Le magagne sul finanziario escono fuori

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labottegadelfuturo
00venerdì 12 giugno 2009 13:36
Poste Italiane e (Sopratutto) vari comuni hanno cazzeggiato con i CDS
filone di indagini su reati di tipo finanziario riguardanti Derivati ed affini.


5 DERIVATI: GDF, 24 INCHIESTE,44 ENTI LOCALI ESPOSTI PER 9 MLD
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - La Guardia di Finanza ha attivato nell'ultimo anno e mezzo 24 filoni di indagine sull'utilizzo di prodotti derivati da parte di enti locali e società pubbliche. E' quanto emerso nel corso di un'audizione dei rappresentanti della Gdf in Commissione Finanze del Senato, in cui è stato sottolineato in particolare che 44 enti territoriali risultano aver stipulato contratti derivati per un valore nozionale di nove miliardi di euro.

Nel dettaglio, 16 investigazioni di polizia giudiziaria sono state aperte per ipotesi di truffa, appropriazione indebita e falso, presso le Procure della Repubblica di Roma (3), Milano (2), Torino, Verona, Asti, Como, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Brindisi, Ragusa e Messina. Altre 8 riguardano invece accertamenti in materia di spesa pubblica delegati dalle Procure regionali della Corte dei Conti del Lazio (2), Veneto (2), Puglia, Umbria, Abruzzo e Piemonte, per l'accertamento di eventuali responsabilità per danni erariali da parte di funzionari ed amministratori locali.

La Gdf evidenzia quindi che 16 delle 24 inchieste hanno come destinatari 44 enti territoriali (2 regioni, 1 provincia, 9 comuni capoluogo e 32 non capoluogo) ed una società pubblica (Poste Italiane) che "tra il 2002 e il 2006 hanno stipulato contratti derivati su tassi di interesse collegati a sottostanti valori nozionali pari complessivamente a 9,1 miliardi di euro".

Guardando ai dati disaggregati il valore maggiore fa riferimento al Comune di Napoli (2,1 miliardi), seguito dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino (complessivamente 2 miliardi). Per Poste Italiane il valore dei contratti ammonta invece a 77 milioni di euro. (ANSA)
labottegadelfuturo
00venerdì 12 giugno 2009 13:41
e visto che molti di noi hanno soldi in Poste
Non so voi ma io tutti i risparmi li ho la dentro.E allora mi domando "ma le Poste sono sicure?"

Leggetevi un pò sto comunicato sindacale...

Non è un buon momento per Poste Italiane

Non è un buon momento per Poste italiane. Ai riconoscimenti internazionali, che pure ci
sono stati, fanno da contraltare le condizioni strutturali, organizzative e l’incertezza stessa nella
“missione” industriale del gruppo.
Siamo in pieno clima di recessione, nonostante il Governo cerchi di occultarla, e Poste
italiane non ne è al riparo. Abbiamo appreso che la locomotiva finanziaria del gruppo, diversamente
da tante banche italiane, era trainata da titoli tossici in misura tale da rendere necessario un
intervento pesante, circa 500 mln di euro, per tranquillizzare i risparmiatori.


(citato dall'articolo di cui sopra)
grella
00lunedì 15 giugno 2009 17:46
Banche, perdite del 7% Tier 1 se scenario peggiore emergenti-Bce

FRANCOFORTE/VIENNA, 15 giugno (Reuters) - Le banche della zona euro potrebbero accusare perdite nella misura del 7% del proprio Tier 1 se si avverasse la peggiore delle ipotesi per i paesi emergenti di Europa, Asia e America Latina.

E' quanto si legge nel rapporto di stabilità della Bce pubblicato oggi, in cui si stima che le banche della zona euro a fine 2010 dovranno affrontare svalutazioni ulteriori, soprattutto sulle sofferenze, per 283 miliardi di dollari.

Dall'inizio delle turbolenze finanziarie, cioè dal 2007, fino a fine 2010, la Bce stima che il totale delle svalutazioni si aggiri intorno ai 649 miliardi di dollari, di cui 218 miliardi a fronte di asset tossici e 431 miliardi per sofferenze su crediti.

Proprio perché l'ammontare delle svalutazioni che saranno necessarie potrebbe crescere oltre le attese, l'outlook dei profitti è molto incerto.

Le perdite dovranno essere compensate oltre che da accantonamenti aggiuntivi anche dalla non distribuzione di utili nei prossimi due anni.

Il vicepresidente Lucas Papademos in una conferenza stampa ha dichiarato che comunque le principali banche della zona euro sono patrimonializzate in modo sufficiente ad affrontare lo scenario al ribasso.

borsaitaliana.it.reuters.com

labottegadelfuturo
00mercoledì 1 luglio 2009 15:37
e le index linked? Da Ballarò
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