Ipse dixit

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laplace77
00lunedì 10 novembre 2008 17:00
Ipse Caltagirone, mica Bekko's
fonte: sole24ore



...

Quanto calerà ancora il mercato immobiliare?
Andrà a paralizzarsi. Noi abbiamo abbassato i listini del 15% e per 3/4 anni probabilmente non adegueremo i prezzi all'inflazione. Il combinato disposto tra ribassi e mancato adeguamento all'inflazione porterà a un calo del prezzo reale del 30%. In più ci metta anche un ulteriore sconto dovuto al calo dei tassi di interesse.

La crisi degli immobiliaristi del nord, Zunino in primis, non le ha dato il destro per comprare a manbassa?
Un calo del 30% reale sul prezzo degli immobili porta a un calo di quello del terreno del 70%. I prezzi richiesti attualmente per le aree sono destinati a forti ribassi.

...


[SM=g7564] [SM=g7564] [SM=g7564]

marco---
00lunedì 10 novembre 2008 21:55
Re: Ipse Caltagirone, mica Bekko's
laplace77, 11/10/2008 5:00 PM:

fonte: sole24ore



...

Quanto calerà ancora il mercato immobiliare?
Andrà a paralizzarsi. Noi abbiamo abbassato i listini del 15% e per 3/4 anni probabilmente non adegueremo i prezzi all'inflazione. Il combinato disposto tra ribassi e mancato adeguamento all'inflazione porterà a un calo del prezzo reale del 30%. In più ci metta anche un ulteriore sconto dovuto al calo dei tassi di interesse.

La crisi degli immobiliaristi del nord, Zunino in primis, non le ha dato il destro per comprare a manbassa?
Un calo del 30% reale sul prezzo degli immobili porta a un calo di quello del terreno del 70%. I prezzi richiesti attualmente per le aree sono destinati a forti ribassi.

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[SM=g7564] [SM=g7564] [SM=g7564]

La realtà ormai è innegabile! [SM=j7569]

Marco
(sylvestro)
00sabato 16 ottobre 2010 12:53
Marcegaglia: rischio conflitto sociale
Totale indipendenza Confindustria. Immobili per risorsa ricerca



16 ottobre, 12:42

(ANSA)- PRATO, 16OTT- 'Siamo gia' in una situazione economica complessa: aggiungere a questo un clima di conflitto sociale sarebbe molto grave', dice Marcegaglia. Che lancia 'un richiamo a moderare i toni', preoccupata che 'il Paese vada verso una spirale di violenza', 'il rischio e' forte'. 'L'autonomia e l'indipendenza di Confindustria sono totali'. 'I beni pubblici ammontano al 130% del Pil, ci sono 500 miliardi di euro in immobili che possono essere venduti' e da 'investire in ricerca, innovazione, Universita''.

[SM=p7579]
grecale111
00sabato 16 ottobre 2010 17:13
ghè pensi mi a demolire l'Italia ...

pensate se avesse finanziato lavori pubblici utili (scuole, strade, ecc) invece di foraggiare la cassa-integrazione .... forse avremmo visto un film come in germania o francia, ecc.....


mi sa che da noi sarà veramente diverso; sia il percorso che la direzione ormai sembrano irreversibili ....

[SM=g1806253]


grecale111
00sabato 16 ottobre 2010 17:23
COPY&PAST dalla rete non leggo sole24
qui:
grecale111
00domenica 17 ottobre 2010 11:39
appunto, da noi è diverso
kiton:
Con il DL 78/2010 "le spese di qualsiasi genere sostenute nel periodo d'imposta si presumono reddito dell'anno".

'In precedenza gli incrementi patrimoniali si consideravano per un quinto all'anno, nel senso che sostenuta una spesa di mille nel 2008, l'importo di 200 veniva attribuito come reddito del 2008 e gli altri 800 nei quattro anni precedenti.'




www.finanzaonline.com/forum/arena-politica/1233719-nuova-perla-di-questo-governo-attenzione-se-comprate-immobili.html#post...
(sylvestro)
00domenica 14 novembre 2010 19:08
Zapatero

"
...
Parole chiare, nette e senza timidezza, che forse aiuteranno Zapatero e i socialisti al momento del voto, nonostante una crisi economica che colpisce duramente la Spagna. Ma anche su questo punto il Presidente ha un argomento in propria difesa: il crollo di questi anni è dovuto alla cosiddetta “economia del mattone”, con cui i popolari avevano rilanciato il Paese con Aznar, ma puntando su un settore vecchio e ciclico, l’edilizia appunto, senza innovare davvero. Sull’economia non sono riusciti a incidere a sufficienza e a ribaltare la situazione, ma sul tema dei diritti civili i socialisti spagnoli hanno fatto epoca
...
"
laplace77
00domenica 14 novembre 2010 20:00
Re:
(sylvestro), 14/11/2010 19.08:

Zapatero

"
...
Parole chiare, nette e senza timidezza, che forse aiuteranno Zapatero e i socialisti al momento del voto, nonostante una crisi economica che colpisce duramente la Spagna. Ma anche su questo punto il Presidente ha un argomento in propria difesa: il crollo di questi anni è dovuto alla cosiddetta “economia del mattone”, con cui i popolari avevano rilanciato il Paese con Aznar, ma puntando su un settore vecchio e ciclico, l’edilizia appunto, senza innovare davvero. Sull’economia non sono riusciti a incidere a sufficienza e a ribaltare la situazione, ma sul tema dei diritti civili i socialisti spagnoli hanno fatto epoca
...
"




ha scaricato i mattonari cosi', senza pudore??

che ingrato...
[SM=p7579]

ma e' pure segno che i mattonari ormai...
[SM=g1747522]
(sylvestro)
00domenica 14 novembre 2010 20:30
Re: Re:
laplace77, 14/11/2010 20.00:




ha scaricato i mattonari cosi', senza pudore??

che ingrato...
[SM=p7579]

ma e' pure segno che i mattonari ormai...
[SM=g1747522]




... beh ... ormai ... altro che foglia di fico a coprire la vergogna mattonara, in Spagna non basterebbe un albero [SM=g1750865]

Da politico consumato gioca alla verginella scarica barile e prova a cavalcare il malcontento; che gli riesca o no, cambia poco sia per il loro mercato immobiliare che per la gente comune.
laplace77
00domenica 14 novembre 2010 20:54
Re: Re: Re:
(sylvestro), 14/11/2010 20.30:




... beh ... ormai ... altro che foglia di fico a coprire la vergogna mattonara, in Spagna non basterebbe un albero [SM=g1750865]

Da politico consumato gioca alla verginella scarica barile e prova a cavalcare il malcontento; che gli riesca o no, cambia poco sia per il loro mercato immobiliare che per la gente comune.




peccato che qui nessuno abbia fatto discorsi pro-lavoro e pro-economia (reale), mentre hanno sempre favorito la rendita...

(sylvestro)
00lunedì 22 novembre 2010 16:50
Anche Pelliccioli si sta rivelando essere un discreto ribassista-realista


La ripresa? se ne riparlerà (forse) nel 2012!

Guglielmo Pelliccioli - 17/11/2010, 11:41 | Italy

L’evoluzione della crisi (o involuzione secondo alcuni) sta portando ad una progressiva modificazione anche dei protagonisti del mercato, senza distinzione tra consulenti, società ed associazioni.
L’effetto più evidente di questo riposizionamento si muove in due direzioni: offerta di nuovi servizi, sinergie con altri partner.
Chi più chi meno tutti stanno seguendo questa strada dopo aver provveduto ad una ristrutturazione interna e ad un tourn over di manager e collaboratori.

E’ evidente che il percorso delle aziende segue e si adegua a quello del mercato in cui operano e le società del real estate non sono da meno; appare quindi logico, se non addirittura fisiologico, questo processo di adeguamento che è in corso ormai da un biennio. Resta però da capire se le imprese hanno chiaro quale sarà il loro ruolo domani e in quale contesto competitivo opereranno. L’esempio, purtroppo negativo, delle Sgr e dei fondi immobiliari è ormai evidente: quale strategia adotteranno i vertici di queste società è un azzardo, vista l’incertezza del quadro normativo che si prospetta. Forse per la maggior parte di loro l’unica reazione possibile sarà quella di stare ferme in attesa di capire cosa succederà. Le stesse grandi manovre di fusione si sono arrestate, fatta eccezione di quella tra Fimit e First Atlantic, per non rischiare di stringere alleanze che potrebbero rivelarsi pericolose.
Ferma l’industria dei fondi immobiliari, che era quella tutto sommato più dinamica, il resto della comunità immobiliare vive come assediato. Segnali positivi non arrivano dall’economia con gli allarmi-paese che settimanalmente coinvolgono i paesi a noi vicini; non parliamo della politica che sta vivendo una fase di ristagno e di incertezze sconcertanti (lo stesso Marchionne si è chiesto se il governo è in crisi o no); gli investitori esteri, da sempre ben orientati verso l’Italia, ora cominciano a pesare il rischio-paese italiano; i consumi interni compresi quelli di case crescono ma in maniera trascurabile e certo non con grandi basi prospettiche.
Nelle alte direzioni delle società di real estate quindi si vive una fase di estrema delicatezza con progetti ed iniziative che non decollano per ragioni diverse (prima tra tutte quelle di una sostanziale mancanza di liquidità); si aspetta, si traccheggia, si fanno piani ma nulla più! Un segnale emblematico di questa stagnazione arriva dagli studi legali che sono al di sotto dei budget usuali perché non ci sono deal e le ristrutturazioni del debito, quelle possibili, sono già state fatte tutte.
I costruttori sono costretti ad ammettere il fallimento del piano delle grandi opere infrastrutturali e temono che il piano casa con i suoi 3 miliardi di dotazione non darà poi questo gran lavoro: la giornata di protesta indetta per il 1 dicembre è significativa per dimostrare lo stato di prostrazione di queste imprese. Non era mai successo che l’Ance vestisse i panni della protesta in maniera così evidente e che chiamasse intorno a se tutto il mondo del mattone, ivi comprese le società di servizi che aderiscono a Fareimmobiliare.
Come cronisti del mercato registriamo questa situazione di grave pesantezza che comporta una visione negativa del prossimo futuro. Parlare di ripresa a sei mesi o comunque nel 2011 a questo punto diventa più che un azzardo un sogno.
(sylvestro)
00martedì 30 novembre 2010 09:38
Il 2011 nasce con poche aspettative immobiliari

Molto mestamente si avvia alla conclusione questo 2010 che, per la comunità immobiliare, era iniziato sotto favorevoli auspici: purtroppo sono bastati pochi mesi perchè il sentiment si rovesciasse completamente perdendo per strada i pezzi di speranza di una ripresa imminente per il settore.

La delusione degli operatori e' stata forte, perchè ha radicalizzato una convinzione negativa in un sistema gia' pesantemente penalizzato da due anni di crisi. Al punto che, oggi, è opinione largamente condivisa che neppure il 2011 sara' migliore del triennio che l’ha preceduto:non si intravedono infatti segnali o motivi di speranza ed ottimismo. Analizziamo alcune di queste criticità che impediscono di avere una visione ottimistica per il 2011. La crisi economica internazionale e' ben lungi dall'essere risolta, anzi, gli allarmi di default si susseguono e investono stati pericolosamente vicini a noi, non solo geograficamente. La percezione che dietro l’angolo ci possano essere nuove e pesanti situazioni di tensione finanziaria, finora mascherate dai governi locali, è molto palpabile tra gli osservatori internazionali.

Guglielmo Pelliccioli
(sylvestro)
00martedì 30 novembre 2010 12:30
Prospettive del mercato immobiliare a medio termine.

Convegno FIAIP/CONFEDILIZIA, COMO Dicembre 2010 -

Dichiarazione di Colombo Clerici presidente Assoedilizia

Milano, 30/11/2010 (informazione.it - comunicati stampa)
LE PROSPETTIVE DEL MERCATO IMMOBILIARE A MEDIO TERMINE

-A) nessun rischio di crack del mercato, a condizione che non intervengano gravi fattori di squilibrio.
Tre possibili fattori di squilibrio:
1 - contrazione della rimuneratività (redditività al netto di oneri e tasse) con conseguenti dismissioni di investimenti immobiliari;
2 - sovraofferta di nuova produzione edilizia;
3 - riduzione della domanda e parallela dismissione di immobili strumentali inutilizzati a causa della crisi economica.

-B) il rischio di un sostanziale ridimensionamento dei valori ,

-C) rischio di una progressiva finanziarizzazione dell'attività produttiva edilizia con il pericolo di speculazione negli investimenti immobiliari ( [SM=g7840] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] ).

Finanziarizzazione in quanto, soprattutto nelle grandi città', la produzione edilizia risponderà tendenzialmente all'esigenza di collocazione di capitali finanziari di nicchia, più che a comprovate richieste del mercato, in altri termini alla domanda del mercato.

-D) Aumento generalizzato dei costi delle opere edilizie di produzione o di manutenzione; diminuzione dei valori immobiliari di mercato.
Divaricazione progressiva tra costi e valori
.

-E) per gli "immobili a reddito": aumento dei costi di gestione del patrimonio immobiliare (spese amministrative e manutentive ed oneri fiscali e parafiscali) e contrazione della redditività.

Divaricazione progressiva tra spese ed oneri da un lato e redditività dall'altro.

laplace77
00martedì 30 novembre 2010 13:37
Re:
(sylvestro), 30/11/2010 12.30:

Prospettive del mercato immobiliare a medio termine.

Convegno FIAIP/CONFEDILIZIA, COMO Dicembre 2010 -

Dichiarazione di Colombo Clerici presidente Assoedilizia

Milano, 30/11/2010 (informazione.it - comunicati stampa)
LE PROSPETTIVE DEL MERCATO IMMOBILIARE A MEDIO TERMINE

-A) nessun rischio di crack del mercato, a condizione che non intervengano gravi fattori di squilibrio.
Tre possibili fattori di squilibrio:
1 - contrazione della rimuneratività (redditività al netto di oneri e tasse) con conseguenti dismissioni di investimenti immobiliari;
2 - sovraofferta di nuova produzione edilizia;
3 - riduzione della domanda e parallela dismissione di immobili strumentali inutilizzati a causa della crisi economica.

-B) il rischio di un sostanziale ridimensionamento dei valori ,

-C) rischio di una progressiva finanziarizzazione dell'attività produttiva edilizia con il pericolo di speculazione negli investimenti immobiliari ( [SM=g7840] [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147] ).

Finanziarizzazione in quanto, soprattutto nelle grandi città', la produzione edilizia risponderà tendenzialmente all'esigenza di collocazione di capitali finanziari di nicchia, più che a comprovate richieste del mercato, in altri termini alla domanda del mercato.

-D) Aumento generalizzato dei costi delle opere edilizie di produzione o di manutenzione; diminuzione dei valori immobiliari di mercato.
Divaricazione progressiva tra costi e valori
.

-E) per gli "immobili a reddito": aumento dei costi di gestione del patrimonio immobiliare (spese amministrative e manutentive ed oneri fiscali e parafiscali) e contrazione della redditività.

Divaricazione progressiva tra spese ed oneri da un lato e redditività dall'altro.





chapeau per le sottolineature...

[SM=g1747536]

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