Le nuove regole?

"Le nuove regole? Valgono 60 miliardi"
di Sensini Mario- Corriere della Sera
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Le previsioni Per il Cresme basterebbe l'aumento di cubatura sul 10% dei 9 milioni di case interessate «Le nuove regole? Valgono 60 miliardi» Il Centro di ricerca sull'edilizia: sono tre volte l'investimento annuo sulle grandi opere ROMA Almeno sessanta miliardi di euro di lavori in edilizia. «Una somma incredibile» per dirla con Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, il centro di ricerca finanziato dall'industria edilizia e che, per primo, ha tentato una valutazione economica sull'impatto del piano casa atteso venerdì al Consiglio dei Ministri. Una cifra impressionante e calcolata con molta, molta prudenza, perché ai 6o miliardi di euro si arriva ipotizzando che solo il 10% dei proprietari interessati apra il portafoglio e dia il via ai lavori. 11 monolocale per i figli, il garage: con poca spesa e con una procedura, parrebbe dalle indiscrezioni, molto semplificata. I dati lstat elaborati dall'istituto indicano in 9 milioni e mezzo, sulla base di quanto ha lasciato intendere il governo, gli edifici potenzialmente interessati agli interventi. Sono essenzialmente le villette e le abitazioni uni e bifamiliari, che hanno una superficie media di 26o metri quadri. Un ampliamento del 20%, se questo dovesse essere confermato come il limite massimo, comporterebbe una crescita della superficie abitabile di 490 milioni di metri quadrati. Con un costo di realizzazione di poco superiore ai mille euro al metro quadro, e stimando prudenzialmente che solo uno ogni dieci proprietari sfrutti l'occasione, nel circuito economico verrebbero iniettati la bellezza di 59 miliardi di euro. Ad appannaggio quasi esclusivo delle piccole e medie imprese edili, che in questo momento di debolezza dell'economia sono in grandissima sofferenza. Giusto per dare un termine di paragone, in tutto il 2008 gli investimenti in nuove costruzioni residenziali sono ammontati a quasi 40 miliardi di euro, su un totale di investimenti in edilizia di 165 miliardi (che comprende anche le ristrutturazioni, il settore non residenziale e le opere pubbliche). Significa che il piano casa, che da solo, in un anno, vale almeno tre volte gli investimenti nelle grandi opere deliberati dal Cipe la settimana scorsa (17 miliardi, ma in pi anni), potrebbe pi che raddoppiare il valore medio annuale della produzione nell'edilizia abitativa. Certo, finché non verranno resi noti i termini del provvedimento, i dati del Cresme possono essere considerati solo indicativi. La ricerca, inoltre, si limita esclusivamente ad esaminare gli aspetti quantitativi, senza considerare altri elementi, primo tra tutti quello della compatibilità urbanistica e paesaggistica dei nuovi possibili interventi. Anche se la stessa ricerca dell'istituto fornisce un dato interessante anche a questo proposito, stimando che nel 2oo8 si siano costruite 28 mila abitazioni abusive, circa il 10% di tutte le nuove case realizzate nel paese. In ogni caso, conclude Bellicini, «per quello che pare di capire il piano casa deve essere inteso solo come una misura di sostegno al settore delle costruzioni, e non certo al mercato immobiliare». Che, anzi, potrebbe contribuire a sgonfiare «rispetto ai livelli sicuramente irrealistici raggiunti negli anni scorsi». Mario Sensini Soprattutto villette I dati indicano in 9 milioni e mezzo gli edifici potenzialmente interessati agli interventi. Sono essenzialmente le villette e le abitazioni uni e bifamiliari, che hanno una superficie media di 260 metri quadrati Ampliamento di un quinto Un ampliamento delle superfici del 20 per cento, se dovesse essere confermato come il limite massimo, comporterebbe una crescita della superficie abitabile di 490 milioni di metri quadrati. ;1] 9,5 ___ i milioni di edifici potenzialmente interessati a gli interventi. Sono essenzialmente le villette e le abitazioni uni e bilamiliari 60 i miliardi di curo in lavori d'edilizia grazie al piano-casa per il Cresme centro di ricerca finanziato dall'industria edilizia;0] ***


rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/PDF/2009/2009-03-11/200903111206...