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La Kabbalah

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2013 11:15
17/10/2010 14:59
 
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Re: "Kabbalah" in ebraico vuol dire "ricezione": è la saggezza che ci insegna come ricevere
marco---, 17/10/2010 14.59:




[SM=g2232950] [SM=g2232950] [SM=g2232950] Non appoggio questa tua propaganda ...........che senso e motivazione ha?





[Modificato da grella 17/10/2010 17:11]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
17/10/2010 17:27
 
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Re: Re: "Kabbalah" in ebraico vuol dire "ricezione": è la saggezza che ci insegna come ricevere
grella, 17/10/2010 17:08:

[SM=g2232950] [SM=g2232950] [SM=g2232950] Non appoggio questa tua propaganda ...........che senso e motivazione ha?

Nessuna politica, religione, Dio o magia, nessun credo, la mia è semplice curiosità, mi sono sentito di condividerla, tutto qui, penso che non sia nulla di così sconvolgente.
Grella, siamo nella sezione "Varie & OT", chi non fosse interessato semplicemente ignori questo 3D.

Marco
[Modificato da marco--- 17/10/2010 17:43]
02/02/2011 09:25
 
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Il potere della Kabbalah - La tecnologia per l'anima (Yehuda Berg)

Chi siamo?
La Creazione, il Big Bang e la natura di Dio
Il puzzle della Creazione e la Teoria della Reattività
Il gioco, il nostro avversario e l'arte della trasformazione spirituale
Come vincere il gioco della vita
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I sette principi dell’Ermetismo
Ermete Trismegisto - Il Kybalion

I - Il Principio del Mentalismo.
"Tutto è mente. L'universo è mentale."

Secondo questo principio, il Tutto, ovvero quella realtà esistenziale che sta alla base di ogni manifestazione esterna, generalmente definita col nome di 'fenomeno vitale', 'materia', 'energia', insomma tutto ciò che percepiamo coi sensi materiali, non è altro che Spirito Inconoscibile che - sebbene non definibile - può essere considerato come una Mente Universale Vivente ed Infinita. Tutto l'Universo, quindi, non è che una creazione mentale del Tutto, soggetto alle sue leggi. E sia globalmente che in ogni singola parte, esiste nella mente del Tutto.
Grazie a questo principio si possono spiegare tutti quei fenomeni psichici che tanto scalpore suscitano nell'uomo, pur restando sempre al di fuori del campo della scienza. Comprenderlo significa rendersi capaci di usare a proprio vantaggio le leggi dell'Universo mentale, difendendosi dal pericolo di usarle in maniera casuale.
Grazie a questa chiave del sapere, lo studioso può entrare nel tempio della conoscenza mentale con passo sicuro. Essa infatti spiega la natura profonda della 'forza', della 'energia', della 'materia', e la loro relazione con la 'mente.' Scrisse infatti uno dei Grandi Maestri: "Chi afferra l'essenza della natura mentale dell'universo è assai progredito sul sentiero della sapienza." Possiamo ritenere questa massima ancora valida, perché senza questo primo principio, invano si tentano le Porte del Tempio.

II - Il Principio di Corrispondenza.
"Com'è al di sopra, così è al di sotto; com'è sotto, così è sopra."

Tra le leggi e i fenomeni dei diversi piani di vita c'è sempre una corrispondenza. Comprendere questa regola significa risolvere molti dei paradossi e dei segreti della natura. Anche se al di sopra della nostra portata vi sono molti piani d'essere, con l'applicazione del principio della corrispondenza ne possiamo scoprire molti lati che altrimenti rimarrebbero oscuri. Inoltre, essendo questa una legge universale, essa vale su tutti i piani: materiale, mentale, spirituale. La sua importanza presso gli ermetisti era tale da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per la eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero.
Grazie alla sua applicazione si riuscì ad intravedere il volto della egizia Iside, e si imparò a passare con intelligenza dal noto all'ignoto; un pò come accade con i principi geometrici, in base ai quali si possono misurare da lontano le dimensioni di stanze e i movimenti di soli e pianeti.
Con lo studio della monade, l'ermetista comprende l'arcangelo.

III - Il Principio della Vibrazione.
"Tutto si muove, tutto vibra, niente è in quiete."

Gli enunciati di questo principio, che vengono sempre più confermati dalla scienza moderna, erano già noti migliaia di anni fa dai maestri dell'antico Egitto. Con esso sono spiegabili le divergenze tra le varie manifestazioni della materia, della mente, ed anche dello spirito, tutte riconducibili ai diversi 'quanta' di vibrazione. Dunque, tutto vibra: dalle forme di materia più rozze al Tutto, lo spirito assoluto; più alta la vibrazione, tanto più elevata la posizione nella scala della spiritualità.
Lo Spirito vibra così intensamente che sembra in pieno riposo, proprio come la ruota gira a volte tanto velocemente da sembrare ferma. Allo stesso modo, all'altra estremità della scala stanno forme di materia così rozze che le loro vibrazioni sono talmente esigue da sembrare in riposo.
Dai neutroni agli elettroni, dagli atomi alle molecole, per giungere fino ai mondi e gli universi, tutto vibra. Lo stesso discorso può farsi per l'energia e la forza, che assumono la loro denominazione proprio dai diversi gradi di vibrazione, come anche per i piani mentali, dalla cui vibrazione dipendono i loro stati. Ed infine sui piani spirituali.
Tenere a mente questo principio e le leggi che lo regolano, fa si che gli ermetisti possano controllare le proprie e le altrui vibrazioni mentali. Lo stesso principio vale poi per esercitare un certo potere sui fenomeni naturali. "Chi comprende questa grande regola, ha in mano lo scettro della potenza." Così dice uno scrittore antico.

IV - Il Principio della Polarità.
"Tutto è duale; tutto è polare. Per ogni cosa c'è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura, e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano. Tutte le verità non sono che mezze verità, e ogni paradosso può essere conciliato."

Grazie a questo antichissimo assioma ermetico, si può avere una spiegazione a quei paradossi che per tanto tempo hanno tenuto in dubbio l'uomo e che possono essere così esplicati: "tesi e antitesi hanno uguale natura, ma sono diverse per grado." O anche: "gli opposti sono identici, differendo solo di grado. Cosicché possono essere conciliati, e gli estremi finiscono per toccarsi. Nello stesso tempo, ogni cosa è e non è; ogni verità non è che mezza verità; tutte le verità sono per metà false; ogni cosa ha due facce", e così via.
Sono esempi della polarità di tutto ciò che è in natura; del fatto che gli opposti non sono altro che i due estremi della stessa cosa, ma con diverse gradazioni, proprio allo stesso modo in cui caldo e freddo, consistendo la loro diversità solo in differenza di grado, sono in realtà identici, sebbene opposti.
Discorso analogo può essere fatto per il piano mentale. Ad esempio, esaminiamo l'amore e l'odio; essi sono stati mentali a prima vista del tutto in antitesi. Malgrado ciò, tra i vari gradi di odio ed amore vi è un punto intermedio che è neutro. Basta riflettere un attimo per capire che siano diverse gradazioni su una stessa scala.

Inoltre - regola di capitale importanza per gli ermetisti - bisogna comprendere che le vibrazioni di amore possono essere mutate in vibrazioni di odio, e viceversa. E non solo nel proprio spirito. E' probabile che molti fra coloro che leggono queste righe abbiano avuto esperienza diretta della rapidità con cui si può passare dall'amore all'odio e da questo all'amore. Essi si saranno certamente resi conti che tutto ciò è possibile grazie all'uso della volontà, ovvero con l'ausilio degli insegnamenti ermetici.

Bene e male, abbiamo detto, non sono che i poli opposti della stessa cosa, e nessuno quanto uno studioso ermetico è a conoscenza dell'arte di trasmutare il male in bene, in base alla applicazione del principio polare.

Per concludere, l'arte della polarizzazione finisce col divenire una fase dell'alchimia mentale, praticata da maestri antichi ed attuali. Rendersi padroni di questo principio significherà per ognuno potere invertire la propria polarità, e anche quella altrui, naturalmente dopo un lungo studio adeguato.

V - Il Principio del Ritmo.
"Ogni cosa fluisce e rifluisce; ogni cosa ha fasi diverse; tutto s'alza e ricade; in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo. L'oscillazione di destra è pari a quella di sinistra: tutto si compensa nel ritmo."


E' questo il principio con cui si comprende che in ogni cosa c'è un movimento, un moto che rifluisce, una simmetria eterna tra due poli. Così esisterà sempre per ogni azione una reazione, per ogni innalzamento un abbassamento. Tutto ciò vale per ogni cosa: i pianeti, i soli, l'energia e la materia; gli uomini, gli animali e la mente.

La potenza di questo principio regolatore può rinvenirsi nella creazione e nella distruzione dei mondi; nello sviluppo e nella corruzione dei popoli; negli stati mentali umani, conoscendo i quali l'ermetista riesce a neutralizzarne gli effetti. Ciò avviene per mezzo della legge mentale della neutralizzazione; se non si può annullare il principio, o perlomeno arrestarlo, si può sfuggire, in parte ai suoi effetti.

Questa è l'arte degli ermetisti: compreso il principio, imparare ad usarlo, invece che subirlo. Quindi, se l'ermetista si polarizza su un certo punto, neutralizza la forza ritmica del pendolo che - oscillando - lo condurrebbe all'altro polo. Quasi tutte le persone che hanno raggiunto una certa capacità di autocontrollo riescono in parte ad esercitare questa funzione; il maestro lo fa volontariamente, raggiungendo quel grado di equilibrio e forza mentale che risulta incredibile per la massa, sempre oscillante, proprio come un pendolo.

I metodi di contro-azione e neutralizzazione dei principi di polarità e del ritmo formano una delle parti più importanti della alchimia mentale ermetica.

VI - Il Principio di Causa ed Effetto.
"Ogni effetto ha la sua causa; ogni causa ha il suo effetto; tutto avviene in conformità di una legge; 'caso' è il nome dato ad una legge che non si conosce; pur se esistono diversi piani di causalità, niente sfugge alla legge."


Cioè, tutto avviene secondo una legge; non esiste il caso. Se ci sono diversi piani di causalità per i quali i più alti dominano gli infimi, nulla può sfuggire alla legge. L'ermetista può innalzarsi al di sopra del normale piano di causa ed effetto (entro certi limiti). Ben sappiamo che le masse sono condizionate dallo ambiente, tanto da potere essere mosse secondo gli altrui desideri come pedine degli scacchi, vinte da mille cause esterne. Ma coloro che giungono al piano superiore riescono a dominare il proprio carattere, i propri stati d'animo, le proprie emozioni, e di conseguenza l'influenza di ciò che li circonda, diventando cause e non più pedine. Essi possono dire di giocare la partita della Vita, e di non essere giocati! Essi usano il principio; non ne sono gli attrezzi; se pure obbediscono ai piani di causalità superiori, dominano sul loro piano. In queste parole è condensata la grande ricchezza della disciplina ermetica; chi può, ne approfitti.

VII -Il Principio del Genere
"Il genere si manifesta in ogni cosa e su tutti i piani; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile."


Scopriamo ora che ogni cosa appartiene a un genere; ovunque troviamo il maschile o il femminile. Tutto ciò vale, oltre che per il piano fisico, anche per quello mentale e spirituale.

Quanto al fisico, il principio ha la sua evidenza nel sesso, e nei piani superiori resta invariato, pur assumendo forme più alte. Non c'è possibilità di creazione fisica, mentale e spirituale, senza la applicazione di questo principio. Comprenderlo significa illuminare argomenti finora oscuri alla maggior parte della umanità. Esso opera sempre in funzione della creazione e rigenerazione. Tutto è fondato su questo principio. Ogni elemento femminile ne contiene uno maschile, e viceversa. In questo principio è racchiusa la chiave di gran parte dei misteri della vita.

Bisogna, a questo punto, soffermarsi sulla enorme differenza esistente tra questa legge e le basse, infamanti teorie o pratiche assurdamente denominate, che altro non sono che la profanazione del nostro grande principio. Questi dubbi rifacimenti delle antiche forme del 'fallicismo' vertono alla degenerazione dello spirito, dell'anima e del corpo, e la filosofia ermetica ha sempre cercato di informare circa la fallacia di tali insegnamenti, votati alla dissolutezza, alla perversione, alla inversione dei principi di natura.

Qualora foste portati per questa via, lasciate da parte la dottrina ermetica; essa non può aiutarvi. Come per i puri, qualsiasi cosa è pura, per i perversi ogni cosa è tale.
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