La presunta tenuta del pregio zavorra la ripresa?

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(sylvestro)
00martedì 18 gennaio 2011 11:53
Gli effetti nefasti degli spazi improduttivi
18/01/2011
Positano crisi e prezzi troppo alti negozi vuoti e case invendute

Inchiesta di Positanonews . Positano costiera amalfitana. Piazza dei Mulini a gennaio è un deserto, non è una novità ma quest'anno lo è ancora di più, basta girarsi intorno e ci si ritrova con una serie di negozi sfitti, cosa mai avvenuta prima e senza precedenti per il posto. Nell'area centrale che va da Via Pasitea alla Sponda sono cinque le attività che negli ultimi tempi hanno lasciato il negozio che occupavano e colpisce naturalmente agli occhi del cronista, che per puro dovere di cronaca si occupa del paese, il cartello con la scritta fittasi. Ma non sono solo gli affitti difficili, anche le case in vendita sono sempre più difficili da piazzare sul mercato. Prezzi da nove-dieci mila euro al metro quadrato, fitti fino a 5.000 euro al mese. Sono valutazioni che non reggono alle richieste di oggi. "Se non si scende in maniera decisa non si vende e il mercato rimarrà bloccato anche per anni". L'esempio sono i negozi vuoti con la scritta "Fittasi". Una situazione che impoverisce anche la cittadina della costa d' Amalfi con spazi improduttivi e vuoti e un paese senza attività che creano comunque indotto e movimento anche sociale oltre che economico.

Crisi e casa, un divorzio apparente ha spinto molti a chiedersi: come mai i prezzi del mercato immobiliare rimangono tanto alti nonostante la pesante e propagandata crisi economica? Diamo uno sguardo ai prezzi di alcune agenzie immobiliari consultando vari addetti per riuscire a interpretare la magra evidenza del numero, delle cifre: “Il prezzo di un prodotto non dipende solo da chi vende. Chi compra influisce più di quanto possa sembrare, specialmente nel mercato immobiliare. Fin quando vi sono acquirenti disposti a pagare i prezzi esorbitanti precedenti al crac finanziario globale, i prezzi possono rimanere invariati”. Ma chi è disposto a pagare cifre esorbitanti oggi?

Ci sono prezzi su siti internet esagerati come Palazzo Santa Croce a Liparlati che arriva finanche a venti milioni di euro messo sulla agenzia Romolini clicca qui ("Ma vi sono ricche suppellettili ed un'arredamento di lusso", spiegano i proprietari) o un immobile lungo la statale amalfitana 163 che sembra, secondo alcuni, una "baraccopoli" di 180 metri quadrati venduta per due milioni di euro ("Ma vi è anche un ampio parcheggio", ci spiega il bene informato) poi case inerpicate lungo la strada per decine di scalini vendute a circa dieci mila euro a metro quadro (70 metri quadri per 700.000 euro, ai quali si aggiungono spese notarili e varie..). Insomma prezzi che lasciano quantomai interdetti oggi come oggi e rallentano il mercato. A volte sono prezzi "civetta" per far arrivare gli acquirenti su altri immobili (tipo una villa analoga ad un prezzo molto inferiore in un altro posto di prestigio come Capri o Ravello e Amalfi dove si dirotta il cliente) a volte il rischio è che a disporre di quei fondi possano essere persone dotate di capitali poco chiari, intanto comunque il mercato è bloccato.

“Il contagio tra crisi economica e crisi del mercato immobiliare non è stato per nulla immediato in quanto le banche, per risollevarsi dalla tragica situazione, hanno concesso con una facilità mai vista prima mutui a tasso variabile, i più vantaggiosi (per le banche, naturalmente). Quindi il mercato per un po’ ha retto”. L’oscillazione fortissima dei tassi ha però scaricato sui contrattori del mutuo il peso di una crisi economica di dimensioni tanto grandi da varcare l’oceano, partendo dal crac di Lehman Brothers fino ad affondare le borse di tutto il mondo. “La fascia media di acquirenti è venuta meno e molti appartamenti nuovi sono rimasti per lo più invenduti”.

Conviene a questo punto spendere qualche parola sul concetto di “nuovo”. Gli appartamenti nuovi sono chiaramente i più costosi, ma spesso sono anche quelli con alcune problematiche appese (per esempio i condoni, quello dell'85 è considerato "facile" ma è pur sempre un impedimento burocratico al pieno utilizzo del bene). Dando un’occhiata alla storia immobiliare di Positano degli ultimi decenni si comprende come la città è divisa in più zone dunque quella spiaggia che storicamente non ha mai subito grosse crisi poi quella centrale dei Mulini che invece per la prima volta mostra tangibilmente e gravemente i segni della crisi, inoltre ci sono le zone periferiche meno care e il centro burocratico della Chiesa Nuova che è più adatta agli uffici mentre i prezzi calano sensibilmente a Montepertuso riprendono un pò per lo sviluppo turistico degli ultimi anni a Nocelle.

Oggi i prezzi dovrebbero abbassarsi venire incontro alle esigenze di chi aprendo un negozio affronta anche altre spese (dipendenti, servizi, tasse etc) - spiega un tecnico -,far muovere il mercato significa far venire liquidità e salvare un comprensorio dalle conseguenze peggiori della crisi per arrivare in un momento utopico, quello del “giusto mezzo” in cui si vende senza grandissimi guadagni e si acquista senza grandissimi risparmi. Le aspettative troppo altre da una parte e dall'altra paralizzano gli affari, lo sviluppo economico di un territorio e riducono il benessere individuale e sociale di una collettività. Quello che bisogna cercare anche in chi si occupa di questo mestiere è il professionista che pensa al benessere la casa adatta alla persona e la persona adatta alla casa, ma in tutto ci vuole il giusto equilibrio. Anche di prezzo"

Ogni contributo alla riflessione, che noi è stata fatta esclusivamente per un valore giornalistico ricavato dalle voci di mercato e non su riscontri e dati documentali, allo scopo di dare un servizio al paese contribuendo alla sua crescita, sarà gradito info@positanonews.it
(sylvestro)
00mercoledì 20 luglio 2011 08:48
(sylvestro)
00lunedì 5 marzo 2012 20:41
Residenze di pregio: compravendite e mutui nel 2° semestre 2011



Anche il mercato delle residenze di pregio soffre la crisi che sta interessando l’intero comparto immobiliare, sebbene in misura minore rispetto alle abitazioni popolari. La tendenza emerge chiaramente dall’Osservatorio delle residenze esclusive relativo al secondo semestre 2011, in cui si sottolinea come il mercato sia oggi caratterizzato da un’offerta molto ampia, ma carente da un punto di vista architettonico e funzionale e pertanto difficilmente idoneo a incontrare la domanda, oggigiorno sempre più esigente.

Oltre all’interesse sempre più marcato per la dimensione architettonica, anche il rapporto qualità-prezzo è sempre più valutato dai potenziali acquirenti; i prezzi sono scesi mediamente del 4,8% su base annua e lo sconto medio applicato in sede di offerta ha raggiunto il 9,7%. Nonostante il riprezzamento, i tempi medi di vendita restano stabili sopra i 10 mesi, ad ulteriore conferma del momento di stagnazione.

Dal punto di vista creditizio, non mancano i mutui volti a finanziare acquisti di immobili di questo tipo, caratterizzati spesso da un valore superiore al milione di Euro. Acquisti di questo tipo sono solitamente effettuati da mutuatari con reddito elevato e significative disponibilità economiche, tali da renderli particolarmente appetibili soprattutto a quegli istituti che mirano ad una clientela capace di trasferire presso l’istituto concedente il finanziamento anche il conto corrente, un eventuale deposito titoli o che dimostrino interesse verso altri tipi di prodotti di risparmio o investimento.

Data articolo: 5/03/2012
(sylvestro)
00venerdì 9 marzo 2012 07:33
(sylvestro)
00giovedì 10 maggio 2012 10:53
(sylvestro)
00giovedì 28 giugno 2012 10:34
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(sylvestro)
00lunedì 16 luglio 2012 10:58
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(sylvestro)
00martedì 17 luglio 2012 22:38
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