Improvvisamente nessuno vuole più un mutuo (grafici) (Fonte: idealista.it - 24/10/2011)
Una serie del genere non si era mai vista. la richiesta di mutui da parte degli italiani è letteralmente crollata, ad un ritmo impressionante. dal mese di marzo il decremento è stato da moderato a pronunciato e nel mese di settembre ha raggiunto il picco, verso il basso: meno 23%. cosa succede ai mutui? nessuno li vuole o gli italiani hanno perso le speranze?
Richieste mutuo: calo drastico (Fonte: prestitoveloce.org - 21/10/2011)
Durante il corso di quest’anno le richieste di mutuo hanno subito un calo drastico. Nel solo mese di settembre l’Eurisc rivela una diminuzione del 23% rispetto ai dati del 2010. Dall’inizio del 2011 i mutui sono scesi dell’11%.
Non è poi così difficile comprendere le ragioni di questo cedimento: da un parte gli sperad che oscillano ad ogni dichiarazione delle agenzie di rating, dall’altra la situazione generale dell’Italia, tra stipendi fermi al palo da troppo tempo e una finanziaria “lacrime e sangue”. I liquidi scarseggiano: sostenere le rate diventa rischioso e in tempi di crisi non si vuole rischiare. Eppure non c’è alcun calo dei prezzi degli immobili, che restano tali. Sull’usato, in particolare, resta intatto il valore patrimoniale: la vendita di un’immobile da parte di un privato in Italia arriva solo quando strettamente necessario per sostenere le finanze personale.
Chi ancora ha da scegliere un mutuo può consultare MutuiOnline o altri comparatori che possono presentare anche offerte di mutuo al 100% con durate fino a 40 anni: vagliare tra le banche quale sia la più conveniente resta fondamentale sia a breve che a lungo termine, sempre che non si sia bloccati dalla paura di non riuscire a sostenere la rata. In tal caso, per i single spesso si parla di restare in famiglia fino a trada età, per le coppie resta solo la soluzione dell’affitto.
Mi sembra del tutto evidente che il 2011 ha segnato l'inizio di un vero e proprio crollo delle richieste di mutuo.
Se le cose stanno veramente così, ossia se i dati sono esatti, finalmente inizia a delinearsi un contesto economico che potrebbe generare realmente un vero e proprio crollo dei prezzi immobiliari