mettono le mani avanti?
saranno i soliti "chiagn' e fott'", oppure...
...voglio dire, arrivare a chiedere
un'iniezione di lavori pubblici...
12:38 - Crisi: Buzzetti (Ance), alto rischio per imprese, subito opere pubbliche
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 set - La crisi si fa
sentire, il rischio per il settore edilizia e' "altissimo" e
parlare di "allarme chiusura" per le imprese del comparto "e'
corretto. Siamo su un crinale: se si interviene subito si
puo' evitare il peggio". Lo ha detto il presidente dell'Ance,
Paolo Buzzetti, a margine del workshop "Tipologie
immobiliare innovative insediabili nel mercato italiano non
residenziale". Buzzetti ha sottolineato che "si stanno
tentando provvedimenti anticrisi nell'edilizia, come il
piano casa approvato dalle Regioni e quello per l'housing
sociale, che sono provvedimenti ottimi. I passi formali sono
stati fatti ma ora e' il momento di spendere per avere
l'effetto anticiclico entro la primavera del 2010". Per il
presidente dell'Associazione dei costruttori, il primo passo
da fare "e' quello di un'iniezione di lavori pubblici".
12:52 - Crisi: Buzzetti (Ance), alto rischio per imprese, subito opere pubbliche -2-
105 mld investimenti in edilizia non residenziale nel 2009
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 set - Buzzetti
delinea un quadro molto difficile per il comparto: "Il
mercato immobiliare e' rallentato, non ci sono appalti, c'e'
una caduta verticale delle risorse pubbliche, l'occupazione
scende, non ci sono iniziative nuove. E a soffrire -
sottolinea - sono soprattutto le imprese piu' piccole.
Bisogna intervenire ora perche' a questo punto ancora tutto
puo' succedere". L'Ance, nel maggio scorso, aveva stimato in
250mila i posti a rischio nel settore edilizia su un totale
di 2 milioni di occupati per fine anno e "migliaia e
migliaia di imprese a rischio chiusura". Sul fronte
dell'occupazione, "a fronte di 1 miliardo di investimenti si
producono 200mila nuovi posti di lavoro", ha detto Buzzetti.
Ma si deve agire in fretta: "Il piano delle piccole opere e'
una prorita'. Bisogna iniziare con gli interventi viari, la
messa in sicurezza delle scuole, la manutenzione stradale e
poi passare alle opere piu' grandi". Buzzetti inoltre ha
sottolineato che per evitare gli effetti devastanti della
crisi "devono fare la loro parte le banche, che hanno
stretto i cordoni del credito, le amministrazioni, e le
imprese, che devono fare un salto di qualita', migliorare il
prodotto e investire sulla sicurezza".
Nel rapporto presentato oggi sull'edilizia non
residenziale, che analizza gli interventi realizzati in
Europa e ne evidenzia l'applicabilita' in Italia, si stima
per il 2009 un investimento di capitale totale di oltre 105
miliardi di euro, a cui corrisponde una media di circa 245
milioni per progetto.