 05/10/2010 16:37 |
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Mi sembra di aver capito che sono state già da qualche tempo introdotte delle variazioni in tema che permettono di pagare l'imposta sul valore catastale e non sul prezzo effettivo di compravendita.
Nessuno sa qualcosa di più preciso?
Grazie. |
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| 05/10/2010 17:24 |
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| | | Post: 195 | Città: ROMA | Età: 46 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Monolocale | | OFFLINE | |
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DrJeckyll, 05/10/2010 16.37:
Mi sembra di aver capito che sono state già da qualche tempo introdotte delle variazioni in tema che permettono di pagare l'imposta sul valore catastale e non sul prezzo effettivo di compravendita.
Nessuno sa qualcosa di più preciso?
Grazie.
Si, .............. già da tempo!!!
Per ulteriori approfondimenti sull'argomento segui il link Fisco le agevolazioni prima casa |
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| 05/10/2010 17:29 |
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| | | Post: 7.647 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Castellina in Chianti | | OFFLINE |
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frank--, 05/10/2010 17.24:
Si, .............. già da tempo!!!
Per ulteriori approfondimenti sull'argomento segui il link Fisco le agevolazioni prima casa
Ottimo contributo ![[SM=g1750826]](https://im1.freeforumzone.it/up/17/26/500736236.gif) |
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| 06/10/2010 10:13 |
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Quoto direttamente dal link che in effetti dice quanto sapevo anche se mi sembra che la prima parte sia sbagliata (vedi neretto).
Comunque la interpreto come una conferma, grazie.
Acquisto da privato
* Se il venditore dell'immobile è un privato non soggetto ad Iva, si applica:
- l'imposta di registro del 3% invece che del 7% sul valore dichiarato;
- le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 168 euro ciascuna.
Gli atti di compravendita di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze, stipulati fra privati o fra un privato ed un'impresa non costruttrice, devono obbligatoriamente contenere un doppio valore:
- il prezzo realmente pagato che, però, non avrà alcuna rilevanza fiscale;
- il valore catastale dell'immobile che costituisce ufficialmente l'importo sul quale vengono calcolate le imposte di registro e ipotecarie-catastali.
Nell'atto notarile deve essere fatta esplicita richiesta di pagare le imposte sulla base del valore catastale. In proposito va detto che è consigliabile dichiarare il giusto prezzo pagato per non rischiare brutte sorprese dopo la vendita. Infatti, se sorgono problemi, il grado di tutela ovvero di sicurezza è limitato al valore dichiarato nel rogito e non al prezzo effettivamente pagato. E così nei casi di gravi vizi nella costruzione dell'immobile o di impresa o società a rischio di fallimento.
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| 06/10/2010 15:02 |
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| | | Post: 195 | Città: ROMA | Età: 46 | Sesso: Maschile | Utente semplice | Monolocale | | OFFLINE | |
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DrJeckyll, 06/10/2010 10.13:
Quoto direttamente dal link che in effetti dice quanto sapevo anche se mi sembra che la prima parte sia sbagliata (vedi neretto).
Comunque la interpreto come una conferma, grazie.
Acquisto da privato
* Se il venditore dell'immobile è un privato non soggetto ad Iva, si applica:
- l'imposta di registro del 3% invece che del 7% sul valore dichiarato;
- le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 168 euro ciascuna.
Gli atti di compravendita di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze, stipulati fra privati o fra un privato ed un'impresa non costruttrice, devono obbligatoriamente contenere un doppio valore:
- il prezzo realmente pagato che, però, non avrà alcuna rilevanza fiscale;
- il valore catastale dell'immobile che costituisce ufficialmente l'importo sul quale vengono calcolate le imposte di registro e ipotecarie-catastali.
Nell'atto notarile deve essere fatta esplicita richiesta di pagare le imposte sulla base del valore catastale. In proposito va detto che è consigliabile dichiarare il giusto prezzo pagato per non rischiare brutte sorprese dopo la vendita. Infatti, se sorgono problemi, il grado di tutela ovvero di sicurezza è limitato al valore dichiarato nel rogito e non al prezzo effettivamente pagato. E così nei casi di gravi vizi nella costruzione dell'immobile o di impresa o società a rischio di fallimento.
Si effettivamente c'è un errore nella prima parte evidenziata..........sarà un refuso !!!
Forse il redattore del testo voleva intendere
...il 3% del valore catastale anziché il 7% del valore dichiarato (che si applica quando non è prima casa)
Non mi pare che ci sia un errore nella seconda parte evidenziata, in quanto anche se si paga l'imposta di registro sul valore catastale occorre dichiarare anche il reale prezzo che viene pagato
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| 06/10/2010 15:31 |
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frank--, 06/10/2010 15.02:
Non mi pare che ci sia un errore nella seconda parte evidenziata, in quanto anche se si paga l'imposta di registro sul valore catastale occorre dichiarare anche il reale prezzo che viene pagato
Infatti.
Direi che da questa modifica in poi (forse) l'agenzia del territorio sarà in grado di partorire andamenti dei prezzi minimamente attendibili. Prima non aveva assolutamente fonti. Erano messi molto meglio gli intermediatori immobiliari.
Grazie comunque della conferma, è una buona notizia per chi non lo sapeva già. |
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