Poste Italiane e (Sopratutto) vari comuni hanno cazzeggiato con i CDS
filone di indagini su reati di tipo finanziario riguardanti Derivati ed affini.
5 DERIVATI: GDF, 24 INCHIESTE,44 ENTI LOCALI ESPOSTI PER 9 MLD
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - La Guardia di Finanza ha attivato nell'ultimo anno e mezzo 24 filoni di indagine sull'utilizzo di prodotti derivati da parte di enti locali e società pubbliche. E' quanto emerso nel corso di un'audizione dei rappresentanti della Gdf in Commissione Finanze del Senato, in cui è stato sottolineato in particolare che 44 enti territoriali risultano aver stipulato contratti derivati per un valore nozionale di nove miliardi di euro.
Nel dettaglio, 16 investigazioni di polizia giudiziaria sono state aperte per ipotesi di truffa, appropriazione indebita e falso, presso le Procure della Repubblica di Roma (3), Milano (2), Torino, Verona, Asti, Como, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Brindisi, Ragusa e Messina. Altre 8 riguardano invece accertamenti in materia di spesa pubblica delegati dalle Procure regionali della Corte dei Conti del Lazio (2), Veneto (2), Puglia, Umbria, Abruzzo e Piemonte, per l'accertamento di eventuali responsabilità per danni erariali da parte di funzionari ed amministratori locali.
La Gdf evidenzia quindi che 16 delle 24 inchieste hanno come destinatari 44 enti territoriali (2 regioni, 1 provincia, 9 comuni capoluogo e 32 non capoluogo) ed una società pubblica (Poste Italiane) che "tra il 2002 e il 2006 hanno stipulato contratti derivati su tassi di interesse collegati a sottostanti valori nozionali pari complessivamente a 9,1 miliardi di euro".
Guardando ai dati disaggregati il valore maggiore fa riferimento al Comune di Napoli (2,1 miliardi), seguito dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino (complessivamente 2 miliardi). Per Poste Italiane il valore dei contratti ammonta invece a 77 milioni di euro. (ANSA)