Case, è 'caduto' il mercato:meno 15% Gli acquisti sotto il livello di 5 anni fa

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
marco---
00martedì 30 giugno 2009 13:47
Fonte: lanazione.ilsole24ore.com - di Roberto Borgioni - 30/06/2009

Case, è 'caduto' il mercato:meno 15% Gli acquisti sotto il livello di 5 anni fa

La crisi sgretola anche il mattone, che sembrava l’ultima frontiera, l’inespugnabile fortezza. Gli umbri restano primi nella classifica italiana delle case di proprietà: quasi otto su dieci vivono in abitazioni acquistate a suon di mutui e prestiti, pur di schivare lo ‘spettro’ dell’affitto. Ma il morso delle difficoltà economiche intacca pure le mura: nel 2008, il mercato immobiliare ha perduto il 15,24% delle transazioni rispetto all’anno precedente

La crisi sgretola anche il mattone, che sembrava l’ultima frontiera, l’inespugnabile fortezza. Gli umbri restano primi nella classifica italiana delle case di proprietà: quasi otto su dieci vivono in abitazioni acquistate a suon di mutui e prestiti, pur di schivare lo ‘spettro’ dell’affitto. Ma il morso delle difficoltà economiche intacca pure le mura: nel 2008, il mercato immobiliare ha perduto il 15,24% delle transazioni rispetto all’anno precedente. Significa che sono state vendute e acquistate quindici case in meno ogni cento nel confronto con il 2007. Un tracollo certificato dall’Agenzia del Territorio, che ha pubblicato il report annuale.

"Il mercato delle case nel 2008 - dice il rapporto - conclude anche in Umbria il ciclo espansivo iniziato nel 1997, con una decisa contrazione nelle transazioni: il volume d’affari retrocede ai valori iniziali dell’ultimo quinquennio, portandosi sotto la quota raggiunta nel 2004, quando il trend di crescita aveva varcato per la prima volta la soglia delle 10.700 transazioni".

Nell’anno appena concluso, invece, le compravendite sono scese a 10.423. Si torna indietro di cinque anni e pure di più. Ed è Perugia, con la sua provincia, a pagare il prezzo maggiore alla recessione: il capoluogo perde in un anno il 21,22% delle compravendite immobiliari, mentre Terni va in controtendenza ed è tra le pochissime città italiane a far registrare il segno più, guadagnando il 7,84 per cento. Così la zona della Conca accorcia sensibilmente le distanze con il capoluogo di Regione: i dati comunali dicono che a Perugia sono state acquistate 1.958 abitazioni, mentre Terni è salita a 1.688 transazioni.

Un peso specifico importante, in questo raffronto, è rappresentato anche dai prezzi: la spesa media per acquistare un appartamento nel territorio comunale di Perugia è di 1.497 euro a metro quadrato, mentre a Terni si scende a 1.087. Quattrocento euro in meno per ogni segmento di mattonelle sono un incentivo non da poco per chi decide di comprarsi quattro mura.

L’onda lunga della recessione investe l’intera provincia di Perugia. "Il calo degli scambi - sottolinea l’Agenzia del Territorio - risulta diffuso nella quasi totalità delle macroaree". Il risultato peggiore si registra nello Spoletino (-23,64), seguito dal comprensorio di Foligno (-22,77). Poi arriva Perugia e, a ruota, seguono il Trasimeno (-20,18), l’Eugubino-gualdese (-16,07), l’Assisiate (-15,84), la Media Valle del Tevere (-14,54) e la Valnerina (-8,40). Il risultato meno gramo è quello dell’Alto Tevere, dove il mercato immobiliare perde ‘soltanto’ il 6,28 per cento delle compravendite rispetto all’anno precedente. Ma proprio in questa zona si registra uno dei peggiori risultati scorporati a livello comunale: è quello di Umbertide, dove il crollo è del 33,82 per cento. Il comune che deve incassare le maggiori perdite, tra quelli principali, è comunque Castiglione del Lago, dove gli atti registrati sono diminuiti del 35,35% in dodici mesi.

Acquistare una casa, in Umbria, costa in media 1.170 euro a metro quadrato. Il 57% delle compravendite ha per oggetto monolocali e tagli piccoli, inferiori a 60 metri quadrati. I prezzi oscillano di fior di bigliettoni a seconda della zona e, comunque, sono in linea con i listini nazionali. Non solo: nell’ultimo anno, il costo del mattone non ha subito variazioni sensibili. Il problema è che il mercato non tira. Lo conferma il fatto che anche zone di recente e persino esplosiva espansione urbanistica cominciano ad avvertire la corda della recessione stretta al collo.

E’ il caso del comune di Corciano, passato in due decenni da area semi-rurale a città nella città, con i suoi quasi 17mila abitanti. L’area corcianese ha segnato nel 2008 una contrazione nelle compravendite di immobili del 19,92%, dopo che già nel 2007 il mercato aveva registrato le prime battute d’arresto con un campanello d’allarme che faceva suonare il -4,4%.

Il rapporto dell’Agenzia del Territorio esamina anche la situazione interna al comune di Perugia. Tutte le aree che accorpano quartieri e frazioni si presentano con il segno meno, ma i valori sono molto diversi da zona a zona. Il peggior risultato è segnalato nella direttrice Pian di Massiano, San Galigano, Rimbocchi, Oliveto, Settevalli e Prepo, dove le compravendite di abitazioni sono diminuite del 45% in un anno. Negativi anche i dati di Ponte Felcino, Ponte Valleceppi, Pretola e Villa Pitignano (-29,28) e dell’area periferica lungo la Pievaiola (Mugnano, Fontignano e frazioni), con un -29,04. Scende sensibilmente il dato di Ponte San Giovanni (-25,5) nonostante le forti lottizzazioni che si stanno realizzando nel quartiere, a partire dalla riconversione dell’ex area industriale Margaritelli-De Megni.

La parte nord del Comune (Colle Umberto, Ponte Pattoli, Fratticiola e Pianello) lascia sul terreno il 23,54 per cento di transazioni, mentre va un po’ meglio a Ferro di Cavalo, San Sisto, San Marco e Castel Del Piano (-17,73%). Via XX Settembre e via Pellas perdono il 12,45%, l’area Madonna Alta-Pallotta-Fontivegge regge il colpo e frena il deficit all’11,95%. A sorpresa, il risultato meno negativo viene incassato dal centro storico più ristretto: nel triangolo compreso tra via Bonazzi, via Oberdan e l’Arco Etrusco, il livello delle compravendite di case e negozi è sceso ‘solo’ dell’8,8%. Un piccolo, ma confortante segnale di vitalità in un’acropoli che cerca di reagire alla fuga delle famiglie, alla criminalità, alle tensioni quotidiane. Secondo il rapporto dell’Agenzia del Territorio, la vecchia Perugia può ancora vincere la sua battaglia.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:21.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com