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Problemi tecnico-giuridici legati al mondo immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2016 14:04
07/05/2012 14:25
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: assegni circolari -
ccc56, 07/05/2012 14.18:



certo, l'ho capito....non era certo un appunto, anzi, piu'
persone aiutano a far capire i problemi del mercato immobiliare,
meglio e'. [SM=g1747529]
grazie per i tuoi interventi sempre molto precisi.
ciao




Come si dice: a volte la realta' supera la fantasia.

[SM=g8266] Tu l'avresti mai scritto un romanzo con una nave da crociera sventrata come un pesce perche' il tipo alla guida voleva fare il figo con una pischella? [SM=g8266]

[SM=g2232950]
09/08/2012 10:59
 
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liberatoria spese condominiali


La liberatoria va chiesta alla proposta d'acquisto, in modo che ci sia tutto il tempo di avere la documentazione.
Non si deve arrivare al rogito senza documentazione.
Premesso che è buona norma contattare direttamente l'amministratore ed accertarsi comunque della situazione , se al rogito il venditore non dovesse portare la liberatoria [SM=j7569] e ci si trova nell'impossibilità di reperirla anche telefonicamente, si può ( per esempio ) sempre inserire una postilla al contratto dove si dirà che il Notaio trattiene la somma di euro xxxxxx che verrà consegnata al venditore alla dimostrazione della liberatoria, salvo conguaglio. [SM=g1750152] [SM=g1749713]

[Modificato da ccc56 09/08/2012 11:00]
ccc56
16/11/2012 19:00
 
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clausole nella proposta/preliminare
1757. Provvigioni nei contratti condizionali o invalidi.
Se il contratto è sottoposto a condizione sospensiva, il diritto alla provvigione sorge nel momento in cui si verifica la condizione.
Se il contratto è sottoposto a condizione risolutiva, il diritto alla provvigione non viene meno col verificarsi della condizione.
La disposizione del comma precedente si applica anche quando il contratto è annullabile o rescindibile, se il mediatore non conosceva la causa d'invalidità.

[Modificato da ccc56 16/11/2012 19:00]
ccc56
22/11/2012 21:04
 
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un compromesso che si rispetti
voci contenute in un compromesso:

1- oggetto
2 - prezzo
3 - consegna
4 - garanzie
5 - consistenza o stato di fatto
6 - condominio
7 - situazione catastale ed urbanistica
8 - provenienza
9 - clausole d'acquisto
10 - varie


4 - garanzie
Hanno o non hanno ipoteche
Hanno o non hanno iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli
Sono o non sono in assegnazione o godimento a favore del coniuge
ci sono o non ci sono usucapioni
Hanno o non hanno trasferimenti per donazione
Sono o non sono gravati dall'obbligo di riacquisto di un altra prima casa
sono o non sono locati
Godono non godono di diritti di prelazione
Vi sono o non vi sono liti o controversie in atto



5 - stato di fatto o consistenza

Hanno o non hanno la conformità degli impianti
Presentano o non presentano vizi noti alle parti al momento della stipula del presente, che possano rendere i beni non idonei all'uso a cui sono destinati o che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore. (Art. 1476, 1490 e seguenti, del C.C.) eccetto quelli di seguito riportati
Presentano depositi o tetti realizzati in Amianto
presentano o non presentano servitù a favore di ____
Vengono ceduti con i seguenti elementi accessori: arredo bagno, climatizzatore, ...
Confinano con ____ (lo chiede il notaio all'atto e quindi è meglio saperlo prima)



6 - condominio

Impegno a fornire per il rogito liberatoria dell'amministratore contenente l'avvenuto saldo delle spese ordinarie e la lista spese straordinarie deliberate.
spese a carico della parte venditrice
spese a carico della parte acquirente
chi decide e chi paga le opere straordinarie deliberate tra compromesso e rogito

7 - situazione catastale ed urbanistica

Licenza di costruzione
sanatorie con relative oblazioni
abitabilità senza prescrizioni
condoni terminati e non solo presentati
passi carrai
strada d'accesso: privata, comproprietà o comunale
servitù riconosciute a catasto od in comune es. elettrodotti interrati, fognature comunali..
impianto fognario: scarica nel campo od è a norma?
difformità riconosciute: quando si accerta che qualcosa non è a norma ed è da sanare per il rogito

Estratto dal piano regolatore:
--- convenzioni con il comune
--- vincoli di carattere urbanistico

condizioni sospensive o risolutive all'occorrenza..........

10 - varie
La Parte promittente acquirente e la parte promittente venditrice dichiarano di assumersi eventuali oneri derivanti da richieste di compenso di altri mediatori od agenzie immobiliari con cui abbiano precedentemente trattato i beni in oggetto, riconoscendo quindi alla presente Agenzia Immobiliare la legittimità del proprio diritto alle piene provvigioni di compravendita che ammontano per la parte venditrice ad Euro _____ ( ____ /00) IVA compresa e per la parte acquirente ad Euro _____ ( ____ /00) IVA compresa [SM=g1749713]

Impegno a fornire per il rogito liberatoria dell'amministratore contenente l'avvenuto saldo delle spese ordinarie e la lista spese straordinarie deliberate.
spese a carico della parte venditrice
spese a carico della parte acquirente
chi decide e chi paga le opere straordinarie deliberate tra compromesso e rogito

I termini sono elementi essenziali di un contratto, date, entro o entro e non oltre termine essenziale.
esempio:
la data del rogito è fissata per il 01.12.2012 (non essenziale)
l'immobile dev'essere inteso libero da persone e da beni per la data del rogito notarile, termine essenziale pena la nullità dell'atto stesso. (oppure una penale)


ccc56
29/11/2012 17:18
 
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Re: preliminare del preliminare - nullo - Cassazione Sentenza n. 8038 del 2 aprile 2009
ccc56, 18/03/2011 19:05:

"Preliminare del preliminare" e dolo omissivo
Diritto Civile
Un primo elemento di discussione è senza dubbio l'ammissibilità o meno del contratto in forza del quale le parti si obbligano a stipulare un successivo contratto ad effetti obbligatori, il cd preliminare di preliminare.
La questione ampiamente dibattuta in dottrina e dalla più recente giurisprudenza, ha risvolti sia sul piano del diritto sostanziale che sul piano processualistico, soprattutto ai fini della tutela che l'ordinamento giuridico riconosce alla parte soccombente.
La Cassazione. in una recentissima sentenza, Sentenza n. 8038 del 2 aprile 2009 ha dichiarato nullo per difetto di causa il contratto che obbliga i due contraenti a stipulare un successivo contratto, cioe' che rimanda ad un altro preliminare poiché l'interesse giuridico sotteso di obbligarsi …ad obbligarsi, non ha alcun utile risvolto pratico, ma al contrario è fonte solo di inutili complicazioni.
Ouindi una proposta di acquisto che rimanda ad un preliminare e' nulla
una proposta di acquisto che rimanda ad una scrittura integrativa e' DUBBIA in quanto fino ad oggi la Cassazione non si e' pronunciata e moltissimi A.I rimandano ad una scrittura integrativa o ripetitiva e poi al rogito. (fanno tutti cosi')
una proposta di acquisto che rimanda al rogito (cioe' dove si fissa l'appuntamento alla data del rogito) e' valida.

La citata sentenza, pone fine ad una prassi frequente in materia di compravendita immobiliare condotta per intermediazione di agenzie immobiliari, consistente nel far sottoscrivere al promissario acquirente una proposta irrevocabile d'acquisto che lo impegnerà poi a firmare il successivo contratto di compravendita definitivo.
I giudici di legittimità hanno fondato la loro pronuncia sull'assunto che già le disposizioni dell'art. 2932 c.c. che contemplano la possibilità di ottenere una sentenza produttiva degli stessi effetti del contratto definitivo non concluso, consentono di porre in essere un diretto collegamento strumentale tra il preliminare ed il definitivo destinato a realizzare l'effettivo risultato voluto dalle parti.
Pertanto, l'obbligo ad obbligarsi, risulterebbe, secondo la Suprema Corte una inutile superfetazione, poco utile dal punto di visto pratico, una reiterazione che non sarebbe sorretta da alcun interesse meritevole di tutela, visto che l'impegno può essere assunto immediatamente dai contraenti, e che, in caso di inadempimento, potrebbero sempre invocare le previsioni del 2932 c.c..
Ma c'è di più; il mediatore immobiliare non ha diritto ad alcuna provvigione in quanto l'obbligo di pagamento nei confronti di quest'ultimo nasce nel momento stesso della conclusione del contratto a norma dell'art. 1755 momento che si perfezione dunque nel momento finale delle trattative e di conclusione dell'affare e non a seguito della proposta irrevocabile d'acquisto.

www.4ensicmag.com/diritto-civile/-preliminare-del-preliminare-e-dolo-...
www.dirittoeprocesso.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2383%3Ala-cassazione-si-pronuncia-sul-cd-contratto-preliminare-di-preliminare-g-m-celardi&catid=57%3Aobbligazioni-e-contratti&Itemid=87...

La Cassazione sancisce la nullità del “preliminare di preliminare”

Considerazioni in merito
Accade frequentemente, nel corso delle trattative per l’acquisto di un immobile, che l’agente immobiliare pretenda la sottoscrizione, da parte del potenziale acquirente, di una scrittura (solitamente qualificata come “proposta irrevocabile di acquisto”), nella quale si propone di acquistare l’immobile ad un certo prezzo, impegnandosi, in caso di accettazione della proposta da parte del potenziale - venditore, a sottoscrivere entro una certa data il contratto preliminare, per poi concludere, in un momento ulteriore, il contratto definitivo; alla sequenza di scritture – contratti corrisponde, di norma, la corresponsione di importi in denaro a titolo di penale, caparra confirmatoria e/o acconti sul prezzo.
Ebbene, ad un tale modo di procedere, per la verità assai diffuso, pone un freno la Corte di Cassazione, la quale, con la Sentenza n. 8038 del 2 aprile 2009 afferma il principio secondo cui “non va riconosciuta come possibile funzione del preliminare di compravendita – oltre quella sua propria dell’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto, a norma del primo comma dell’art. 2932 c.c. – anche quella di obbligarsi ad obbligarsi ad ottenere quell’effetto, non risultando tale ulteriore funzione sorretta da alcun effettivo interesse meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico, ben potendo l’impegno essere assunto immediatamente”. In altri termini non è possibile, secondo la Suprema Corte, impegnarsi vicendevolmente a concludere un contratto in cui ancora ci si obblighi all’acquisto di un bene.Una simile pattuizione è, secondo la Corte, nulla per mancanza di causa, non avendo senso pratico, a suo dire, promettere ora di promettere ancora in futuro; riprendendo le parole impiegate dalla Corte, “riconoscere come possibile funzione (del preliminare, ndr) anche quella di obbligarsi ... ad obbligarsi, darebbe luogo ad una inconcludente superfetazione, non sorretta da alcun effettivo interesse meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico, ben potendo l’impegno essere assunto immediatamente”.
econdo la Corte, dunque, il “preliminare di preliminare” non potrebbe mai avere efficacia vincolante per le parti, potendo al più riconoscersi in esso, qualora sia redatto per iscritto (come è nelle transazioni immobiliari) una mera “minuta di contratto”, o puntuazione (termine con il quale si indica il documento redatto dalle parti per fissare, senza effetto vincolante, i contenuti di un successivo contratto). Il principio enunciato dalla Cassazione può avere notevoli ricadute pratiche, di cui è bene tenere conto ogni qualvolta ci si trovi a condurre trattative finalizzate all’acquisto di un bene (mobile o immobile che sia). Tra queste, vanno evidenziate quelle relative alle somme di denaro che eventualmente vengano promesse o versate, da una parte all’altra, a garanzia della futura stipulazione dell’ulteriore preliminare. Nel caso affrontato dalla Cassazione, ad esempio, la parte potenziale – acquirente si era impegnata a versare alla controparte, che avesse accettato la c.d. “proposta irrevocabile d’acquisto”, la somma di lire 14.000.000 per il caso in cui si fosse successivamente sottratta all’obbligo di sottoscrivere il preliminare d’acquisto dell’immobile.
Non avendo ella dato corso all’obbligo assunto, la potenziale venditrice l’aveva convenuta in giudizio per ottenere il pagamento della “penale” così prevista; la Cassazione, all’esito dei tre gradi di giudizio, ha rigettato tale domanda proprio sulla base del principio in commento, affermando in sostanza che, essendo nullo il preliminare di preliminare, nessuna penale deve essere corrisposta per il caso di suo inadempimento (a corollario, la Corte precisa che, potendosi riconoscere nel “preliminare di preliminare” tutt’al più una minuta di contratto, e dunque una semplice puntualizzazione dello stato raggiunto delle trattative, eventuali penali che dovessero essere pattuite a garanzia della conclusione dell’ulteriore preliminare sarebbero nulle ed inefficaci anche perché non è ipotizzabile la pattuizione di una “penale riferita a responsabilità aquiliana, come quella in cui si può incorrere in fase di trattative”). Analoghe conseguenze possono trarsi, sul solco del medesimo principio, relativamente alle somme che siano (non promesse ma) versate (ad esempio a titolo di caparra confirmatoria) al momento della sottoscrizione del “primo” preliminare; essendo quest’ultimo affetto da nullità (e dunque improduttivo di qualsiasi effetto giuridico vincolante) chi abbia percepito tali somme non potrà, in caso di inadempimento della controparte, trattenerle a titolo di indennizzo (secondo la funzione propria della caparra), ma sarà invece, con ogni probabilità, tenuto a restituirle in quanto ricevute in esecuzione di contratto nullo. Ne risulta evidente l’importanza della sentenza in commento, che consiglia di prestare la massima attenzione, in sede di trattative, al contenuto degli obblighi assunti (specie dalla controparte); se essi si sostanziassero nel mero impegno a concludere un ulteriore contratto preliminare, alla luce della sentenza in commento non ne sarebbe garantita la coercibilità (e neppure eventuali penali e/o caparre sarebbero sufficienti a tutelare la posizione della parte a favore della quale tali obblighi sono stati assunti).
Peraltro, come riconosciuto dalla stessa Corte di Cassazione, occorre tenere distinta la fattispecie in esame (“preliminare di preliminare”) dall’ipotesi in cui le parti si obblighino, con il contratto preliminare, a stipulare il contratto definitivo, impegnandosi altresì a rinnovare il loro consenso in un altro negozio “formale”. In quest’ultimo caso, infatti, il consenso per la stipulazione del definitivo si è già formato, e le parti intendono soltanto riprodurre il contratto già concluso in altra veste formale (per esempio, davanti ad un notaio per la trascrizione del preliminare) . Spetterà al Giudice stabilire, di volta in volta, sulla base del suo prudente apprezzamento non censurabile in sede di legittimità, se si ricada nell’una o nell’altra ipotesi.
www.cortellazzo-soatto.it/Approfondimenti/TemieContributi/Lanullitadelpreliminarediprelimin...



Caro ccc e cari tutti,
e' il mio primo intervento e vorrei fare i complimenti per utilissimo questo forum.

Ho una domanda riguardo alla questione posta qui. Ho firmato una proposta di acquisto una settimana fa, molto imprudentemente e direi stupidamente, affascinato dall'appartamento che avevo visto che, a prima vista, mi era piaciuto molto.
Mi sono reso conto soltanto in seguito di alcune stranezze nell'atteggiamento dell'agente immobiliare, del quale mi sono fidato, ma che, ripensandoci, ha voluto agire troppo precipitosamente, non lasciandomi il tempo di ragionare a mente fredda sull'importante acquisto che stavo per fare.

Ad esempio, non ho controllato le misure catastali dell'immobile, che mi era stato detto essere di 82mq commerciali mentre, ad una attenta analisi e considerando anche la cantina al 25% e balcone ad 1/3, risulta essere circa 69. L'agente in effetti, alla mia richiesta mi aveva consegnato una mappa non in scala 1:200, ed era stato impossibile controllare le reali misure, che piu' tardi invece mi sono state consegnate.
Avevo chiesto la certificazione dell'impianto elettrico, mi era stato detto che l'avrei avuta, ma non mi e' ancora stata consegnata e alle mie coontinue richieste l'agente risponde vagamente.
Il modulo prestampato che ho firmato e' stato corretto a penna dall'agente, nello spazio riguardante la firma del preliminare di fronte ad un notaio. Nella versione di ora, pare che il preliminare vero e proprio sia quello che ho firmato, mentre il preliminare davanti al notaio sia solo una seconda rata del contratto.

Ora, io non ho ancora versato i 5000 euro di acconto, li ho soltanto promessi entro tre giorni dall'accettazione (che non e' ancora arrivata, sono passati 5 giorni e la proposta scade dopo 15). Pero mi sono insospettito (seppur tardivamente, ahime') e ora non voglio piu' acquistare l'appartamento. Non mi sento tranquillo.

Che cosa posso fare?

Grazie mille a chi trovera' il tempo e la voglia di rispondermi.
Paolo

[Modificato da dude79 29/11/2012 17:25]
12/12/2012 18:31
 
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Re: Re: preliminare del preliminare - nullo - Cassazione Sentenza n. 8038 del 2 aprile 2009
dude79, 29/11/2012 17:18:



Caro ccc e cari tutti,
e' il mio primo intervento e vorrei fare i complimenti per utilissimo questo forum.

Ho una domanda riguardo alla questione posta qui. Ho firmato una proposta di acquisto una settimana fa, molto imprudentemente e direi stupidamente, affascinato dall'appartamento che avevo visto che, a prima vista, mi era piaciuto molto.
Mi sono reso conto soltanto in seguito di alcune stranezze nell'atteggiamento dell'agente immobiliare, del quale mi sono fidato, ma che, ripensandoci, ha voluto agire troppo precipitosamente, non lasciandomi il tempo di ragionare a mente fredda sull'importante acquisto che stavo per fare.

Ad esempio, non ho controllato le misure catastali dell'immobile, che mi era stato detto essere di 82mq commerciali mentre, ad una attenta analisi e considerando anche la cantina al 25% e balcone ad 1/3, risulta essere circa 69. L'agente in effetti, alla mia richiesta mi aveva consegnato una mappa non in scala 1:200, ed era stato impossibile controllare le reali misure, che piu' tardi invece mi sono state consegnate.
Avevo chiesto la certificazione dell'impianto elettrico, mi era stato detto che l'avrei avuta, ma non mi e' ancora stata consegnata e alle mie coontinue richieste l'agente risponde vagamente.
Il modulo prestampato che ho firmato e' stato corretto a penna dall'agente, nello spazio riguardante la firma del preliminare di fronte ad un notaio. Nella versione di ora, pare che il preliminare vero e proprio sia quello che ho firmato, mentre il preliminare davanti al notaio sia solo una seconda rata del contratto.

Ora, io non ho ancora versato i 5000 euro di acconto, li ho soltanto promessi entro tre giorni dall'accettazione (che non e' ancora arrivata, sono passati 5 giorni e la proposta scade dopo 15). Pero mi sono insospettito (seppur tardivamente, ahime') e ora non voglio piu' acquistare l'appartamento. Non mi sento tranquillo.

Che cosa posso fare?

Grazie mille a chi trovera' il tempo e la voglia di rispondermi.
Paolo




che pasticcio..
........probabilmente tu parli di dicembre,per la scadenza della proposta, quindi sono in tempo per la risposta.
se non ti arriva l'accettazione in forma scritta della proposta puoi sentirti svincolato dal contratto.
se invece ti arriva entro i 15 gg la proposta e' diventata un preliminare e sei vincolato.
di solito nella proposta che diventa preliminare c'e' scritto che l'immobile viene venduto nella formula visto e piaciuto...........
quindi i mq non sono importanti.
per quello che dici che la firma sul preliminare e' stata corretta a penna non capisco cosa vuoi dire.
il preliminare e' uno solo..........la proposta quando viene accettata
dal venditore diventa un preliminare.
al limite dal notaio si va per fare la trascrizione non un altro preliminare
la certificazione dell'impianto elettrico si puo' autocertificare il giorno del rogito... non e' obbligatoria.
obbligatoria e' l'ACE.
mi dispiace rispondere cosi' tardi, veramente ma vengo poco su questo forum..........a cadenza 15gg.



[Modificato da ccc56 12/12/2012 18:39]
ccc56
19/01/2013 22:16
 
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Sono stato uno sprovveduto
Buongiorno a tutti, come dal titolo del mio topic sono stato un grandissimo sprovveduto.
Spiego brevemente: ho sottoscritto 2 giorni fa una proposta d'acquisto immobiliare tramite agenzia; nonostante le 2 visite all'immobile e le numerose telefonate di spiegazioni e chiarimenti vari intercorse tra me e l'agente immobiliare, solo durante la compilazione di suddetta proposta, sono stato informato che lo stato di fatto di questo immobile non corrisponde alle mappe catastali (quello che dovrebbe essere un box attiguo all'appartamento è stato trasformato in una camera da letto e un bagno supplementari). Mi sono insospettito di questa cosa, anche se purtroppo non abbastanza, e ho ingenuamente chiesto lumi all'agente su cosa potesse comportare questa irregolarità ai fini dell'eventuale accettazione della mia proposta e della successiva compravendita dell'immobile. Mi è stato sbrigativamente risposto che questa difformità non era di alcun ostacolo alla vendita e che se proprio avessi voluto ("...ma in realtà perchè mai farlo??"), si sarebbe potuta facilmente risolvere da parte mia dopo l'acquisto con una sanatoria che costerebbe poche migliaia di euro. Dal momento che l'offerta che mi stavo accingendo a fare era oltremodo ribassata rispetto alla richiesta del venditore (-30%), ho pensato che in caso mai di accettazione avrei potuto sostenere quella spesa senza grossi problemi.
Insomma, ingenuità, stupidità, ignoranza, chiamiamola come vogliamo (mi sto tormentando da 2 giorni e 2 notti), ho completato e sottoscritto la proposta corredata di assegno per caparra confirmatoria. L'agente ha cancellato con una riga la parte del documento che attesta che l'immobile in oggetto "è conforme dal punto di vista catastale e urbanistico".
Come potete immaginare una volta arrivato a casa e documentatomi su internet mi sono sentito morire. Ho fatto una cosa grave e vincolante e mi sento stupido, ma anche in parte raggirato. So che la legge non ammette ignoranza, ma mi sento davvero di essere stato consigliato male e soprattutto in malafede.
Come posso fare a questo punto? Qual'è il modo migliore per muovermi, senza combinare altri guai?
Grazie a chi vorrà e potrà consigliarmi per il meglio.
20/01/2013 11:08
 
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Villa con una stanza in più non sanata, impossibile fare il rogito

Villa con una stanza in più non sanata, impossibile fare il rogito Volendo comprare una villa con piccolo abuso edilizio (stanzetta di circa 10 mq) è possibile sanare l'abuso? Il notaio può procedere al rogito? Grazie.Se esiste un abuso difficilmente questo sarà sanabile, perchè se lo fosse sarebbe interesse del venditore provvedere alla sanatoria prima di vendere l'immobile. Potrà comunque verificare con il Comune, ma se l'abuso non può essere sanato il notaio non può fare il rogito. Non è infatti commerciabile un immobile oggetto di abusi edilizi non sanati e non sanabili, neppure se le parti sono d'accordo. a partire dal luglio dello scorso anno, infatti, esiste per il notaio l'obbligo di verificare la conformità dell'immobile alla planimetria catastale, e questa non è materia che possa costituire oggetto di accordo fra le parti, in quanto sono in gioco interessi di natura pubblica in campo fiscale ed urbanistico. (3 marzo 2011)bartolomeocassano@libero.itfalse chiede

finanza.repubblica.it/Esperti/Casa.aspx?ID=217388
[Modificato da stelafe 20/01/2013 11:20]
21/01/2013 10:50
 
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Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 19/01/2013 22:16:

Buongiorno a tutti, come dal titolo del mio topic sono stato un grandissimo sprovveduto.
Spiego brevemente: ho sottoscritto 2 giorni fa una proposta d'acquisto immobiliare tramite agenzia; nonostante le 2 visite all'immobile e le numerose telefonate di spiegazioni e chiarimenti vari intercorse tra me e l'agente immobiliare, solo durante la compilazione di suddetta proposta, sono stato informato che lo stato di fatto di questo immobile non corrisponde alle mappe catastali (quello che dovrebbe essere un box attiguo all'appartamento è stato trasformato in una camera da letto e un bagno supplementari). Mi sono insospettito di questa cosa, anche se purtroppo non abbastanza, e ho ingenuamente chiesto lumi all'agente su cosa potesse comportare questa irregolarità ai fini dell'eventuale accettazione della mia proposta e della successiva compravendita dell'immobile. Mi è stato sbrigativamente risposto che questa difformità non era di alcun ostacolo alla vendita e che se proprio avessi voluto ("...ma in realtà perchè mai farlo??"), si sarebbe potuta facilmente risolvere da parte mia dopo l'acquisto con una sanatoria che costerebbe poche migliaia di euro. Dal momento che l'offerta che mi stavo accingendo a fare era oltremodo ribassata rispetto alla richiesta del venditore (-30%), ho pensato che in caso mai di accettazione avrei potuto sostenere quella spesa senza grossi problemi.
Insomma, ingenuità, stupidità, ignoranza, chiamiamola come vogliamo (mi sto tormentando da 2 giorni e 2 notti), ho completato e sottoscritto la proposta corredata di assegno per caparra confirmatoria. L'agente ha cancellato con una riga la parte del documento che attesta che l'immobile in oggetto "è conforme dal punto di vista catastale e urbanistico".
Come potete immaginare una volta arrivato a casa e documentatomi su internet mi sono sentito morire. Ho fatto una cosa grave e vincolante e mi sento stupido, ma anche in parte raggirato. So che la legge non ammette ignoranza, ma mi sento davvero di essere stato consigliato male e soprattutto in malafede.
Come posso fare a questo punto? Qual'è il modo migliore per muovermi, senza combinare altri guai?
Grazie a chi vorrà e potrà consigliarmi per il meglio.




scusa la domanda ma devi prendere un mutuo?
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Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
nasone@, 21/01/2013 10:50:




scusa la domanda ma devi prendere un mutuo?




No non devo prendere un mutuo; ma vorrei, ovviamente, che tutto fosse a posto al rogito.
Dopo essermi documentato un po' su internet, a prescindere dalle informazioni lacunose e parzialmente false ricevute dall'agente immobiliare, credo di aver capito di essere ancora in tempo per richiedere che il venditore regolarizzi la situazione catastale e urbanistica.
Credo di essere in tempo fino al rogito, e credo anche che il venditore non abbia facoltà di "rifiutarsi" di regolarizzare, a meno di non ritirare la vendita... qualcuno me lo può confermare?
21/01/2013 16:32
 
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Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 21/01/2013 11:12:




No non devo prendere un mutuo; ma vorrei, ovviamente, che tutto fosse a posto al rogito.
Dopo essermi documentato un po' su internet, a prescindere dalle informazioni lacunose e parzialmente false ricevute dall'agente immobiliare, credo di aver capito di essere ancora in tempo per richiedere che il venditore regolarizzi la situazione catastale e urbanistica.
Credo di essere in tempo fino al rogito, e credo anche che il venditore non abbia facoltà di "rifiutarsi" di regolarizzare, a meno di non ritirare la vendita... qualcuno me lo può confermare?



Beh poteva essere la tua salvata perchè il perito avrebbe bloccato l'erogazione e il tutto sarebbe decaduto senza spese da parte tua, perchè nelle proposte di acquisto c'è scritto che sono valide in caso di sola erogazione del mutuo! In questo caso invece tu hai firmato sapendo che l'immobile è in queste cndizioni e quindi devi sanare tu la situazione (sempre che il problema sia possibile da sanare!!!!)

21/01/2013 16:55
 
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Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
nasone@, 21/01/2013 16:32:



Beh poteva essere la tua salvata perchè il perito avrebbe bloccato l'erogazione e il tutto sarebbe decaduto senza spese da parte tua, perchè nelle proposte di acquisto c'è scritto che sono valide in caso di sola erogazione del mutuo! In questo caso invece tu hai firmato sapendo che l'immobile è in queste cndizioni e quindi devi sanare tu la situazione (sempre che il problema sia possibile da sanare!!!!)





Ma scusa, non capisco... io sono sì stato informato che l'immobile non è conforme e ho di certo sbagliato a non sospendere tutto, ma rimane il fatto che il venditore dal luglio 2012 non può vendere un immobile senza la regolarità certificata. Come posso acquistare una cosa che non può essere venduta, anche volessi?
22/01/2013 00:00
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 21/01/2013 16:55:




Ma scusa, non capisco... io sono sì stato informato che l'immobile non è conforme e ho di certo sbagliato a non sospendere tutto, ma rimane il fatto che il venditore dal luglio 2012 non può vendere un immobile senza la regolarità certificata. Come posso acquistare una cosa che non può essere venduta, anche volessi?




allora tu puoi pure dire che nno vuoi fare più il rogito ma cosi perdi i soldi dell'anticipo e se l'ai i mette di traverso...e sicuramente si mette ..puo chiederti anche la percentuale che gli spetta per l'intermediazione!!! Comunque se non ci dici qual'è il problema da sanare non possiamo essere più precisi!
22/01/2013 00:20
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
nasone@, 22/01/2013 00:00:




allora tu puoi pure dire che nno vuoi fare più il rogito ma cosi perdi i soldi dell'anticipo e se l'ai i mette di traverso...e sicuramente si mette ..puo chiederti anche la percentuale che gli spetta per l'intermediazione!!! Comunque se non ci dici qual'è il problema da sanare non possiamo essere più precisi!




No, credo di non riuscire a spiegarmi. Io non intendo ritirare la mia offerta, io voglio, in caso di accettazione, richiedere formalmente che entro la data del rogito la situazione venga regolarizzata da parte del venditore, come mi pare di capire che sia suo dovere fare per legge.
Comunque si tratta di un locale ad uso magazzino attiguo e pertinente all'appartamento che è diventato una cameretta e un bagno in più.
22/01/2013 13:38
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 00:20:




No, credo di non riuscire a spiegarmi. Io non intendo ritirare la mia offerta, io voglio, in caso di accettazione, richiedere formalmente che entro la data del rogito la situazione venga regolarizzata da parte del venditore, come mi pare di capire che sia suo dovere fare per legge.
Comunque si tratta di un locale ad uso magazzino attiguo e pertinente all'appartamento che è diventato una cameretta e un bagno in più.




...e tu credi che un ampliamento della casa e un cambio di destinazione d'uso sia sanabile? Cioè voglio dire ti sei già informato al comune se è possibile farlo? E secondo te perchè nno lo ha già fatto se era così semplice?
[Modificato da nasone@ 22/01/2013 13:40]
22/01/2013 14:37
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
nasone@, 22/01/2013 13:38:




...e tu credi che un ampliamento della casa e un cambio di destinazione d'uso sia sanabile? Cioè voglio dire ti sei già informato al comune se è possibile farlo? E secondo te perchè nno lo ha già fatto se era così semplice?




Ok, appunto, immagino che non sia cosa facile.
Ma se l'irregolarità è insanabile, è il venditore a non poter vendere a priori, giusto?
Questo immobile non poteva essere messo in vendita!
Quindi, se richiedo che venga regolarizzato entro il rogito (mi pare di capire che sia un mio diritto), e loro non possono farlo, cosa altro possono fare se non ritirarlo dalla vendita?
22/01/2013 16:16
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 14:37:




Ok, appunto, immagino che non sia cosa facile.
Ma se l'irregolarità è insanabile, è il venditore a non poter vendere a priori, giusto?
Questo immobile non poteva essere messo in vendita!
Quindi, se richiedo che venga regolarizzato entro il rogito (mi pare di capire che sia un mio diritto), e loro non possono farlo, cosa altro possono fare se non ritirarlo dalla vendita?




Ho capito il tuo ragionamento non fa una piega..ma tu stesso hai detto che hai firmato un atto dove era stato cancellato la dicitura "è conforme dal punto di vista catastale e urbanistico" quindi sei tu adesso che devi sanare la pratica!
22/01/2013 16:45
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
nasone@, 22/01/2013 16:16:




Ho capito il tuo ragionamento non fa una piega..ma tu stesso hai detto che hai firmato un atto dove era stato cancellato la dicitura "è conforme dal punto di vista catastale e urbanistico" quindi sei tu adesso che devi sanare la pratica!




È vero, io però non ho firmato l'atto, ma al momento solo la proposta d'acquisto, che dovrebbe essere un "preliminare del preliminare"... e credo di essere in tempo fino al rogito (l'atto vero e proprio) a richiedere la regolarizzazione...
22/01/2013 16:51
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 16:45:




È vero, io però non ho firmato l'atto, ma al momento solo la proposta d'acquisto, che dovrebbe essere un "preliminare del preliminare"... e credo di essere in tempo fino al rogito (l'atto vero e proprio) a richiedere la regolarizzazione...



Pronto!?!?! la proposta è vincolante, lo sai questo? Nel momneto che il venditore accetta sei vincolato a proseguire!

22/01/2013 16:51
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 16:45:




È vero, io però non ho firmato l'atto, ma al momento solo la proposta d'acquisto, che dovrebbe essere un "preliminare del preliminare"... e credo di essere in tempo fino al rogito (l'atto vero e proprio) a richiedere la regolarizzazione...



Pronto!?!?! la proposta è vincolante, lo sai questo? [SM=g1765347]
22/01/2013 18:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
nasone@, 22/01/2013 16:51:



Pronto!?!?! la proposta è vincolante, lo sai questo? [SM=g1765347]




E questo infatti era il mio timore e il motivo per cui mi sono tanto rammaricato per la mia leggerezza... però poi leggendo il DL del luglio 2010 che regolamenta la questione ho anche letto che le dichiarazioni di conformità "non possono essere materia di trattativa tra le parti". Questo credo che dal punto di vista legale se anche compratore e venditore fossero d'accordo a procedere in assenza di suddetti certificati, non sarebbe in linea di principio possibile. Da ciò ne deduco che meno che mai sarebbe possibile se il compratore richiede esplicitamente al momento del rogito che questi documenti vengano prodotti. È come se io volessi acquistare un'auto priva di libretto di circolazione... non posso e basta, anche se voglio, e il proprietario non può vendermela!
Credo comunque di dover consultare un legale esperto in materia.
22/01/2013 22:11
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 18:36:




. È come se io volessi acquistare un'auto priva di libretto di circolazione... non posso e basta, anche se voglio, e il proprietario non può vendermela!
.



Veramente si può vendere te lo assicuro! [SM=g1765347]

Il discorso è che adesso l'assegno c'è l'ha il venditore..che puo incassarlo TRANQUILLAMENTE ...poi tocca a te far scrivere dal legale per riaverli e se quello non vuole e si va in giudizio...passano anni...ma veramente tanti anni...e lui intanto si puo vendere la casa!!
22/01/2013 22:11
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 18:36:




E questo infatti era il mio timore e il motivo per cui mi sono tanto rammaricato per la mia leggerezza... però poi leggendo il DL del luglio 2010 che regolamenta la questione ho anche letto che le dichiarazioni di conformità "non possono essere materia di trattativa tra le parti". Questo credo che dal punto di vista legale se anche compratore e venditore fossero d'accordo a procedere in assenza di suddetti certificati, non sarebbe in linea di principio possibile. Da ciò ne deduco che meno che mai sarebbe possibile se il compratore richiede esplicitamente al momento del rogito che questi documenti vengano prodotti. È come se io volessi acquistare un'auto priva di libretto di circolazione... non posso e basta, anche se voglio, e il proprietario non può vendermela!
Credo comunque di dover consultare un legale esperto in materia.



Tu ormai ti sei impegnato nell'acquisto pena la perdita della caparra definita nel preliminare e la commissione dell'ai.

Il proprietario deve regolarizzare la posizione pena l'annullamento della vendita con perdita della commissione dell'ai ed eventuale penale definta sul preliminare.

Ti consiglio di rivolgerti ad un avvocato per farti spiegare quali passi da seguire perche' l'ai farà di tutto per avere i suoi soldi da te comunque vada la faccenda e il venditore cercherà in tutti modi di non far perdere valore all'appartamento.




[Modificato da pax2you 22/01/2013 22:23]
23/01/2013 14:20
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 00:20:



Comunque si tratta di un locale ad uso magazzino attiguo e pertinente all'appartamento che è diventato una cameretta e un bagno in più.



Scusa, ma non si fa prima a ripristinare lo stato precedente?

Traduzione: il venditore chiude (murandola e stuccandola) la porta del magazzino, rimuove i sanitari dal bagno e demolisce il tramezzo di chiusura del bagno, ripristinando nel contempo le luci precedenti (se sono state modificate).

L'immobile torna conforme alla pianta, l'ampliamento scompare e il cambiamento di destinazione non c'e' piu'.

Semplice e indolore, soprattutto se confrontato con l'alternativa di una litigata in tribunale dai risvolti quantomeno incerti e dai costi sicuramente spropositati.

Parlando qualche giorno fa con un amico a proposito di una veranda abusiva gli dicevo: "ma chi te lo fa fare di sbatterti a regolarizzare la veranda per vendere, limitati a smontarla e a lasciarla in cantina, se poi l'acquirente vuole ripristinarla, diventano affari suoi dopo il rogito".





[Modificato da Loziodigekko 23/01/2013 14:21]
23/01/2013 15:48
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Loziodigekko, 23/01/2013 14:20:



Scusa, ma non si fa prima a ripristinare lo stato precedente?

Traduzione: il venditore chiude (murandola e stuccandola) la porta del magazzino, rimuove i sanitari dal bagno e demolisce il tramezzo di chiusura del bagno, ripristinando nel contempo le luci precedenti (se sono state modificate).

L'immobile torna conforme alla pianta, l'ampliamento scompare e il cambiamento di destinazione non c'e' piu'.

Semplice e indolore, soprattutto se confrontato con l'alternativa di una litigata in tribunale dai risvolti quantomeno incerti e dai costi sicuramente spropositati.

Parlando qualche giorno fa con un amico a proposito di una veranda abusiva gli dicevo: "ma chi te lo fa fare di sbatterti a regolarizzare la veranda per vendere, limitati a smontarla e a lasciarla in cantina, se poi l'acquirente vuole ripristinarla, diventano affari suoi dopo il rogito".






... guarda, sai che alla fine mi sa che è la via più semplice questa? Poche migliaia di euro, magari mettendosi d'accordo e dividendole con il venditore, e la situazione è "sanata"... grazie a tutti dei consigli!
25/01/2013 17:46
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 14:37:




Ok, appunto, immagino che non sia cosa facile.
Ma se l'irregolarità è insanabile, è il venditore a non poter vendere a priori, giusto?
Questo immobile non poteva essere messo in vendita!
Quindi, se richiedo che venga regolarizzato entro il rogito (mi pare di capire che sia un mio diritto), e loro non possono farlo, cosa altro possono fare se non ritirarlo dalla vendita?



aspetta, aspetta....certo che tu sei dalla parte della ragione, ci mancherebbe altro.
e' il venditore responsabile di quello che dichiara di vendere.
se l'abuso e' insanabile il venditore sarebbe inadempiente e tu avresti diritto con la caparra confirmatoria ad avere il doppio.
in questo caso sia tu che il venditore dovrete pagare la provvigione a meno che tu non possa dimostrare che l'agente sapesse dell'abuso.
ciao
[Modificato da ccc56 25/01/2013 17:47]
ccc56
25/01/2013 17:48
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
nasone@, 22/01/2013 16:16:




Ho capito il tuo ragionamento non fa una piega..ma tu stesso hai detto che hai firmato un atto dove era stato cancellato la dicitura "è conforme dal punto di vista catastale e urbanistico" quindi sei tu adesso che devi sanare la pratica!



ma per favore....non diciamo stupidate.
lui e' l'acquirente. [SM=g1748862] [SM=g1748862]
[Modificato da ccc56 25/01/2013 17:49]
ccc56
25/01/2013 17:53
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Bluetti, 22/01/2013 16:45:




È vero, io però non ho firmato l'atto, ma al momento solo la proposta d'acquisto, che dovrebbe essere un "preliminare del preliminare"... e credo di essere in tempo fino al rogito (l'atto vero e proprio) a richiedere la regolarizzazione...



una cosa alla volta...tu anche se sapevi e ti avevano detto che l'immobile non era conforme devi pretendere se e' possibile sanare entro il rogito che il venditore lo faccia.
per il preliminare del preliminare ...e' un'altra faccenda che si potrebbe usare ma ci vuole sempre un giudice.

ma dico io che ci sta a fare un forum come questo se poi fate lo stesso casini??
[SM=g1749704] [SM=g1749704]

[Modificato da ccc56 25/01/2013 17:54]
ccc56
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
ccc56, 25/01/2013 17:46:



aspetta, aspetta....certo che tu sei dalla parte della ragione, ci mancherebbe altro.
e' il venditore responsabile di quello che dichiara di vendere.
se l'abuso e' insanabile il venditore sarebbe inadempiente e tu avresti diritto con la caparra confirmatoria ad avere il doppio.
in questo caso sia tu che il venditore dovrete pagare la provvigione a meno che tu non possa dimostrare che l'agente sapesse dell'abuso.
ciao




Grazie mille della consulenza. Ciò che mi hai confermato era quello che avevo capito leggendo la legislazione in materia, ma avevo bisogno di una conferma di un esperto del settore. L'agente sapeva eccome, mi ha informato lui stesso di questo abuso, garantendomi però che questa irregolarità "non avrebbe comportato nessun ostacolo per la vendita". Certo, è la mia parola contro la sua, però...
Comunque molto probabilmente la mia offerta verrà rifiutata, e quindi tutto si concluderà così... in caso contrario mi farò di certo assistere da un legale. Grazie ancora a tutti.
25/01/2013 17:56
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sono stato uno sprovveduto
Loziodigekko, 23/01/2013 14:20:



Scusa, ma non si fa prima a ripristinare lo stato precedente?

Traduzione: il venditore chiude (murandola e stuccandola) la porta del magazzino, rimuove i sanitari dal bagno e demolisce il tramezzo di chiusura del bagno, ripristinando nel contempo le luci precedenti (se sono state modificate).

L'immobile torna conforme alla pianta, l'ampliamento scompare e il cambiamento di destinazione non c'e' piu'.

Semplice e indolore, soprattutto se confrontato con l'alternativa di una litigata in tribunale dai risvolti quantomeno incerti e dai costi sicuramente spropositati.

Parlando qualche giorno fa con un amico a proposito di una veranda abusiva gli dicevo: "ma chi te lo fa fare di sbatterti a regolarizzare la veranda per vendere, limitati a smontarla e a lasciarla in cantina, se poi l'acquirente vuole ripristinarla, diventano affari suoi dopo il rogito".





infatti, sempre che il venditore accetti di farlo. [SM=g7574]


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