Mattone, prezzi uguali al 2002

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
marco---
00lunedì 8 giugno 2009 21:48
Fonte: morningstar.it - 08/06/2009

Mattone, prezzi uguali al 2002

Negli Usa il valore delle case calare ancora. Per una vera ripresa ci vorrà altro tempo.

I segnali di ripresa del real estate non sono convincenti. A dare l’avvertimento sono gli analisti quando guardano i grafici del comparto. L’indice Msci di settore, a livello globale, nell’ultimo mese (fino all’8 giugno e calcolato in euro) ha guadagnato il 3,9%. Ma, letto così, potrebbe essere un dato fuorviante. Il paniere mondiale, infatti, ha beneficiato soprattutto dello scatto segnato nello stesso periodo dal benchmark regionale del Giappone (+12%) dove alcune grandi banche d’affari stanno investendo nel comparto immobiliare.

“Ma non si tratta di abitazioni o uffici”, spiega una nota di Morningstar. “Per il momento stanno acquistando terreni che potrebbero essere utilizzati per costruire parchi a tema e campi da golf, oppure rivenduti per fare cassa”. Poi c’è da aggiungere un po’ di clima di fiducia che, nonostante tutto, si respira sui mercati a livello mondiale e che può aver tonificato anche il mattone. La scenario dipinto dai numeri altrove è ancora difficile. Il sottopaniere relativo all’Europa, ad esempio, in un mese ha fatto decisi passi indietro (-8,6%).

Ma a far vedere nero sono soprattutto i dati che continuano ad arrivare dagli Stati Uniti, ossia dal Paese in cui secondo gli operatori dovrà iniziare la ripresa del settore che si farà sentire nel resto del mondo. Non fosse altro perché da lì è iniziata la tempesta. E’ vero che la National Association of Realtors ha comunicato, per aprile, un aumento della vendita di case esistenti del 2,9% rispetto al mese precedente. Il problema, però, sono i prezzi. L’indice S&P Case-Shiller, che monitora il valore di mercato delle case in 20 aree metropolitane, in 12 mesi ha perso il 18,7%: peggio rispetto al -18,4% atteso dagli economisti. A livello trimestrale, un declino così non si vedeva da quando il paniere è stato creato 21 anni fa.

Tradotto in prezzi delle case, vuol dire che negli Usa sono in linea con quelli del 2002 e più bassi del 32,2% rispetto al picco toccato nel secondo trimestre del 2006. C’è poi da considerare l’effetto (ancora sconosciuto) che potrebbero avere i cosiddetti option adjustable rate mortages (mutui a tasso variabile a cui sono legate delle opzioni agganciate all’andamento dei mercati e che molti considerano uno strumento peggiore dei famigerati subprime). La maggior parte di questi sono stati sottoscritti fra il 2005 e l’inizio del 2008. Il timore è che, a breve, con una ripresa delle Borse si possa arrivare a una raffica di confische di immobili come quella che ha caratterizzato la crisi degli ultimi due anni.

Molto tempo fa parlammo del negative equity, un importante concetto poco conosciuto e legato alla perdita di valore delle abitazioni, nella sostanza significa che il ricavato dalla eventuale vendita dell'immobile non è sufficiente per estinguere il mutuo che resta da pagare, in questi casi infatti, in caso di vendita (per esempio perché le rate sono divenute insostenibili) si perderebbe la casa e si continuerebbe a pagare il residuo del mutuo non coperto dal ricavato. Alcuni dati aggiornati sono mostrati nell'articolo che segue.

MINSKY MOMENT! LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA (Fonte: icebergfinanza.splinder.com - 21/05/2009)

...Interessante inoltre dare un'occhiata a quanto sta accadendo sul versante delle possibili potenziali foreclosures future, città per città proposta da CNBC . Si tratta ovviamente di tutte quelle situazioni che evidenziano le cosidette ipoteche " Underwater " dove ormai il valore delle abitazioni è inferiore al residuo mutuo, al valore delle garanzie!



Marco
marco---
00giovedì 10 settembre 2009 15:51
Immobiliare: i prezzi caleranno drasticamente (Fonte: wallstreetitalia.com - 10/09/2009)

E' solo una questione di tempo: previsto un calo pesante del 25% a causa degli alti livelli di disoccupazione. Secondo gli analisti nessuna banca concede prestiti con un tasso di disoccupazione del 10% all'orizzonte.
I prezzi delle case statunitensi sono destinati a crollare ancora, accusando cali del 25%, a causa degli alti livelli di disoccupazione e mentre i titoli azionari torneranno a perdere terreno. A dirlo e' l'analista finanziario Meredith Whitney.
In un'intervista concessa oggi alla la Whitney ha detto: "Nessuna banca ha mai sottoscritto un mutuo con un tasso di disoccupazione del 10% all'orizzonte. I prezzi delle case sono senza dubbio destinati a scendere in misura drastica, e' solo una questione di capire quando".
I governi locali e gli stati americani sono storicamente a corto di fondi e "la maggior parte degli stati navigano in cattive acque. Se si guarda ai fattori che hanno spinto al rialzo i livelli di disoccupazione, allora non vedo come la situazione possa migliore nel breve periodo", ha aggiunto Whitney.
Se i consumatori dovessero decidere di spendere, allora questo si' che sarebbe decisivo per invertire la rotta del mercato immobiliare, ma si tratterebbe di un evento innaturale in una fase di recessione.
"Sono molti i temi che si ripetono da tempo, i consumatori americani e le piccole aziende non hanno credito a cui fare ricorso, il credito si sta ancora contraendo", ha sottolineato sempre Whitney, precisando che "ovviamente questo non si sposa certo bene con le spese al consumo".

Vedi anche:
Immobiliare usa: i prezzi caleranno ancora del 25% (Fonte: wallstreetitalia.com - 10/09/2009)
Il reset degli ARM

Marco
marco---
00mercoledì 13 gennaio 2010 10:30
Prezzi case, a Manhattan sempre più in basso (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 13/01/2010)

L’operatore americano Miller Samuel Inc. sostiene che nell’area di Manhattan, per il terzo trimestre consecutivo, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso residenziale sarebbero diminuiti ancora in maniera significativa. La causa è da ricercarsi prevalentemente nel cattivo andamento del mercato occupazionale della zona, che ha contratto in modo evidente la richiesta di appartamenti condominiali di pregio e di minore esclusività.
Di conseguenza, il prezzo medio di un appartamento a Manhattan è ora calato a 810 mila dollari, in flessione del 10% rispetto allo stesso periodo (il quarto trimestre) dello scorso anno.
Nel 2008, il prezzo medio di una proprietà immobiliare ad uso di civile abitazione giunse ai livelli record di 1,03 milioni di dollari.
Il numero delle vendite è tuttavia in crescita, sospinto da prezzi piuttosto bassi, o comunque ritenuti concorrenziali: il volume delle transazioni è infatti cresciuto dell’8,4% a 2.473 unità.


Marco
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:35.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com