L'allarme economico di Beppe Grillo

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nazionalsindacalista
00giovedì 1 maggio 2008 20:16
Dal sito di Beppe Grillo:
"Nel 2008 la crescita della produzione in Italia è stimata in 0,5%. Solo qualche mese fa si scommetteva sull’unoequalcosa%. Finirà sotto lo 0%. Una possibile stima è di MENO 0,5%. Ci sarà una recessione dura, ma all’italiana. Il calo della produzione equivale a un calo dell’occupazione. Una recessione si traduce in centinaia di migliaia di posti di lavoro in meno. In Italia l’occupazione invece salirà e scenderanno gli stipendi. E’ il trend degli ultimi anni.
Come funziona? Si trasforma un lavoratore dipendente in precario. Un terzo dello stipendio di prima, addio alla pensione e nessuna sicurezza (che costa) sul lavoro. L’equazione è semplice. Più recessione = meno stipendio, più precari (e quindi più occupazione) e più caduti sul lavoro. Il numero di precari è arrivato a circa cinque milioni, c’è spazio per migliorare. L’intera popolazione italiana. L’abolizione dell’articolo 18 di cui si discute è, in fondo, un aiuto alla crescita del precariato e dell’occupazione. E anche dei morti di fame. La recessione è mondiale, ma la coppa del mondo l’abbiamo già vinta noi. Stime di crescita in Europa e dintorni per il 2008: Slovacchia 7,4%, Russia 7,0%, Ucraina 6,4%, Polonia 5,3%, Repubblica Ceca 4,8%, Turchia 4,6%, Norvegia 3,4%, Irlanda 3,2%, Grecia 3,1% (no, ma vi rendete conto?? La Grecia sta messa MOLTO meglio di noi!!; n.d.r.), Svezia 2,5%, Olanda 2,3%, Ungheria 2,2, Belgio 1,9%, UK-Germania 1,7%, Francia-Danimarca-Portogallo 1,6% (*).
Siamo gli ultimi degli ultimi, ma proposte reali per il rilancio del Paese non ci sono. Il motivo è semplice: per cambiare vanno travolti gli equilibri sui quali si regge il Sistema. Che da solo non si riformerà mai. Quanti sono rimasti a produrre reale ricchezza in Italia? Quanti sono i parassiti? I primi diminuiscono, i secondi aumentano a vista d’occhio insieme ai precari, ai nuovi poveri, al debito pubblico. Prima dell’euro si svalutava la lira, oggi si indebita, con allegria, la Nazione con nuove emissioni di titoli di Stato.
I problemi economici del Paese, per esempio l’Alitalia, si risolvono indebitandolo. Ma la corda si spezzerà. Nel 2008 pagheremo circa 70 miliardi di euro di interessi sui titoli emessi. Circa quattro finanziarie, belin. Nel 2009 gli interessi saranno di più, per tre motivi. Il primo è che l’Italia è considerata a rischio e per competere con i titoli di Stato degli altri Paesi deve garantire interessi più alti. Il secondo è che il debito pubblico aumenta. Il terzo è che la nostra produzione sta calando. Alla catastrofe, ma con ottimismo".
(*) Fonte: Consensus Economics


laplace77
00giovedì 1 maggio 2008 21:05
Re:
nazionalsindacalista, 01/05/2008 20.16:


...
Siamo gli ultimi degli ultimi, ma proposte reali per il rilancio del Paese non ci sono. Il motivo è semplice: per cambiare vanno travolti gli equilibri sui quali si regge il Sistema. Che da solo non si riformerà mai. Quanti sono rimasti a produrre reale ricchezza in Italia? Quanti sono i parassiti? I primi diminuiscono, i secondi aumentano a vista d’occhio insieme ai precari, ai nuovi poveri, al debito pubblico. Prima dell’euro si svalutava la lira, oggi si indebita, con allegria, la Nazione con nuove emissioni di titoli di Stato.
...




quoto sul fatto dell'autoreferenzialita' e del conseguente stallo, ma ti faccio due domande:


quando e' cominciata la corsa all'indebitamento?

quando e' iniziato, pesantemente, il voto di scambio, che ha riempito di parassiti gli enti statali, le aziende statali, ma pure quelle private (almeno quelle che puntavano a appalti di stato)?


ciao
SapereLibero
00giovedì 1 maggio 2008 21:21
A proposito di Grillo, chissà perchè si oppone alla pubblicazione dei redditi degli italiani! E non venite a dirmi che è a causa della maia e delle rapine in villa!
Secondo il miglior controllo fiscale lo puo' fare il vicino di casa. Se io dichiaro 10.000 euro l'anno e vado in giro con un'auto da 100.000 euro è chiaro che qualche cosa non funziona, e visto che lo stato non sa o non vuole sapere certe cose, perchè il mio vicino non puo' conoscerle e se ritiene opportuno denunciarmi? Una volta innescato questo meccanismo io credo che molti diventeranno più onesti.
Poi, pensiamo alle pensioni d'invalidità false. Chissà quanti nostri vicini o conoscenti la prendono e noi non ne siamo a conoscenza.
Io sono un libero professionista, e non ho nessun problema affinchè chiunque possa sapere il mio reddito, certo non è che si deve far conoscere tutto, cioè le mie proprietà o tutte le mie attività, ma dare un valore non mi sembra una tragedia.
guido.zip
00venerdì 2 maggio 2008 01:28
Precisazione
SapereLibero, 01/05/2008 21.21:


Io sono un libero professionista, e non ho nessun problema affinchè chiunque possa sapere il mio reddito, certo non è che si deve far conoscere tutto, cioè le mie proprietà o tutte le mie attività, ma dare un valore non mi sembra una tragedia.



Apro un OT.

Oggi ho scoperto che le dichiarazioni dei redditi sono sempre state pubbliche, Visco le ha semplicemente messe in rete.

forum.corriere.it/i_nostri_soldi/01-05-2008/dati_dichiarazione_redditi_pubblicati-1060...

Achille AndòGiovedì, 01 Maggio 2008
Dati dichiarazione redditi pubblicati

Carissimo, data la sua competenza l'ho sempre letta con sincera ammirazione e mi sembra alquanto strano che lei non sappia che le Dichiarazioni dei Redditi di Tutti i Contribuenti sono atti Pubblici che possono essere consultate sia presso gli Uffici delle Imposte sia presso i Comuni di residenza (nei Comuni rimangono a disposizione per un anno, dopo la pubblicazione). Tutto questo deriva da precise norme di Legge mai abrogate ed esattamente il DPR 633/72 (art. 66/bis) e il DPR 600/73 (Art. 69).
E' evidente che la cosa non era a conoscenza dei cittadini ma che lei ignorasse la norma mi sembra strano. Oggi, con i potenti mezzi messi a disposizione da internet, possiamo fare la stessa cosa senza scomodarci da casa.
In ultima analisi che male è quello di sapere quanto hanno pagato i Cittadini Onesti? il male dovrebbe essere quello di non trovare il nome del mio Dentista o del mio Avvocato o scoprire che il mio padrone di casa, proprietario di un intero stabile, è un nullatenente (non nullasergerte).
La preoccupazione di molti è quella di non comparire e non viceversa.
La saluto con immutata stima.
Achille Andò
Risposta Fracaro Giovedì, 01 Maggio 2008

Lo so che esistono i libroni con i dati delle dichiarazioni dei redditi, ma un'altra cosa è metterli online a disposizione di tutti. Non concordo per nulla con questa iniziativa e chi segue il Forum sa quanto io sia contrario all'evasione. Così si creano solo tensioni e non si scalfisce per nulla l'evasione, anzi la si incrementa


Inoltre, avendo nome cogmome luogo e data di nascita di un contribuente è possibile conoscere le sue propietà immobiliari registrandosi al sito del catasto.

Chiudo l'OT.

.
damiX77
00venerdì 2 maggio 2008 12:38
Re:
SapereLibero, 01/05/2008 21.21:


Secondo il miglior controllo fiscale lo puo' fare il vicino di casa. Se io dichiaro 10.000 euro l'anno e vado in giro con un'auto da 100.000 euro è chiaro che qualche cosa non funziona, e visto che lo stato non sa o non vuole sapere certe cose, perchè il mio vicino non puo' conoscerle e se ritiene opportuno denunciarmi? Una volta innescato questo meccanismo io credo che molti diventeranno più onesti.



Il problema però è che noi italiani siamo un popolo di invidiosi e maliziosi. Nella mentalità dell'italiano medio chi ha i soldi per default ha rubato. A differenza di altri paesi dove c'è vera meritocrazia per cui chi ha i soldi in genere viene lodato, se li è guadagnati con duro lavoro e con le proprie capacità.
Questa mentalità ci porta alla rovina poichè la causa e la conseguenza sono spesso legate anche all'inverso.
Il fatto che i redditi siano stati messi a disposizione su internet provocherà incomprensioni e scontri tra colleghi, vicini di casa e via dicendo oltre che i noti problemi relativi alla criminalità.
Tra l'altro i cittadini non devono farsi giustizia da soli. Paghiamo ste benedette tasse anche per il servizio di polizia e finanza, giusto?
Pubblicassero piuttosto come spendono e sperperano i soldi delle tasse che strapaghiamo...
grella
00venerdì 2 maggio 2008 18:08
Re: Re:
damiX77, 02/05/2008 12.38:




Pubblicassero piuttosto come spendono e sperperano i soldi delle tasse che strapaghiamo...



Dati online? OK allora colgo la provocazione e dico web-cam in tutti i luoghi pubblici di lavoro collegate a internet in real time.................ministeri,amministrazioni ecc. iniziando da quelli più altolocati e scendendo a piramide.
Vorrei vedere chi andrebbe a fare shopping dopo aver timbrato.......!!! [SM=g7601] [SM=g7628]



laplace77
00martedì 6 maggio 2008 18:21
e intanto calano i consumi...

17:47 - Radio24: domani a Salvadanaio si parla della frenata dei consumi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 06 mag - Consumi al
palo, inflazione oltre il 3%: il paese e' fermo. Il centro
studi di Confcommercio ha diffuso ieri i dati relativi
all'andamento dei consumi. Nel mese di marzo l'indice ha
segnato una diminuzione dell'1,7%, il peggior dato dal 2005.
E anche analizzando l'intero trimestre gennaio-marzo le
cifre non sono piu' incoraggianti: -0,7% rispetto allo scorso
anno. E' il settore dei trasporti a patire lo stop piu'
pesante. Ma anche il comparto alimentare risulta accusare il
colpo: tra aumenti dei prezzi internazionali delle materie
prime agricole e situazione di difficolta' interna, i consumi
sono calati dell'1,1% in marzo rispetto all'anno passato -
dell'1,7% se si considera il trimestre gennaio-marzo- a
fronte di una spesa in aumento del 5,2%. Diventa dunque
indispensabile per le famiglie italiane trovare strategie di
acquisto alternative per combattere il caro-spesa. Debora
Rosciani ne discute domani a Salvadanaio a partire dalle 12
con Renzo Guccinelli, Assessore allo Sviluppo economico,
industria, commercio, commercio equo e solidale,
artigianato, tutela dei consumatori della Regione Liguria,
con Elisa Pozzi dell'azienda agricola Zipo e con Giancarlo
Marini del Gruppo di Acquisto Solidale di Milano.

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