Fonte: il tirreno ed. grosseto/amiata e col - 08/01/2008
In un anno crollano gli acquisti di case (Rassegna stampa Provincia Grosseto)
In un anno crollano gli acquisti di case (Rassegna stampa FIAIP)
GROSSETO. A Grosseto nel 2007, rispetto all’anno precedente, c’è stato un 30% di transazioni immobiliari in meno e un calo di richieste di mutui del 40%, richieste che si sono trasformate in favore dei mutui di sostituzione e rinegoziazione, denotando un indebitamento progressivo delle famiglie e una “passione” crescente per il tasso fisso». Lo sostiene Luca Vitale, il vicepresidente della Federazione degli agenti immobiliari. La sua disamina è chiara, ma non pessimista.
Vitale evidenzia anche l’allungamento dei tempi di trattativa. «Oggi servono mediamente dai 6 agli 8 mesi per vendere un immobile, mentre tiene bene il mercato di pregio». Per il vice presidente Fiaip le cause deila flessione generale del mercato sono dovute a «un innalzamento progressivo dei mutui, diventati spesso inavvicinabili per single, anziani e lavoratori dipendenti in genere; un aumento dei costi di costruzione e della fiscalità in generale, che ha portato all’incremento dei prezzi del comparto delle nuove costruzioni».
Identikit. Un quarto di coloro che sottoscrivono un mutuo in Toscana ha un’età compresa tra i 30 e i 34 anni e, due volte su tre, sceglie un mutuo di importo compreso tra i 100mila e i 200mila preferendo, nella metà dei casi, durate che oscillano fra i 26 e i 30 anni. A stilare l’identikit del cliente che in Toscana stipula un mutuo immobiliare è, periodicamente, il gruppo Unicredit. Da un’indagine condotta in collaborazione con la Sda Bocconi, emerge anche che il cliente tipo non è particolarmente informato sulle caratteristiche e sulle insidie di questi strumenti.
Prima di sottoscrivere il mutuo, il 67% del campione intervistato ha dichiarato di conoscere poco o per nulla il mutuo. L’88% del campione si limita a rivolgersi allo sportello bancario, il 24% si informa direttamente all’agenzia immobiliare che gli ha venduto la casa, mentre solo il 6% acquisisce una prima conoscenza tramite Internet, attraverso la pubblicità o consulenti.