28/04/2013 09:47 |
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L'Islanda dimentica la crisi del 2008 (Fonte: lettera43.it - di Giovanna Faggionato - 26/04/2013)
Hanno rilanciato il Paese. E fermato la disoccupazione. Ma i socialdemocratici crollano nei sondaggi per colpa dell'Ue. L'Isola alla prova del voto: in vantaggio l'opposizione.
...Il 58% degli islandesi è contrario all'ingresso nell'Ue
Il caso di Cipro, isola lontana dal baricentro dell'Ue come l'Islanda, è stata solo l'ultima goccia. Nell'ultimo sondaggio effettuato da Gallup, il 18 aprile, i due partiti anti-europeisti, il Progressive party e il Partito per l'Indipendenza, sono dati rispettivamente al 27% e al 24%. I socialdemocratici si fermano al 15%. E i verdi, loro alleati, al 9%. All'inizio del mandato socialdemocratico solo il 38% degli islandesi era contrario all'ingresso in Europa. Oggi i contrari solo saliti al 58,5% e i favorevoli sono solo il 25%. LA SINISTRA? SOLO RADICALE. La crisi ha portato voti alla destra, mentre a sinistra i favori sono finiti ai partiti più radicali. Il Pirate party è dato all'8%, come il Bright future party (letteralmente il Partito del futuro luminoso), fondato da Jón Gnarr, il comico diventato sindaco di Reykjavík.
Il centrosinistra, invece, nonostante i risultati ottenuti, è stato soffocato dall'abbraccio mortale dell'Ue. Sono le alchimie della politica, difficili da comprendere, ma diffuse a ogni temperatura.[Modificato da marco--- 28/04/2013 09:48] |
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