Re: Che cosa succede ai cittadini?
laplace77, 04/05/2010 9.04:
Cosa fa lo stato quando fallisce?
A differenza del fallimento di una banca o di un’azienda, non esiste un tribunale che può costringere uno stato a pagare i suoi debiti e le istituzioni internazionali non possono comunque violare la sovranità di un paese. E’ importante però capire che un “default” (termine con cui si indica un fallimento) non è mai totale, ma ci sono diversi livelli. Per semplificare, un paese punta sempre a “ristrutturare” un debito, ovvero cerca di raggiungere un accordo per cui invece di restituire la cifra pattuita, restituisce una cifra inferiore o spalmata su più anni.
Credo che un'idea ce la faremo presto... non penso che la Grecia riuscirà a sopravvivere più di qualche anno. Oggi le svalutazioni non sono più possibili, quindi il risultato è questo.
Chi ha le obbligazioni dello stato può vedersi imposte alcune alternative o un mix delle stesse: aumento della durata prevista, riduzione del tasso di remunerazione, rimborso non alla pari ma a un 100% - x%.
A quel punto i prezzi delle obbligazioni crollano scontando il tutto e il rischio di non rimborso neppure ai nuovi patti imposti.
Ma un consolidamento è preferibile a un default totale, perchè oltre ad essere più facile, perchè pilotato (mentre nel default totale tutto è fuori controllo) permette in genere alle banche di stare in piedi. Un default totale porterebbe al fallimento di molte banche che posseggono tds, mentre un consolidamento permetterebbe in genere loro di restare in piedi (avrebbero cmq un minimo di liquidità).
Una differenza pratica potrebbe essere questa:
default totale:
possessori di tds se la prendono in quel posto totalmente
banche esposte a crisi sistemica, se la prendono in quel posto anche i risparmiatori che non hanno investito in tds
default pilotato:
i possessori di tds se la prendono in quel posto proporzionalmente alla tipologia e al mix di modalità di consolidamento
banche:
situazione a) reggono alla botta e mantengono un po' di liquidità, il panico è evitato: chi non ha investito in tds si salva, i debitori divengono esposti a tassi proibitivi
situazione b) le banche reggono ma scoppia il panico, il governo impone un tetto al prelievo della liquidità giornaliero: chi non ha investito in tds sia salva teoricamente, in pratica non ha accesso ai suoi risparmi.
In entrambi i casi deflazione a manetta e impennata dei beni di prima necessità, frequente ricorso al baratto per i beni essenziali, con maggiore o minor misura a secondo della situazione generale.
L'Argentina è stato un esempio di default totale, la Grecia secondo me sarà un esempio di default pilotato, l'italia del 1992 è stato un esempio di semifallimento risolto con la svalutazione...