Immigrati e case: è "sboom"

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marco---
00giovedì 11 giugno 2009 10:04
Fonte: stranieriinitalia.it - di Elvio Pasca - 20/03/2009

Immigrati e case: è "sboom"

Con la crisi, crollano gli acquisti: -40% nel primi sei mesi del 2009. Il rapporto di Scenari immobiliari

Roma – 20 marzo 2009 - La crisi economica ha fermato la corsa al mattone degli stranieri in Italia: tra mutui concessi col contagocce e incertezza lavorativa, sono sempre meno quelli che riescono a comprare casa.

‘Dal boom allo sboom’, riassume il primo osservatorio immigrati e casa 2009 diffuso dall’istituto di ricerca Scenari Immobiliari, che dopo 620 interviste ad agenti immobiliari e focus group di acquirenti immigrati riporta i dati sulle compravendite dell’anno scorso e fa previsioni su quello appena iniziato. Con la costante del segno negativo.

Nel 2008 le compravendite sono scese del 23,7 per cento rispetto all’anno precedente, per un totale di 103mila transazioni concluse. La diminuzione del fatturato è di oltre il 30 per cento, mentre la spesa media per l’abitazione acquistata scende da 124mila euro a 113mila euro.

Le previsioni per la fine dell’anno in corso sono di un ulteriore calo, sia in termini di scambi che di fatturato. Secondo Scenari immobiliari, a fine anno le transazioni concluse saranno circa 90mila, di cui solo 35mila nel primo semestre, con un calo del 40 per cento rispetto al primo semestre 2008. Si attende un miglioramento nel secondo semestre 2009, con la ripresa dei mercati finanziari, ma il dato andrà verificato.

“Questa situazione è una diretta conseguenza della stretta creditizia sui mutui, che negli ultimi mesi ha provocato un rallentamento in tutta la fascia a basso reddito del mercato residenziale. Si aggiunge poi la crisi economica che riduce le aspettative di reddito e aumenta il rischio di disoccupazione” spiegano i ricercatori.

“Per gli immigrati – si legge ancora nel rapporto - procedure di accesso al credito sono più rigide che per gli italiani, inoltre il mutuo richiesto è quasi sempre a copertura totale (ormai raro). Le pratiche per il rilascio possono durare diversi mesi, allungando sensibilmente i tempi di vendita”.

A comprare casa sono soprattutto est europei, una volta su tre romeni (38% degli acquisti nel 2008), seguiti da indiani (21%) e cinesi (16,5%). Si orientano per lo più su appartamenti condominiali tra i 50 e gli 80 metri quadrati, in periferie e piccoli comuni ben collegati dai mezzi pubblici. La spesa media è di circa 110mila euro.


Spesa media per l’acquisto dell’abitazione
Andamento degli scambi di abitazioni conclusi da lavoratori immigrati
Composizione percentuale della cifra d’acquisto
Tendenza degli acquisti di abitazioni da parte di immigrati
Ripartizione degli acquirenti immigrati per area geografica di provenienza
Qui sostengono che il futuro del mercato immobiliare lombardo è nelle mani degli immigrati:
Prezzi in picchiata, ora la vostra casa vale il 9,3% in meno (Fonte: il Giornale MIlano - di Barbara Benini - 11/06/2009 )

Marco
stelafe
00giovedì 11 giugno 2009 10:29
Abitazioni, calano compravendite e prezzi. La ripresa? Possibile con piu immigrati


www.selpress.com/rassegne/borsaimmobiliare/11062009/6A8C...
labottegadelfuturo
00venerdì 12 giugno 2009 14:08
Flussi migratori in reverse mode

Perchè gli immigrati se ne tornano a casa loro senza bisogno della Lega
nazionalsindacalista
00venerdì 12 giugno 2009 14:56
Tendenza
Crescono gli stranieri che scelgono di rientrare in patria. In Veneto sono già il il 10%

La fuga dall' Italia comincia dalle badanti

archiviostorico.corriere.it/2009/maggio/29/fuga_dall_Italia_comincia_dalle_co_9_0905290...


marco---
00giovedì 12 novembre 2009 12:02
Licenziati e senza casa La crisi degli immigrati (Fonte: lastampa.it - 04/11/2009)

L’ultima volta, pochi mesi fa, Desmond Usifoh ha istruito suo cugino che stava per tornare in Nigeria: «Vai da mia mamma e chiedile se può darmi qualcosa. Anche solo cento euro». Poche parole per mettere a nudo il fallimento di una vita. «Sono arrivato in Italia dieci anni fa perché la mia famiglia faticava a sopravvivere. Adesso sono un peso, costretto a chiedere aiuto. La verità è che da un pezzo sono io ad averne bisogno. Mia madre s’è venduta i pochi oggetti di valore che aveva». In un anno il mondo s’è rovesciato. Chi era speranza per la propria famiglia si è trasformato in zavorra. La povertà ha invertito la rotta, ed è la prima volta che accade. La crisi si è abbattuta sugli immigrati sgretolando un sistema sociale consolidato. Nel 2009 le rimesse - i soldi inviati nei Paesi d’origine - diminuiranno di oltre il dieci per cento: da 170 a 150 euro in media al mese. Non era mai successo. Ed è solo l’inizio.
Gli stranieri, in Italia e a Torino, non avevano mai conosciuto la brusca frenata dell’occupazione. Gli italiani non volevano più saperne di certi lavori? C’erano loro. Per anni avevano tenuto a galla il mercato immobiliare, comprando casa e accendendo mutui. Avevano sostenuto il mercato delle locazioni. Non nel 2009. «Di fronte alla crisi hanno pagato il prezzo più alto», sintetizza il preside della facoltà di Economia dell’Università Sergio Bortolani.
Nel 2008 a Torino le imprese stimavano quasi 7 mila assunzioni di stranieri, esclusi i lavoratori stagionali. Quest’anno non si arriverà a 4 mila, una frenata più pesante rispetto agli italiani. «Il calo non è clamoroso, si inserisce nella generale diminuzione di assunzioni di personale meno qualificato», spiega il presidente della Camera di Commercio Alessandro Barberis.
Tanti resteranno a casa. Alcuni hanno tentato di sfuggire alle spire della crisi mettendosi in proprio: non a caso l’imprenditoria straniera cresce del 6,5 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2008. Ma altri, forse la maggior parte, a casa ci sono finiti: «Chi trovava occupazione tramite le agenzie interinali quest’anno non ha lavorato», racconta Lamine Sow dell’ufficio Immigrazione della Cgil. «I dipendenti di piccole aziende, senza il paracadute della cassa integrazione, sono rimasti senza posto e a secco. E le colf sono state messe alla porta dalle famiglie che non erano più in grado di pagarle». Come gli italiani, dirà qualcuno. Vero, ma c’è un’aggravante: tante famiglie hanno patito l’umiliazione di tornare a chiedere aiuto ai genitori a 40 o 50 anni. Molti, oggi, sopravvivono grazie a loro. Gli stranieri no. «Le loro famiglie non sono qui. Anzi, si aspettano un aiuto dai parenti in Italia», dice Sow.
Il mondo alla rovescia, appunto. Il lavoro che non c’è più ha fatto crollare tutto il resto, a cominciare dalla casa. A Torino gli sfratti sono quasi raddoppiati in due anni, e - secondo il Sindacato degli inquilini - quasi il 90 per cento è causato da morosità. Gli appartamenti tornano ad affollarsi: otto famiglie su dieci condividono l’alloggio con un altro nucleo. Chi aveva una casa la perde e chi non l’aveva fatica a trovarla. «Nessuno si fida ad affittare agli stranieri - conferma il presidente di Scenari immobiliari Mario Breglia -. Hanno paura che gli inquilini non riescano a pagare il canone, o siano costretti a subaffittare».
Se gli affitti crollano figurarsi le compravendite: meno 16 per cento in un anno, quando per anni avevano trainato l’espansione del settore. «Non è finita: di questo passo l’anno prossimo sprofonderemo a meno 50 per cento», ipotizza Breglia. Sono lontani i tempi in cui ci si indebitava fino al 90 per cento del valore di un immobile. «Le banche, oggi, al massimo coprono il 60 per cento. Il resto bisogna averlo. Ma il guaio è che le procedure sono diventate così rigide che il mutuo ormai è un miraggio».
marco---
00lunedì 7 dicembre 2009 17:02
ECO - Casa, Scenari Immobiliari: In calo del 24,3% acquisti immigrati (Fonte: ilvelino.it - 07/12/2009)

Roma, 7 dic (Velino) - È in arrivo una vera “emergenza abitativa” per il mezzo milione di lavoratori immigrati alla ricerca di una casa in acquisto o in locazione. La stretta creditizia sui mutui e le incerte prospettive dell’occupazione, hanno drasticamente ridotto il numero di acquisti di residenze da parte degli immigrati. Secondo la stima di Scenari Immobiliari “nel 2009 non si concluderanno più di 78 mila compravendite, con un calo del 24,3 per cento rispetto al 2008. In contrazione, di conseguenza, anche il fatturato (meno 26,5 per cento) mentre si mantiene costante la spesa media per l'abitazione, intorno ai 110 mila euro. In Italia ci sono circa 4,5 milioni stranieri regolarmente residenti. La maggioranza degli immigrati regolari si rivolge al mercato della locazione e la domanda è in aumento dall’autunno del 2008, parallelamente alla crescente difficoltà a ottenere il finanziamento per l’acquisto”. Prato è la provincia italiana con la più alta percentuale di acquisti di stranieri, sul totale mercato immobiliare (23 per cento), seguita da Roma (16,5), Torino (11,5), Venezia (9,2 per cento), Milano (7,8 per cento) e Bologna (6 per cento). Nel 2009 a comprare una casa sono stati soprattutto rumeni, cinesi e indiani.

Negative anche le previsioni per il 2010. Si stima infatti che nel prossimo anno le compravendite subiranno un’ulteriore riduzione del 31,2 per cento, con un calo del fatturato del 30,2 per cento. La via dell’affitto è tutt’altro che semplice. Continua a essere caratterizzata da “alti costi, irregolarità contrattuali, difficoltà di reperimento degli alloggi e da pregiudizi degli intermediari o dei proprietari con cui si tratta. Da sottolineare poi la scarsa qualità, in media, delle abitazioni e la frequente condizione di sovraffollamento degli spazi. Il 61,3 per cento degli immigrati residenti vive in locazione, il 9,1 per cento alloggia presso parenti o altri connazionali, l’8,5 per cento presso il luogo di lavoro. Il resto degli stranieri residenti, circa il 20 per cento del totale, vive in un alloggio di proprietà. Il dato è in costante aumento, complice il boom degli acquisti che si è avuto negli anni 2004-2008”. L’osservatorio nazionale immigrati e casa di Scenari Immobiliari stima in “circa 600 mila gli scambi di abitazione che, negli ultimi cinque anni, hanno avuto come controparte un lavoratore straniero immigrato, per un totale di circa 70 miliardi di euro”.
stelafe
00lunedì 7 dicembre 2009 20:44
I poveri: un peso per il mercato immobiliare. E' ora di finirla!
Tutta colpa dei giovani e degli immigrati che sono squattrinati...vergogna! Come si fa a non avere 350mila euro per un biloculo di 50 metri quadri?
P.S. A scanso di equivoci preciso che è solo ironia [SM=g7574]
marco---
00lunedì 7 dicembre 2009 22:36
Re: Re:
L'ALTA VELOCITA' DA' PIU' VALORE ALLE CASE (L.Grassia) (Fonte: La Stampa - 07/12/2009)

marco---
00martedì 15 dicembre 2009 09:44
Effetto immigrati sugli immobili I valori? Sono aumentati del 2% (Fonte: Corriere della Sera - 15/12/2009)

La domanda di abitazioni proveniente dagli immigrati ha fatto crescere il prezzo delle case di circa 112% tra il 2002 e il 2007, con punte del 2,6% a Roma e del 3,6% a Milano. Uno studio della Banca d’Italia smentisce l’ipotesi, pur osservata in altri Paesi come gli Stati Uniti, secondo cui l’afflusso di stranieri «in un quartiere comporterebbe un deprezzamento del patrimonio immobiliare locale, in quanto indurrebbe i nativi a spostare la residenza altrove». Al contrario, i risultati della ricerca «indicano che la crescita dei prezzi degli immobili dovuta all’immigrazione è più pronunciata nelle zone semicentrali e periferiche», dove si concentra la presenza di stranieri.
E tra il 2007 e il 2009 invece? [SM=g1749704]
Sempre più frequenti questi piccoli "accorgimenti" per poter scrivere un titolo che è palesemente fuori contesto.

Marco
stelafe
00mercoledì 16 dicembre 2009 22:17
Effetto leva sui prezzi delle case

CROLLANO DEL 24,3 PER CENTO
GLI ACQUISTI DEGLI IMMIGRATI NEL 2009


MA NEL 2010 SARA' PEGGIO,
SE LE BANCHE NON TORNANO A DARE MUTUI
Vera "emergenza casa" per milioni di lavoratori immigrati

Sono 78mila gli acquisti di case realizzati dai lavoratori immigrati in Italia nel 2009, con un meno 24,3 per cento rispetto allo scorso anno.
E nel 2010 gli acquisti potrebbero essere solo 53mila, la metà rispetto alla media degli ultimi anni, se le banche non riprendono a concedere mutui.

www.ilsole24ore.com/Economia%20e%20Lavoro/2009/12/091207-COMUNICATO_STAMPA_e_REPORT-Immigrati&Casa-Nov09-Focus_TO_M...
Pegasus@
00giovedì 17 dicembre 2009 14:48

Riporto qui una risposta data in un altro thread ma che , come suggerisce Marco , forse è utile od opportuno riportare come contributo anche in questa discussione :

Il punto è quello che è successo dopo il 2007...fino ai giorni d'oggi.

Milano Finanza del 21-03-2009



Finanza&Mercati del 08-12-2009



Andiamo ai dati , dopo il 2007 dove effettivamente le compravendite degli immigrati erano arrivate a quota 135.000 unità , che cosa è successo ?

Un completo tracollo: nel 2008 si è franati a quota 103.000 e nel 2009 ulteriore tracollo a 78.000 , uno potrebbe pensare/illudersi che è vero sono in pratica quasi dimezzate le compravendite in due anni, però magari il prossimo anno si spera/prevede che le cose miglioreranno , no ?

Sbagliato le previsioni per il 2010 ci raccontano che se possibile il peggio deve ancora arrivare : si fa una previsione per un ulteriore -32,1 % in un solo anno portandosi a quota 53.000 : per cui dal 2007 ad oggi stiamo a circa ad un -60% in assoluto la fascia di mercato che ha subito il danno peggiore percui credo sia mera utopia sperare che sia proprio questa che salverà il mattone nostrano.

Difficile da credere o da comprendere : non credo proprio sia cosi basti pensare al fatto che sono i primi a pagare in termini occupazionali in momenti di crisi e che senza i mutui al 80-100% molto difficilmente si potranno riavvicinare al mercato della casa come acquisto.

Pega
marco---
00giovedì 17 dicembre 2009 14:55
Re:
Pegasus@, 12/17/2009 2:48 PM:


Riporto qui una risposta data in un altro thread ma che , come suggerisce Marco , forse è utile od opportuno riportare come contributo anche in questa discussione :

Il punto è quello che è successo dopo il 2007...fino ai giorni d'oggi...

Grazie! :)
E' per rendere meglio rintracciabili tutti i documenti all'occorrenza, ossia la prossima volta che sosterranno, come in questo caso, che gli immigrati stanno sostenendo il mercato immobiliare, peccato che il riferimento sia agli anni 2002-2007! [SM=g7576]

Marco
fabio_c
00venerdì 18 dicembre 2009 12:58

RAPPORTO FIAIP SULL'ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE SETTORE URBANO 2009
PREVISIONI DI MERCATO PER IL 2010

Risultati delle rilevazioni FIAIP sull'andamento del mercato immobiliare urbano 2009
«Trend in diminuzione dei prezzi nel 2009: sale il numero degli immobili messi in vendita, diminuiscono i prezzi del 7%, in contrazione le transazioni dell’11%.»
«Cauto ottimismo per gli agenti immobiliari: Nel 2010 si attende un aumento delle compravendite oltre il 10%. Aumentano le richieste di affitti ad uso residenziale.»

«Roma, 17 Dicembre 2009 – Scendono ancora i prezzi medi delle compravendite nel 2009 rispetto all’anno precedente. Secondo il Report Fiaip 2009 le compravendite immobiliari fanno registrare un andamento medio dei prezzi in calo tra il - 7 e -7,5% per abitazioni e negozi, che si attestano invece al - 8% per il segmento direzionale. Inoltre sono sempre di più gli italiani (65%, +12% rispetto al 2008), mentre diminuiscono i clienti extra U.E. (83%, -12% rispetto al 2008) che nel 2009 hanno fatto ricorso al sistema creditizio (mutuo) per acquistare immobili.
Cauto ottimismo per gli agenti immobiliari. Le previsioni, per il 2010, indicano un miglioramento per le compravendite ad uso residenziale, con particolare attenzione alle aree centrali delle città, mentre nelle zone semicentrali e periferiche il mercato potrebbe mantenersi sostanzialmente stazionario. Aumentano le richieste degli affitti ad uso abitativo. E’ quanto emerge da un campione di informazioni elaborate e raccolte da oltre 600 agenti immobiliari Fiaip su tutto il territorio nazionale, al fine di misurare la variabilità non solo dei prezzi, ed in particolare dell’andamento del mercato immobiliare.
...

Compravendite
...
I cittadini extracomunitari non spingono più il mercato immobiliare. La maggioranza dei contratti di compravendita e di locazione concluse con clienti stranieri, riguardano cittadini dell’Unione Europea con un aumento rispetto al 2008. Una riduzione si segnala per gli extracomunitari sia per le compravendite che per le locazioni. Nel 2008 oltre l’80% degli acquirenti extra Ue faceva ricorso al sistema creditizio per l’acquisto dell’abitazione. Per il 2009 si rileva invece una diminuzione (-12,50%) dei cittadini extracomunitari che hanno fatto ricorso al sistema creditizio. Ciò è dovuto probabilmente alla stretta creditizia delle banche e alle incerte prospettive occupazionali.
...»

Osservatorio
marco---
00martedì 16 febbraio 2010 09:03
Da tre anni gli stranieri non comprano case (Fonte: Sole 24 Ore - di Bronzo Enrico - 16/02/2010)

Tre agenzie immobiliari - Tempocasa, Universo casa e Mister House - hanno chiuso di recente. Altre due ieri pomeriggio avevano le saracinesche abbassate per lutto, in segno di partecipazione alla manifestazione partita da piazzale Loreto, a Milano, dove inizia via Padova: sono un’agenzia italiana e la Khaled multi service, di un egiziano.
Altri intermediatori immobiliari intervistati nelle proprie agenzie situate lungo via Padova parlano al passato del mercato immobiliare. Nei loro occhi non v’è speranza di una ripresa dell’attività. Invocano le banche affinché tornino a erogare mutui al 100%. Versano in questa situazione la Rent casa e l’Immobilcasa, dove Biagio Conta ammette di cercare i clienti anche in altri quartieri della città non avendo i vincoli territoriali di un’agenzia in franchising e, «per fortuna, neanche i costi che mi costringerebbero a chiudere l’attività».
Proprio da un’agenzia - che non vuole essere menzionata - affiliata a un importante network arriva una sintesi completa sul mercato immobiliare della via (a sua volta scomponibile in 2-3 zone). A partire da una stima dei prezzi delle case scesi del 20% negli ultimi tre anni, quindi di più rispetto alla media cittadina, e dalla conferma che da tre anni a questa parte gli stranieri non comprano quasi più, cioè da quando le banche hanno iniziato a stipulare esclusivamente in presenza di una doppia firma da parte di due coniugi oppure di un genitore e un figlio...


Marco
marco---
00mercoledì 12 maggio 2010 09:31
Casa, gli stranieri non comprano più (Fonte: Il Giornale Milano - 12/05/2010)

La crisi economica si fa sentire in modo pesante anche per gli immigrati, e quindi contribuisce a frenare il flusso di immigrati verso Milano, o comunque gli «affari» che questi sono in grado di concludere una volta arrivati in città.
Lo confermano i dati dell’Ance, l’Associazione nazionale dei Costruttori edili. Nel 2009 gli acquisti di case da parte dei lavoratori immigrati nella Provincia di Milano sono calate di un quinto quasi, il 19 per cento, con un totale di 4.700 transazioni residenziali, pari all’8 per cento del totale.
Complessivamente, tra il 2006 e il 2009, il mercato ha visto una contrazione complessiva pari al 49,5 per cento. È quanto emerge dall’ultimo «Osservatorio nazionale immigrati e casa» realizzato da Scenari immobiliari a dicembre 2009, i cui dati sono contenuti nel Rapporto congiunturale sull’industria delle costruzioni in Lombardia elaborato dal Centro studi Ance a da Ance Lombardia, e presentato ieri mattina a Milano. Secondo la ricerca, il 72 per cento degli scambi con immigrati si è localizzato nell’hinterland. Tra i Comuni più richiesti. Corsico, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Legnano, Gessate Cassano d’Adda. Tra i principali acquirenti, cittadini dell’Est (43,5 per cento)e nordafricani (22 per cento).
A Milano città, l’84 per cento delle transazioni è avvenuta in periferia, a Nord, tra Maciachini, Comasina e viale Monza, a Sud e ad Est, nei dintorni di viale Corsica. In testa alla classifica degli acquirenti. nordafricani(28 per cento degli acquisti), sudamericani (20 per cento) e cinesi e filippini (13 percento).
marco---
00mercoledì 9 marzo 2011 09:46
Gli immigrati vendono anche la casa (Fonte: genova.repubblica.it - 09/03/2011)

La crisi non dà scampo: in molti non riescono più a pagare il mutuo

Da appetibili compratori a sconfortati venditori: per gli immigrati il mercato immobiliare non è più un settore in cui investire ma da cui rimanere alla larga. Fra il tasso d'interesse del mutuo troppo alto, l'amministrazione troppo cara, e le spese di casa di vita a Genova ma anche nel Paese di origine, con un lavoro sempre più precario, gli immigrati scelgono di vendere il loro immobile, oggi fortemente svalutato. Sebbene all'inizio partecipare a quel boom di acquisti - iniziato sei anni fa - li abbia aiutati a risolvere il problema abitativo, allo stesso tempo ha determinato un problema di reddito. Un reddito che oggi non è più sicuro. E si vira verso le locazioni o addirittura si pensa di ritornare in patria perché iscritti al Crif, la banca dati dei Cattivi pagatori.

"Questa situazione sta riguardando alcune zone di Genova, soprattutto Sampierdarena e Certosa - spiega il coordinatore dell'Osservatorio Immobiliare Fiaip Liguria, Fabrizio Segalerba - . Il problema è questo: dal 2005 in avanti con il mercato in continua crescita, i tassi d'interesse bassi, le banche che concedevano maggior credito, addirittura al 100-120%, gli immigrati hanno iniziato ad acquistare spesso partendo senza capitale. Uno spirale in continua crescita che si è sviluppata per un paio di anni ma con rate così elevate che oggi non riescono più a far fronte a questo debito". Solo l'anno scorso - come si legge nella "Guida immobiliare per i consumatori liguri" - gli acquirenti non comunitari rappresentavano l'11%. La totalità di queste persone ha acquistato tramite mutuo. Carlos Rodriguez ha 45 anni e da sei mesi non riesce a vendere il suo appartamento di 130 metri in via Sampierdarena. "L'ho acquistato nove anni fa - racconta Rodriguez, originario dell'Ecuador e da 14 anni in Italia - . Non sono riuscito a pagare cinque rate e ora sono nelle mani di Equitalia". La Federazione regionale solidarietà e lavoro, in via del Molo, ha stilato una lista di agenzie immobiliari con cui collaborare per aiutare gli immigrati nella vendita. "Chi ha comperato spesso ha affittato le stanze al suo interno per ammortizzare il costo.

Ma gli affittuari non pagano più e il debito si ingrossa; finché tutti lavoravano andava bene, ora che il lavoro non c'è i soldi non arrivano da alcuna parte. Tutti sono finiti nel calderone - spiega Kandji Modou - È da un anno che va avanti così. Abbiamo riscontrato però una leggerissima apertura delle banche che ora valutano caso per caso". Può essere considerato un pericolo simile ai "mutui-subprime" accaduto negli Usa? "Senza dubbio questa situazione rispecchia quello che è accaduto oltreoceano - risponde Segalerba - . La differenza è che l'italiano si indebita per la casa per un 60-70%. Perché fa conto anche sul risparmio. Questo tiene in piedi il nostro sistema. Ciò non toglie che ci sia bisogno di fare un discorso serio con i proprietari, le banche e le federazioni degli immobili: dobbiamo trovare il modo di vendere le case. Se gli immigrati finiscono in esecuzione immobiliare, cioè non riescono a pagare il mutuo e automaticamente vengono registrati al Crif, il mercato immobiliare perde un potenziale acquirente".
(sylvestro)
00mercoledì 9 marzo 2011 19:46
Re:
marco---, 09/03/2011 09.46:

Gli immigrati vendono anche la casa (Fonte: genova.repubblica.it - 09/03/2011)

La crisi non dà scampo: in molti non riescono più a pagare il mutuo
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Può essere considerato un pericolo simile ai "mutui-subprime" accaduto negli Usa? "Senza dubbio questa situazione rispecchia quello che è accaduto oltreoceano ...



[SM=g7574]
marco---
00martedì 8 gennaio 2013 08:27
Gli immigrati lasciano l'Italia e aggravano la crisi immobiliare (Fonte: idealista.it - 08/01/2013)

Niente affari, niente lavoro e niente prospettive. secondo un reportage dell'autorevole Financial Times molti stranieri, cinesi in testa, stanno lasciando l'Italia, o per tornare nel proprio paese d'origine o per cercare fortuna altrove, magari in Germania o in Canada. Il fenomeno comincia a essere consistente, con ricadute negative anche sul mercato immobiliare, sia residenziale che ad uso commerciale.

Anche se il razzismo strisciante farà pensare a molti "che se ne vadano a casa loro", si tratta di una pessima notizia per il nostro paese. Sono moltissimi gli immigrati che in questi anni hanno aperto un'attività commerciale, lavorato, pagato le tasse, affittato o acquistato case. Secondo il reportage la fuga è particolarmente evidente a Roma, nella zona attorno piazza Vittorio, in cui le agenzie immobiliari stanno notando un notevole calo di interesse e di prezzi.

La tendenza non riguarda però soltanto i cinesi e rischia di contribuire al prolungarsi della recessione più lunga dal dopoguerra. L'Italia ha infatti una popolazione sempre più vecchia e l'arrivo di immigrati in questi anni ha aiutato a portare forza, con giovani coppie e figli che hanno invertito il declino demografico.

secondo alcuni esperti intervistati, la fuga degli immigrati va al di là dei dati ufficiali, perché molti se ne vanno senza comunicazioni ufficiali all'anagrafe o alla propria ambasciata. la cifra potrebbe aggirarsi sulle 800mila persone che hanno lasciato nel 2012 l'Italia.
marco---
00mercoledì 8 aprile 2015 09:26
Milano addio e mutui a metà: all'asta le case degli stranieri (Fonte: newmediamagazine.it - 08/04/2015)

Gli immigrati se ne vanno senza pagare i debiti con le banche. Nei quartieri ghetto alloggi all'incanto, ma incassi modesti

Gli extracomunitari, soprattutto se hanno lasciato le famiglie di origine nei Paesi di provenienza, tornano spesso a casa loro e in molti casi smettono così di pagare le rate dei mutui che hanno contratto. Il fenomeno emerge da un'analisi dei dati del Tribunale di Milano riferiti alle case all'asta. Risulta infatti che le aree dove sono significativamente più presenti le case all'asta sono quelle a più alta presenza di extracomunitari come via Padova, via Pellegrino Rossi, la Bovisa e il Corvetto.

Tanto per fornire valori indicativi, si pensi che - prendendo in considerazione i 38 Cap della città - la media è di 13 case all'asta per ogni Cap, mentre in quelle sopra citate gli alloggi in vendita sono rispettivamente 54, 43, 35 e 29. Ovviamente non si può attribuire questo fenomeno alla totalità di mutuatari che smettono di pagare le rate perché, in quelle aree, la crisi economica morde e si abbatte sulle fasce medio basse.

La gente perde lavoro e si ritrova senza denaro per cui, non potendo tagliare sull'alimentare per salvare la sopravvivenza, taglia dove può, come le rate dei mutui. Comunque il fenomeno degli extracomunitari che smettono di saldare il debito non è di poco conto anche secondo esperti del settore immobiliare che operano in quei territori.
Alessio Mazzi,titolare dell'agenzia Gabetti di Affori, conferma che «l'abbandono delle case da parte degli stranieri che ritornano nei Paesi d'origine è una delle dinamiche che comporta la messa all'asta degli immobili. Naturalmente anche la crisi economica contribuisce ad accentuare le difficoltà del mercato immobiliare e l'abbattimento dei prezzi non permette, a chi ha contratto il mutuo, di vendere e recuperare parte dell'investimento fatto».

David Arno, titolare dell'agenzia di corso Lodi del Gruppo Toscano afferma «che molti stranieri si sono fatti concedere mutui anche al 120 per cento del valore, quindi sono tornati nei luoghi di origine senza pagare il dovuto e lasciando dei buchi. Oppure hanno subaffittato gli immobili a decine d loro i connazionali che hanno pagato l'affitto senza peraltro nello stesso tempo corrispondere la rata del mutuo. Di conseguenza le case se le sono riprese le banche che le hanno messe all'asta». La conferma della consistenza del fenomeno è arrivata anche dal titolare di una nota agenzia immobiliare di via Padova, che ha preferito mantenere l'anonimato, secondo il quale «non solo tornano nei Paesi d'origine ma le banche concedevano agli extracomunitari i finanziamenti con maggiore facilità e questi stranieri mantenevano le case per un po' di anni e poi le affittavano ai loro connazionali i quali comunque non pagavano più le rate. Va sottolineato che in quegli anni sono stati concessi mutui al 110% e inoltre i mutuatari hanno approfittato del fatto che la legge va a rilento quindi rimaneva sempre qualcuno nell'immobile. Va detto anche che molte case sono state acquistate a 140mila euro con 10mila euro e oggi vanno all'asta a 40-50mila euro».
Di fatto le rate dei mutui sono prossime a un affitto, ci hanno detto alcuni esperti del settore creditizio e forse negli ultimi anni le banche non hanno colto il problema. Una persona che ha potuto comprare l'immobile con una rata pari al costo di un affitto, se smette di pagare, non ha sostenuto un costo maggiore di un contratto d'affitto. Se invece le cose vanno bene non perde la casa. Vengono qui per lavorare ma hanno le radici altrove. Uno la compra e quattro vi abitano e alla fine chi fa il mutuo avanza pure dei soldi. Va anche sottolineato che a causa della crisi immobiliare il prezzo dell'immobile è sceso quindi, quando uno smette di pagare, torna nel paese di origine o sparisce. Infatti se vendesse la casa dovrebbe dare tutti i soldi alla banca. A chi smette di pagare poi non interessa essere segnalato in centrale dei rischi perché è un cittadino straniero e se ne va. Ma gli extracomunitari non solo non pagano le rate dei mutui perché danno problemi anche agli amministratori di condominio e, di conseguenza, anche ai condomini perché non pagano le spese della casa.

Lo ha confermato Leonardo Caruso, presidente per Milano dell'Anaci (Associazione Nazionale Amministratori di Condominio). «Nella stragrande maggioranza di questi casi i cittadini extracomunitari hanno ottenuto finanziamenti anche superiori al prezzo di acquisto della casa. Poi gli appartamenti venivano riaffittati e nessuno pagava più le spese. Per buttarli fuori ci volevano 5-6 anni e molti sparivano senza comunicare la loro nuova residenza così per i condomini avere un sacco di appartamenti in quelle condizioni era un problema perché in pochi si trovavano costretti a pagare anche per gli altri. Va poi aggiunto anche che, quando si riesce a vendere una casa, il condominio non è un creditore privilegiato come le banche».

In merito al mancato pagamento delle rate dei mutui abbiamo accertato ad un esame dei bandi emessi dal Tribunale che sono presenti richieste di numerosi istituti di credito. A questo proposito abbiamo contattato le principali banche italiane. Per far fronte ai problemi dei clienti Intesa ha reso disponibile la moratoria concordata con Abi e la sospensione della quota capitale delle rate o la rinegoziazione del tasso. Unicredit ha sostanzialmente confermato la nostra analisi sulle aree dove c'è la maggiore concentrazione di immobili in asta. Inoltre ci ha comunicato che più della metà assistita da garanzie reali. Le sofferenze delle famiglie consumatrici, secondo il Bollettino Statistico della Banca d'Italia di gennaio 2015, ammontano a livello nazionale a 32 miliardi di euro. Per garanzie reali si intendono ipoteca, pegno e privilegio.

Fonte della notizia : ilgiornale
ziomaoziomao
00mercoledì 8 aprile 2015 14:46
Re:
marco---, 4/8/2015 9:26 AM:

Milano addio e mutui a metà: all'asta le case degli stranieri (Fonte: newmediamagazine.it - 08/04/2015)

Gli immigrati se ne vanno senza pagare i debiti con le banche.



ehehhehe [SM=g7576]

Indovina indovinello...
I buchi fatti dalle care "risorse" con le banche chi li ripaghera' con tutti gli interessi del caso !?!?




s77937
00mercoledì 8 aprile 2015 18:09
Re: Re:
ziomaoziomao, 08/04/2015 14:46:



ehehhehe [SM=g7576]

Indovina indovinello...
I buchi fatti dalle care "risorse" con le banche chi li ripaghera' con tutti gli interessi del caso !?!?







Tu non faresti la stessa cosa?
Il problema sono gli immigrati o le banche che hanno concesso mutui facili a tutti?
ziomaoziomao
00giovedì 9 aprile 2015 08:34
Re: Re: Re:
s77937, 4/8/2015 6:09 PM:



Tu non faresti la stessa cosa?
Il problema sono gli immigrati o le banche che hanno concesso mutui facili a tutti?




no, non avrei fatto la stessa cosa.

le risorse sono state funzionali alle banche che ci hanno fatto i soldi, come sono funzionali agli imprenditori cialtroni che possono abbassare i salari, alle associazioni che pigliano i soldi mantenendoli in albergo, alle acli, ai sindacati...

percio' le risorse sono utili a molta gente, e spero anche a te' visto che ti fai difensore delle cause perse.

se ci guadagni ben per te', continua a farti paladino xenofilo, nel caso contrario si entra nella psicoanalisi.

ciao
s77937
00giovedì 9 aprile 2015 18:26
Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 09/04/2015 08:34:




no, non avrei fatto la stessa cosa.

le risorse sono state funzionali alle banche che ci hanno fatto i soldi, come sono funzionali agli imprenditori cialtroni che possono abbassare i salari, alle associazioni che pigliano i soldi mantenendoli in albergo, alle acli, ai sindacati...

percio' le risorse sono utili a molta gente, e spero anche a te' visto che ti fai difensore delle cause perse.

se ci guadagni ben per te', continua a farti paladino xenofilo, nel caso contrario si entra nella psicoanalisi.

ciao



Io non ne faccio una questione di razza, non essendo né xenofilo né xenofobo.
I mutui li hanno concessi a chi non dovevano concederli, italiani o stranieri che fossero.
Hanno sbagliato le banche e purtroppo per noi i delinquenti politici (italiani ed europei) al soldo delle banche, coprono i loro buchi con le nostre tasse, tagliando servizi primari, quali asili, ospedali, eccetera eccetera.

Non è facendo la guerra dei poveri che risolveremo mai qualcosa, ma solo ribellandoci a questo sistema diabolico che ci sta strangolando tutti per far arricchire sempre più la casta.

ciao

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