garanzia di residuo prezzo
C'e' un istituto giuridico che non si usa quasi mai (e non ho mai capito perche'): si chiama "ipoteca a garanzia di residuo prezzo".
In pratica e' l'ipoteca che io acquirente accendo non a garanzia di un mutuo con i soldi della banca (e quindi a favore della banca), ma a garanzia della quota di denaro che
NON verso al venditore al momento dell'atto.
Esempio pratico:
Compro una casa per 100.000 euro: atto di compravendita davanti al notaio e contestuale accensione di ipoteca per garantire il pagamento del prezzo.
100.000 euro di valore della compravendita
25.000 euro di anticipo in contanti o altra cifra a scelta
75.000 euro (o altra somma) residui da pagarsi in 100 rate da 750 euro caduna (ma si puo' dividere come si vuole).
Ipoteca da 75.000 euro iscritta a favore del venditore (tipicamente un costruttore, ma niente vieta che si faccia anche a favore di privati).
Tutela per il venditore: uguale a quella della banca.
Difficolta' dell'operazione: basta un notaio dotato di un normale cervello funzionante e che faccia i normali controlli.
Spese dell'operazione: pari a quelle del mutuo normale (non c'e' il vantaggio delle spese ridotte del mutuo fondiario pero' le tasse ipotecarie sono minori perche' la somma iscritta e' uguale al capitale non essendoci di solito interessi). Niente vantaggio fiscale sugli interessi visto che non ci sono interessi da scalare.
Perche' non si fa? Mai capito.