Cosa potra' comportare?
Casa, nuovi bandi:
acquisto alloggi per edilizia popolare, recupero vecchi casali
case popolari Roma, 19 maggio – Presentati in Campidoglio, dall'assessore alle politiche per la casa Antoniozzi, due nuovi bandi che affrontano il tema dell'emergenza abitativa:
1) bando per acquisto di immobili da destinare alle famiglie che, in attesa di casa popolare, si trovano a 10 punti nella graduatoria comunale. 2)
Bando per il reperimento di vecchi edifici rurali abbandonati, da riqualificare e destinare in parte a case da affittare a canone concordato, in parte ad attività agricole, ecologiche e agrituristiche.
Acquisto case:
il bando prevede una spesa cinquanta milioni di euro e risponde ai bisogni di famiglie che attendono l'assegnazione di un alloggio pubblico da oltre dieci anni – tutte in possesso dei requisiti per avere la casa, in base alle verifiche effettuate dal Comune –.
L'iniziativa, favorita dall'attuale ribasso dei prezzi sul mercato immobiliare, è l'avvio di un progetto più ampio per l'edilizia residenziale pubblica e l' 'housing sociale' a Roma.
Gli alloggi dovranno essere liberi e agibili entro il 30 settembre di quest'anno. Verrà data priorità alle case non oltre i 75 metri quadri calpestabili (perché in lista d'attesa, nella graduatoria pubblica, prevalgono single e coppie senza figli). Saranno comunque esaminate le proposte per alloggi di superficie maggiore. Altri criteri di priorità nella scelta degli immobili: minor prezzo al metro quadro, consegna più sollecita degli alloggi, offerte per interi edifici.
Il bando sarà pubblico il prossimo mercoledì 20 maggio.
Reperimento vecchi manufatti agricoli abbandonati (casali, fienili, stalle, granai, appezzamenti). A Roma ne esistono oltre diecimila (almeno) e le condizioni d'incuria in cui versano provocano, tra l'altro, danno al paesaggio. Il bando mira ad acquisirli al patrimonio comunale, con il doppio obiettivo di farne case da affittare (una parte) e, per il resto, di rilanciare l'agricoltura, l'eco-turismo e gli sport all'aria aperta – creando così nuove imprese e nuovi posti di lavoro –.
Agriturismo, agricoltura biologica con vendita diretta, manifestazioni culturali, equitazione, percorsi ciclabili in campagna: queste alcune delle possibilità legate al recupero dei vecchi casali. Il bando si rivolgerà sia a giovani imprenditori o cooperative per nuovi progetti, sia ad imprenditori che intendano rinnovare le loro aziende. In quest'ultimo caso le proposte dovranno comportare il rifacimento degli spazi non più adatti alla produzione,
per trasformarli in case da dare in affitto (per almeno 15 anni e a canone concordato).
Tra le priorità nella scelta delle proposte: creazione di posti di lavoro, inserimento dei giovani, maggior numero di addetti impiegati nel progetto, riconversione delle colture (meglio il biologico), uso di eco-tecnologie e impianti autonomi ad energia rinnovabile (solare termico, fotovoltaico…
La stesura del bando è in via di completamento.