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Mercato immobiliare: monitoraggio invenduto

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2015 14:10
06/09/2008 15:07
 
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Mattone al palo, tremila case invendute (Fonte: lanazione.it Lucca - di Diego Casali - 06/09/2008)

Lucca, 6 settembre 2008 - Colpa, in linea generale, dello sgonfiamento delle vendite oltreoceano, che si riflette anche qui da noi. Ma anche delle centinaia di case invendute (a prezzi elevati) della periferia che hanno, di fatto, rallentato le vendite. Al punto che gli operatori ora escono allo scoperto. «La crisi non si manifesta solo a livello globale — afferma Alessandro Gabriele, presidente provinciale Fimaa e titolare dell’agenzia La Notizia —. Non ci sono solo gli strascichi degli Stati Uniti con le ‘bolle’ dei mutui subprime. C’è una situazione di stallo che registriamo dall’inizio dell’anno e che, negli ultimi mesi, s’è fatta più pesante. Ricordiamoci che in Lucchesia, oltre il 90 per cento dell’acquisto di una casa è legato alla concessione del mutuo. Se si esclude questo aspetto, va detto che nella nostra provincia c’è il problema del costruito. Ci sono tanti appartamenti ‘chiavi in mano’ o pronti a essere contrattati. Ne possiamo stimare circa tremila che, al momento, restano invenduti. Di tale situazione — va avanti Gabriele — soffre soprattutto la periferia, dove si concentra la maggior parte dei cantieri. Tiene abbastanza il mercato del centro storico, così come le ville e le dimore di lusso, che fanno storia a sè. Credo che questo sia un periodo giusto per invertire la tendenza. Mi spiego: ritengo che oggi si possano acquistare appartamenti di qualità a prezzi più accessibili. A chi sta alla finestra dico che non ci sarà un crollo del mercato perché i costi sono quelli e il costruito non potrà essere svenduto».

Preoccupazione viene espressa anche da Simone Martini, titolare della Martini Immobiliare di viale Luporini. «Se dovessi dare un giudizio sull’andamento immobiliare del territorio lucchese — afferma — penserei a due risposte: una formale e moderatamente ottimista in cui prevedere una ripresa delle compravendite e delle locazioni per tutti i generi di fabbricati (abitativi e non) un po’ politically correct e una vera, sincera che viene dal cuore. Affrontiamo la seconda perché vorrei che la mia testimonianza potesse stimolare il dibattito. La situazione — dice Martini — è sconcertante. Il telefono non squilla, non posso accontentare ragazzi della mia età (30-35 anni), che desiderano acquistare casa, perché i prezzi sono troppo alti e le abitazioni troppo piccole. Ci troviamo di fronte a una Lucchesia invasa da costruzioni più o meno gradevoli, invendute per il 70-80%, con prezzi spropositati che non diminuiscono e con una domanda pari a zero. Poi — chiude —, ciliegina sulla torta, ci sono le banche che hanno ristretto le maglie per il rilascio dei mutui».

E la crisi sembra non accennare a rientrare. «Le gravi difficoltà che sta attraversando il mercato immobiliare, primo fra tutti lo sgonfiamento delle vendite oltreoceano — fanno sapere dall’agenzia Casamica di Chiasso Barletti e Piazza della Magione — si riflette anche su quello nazionale e di conseguenza su quello lucchese. Tra l’altro, si prevede anche una probabile ulteriore riduzione del numero delle transazioni intermediate e un progressivo allungamento dei tempi medi di vendita. Come gia specificato in precedenti e analisi, questo potrebbe risultare vantaggioso per i clienti. Ovvero prezzi in lieve calo, maggiore disponibilità e migliorerà la qualita delle abitazioni. Quello immobiliare — chiudono da Casamica — è un mercato economicamente e statisticamente ciclico dipendente da variazioni di flussi decisi e generati da un (macro) economia nazionale se non internazionale, secondo il nostro gruppo non resta che attendere la ripresa».
[Modificato da marco--- 03/01/2013 21:37]
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