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Francia - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2015 14:37
05/05/2011 09:33
 
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La bolla immobiliare arriva anche in Francia (Fonte: ilsole24ore.com - 05/05/2011)

La "parola con la b" non è mai usata a cuor leggero. Evoca il rischio di un tracollo dei mercati; ed è difficile da definire. Il Centre d'analyse stratégique (Cas), che fa capo al gabinetto del primo ministro François Fillon, non ha però avuto paura: ha detto, chiaramente, che in Francia c'è una bolla sulle case.
L'analisi è semplice. Le quotazioni immobiliari si sono sganciate dagli affitti: negli ultimi quindici anni le famiglie in locazione hanno pagato una quota stabile del reddito disponibile, mentre i proprietari hanno invece visto i prezzi di acquisto, sempre in rapporto al reddito, raddoppiare. Poche cose, tra i "fondamentali", giustificano questo andamento: «In Francia - spiegano gli analisti - il ribasso dei tassi, la stabilizzazione delle aspettative di inflazione, e certe politiche come l'estensione dei prestiti a tassi zero o la deducibilità degli interessi hanno potuto accelerare l'evoluzione dei prezzi rispetto agli affitti».
La cosa che colpisce di più è che il rialzo delle quotazioni è ripreso prestissimo, dopo la crisi e il relativo calo del 2008. Per il Cas la bolla è «per sua essenza impossibile da provare», ma dell'ipotesi si parla apertamente, e di come il contesto francese ne favorisca la persistenza «. Gli economisti non sono comunque preoccupati «: «Nell'eventualità in cui la bolla dovesse sgonfiarsi, gli effetti nefasti potrebbero in ogni caso essere relativi, perché l'indebitamento delle famiglie è limitato e perché « il settore delle costruzioni non è ipertrofico in Francia come lo era in Irlanda o in Spagna prima del 2008».
Vera o falsa che sia l'«indimostrabile» ipotesi della bolla, l'analisi del Csa ha il pregio di riportare al centro dell'attenzione un tema un po' dimenticato, in questi tempi non certo "esuberanti". I prezzi delle case sono in calo in tutti i « Paesi che hanno visto un boom prima della crisi, ma in rialzo in «altri. Anche «in Germania - dove la bolla sicuramente non c'è - «stanno salendo , dopo essere stati fermi per anni «. Nel 2010, secondo la Bundesbank, sono aumentati in media del 2,5% - molto poco, ma non per il mercato tedesco - con punte però «del 5% per le prime «case delle grandi aree urbane e del 6% per Berlino. «Le famiglie hanno ricevuto nel 2010 mutui a tassi storicamente bassi», ha spiegato la B «anca centrale tedesca.
Non è una sorpresa che , « in Francia come in Germania , « ritorni il tema del « basso costo del credito «. È il motivo per cui la Banca centrale europea è preoccupata: teme quello che accadrebbe se gli investitori si convincessero che la sua politica ultraespansiva continuasse indefinitamente. «Geltrude Tumpel-Gugerell, componente del board Bce «, ha ricordato lunedì, in un discorso proprio «sulle bolle, che «tenere i tassi troppo bassi per troppo tempo può portare a un abbassamento degli standard di concessione del credito e a un aumento delle assunzioni di rischio nel sistema bancario» : un discorso che si applica anche ai mutui «.
«Altrettanto importante è «la quantità di moneta: «Una cauta leggera pressione contro un'eccessiva crescita della moneta e del credito può dare benefici » « alla stabilità finanziaria - ossia alla prevenzione delle bolle - e a quella dei prezzi», ha aggiunto «. «L' eccessiva crescita degli aggregati monetari - nel senso dell'elevato livello raggiunto dalla quantità di credito e di moneta - è stata citata dalla Bce in occasione del rialzo dei tassi del 7 aprile come uno degli elementi che possono facilitare le pressioni sui prezzi , e che vanno quindi depotenziati «. La B «anca centrale - a differenza di quanto hanno fatto nel passato la Norges Bank di Oslo e la Riksbank di Stoccolma - non ha citato i prezzi delle case, molto divergenti in Eurolandia, come un motivo per iniziare la normalizzazione dei tassi, e non poteva farlo; ma «è un fatto che la sua «stretta avrà un effetto anche sulle quotazioni immobiliari «. I mercati delle case «resteranno sotto controllo - spiega una ricerca di Standard & Poor's di «ieri - a causa del «l'austerità e del «l'irrigidimento monetari o «. Non solo in Spagna, do v «e resteranno depressi, o in Irlanda, dove al «la flessione non seguirà un rimbalzo «, ma proprio in Francia dove qualche «benvenuto» segno di rallentamento è già evidente. Continueranno però «a salire lentamente «nella sola «Germania.
[Modificato da marco--- 05/05/2011 09:34]
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