Fonte: il Giornale MIlano - di Barbara Benini - 11/06/2009
Prezzi in picchiata, ora la vostra casa vale il 9,3% in meno
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I prezzi in picchiata, ora la vostra casa vale il 9,3% in meno
Le case dei milanesi valgono sempre meno
Nel primo semestre del 2009 gli appartamenti hanno perso il 9,3% rispetto al 2008. In città il record lombardo. In calo del 13% anche le compravendite. Stabile il mercato degli immobili di pregio e delle nuove costruzioni.
Il futuro del settore immobiliare lombardo? È in mano agli immigrati. In virtù degli imponenti flussi migratori sia dall’estero che dal sud del nostro Paese che interesseranno la Lombardia, la domanda abitativa aumenterà enormemente tra il 2009 e il 2015, portando la richiesta annua a 42mila unità. Potenzialmente, dunque, una boccata d’ossigeno per l’asfittico mercato immobiliare regionale e meneghino, almeno secondo le previsioni avanzate da Ance Lombardia nel «Rapporto sul mercato immobiliare lombardo tra scenari della domanda e modelli dell’offerta», presentato ieri nell’ambito dell’Eire.
La crisi economica ha fatto perdere alle compravendite del settore edilizio lombardo nel 2008 il 16% del valore registrato l’anno precedente, portandolo a 31,4 milioni di euro. Il quadro milanese rispecchia quello regionale, con un calo del numero delle compravendite immobiliari del 13,1% e con una riduzione imputabile prevalentemente al settore residenziale, che è sceso nel 2008 a 12,9 miliardi (-15,2% di valore rispetto all’anno precedente). Milano segna anche uno dei cali più consistenti nei prezzi delle abitazioni tra tutti quelli registrati nelle diverse province lombarde. Nel primo semestre del 2009 la perdita è stata mediamente del 9,3% rispetto all’anno scorso, ennesimo dato negativo che segue il -7,2 del 2008, il -1,4% del 2007 e il 0,5% del 2006. Il calo dei prezzi, a Milano come nelle altre province, interessa soprattutto il mercato degli immobili usati e quelli di fascia medio-bassa, mentre tengono, almeno per il momento, i valori degli immobili di pregio e quelli delle nuove costruzioni. «Per fronteggiare la situazione - spiega Luigi Colombo, presidente di Ance Lombardia - a Milano come nel resto della regione, è fondamentale avviare un’azione imponente di demolizione e recupero delle vecchie abitazioni. E questo per portare anche i vecchi edifici a livelli qualitativi elevati. Dalla nostra indagine vediamo infatti che il mercato di qualità continua a tenere». Questo significa che, se per le nuove costruzioni, si applicano principi di ecosostenibilità, la stessa logica deve essere adottata per la ristrutturazione delle abitazioni già esistenti e datate. «Per qualità - continua Colombo - intendo soprattutto risparmio energetico e qualità dei prodotti. Queste due variabili diventano imprescindibili per la prospettiva di un mercato edilizio che intenda risollevarsi dalla crisi». Certo, la qualità deve essere «a portata di tasca», sia per le diffuse difficoltà economiche, che per la prospettiva di una crescita del mercato generata soprattutto dalla domanda degli immigrati. «Qualità non significa costi elevati o inaccessibili. Si tratta di fissare standard qualitativi imprescindibili e poi, intorno a questi, modulare l’incidenza dei costi di realizzazione delle opere. Insomma, bisogna creare una qualità certa e diffusa a costi accessibili a ogni tipo di tasca». Ma alla politica regionale e milanese, anche in vista delle opere da realizzare in vista dell’Expo, cosa chiede l’Associazione dei costruttori edili? «Tre cose, innanzi tutto: avere norme certe e chiare; poter contare su procedure snelle e semplificate; avere nell’approvazione delle opere edili una tempistica che sia la più rapida possibile». Puntando su qualità e collaborazione con le istituzioni locali il mercato edilizio milanese potrebbe presto risorgere a nuova vita.
Recentemente hanno scritto che gli immigrati hanno diminuito l’incidenza della flessione del mercato immobiliare italiano.
Scenari Immobiliari: gli immigrati contengono la crisi immobiliare (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 07/06/2009)
Secondo l’”Osservatorio su immigrati e casa” di Scenari Immobiliari, per la prima volta dopo quattro anni nel mercato immobiliare italiano si registra un calo degli acquisti, con una contrazione piuttosto sensibile: alla fine del 2008, infatti, il numero delle transazioni sarebbe calato del 23,7% rispetto al 2008, con una riduzione del fatturato pari al 30%.
A contribuire a un’attenuazione del dato sono stati soprattutto gli immigrati, che con le loro domande hanno diminuito l’incidenza della flessione del mercato immobiliare nostrano.
Tra le principali comunità vi è senz’altro quella romena, che nel 2008 ha assunto un peso complessivo pari al 38% degli acquisti di case compiuti da cittadini immigrati.
Ma relativamente agli immigrati questa è la situazione:
Immigrati e case: è "sboom" (Fonte: stranieriinitalia.it - di Elvio Pasca - 20/03/2009)
Con la crisi, crollano gli acquisti: -40% nel primi sei mesi del 2009. Il rapporto di Scenari immobiliari...
Spesa media per l’acquisto dell’abitazione
Andamento degli scambi di abitazioni conclusi da lavoratori immigrati
Composizione percentuale della cifra d’acquisto
Tendenza degli acquisti di abitazioni da parte di immigrati
Ripartizione degli acquirenti immigrati per area geografica di provenienza
Mentre sulla "stabilità" degli immobili di pregio segnalo questo articolo:
Case lusso, crollo prezzi top ma aumentano investimenti (Fonte: demaniore.com - 03/04/2009)
...Tanto a Milano quanto a Roma, infatti, il valore del segmento piu' elevato, il cosiddetto 'top', ha subito in un semestre flessioni da capogiro: - 17% nel capoluogo lombardo, (con una caduta dei prezzi da 24 a 20 mila euro al mq) e addirittura - 43% nella capitale (da 30 a 17 mila euro al metro)...
Penso che in Italia relativamente all'informazione sul mercato immobiliare non vi siano ne' serietà ne' trasparenza, a questo proposito consiglio vivamente la lettura di questo articolo:
Serve trasparenza sui dati immobiliari
Concludendo non tiene il "segmento top" (immobili di pregio) e il contributo degli immigrati è in netto tracollo...
...quante palesi bugie per sostenere l'inesorabile tramonto del mercato immobiliare italiano!
Ragionate sempre e solo
col vostro cervello, non con quello degli organi d'informazione o con quello degli "esperti" del settore immobiliare!
Marco