Momenti topici e personaggi della storia della Borsa – La crisi del 1929 (Parte I)

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marco---
00domenica 25 ottobre 2009 23:14
Fonte: analisiglobale.com - settembre 2005

Momenti topici e personaggi della storia della Borsa – La crisi del 1929 (Parte I)

Non può esistere una rubrica dedicata alla storia della borsa,senza che si parli del momento più terribile che
i mercati azionari abbiano vissuto e cioè la crisi del 1929 della borsa americana. Abbiamo visto nella scorsa puntata la nascita del Dow Jones Industrial : vedremo in questo racconto cosa accadde a questo indice durante questo terribile periodo. Lo faremo in varie puntate analizzando anche il comportamento di alcuni singoli titoli azionari molto importanti all'epoca. La crisi del 1929 ha origine in USA nella prima metà degli anni '20 e in particolare in Florida, dove nacque una bolla speculativa immobiliare. All'inizio del 1920 Stati Uniti si 'respirava' aria di benessere e molte famiglie in buona situazione economica iniziarono a trasferirsi nella suddetta regione, dove si viveva sicuramente meglio che nelle fredde città dell'interno.
Finanzieri senza scrupoli iniziarono a cavalcare questa tendenza del momento, fiutando l'affare e acquistando vari lotti immobiliari. La domanda di case in Florida aumentò sempre più e la popolazione in quell'area crebbe esponenzialmente. Approfittando delle richieste gli speculatori proposero prezzi sempre più elevati. Si calcola che chi abbia investito 1000$ nel 1923 abbia ottenuto un ritorno di oltre il 15000%(quindicimila!!!). Fu nel 1924 e nel 1925 che i prezzi immobiliari raggiunsero livelli molto elevati: contemporaneamente anche l'indice Dow Jones sviluppò un grande rialzo salendo di oltre il 100% dal novembre del 1923 all'inizio del 1926. Fu proprio in quest'ultimo anno che il mercato immobiliare raggiunse il suo massimo e crollò inesorabilmente creando povertà e depressione.
In corrispondenza di questa crisi anche il Dow Jones perse oltre il 30%. In realtà i due fenomeni non erano strettamente legati, ma vi è un elemento che li accomuna e che si trasmise dal mercato immobiliare a quello azionario: l'utilizzo spropositato della leva finanziaria. Si era sviluppata infatti in Florida la possibilità di poter acquistare case pagando solo il 10% in contanti. In realtà poi si doveva pagare interessi molto alti a chi prestava l'altro 90%, ma chi acquistava lo faceva per
rivendere a un prezzo più alto a un successivo compratore lucrando sulla differenza e non preoccupandosi quindi del problema degli interessi da pagare. Insomma il problema veniva passato a chi arrivava dopo, secondo la logica che sarebbero diventati problemi suoi. E così avvenne perchè quando i prezzi diventarono insostenibili non si trovo più nessuno disposto a comprare a prezzi folli (dovendo pure pagare interessi) e le perdite per tutti coloro che acquistarono all'inizio del 1926 fu enorme. Questa tendenza di utilizzo di leva finanziaria venne trasmessa dalla bolla speculativa immobiliare anche al mercato azionario dove la logica si adattava perfettamente. Anche qui si iniziò a prendere soldi a prestito investendo in titoli azionari in modo eccessivo.
Dopo il crollo del 1926 l'indice Dow Jones Industrial si trovava a 135 punti: il mercato rimase per vari mesi in fase laterale a poi nel 1927 iniziò la grande salita raggiungendo a ottobre di quell'anno i 200 punti. Ci fu una breve pausa con ritorno a 180 punti e nell'anno successivo altro rialzo del 50% fino a quota 300. La velocità dell'indice era impressionante , e anche nel 1929 i prezzi trovarono la forza per fare un ulteriore 25% fino al massimo storico di 381 punti fatto segnare il 3 settembre. In 9 anni l'indice Dow era salito di circa il 500%! Ma da quel momento la tendenza al rialzo iniziò a indebolirsi e dopo alcune sedute intorno a 380 punti ci fu una prima veloce discesa fino a 325(-15% circa) . Dopo un breve rimbalzo fino a 350 punti, cominciò a diffondersi la paura e iniziò un fortissimo crollo dall'11 ottobre al 14 novembre 1929: la borsa perse il 43% in un mese e giunse a 200 punti. Acquisti di speculatori che erano in possesso di liquidità permise un rimbalzo nel 1930 fino a 290, ma quella fu l'ultima possibilità di uscire dal mercato. Il successivo ribasso fu devastante e non vide grandi rimbalzi, perchè molte banche dichiararono bancarotta: era accaduto infatti che molti istituti bancari avessero nel 1928/1929 investito i propri depositi in borsa, e stavano perdendo tutto, non potendo più pagare i propri clienti. A questo va aggiunto l'uso della leva finanziaria venuto di moda con la bolla speculativa immobiliare in Florida. Il ribasso fu impressionante e nel giugno 1932 l'indice Dow Jones Industrial raggiunse i 40 punti: in pratica la borsa aveva perso il 90% in 3 anni perdendo tutto quello che aveva guadagnato dal 1920 al 1929 e addirittura riportandosi sui livelli del 1907, cio ben 25 anni prima! Nella prossima puntata vedremo che effetti causò questo crollo negli Stati Uniti.

Vedi anche:

Momenti topici e personaggi della storia della Borsa – La crisi del 1929 (Parte II)
Momenti topici e personaggi della storia della Borsa – La crisi del 1929 (Parte III)
Leva finanziaria, avida speculazione immobiliare, cerini che passano di mano in mano e il classico, inevitabile, epilogo.
Niente di nuovo sotto il sole, è la storia che si ripete, sempre! [SM=g6963]

Marco
(sylvestro)
00domenica 25 ottobre 2009 23:56
Re:
marco---, 25/10/2009 23.14:

Fonte: analisiglobale.com - settembre 2005
...
Acquisti di speculatori che erano in possesso di liquidità permise un rimbalzo nel 1930 fino a 290, ma quella fu l'ultima possibilità di uscire dal mercato. Il successivo ribasso fu devastante e non vide grandi rimbalzi, perchè molte banche dichiararono bancarotta: era accaduto infatti che molti istituti bancari avessero nel 1928/1929 investito i propri depositi in borsa, e stavano perdendo tutto, non potendo più pagare i propri clienti.
...



[SM=g1750152] Ottimo revival, aiuta a capire su quale orlo di precipizio stiamo passeggiando.

Ricordo che quando avevo letto della bolla immobiliare in Florida su uno dei classici sul crisi del 1929 (anche se la Florida come spiegato bene sopra venne prima) si era arrivati al punto che c'era la corsa all'accaparramento di qualsiasi palude o terra incolta e abbandonata disponibile in zona anche a prezzi assurdi, tanto prevaleva la credenza che avrebbero rivenduto a prezzo maggiorato solo dopo tre mesi.

Oggi la crisi e' diversa, sopratutto in Italia, non minore ma forse piu' subdola perche' pilotata mediaticamente
grella
00lunedì 26 ottobre 2009 00:07
Re:
marco---, 25/10/2009 23.14:

Fonte: analisiglobale.com - settembre 2005

Momenti topici e personaggi della storia della Borsa – La crisi del 1929 (Parte I)

Non può esistere una rubrica dedicata alla storia della borsa,senza che si parli del momento più terribile che
i mercati azionari abbiano vissuto e cioè la crisi del 1929 della borsa americana. Abbiamo visto nella scorsa puntata la nascita del Dow Jones Industrial : vedremo in questo racconto cosa accadde a questo indice durante questo terribile periodo. Lo faremo in varie puntate analizzando anche il comportamento di alcuni singoli titoli azionari molto importanti all'epoca. La crisi del 1929 ha origine in USA nella prima metà degli anni '20 e in particolare in Florida, dove nacque una bolla speculativa immobiliare. All'inizio del 1920 Stati Uniti si 'respirava' aria di benessere e molte famiglie in buona situazione economica iniziarono a trasferirsi nella suddetta regione, dove si viveva sicuramente meglio che nelle fredde città dell'interno.
Finanzieri senza scrupoli iniziarono a cavalcare questa tendenza del momento, fiutando l'affare e acquistando vari lotti immobiliari. La domanda di case in Florida aumentò sempre più e la popolazione in quell'area crebbe esponenzialmente. Approfittando delle richieste gli speculatori proposero prezzi sempre più elevati. Si calcola che chi abbia investito 1000$ nel 1923 abbia ottenuto un ritorno di oltre il 15000%(quindicimila!!!). Fu nel 1924 e nel 1925 che i prezzi immobiliari raggiunsero livelli molto elevati: contemporaneamente anche l'indice Dow Jones sviluppò un grande rialzo salendo di oltre il 100% dal novembre del 1923 all'inizio del 1926. Fu proprio in quest'ultimo anno che il mercato immobiliare raggiunse il suo massimo e crollò inesorabilmente creando povertà e depressione.
In corrispondenza di questa crisi anche il Dow Jones perse oltre il 30%. In realtà i due fenomeni non erano strettamente legati, ma vi
Niente di nuovo sotto il sole, è la storia che si ripete, sempre! [SM=g6963]

Marco



Una curiosità, il maggior ribasso del Dow jones non fù nel 1929, ma bensì dal 16 Aprile 1930 all' 8 Luglio 1932.....da 297,30 punti a 40,60 punti con una perdita dell' 86% ....la maggiore di sempre............... [SM=g6941]








marco---
00lunedì 26 ottobre 2009 09:09
Re: Re:
(sylvestro), 10/25/2009 11:56 PM:

[SM=g1750152] Ottimo revival, aiuta a capire su quale orlo di precipizio stiamo passeggiando.

Ricordo che quando avevo letto della bolla immobiliare in Florida su uno dei classici sul crisi del 1929 (anche se la Florida come spiegato bene sopra venne prima) si era arrivati al punto che c'era la corsa all'accaparramento di qualsiasi palude o terra incolta e abbandonata disponibile in zona anche a prezzi assurdi, tanto prevaleva la credenza che avrebbero rivenduto a prezzo maggiorato solo dopo tre mesi.

Oggi la crisi e' diversa, sopratutto in Italia, non minore ma forse piu' subdola perche' pilotata mediaticamente

Ottima precisazione. [SM=g1750826]
Non dimenticate mai questo aspetto.

Marco
labottegadelfuturo
00lunedì 26 ottobre 2009 09:29
Nella seconda puntata si parla del fallimento di 20.000 aziende per dare l'idea di che casino erano gli stati uniti all'epoca.
Poi vai a vedere quanto dichiarato confindustria sul rischio di fallimento di 1.000.000 di PMI italiane e...mmm...non so.
Effettivamente da noi è diverso :D
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