocontrollo tanto raffinato da riuscire a provare sempre ciò che si desidera provare, sono utili il sonno e la preghiera per riuscire a raggiungere lo stato desiderato. Queste sono le due porte che conducono all'inconscio.” (Neville) “L'uomo dotato di una disciplina perfetta non si abbandona mai ad un sentimento che non contribuisca alla sua felicità.” (Neville)

5. PROVARE IL SENTIMENTO
“Bisogna provare il sentimento caratteristico della realizzazione del proprio desiderio fintanto che se ne è posseduti e questo sentimento affolla ogni altra idea che si presenta alla coscienza.” (Neville) “Se si desidera veramente qualcosa, quando la si ottiene si raggiunge una sorta di picco emozionale. Immaginando di ricevere ciò che si desidera, si può concentrarsi su questo stato emotivo ed amplificarlo fino a che l'unica cosa di cui si ha coscienza sia questo meraviglioso sentimento di realizzazione.” (Neville) “Nella mente di ogni uomo c'è una precisa sensazione associata ad ogni singola idea.” (Neville) “Il sentimento è l'unico mezzo che consente alle idee di essere condotte nell'inconscio. Ne segue che colui che non ha il controllo sui propri sentimenti può facilmente portare l'inconscio in stati indesiderati. Controllare i propri sentimenti non significa limitarli o sopprimerli ma piuttosto disciplinarsi al fine di immaginare e concepire solo i sentimenti in grado di contribuire alla propria felicità.” (Neville) “Qualsiasi cosa la mente conscia di un uomo può concepire e sentire come vero, l'inconscio può e deve conseguentemente manifestarlo.” (Neville) “Ogniqualvolta ci si trova completamente immersi in uno stato emotivo, si sta assumendo, in quel preciso momento, un sentimento di appagamento di quello stato. Se si mantiene quello stato, qualsiasi cosa su cui si ha riversato carica emotiva si manifesterà nel mondo fisico. I primi momenti di profondo interesse, durante i quali la propria attenzione si concentra, sono l'inizio di quanto si raccoglierà successivamente. Durante questi istanti si esercita il Potere Creativo, l'unico che esista veramente.” (Neville) “Il sentimento è il segreto affinché una preghiera venga esaudita. E' necessario sentirsi nella situazione in cui la propria preghiera ha avuto risposta, vivendo e comportandosi sulla base di questa convinzione. Il sentimento dispiega lentamente le nascoste capacità dell'Animo, è il lievito senza il quale non è possibile alcuna creazione.” (Neville)

6. RIMUOVERE LA NEGATIVITA'
“Si sfrondi la propria immaginazione distogliendo l'attenzione da tutte le idee spiacevoli e distruttive e concentrandosi su ciò che si desidera ottenere.” (Neville) Uno dei temi fondamentali insegnati nella Scuola è la rimozione della negatività. La negatività, nella quale spesso ci si concede di indulgere, impedisce alla propria energia di elevarsi sopra il livello di base dei quotidiani drammi umani. La negatività sulla quale si pone la propria attenzione, attraverso la Legge della Manifestazione, si farà strada nella vostra Vita e perpetuerà condizioni avverse. Questo è un punto di partenza privilegiato dal quale cominciare a mettere in pratica il lavoro di Neville assumendo una prospettiva positiva e vedendo il meglio in ciascuno ed in ogni cosa indipendentemente dalle nostre credenze. Da adesso in poi, quando vi sentirete prossimi ad abbracciare un pensiero od un'emozione negativa, sentirete tutta la vostra forza nel poter scegliere con cosa nutrire la vostra mente. Vi renderete conto che avete veramente la capacità di apportare dei cambiamenti in voi stessi e nella vostra Vita, state cominciando ad osservare gli automatismi nel vostro comportamento e diventare coscienti di questo processo. “Cominciate con il disciplinare la vostra mente osservando i vostri pensieri, guardateli durante l'intero corso della giornata e rifiutatevi di accettare qualsiasi pensiero che non sia carico di Amore.” (Neville) Un altro buon motivo per eliminare ogni forma di negatività è l'effetto boomerang di quella che Neville chiama la REGOLA D'ORO. “L'avvertimento è stato dato agli uomini per mezzo della famosa REGOLA D'ORO: fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi. Potreste desiderare qualcosa per voi stessi o per qualcun altro ma se il vostro desiderio riguarda qualcun altro assicuratevi che ciò che desiderate sia accettabile per quella persona. La ragione di questo avvertimento è che la vostra stessa coscienza coincide con Dio, colui che dispensa ogni cosa. Ne segue che ciò che sentite o credete vero per qualcun altro è un regalo che gli state facendo e un regalo che non viene accettato torna a chi lo ha donato. Siate quindi veramente sicuri che voi stessi desiderereste quel regalo perché se accettate come vera dentro di voi una credenza riguardo a qualcun altro ma lui non riconosce questa come una verità per sé stesso, allora questo regalo rifiutato si materializzerà nel vostro mondo. Abbiate sempre cura di intendere ed accettare vero qualcosa per qualcuno solo se lo desiderereste anche per voi stessi. In questo mondo state costruendo il Paradiso in Terra.” (Neville) Quando si indirizzano pensieri negativi verso qualcun altro è molto probabile che ritornino al mittente ed almeno con una parte della negatività questo avviene regolarmente. “Una persona che pensa con malizia di qualcun altro sarà ferito dai suoi stessi pensieri se non riesce ad accettare a livello inconscio l'altra persona. Ciò che seminate, raccoglierete. Inoltre quello che desiderate e credete per gli altri, può essere desiderato e creduto per voi – voi non avete il potere di rifiutarlo se chi lo ha desiderato per voi lo accetta come verità anche per sé stesso. La sola possibilità che avete per rifiutare qualcosa è essere incapaci di desiderarla per qualcun altro – dare presuppone la capacità di ricevere.” (Neville) Diversamente quando si rivolgono pensieri positivi verso qualcuno è ragionevole aspettarsene i benefici. “Tutto il bene che accettate come vero per gli altri non sarà manifestato solo da loro ma si realizzerà anche per voi, pienamente condiviso.” (Neville)

7. CONTROLLARE IL DIALOGO INTERNO
“Il vostro dialogo interno si manifesta continuamente in ciò che accade attorno a voi. Diventerete autodidatti quando imparerete a mettere in relazione gli accadimenti nel mondo con il vostro dialogo interno.” (Neville) E' importante rendersi conto dei pensieri che passano per la testa. Osservare la propria mente è difficile ma è un traguardo che può essere raggiunto attraverso un'osservazione distaccata del proprio Sé senza alcun giudizio. “Un'osservazione acritica del dialogo interno dentro di noi ci rivela le credenze attraverso le quali vediamo il mondo.” (Neville) “Prendetevi per mano e osservate i vostri pensieri e il modo che avete di reagire agli accadimenti, senza criticarvi. Non condannate i vostri pensieri ma mantenetene il controllo.” (Neville) Si cominciate dall'osservare la negatività, è importante distogliere l'attenzione da tutti i pensieri negativi. Quando uno di questi trova posto nella nostra mente, anziché indulgere ed identificarvi con questo pensiero, allenatevi a spostare immediatamente la vostra attenzione su qualcosa di positivo. Si può approfittare di questo riflesso per ritornare all'IO SONO, alla propria idea di Dio o per cambiare la propria prospettiva cercando di trovare un aspetto positivo di qualcosa percepito come negativo. “Per negare qualcosa bisogna distogliervi la propria attenzione. Rilasciando dalla propria consapevolezza un pensiero od un problema ci si confronta direttamente con la divinità che dimora nel proprio Sé che si chiama IO SONO.” (Neville) “Dal momento che lo stato con cui ci identifichiamo si specchia nel nostro dialogo interiore, per cambiare lo stato che ormai fa parte di noi dobbiamo innanzitutto modificare questo dialogo interno.” (Neville) “Fermate il vostro vecchio, meccanico e negativo dialogo interiore per cominciarne uno positivo e costruttivo basato sulla premessa che i vostri desideri siano completamente soddisfatti.” (Neville) “Potete realizzare cose che sembrano miracoli semplicemente controllando il vostro dialogo interno e basandolo sulla sensazione che i vostri desideri siano esauditi.” (Neville) “Tutti noi possiamo realizzare i nostri obiettivi con il saggio uso della mente e della parola. La maggior parte di noi è completamente ignara della propria attività mentale ma per vivere una Vita di soddisfazione bisogna esserne consci perché è questo dialogo interiore la causa di tutti gli accadimenti che si manifestano nella nostra Vita.” (Neville)

8. VIVERE IL MOMENTO PRESENTE
Tutto accade in questo preciso istante; persino quando si ricorda qualcosa, di fatto si sta vivendo nel presente una memoria di un evento passato. Ogni preghiera deve essere formulata al tempo presente: è necessario immergersi nella sensazione di provare il proprio desiderio realizzato nel momento che si sta vivendo, non in un qualche lontano futuro. “Dovete sforzarvi di essere. Per poter fare è necessario prima innanzitutto essere. Il desiderare ardentemente sfocia definitivamente nell'essere.” (Neville) “Quando dite IO SONO, state dichiarando voi stessi essere in prima persona e al tempo presente, non c'è alcun futuro. Riconoscersi nell'IO SONO significa aver coscienza del proprio essere, la consapevolezza è l'unica strada.” (Neville) “Non visualizzate mai voi stessi in un lontano futuro nello spazio e nel tempo. Fate in modo che la vostra azione avvenga nel Qui-ed-Ora! La differenza tra sentirvi agire qui ed ora e visualizzarvi in azione come in un film, fa la differenza tra successo e fallimento.” (Neville)

9. ATTENDERE IL TEMPO NECESSARIO
“C'è sempre un intervallo di tempo tra l'impressione e la sua espressione, tra la richiesta cosciente e la sua realizzazione. Questo intervallo è chiamato Sabath, il periodo della quiete e dell'assenza di sforzo.” (Neville) Nel suo libro “La vostra Fede è la vostra Fortuna”, Neville mette in evidenza l'intervallo temporale necessario ad ogni manifestazione. Per quanto il tempo non sia altro che un'illusione, vi ci dobbiamo confrontare fino al momento in cui non trascenderemo i limiti del mondo fisico. Il tempo necessario per manifestare qualcosa dipende dall'intensità del sentimento e dalla determinazione con cui si applica il praticante. “Se ci si applica correttamente, un'azione immaginata si concretizza immediatamente nella realtà. Diversamente si realizza nel corso di un processo temporale.” (Neville) “Gli uomini sono schiavi del tempo al punto che, se raggiungono uno stato di coscienza appropriato per realizzare nel mondo qualcosa di nuovo ma questo non si manifesta immediatamente, perdono la Fede nella realizzazione della loro richiesta, vi rinunciano e si riportano nel loro precedente stato d'essere. Proprio a causa di questa limitazione tanto diffusa, è molto utile aspettarsi fin dall'inizio un determinato intervallo di tempo tra la richiesta e la sua manifestazione.” (Neville) “Adesso la mia coscienza si sposta avanti nel tempo e lì si prepara a ricevere.” (Neville) “Ben compreso questo, è opportuno decidere quale potrebbe essere un intervallo di tempo ragionevole necessario alla realizzazione del proprio desiderio. Non cercate di ridurre la vostra attesa perché siete ansiosi di ricevere quanto desiderate, scegliete un tempo che appaia naturale. Nessuno può dirvi quanto dovrete aspettare, solo voi potete dire quanto dovrà prolungarsi la vostra attesa perché sia un evento naturale.” (Neville) “Una consapevole fiducia in sé stessi riduce sempre considerevolmente il tempo di attesa. Colui che è abituato a grandi successi, si aspetterà manifestazioni molto più rapide di chi viene abitualmente sconfitto.” (Neville)

10. CORREGGERE I PROPRI RICORDI
Neville scrive che, se mai dovrà esser ricordato per qualcosa, sarà per la “Tecnica di Correzione”, si riferisce alla modifica, nella propria memoria, degli eventi della Vita vissuta. L'idea di base è trasformare un brutto ricordo di un nostro vissuto, indiscutibilmente negativo, in qualcosa di piacevole utilizzando la fantasia di un evento positivo. La “Correzione”, utilizzata comunemente nel mondo della PNL e discussa anche da Seth, funziona sostituendo ad una memoria un evento immaginario ugualmente valido. “La sera rivivete tutti gli episodi, gli eventi, le conversazioni e gli incontri della giornata. Nel ricordarveli, riscrivete quelli che vorreste cambiare correggendoli. Rivivete ogni scena fino al punto che appaia tanto reale da lasciarvi credere di averla realmente vissuta. Scoprirete che, revisionando le vostre giornate, i vostri domani cambieranno. Coloro con cui vi siete scontrati oggi, vi incoraggeranno domani perché avrete modificato la loro stessa natura – gli altri testimonieranno il cambiamento avvenuto dentro di voi, il diverso modo con cui appaiono ai vostri occhi.” (Neville)

IL PROSSIMO PASSO
Per quanto abbiate avuto tutto quanto credevate di desiderare dalla Vita, ancora sentite che vi manca qualcosa. “La sofferenza è insita nella natura di chi è fatto di carne ed ossa, questa è la strada dell'uomo. Non cercate di migliorare la vostra Vita, commettereste un grave errore. Per quanto non ci sia dubbio che, utilizzando il Pensiero Positivo e la vostra mente, voi potreste credere di migliorare la vostra Vita, dovete ricordare che vivete in un mondo di dualità: per ogni sopra c'è un sotto, per ogni passo avanti uno indietro, per ogni bene un male. Per questo, qualsiasi miglioramento possiate conseguire, durerà solo un istante per poi venir meno e voi tornerete miserabili quanto prima. Comincerete quindi di nuovo a combattere per i vostri diritti e lottare per la sopravvivenza, per poi tornare ad essere felici nel momento in cui otterrete ciò che desideravate. Siete come uno yo-yo, andate su e giù. E non importa quante volte io ve lo possa ripetere, andrete avanti inevitabilmente a comportarvi in questo modo.” (Robert Adams, “Il Silenzio del Cuore”) Ad un certo punto vi renderete conto che un reale senso di realizzazione non può provenire dall'esterno. “Ma se ci metterete tutta la vostra volontà, se lo praticherete ogni qualvolta ne avrete l'opportunità e ne farete il primo obiettivo della vostra Vita, avrete risultati stupefacenti. Risultati stupefacenti. Ma dovrete metterlo al primo posto nella vostra Vita. Pensateci adesso. Cosa c'è ora al primo posto nella Vostra Vita? Non ditemelo ma pensatelo. Qual'è il vostro primo obiettivo? Potrete portarlo con voi alla vostra morte?” (Robert Adams, “Il Silenzio del Cuore”) Neville spiega come i nostri veri obiettivi debbano essere qualcosa che trascenda il successo in questo mondo fisico. “Inizialmente ogni vostra impresa sarà un successo. I vostri guadagni aumenteranno e vi potrete permettere tutto quanto desiderate. Ma dopo un po' di tempo vi renderete conto che state comprando solo dei giocattoli per divertirvi in attesa che lo spirito di Cristo si risvegli dentro di voi. A quel punto capirete che non vi trovate qui per accumulare una fortuna ma per redimere il mondo.” (Neville) Il fine ultimo è l'unione con il divino, il risveglio del Cristo dentro di voi. Neville racconta in diversi libri il giorno in cui si è “risvegliato dal sogno della Vita”. Una volta risvegliati non si avverte più la necessità di accumulare beni materiali e l'interesse si sposta sul mondo interiore di cui quello fisico è solo un'ombra. “Addomesticate la violenza che alberga in voi, trascendetela! Non lottate contro le avversità, si limitano a riflettere il tumulto dentro di voi, il loro osservatore. Distogliete da loro la vostra attenzione come quando voltate la schiena a qualcosa che non volete guardare.” (Neville) “E' importante imparare a distinguere tra la propria identità (il proprio IO) e lo spazio che si occupa nel mondo fisico.” (Neville) “Dio non si trova là fuori. Egli è nella vostra mente e sogna di essere voi.” (Neville) “Riportate quindi in Vita il Perfettissimo provando il sentimento di essere il Cristo perché il Cristo è il concetto di Sé attraverso il quale vedere senza veli la realtà dell'eternità.” (Neville) “Invece di credere in Dio o in Gesù, dovete credere di essere voi stessi Dio o Gesù.” (Neville)

L'IO SONO
Neville condivide il concetto del IO SONO con la grande tradizione indiana degli Advaita Vedanta sostenendo che il nostro senso dell'identità è ciò che trascende il nostro Sé fisico e ci collega con il nostro Sé Superiore. Trattenendoci su questa sensazione dell'IO SONO possiamo essere condotti al divino. Attraverso i sensi fisici bisogna spostare l'attenzione dall'esterno all'interno, verso il nostro Sé divino. “Ora, non potete cambiare il vostro IO se prima non lo scoprite e questo può esser fatto solo attraverso un'osservazione acritica del vostro Sé. Scoprire il vostro Sé (il vostro IO) è essenziale perché questa è l'unica causa di tutto ciò che osservate attorno a voi.” (Neville) “Silenziosamente provate la sensazione di essere l'IO SONO, non condizionatela ma abbandonatevi al sentirvi senza forma né faccia. Una volta raggiunta quest'espansione della coscienza, date vita al nuovo provando la sensazione di trovarvi nello stato che desiderate. Fatelo e scoprirete che, nel profondo del vostro Sé, tutto è divinamente possibile. Quando vi troverete nella vostra coscienza priva di forma, tutto ciò che potrete immaginare di essere sembrerà poter essere raggiunto in modo assolutamente naturale.” (Neville) “E' nostra consuetudine definirci con IO SONO QUESTO. Dovete separare con coerenza e perseveranza l'IO SONO dal QUESTO o QUELLO, per sperimentare il vero essere, semplicemente l'essere, senza il QUESTO o il QUELLO.” (Nisargadatta Maharaj) “Per afferrare cosa si trova al di là della vostra coscienza di oggi, dovete tuffarvi nelle profonde acque dove nuotano i vostri desideri. Per far questo dovete distogliere la vostra attenzione dal problema che vi tormenta e dalla limitazione che vi fa soffrire, per confrontarvi con il vostro essere. Continuate a ripetervi IO SONO, IO SONO, IO SONO ... senza porre alcuna condizione a questa affermazione, limitatevi a provare il sentimento di ESSERE. Proseguite l'esercizio con costanza fino a sganciarvi dai vostri problemi e spostarvi nella profondità della loro soluzione.” (Neville) “La coscienza incondizionata è Dio, la unica e sola realtà. Con coscienza incondizionata si intende una sensazione di consapevolezza, un senso di sapere CHE SI E' senza bisogno di sapere CHI SI E' – la coscienza di essere separata da ciò di cui io sono cosciente di essere.” (Neville)

LO STATO IN CUI SI HA TUTTO CIO' CHE SI DESIDERA
Assumere uno stato di estasi sembra essere il modo più meraviglioso per avere tutto ciò che si può desiderare attraverso la preghiera; trattenendovi in questo stato vedrete il mondo esterno rifletterlo. “Nel corso della giornata potete immaginare molte cose ma, invece di immaginare molte piccole cose, vi consiglio di immaginare qualcosa di tanto grande da includere tutte le piccole cose. Invece di immaginare abbondanza, salute e buone relazioni, immaginate di trovarvi in uno stato di estasi. Se siete in estasi non potete soffrire o esser spaventati e, al contrario, se non state sperimentando pieno Amore ed appaganti relazioni non potete trovarvi nello stato di estasi. Cosa provereste a trovarvi in uno stato di estasi senza sapere cosa vi ha condotto in questo stato? Riducete il concetto di estasi ad una sola sensazione: NON E' MERAVIGLIOSO? Non permettete alla coscienza, la vostra mente razionale, di chiedervene la ragione perché, se comincerà a ricercarne le cause, perderete questa sensazione. Piuttosto continuate a ripetervi più e più volte NON E' MERAVIGLIOSO? Sospendete ogni giudizio nel chiedervi cosa sia meraviglioso.” (Neville)
25/11/2012 01:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Neville Goddard
Altri interessanti libri di Neville Goddard in formato PDF:

- Al Tuo Comando
- Controlla il tuo dialogo interiore
- Preghiera L'arte di credere
- Sentire e il segreto
07/12/2014 09:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
Luca Dewar

The Luca Dewar's Philosophy: uno stile di vita un pò serio, un pò pazzo, molto positivo...

26/06/2015 21:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8.592
Sesso: Maschile
Amministratore unico
OFFLINE
La Legge di Risonanza
La Legge di Risonanza (Fonte: youtube.com - 01/05/2014)

Il nostro meraviglioso Universo si dispiega maestoso in accordo ad una serie di Leggi Fondamentali. Tra di esse, ne esiste una che definisce con magnifica semplicità quale tipo di Energia un corpo è in grado di assorbire dall'Universo in un qualsiasi istante t della sua esistenza. Il modello energetico che sottende questa Legge è molto semplice; ma le sue implicazioni sono così vaste, così importanti in tutti gli ambiti della nostra esistenza e del nostro personale Cammino, da meritare una attenta e profonda esplorazione: perché l'operato di questa Legge è il maggior fattore determinante di ciò che accade, e accadrà, nella nostra Vita nella sua più completa totalità.
Questa Legge è conosciuta dalle Tradizioni Esoteriche con il nome di Legge di Risonanza.


[Modificato da marco--- 26/06/2015 21:30]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:02. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats