Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Ipercostruito e malcostruito: cominciamo a parlarne ...

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2012 13:16
08/11/2011 13:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.647
Sesso: Maschile
Utente semplice
Castellina in Chianti
OFFLINE
Quante case

Postato il 26 ottobre 2011 da fausto / fardiconto

Ho notato qualche giorno fa dei titoloni sulle locandine dei giornali: pare che a Modena si siano scatenate liti furibonde attorno ad un nuovo piano per realizzare abitazioni civili. Palazzoni, ce ne manca ancora qualcuno.

La Gazzetta offre un titolo rassicurante: “le case restano 70“. Il problema è che, nel campo sportivo che i nostri palazzinari si apprestano a sotterrare, di case non ce ne doveva finire nemmeno una. Da quel che ho capito, la giunta ha minacciato di aumentare a 110 il numero di alloggi; per poi “concedere” un rientro ai 70 richiesti da chi sa farsi obbedire, un evento che si può sbandierare come una vittoria. Ed ecco ottenuti i 70 appartamenti: via col cemento.

Edificante storiella, ma che significa da sola? Per comprendere il contesto, possiamo leggere sul Carlino che “…Le nuove palazzine di edilizia sociale che sono sorte in città, vedi l’imponente realizzazione di via Salvo d’Acquisto, sono solo una piccola parte del super piano che in quarant’anni ha sfornato 13 mila alloggi Peep, circa il 15% dei 90 mila appartamenti presenti ad oggi nel territorio comunale…”. Novantamila.

Il comune di Modena conta oggi 184.800 abitanti e rotti. La famiglia italiana media com’è oggi? Cambia di continuo; credevo che avessimo a che fare con 24 milioni di nuclei familiari, ed invece a fine 2010 siamo già a 25.175.793. O almeno così dice Istat; che ci informa anche del fatto che alla stessa data eravamo 60.626.442. La famiglia tipica conterebbe dunque 2,408 componenti, meno di quanti pensassi.

Ammettendo di suddividere i residenti di Modena in nuclei familiari di quella taglia, i 90.000 appartamenti disponibili potrebbero fornire un riparo a 216.700 persone. Il 17 % in più rispetto alla popolazione esistente. Attenzione però: si parla solo di appartamenti! Le casette dei quartieri bene forse sono sfuggite agli estensori dell’articolo, o magari sono ritenute un bene inarrivabile per chi i soldi li deve guadagnare lavorando. E’ probabile che le disponibilità di abitazioni civili inutilizzate siano ancora più ampie.

Per allargare lo sguardo può servire l’analisi realizzata dall’Agenzia del Territorio (catasto per gli amici). In fondo a questa pagina il pdf che riassume la situazione per la prima parte del 2011, almeno per quanto riguarda i dati più elementari; le restanti parti dello studio sul patrimonio immobiliare italiano si trovano qui. In realtà buona parte dei dati di base presentati sono quelli relativi a dicembre 2009; a questi l’Agenzia ha aggiunto correzioni, estrapolazioni ed analisi ulteriori.

A pagina 15 del rapporto possiamo leggere che le abitazioni civili in Italia sono 33.073.889; di questi 33 milioni di unità abitative dichiarate, 30 milioni circa appartengono a persone fisiche e 3 milioni a PNF, che sono poi enti o società di varia natura. Immaginando che le abitazioni dichiarate siano occupate ancora una volta da 2,408 persone ciascuna, potremmo ospitare senza problemi 79,6 milioni di abitanti. Nella nostra nazione abbiamo spazio – ufficialmente accertato – per quasi 19 milioni di persone in più rispetto ai residenti attualmente presenti: parliamo di Angola, Camerun o Costa d’Avorio. In realtà credevo che disponessimo di spazi abitativi maggiori tra le case sfitte, tipo quel che basta ad ospitare la Romania. E invece no, potremmo dare ospitalità solo agli abitanti di qualche nazione africana di media taglia. Comunque anche così di metri quadri inutilizzati ne abbiamo tanti lo stesso: il 31% in più rispetto al necessario, in media.

Ora occorrerebbe qualche osservazione: la stratosferica quantità di immobili inutilizzati fotografata dai servizi statistici è costituita esclusivamente da abitazioni dichiarate. Nessuna menzione sui rustici da 5oo metri quadrati abitati da due vecchietti, e nemmeno sugli appartamenti nascosti e dichiarati come magazzini (situazioni simili si osservano anche tra gli immobili appartenenti ai miei familiari). Questo per dire che stiamo sottovalutando il problema; e già dai dati ufficiali sembra un problema grave. Le eccedenze di unità abitative a Modena sembrano meno grandi rispetto al totale, ma il dato riguardava in apparenza i soli appartamenti; scommetto che aggiungendo anche abitazioni di tipo diverso il dato tornerebbe ad allinearsi alle medie nazionali.

Il rapporto dell’Agenzia del Territorio, a pagina 16, segnala poi che il nostro patrimonio comprende un buon 11,6 % di “immobili a disposizione”, cioè privi di qualsiasi utilizzo ed intestati a persone fisiche. Le società nascondono meglio le case sfitte, al punto che riescono ad occultare oggi l’impiego del 95,6% del proprio patrimonio. Ed è qui che si celano, forse, le migliaia di appartamenti invenduti esistenti in ogni paesino della mia provincia. Prima o poi qualcuno dovrà mettere mano a queste montagne di case inutilizzate; in Italia le persone giovani non hanno accesso alla prima casa, e questo fatto stride pesantemente con i numeretti disponibili. Una delle tante stranezze italiane.
_____________________________________

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats